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Dal Wisconsin prima sconfitta elettorale per l’asse Trump-Musk

Dal Wisconsin prima sconfitta elettorale per l’asse Trump-MuskRoma, 2 apr. (askanews) – La coppia Trump-Musk ha registrato ieri il suo primo insuccesso elettorale che, per quanto avvenuto in un voto di respiro locale, potrebbe segnalare un embrionale segnale di vento contrario. Lo segnala oggi l’agenzia di stampa France Presse. La sconfitta è arrivata dal voto per un giudice della Corte suprema del Wisconsin, che ha visto vittoriosa Susan Crawford, democratica, nonostante il forte coinvolgimento diretto del miliardario Elon Musk per il repubblicano Brad Schimel, la cui vittoria avrebbe spostato la Corte suprema dello stato dei Grandi Laghi verso un approccio conservatore. Invece, in Florida, si sono svolte anche due elezioni legislative parziali in circoscrizioni solidamente orientate a destra, che sono rimaste appannaggio dei repubblicani, secondo le stime di vari media.


Elon Musk aveva partecipato personalmente a un comizio in Wisconsin a sostegno di Brad Schimel, candidato conservatore per un seggio alla Corte Suprema dello Stato. A poche ore dall’apertura dei seggi, il miliardario della tecnologia aveva fatto tappa a Green Bay per incontrare direttamente gli elettori consegnando personalmente due assegni da un milione di dollari ciascuno a due partecipanti all’evento. Il candidato Schimel non era presente all’iniziativa. L’imprenditore ha definito la sfida elettorale “apocalittica”, giustificando così il coinvolgimento diretto. “E’ una di quelle situazioni strane – aveva detto ancora il miliardario, ribadendo il concetto su X ieri – in cui una piccola elezione, a prima vista, potrebbe determinare il destino della civiltà occidentale”.


Musk ha finanziato la campagna di Schimel con ben 25 milioni di dollari, secondo quanto ha detto Crawford. Il team della campagna della candidata democratica aveva accusato Musk di voler “comprare un seggio alla Corte suprema del Wisconsin per ottenere una decisione favorevole” nelle cause intentate da Tesla, la sua azienda di veicoli elettrici, contro le autorità dello stato. Il Wisconsin era stato conquistato da Donald Trump a novembre. Lo stesso Trump, su Truth Social, aveva pubblicato un messaggio di sostegno a Schimel, attaccando in particolare Susan Crawford, che secondo lui sarebbe “un DISASTRO per il Wisconsin e per gli Stati uniti d’America”. Anche in Florida, i repubblicani hanno espresso preoccupazione a fronte di sondaggi che mostravano una corsa più serrata del previsto in una delle circoscrizioni, mentre quella stessa circoscrizione era stata vinta con oltre 30 punti di vantaggio a novembre. Il trumpista Randy Fine ha vinto martedì il seggio alla Camera dei Rappresentanti contro il democratico Josh Weil, ma con un margine ben più esiguo rispetto a qualche mese fa.

Da oggi nuove regole per viaggiare nel Regno Unito

Da oggi nuove regole per viaggiare nel Regno UnitoRoma, 2 apr. (askanews) – Le nuove regole per chi viaggia verso il Regno Unito entrano in vigore oggi. Da questa mattina sarà infatti necessario essere in possesso di una Electronic Travel Authorisation (ETA), l’autorizzazione elettronica indispensabile per recarsi oltremanica. L’ETA è un permesso per viaggiare in formato digitale. Non è un visto, ma autorizza una persona a entrare nel Regno Unito. L’introduzione dell’ETA è in linea con l’approccio adottato da molti altri Paesi per la sicurezza delle frontiere, tra cui gli Stati Uniti e l’Australia, e contribuisce a prevenire l’arrivo di soggetti che rappresentano una minaccia per il Regno Unito.


L’ETA al momento costa 10 sterline (12 euro circa) e consente di recarsi più volte nel Regno Unito per soggiorni fino a sei mesi consecutivi, nell’arco di due anni o fino alla scadenza del passaporto del titolare, a seconda di quale di queste due condizioni si verifichi prima. Come richiedere un’ETA Richiedere un’ETA è semplice e veloce. I visitatori dovranno farne richiesta in anticipo. Per informazioni relative all’idoneità per l’ETA e alla modalità di richiesta prima di recarsi nel Regno Unito, consultare il sito GOV.UK. Il modo più semplice per richiedere un’ETA è attraverso l’applicazione “UK ETA app”, che può essere scaricata da Google Play o Apple App Store. Se non si ha accesso a uno smartphone, si può farne richiesta sul sito GOV.UK (apply on-line). La maggior parte dei richiedenti otterrà una risposta automatica in pochi minuti tramite l’apposita applicazione UK ETA, pertanto sarà ancora possibile organizzare viaggi nel Regno Unito con poco preavviso. I visitatori dovranno comunque fare richiesta in anticipo, per cui si consiglia di prevedere un’attesa di tre giorni, anche se questo lasso di tempo è stimato sulla base di un esiguo numero di richieste che potrebbero dover richiedere verifiche supplementari. Per richiedere un’ETA, è necessario: Pagare una tariffa Fornire i propri recapiti e i dati del passaporto Fornire una fotografia valida, in conformità con le disposizioni per le fotografie digitali consultabili sul sito GOV.UK Rispondere a una serie di domande I visitatori devono viaggiare con lo stesso passaporto utilizzato al momento della richiesta dell’ETA. Come l’ETA contribuisce alla sicurezza delle frontiere del Regno Unito? I richiedenti ETA forniscono i propri dati biografici, biometrici e di contatto, rispondendo inoltre a una serie di domande. Questo consente di aumentare la nostra conoscenza delle persone che intendono entrare nel Regno Unito e di prevenire l’ingresso di chi potrebbe rappresentare una minaccia. Cosa succede se non si ottiene un’ETA? Se una domanda di ETA viene respinta, verrà comunicato all’interessato il motivo del rigetto e questi potrà presentare una nuova domanda. Se la richiesta per l’ETA viene rifiutata, l’interessato non potrà fare ricorso, e se desidera ancora ottenere il permesso per viaggiare nel Regno Unito dovrà richiedere un visto. L’importo della tassa per l’ETA aumenterà in futuro? Come per tutte le nostre tariffe, il costo dell’ETA viene rivalutato periodicamente e sarà aumentato a 16 sterline nel prossimo futuro. Verranno fornite maggiori informazioni a tempo debito. Questo aumento ridurrà la dipendenza dal finanziamento dei contribuenti britannici per il sistema di migrazione e gestione delle frontiere. È necessaria l’ETA per chi transita nel Regno Unito? Se sì, perché? A seguito dei riscontri ricevuti dall’industria aeronautica, il governo britannico ha concordato un’esenzione temporanea (dall’obbligo di richiedere un’ETA) per i passeggeri che transitano nell’area Transiti degli aeroporti e che, pertanto, non passano attraverso il controllo di frontiera del Regno Unito. L’esenzione sarà tenuta sotto esame e potrà essere modificata in futuro. I passeggeri che transitano nel Regno Unito attraversando il controllo delle frontiere dovranno continuare a richiedere un’ETA, qualora richiesto per la loro nazionalità.


vgp

Attacchi di Israele a Gaza e in Cisgiordania, morti e feriti. Trovati corpi di bambini

Attacchi di Israele a Gaza e in Cisgiordania, morti e feriti. Trovati corpi di bambiniRoma, 2 apr. (askanews) – E’ salito ad almeno 21 morti il bilancio degli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza meridionale di questa notte, secondo quanto riportato da fonti locali citate dalla stampa israeliana. Secondo quanto riportato, l’Idf ha effettuato attacchi aerei nelle aree meridionali di Khan Yunis e Rafah e ha colpito obiettivi nella Striscia di Gaza centrale e settentrionale con il fuoco dell’artiglieria. Fonti e resoconti locali a conoscenza degli attacchi notturni hanno affermato che i raid su Rafah hanno preso di mira Khirbet al-Adas, dove decine di famiglie hanno riferito di essere state colpite mentre i jet da combattimento dell’Idf prendevano di mira l’intera area. Le famiglie hanno chiesto aiuto alla Croce Rossa per poter essere evacuate. Solo nella zona di Khan Younis, sono stati trovati 13 corpi, tra cui quelli di alcuni bambini, in seguito agli attacchi dell’Idf.


Il ministero della Sanità palestinese, inoltre, ha riferito oggi che 33 persone sono state uccise dal fuoco delle Forze di difesa israeliane nella città di Nablus, in Cisgiordania. Lo riporta il quotidiano Haaretz.

Ucraina, Trump “frustrato” da Putin per lo stallo negoziale pensa a sanzioni “aggressive” contro la Russia

Ucraina, Trump “frustrato” da Putin per lo stallo negoziale pensa a sanzioni “aggressive” contro la RussiaRoma, 1 apr. (askanews) – Di fronte allo stallo negoziale con la Russia sul conflitto ucraino, il presidente Usa Donald Trump sta pensando a sanzioni “aggressive” nei confronti di Mosca. Lo afferma oggi Fox News citando fonti.


Le sanzioni, in particolare, punterebbero contro la “flotta fantasma”, cioè le navi utilizzate da Mosca per aggirare le sanzioni internazionali messe in campo dopo l’invasione dell’Ucraina. “Una fonte vicina alle discussioni ha riferito a Fox che il presidente Trump è frustrato da Putin e ritiene che la Russia stia ‘rinviando le trattative per un cessate il fuoco completo’. Si sta discutendo una ‘via d’uscita’”, ha scritto su X la corrispondente di Fox Jacqui Heinrich. “Mi è stato detto che l’applicazione delle sanzioni è attualmente bassa – valutata informalmente a circa ‘livello 3 su 10’ – e che le intercettazioni della ‘flotta fantasma’ della Russia, che trasporta petrolio illecito attraverso il Mar Baltico, sarebbero un bersaglio facile per fare pressione”, ha continuato la giornalista. “Fox è stata informata che la maggior parte della flotta è già sanzionata, e che il 70% delle vendite di petrolio illecito della Russia avviene tramite l’uso della loro flotta ombra”. 

Francia, Marine Le Pen è sotto inchiesta per le minacce ai giudici

Francia, Marine Le Pen è sotto inchiesta per le minacce ai giudiciRoma, 1 apr. (askanews) – La magistratura francese ha aperto un nuovo fascicolo sulla leader del Rassemblement National francese, Marine Le Pen, in merito a un presunto reato di minaccia ai giudici: è quanto riporta l’Agence France Presse citando fonti vicine all’inchiesta.


Le Pen è stata condannata ieri insieme ad otto europarlamentari del suo partito a quattro anni di carcere (due con la condizionale) per appropriazione indebita, oltre a una pena di cinque anni di ineleggibilità che di fatto la esclude dalle prossime presidenziali del 2027. Il tribunale di Parigi ha ritenuto colpevoli di appropriazione indebita di fondi pubblici i nove eurodeputati di Rassemblement National (RN), tra cui Marine Le Pen, processati nel caso degli assistenti parlamentari europei.Anche i dodici assistenti processati insieme a loro sono stati giudicati colpevoli di ricettazione. Il tribunale ha stimato il danno complessivo in 2,9 milioni di euro, obbligando il Parlamento europeo ad “assumersi la responsabilità delle persone che in realtà lavoravano per il partito”. La presidente del tribunale di Parigi il magistrato Benedicte de Perthuis, che ha presieduto il procedimento per due mesi, dal 30 settembre al 27 novembre, e che ha deciso la condanna è stata messa sotto protezione della polizia dopo aver ricevuto numerose minacce.


Gia ieri Marine Le Pen, che già ieri ha denunciato la sentenza una “decisione politica”, nel suo intervento a una riunione questa mattina dei deputati del Rassemblement national (Rn), ha descritto la sua condanna come una “bomba nucleare” lanciata dal “sistema”, ribadendo l’accusa di un processo politico. “Se usa un’arma così potente contro di noi è ovviamente perché stiamo per vincere le elezioni”, ha detto Marine Le Pen. “Non permetteremo che ciò accada”, ha aggiunto. Molte voci si sono levate la decisione, che potrebbe impedire alla parlamentare del Rassemblement National (RN) di candidarsi alle elezioni presidenziali del 2027. Ma il magistrato è stato anche bersaglio di “un gran numero di messaggi, tra cui minacce”, ha affermato la fonte della polizia. Di conseguenza, sono stati predisposti pattugliamenti intorno alla sua casa parigina. Da parte sua, il procuratore generale della Corte di cassazione, Remy Heitz, ha insistito questa mattina su RTL sul fatto che la giustizia “non è politica”: “Questa decisione non è una decisione politica, ma giudiziaria, resa da tre giudici indipendenti e imparziali”. Uno dei due giudici francesi di più alto rango ha insistito sul fatto che il verdetto “è stato emesso conformemente alla legge, in applicazione dei testi votati dalla rappresentanza nazionale”, definendo “inammissibili” gli “attacchi altamente personalizzati contro i giudici e le minacce che potrebbero portare a procedimenti penali”.

Italiani nel mondo, a Lione si è riunito l’Intercomites Francia

Italiani nel mondo, a Lione si è riunito l’Intercomites FranciaRoma, 1 apr. (askanews) – Sabato 29 e domenica 30 marzo 2025 si è tenuto presso l’Istituto Italiano di Cultura di Lione il Comitato dei Presidenti – Intercomites Francia. I lavori sono stati organizzati in tre sessioni tematiche. Nel corso della prima sessione, “Disposizioni normative e buone pratiche”, sono stati comparati i contributi ordinari assegnati ed erogati dal Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale a valersi sul cap. 3103 nel biennio 2023-2024, constatando un generale aumento per l’esercizio finanziario 2025.


Sono state inoltre analizzate le criticità riscontrate nell’esercizio di rendicontazione dei bilanci, così come le buone pratiche sviluppate con i rispettivi Consolati Generali. Al riguardo, i Presidenti hanno concordato la data di una riunione tecnica per il giorno 8 aprile, al fine di rendere più organico lo scambio di esperienze, competenze e strumenti. La seconda sessione, “Verso una relazione Paese”, ha permesso ai Presidenti d’individuare, sentiti i rappresentanti della rete diplomatica e consolare presenti, una bozza di criteri utili alla redazione di una relazione sullo “stato della comunità”, che ogni Comitato si propone di redigere in prospettiva dell’annuale riunione di coordinamento consolare presso l’Ambasciata d’Italia in Francia. I criteri individuati nel corso dei lavori saranno oggetto di un’ulteriore riflessione e approvazione via mail da parte dei Presidenti, per garantire una struttura ragionata e funzionale all’obiettivo preposto. Nella terza sessione, “Da grandi elettori a collaboratori del CGIE”, i Presidenti si sono confrontati sulle tematiche indicate dal Consiglio Generale degli Italiani all’Estero nella lettera del 13 gennaio 2025 indirizzata dalla Segretaria Generale a tutti i Comites, quali “messa in sicurezza del voto”, “legge sulla cittadinanza” e “nuova mobilità e incentivi di rientro”. In particolare, la sessione ha o=erto ai Presidenti l’opportunità di un complemento d’informazione, grazie al contributo dei Parlamentari e Consiglieri CGIE presenti, per elaborare internamente ai propri Comitati delle riflessioni più circostanziate, in prospettiva della prossima assemblea plenaria del Consiglio Generale.


Presenze Hanno partecipato ai lavori: Sara Fonsato, Presidente del Comites Chambery, Valentina Margiotta, Presidente del Comites di Lione, Francesco Attademo, Presidente del Comites di Marsiglia, Elisabetta Castellano, Presidente del Comites di Nizza, e Oleg Sisi, Presidente del Comites di Parigi e Coordinatore dell’Intercomites Francia. Per il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE) erano presenti i Consiglieri per la Francia Maria Chiara Prodi, Segretaria Generale, e Nicola Carmignani, Segretario della Commissione III, unitamente ai rappresentanti della rete diplomatico-consolare italiana in Francia. I lavori sono stati inoltre arricchiti dalla presenza e dai contributi di tre Parlamentari italiani eletti nella circoscrizione Europa: il Senatore Andrea Crisanti (PD); l’Onorevole Simone Billi (Lega Nord), presente alla giornata di sabato 29 marzo; e l’Onorevole Toni Ricciardi (PD), presente alla giornata di domenica 30 marzo.

Trump annuncerà piano per nuovi maxi dazi “reciproci” su larga scala: ‘Quello che fanno a noi, faremo a loro’

Trump annuncerà piano per nuovi maxi dazi “reciproci” su larga scala: ‘Quello che fanno a noi, faremo a loro’New York, 01 apr. (askanews) – Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato di aver definito un piano definitivo per l’introduzione di dazi “reciproci” su larga scala, ma ha precisato che i dettagli saranno resi noti solo domani pomeriggio, alle 16 (ore 22 in Italia), nel giardino delle rose della Casa Bianca.


Parlando ai giornalisti nello studio ovale, Trump ha spiegato che le nuove tariffe colpiranno “un’ampia gamma di Paesi”, compresi gli alleati, accusati di ostacolare in modo scorretto le esportazioni statunitensi. “Quella parola, reciproco, è molto importante. Quello che fanno a noi, lo faremo a loro”, ha detto. Secondo fonti della Casa Bianca, tra le opzioni sul tavolo ci sono un dazio fisso del 20% su tutte le importazioni, che potrebbe generare oltre 6 mila miliardi di dollari di entrate, o tariffe differenziate in base agli ostacoli imposti da ciascun Paese. Alcuni partner commerciali potrebbero evitare i dazi siglando nuovi accordi con Washington.

Il vicepresidente Usa, JD Vance atteso a Roma dal 18 al 20 aprile

Il vicepresidente Usa, JD Vance atteso a Roma dal 18 al 20 aprileNew York, 01 apr. (askanews) – Il vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance è atteso a Roma dal 18 al 20 aprile, in concomitanza con le festività pasquali, mentre i leader europei, inclusa la premier Giorgia Meloni, valutano come affrontare i cambiamenti di rotta nella politica estera dell’amministrazione Trump.


Secondo Bloomberg, l’ambasciata Usa ha informato la Farnesina martedì, ma il programma è ancora in fase di definizione. Washington avrebbe chiesto di organizzare un incontro con Meloni, che a sua volta ha espresso l’intenzione di recarsi a Washington, senza che però sia stata fissata una data. Vance, considerato vicino a Matteo Salvini, è visto con crescente diffidenza da alcuni partner europei per le sue critiche ai valori democratici del continente. Le sue posizioni rischiano di acuire le tensioni transatlantiche già inasprite dal conflitto in Ucraina e dai possibili dazi su prodotti Ue.

La Russia: le proposte Usa sull’Ucraina inaccettabili così come sono

La Russia: le proposte Usa sull’Ucraina inaccettabili così come sonoRoma, 1 apr. (askanews) – La Russia considera seriamente le proposte statunitensi sull’Ucraina, ma non può accettarle nella loro forma attuale: lo ha dichiarato il viceministro degli Esteri russo, Sergey Ryabkov, intervistato dalla rivista Life.


Mosca non ha rilevato alcun segnale a Kiev da parte del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, perche metta fine alla guerra, ha sottolineato. Ad oggi esiste solo un tentativo di “trovare una sorta di schema che consentirebbe di ottenere prima un cessate il fuoco, così come lo concepiscono gli americani, per poi passare ad altri modelli e schemi che tuttavia non includono la richiesta principale sul tappeto: risolvere i problemi associati alle cause profonde di questo conflitto”, ha proseguito Ryabkov.


“Prendiamo molto sul serio i modelli e le soluzioni proposte dagli americani, ma non possiamo accettarle nella loro forma attuale, poiché mancano completamente di soddisfare le richieste della Russia sulle cause profonde, un problema che deve essere superato”, ha concluso.

Tajani: la difesa dell’Europa senza gli Usa impossibile, il resto è propaganda

Tajani: la difesa dell’Europa senza gli Usa impossibile, il resto è propagandaRoma, 1 apr. (askanews) – “La sicurezza dell’Europa e dell’Ucraina non può essere garantita in assoluto senza la presenza degli Stati Uniti. Questa è la situazione, il resto è velleitarismo, propaganda, chiacchiere. Non siamo in grado di difendere l’Europa da soli, questo è oggettivo. Senza gli Stati Uniti non siamo in grado di difendere l’Europa”. E’ quanto spiegato oggi dal ministro degli Esteri Antonio Tajani in audizione alle Commissioni riunite Esteri e Difesa di Camera e Senato, ricordando di avere “sostenuto il lavoro del presidente del Consiglio che ha dato parere positivo alle proposte della Commissione europea”. “Che l’Europa debba organizzarsi per garantire la propria sicurezza è inevitabile”, ha aggiunto Tajani, sottolineando che “nessuno vuole fare la guerra, nessuno vuole una corsa al riarmo”. “Ma la sicurezza riguarda la vita quotidiana”, ha commentato.