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Ucraina, Zelensky ha rimosso il comandante delle forze armate Zaluzhny

Ucraina, Zelensky ha rimosso il comandante delle forze armate ZaluzhnyRoma, 8 feb. (askanews) – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha incontrato il comandante delle forze armate Valeryi Zaluzhny e, pur non dichiarando apertamente di averlo sollevato dall’incarico, ha lasciato intendere di avere comunicato la sua decisione di rimuoverlo. Dopo un incontro, il presidente ha ringraziato Zaluzhny “per due anni di difesa” dell’Ucraina e ha detto di avere con lui discusso le necessità di rinnovamento delle forze armate, riferiscono canali Telegram e siti ucraini.

Sanremo, il premio speciale Assomusica “Vincenzo Spera” ad Amadeus

Sanremo, il premio speciale Assomusica “Vincenzo Spera” ad AmadeusMilano, 8 feb. (askanews) – Assomusica (Associazione Italiana degli Organizzatori e Produttori di Spettacoli di Musica dal Vivo) premia Amadeus in occasione della 74° edizione del Festival della Canzone Italiana di Sanremo. Si è tenuta oggi, presso la sala stampa dell’Ariston, la cerimonia di consegna del Premio Speciale Assomusica “Vincenzo Spera” al conduttore e direttore artistico della rassegna.


Un prestigioso riconoscimento, assegnato ormai da molti anni nell’ambito del Festival, che Assomusica quest’anno ha deciso di dedicare al compianto Presidente Vincenzo Spera, scomparso nel 2023. In passato l’Associazione ha premiato grandi protagonisti del mondo dello spettacolo e della televisione italiana, da Pippo Baudo a Fiorello. A consegnare il premio ad Amadeus, presso la sala stampa dell’Ariston, sono stati nella giornata di oggi il Presidente di Assomusica Carlo Parodi e il Vicepresidente Fulvio De Rosa.


«È per me e per gli Associati Assomusica un onore e una forte emozione assegnare questo speciale riconoscimento ad un grande conduttore e direttore artistico, che in questi anni ha saputo rivoluzionare e dare un nuovo corso al Festival di Sanremo, rendendolo, oggi più che mai, l’evento più seguito e amato d’Italia. Ha fatto tutto questo senza mai perdere di vista l’attenzione per i giovani talenti e, quindi, lo sviluppo della loro creatività. Nel corso della sua carriera, inoltre, ha sempre dato ampio spazio in televisione alla musica in tutti suoi generi e declinazioni, questa attività ha avuto anche una forte valenza culturale, incentivando gli italiani ad andare sempre di più ad assistere ai concerti di musica popolare contemporanea nei festival, nei club e nei palazzetti. Tutti questi motivi ci hanno spinto ad assegnare proprio a lui un premio così importante per noi di Assomusica, in quanto dedicato alla memoria di un promoter visionario e punto di riferimento per il nostro settore: il compianto Presidente e amico Vincenzo Spera», ha dichiarato Parodi.

L’Europarlamento condanna i tentativi russi di minare la democrazia Ue

L’Europarlamento condanna i tentativi russi di minare la democrazia UeBruxelles, 8 feb. (askanews) – Il Parlamento europeo ha espresso oggi a Strasburgo, con una risoluzione non vincolante adottata dalla plenaria con 433 voti a favore, 56 contrari e 18 astensioni, la sua condanna dei continui sforzi russi per minare la democrazia nell’Ue attraverso varie forme di interferenza e campagne di disinformazione.


Gli eurodeputati della Lega non hanno partecipato al voto per protesta, denunciando in un comunicato per la stampa una “vergognosa strumentalizzazione da parte della sinistra, che ha inserito nel testo ‘fake news’ e allusioni contro la Lega, non solo mai dimostrate dai fatti, ma persino smentite dalla magistratura italiana”. La risoluzione del Parlamento europeo evidenzia come Mosca stia reclutando alcuni eurodeputati come “agenti di influenza”, con l’obiettivo di dividere l’opinione pubblica europea, e come abbia creato un rapporto di dipendenza con alcuni partiti politici europei, anche tramite l’erogazione di finanziamenti, che agiscono quindi come amplificatori della propaganda russa e servono gli interessi della Russia.


Nel testo si esprime profonda preoccupazione per le recenti notizie diffuse dai media, secondo cui l’eurodeputata lettone Tatjana Zdanoka avrebbe agito come informatrice per il servizio federale di sicurezza russo, e si sottolinea che è fondamentale che sia il Parlamento europeo, sia le autorità lettoni, indaghino a fondo sulla questione, per determinare eventuali sanzioni e procedimenti penali adeguati. Si segnalano anche altri casi di eurodeputati che servono consapevolmente gli interessi di Mosca, anche attraverso false missioni di osservazione elettorale nei territori occupati dalla Russia. Ricordando le rivelazioni e notizie in circolazione da anni e che riguardano tutta l’Europa, gli eurodeputati sottolineano come la Russia abbia trovato il modo, in violazione delle norme nazionali, di fornire finanziamenti significativi a partiti, movimenti, politici e funzionari in diversi paesi, per interferire e ottenere influenza nei loro processi democratici.


Questi finanziamenti avvengono attraverso la concessione di prestiti bancari, acquisti e accordi commerciali, e la facilitazione di attività finanziarie. La risoluzione elenca anche esempi di recenti tentativi di ingerenza russa in vari paesi, ad esempio attraverso la fornitura di narrazioni preconfezionate a partiti e politici di estrema destra in Germania e Francia, con l’obiettivo di minare il sostegno pubblico all’Ucraina. Gli eurodeputati sono anche preoccupati per la diffusa disinformazione e i contenuti illegali diffusi sulla piattaforma di social media X, ex Twitter. Sul sostegno di Mosca ai movimenti secessionisti in Europa, i deputati sono estremamente preoccupati per le presunte relazioni tra l’amministrazione russa e i secessionisti catalani, compresi i rappresentanti del governo regionale in Catalogna e l’ex presidente regionale e attuale deputato europeo Carles Puidgemont. Il Parlamento europeo auspica che i casi relativi ai contatti tra gli eletti catalani in questione e i rappresentanti russi siano deferiti al comitato consultivo del Parlamento europeo sulla condotta degli eurodeputati per un ulteriore controllo.


Nella sua nota sul voto, la delegazione della Lega al Parlamento europeo afferma di aver partecipato al voto finale per non “prestare il fianco alla propaganda della sinistra già in campagna elettorale”, ma di aver votato i singoli emendamenti della risoluzione. Ancora più critica l’europarlamentare ex leghista, Francesca Donato, ora nei non iscritti, secondo cui la risoluzione “è un vero e proprio documento maccartista che non ha precedenti per l’Europa, nemmeno durante il periodo della Guerra fredda”. Questo perché, afferma Donato, il testo approvato dalla plenaria “mette il bavaglio alla libertà di espressione anche dei Parlamentari. Sono stati messi alla gogna come ‘spie’ numerosi colleghi eurodeputati tra cui la collega lettone, Tatjana Zdanoka, l’ex governatore catalano Carles Puigdemont e gli Irlandesi Clare Daly e Mick Wallace: un documento degno della caccia alle streghe scatenata negli anni cinquanta del secolo scorso da senatore americano McCarthy”. Sul fronte opposto, Brando Benifei, capodelegazione degli eurodeputati del Pd, ha sottolineato che “in un paragrafo della risoluzione, l’Eurocamera condanna i movimenti sospetti sollevati dalle inchieste giornalistiche del luglio 2019 riguardanti il tentativo di fare affari con il Partito di Putin da parte della Lega per Salvini premier. Le manovre dell’estrema destra europea, che in maniera più o meno palese, si avvicina al Partito del capo del Cremlino, sono un problema per la democrazia europea, un’ingerenza sui processi democratici dell’Unione”. Per la Lega, ha concluso Benifei, “si tratta dell’ennesima umiliazione non solo su scala europea, ma anche nazionale, visto il voto positivo alla risoluzione da parte degli alleati di governo di Forza Italia e Fratelli d’Italia”.

Sanremo, Dargen D’Amico: Non pensavo si potesse strumentalizzare vita bambini

Sanremo, Dargen D’Amico: Non pensavo si potesse strumentalizzare vita bambiniMilano, 8 feb. (askanews) – “Quando inizio a parlare dico quello che penso, non c’è niente di più sacro della vita dei bambini” esordisce così ai microfoni di Non è un paese per Giovani su Rai Radio 2 con Massimo Cervelli e Tommaso Labate, Dargen D’Amico che commenta le numerose polemiche nate dalle parole che hanno seguito la sua esibizione sul palco dell’Ariston. “Viviamo in un paese come l’Italia che è sempre stata un grande villaggio con uno spirito di comunità molto forte, all’interno del quale qualsiasi bambino fosse arrivato a casa tua, gli avresti dato da mangiare, non gli avresti chiesto da dove vieni”, ha spiegato. Ha poi raccontato cosa ha provato dopo aver letto i primi commenti: ” Io pensavo che sul cessate il fuoco, sul proteggere la vita dei bambini , sul dare l’elettricità alle incubatrici fossimo d’accordo tutti. Il rischio è che poi ti rendi conto che una affermazione che ha a che fare con l’essenza della nostra vita, cioè il rispetto degli altri e delle categorie più fragili, viene strumentalizzato e sembra quasi che tu voglia fare promozione alla canzone”. ” La canzone è una cosa ed è mia, il cessate fuoco è di tutti, l’umanità, il nocciolo della questione, io sono solo un orpello” ha infine concluso.

Europarlamento condanna tentativi russi di minare la democrazia Ue

Europarlamento condanna tentativi russi di minare la democrazia UeBruxelles, 8 feb. (askanews) – Il Parlamento europeo ha espresso oggi a Strasburgo, con una risoluzione non vincolante adottata dalla plenaria con 433 voti a favore, 56 contrari e 18 astensioni, la sua condanna dei continui sforzi russi per minare la democrazia nell’Ue attraverso varie forme di interferenza e campagne di disinformazione.


Gli eurodeputati della Lega non hanno partecipato al voto per protesta, denunciando in un comunicato per la stampa una “vergognosa strumentalizzazione da parte della sinistra, che ha inserito nel testo ‘fake news’ e allusioni contro la Lega, non solo mai dimostrate dai fatti, ma persino smentite dalla magistratura italiana”. La risoluzione del Parlamento europeo evidenzia come Mosca stia reclutando alcuni eurodeputati come “agenti di influenza”, con l’obiettivo di dividere l’opinione pubblica europea, e come abbia creato un rapporto di dipendenza con alcuni partiti politici europei, anche tramite l’erogazione di finanziamenti, che agiscono quindi come amplificatori della propaganda russa e servono gli interessi della Russia.


Nel testo si esprime profonda preoccupazione per le recenti notizie diffuse dai media, secondo cui l’eurodeputata lettone Tatjana Zdanoka avrebbe agito come informatrice per il servizio federale di sicurezza russo, e si sottolinea che è fondamentale che sia il Parlamento europeo, sia le autorità lettoni, indaghino a fondo sulla questione, per determinare eventuali sanzioni e procedimenti penali adeguati. Si segnalano anche altri casi di eurodeputati che servono consapevolmente gli interessi di Mosca, anche attraverso false missioni di osservazione elettorale nei territori occupati dalla Russia. Ricordando le rivelazioni e notizie in circolazione da anni e che riguardano tutta l’Europa, gli eurodeputati sottolineano come la Russia abbia trovato il modo, in violazione delle norme nazionali, di fornire finanziamenti significativi a partiti, movimenti, politici e funzionari in diversi paesi, per interferire e ottenere influenza nei loro processi democratici.


Questi finanziamenti avvengono attraverso la concessione di prestiti bancari, acquisti e accordi commerciali, e la facilitazione di attività finanziarie. La risoluzione elenca anche esempi di recenti tentativi di ingerenza russa in vari paesi, ad esempio attraverso la fornitura di narrazioni preconfezionate a partiti e politici di estrema destra in Germania e Francia, con l’obiettivo di minare il sostegno pubblico all’Ucraina. Gli eurodeputati sono anche preoccupati per la diffusa disinformazione e i contenuti illegali diffusi sulla piattaforma di social media X, ex Twitter. Sul sostegno di Mosca ai movimenti secessionisti in Europa, i deputati sono estremamente preoccupati per le presunte relazioni tra l’amministrazione russa e i secessionisti catalani, compresi i rappresentanti del governo regionale in Catalogna e l’ex presidente regionale e attuale deputato europeo Carles Puidgemont. Il Parlamento europeo auspica che i casi relativi ai contatti tra gli eletti catalani in questione e i rappresentanti russi siano deferiti al comitato consultivo del Parlamento europeo sulla condotta degli eurodeputati per un ulteriore controllo.


Nella sua nota sul voto, la delegazione della Lega al Parlamento europeo afferma di aver partecipato al voto finale per non “prestare il fianco alla propaganda della sinistra già in campagna elettorale”, ma di aver votato i singoli emendamenti della risoluzione. Ancora più critica l’europarlamentare ex leghista, Francesca Donato, ora nei non iscritti, secondo cui la risoluzione “è un vero e proprio documento maccartista che non ha precedenti per l’Europa, nemmeno durante il periodo della Guerra fredda”. Questo perché, afferma Donato, il testo approvato dalla plenaria “mette il bavaglio alla libertà di espressione anche dei Parlamentari. Sono stati messi alla gogna come ‘spie’ numerosi colleghi eurodeputati tra cui la collega lettone, Tatjana Zdanoka, l’ex governatore catalano Carles Puigdemont e gli Irlandesi Clare Daly e Mick Wallace: un documento degno della caccia alle streghe scatenata negli anni cinquanta del secolo scorso da senatore americano McCarthy”. Sul fronte opposto, Brando Benifei, capodelegazione degli eurodeputati del Pd, ha sottolineato che “in un paragrafo della risoluzione, l’Eurocamera condanna i movimenti sospetti sollevati dalle inchieste giornalistiche del luglio 2019 riguardanti il tentativo di fare affari con il Partito di Putin da parte della Lega per Salvini premier. Le manovre dell’estrema destra europea, che in maniera più o meno palese, si avvicina al Partito del capo del Cremlino, sono un problema per la democrazia europea, un’ingerenza sui processi democratici dell’Unione”. Per la Lega, ha concluso Benifei, “si tratta dell’ennesima umiliazione non solo su scala europea, ma anche nazionale, visto il voto positivo alla risoluzione da parte degli alleati di governo di Forza Italia e Fratelli d’Italia”.

La Scuola Holden di Baricco diventa al 100% del gruppo Feltrinelli

La Scuola Holden di Baricco diventa al 100% del gruppo FeltrinelliMilano, 8 feb. (askanews) – Feltrinelli sale al 100% del capitale della Scuola Holden di Torino, fondata 30 anni fa dallo scrittore Alessandro Baricco. “L’ amicizia tra Feltrinelli e Scuola Holden si consolida con la crescita al 100% della partecipazione del gruppo in Scuola Holden” recita una nota del gruppo editoriale che entrò nell’istituto torinese nel 2012.


Nel febbraio di quell’anno, infatti, Feltrinelli rilevò una partecipazione del 25,1%, cresciuta poi al 51,5% nel 2019, quando la scuola è diventata università. Un percorso che nel tempo ha visto Feltrinelli, al fianco di altri soci, nel progetto della Grande Holden, che ha consentito l’apertura della nuova sede presso l’edificio di Borgo Dora a Torino, fino all’acquisizione oggi della totalità delle quote. La costituzione del nuovo Polo Feltrinelli Holden è stata affidata al vicepresidente del consiglio di amministrazione di Feltrinelli, Giuseppe Morici, mentre Alessandro Baricco mantiene il ruolo di preside di Scuola Holden e membro del consiglio di amministrazione a vita.


Con l’operazione si rafforza e si completa il polo education del gruppo Feltrinelli, che ora si compone di due realtà: da un lato Scuola Holden e dall’altro Feltrinelli Education, piattaforma di formazione professionale e culturale orientata alle esigenze formative delle aziende. L’education si afferma così come terzo asset del gruppo Feltrinelli, guidato dall’amministratrice delegata Alessandra Carra, al fianco del polo contenuti e del polo canali, che si occupa della diffusione di libri e prodotti culturali nelle librerie fisiche e digitali del gruppo.

Italia-Africa, oggi e domani nuovo programma formazione Luiss SoG

Italia-Africa, oggi e domani nuovo programma formazione Luiss SoGRoma, 8 feb. (askanews) – Consolidare la collaborazione tra l’Italia e i singoli Paesi africani, per rispondere alle sfide che accomunano due Continenti: dalla sostenibilità all’Intelligenza Artificiale, dalla cybersecurity alla tutela del patrimonio culturale. Sono questi – si legge in una nota – gli obiettivi al centro del Young Italian-African Diplomatic Fellows Program, un percorso di alta formazione organizzato da Luiss School of Government e United Nations Institute for Training and Research (Unitar) e rivolto a un gruppo selezionato di giovani diplomatici africani under 35, attualmente impiegati presso il Ministero degli Affari Esteri del proprio Paese.


Due giornate fitte di incontri, oggi e domani presso il campus dell’ateneo, per un dialogo di alto livello con professionisti, accademici e diplomatici sui temi dell’attualità geopolitica che coinvolgono le relazioni Italia-Africa, a partire dal “Piano Mattei” recentemente varato dal Governo. “Negli ultimi due anni, la collaborazione tra Luiss e United Nation Institute for Research and Training, con il supporto del Maeci, ha permesso di organizzare una formazione avanzata per 60 giovani diplomatici provenienti da oltre venti Paesi africani e dall’African Union sui rapporti tra Italia e Africa, oltre che sulle principali sfide collegate alla sostenibilità. Questa iniziativa, giunta alla sua terza edizione, non rappresenta una semplice attività formativa ma un’ulteriore piattaforma per il dialogo tra Italia e Africa”, ha dichiarato il Prorettore per l’Internazionalizzazione della Luiss, Raffaele Marchetti.


“Questa partnership con United Nation Institute for Research and Training per i giovani diplomatici africani”- ha aggiunto Giovanni Orsina, direttore della Luiss School of Government – “rappresenta un vivido esempio della missione strategica della Luiss School of Government per la formazione della PA nazionale e internazionale. Ringraziamo il Maeci per il supporto per questa iniziativa che rappresenta un momento importante del dialogo tra Italia e Africa nella gestione delle principali sfide nazionali e internazionali”. La presentazione del progetto ha visto la partecipazione, tra gli altri, dei rappresentanti di Unitar e del ministero per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale.

Sanremo, bonus speciale di FantaSanremo dedicato alla democrazia

Sanremo, bonus speciale di FantaSanremo dedicato alla democraziaMilano, 8 feb. (askanews) – Questa sera sul palco del Festival di Sanremo, il bonus speciale di FantaSanremo (+20 punti) sarà dedicato alla democrazia.


Portando una matita sul palco gli artisti ricorderanno l’importanza del voto in vista delle europee che in Italia si terranno l’8 e 9 giugno. L’iniziativa è promossa dall’Ufficio del Parlamento europeo in Italia e dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea e rientra nella campagna di sensibilizzazione al voto #USAILTUOVOTO

Oxfam, Etiopia: nel Tigray è catasfrofe umanitaria

Oxfam, Etiopia: nel Tigray è catasfrofe umanitariaRoma, 8 feb. (askanews) – A 2 anni dall’inizio di uno delle più brutali conflitti degli ultimi anni, oltre 3 milioni e mezzo di persone nella regione etiope del Tigray sono sull’orlo della carestia. Quasi 400 persone – soprattutto bambini e anziani – sono morte letteralmente di fame solo negli ultimi sei mesi, in un contesto in cui alla guerra si è unita la totale assenza di piogge che rischia di compromettere i raccolti nei prossimi mesi. È l’allarme lanciato oggi da Oxfam, di fronte ad una situazione che nelle prossime settimane rischia di precipitare ulteriormente. Nonostante il cessate il fuoco nel novembre 2022, tra il governo etiope e le forze del Tigray, la guerra in corso in alcune parti della regione dell’Amhara ha infatti già costretto oltre 1,55 milioni di persone a fuggire dalle proprie case, lasciando 9,4 milioni di persone nel nord dell’Etiopia in condizioni di fame estrema, circa 1 persona su 3. L’impatto della crisi climatica tra siccità e invasioni di locuste ha dimezzato i raccolti Alle conseguenze del conflitto si è aggiunto l’effetto della crisi climatica: la siccità, la carenza di sementi e l’invasione di locuste, tra la fine del 2023 e l’inizio di quest’anno, hanno causato la perdita della metà dei raccolti: da 1,32 milioni di ettari disponibili a 660 mila. 132 mila ettari di coltivazioni sono state letteralmente arse dalla mancanza di precipitazioni e decine di migliaia di capi di bestiame sono morti. Se la stagione delle piogge tarderà ancora, la situazione potrebbe precipitare ulteriormente colpendo altri milioni di persone. Il calo della produzione alimentare ha inoltre fatto schizzare alle stelle i prezzi dei generi alimentari, ai livelli più alti degli ultimi 5 anni. La conseguenza è che milioni di persone non possono più permettersi l’acquisto dei beni alimentari di base e la gran parte degli agricoltori non ha più nulla. “La situazione nel Tigray sta precipitando. – ha detto Paolo Pezzati, portavoce per le crisi umanitarie di Oxfam Italia – Oltre 1 persona su 3 è alla fame, senza un aumento immediato e massiccio degli aiuti internazionali, molte altre persone rischiano di morire nei prossimi mesi”. “Siamo costretti a far dormire il più possibile i nostri figli per lenire i morsi della fame” “La fame è insopportabile, i nostri figli non hanno niente da mangiare per giorni e giorni, al punto che l’unica soluzione possibile è far dormire il più possibile i bambini o nutrirli con le radici che diamo agli animali”, racconta Hareyat (50 anni), madre di quattro ragazze che si trova con altri sfollati a Kola Tambien presso la scuola Meles Preparatory. “L’emergenza che sta colpendo l’Etiopia settentrionale è una delle più gravi al mondo – conclude Pezzati – Il calo dei finanziamenti per la risposta umanitaria, compresa la sospensione dell’invio di aiuti alimentari per 6 mesi l’anno scorso, da parte di USAID e World Food Program, ha aggravato ulteriormente la situazione: l’appello delle Nazioni Unite per l’Etiopia nel 2023 è stato finanziato solo per il 34%, con 1,3 miliardi di dollari su un totale di 4 miliardi di dollari necessari. E sebbene gli aiuti abbiano ripreso adesso ad arrivare la situazione resta disperata, soprattutto perché in Etiopia in questo momento ci sono quasi 1 milione di rifugiati e circa 4 milioni di sfollati interni allo stremo. Senza un cambio di passo nella risposta all’emergenza, tantissimi potrebbero essere investiti da una vera e propria carestia”.

Farnesina lancia “chatbot” su siti di Consolati e Ambasciate

Farnesina lancia “chatbot” su siti di Consolati e AmbasciateRoma, 8 feb. (askanews) – “Sono lieto di presentare uno strumento innovativo che la Farnesina ha sviluppato per migliorare ulteriormente le relazioni con il pubblico e la qualità dei servizi offerti all’utenza. Più volte il ministro Tajani ha ribadito l’importanza che l’assistenza ai connazionali riveste per l’Italia e per il governo. La nostra attenzione su questo scenario è per tanto massima. E si traduce in moltissime iniziative”. Così il segretario generale della Farnesina, Riccardo Guariglia, illustrando presso la sede del suo ministero, il nuovo assistente virtuale (“chatbot”) del sito web della Farnesina e dei siti delle Ambasciate e dei Consolati italiani all’estero.


Quest’assistente virtuale offrirà un’interazione immediata tra l’amministrazione e il pubblico. Attraverso una serie di domande e risposte basate sui tipici sistemi di messaggistica, guiderà l’utenza verso il raggiungimento dell’informazione desiderata, coprendo una vasta gamma di quesiti – prevalentemente in materia di assistenza consolare e visti – frequentemente rivolti all’Ufficio Relazioni con il Pubblico e alle Sedi all’estero. La Farnesina è tra le primissime amministrazioni pubbliche in Italia a dotarsi di un simile strumento che sarà integrato nel sito isituzionale della Farnesina e per il momento nei siti di 20 sedi pilota della rete consolare-diplomatica all’estero. L’idea è che venga rapidamente estesa a tutte le altre sedi. Sono previste anche diverse lingue; inizialmente, oltre all’italiano, l’inglese, il francese, il tedesco, lo spagnolo e il portoghese. Uno strumento al servizio dei cinque milioni di italiani residenti regolarmente all’estero e di tutti gli stranieri interessati all’Italia che si rivolgono alle strutture consolari. “Il contatto con il pubblico è al centro del lavoro della Farnesina e della nostra rete di ambasciate e consolati operanti nel mondo al servizio di cittadini italiani e stranieri. Siamo convinti che una efficace interazione fa sentire i nostri connazionali vicini al proprio Paese offrendo nel contempo la prima interfaccia anche ai cittadini stranieri che vengono a visitare” l’Italia, ha spiegato il segretario generale. “Proprio per avere uno strumento in più in questa missione lanciamo oggi questo chatbot per fornire in tempo reale indicazioni e soluzioni ai problemi degli utenti. Si tratta di un servizio interattivo che sulla base di un percorso definito di domande e risposte guida gli utenti verso l’informazione desiderata garantendo un accesso immediato alle informazioni di più facile reperimento e soprattutto attivo 24 ore su 24”, ha concluso il segretario generale della Farnesina.