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Ex premier: Zelensky ha sospeso elezioni perché teme di perdere

Ex premier: Zelensky ha sospeso elezioni perché teme di perdereRoma, 20 feb. (askanews) – L’ex primo ministro ucraino Nikolai Azarov ha attribuito la decisione dell’attuale presidente dell’Ucraina, Vladimir Zelenskyj, di sospendere le elezioni previste per il 31 marzo al timore di perdere la carica.


“La decisione di Zelenskyj è illegale e il 21 maggio 2024 non sarà più nessuno (…) Si può rivendicare qualsiasi cosa, legge marziale o guerra. A proposito, Zelenskyj non ha dichiarato guerra. Formalmente non siamo in guerra.” ” Allora qual è il motivo della sospensione delle elezioni? Il motivo è la paura di perdere le elezioni”, ha detto Azarov in un’intervista all’agenzia russa Ria Novosti. In precedenza, Zelenskyj aveva prorogato la legge marziale e la mobilitazione totale fino al 31 maggio 2024, lasciando sospese lle elezioni presidenziali che avrebbero dovuto svolgersi, secondo la Costituzione, l’ultima domenica di marzo.


Secondo Azarov, dopo la destituzione di Valeri Zaluzhni dalla carica di comandante in capo delle forze armate ucraine, le probabilità di Zelenskyj di vincere le elezioni sono minime. In precedenza diversi media avevano scritto della crescente polarizzazione nella società ucraina nel contesto della lotta politica scatenata ai vertici del potere e dei fallimenti sul campo di battaglia.


Il licenziamento di Zaluzhni ha diviso la società ucraina tra coloro che lo considerano un errore e coloro che piangono la sua partenza, ma riconoscono che è necessario fare un movimento, sottolineano alcuni giornali. L’8 febbraio Zelenskyj ha nominato Alexandr Sirki, precedentemente responsabile delle truppe di terra, nuovo comandante in capo delle forze armate ucraine.


Alcuni media hanno rivelato forti disaccordi tra Zelenskyj e Zaluzhni. Alcuni giornali hanno sottolineato che se Zaluzhni decidesse di intraprendere la carriera politica potrebbe rappresentare una minaccia per l’attuale presidente.

Il Cremlino: è inaccettabile la richiesta d’indagine internazionale sulla morte di Navalny

Il Cremlino: è inaccettabile la richiesta d’indagine internazionale sulla morte di NavalnyRoma, 20 feb. (askanews) – Gli appelli dell’alto rappresentante Ue per la politica estera Josep Borrell per una “indagine internazionale indipendente” sulla morte del leader dell’opposizione russa Aleksei Navalny non sono accettabili per Mosca, ha detto oggi il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dalla Ria Novosti.


Ieri Borrell ha affermato che Mosca dovrebbe consentire un’indagine internazionale sulla morte di Navalny, nonostante il governo affermi che si tratta di un affare interno del paese. “Non accettiamo affatto tali richieste, soprattutto da parte del signor Borrell”, ha detto Peskov in un briefing alla stampa.

Oggi l’udienza per l’estradizione, non è chiaro se Assange sarà presente

Oggi l’udienza per l’estradizione, non è chiaro se Assange sarà presenteRoma, 20 feb. (askanews) – Inizia oggi presso l’alta corte di Londra un’udienza di due giorni che deciderà del destino del fondatore di Wilikeaks Julian Assange. La Bbc riporta che Assange vorrebbe presenziare all’udienza di persona, ma non è ancora dato sapere se la cosa gli sarà concessa. Se non potrà a presentarsi all’Alta Corte, Assange si unirà tramite collegamento video dalla prigione di Belmarsh, dove è attualmente incarcerato.


L’udienza potrebbe essere il suo ultimo tentativo per evitare l’estradizione negli Stati Uniti dove dovrebbe affrontare un processo per aver divulgato segreti militari. I sostenitori del fondatore di Wikileaks sostengono che abbia soltanto denunciato crimini di stato, abusi e altri illeciti, ma gli Stati Uniti sostengono che Assange abbia messo a rischio vite umane. Nel frattempo, fuori dai locali dell’Alta Corte si è già riunita una folla di sostenitori di Assange. Tim Dawson, della Federazione internazionale dei giornalisti, si è rivolto ai partecipanti alla manifestazione con un discorso. Poi ha preso la parola John Rees, membro fondatore della Stop the War Coalition. Quello di Assange, ha detto, è “il più importante caso di libertà di stampa del 21° secolo”, aggiungendo che le persone non dovrebbero essere incarcerate per “aver detto la verità”.

Oggi udienza estradizione, non è chiaro se Assange sarà presente

Oggi udienza estradizione, non è chiaro se Assange sarà presenteRoma, 20 feb. (askanews) – Inizia oggi presso l’alta corte di Londra un’udienza di due giorni che deciderà del destino del fondatore di Wilikeaks Julian Assange. La Bbc riporta che Assange vorrebbe presenziare all’udienza di persona, ma non è ancora dato sapere se la cosa gli sarà concessa. Se non potrà a presentarsi all’Alta Corte, Assange si unirà tramite collegamento video dalla prigione di Belmarsh, dove è attualmente incarcerato.


L’udienza potrebbe essere il suo ultimo tentativo per evitare l’estradizione negli Stati Uniti dove dovrebbe affrontare un processo per aver divulgato segreti militari. I sostenitori del fondatore di Wikileaks sostengono che abbia soltanto denunciato crimini di stato, abusi e altri illeciti, ma gli Stati Uniti sostengono che Assange abbia messo a rischio vite umane. Nel frattempo, fuori dai locali dell’Alta Corte si è già riunita una folla di sostenitori di Assange. Tim Dawson, della Federazione internazionale dei giornalisti, si è rivolto ai partecipanti alla manifestazione con un discorso. Poi ha preso la parola John Rees, membro fondatore della Stop the War Coalition. Quello di Assange, ha detto, è “il più importante caso di libertà di stampa del 21° secolo”, aggiungendo che le persone non dovrebbero essere incarcerate per “aver detto la verità”.

M.O., Gb: William a eventi per riconoscere sofferenza umana a Gaza

M.O., Gb: William a eventi per riconoscere sofferenza umana a GazaRoma, 20 feb. (askanews) – Il principe William, erede al trono d’Inghilterra, parteciperà a una serie di eventi per “riconoscere la sofferenza umana” causata dal conflitto a Gaza e nel Medio Oriente e per attirare l’attenzione sull’aumento globale dell’antisemitismo, ha detto oggi il suo ufficio.


William, 41 anni, incontrerà alcune persone coinvolte nell’attività di sostegno umanitario alla regione e ascolterà i loro resoconti di prima mano sulla situazione sul campo, ha detto Kensington Palace. Il Principe di Galles, che nel 2018 è diventato il primo reale britannico a compiere una visita ufficiale in Israele e nei Territori palestinesi, parteciperà anche a un evento a una sinagoga per ascoltare i giovani coinvolti nella lotta all’odio e all’antisemitismo. “Il principe e la principessa erano profondamente preoccupati per gli eventi accaduti alla fine del 2023 e continuano a tenere tutte le vittime, le loro famiglie e gli amici nei loro cuori e nelle loro menti”, ha detto l’ufficio di William in una nota.

Oggi e domani l’Alta Corte britannica decide sull’estradizione negli Usa di Julian Assange

Oggi e domani l’Alta Corte britannica decide sull’estradizione negli Usa di Julian AssangeMilano, 20 feb. (askanews) – Negli Stati Uniti, Julian Assange, fondatore di WikiLeaks, rischia fino a 175 anni di prigione mentre l’estradizione da Londra è più vicina che mai: dopo le udienze di oggi e domani, due giudici dell’Alta Corte britannica decideranno, se Assange potrà presentare un altro appello alla corte per annullare la decisione di estradizione. Da parte dei suoi avvocati, un disperato tentativo: Assange ha chiesto di essere in tribunale, ma è previsto che compaia tramite collegamento video da Belmarsh.


I due magistrati decideranno se Assange potrà ricorrere in appello contro l’estradizione. La decisione può arrivare immediatamente dopo l’udienza o successivamente. Se i giudici respingono la richiesta, è possibile che Assange venga immediatamente inviato negli Stati Uniti. Ma se i giudici si schiereranno dalla parte di Assange, la sua carcerazione continuerà e la corte inizierà a considerare l’appello. Secondo i suoi sostenitori, Assange intende ricorrere alla Corte europea dei diritti dell’uomo. Intanto gli Stati Uniti pretendono Assange sotto processo per una delle più grandi fughe di dati nella storia del Paese. Wikileaks, il sito di guidato da Assange, ha pubblicato centinaia di migliaia di documenti segreti statunitensi all’inizio dello scorso decennio. Hanno rivelato, tra le altre cose, la situazione della missione americana in Afghanistan.


I sostenitori di Assange dicono che se la corte rifiutasse, gli si aprirebbe la strada per essere trasportato in aereo negli Stati Uniti tra i timori per un suo peggioramento di salute. Sua moglie, Stella Assange, ha dichiarato: “La sua vita è a rischio ogni singolo giorno che trascorre in prigione. Se verrà estradato, morirà”. Secondo il procedimento statunitense ripreso durante la presidenza di Donald Trump, Assange deve affrontare 17 accuse di spionaggio e un’accusa di uso improprio del computer per il suo presunto ruolo nell’ottenimento e nella divulgazione di materiale riservato.

Tajani: la difesa unica europea sarà essenziale

Tajani: la difesa unica europea sarà essenzialeRoma, 20 feb. (askanews) – “La difesa unica europea sarà essenziale” per l’Europa, “arriverà che non potremo più chiedere agli Usa, impunemente, di toglierci le castagne dal fuoco”. Lo ha spiegato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani in un’intervista a Libero. “E, certo, si devono alzare le spese militari al 2%, tenendo fuori dal computo le missioni in mediorente e in Iraq; e il costo dei nostri militari sono in Africa, in Ucraina, ai confini del Mar Rosso…”, ha aggiunto Tajani.


Secondo il ministro, gli obiettivi da perseguire sono “chiari”. “Siamo per le privatizzazioni, per una politica estera liberale, per cui non è importante chi fornisca un servizio al cittadino pubblico o privato, ma come e in quanto tempo lo si fornisce, vale per il trasporto pubblico, per la raccolta dei rifiuti, ecc. Siamo per l’alleggerimento della pressione fiscale. Siamo per i contratti collettivi e non per il salario minimo”.Poi c’è anche la questione dell’ambientalismo. “Siamo per l’ambientalismo intelligente, non certo quello panteista della Papessa Greta Thunberge del sacerdote Timmermans”, ha commentato Tajani. “Per esempio, per la riqualificazione delle caserme da trasformare in uffici; se l’abbiamo fatto con le chiese va bene anche per le caserme. E per un Green Deal graduale, perché, allo stato dei fatti la rivoluzione verde sta tagliando 70mila lavoratori, e non va bene. Pensiamo anche, al posto del carbone, al nucleare, la forma di energia più pulita, come attestano anche i documenti delle Commissione europea”.

Una webcam ha registrato il trasporto del corpo di Navalny sotto la scorta della polizia russa

Una webcam ha registrato il trasporto del corpo di Navalny sotto la scorta della polizia russaMilano, 20 feb. (askanews) – In base alle informazioni diffuse il corpo di Aleksey Navalny è stato trasportato dalla città artica di Labytnangi alla vicina Salekhard nella notte tra il 16 e il 17 febbraio sotto la scorta della polizia. Lo ha stabilito il media di opposizione russa Mediazona, sulla base delle registrazioni delle telecamere di sorveglianza stradale. Ciò è accaduto subito prima dell’arrivo degli avvocati di Navalny e di sua madre Liudmila a Yamal, nell’Artico russo. E il trasporto – con un veicolo senza contrassegni – sarebbe avvenuto su un corridoio di ghiaccio percorribile in macchina.


Già Novaya Gazeta Europe, citando fonti, aveva scritto che il corpo di Navalny è stato portato da Labytnangi a Salekhard la sera del 16 febbraio. Ieri, dopo la morte di Navalny, la vedova Yulia ha annunciato in un video che avrebbe continuato il lavoro del marito e la notizia ha fatto il giro del mondo, dominando oggi anche le prime pagine dei giornali italiani.


IL CORPO Il comitato investigativo russo ha rifiutato di consegnare la salma alla famiglia del politico. E il corpo di Aleksei Navalny potrebbe non essere “mai” consegnato alla sua famiglia. Il Cremlino sta valutando l’opzione, scrive il Moscow Times citando fonti del governo e del Cremlino. “Abbiamo alle porte le elezioni presidenziali (17 marzo). Non ne abbiamo bisogno perché sarà un problema per il capo (Putin, ndr)”, ha detto al giornale russo un funzionario del governo. Lo stesso funzionario ha detto che le autorità stanno addirittura valutando l’opzione di non rilasciare mai il corpo di Navalny, aggiungendo che ci sono già stati “molti precedenti del genere nel corso degli anni”.


Secondo gli interlocutori della pubblicazione, i servizi stanno cercando di spegnere l’ondata di lutto per Navalny nel paese, poiché una campagna pubblica potrebbe “rovinare” la rielezione di Vladimir Putin. Le autorità hanno due opzioni: consegnare il corpo solo dopo le elezioni (17 marzo) o non consegnarlo mai affatto, scrive The Moscow Times. LA LEGGE CHE PERMETTE DI NASCONDERLO Le modifiche alla legislazione sulla sepoltura, adottate dopo l’attacco terroristico al Dubrovka nel 2002, consentono allo Stato russo di disporre a propria discrezione del corpo di una persona condannata per terrorismo. Lo Stato può fare lo stesso con il corpo di un condannato se la sua sepoltura minaccia la diffusione di malattie. “Ma nel caso di Navalny, ovviamente, questo sarebbe senza precedenti”, aggiunge l’interlocutore. Il comitato investigativo ha avviato un’indagine sulla morte di Navalny, ciò gli consente di non consegnare il corpo per 30 giorni (poco prima della fine delle elezioni), ha osservato Eva Levenberg, coordinatrice di OVD-Info. La stessa commissione investigativa parla ancora di un’ispezione di 14 giorni.


L’IMBARAZZO TRA LE AZIENDE RUSSE In generale, i funzionari commentano cinicamente la morte di Navalny o hanno paura di parlarne al di fuori di una ristretta cerchia di amici, osserva il Moscow Times. Secondo una fonte di Bloomberg vicina al Cremlino, la notizia della morte di Navalny è stata una sorpresa per i funzionari. “La maggior parte delle persone si sente semplicemente indifferente. Ci sono pochissime risposte comprensive. E alcuni addirittura esultavano”, scrive la pubblicazione che cita un interlocutore vicino alla direzione della Duma di Stato. Ma i leader delle grandi imprese, compreso il management di Gazprom, sono preoccupati per quanto accaduto. Tuttavia non osano parlare apertamente. Ufficialmente, il servizio penitenziario federale ha annunciato la morte di Navalny dal carcere a regime speciale IK-3 “Lupo polare” nel villaggio di Kharp (Yamal) il 16 febbraio. Il politico era stato trasferito lì, nel circolo polare artico, solo a dicembre, dopo un lungo periodo nella colonia penale della regione di Vladimir. Le circostanze della morte di Navalny non sono chiare; i sostenitori dell’opposizione insistono sul fatto che si sia trattato di un omicidio: su tre anni di reclusione, l’oppositore di Putin ha trascorso circa 300 giorni in condizioni di tortura in celle di punizione.

Corpo di Navalny potrebbe non essere “mai” consegnato alla famiglia

Corpo di Navalny potrebbe non essere “mai” consegnato alla famigliaMilano, 20 feb. (askanews) – Il corpo di Aleksei Navalny potrebbe non essere “mai” consegnato alla sua famiglia. Il Cremlino sta valutando l’opzione, scrive il Moscow Times citando fonti del governo e del Cremlino. “Abbiamo alle porte le elezioni presidenziali (17 marzo). Non ne abbiamo bisogno perché sarà un problema per il capo (Putin, ndr)”, ha detto al giornale russo un funzionario del governo.


Lo stesso funzionario ha detto che le autorità stanno addirittura valutando l’opzione di non rilasciare mai il corpo di Navalny, aggiungendo che ci sono già stati “molti precedenti del genere nel corso degli anni”. Secondo gli interlocutori della pubblicazione, i servizi stanno cercando di spegnere l’ondata di lutto per Navalny nel paese, poiché una campagna pubblica potrebbe “rovinare” la rielezione di Vladimir Putin. Le autorità hanno due opzioni: consegnare il corpo solo dopo le elezioni (17 marzo) o non consegnarlo mai affatto, scrive The Moscow Times.


Le modifiche alla legislazione sulla sepoltura, adottate dopo l’attacco terroristico a Dubrovka nel 2002, consentono allo Stato russo di disporre a propria discrezione del corpo di una persona condannata per terrorismo. Lo Stato può fare lo stesso con il corpo di un condannato se la sua sepoltura minaccia la diffusione di malattie. “Ma nel caso di Navalny, ovviamente, questo sarebbe senza precedenti”, aggiunge l’interlocutore. Il comitato investigativo ha avviato un’indagine sulla morte di Navalny, ciò gli consente di non consegnare il corpo per 30 giorni (poco prima della fine delle elezioni), ha osservato Eva Levenberg, coordinatrice di OVD-Info. La stessa commissione investigativa parla ancora di un’ispezione di 14 giorni.


In generale, i funzionari commentano cinicamente la morte di Navalny o hanno paura di parlarne al di fuori di una ristretta cerchia di amici, osserva il Moscow Times. Secondo una fonte di Bloomberg vicina al Cremlino, la notizia della morte di Navalny è stata una sorpresa per i funzionari. “La maggior parte delle persone si sente semplicemente indifferente. Ci sono pochissime risposte comprensive. E alcuni addirittura esultavano”, scrive la pubblicazione che cita un interlocutore vicino alla direzione della Duma di Stato. Ma i leader delle grandi imprese, compreso il management di Gazprom, sono preoccupati per quanto accaduto. Tuttavia non osano parlare apertamente. Ufficialmente, il servizio penitenziario federale ha annunciato la morte di Navalny dal carcere a regime speciale IK-3 “Lupo polare” nel villaggio di Kharp (Yamal) il 16 febbraio. Il politico era stato trasferito lì, nel circolo polare artico, solo a dicembre, dopo un lungo periodo nella colonia penale della regione di Vladimir.


Le circostanze della morte di Navalny non sono chiare; i sostenitori dell’opposizione insistono sul fatto che si sia trattato di un omicidio: su tre anni di reclusione, l’oppositore di Putin ha trascorso circa 300 giorni in condizioni di tortura in celle di punizione. In base alle informazioni diffuse ieri il corpo di Navalny è stato trasportato a Salekhard nella notte tra il 16 e il 17 febbraio sotto la scorta della polizia, ha stabilito Mediazona sulla base delle registrazioni delle telecamere di sorveglianza stradale. Ciò è accaduto subito prima dell’arrivo degli avvocati di Navalny e di sua madre Liudmila a Yamal. Il comitato investigativo ha rifiutato di consegnare il corpo alla famiglia del politico. Ieri, dopo la morte di Navalny, la vedova Yulia ha annunciato in un video che avrebbe continuato il lavoro del marito.

Ucraina chiede a Ue nuove sanzioni contro la Russia per Navalny

Ucraina chiede a Ue nuove sanzioni contro la Russia per NavalnyMilano, 20 feb. (askanews) – L’UE e il Giappone dovrebbero introdurre nuove sanzioni economiche contro la Russia dopo la morte dell’oppositore del Cremlino Aleksei Navalny, afferma il primo ministro ucraino.


L’Ucraina chiede all’Ue di esaminare le crescenti importazioni di grano russo, ha detto il primo ministro Denys Shmyhal durante una visita a Tokyo. Shmyhal ha anche detto che l’Ucraina sta ancora aspettando che la Camera dei rappresentanti al Congresso di Washington elabori il pacchetto di aiuti per l’Ucraina, che il Senato degli Stati Uniti ha approvato.