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Il Pomodoro Pachino Igp a Berlino per Fruit Logistica

Il Pomodoro Pachino Igp a Berlino per Fruit LogisticaRoma, 3 feb. (askanews) – “Berlino è una tappa fondamentale per l’internazionalizzazione, uno dei mercati europei di maggior appeal per l’oro rosso di Sicilia”. Così il pesidente del Consorzio di Tutela della Igp Pomodoro di Pachino Sebastiano Fortunato che, dal 5 al 7 febbraio, volerà nella capitale tedesca con una cospicua delegazione del Consorzio per Fruit Logistica, la fiera internazionale dedicata all’agroalimentare, nell’ambito della quale il Consorzio sarà presente con un suo spazio situato nell’area allestita dalla Regione Sicilia.


“Fruit Logistica è un appuntamento prestigioso, grazie al quale creare e rinsaldare importanti collaborazioni commerciali e rapporti istituzionali”, ha spiegato Fortunato. Quanto all’andamento del comparto, “dopo i danni provocati dal maltempo, la situazione sta pian piano tornando alla normalità”, ha reso noto. “Inoltre, dopo il calo dei prezzi dell’ultimo bimestre 2024, l’inizio del 2025 ha registrato un’inversione positiva e questo ci fa ben sperare per i mesi a venire. Il nostro obiettivo – prosegue Fortunato – resta l’internazionalizzazione: al momento l’esportazione all’estero è inferiore al 10% della nostra produzione, anche a causa dell’interdizione per motivi pretestuosi da grandi mercati come Canada e Stati Uniti e della concorrenza sleale di Paesi extra UE. Stiamo lavorando per portare tali problematiche sui principali tavoli istituzionali affinché questa situazione possa essere finalmente superata”, ha concluso.

Assica torna in 60 botteghe italiane con Trust your taste

Assica torna in 60 botteghe italiane con Trust your tasteRoma, 3 feb. (askanews) – Ricomincia oggi con una veste rinnovata la campagna nei punti vendita promossa da Assica, l’associazione industriali delle carni e dei salumi, nell’ambito del progetto dedicato alla promozione delle eccellenze di salumeria e carne suina.


Dal 3 al 16 febbraio, i consumatori potranno vivere un’esperienza d’acquisto negli oltre 60 punti vendita specializzati aderenti tra macellerie e salumerie in tutta Italia. Gli esercizi commerciali partecipanti saranno facilmente identificabili grazie a un allestimento che include vetrofanie dedicate e materiali brandizzati. Per scoprire il punto vendita più vicino, è sufficiente visitare il sito www.trustyourtaste.eu. All’interno di ogni negozio, oltre ai consigli dei macellai esperti, verranno distribuite brochure informative studiate per aiutare i consumatori ad approfondire le specificità della carne suina e dei salumi ed il loro impiego in cucina. Particolare attenzione sarà dedicata all’aspetto educativo: il personale qualificato dei punti vendita, supportato dal kit informativo personalizzato, guiderà i consumatori alla scoperta non solo dei tagli più pregiati, ma anche di quelli meno noti, promuovendo un approccio consapevole e sostenibile al consumo.


Questa strategia include consigli pratici, ricette innovative, informazioni dettagliate e suggerimenti per un utilizzo ottimale del prodotto, il tutto nel pieno rispetto delle normative comunitarie e con un occhio attento alla riduzione degli sprechi alimentari. Rendere i consumatori più informati e consapevoli è uno degli obiettivi di “Trust Your Taste, Choose European Quality”, il progetto voluto da Assica per promuovere la cultura produttiva della carne suina e dei salumi, valorizzando gli alti standard europei e la grande tradizione storica che contraddistingue il comparto.

Cioccolato di Modica Igp, produzione e vendita in crescita in 2024

Cioccolato di Modica Igp, produzione e vendita in crescita in 2024Roma, 3 feb. (askanews) – Un incremento della produzione del 3,8% e delle vendite del 12%. Il 2024 per il Cioccolato di Modica Igp si è chiuso con volumi produttivi in crescita e un ottimo riscontro sia in Italia che all’estero. Nell’anno del riconoscimento del Consorzio di Tutela sono stati prodotti oltre 347mila chili di cioccolato di Modica Igp, con un incremento del 3,8% rispetto al 2023. Incremento che assume un significato particolare in corrispondenza del secondo anno di seguito nel quale si è registrato un aumento di oltre il 120% del cacao, ingrediente principale.


Nel 2024 sono state, inoltre, immesse in commercio 3.870.645 barrette di cioccolato di Modica Igp, con un incremento rispetto al 2023 di circa il 12% . Al 31 dicembre salgono pertanto a oltre 22 milioni e 700mila le confezioni di cioccolato di Modica Igp immesse in commercio dall’avvento della certificazione IGP. Per il Consorzio si tratta di “un risultato al di sopra di ogni aspettativa”. Un dato rilevante proviene dall’impiego del cioccolato di Modica IGP quale ingrediente nei prodotti trasformati: sono infatti 396 i prodotti autorizzati ad utilizzare la denominazione “Cioccolato di Modica IGP” sulla base delle autorizzazioni concesse dal Masaf fino alla data di riconoscimento del Consorzio e cioè il 16 dicembre 2024. Decadute per effetto di tale riconoscimento, la Direzione Generale del Consorzio è già alle prese con la proroga delle precedenti autorizzazioni e con il rilascio delle nuove.


Il Consorzio, che si è dotato recentemente degli organi deliberativi, guidati dal Presidente Salvo Peluso, pianifica nel 2025 una campagna promozionale in Italia e all’estero e, entro aprile, potrà dotarsi del nuovo Passaporto Digitale attraverso un contrassegno basato sulla tecnologia Qr Code.

Svelati i meccanismi genetici della biodiversità dell’orzo

Svelati i meccanismi genetici della biodiversità dell’orzoRoma, 3 feb. (askanews) – Svelati i meccanismi genetii che regolano la biodiversità dell’orzo e, potenzialmente, anche di altre piante. Lo studio, il più approfondito mai realizzato, è stato pubblicato sulla rivista Nature Genetics, ed è il risultato di un consorzio internazionale con 48 autori appartenenti a 19 organizzazioni scientifiche di 10 Paesi. Unico partecipante italiano il Crea, l’Ente italiano di ricerca sull’agroalimentare, vigilato dal Masaf, con il suo Centro di Ricerca Genomica e Bioinformatica.


“Lo studio pubblicato su Nature Genetics svela un nuovo livello nei meccanismi che determinano la biodiversità. Si tratta di un lavoro di frontiera, ma con grandi potenzialità applicative, sia per il miglioramento genetico tradizionale sia per le TEA, due tematiche nelle quali il Crea ha da sempre un ruolo di primo piano”, ha detto Luigi Cattivelli, direttore del Crea Genomica e Bioinformatica e coautore. L’orzo è la seconda coltura più diffusa in Europa, il quarto cereale più importante al mondo, la materia prima per la produzione della birra, ma con un grande impiego anche nell’alimentazione animale. La sua straordinaria adattabilità agli ambienti siccitosi ne fa una pianta fondamentale per l’agricoltura del futuro, particolarmente nell’area mediterranea, hotspot del cambiamento climatico.


Nonostante tutte le varietà di orzo contengano all’incirca lo stesso numero di geni, solo alcune sono idonee alla coltivazione in ambienti siccitosi o alla produzione della birra. Ciò accade perché la maggior parte dei geni contiene “variazioni” che modificano la loro funzione o determinano dove, quando e come essi vengono accesi o spenti. Quindi, non è solo la presenza dei geni a determinare come una pianta cresce, ma è come i geni vengono regolati a fare la differenza. Lo studio ha identificato dove, quando e a quale livello sono attivati gli oltre 30.000 geni di orzo, utilizzando una collezione di varietà rappresentative della diversità globale dell’orzo. I dati ottenuti, che nel mondo della scienza vengono chiamati “pan-trascrittoma”, dimostrano come varietà diverse usano gli stessi geni in modo diverso, spiegando come differenti strategie di accensione e spegnimento dei geni siano componenti fondamentali, e sinora ancora inesplorate, della biodiversità dell’orzo, e probabilmente di ogni altra specie.


Alla pubblicazione hanno partecipato 3 ricercatori del Crea: Paolo Bagnaresi, Agostino Fricano e Luigi Cattivelli che, nel contesto del vasto gruppo di ricerca internazionale, hanno avuto il compito di studiare la relazione tra variazioni nel DNA e accensione/spegnimento dei singoli geni.

Barilla apre le sue porte per la seconda edizione di Mi prendo il mondo

Barilla apre le sue porte per la seconda edizione di Mi prendo il mondoMilano, 2 feb. (askanews) – In occasione della seconda edizione di “Mi prendo il mondo”, lo spin-off del Salone internazionale del Libro di Torino, Barilla ha aperto le porte al pubblico con due eventi in azienda per un viaggio nel passato culturale e gastronomico del gruppo con l’obiettivo di condividere la sua storia e la sua visione del futuro.


Nel corso della manifestazione, infatti, presso Academia Barilla, nel cuore di Parma, Annarita Briganti ha presentato il libro “Made in Italy. Barilla”. Briganti ha raccontato la storia dell’azienda di Parma e il suo ruolo nel diffondere le eccellenze italiane nel mondo, un percorso iniziato dalla visione di Pietro Barilla, che nel 1877 aprì a Parma una bottega di pane e pasta. A seguire, il pubblico ha avuto l’opportunità di visitare l’Archivio Storico Barilla, scoprendo documenti, immagini e oggetti che ripercorrono 148 anni di storia aziendale e gastronomica. Fondata nel 2004 a Parma, città creativa Unesco per la gastronomia, Academia Barilla è un polo internazionale dedicato alla divulgazione della cultura culinaria italiana. La struttura dispone di 18 postazioni di cucina pratica, spazi polifunzionali, un auditorium con cucina centrale per show cooking dal vivo e un customer collaboration center con tecnologie multimediali avanzate. Cuore culturale di Academia Barilla è la sua Biblioteca Gastronomica, la più ricca e importante in Europa nel suo genere, con oltre 15.000 volumi, di cui alcuni risalenti al XVI secolo, e 30 testate periodiche di difficile reperibilità. Il patrimonio documentale è arricchito da una collezione unica di oltre 5.000 menù storici italiani e internazionali e da un’innovativa guida virtuale in realtà aumentata che accompagna i visitatori nella scoperta del sapere gastronomico.


Nato nel 1987 per volontà di Pietro Barilla, l’Archivio Storico raccoglie, conserva e valorizza il materiale storico relativo alla lunga vita dell’azienda e dei marchi di proprietà del gruppo. Il patrimonio oggi conservato nell’archivio compatto è gestito da un sistema informativo proprietario che permette la ricerca in tempo reale, attraverso un “thesaurus” di migliaia di parole chiave, di documenti dalle caratteristiche fisiche assai diverse: dai manoscritti agli stampati commerciali, dai gadget alle pellicole, dalle fotografie agli oggetti, dai periodici alle trafile della pasta. Il patrimonio storico del Gruppo Barilla è anche una risorsa accessibile a tutti grazie al sito dell’Archivio Storico (www.archiviostoricobarilla.com) e grazie alla digitalizzazione del patrimonio conservato nella sede di Parma.

Una donna alla guida confetture Rigoni di Asiago: Cristina Rigoni nuova Ad

Una donna alla guida confetture Rigoni di Asiago: Cristina Rigoni nuova AdMilano, 31 gen. (askanews) – Torna una donna alla guida delle confetture Rigoni di Asiago, 100 anni dopo la fondazione dell’azienda da parte di nonna Elisa. Cristina Rigoni, infatti, è la nuova amministratrice delegata. I soci (il 57,3% dell’azienda veneta è in mano alla holding della famiglia Rigoni mentre il restante è in mano a Kharis Capital), hanno, infatti, concordato di formalizzare la nomina di Cristina Rigoni da febbraio 2025. Andrea Rigoni, presidente e amministratore delegato, manterrà il ruolo di presidente e sarà “guida strategica” del gruppo, spiega la società, supportando l’organizzazione con la propria visione e la propria esperienza.


“Il mio desiderio è quello di mantenere Rigoni di Asiago una realtà di famiglia, ancorata al proprio territorio e ai propri valori, con un attento sguardo al futuro – ha detto Andrea Rigoni – L’espansione internazionale unita alla crescente innovazione produttiva richiede oggi un potenziamento al vertice, affinché la nostra identità si mantenga lucida e moderna, e per rendere l’azienda sempre più forte e capace di creare valore in un contesto globale in continua evoluzione. E’ stato per me naturale scegliere Cristina Rigoni come successore ideale”. Cristina Rigoni, che entrerà nel ristretto gruppo del 4% di donne Ceo in Italia, è la compagna del presidente ed è cresciuta all’interno dell’azienda, “dimostrando una straordinaria dedizione e capacità manageriale e contribuendo significativamente alla crescita della società”. Durante il suo incarico come direttore commerciale mercati internazionali, il fatturato derivante dai mercati esteri ha registrato un incremento sostanziale, arrivando a rappresentare oltre il 50% del totale aziendale e superando i 60 milioni di euro in otto anni. In particolare Nocciolata ha conquistato le prime posizioni nel mercato francese rendendolo il principale mercato export per l’intera azienda. Sotto la sua guida, Rigoni di Asiago ha rafforzato la propria presenza in mercati chiave come Belgio, Germania e Stati Uniti e in nuovi mercati, tra cui Medio Oriente, Polonia, Spagna. Cristina Rigoni ha inoltre assunto il ruolo di presidente della cioccolateria biologica Saveurs&Nature acquisita nel 2022 dal gruppo veneto.


In qualità di nuova amministratrice delegata, Cristina Rigoni guiderà l’azienda verso un futuro di crescita strategica e di espansione internazionale. “Sono lieta e onorata per questa nomina. Mi attende un compito sfidante: prendere in mano un’azienda leader nel proprio settore e proiettarla verso nuovi traguardi in un contesto globale complesso come quello attuale – ha commentato – Metterò a disposizione le mie competenze, il mio entusiasmo e la mia energia per promuovere crescita e sviluppo della nostra realtà, per affrontare le sfide future e creare un impatto positivo su scala globale”. Il gruppo che oggi realizza un volume di affari di oltre 160 milioni di euro e conta 320 dipendenti, nel futuro si focalizzerà sull’innovazione, sull’espansione in nuovi mercati e categorie di prodotto, consolidando al contempo la leadership esistente.

Ice e Eataly insieme per promuovere made in Italy agroalimentare all’estero

Ice e Eataly insieme per promuovere made in Italy agroalimentare all’esteroMilano, 31 gen. (askanews) – Ice ed Eataly uniscono le forze in una campagna dedicata alla promozione all’estero del made in Italy agroalimentare fino a dicembre 2025, in coordinamento con il ministero degli Esteri.


Per quest’anno, spiega una nota, l’agenzia per la promozione delle imprese italiane all’estero ed Eataly lanciano una promozione dedicata a migliaia di aziende italiane con l’obiettivo di rafforzare la visibilità dei prodotti italiani in sette diversi mercati: Stati Uniti d’America, Canada, Regno Unito, Svezia, Germania, Francia ed Emirati Arabi Uniti. Negli stessi mercati Eataly inserirà anche oltre 100 nuovi fornitori selezionati in collaborazione con Ice, molti dei quali entreranno nel mercato di destinazione per la prima volta. Pilastro di questa campagna sarà ospitare, in 18 punti vendita Eataly nei Paesi target, una serie di eventi e iniziative, legati alla cultura italiana e destinati al consumatore finale. Gli eventi saranno organizzati in concomitanza con le principali fiere internazionali e altre importanti occasioni di promozione della filiera agroalimentare. Questi eventi negli store Eataly fungeranno da cassa di risonanza e creeranno nuove occasioni di visibilità sia per i prodotti già disponibili presso Eataly, sia per le new entry.


I clienti potranno approfondire la conoscenza dei prodotti italiani attraverso seminari, degustazioni e occasioni per assaggiare piatti italiani nei ristoranti Eataly. Inoltre, potranno acquistare i prodotti e riprodurre a casa propria le ricette della tradizione con gli ingredienti e i vini più adatti agli abbinamenti. Infine, una campagna di digital marketing, web e social affiancherà al lavoro dei negozi un’offerta di contenuti educativi e commerciali.

Vino, GCF Group: nel 2024 in Italia +32,45% a volume e +25% a valore

Vino, GCF Group: nel 2024 in Italia +32,45% a volume e +25% a valoreMilano, 31 gen. (askanews) – Il gruppo francese Les Grands Chais de France (GCF) ha chiuso il 2024 con un giro di affari in Italia che ha sfiorato i 10 milioni di euro, attestandosi a quasi 9,8 milioni con una crescita del 25% in valore rispetto al 2023. Sotto la guida della country manager emiliana Romina Romano e in controtendenza rispetto a diversi altri operatori del settore, anche i volumi del colosso francese che fattura oltre 1 mld di euro l’anno, hanno segnato un incremento significativo: dalle 832mila bottiglie vendute nel 2019, si è passati infatti a oltre 1,75 milioni di bottiglie nel 2024, con un balzo del 32,45% rispetto all’anno precedente. Questi numeri sono il risultato di una presenza capillare nei settori della ristorazione, hotellerie, enoteche e delle principali piattaforme di e-commerce, oltre che nella grande distribuzione di fascia alta.


I dati sono stati diffusi durante la presentazione agli agenti del catalogo dei vini distribuiti in Italia, che la Famille Helfrich, a capo del gruppo, ha organizzato all’Hotel Living Place a Bologna. In degustazione oltre 100 vini di alcune delle più importanti aree vinicole della Francia: dalla Valle della Loira a Bordeaux,cdal Languedoc – Roussillon, Provenza e Valle del Rodano fino alla Borgogna, Jura e Alsazia, e anche le etichette delle proprietà spagnole, cilene e sudafricane, oltre ai tre ai gin della linea Antidote. Protagonisti del walk-around tasting di Bologna anche il Cava di Castillo de Aresan e i Cap Classique della tenuta Neethlingshof che Les Grands Chais de France possiede appena fuori dalla bellissima città di Stellenbosch, nel cuore di Cape Winelands. Un’intera area è stata dedicata ai Crémant, di cui Les Grands Chais de France è il primo produttore con una capacità di 19 milioni di bottiglie all’anno, unico a produrli in tutte le otto regioni Dop della Francia: il 38% di tutti i Crémant de Bordeaux, 34% di quelli della Loira, il 32% dei Jura, il 31% dei Die e il 20% di quelli d’Alsazia. Complessivamente sono oltre 1,1 milioni le bottiglie di queste bollicine francesi vendute dal gruppo in Italia nel 2024. In testa alle preferenze degli italiani vi sono i Crémant de Limoux, seguiti da quelli di Borgogna, Loira, Bordeaux e Alsazia.


Tra le varietà più vendute in Italia dal gruppo fondato e guidato da Joseph Helfrich vi sono anche Zinfandel e Chardonnay dalla California, Carmenere dal Cile, Sauvignon della Nuova Zelanda, Tempranillo della tenuta Castillo de Aresan in Spagna, Chenin dal Sudafrica e Malbec argentino.

Cia: agriturismi e vendita diretta contro lo spreco alimentare

Cia: agriturismi e vendita diretta contro lo spreco alimentareRoma, 30 gen. (askanews) – Una bag e contenitori brandizzati Turismo Verde-Cia a disposizione degli agriturismi per promuovere tra gli ospiti l’opportunità di portare a casa cibo e vino rimasto in tavola. Una campagna di sensibilizzazione sulla “cittadinanza alimentare”, curata dalla Spesa in Campagna-Cia, che diffonda una nuova cultura dal campo alla tavola, con i cittadini parte integrante della filiera. Queste le iniziative per il 2025 delle due associazioni promosse dalla Confederazione, per fare squadra contro lo spreco alimentare globale. Di questo si è parlato oggi, a Roma, nell’Assemblea congiunta “I valori del cibo. Verso una rivoluzione alimentare che guarda al futuro”.


Ogni anno nel mondo vengono sprecate quasi 1,3 miliardi di tonnellate di cibo, il 33% della produzione alimentare globale. Le famiglie italiane ne gettano via circa 5 milioni, per lo più frutta, verdura, pane e latticini. Nel frattempo, si stima che nel 2050 la popolazione mondiale raggiungerà quota 9,7 miliardi di persone, con una richiesta del 60% in più di cibo, mentre soffrono la fame già più di 700 mila persone. Per questo,sotto lo slogan “Così buono da portarlo a casa” arriva la prima doggy bag di Turismo Verde-Cia a disposizione degli agriturismi associati per invitare gli ospiti al riuso e riciclo del cibo lasciato nel piatto, ma senza appesantirli di costi aggiuntivi e oneri burocratici.


Tra le iniziative la Spesa in Campagna-Cia, che rafforza il suo impegno nel diffondere una nuova coscienza civica in relazione al cibo, iniziativa già avviata con le “Giornate nazionali della spesa consapevole” portate dall’associazione nei mercati di 10 piazze d’Italia lo scorso anno e pronta a replicare con nuove tappe nei prossimi mesi. Ma anche l’iniziativa di Turismo Verde-Cia che rilancia anche quest’anno Agrichef Festival, l’evento regione per regione, che mette ai fornelli cuochi contadini e studenti degli istituti alberghieri d’Italia e che avrà come prova finale, del 25 e 26 marzo all’I.P.S.S.E.O.A. Amerigo Vespucci di Roma, la realizzazione di soli “piatti della circolarità”. “Il contributo delle nostre associazioni Turismo Verde e la Spesa in Campagna – ha concluso il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini – è fondamentale perché può esprimere concretamente la portata di tutte le nostre battaglie a tutela dell’agricoltura, contro lo spreco alimentare e il consumo di suolo. Le loro iniziative sono la nostra mano tesa ai cittadini, condividendo lo stesso obiettivo di mangiare bene e sano, rispettando anche il Pianeta”.

Da Efsa consigli per gestire acqua lavorazione frutta e verdura

Da Efsa consigli per gestire acqua lavorazione frutta e verduraRoma, 30 gen. (askanews) – Combinare trattamenti di disinfezione e rifornimento può aiutare a mantenere la qualità microbiologica dell’acqua utilizzata nella lavorazione di frutta, verdura ed erbe fresche e congelate. E’ quanto emerge da un’analisi condotta dagli esperti dell’Efsa, che ha prodotto raccomandazioni e un nuovo strumento online.


Negli ultimi anni, patogeni come Listeria monocytogenes e STEC hanno causato importanti epidemie nell’Unione Europea, correlate al consumo di frutta, verdura ed erbe fresche e congelate. La qualità dell’acqua e il suo uso industriale sono una preoccupazione globale crescente, non solo perché una scarsa qualità dell’acqua può introdurre microrganismi nocivi nei prodotti alimentari, ma anche a causa del cambiamento climatico e della prevista riduzione della disponibilità di acqua. Gli esperti dell’EFSA hanno analizzato la qualità microbiologica e fisico-chimica dell’acqua utilizzata per la lavorazione di frutta, verdura ed erbe in contesti industriali. Hanno preparato una serie di piani di gestione dell’acqua di processo e uno strumento online, che possono aiutare l’industria a migliorare i propri sistemi di gestione dell’acqua.


Le raccomandazioni sono presentate in tre pareri scientifici: uno su frutta, verdura ed erbe fresche intere, un altro sui prodotti freschi tagliati e il terzo sui prodotti surgelati. L’EFSA ha anche sviluppato WaterManage4You, uno strumento online gratuito che aiuterà a prevedere il trasferimento e l’accumulo di batteri nell’acqua di processo in scenari industriali.