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Golf, Italian pro tour: Molteni in vetta al nazionale open

Golf, Italian pro tour: Molteni in vetta al nazionale openRoma, 23 nov. (askanews) – Gregory Molteni è rimasto da solo al comando con 137 (69 68, -7) colpi nel Campionato Nazionale Open, torneo con cui termina la 17ª stagione dell’Italian Pro Tour, il circuito di sei gare nazionali e internazionali organizzato dalla Federazione Italiana Golf con il supporto dell’official advisor Infront.

Sul percorso del Golf Nazionale (par 72) a Sutri (Viterbo), con un secondo giro in 68 (-4), miglior score di giornata e grazie a un eagle sull’ultima buca, dopo quattro birdie e due bogey, Molteni, vincitore del torneo nel 2005, ha potuto distaccare di due colpi Luca Cianchetti e Andrea Rota, secondi con 139 (-5). In quarta posizione con 140 (-4) Gregorio De Leo, quindi due past winner, Enrico Di Nitto (2017), quinto con 142 (-2) e anche lui autore di un 68 come Cianchetti, e Jacopo Vecchi Fossa (doppietta nel 2018 e 2021), sesto con 143 (-1). Il migliore tra i dilettanti è stato Leonardo Iacovitti, settimo con 144 (par) alla pari con Luca Galliano. La coppia è seguita da Lorenzo Gagli (a segno nel 2010) e da Manfredi Manica, noni con 145 (+1), mentre il campione in carica Aron Zemmer, 11° con 146 (+2), ha risalito la graduatoria di quattro gradini ed è affiancato da Federico Zucchetti, Riccardo Bregoli e dall’amateur Alessandro Nardini, in vetta con Molteni dopo un round insieme a Rota e a De Leo.

Il taglio dopo 36 buche, ha lasciato in gara per gli ultimi due round 59 concorrenti, dei quali dodici dilettanti. I professionisti si contenderanno il montepremi di 50.000 euro con prima moneta di 7.250 euro. Medaglie per il primo senior e per il miglior amateur. Gregory Molteni sottolinea a fine giornata: “L’eagle finale mi ha riportato sette colpi sotto il par, in cui ero stato anche durante il giro, e mi sarebbe dispiaciuto ottenere un punteggio finale diverso per un paio di errori. Un risultato ancor più da apprezzare in un campo molto difficile sia per caratteristiche che per il vento. Mi trovo bene in situazioni di questo genere. Sono stato preciso con i primi colpi e ciò mi ha agevolato, ma ho avuto un contributo rilevante anche dal putter”. Leonardo Iacovitti aggiunge: “Sono molto contento di essere nella top ten: è una bella emozione e domani spero di salire ancora. Le prime nove buche sono state difficoltose per il vento che si faceva sentire, poi si è attenuato, le cose sono migliorate e ho potuto anche attaccare di più. Ritengo che questa esperienza con i professionisti mi sia molto utile, perché come dilettante ho ancora tanto da imparare”.

Golf, quartetto in vetta nel Campionato Nazionale Open

Golf, quartetto in vetta nel Campionato Nazionale OpenRoma, 22 nov. (askanews) – Gregorio De Leo, Andrea Rota, Gregory Molteni e il dilettante Alessandro Nardini sono al comando con 69 (-3) colpi dopo il primo giro del Campionato Nazionale Open, la gara che conclude la 17ª stagione dell’Italian Pro Tour, il circuito di sei gare nazionali e internazionali organizzato dalla Federazione Italiana Golf con il supporto dell’official advisor Infront.

Sul percorso del Golf Nazionale (par 72) a Sutri (Viterbo), la casa del golf italiano, in una giornata ventosa, oltre ai leader, tra i quali Molteni ha fatto suo il titolo nel 2005, soltanto altri due giocatori hanno realizzato un punteggio sotto par, Jacopo Albertoni e Luca Cianchetti, quinti con 71 (-1), mentre hanno terminato con il 72 del par Luca Galliano e Jacopo Vecchi Fossa, che si è imposto per due volte (2018, 2021). Nel torneo, allestito con il supporto del Dipartimento per lo Sport, la classifica si è subito allungata. Ha quattro colpi di ritardo l’amateur Leonardo Iacovitti, nono con 73 (+1), e ne accusa cinque Enrico Di Nitto, vincitore nel 2017, decimo con 74 (+2) insieme a Mattia Comotti, Manfredi Manica, Federico Zucchetti e a Riccardo Bregoli. Un colpo in più per altri tre past winner, Lorenzo Gagli (2010), Filippo Bergamaschi (2016) e Aron Zemmer, campione in carica, 15.i con 75 (+3) alla pari con Stefano Mazzoli e con i due dilettanti azzurri, Luca Memeo e Giovanni Daniele Binaghi. Quanto ai leader, De Leo, Rota e Molteni sono andati di pari passo con cinque birdie e due bogey, mentre Nardini ha segnato sei birdie e tre bogey.

Soddisfatto Andrea Rota: “E’ un buon risultato in relazione al vento, che creato più di un problema, e ai green che al Golf Nazionale si fanno sempre rispettare. Non ho attaccato perché non c’erano le condizioni per farlo e ho giocato soprattutto d’esperienza. È stato un piacere essere di nuovo qui a competere con i miei colleghi e soprattutto sono particolarmente soddisfatto per lo score. No, non penso di tornare a tempo pieno, ma di solo di partecipare quando posso alle gare italiane”. Per Alessandro Nardini: “E’ andata piuttosto bene in una giornata molto difficile per i green veloci, il vento, peraltro anche freddo, in alcune buche a favore e in altre contro, e con aste non facili. Ammetto che mi piace giocare con il vento, mi rende più tranquillo. Obiettivi? Rimarrò amateur anche il prossimo anno dove spero in una buona stagione sull’Alps Tour, poi vedremo”.

Golf, torna lo show di “Golf in Piazza” a Villa Borghese

Golf, torna lo show di “Golf in Piazza” a Villa BorgheseRoma, 21 nov. (askanews) – La chiusura di un cerchio, l’omaggio a Roma per aver ospitato, per la prima volta nella storia, la Ryder Cup. Domenica 26 novembre, a due mesi dal trionfo del team Europe nel terzo evento sportivo più importante al mondo, nella Città Eterna torna “Golf in Piazza”. Ultimo appuntamento della Road to Rome 2023, dalle ore 10 alle 17 a Viale delle Magnolie, nel cuore di Villa Borghese, saranno allestite 13 postazioni di prova che permetteranno, a chiunque lo vorrà, di mettere in mostra le proprie abilità e scoprire la magia del golf. Un divertimento formato famiglia, tra sport, promozione, attività di animazione e musica. Un’iniziativa gratuita, per rendere sempre più accessibile una disciplina davvero per tutti, inclusiva e trasversale.

Dopo aver fatto registrare numeri record con la Ryder Cup, con un totale di 271.000 spettatori in sei giorni, di cui solamente tre di gara, Roma si prepara a tornare, per un giorno, la Capitale del golf. Viale delle Magnolie verrà trasformata, simbolicamente, in un “green”. Tra postazioni di prova per il gioco corto e lungo, e un mini-villaggio, comprensivo di infopoint, dove tutti coloro lo vorranno potranno chiedere informazioni su come e dove iniziare a giocare a golf a Roma e nel Lazio.

Golf, Italian pro tour: Gran finale con campionato nazionale open

Golf, Italian pro tour: Gran finale con campionato nazionale openRoma, 20 nov. (askanews) – Il Campionato Nazionale Open chiude la 17ª stagione dell’Italian Pro Tour, il circuito di sei gare nazionali e internazionali organizzato dalla Federazione Italiana Golf, con il supporto dell’official advisor Infront. Il prestigioso e più longevo torneo italiano, nato nel 1935 e giunto all’83ª edizione, si disputerà da mercoledì 22 novembre a sabato 25 sul percorso del Golf Nazionale di Sutri (Viterbo), la casa del golf italiano, dove difenderà il titolo l’altoatesino Aron Zemmer, 33enne di Bolzano, il quale sullo stesso campo lo scorso anno superò di sette colpi il dilettante Tommaso Rossin, dopo un’autoritaria corsa di testa conquistando il suo primo titolo. Farà da prologo domani, martedì 21 novembre, la Pro-Am del Campionato Nazionale Open, che anticiperà l’evento organizzato con il supporto del Dipartimento per lo Sport.

Il field – Saranno 78 i concorrenti in gara al Golf Nazionale, 65 professionisti e 13 amateur. Insieme a Zemmer parteciperanno altri otto past winner, alcuni di loro tra i favoriti della vigilia, ma tutti in grado di dare un bel contributo allo spettacolo: Jacopo Vecchi Fossa (doppietta nel 2018 e 2021), Lorenzo Gagli (2010), Enrico Di Nitto (2017), Filippo Bergamaschi (2016), Giulio Castagnara (2020), Gregory Molteni (2005), Emmanuele Lattanzi (2003) e Massimo Florioli (1997), che sarà al via insieme al figlio Marco, dilettante, il quale con Filippo Celli e Pietro Bovari (oggi entrambi professionisti e con ‘carta’ per i tour continentali) ha dato all’Italia lo scorso anno, per la prima volta nella storia, il titolo mondiale a squadre. La Pro-Am – La Pro-Am del Campionato Nazionale Open aprirà la settimana golfistica di Sutri. In campo 18 squadre formate da un professionista e da tre dilettanti. Gli spettatori avranno l’occasione di vedere in anteprima alcuni pro che poi saranno impegnati nel Campionato tra i quali Gagli, Di Nitto, Castagnara, Vecchi Fossa, Zemmer, Bergamaschi, De Leo e Cianchetti. Tra gli amateur, gli ex calciatori Christian Panucci e Giuseppe Incocciati e l’attore Davide Devenuto. Si competerà sulla distanza di 18 buche con formula “Tour Scramble & Use your pro”. Partenza shotgun alle ore 10, ossia tutte le compagini al via insieme dalle varie buche del campo.

Golf, Giovanni Manzoni trionfa nella finale QS Alps Tour

Golf, Giovanni Manzoni trionfa nella finale QS Alps TourRoma, 19 nov. (askanews) – Giovanni Manzoni, con un’ottima prova, ha vinto la finale della Qualifying School dell’Alps Tour e ha ottenuto la ‘carta’ per il circuito 2024. Ha concluso il torneo, che si è disputato sui due percorsi del Golf Nazionale (par 71), a Sutri (VT), e dell’Olgiata Golf Club (par 73), a Roma, con 205 colpi (72 67 66, -10), rimontando dalla quinta piazza e precedendo due dilettanti, l’inglese Mason Essam, in vetta nei primi due round, secondo con 207 (-8), e l’irlandese Robert Moran, terzo con 209 (-6).

Al quarto posto con 210 (-5) lo scozzese Craig Ross e, tra i top ten, Adalberto Montini e Luca Memeo (am), quinti con 211 (-4), Stefano Pitoni e Filippo Bergamaschi, ottavi con 212 (-3) Il torneo, dove Manzoni ha avuto un caddie speciale in Filippo Celli, che ha appena conquistato la ‘carta’ per il DP World Tour, si è svolto sulla distanza di 54 buche con i 156 concorrenti che si sono alternati sui due percorsi nelle prime 36 buche. Poi sono stati ammessi al turno finale i migliori 74 che hanno concluso la gara al Golf Nazionale.

I primi 39 in graduatoria hanno ottenuto la “carta” categoria 6 per l’Alps Tour, ossia a tempo pieno. I classificati dal 40° al 74° posto saranno in categoria 8, con qualche possibilità di gioco in meno, mentre coloro che non hanno superato il taglio riceveranno la categoria 9. Oltre ai citati, saranno sul tour nel prossimo anno, anche loro a tempo pieno, altri sette italiani: Riccardo Bregoli e Filippo Ponzano (am), 11.i con 213 (-2), Luca Cavalli (am), 17° con 215 (par), Edoardo Giletta, 27° con 217 (+2), Alessandro Nardini (am), 29° con 218 (+3), Francesco Santoni e Filippo Grossi (am), 35.i con 219 (+4). Avranno la categoria 8 Leonardo Iacovitti (am), 40° con 220 (+5), Marco Florioli (am) e Massimiliano Repele, 44.i con 221 (+6), Andrea Martini, 51° con 222 (+7), Riccardo Pironi, 65° con 226 (+11), Riccardo Baldissoni, 70° con 228 (+13), e Lorenzo Casartelli (am), 74° con 231 (+16).

Giovanni Manzoni, 24enne milanese, è risalito con 66 (-5). Ha tenuto alto il ritmo per quindici buche con nove birdie, contro un bogey. A risultato acquisito si è concesso ii lusso di un doppio bogey e di un bogey a chiudere. E’ approdato tra i pro dopo aver vestito a lungo la maglia azzurra. Tra le sue numerose vittorie ricordiamo quelle nel Campionato Nazionale/Trofeo F. Bevione (2020) e nel Campionato Nazionale Ragazzi Match Play (2016), mentre in campo internazionale si è imposto nello Swiss International Amateur Championship (2019) e ha ottenuto successi individuali e a squadre con i colori della sua università in Florida, dove si è laureato.

Italgolf da record: nel 2024 9 gli azzurri sul DP World Tour

Italgolf da record: nel 2024 9 gli azzurri sul DP World TourRoma, 15 nov. (askanews) – Sarà un’Italia da record quella che si presenterà ai nastri di partenza del DP World Tour 2024. Il prossimo anno, per la prima volta dalla nascita (nel 1972) del circuito, saranno 9 gli azzurri con “carta” piena sul più importante tour europeo maschile. Un risultato prestigioso, che arriva a meno di due mesi dalla conclusione della storica Ryder Cup di Roma. Ai fratelli Molinari, Francesco ed Edoardo, e a Guido Migliozzi, certezze azzurre, si sono prima aggiunti Matteo Manassero, Lorenzo Scalise, Andrea Pavan e Francesco Laporta, tutti promossi dal Challenge. E ora, a raggiungerli, ecco Filippo Celli e Renato Paratore. Entrambi romani, dopo una maratona golfistica lunga 108 buche, a Tarragona, in Spagna, hanno conquistato il pass il DP World Tour. Celli, 23 anni compiuti lo scorso settembre, passato al professionismo nel 2022 dopo una carriera da dilettante in cui ha vinto sia il campionato europeo individuale che quello del mondo a squadre, conquistando la “Silver Medal” al The Open, ha chiuso la finale delle Qualifying School, vinta dal tedesco Freddy Schott con uno score di 401 (-27) colpi, al 2° posto con un totale di 403 (68 65 66 66 70 68, -25). In testa al termine del quarto round, secondo alla fine del quinto, ha preceduto in classifica Paratore. Il 26enne capitolino, al rientro sul DP World Tour dopo un anno sul Challenge, si è classificato 11° con 409 (73 64 71 69 67 65, -19) dopo un ultimo giro in 65 (-6) avvalorato da sette birdie (di cui tre consecutivi a chiudere), con un bogey.

Golf, Chimenti: “2023 un anno che rimarrà nella storia”

Golf, Chimenti: “2023 un anno che rimarrà nella storia”Roma, 15 nov. (askanews) – “Il golf italiano chiude il 2023 nel migliore dei modi. Mai così tanti azzurri, in 51 anni di storia del circuito, erano riusciti ad avere una ‘carta’ piena sul più importante tour europeo”. Così il presidente della Federgolf Franco Chimenti a compendio della stagione 2023 e verso il 2024. “Questo risultato – continua – è per me un motivo di orgoglio, in un anno che rimarrà negli annali e che ha raggiunto il suo culmine con la Ryder Cup. Il movimento azzurro è in forte crescita e questa ne è la dimostrazione. Ne sono convinto: nel 2024, anno peraltro delle Olimpiadi di Parigi, ci leveremo grandi soddisfazioni. Complimenti a Celli e Paratore, due talenti dal futuro assicurato in cui ho sempre creduto. Un plauso anche a Bovari, alla prima gara da professionista e protagonista di un’ottima annata, a Zemmer, per essersi battuto, e a tutto lo staff tecnico, un’eccellenza. Dopo un periodo complicato in quanto a risultati, stiamo tornando sui nostri livelli. E vogliamo continuare a crescere, sulle ali dell’entusiasmo”.

Dall’Emilia-Romagna alla Toscana, gli Open d’Italia 2024 e 2025

Dall’Emilia-Romagna alla Toscana, gli Open d’Italia 2024 e 2025Roma, 8 nov. (askanews) – Dal 27 al 30 giugno del prossimo anno, il più grande show del golf tricolore sarà protagonista all’Adriatic Golf Club di Cervia (Ravenna). L’82esima edizione si disputerà invece all’Argentario Golf Club di Monte Argentario (Grosseto). Appuntamenti all’insegna non solo del grande sport, ma anche di vicinanza a due Regioni colpite dall’alluvione e un volano per il turismo. Dopo tre appuntamenti consecutivi nel Lazio, l’81esima edizione si giocherà dal 27 al 30 giugno 2024 all’Adriatic Golf Club di Cervia (Ravenna), in Emilia-Romagna. Un anno dopo (le date sono ancora da definire), l’Open d’Italia 2025 sarà invece protagonista in Toscana, all’Argentario Golf Club di Monte Argentario (Grosseto). L’annuncio, doppio, è arrivato in Regione Emilia-Romagna, a Bologna, in una conferenza stampa in cui sono intervenuti: Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia-Romagna; Franco Chimenti, Presidente della Federazione Italiana Golf; Massimo Medri, Sindaco di Cervia; Marzio Perrelli, Executive Vice President Sport di Sky Italia. L’evento è stato moderato da Francesca Piantanida, giornalista di Sky Sport.

Trentuno anni dopo la prima volta, l’Open d’Italia torna in Emilia-Romagna. Lo show dal 27 al 30 giugno 2024 all’Adriatic Golf Club di Cervia – Per la seconda volta nella sua storia, trentuno anni dopo l’ultima (1993, Modena Golf & Country Club, a imporsi fu il neozelandese Greg Turner), l’Open d’Italia tornerà a giocarsi in Emilia-Romagna che in quei giorni sarà al centro dei grandi eventi sportivi. Non solo la 111esima edizione del Tour de France, che partirà dall’Italia il 29 giugno 2024 con la Firenze-Rimini (prima tappa), proseguirà poi con la Cesenatico-Bologna (30 giugno, seconda tappa) e quindi con la Piacenza-Torino (1° luglio, terza tappa), per un omaggio a tre campionissimi come Gino Bartali, Marco Pantani e Fausto Coppi. Perché con l’Open d’Italia all’Adriatic Golf Club di Cervia lo show sarà doppio. Emozioni e spettacolo, dunque, ma anche occasioni di aggregazione, inclusione, e un volano per il turismo sportivo. E ancora: un segnale di vicinanza a una Regione colpita dall’alluvione, a conferma della valenza sociale dello sport e del golf. Per una gara cruciale che si disputerà a un mese dal via delle Olimpiadi di Parigi. Una seconda volta anche per la Toscana. L’Open d’Italia 2025 all’Argentario Golf Club – Sarà invece l’Argentario Golf Club ad ospitare l’Open d’Italia del 2025 che tornerà in Toscana 42 anni dopo la prima volta. Nel 1983, al Golf Club Ugolino di Firenze, il tedesco Bernhard Langer, campione senza tempo, riuscì a superare allo spareggio una leggenda del golf come lo spagnolo Severiano Ballesteros oltre che lo scozzese Kenneth John Brown (cinque Ryder Cup giocate tra il 1977 e il 1987). Nel field, all’epoca, pure big come, tra gli altri, Greg Norman, Sam Torrance, Sandy Lyle, oltre agli azzurri Costantino Rocca, Massimo Mannelli e Baldovino Dassù. Nel 2025 un nuovo, grande appuntamento, nell’anno della Ryder Cup di Bethpage (New York). Stavolta all’Argentario Golf Club, in un’altra Regione, la Toscana, che rappresenta un’eccellenza non solo italiana, ma mondiale. E un segnale, anche in questo caso, di vicinanza dopo l’alluvione che ha provocato vittime e danni stimati in almeno mezzo miliardo di euro.

Golf, Jacopo Vecchi Fossa campione assoluto di PGA Italiana

Golf, Jacopo Vecchi Fossa campione assoluto di PGA ItalianaRoma, 14 ott. (askanews) – Partiva per l’ultimo giro due colpi indietro, ha chiuso due colpi avanti. Jacopo Vecchi Fossa vince il flagship event di PGA Italiana con uno score totale di 199 (69-66-64), 17 colpi sotto il par del campo, il percorso La Rocca del Golf del Ducato apprezzato e applaudito dai giocatori per le condizioni impeccabili. Riparte con fiducia il ventinovenne giocatore di modena dopo una stagione sul Challenge Tour, dove ha portato a casa solo due top ten in tredici gare. Carta persa e la qualifying school per il prossimo anno che si ferma al primo stage. Ma a Parma in quest’ultima giornata rende tutto facile. “Finalmente ho trovato delle buone sensazioni (soprattutto i ferri al green), il putt ha funzionato e ho imbucato un approccio per l’eagle alla 7 (il colpo più bello di tutta la gara, che ha dato una svolta al giro partito un po’ lento)”. Un colpo che lo ha portato in alto nel tabellone (dove oggi figurano quattro birdie e due eagle) verso una vittoria (la seconda nel PGAI Championship, dopo quella del 2019 ad Antognolla, Perugia) che regala una svolta anche alla fiducia da mettere nella prossima stagione. «Jacopo deve solo credere di più in se stesso quando si alza l’asticella», così il suo coach di lunga data Giorgio Grillo. Cosa manca per fare un salto di qualità? “In realtà devo migliorare un po’ in tutti i reparti del gioco. Nel Challenge il livello è altissimo e si combatte per accedere al tour maggiore con soli venti posti disponibili”. Tante vittorie italiane quest’anno, “ci siamo sentiti davvero una squadra, io c’ero e le ho viste tutte”. Intanto nel 2024 il pro emiliano farà un passo indietro e sarà impegnato sull’Alps Tour.

Ci ha provato Gregorio De Leo (201, 64-70-67), il giocatore biellese leader dopo un round: tre colpi guadagnati nelle prime tre buche e poi quattro persi alla 4, con un out e una palla ingiocabile. Di lì in poi ha mostrato grande resilienza, aggiungendo sei birdie, un eagle e due bogey per giocarsi il secondo posto con Luca galliano, in campo con lui. Ma il 38enne nato a Lugano (con doppio passaporto e doppia PGA di appartenenza), leader ieri, non ha avuto il putt dalla sua parte. ma contento per aver segnato tre score senza perdere un solo colpo. Chiude terzo con 203, 66-67-70. Sonno quarti parimerito con 206 Cristiano Terragni (69-68-69) e Manfredi Manica (67-70-69); sesto Luca Cianchetti (207, 70-68-69); settimi con 208 Lorenzo Gagli (71-72-65), il neo campione seniores Emanuele Canonica (70-69-69) e Riccardo Bregoli (68-70-70); decimi con 210 Giovanni Manzoni (73-69-68) e Davide Buchi (69-66-75), per una frazione anche in vetta al leaderboard. Finisce 21esima Federica Piovano (215, 70-73-72), la proette di casa che si è messa in gioco per il titolo assoluto con i colleghi uomini chiudendo la gara sotto par (-1).

Golf, Emanuele Canonica vince il titolo seniores di PGA Italiana

Golf, Emanuele Canonica vince il titolo seniores di PGA ItalianaRoma, 13 ott. (askanews) – Emanuele Canonica ha vinto sul green di Rocca di Sala Baganza (Parma) il campionato della Pgai Week 2023 riservato agli over 50. Poteva essere playoff tra due giocatori che, non a caso, si esprimono ancora a livello internazionale. Michele Reale ed Emanuele Canonica, infatti, sono gli unici due azzurri ad aver passato il taglio la scorsa estate nel Senior Open Championship, major del circuito europeo di categoria. Ma alla fine il titolo numero 34 dell’Associazione è di Emanuele Canonica: 139, 70-69, -5 il suo score, che include anche un colpo a vuoto alla 12 (par 5) dove ha poi fatto un gran recupero perdendo il colpo del giro. Poi quattro birdie. “Ho giocato bene, mancando solo un green in tutto il giorno. Sono contento in vista del Senior Italian Open tra due settimane al San Domenico Golf. In quella gara due anni fa, quando ho iniziato il mio cammino sul Legend Tour, sono arrivato terzo, il mio miglior risultato da senior: ero stato in testa quasi sempre e con tantissimo vent”, ha detto. Poi un quinto posto nella stessa gara all’Argentario nel 2022. Segno distintivo del pro torinese, oggi 52enne, la potenza del drive (il più lungo del tour europeo per tre anni di fila, dal 1998 al 2000). «Se avessi giocato vent’anni fa come gioco ora avrei raccontato un’altra storia, ho avuto occasioni che non ho sfruttato, ma non cambierei nulla. Si invecchia, si matura, si sta più tranquilli in campo; oggi sono più padrone del gioco, quello corto è molto migliorato e il drive negli ultimi cinque anni è diventato il colpo migliore che ho in sacca, lo sbaglio raramente»». Considerazioni dopo una carriera professionale iniziata nel 1991 con un titolo conquistato sul tour europeo maggiore, in Scozia nel 2005.

Intanto il PGAI Championship prosegue domani con i trenta giocatori che hanno passato il taglio, caduto a +1 (145 colpi). Cambio al vertice, con Gregorio De Leo che parte alla grande ma perde tre colpi tra 13 e 14 (qui per un out con pitch troppo lungo), lasciando il passo a Luca galliano, 38 anni, nato a Lugano con doppio passaporto e doppia PGA di appartenenza. In Svizzera questo campionato lo ha vinto proprio lo scorso anno. Fissa il risultato a -11 (133, 66-67), un colpo meno di Gregorio De Leo (134, 64-70). La gara è aperta, con cinque giocatori in cinque colpi: Davide Buchi e Jacopo Vecchi Fossa (135), Cristiano Terragni e Manfredi Manica (137), Luca Cianchetti e Riccardo Bregoli (138). Segue Emanuele Canonica (139): «Sei colpi sono tanti, ma mai dire mai per il doppio titolo». Fra i trenta c’è anche Federica Piovano, sedicesima con 143 (70-73). la proette di casa si è messa in gioco per il titolo assoluto con i colleghi uomini (in questo caso le donne giocano alla pari, con partenze più avanzate nell’ordine del 15 per cento sulla lunghezza totale del campo).