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Carrefour Italia lancia coalizione per la parità di genere

Carrefour Italia lancia coalizione per la parità di genereRoma, 10 mar. (askanews) – E’ nata l’8 marzo, in concomitanza con la giornata internazionale della Donna, una coalizione per la parità di genere creata da Carrefour Italia, a cui hanno già aderito 13 aziende della catena di fornitori, già parte del Patto per la Transizione Alimentare, l’alleanza di aziende promossa da Carrefour per favorire la sostenibilità nel campo dell’alimentazione.


Questa coalizione, realizzata con il supporto di Bureau Veritas Italia, ente certificatore che a giugno 2024 ha rilasciato a Carrefour Italia la certificazione per la Parità di Genere, avrà l’obiettivo di individuare le sfide che le aziende di questo settore affrontano nel cercare di promuovere una maggiore parità di genere e definire nuove strategie per ridurre il gender gap, per valorizzare il talento femminile e favorire l’occupazione femminile. Le 13 le aziende che hanno già aderito, già facenti parte del Food Transition Pact, sono Abafoods, Alce Nero, Amadori, Andriani Società Benefit, Barilla, Bonduelle Italia, Bortolotti Salumi SRL, Colfiorito, Delicius SpA Società Benefit, Ferrarelle Società Benefit, Mars Italia, Nuova Coccodì SRL, Perfetti Van Melle Italia.


Inoltre, per sostenere la crescita manageriale delle donne in azienda e aumentarne la presenza in posizioni di leadership, verrà avviato un percorso formativo pilota dedicato a un gruppo di collaboratrici. Questo programma, focalizzato sull’empowerment femminile, approfondirà temi chiave come il coraggio manageriale, lo sviluppo delle soft skills, il potenziale individuale, l’autodeterminazione, l’autostima e il public speaking.

Sostenibilità, Oleificio Zucchi diventa Società Benefit

Sostenibilità, Oleificio Zucchi diventa Società BenefitRoma, 10 mar. (askanews) – Oleificio Zucchi, storica azienda olearia italiana da 215 anni, ha ottenuto il riconoscimento giuridico come Società Benefit. Da anni l’azienda è impegnata per la sostenibilità. Nel 2017 ha introdotto la Certificazione di Sostenibilità per la filiera dell’Olio Extra Vergine di Oliva, primo disciplinare di settore che garantisce tracciabilità e responsabilità lungo tutta la filiera; nel 2024 ha conseguito il riconoscimento Made Green in Italy, attestazione ufficiale del Ministero dell’Ambiente per la misurazione e riduzione dell’impronta ambientale per l’Olio Extra Vergine d’Oliva 100% Italiano Sostenibile Zucchi.


E dal 2005 documenta tutto nel proprio Bilancio di Sostenibilità, attraverso il quale monitora il proprio percorso di miglioramento, che comprende anche iniziative a supporto della comunità locale, rafforzando il legame con il tessuto sociale e promuovendo pratiche di crescita condivisa. Il modello giuridico delle Società Benefit, regolato dalla legge, richiede che l’impresa operi in maniera responsabile, sostenibile e trasparente, perseguendo scopi di benessere collettivo e fornendo una rendicontazione annuale sui risultati ottenuti.


Oleificio Zucchi si unisce così a un movimento in crescita, che conta oggi più di 3.000 realtà italiane impegnate a promuovere un nuovo paradigma imprenditoriale basato sulla consapevolezza e sulla sostenibilità. Alessia Zucchi, amministratore delegato Oleificio Zucchi spiega in una nota che “diventare una Società Benefit è una naturale evoluzione del nostro impegno. Per noi la sostenibilità non è un concetto astratto, ma un progetto concreto che guida ogni nostra scelta”.

Da Unionbirrai workshop su come sfruttare le trebbie

Da Unionbirrai workshop su come sfruttare le trebbieRoma, 10 mar. (askanews) – Utilizzare le trebbie, residui di lavorazione della produzione birraia, per creare ingredienti alimentari innovativi e salutari. L’industria birraria, uno dei settori di trasformazione alimentare più rilevanti, è infatti anche una delle principali generatrici di sottoprodotti. Tra questi, le trebbie, rappresentano una risorsa preziosa ma ancora poco sfruttata.


Per questo Unionbirrai, l’associazione di categoria dei piccoli birrifici artigianali indipendenti, in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano, ha organizzato un workshop per martedì 11 marzo dedicato al recupero delle trebbie come ingrediente alimentare salutare e funzionale, attraverso l’applicazione di processi di economia circolare e grazie a tecniche avanzate di fermentazione, essiccazione a basso consumo energetico e utilizzo delle micoproteine. Un’importante occasione per esplorare il futuro della sostenibilità nell’industria alimentare.

Il 13 marzo convegno sulla pesca con Lollobrigida e Comm. Ue Kadis

Il 13 marzo convegno sulla pesca con Lollobrigida e Comm. Ue KadisRoma, 10 mar. (askanews) – Giovedì 13 marzo, in occasione della prima visita in Italia del Commissario europeo per la Pesca e gli Oceani, Costas Kadis, si terrà a Roma il convegno “Il settore della pesca in Italia e l’Unione Europea: sfide ed opportunità”, organizzato dal ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, su iniziativa del ministro Francesco Lollobrigida.


Le conclusioni saranno affidate al ministro Lollobrigida e al Commissario Kadis. Al centro del convegno il punto sulle prospettive e le sfide del settore ittico italiano nel contesto delle politiche europee, con il coinvolgimento degli assessori regionali alla pesca e dei principali rappresentanti istituzionali e delle categorie del settore.

Coldiretti Foggia: nella Capitanata si profila grave crisi idrica

Coldiretti Foggia: nella Capitanata si profila grave crisi idricaRoma, 10 mar. (askanews) – Si aggrava la situazione siccità in Puglia: nella corrente annata idrologica iniziata a dicembre gli invasi del Tavoliere, già in grave sofferenza, hanno complessivamente raccolto solo 43 milioni di metri cubi d’acqua, quando l’anno scorso quasi 100 miliardi di litri d’acqua in più non furono sufficienti ad irrigare i campi nell’estate più calda della storia. A lanciare l’allarme è Coldiretti Puglia, sulla base dei dati rilevati dall’Osservatorio sulle risorse idriche di Anbi, secondo cui a fronte dei 331,9 milioni di metri cubi di acqua invasabili nelle dighe della Capitanata, se ne registrano solo 78milioni al 10 marzo 2025, rispetto ai 179 milioni di metri cubi raccolti nello stesso periodo dell’anno scorso.


Se lo scenario non muterà drasticamente con l’arrivo di piogge tali da riempire in maniera più decisiva gli invasi, non ci sarà acqua per irrigare i campi nell’estate 2025 e certamente si avranno ripercussioni gravi anche sul potabile. La Puglia è la regione d’Italia dove piove meno con 640 millimetri annui medi e impatti gravi sull’agricoltura causati dalla siccità che distrugge le coltivazioni e rappresenta la calamità più rilevante per i campi, ma ha anche il primato negativo – aggiunge Coldiretti Puglia – della disponibilità annua media di risorsa pro capite con soli 1000 metri cubi, meno della metà della disponibilità annua pro capite media nazionale stimata in 2330 metri cubi. Ma per aumentare la disponibilità di risorsa idrica a favore dell’agricoltura è stato modificato anche il regolamento attuativo dello spandimento delle acque reflue ottenendo che lo stoccaggio e l’utilizzazione agronomica delle acque di vegetazione dei frantoi oleari avvenga nell’arco dell’intero anno di produzione dal primo settembre fino al 31 agosto dell’anno successivo, sempre secondo i quantitativi per ettaro previsti dalla legge. Le acque di vegetazione dei frantoi oleari – spiega Coldiretti Puglia – sono il risultato del processo produttivo degli oli vergini, sia come parte esistente nella drupa delle olive, per quasi il 75% del loro peso, sia perché aggiunta in alcune fasi produttive. Si tratta, quindi, di volumi importanti di un’acqua particolarmente ricchi di fosforo e potassio.

In Umbria focus su birra agricola come rilancio per territorio

In Umbria focus su birra agricola come rilancio per territorioRoma, 10 mar. (askanews) – Potenziare la produzione italiana di orzo, malto e luppolo per dare nuove opportunità di reddito sui territori e più certezze al settore della birra agricola Made in Italy. Sono i temi al centro dell’incontro promosso oggi da Coldiretti e Consorzio Birra Italiana in Ubria, a Gualdo Cattaneo, con la partecipazione di Ettore Prandini, presidente nazionale Coldiretti, di Mirco Carloni, presidente Commissione agricoltura della Camera e di Teo Musso, presidente Consorzio Birra Italiana.


L’appuntamento è a partire dalle 15.30 nella sede del Birrificio Mastri Birrai Umbri. Un’occasione per fare il punto della situazione assieme ai birrifici agricoli sulle opportunità di sviluppo di una filiera che sta conquistando sempre più l’attenzione dei consumatori, puntando sull’italianità dal campo al bicchiere e sull’integrazione con i servizi, come il birraturismo. L’incontro sarà aperto dai saluti di Pompeo Farchioni, presidente del Gruppo Agroalimentare Farchioni, e di Albano Agabiti, presidente Coldiretti Umbria, cui seguiranno gli interventi di Teo Musso e di Mirco Carloni, con le conclusioni affidate al presidente Prandini. A seguire la visita in azienda con un agri-aperitivo con birra artigianale curato da mastri Birrari Umbri e Campagna Amica.

Grana Padano incontra Ambasciatori Gusto ad abbazia di Chiaravalle

Grana Padano incontra Ambasciatori Gusto ad abbazia di ChiaravalleRoma, 10 mar. (askanews) – In occasione del Congresso annuale Futura 2025 dell’Associazione Ambasciatori del Gusto, che si terrà a Milano a partire dal 10 marzo, avrà luogo il 12 un incontro con la Fondazione e il Consorzio Grana Padano Dop presso l’Abbazia di Chiaravalle, dove nel 1135 i monaci cistercensi crearono la ricetta del Grana Padano per preservare il latte e le sue proprietà nutritive.


L’evento rappresenta anche un’occasione per scoprire l’Abbazia di Chiaravalle, il monastero cistercense che ospita la sede della Fondazione Grana Padano, l’ente del terzo settore, spin off solidale del Consorzio, impegnata nella salvaguardia e nella valorizzazione dell’Abbazia e che realizza progetti di sostegno in ambito sociale, culturale ed artistico. Il programma prevede una visita guidata dell’Abbazia di Chiaravalle e della Fondazione Grana Padano, seguita da un intervento dedicato al formaggio DOP, che metterà in evidenza l’importanza del prodotto nella valorizzazione del territorio e nella promozione delle eccellenze italiane. “La giornata del 12 marzo – ha dichiarato il presidente della Fondazione Grana Padano ETS, Giuseppe Saetta, rappresenta un’importante occasione per raccontare e celebrare il profondo legame tra il Grana Padano e il suo territorio, un patrimonio che per noi e’ di fondamentale valore e che ci impegniamo quotidianamente a proteggere e a valorizzare”.

Accordo Qualivita-Mico per formare ambasciatori agroalimentare

Accordo Qualivita-Mico per formare ambasciatori agroalimentareRoma, 10 mar. (askanews) – Formare gli ambasciatori dell’agroalimentare a denominazione made in Italy. E’ l’obiettivo della collaborazione istituzionale avviata tra il corso di laurea “Made in Italy, Cibo e Ospitalità” (MICO) dell’Università per Stranieri di Perugia e la Fondazione Qualivita che punta a rafforzare la sinergia tra formazione accademica, tutela delle produzioni a qualità certificata e promozione del patrimonio enogastronomico e turistico italiano.


Il percorso formativo porta alla formazione di una figura professionale altamente qualificata, capace di coniugare la cultura del Made in Italy agroalimentare di qualità con competenze specifiche nei settori dell’ospitalità e del turismo. Nell’ambito del percorso, il contributo di Qualivita riguarderà in particolare i prodotti DOP IGP e il Turismo DOP, avvalendosi della collaborazione dei principali Consorzi di Tutela italiani, tra cui quelli di Mozzarella di Bufala Campana DOP, Aceto Balsamico di Modena IGP, olio Riviera Ligure DOP, Burrata di Andria IGP, Prosciutto di Parma DOP. Il corso di laurea MICO, unico interclasse in Italia tra Scienze del Turismo e Scienze, Culture e Politiche della Gastronomia, ha l’obiettivo di formare un professionista in grado di promuovere e valorizzare la specificità e l’eccellenza dello stile italiano nel mondo. Il laureato MICO è un vero e proprio “ambasciatore del Made in Italy”, con un approccio interdisciplinare e sistemico che integra competenze culturali, tecniche, manageriali e scientifiche nei settori del cibo, del turismo e dell’ospitalità.

Coldiretti: serve una svolta salutista nelle mense scolastiche

Coldiretti: serve una svolta salutista nelle mense scolasticheRoma, 10 mar. (askanews) – Serve una svolta salutista nelle mense scolastiche, eliminando i cibi ultra-formulati da menu e distributori e privilegiando negli appalti i cibi locali e a km 0 che valorizzano le realtà produttive locali e riducono i troppi passaggi intermedi. E le scuole devono diventare parte attiva nella concreta diffusione e promozione della Dieta mediterranea, visto che sono oltre 1,9 milioni i bambini e ragazzi italiani che mangiano nelle mense.


E’ l’appello lanciato dalla Coldiretti in occasione della Giornata internazionale della refezione scolastica che si celebra il 10 marzo. A mangiare quotidianamente in mensa sono 690mila bambini della scuola dell’infanzia, pari al 55% del totale, mentre sono poco più di un milione quelli tra i 6 e i 10 anni (il 41% degli alunni che frequentano la primaria), secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat. A questi vanno aggiunti altri 190mila ragazzi tra scuola secondaria e superiore. Secondo un recente rapporto Coldiretti/Censis l’82% dei genitori italiani, ricorda Coldiretti, chiede un piano pubblico per salvaguardare la salute dei propri figli, sempre più “drogati” di energy drinks, merendine e simili, una vera e propria dipendenza che crea enormi pericoli per il loro sviluppo e che va fermata con forme di etichettatura sui pericoli ad essi collegati.


L’impegno per un cambiamento di menu che è anche un cambiamento culturale vede in prima fila Coldiretti con il progetto Educazione alla Campagna Amica, un percorso educativo che coinvolge oltre mezzo milione di bambini all’anno su tutto il territorio nazionale. L’obiettivo – conclude la Coldiretti – è quello di formare dei consumatori consapevoli per valorizzare i fondamenti della Dieta Mediterranea e ricostruire il legame che unisce i prodotti dell’agricoltura con i cibi consumati ogni giorno e fermare così il consumo del cibo spazzatura che mette a rischio la salute e fa aumentare l’obesità, ma anche il fenomeno dello spreco, ponendone l’accento sugli alti costi etici ed economici.

A Roma dal 24 al 26 marzo il Masaf organizza “Agricoltura E’”

A Roma dal 24 al 26 marzo il Masaf organizza “Agricoltura E’”

Roma, 10 mar. (askanews) – “Dal 24 al 26 marzo, in occasione dell’anniversario dei Trattati di Roma, organizzeremo ‘Agricoltura È’, un villaggio nel cuore della Capitale per raccontare la centralità e la poliedricità dell’agricoltura nella vita quotidiana di ognuno di noi”. Lo annuncia il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, sul proprio profilo Facebook.


Si tratterà, spiega il ministro, di un “evento immersivo, aperto a tutti, che trasformerà Piazza della Repubblica in un grande spazio esperienziale, dove scoprire da vicino il mondo dell’agricoltura in tutte le sue sfaccettature. Un viaggio tra tradizione e innovazione, sostenibilità e tecnologia, cultura e ricerca, per comprendere quanto il settore agricolo sia un pilastro fondamentale della nostra economia e della nostra società”. “Agricoltura È” sarà dunque un luogo di incontro tra istituzioni, imprese, studenti e cittadini, con aree tematiche dedicate all’energia, alla sicurezza alimentare, alla tutela dell’ambiente, alla qualità della vita e alla promozione del Made in Italy. Non mancheranno momenti di confronto, laboratori interattivi, degustazioni e dimostrazioni pratiche per toccare con mano la ricchezza del settore agroalimentare italiano.


“Abbiamo scelto questa data – spiega il ministro Lollobrigida – per sottolineare il ruolo fondamentale che l’Europa deve tornare ad assumere nel garantire una politica agricola che tuteli il settore e il reddito degli agricoltori, promuova la qualità e valorizzi le nostre eccellenze. L’agricoltura è il cuore dell’identità europea, un patrimonio di tradizioni e innovazione che guarda al futuro”.