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Inaugura oggi la Buchmesse di Francoforte, Italia protagonista

Inaugura oggi la Buchmesse di Francoforte, Italia protagonistaMilano, 15 ott. (askanews) – Inaugura oggi pomeriggio alla fiera di Francoforte la Buchmesse 2024, il più importante appuntamento europeo per l’industria editoriale. Un’edizione particolarmente importante per l’Italia, scelta come Paese Ospite d’onore. La cerimonia ufficiale è in programma oggi alle 17, a seguire l’apertura del Padiglione Italia progettato e realizzato da Stefano Boeri. In rappresentanza del nostro Paese interverranno il ministro della Cultura Alessandro Giuli e i tre esponenti della cultura italiana chiamati dal commissario del governo, Mauro Mazza, a testimoniare le diverse anime della cultura del nostro Paese: il filosofo Stefano Zecchi, la scrittrice Susanna Tamaro e il fisico Carlo Rovelli.


Nella cerimonia d’inaugurazione del Padiglione Italia si esibirà l’artista Frida Bollani Magoni e sarà presente l’architetto Boeri. Seguirà il concerto dell’orchestra della Fondazione dell’Arena di Verona al teatro Alte Oper, a partire dalle 20.30, con un omaggio a Giacomo Puccini per il suo centenario. Gli incontri del programma letterario e professionale inizieranno il giorno successivo sia nel Padiglione che nello Stand collettivo italiano. Quest’ultimo verrà inaugurato il 16 ottobre, alle 10.30, alla presenza dei ministri della Cultura di Germania e Italia, Claudia Roth e Alessandro Giuli.


Fonte immagine: Frankfurt Buchmesse

Pronto il Barbanera 2025, l’Almanacco d’Italia si rinnova

Pronto il Barbanera 2025, l’Almanacco d’Italia si rinnovaRoma, 14 ott. (askanews) – È un’edizione tutta nuova quella dell’Almanacco Barbanera 2025, che dal 19 ottobre torna nelle edicole e nelle librerie d’Italia per accompagnare di mese in mese in un viaggio lungo un anno nel segno della serenità e delle buone pratiche, ricco di consigli quotidiani per vivere bene e per incuriosirci del mondo che ci circonda. Sono tante le novità: dal formato maneggevole allo stile grafico fresco, dal tema dell’anno ai nuovi contenuti.


Barbanera è una voce amica che offre ogni giorno un’occasione per staccare dagli schermi, per tornare connessi con la natura, con la terra che ci accoglie, con il cielo che ci guida, e soprattutto con noi stessi. Ci fa riscoprire la bellezza nel quotidiano, e ci ricorda che “tutto il mondo è un orto, se sai dove guardare”. Forse sono proprio la filosofia e la semplicità i segreti del successo del Barbanera, l’almanacco più famoso e longevo d’Italia, che è pronto anche quest’anno ad entrare nelle case dei milioni di italiani che da due secoli e mezzo lo acquistano come augurio per l’anno nuovo. Per il 2025 l’Almanacco Barbanera si presenta con tante novità. Nuovo formato (13 x 21 cm), più maneggevole e più piacevole da sfogliare. Nuova grafica, accompagnata da oltre 200 illustrazioni realizzate dall’illustratore Gianluca Chiavassa. E dopo più di quarant’anni, Barbanera ci mette la faccia: torna protagonista della copertina e fa capolino tra le pagine, insieme al suo amico Silvano. Nuovi contenuti mensili, come l’interpretazione dei sogni, i consigli sul fai-da-te, i riti della nostra tradizione e le liste illustrate dei cibi di stagione. Ma soprattutto, da quest’anno, l’almanacco è attraversato dalla prima all’ultima pagina da un filo conduttore: nel 2025 il tema dell’anno è “coltivato e scoltivato”, ovvero le piante domesticate e quelle che nascono da sé. Ogni mese lo sguardo si posa su una pianta spontanea e sulla sua controparte coltivata, che diventano protagoniste di una narrazione lunga dodici mesi, in cui Barbanera ci invoglia a riconoscere le piante, a raccoglierle e utilizzarle. Ci racconta le loro proprietà curative e quelle culinarie, ci insegna a coltivarle nell’orto, in giardino e sul balcone. Ce ne racconta i riti e i miti.


In questo viaggio narrativo lungo un anno si trovano tutte le rubriche più amate del Barbanera. Il calendario degli eventi del mese in cielo e in terra, con le feste tradizionali, il sorgere e il tramontare del Sole e della Luna, i fenomeni celesti visibili dall’Italia. La guida per orto, giardino, balcone e davanzale, alla scoperta di quando e come coltivare le nostre amiche piante seguendo le fasi lunari. Le pagine dedicate a cibo e ricette, per scegliere i prodotti di stagione e preparare i piatti della tradizione italiana. L’immancabile calendario lunare, con consigli e buone pratiche quotidiane, favoriti della Luna e degli astri. L’oroscopo per divertirsi con lo zodiaco. E le nuove rubriche: il Fai-da-te, con le idee da realizzare usando le mani per costruire, creare e giocare, e l’interpretazione dei sogni, per metterci in ascolto di noi stessi. Il Barbanera rimane fedele al suo impegno per la sostenibilità ed è 100% ecocompatibile. Utilizza carta riciclabile, proveniente da foreste sostenibili e non trattata con cloro, ed è stampato con inchiostri vegetali ricavati da materie prime rinnovabili, privi di cobalto e oli minerali. Un gesto concreto che riflette i valori che da sempre animano le pagine dell’Almanacco.


L’Almanacco Barbanera è stato accettato dall’UNESCO nel registro Memoria del mondo in quanto “simbolo di un genere letterario che ha contribuito a creare la cultura popolare e l’identità di intere nazioni”. Il Barbanera è la voce della tradizione che parla al presente, offrendo la sua saggezza e la sua esperienza in un linguaggio fresco, chiaro e affascinante. Anche questo ottobre l’Almanacco torna puntuale in edicola e in libreria, insieme all’edizione classica del Calendario, per offrire ai propri lettori sempre nuovi spunti per vivere felici in armonia con il cielo e con la terra.

Cinema, produttori italiani e Gb a Londra: via a collaborazioni

Cinema, produttori italiani e Gb a Londra: via a collaborazioniRoma, 11 ott. (askanews) – Cinquanta produttori cinematografici e televisivi italiani e britannici si danno appuntamento all’Istituto Italiano di Cultura a Londra per esplorare prospettive di coproduzioni cinematografiche. L’iniziativa di chiama “Cinematic Bridges – UK meets Italy co-production meetings”. Nasce, nell’ambito del London Film Festival, da una collaborazione promossa dal direttore Francesco Bongarrà tra BFI – British Film Institute, la Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del Ministero della Cultura (DGCA-MiC) e Cinecittà.


Dieci produttori cinematografici e televisivi italiani familiarizzano con le opportunità di coproduzione nel Regno Unito e incontrare produttori britannici interessati a lavorare su progetti con i loro omologhi italiani. “Ognuno dei nostri paesi – spiega Agnieszka Moody, capo dele Relazioni internazionali di British Film Institute – ha molto da offrire, e vorremmo vedere un maggior numero di coproduzioni tra Regno Unito e Italia. Questo evento vuole essere il primo di una serie finalizzata a stimolare le partnership tra i nostri produttori”.


Ad aprire la giornata, con il racconto della propria esperienza Nicky Bentham, produttrice di Neon Films, che ha appena finito di girare in Sicilia Brides, una coproduzione italo-britannica che andrà in sala all’inizio del prossimo anno. “Tra le principali missioni degli Istituti italiani di Cultura nel mondo c’è quella di creare un dialogo tra i nostri operatori culturali e quelli del Paese ospitante. Grazie a questa iniziativa creiamo nuove sinergie e importanti relazioni tra il cinema italiano e quello britannico che potranno anche avere importanti ricadute per la nostra economia”, ha spiegato Francesco Bongarrà, direttore dell’Istituto Italiano di Cultura, a Londra.

Marina Apollonio, un’artista vivente alla Collezione Guggenheim

Marina Apollonio, un’artista vivente alla Collezione GuggenheimVenezia, 11 ott. (askanews) – Una protagonista dell’Arte Programmata e una lezione artistica che resta di grande attualità, soprattutto all’epoca della società digitale. La Collezione Peggy Guggenheim di Venezia ospita, per la prima volta, una mostra dedicata a un’artista vivente, Marina Apollonio, la cui carriera viene ripercorsa da questa importante retrospettiva. “Rivedere queste opere – ha detto l’artista ad askanews – mi fa ricordare tutta la mia vita e tutte hanno una storia, ricordo dove sono state fatte, come sono state fatte, dove sono state esposte… è un’emozione anche rivederli, poi messi in un ambiente così inimmaginabile come il Guggenheim di Venezia”.


La mostra, intitolata “Oltre il cerchio”, ci fa capire come le opere di Apollonio spingano la forma oltre i limiti della superficie e della cornice, dinamizzando lo spazio e la percezione, che ci appare ora aperta verso nuove dimensioni. “L’idea – ci ha spiegato la curatrice Marianna Gelussi – è quella di usare un linguaggio universale, che è il linguaggio universale della geometria, un linguaggio che possa essere capito da tutti e quindi passare attraverso l’emozione e attraverso la relazione anche con colui che guarda per rivoluzionare anche il modo di percepire l’arte. L’idea è quella che appunto colui che guarda è parte attiva dell’opera”. Il cerchio è la forma chiave della mostra, ma non l’unica: tutte sono però contraddistinte da una pulizia geometrica che, negli anni Sessanta era anche una presa di posizione contro l’interpretazione profondamente individualista del lavoro degli artisti. E la mostra di Marina Apollonio è pure un modo per non fermarsi a una lettura semplicistica della Collezione di Peggy Guggenheim. “Sono molto contenta – ha detto la direttrice del museo veneziano, Karole Vail – che abbiamo potuto organizzare questa mostra insieme a lei, con il suo consenso, con il suo aiuto, e credo che sia anche una bellissima opportunità per il museo. Credo che sarà anche una sorpresa, perché quando pensiamo alla collezione Peggy Guggenheim, normalmente non pensiamo ad artisti viventi e dunque che ci sia ancora un’artista donna, una delle pochissime artiste viventi in collezione, mi sembra anche una storia molto bella”.


“C’è un rigore profondamente metodico in questa avanguardia – ha aggiunto Gelussi – ma è proprio nel rigore che nasce la libertà, cioè nel senso che le opere che si creano sono delle opere ambigue, sono opere in movimento, sono opere che non sono mai uguali a loro stesse, sono delle opere che sono in divenire, che sono al presente, come dicevano in quegli anni”. La mostra è aperta al pubblico negli spazi della Collezione dal 12 ottobre 2024 fino al 3 marzo 2025.

”Tutto un altro Lupo Alberto”, raccolta per i 50 anni dell’amato lupo

”Tutto un altro Lupo Alberto”, raccolta per i 50 anni dell’amato lupoRoma, 10 ott. (askanews) – Lupo Alberto spegne 50 candeline e Gigaciao, la casa editrice indipendente creata da Sio, Dado, Fraffrog e Giacomo Bevilacqua, è pronta a festeggiarlo in grande stile con tutti i suoi lettori, grandi e piccoli, grazie a un nuovo volume unico. Il lupo più famoso d’Italia e tutti i simpaticissimi abitanti della Fattoria McKenzie saranno, infatti, protagonisti di “Tutto un altro Lupo Alberto”, disponibile in libreria e fumetteria dal 15 ottobre, che in oltre 180 pagine racchiude più di 30 storie realizzate da giovani e talentuosi autori, un vero e proprio atto d’amore nei confronti dei personaggi creati dal mitico Guido Silvestri, in arte Silver.


Lupo Alberto, con l’inseparabile moglie Marta, il cane Mosè, la talpa Enrico e tutta la combriccola che da ormai mezzo secolo ci fanno ridere, piangere e innamorare facendo appassionare diverse generazioni di lettori, si alterneranno tra gag, avventure a perdifiato e sketch memorabili, scritte e disegnate da giovani e celebri artisti del panorama fumettistico nazionale che hanno potuto dare sfogo a tutto il loro estro e alla loro creatività, per omaggiare quella che è a tutti gli effetti una vera e propria icona pop. Giacomo Bevilacqua, Dottor Pira, Maicol & Mirco, Sio, Spugna, Dado, Matilde Simoni e Roberto D’Agnano sono solo alcuni dei prestigiosi nomi che si sono alternati nella realizzazione delle storie contenute in “Tutto un altro Lupo Alberto”, sapientemente curato da Lorenzo La Neve e dallo stesso Silver. “Si dice spesso di essere cresciuti attraverso delle icone che ci hanno ispirato nella vita di tutti i giorni. Nel caso di Lupo Alberto e di tutti i suoi compagni d’avventura deve essere accaduto qualcosa di simile se oggi, dopo cinquant’anni, così tanti giovani e talentuosi artisti si sono dilettati a reinterpretarlo a proprio modo”, ha piacevolmente commentato Silver. “Tutto questo non fa altro che riempirmi d’orgoglio e devo ammettere che anche un po’ mi commuove. Non potevo sperare in una soddisfazione più grande!”, ha aggiunto.


“Quando mi è stato proposto di poter realizzare delle storie su Lupo Alberto ho pensato che si trattasse di un sogno. Silver rappresenta un’icona del fumetto nazionale ed è ancora oggi un mio punto di riferimento per le storie che realizzo” – ha aggiunto Davide Caporali, in arte Dado, co-fondatore di Gigaciao. “Il 50esimo compleanno di Lupo Alberto meritava di essere celebrato nel migliore dei modi e, proprio per questo, assieme a tutta la squadra di Gigaciao abbiamo dedicato anima e corpo nella realizzazione di Tutto un altro Lupo Alberto. Quest’opera rappresenta il giusto regalo di compleanno per celebrare tutti quei personaggi che sono ormai diventati delle icone indelebili. E noi siamo onorati ed estremamente grati di aver goduto di questa occasione unica e irripetibile”. Per presentare al meglio i contenuti e gli aneddoti attorno all’opera, Silver e gli autori di Gigaciao saranno protagonisti di due eventi dedicati, a Milano e Roma, rispettivamente il 18 e 19 ottobre. Sarà l’occasione per incontrare gli artisti e ascoltare, dalla loro voce, il racconto di come quest’opera abbia preso vita e di come rappresenti il giusto tributo al lupo più amato d’Italia.


“Tutto un altro Lupo Alberto” arriverà in fumetteria, libreria e store online a partire da martedì 15 ottobre al prezzo di 19,90 euro. Inoltre, sarà disponibile anche in una speciale edizione variant limitata e numerata, con la copertina realizzata da Silver, al prezzo di 24,90 euro.

Salute mentale, Daniele Novara: Evitare psichiatrizzazione infantile

Salute mentale, Daniele Novara: Evitare psichiatrizzazione infantileRoma, 10 ott. (askanews) – Nella giornata mondiale della salute mentale, Daniele Novara rilancia il manifesto “Ripensare l’autismo” da lui firmato insieme a Michele Zappella, Gianmaria Benedetti, Roberto Carlo Russo, Emidio Tribulato, Valeria Mazza e Marco Macciò.


“Tutelare la salute mentale è fondamentale per i bambini e le bambine ma è anche importantissimo sintonizzarsi con la loro naturale immaturità”, afferma Daniele Novara. “Bisogna evitare il dilagante fenomeno della psichiatrizzazione infantile che porta a cercare spasmodicamente, con screening basati quasi unicamente su test, presunti disturbi mentali”, ha aggiunto. “I dati sono estremamente allarmanti. Ogni anno nelle scuole aumentano gli alunni con diagnosi neuropsichiatriche e certificazioni della legge 104. Ma le disabilità non sono più solo motorie o fisiche ma attinenti l’area cognitiva, emotiva, psicologica” prosegue il pedagogista. “È illegittimo ed un grave danno nei confronti dei più piccoli trasformarli in pazienti psichiatrici quando, troppo spesso, hanno solo bisogno di tempo, di attenzione e specialmente di una buona educazione”, ricorda.


“I genitori vanno aiutati, non certo colpevolizzati, e sostenuti nel fare le mosse giuste”, conclude Novara, citando “alcuni esempi: dormire il tempo giusto, evitare l’eccesso di videoschermi e sviluppare tutte le autonomie in relazione alla fasi di crescita, in modo da attivare quella sicurezza di base che permette di vivere adeguatamente tutte le fasi di crescita senza bisogno di diagnosi neuropsichiatriche”. Il Manifesto “Ripensare l’autismo” chiede urgentemente di riconsiderare l’enfasi che viene data alle diagnosi sempre più precoci: ogni bambino che presenta delle difficoltà evolutive, che potrebbero essere transitorie se affrontate con opportuni interventi sul bambino stesso e sul suo contesto famigliare, viene subito segnalato dalle scuole come sospetto di autismo e la famiglia invitata, talora con forti pressioni, a rivolgersi a centri specializzati per avviare le cure necessarie. Cure che non sempre tengono in considerazione il mondo affettivo-relazionale del bambino e i suoi bisogni più veri e profondi. Gli effetti di tutto ciò, insieme alle informazioni a senso unico che dilagano sulla stampa e su internet, stanno creando gravi disagi ai bambini e alle famiglie fra le quali si diffonde la fobia dell’autismo che spesso porta a sovvertire l’ambiente familiare e talora può giungere a gravi estremi.


Qui l’intero manifesto: https://www.metododanielenovara.it/manifestoautismo/

Il premio Nobel per la letteratura è andato ad Han Kang

Il premio Nobel per la letteratura è andato ad Han Kang

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Musica, riapre la Sala Accademica del Conservatorio di Santa Cecilia

Musica, riapre la Sala Accademica del Conservatorio di Santa CeciliaRoma, 9 ott. (askanews) – A Roma, il prossimo sabato 12 ottobre presso il Conservatorio di Musica “Santa Cecilia”, si terrà un esclusivo Concerto per celebrare la riapertura al pubblico, dopo i lavori di restauro, della Sala Accademica di una delle istituzioni culturali più importanti d’Italia. Gli interventi sono stati resi possibili, oltre al supporto del Ministero dell’Università e della Ricerca, anche grazie al significativo contributo dell’Associazione Culturale no profit “Giaime Fiumanò”.


L’iniziativa coincide con un evento internazionale all’interno del progetto di cooperazione “Creative Europe Opera out of Opera 2”, guidato dal Conservatorio e nato per rilanciare e far riscoprire l’Opera a un pubblico nuovo e più giovane e, contemporaneamente, formare gli artisti del futuro a nuove modalità di creazione, produzione e disseminazione. L’Orchestra Stabile del Conservatorio “Santa Cecilia” – in questa occasione diretta dal Maestro Michelangelo Galeati – e un cast formato da giovani cantanti del Conservatorio e da sette partner internazionali coordinati dalla regia di Adriana Hernandez Flores, presenteranno al pubblico una versione unica dell’opera Don Giovanni di W.A. Mozart, realizzata in collaborazione con l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica di Roma e ricreata nell’ambito del progetto.


Tanti gli ospiti attesi per onorare la nuova veste della Sala Accademica, dove è collocato uno dei gioielli dell’istituto, il Grande Organo Walcker-Tamburini, strumento di eccezionale rilevanza storica e artistica. Questo nuovo appuntamento promosso dal Presidente Simona Agnes e dal Direttore Franco Antonio Mirenzi mostra l’altissimo valore di una prestigiosa realtà musicale attraverso l’impegno dei docenti e degli studenti, con un’attenzione costante rivolta a questi ultimi. Se di certo appartiene al patrimonio storico artistico culturale italiano, il Conservatorio “Santa Cecilia”, per la sua missione quotidiana a contatto con i giovani, è chiamato ad aprirsi ogni giorno al futuro e alle sue sfide, in un continuo dialogo tra antico e contemporaneo.

IA e audiovisivo, Apulia Digital Experience dal 25 al 27 ottobre a Bari

IA e audiovisivo, Apulia Digital Experience dal 25 al 27 ottobre a BariRoma, 9 ott. (askanews) – Il mondo del cinema e dell’audiovisivo di fronte alla rivoluzionaria introduzione dell’Intelligenza Artificiale e all’avanzamento della tecnologia. Le trasformazioni in atto in tutte le fasi di realizzazione dei contenuti, dall’ideazione alla creazione fino alla distribuzione, sono al centro della seconda edizione di ADE, Apulia Digital Experience, conferenza internazionale dedicata all’innovazione digitale nelle industrie creative, a Bari dal 25 al 27 ottobre 2024 alla Apulia Film House (Fiera del Levante).


Sul tema attesi i panel Evolving landscapes: is technology nurturing vreativity?, con l’analisi degli scenari digitali connessi agli universi della creatività; AI in Film & Audiovisual, sulle opportunità e sulle sfide create dall’Intelligenza Artificiale; Movies in the Metaverse, Metaverse in the Movie theatre, su come i luoghi tradizionali del cinema si stanno adattando al cambiamento aprendosi a esperienze virtuali; The AI Act: Implications for the Film And Audiovisual industry, con uno sguardo alla regolamentazione, alle sfide future e alle recenti introduzioni nel sistema italiano di incentivi fiscali al settore. Quindi la tavola rotonda Building Global IPs, dedicata allo sviluppo delle IP di successo in universi multipiattaforma; i panel Building immersive storytelling: Vr, Ar & Metaverse sull’impatto delle tecnologie immersive sulla narrazione; Virtual production for Film and Audiovisual, dagli effetti visivi in real-time agli ambienti digitali, passando per la motion capture; Digital transformations: the new frontier of content sull’adattamento e sull’evoluzione del contenuto nell’era digitale; Technological advancement in Animation and Vfx sull’ottimizzazione dei processi e lo scouting di talenti, e ancora incontri sugli scenari digitali connessi agli universi della creatività, su come le innovazioni digitali stiano rimodellando il licensing e creino nuovi business per l’industria, sull’impatto delle tecnologie immersive sulla narrazione.


Due i contest in programma, il Digital licensing excellence awards, primo premio a livello globale che celebra i progetti di licensing digitale, e A visual storytelling of Puglia through AI, che promuove l’applicazione dell’Intelligenza Artificiale per creare e produrre racconti innovativi sulle bellezze geografiche e sul patrimonio culturale. Tra gli ospiti che prenderanno parte ai lavori di ADE Derrick De Kerckhove, Maria Pia Rossignaud, Gennaro Coppola CEO One More Pictures and Vice President Unione Editori e Creators Digitali ANICA, Marina Lanfranconi, Principal of KPMG Intellectual Property, Media and Technology Practice, Diego Grammatico Business Development Executive, Games London, Daniele Lunazzi, Head of Product Marketing, Juventus Football Club, Omar Rashid, Immersive Film Director, Nicola Di Meo, CEO Unspace, Marco Lanzarone, Director of Digital Radio and Podcast Rai, Antonio Parente, Direttore Apulia Film Commission, Paola Furiosi, Director, PwC Legal, Euclide Della Vista, Presidente Fondazione ITS Apulia Digital Maker, Steve Manners, Licensing International UK, Alessia Auriemma, Metaverse Manager, PwC Italy.


Promosso da Rai e realizzato sotto la Direzione Artistica di Roberto Genovesi, Direttore del settore Progetti Speciali di Rai Com, Apulia Digital Experience è un evento organizzato da Rai Com e Apulia Film Commission e finanziato dalla Regione Puglia, nell’ambito dell’intervento “Promuovere il Cinema 2024” a valere su risorse POC Puglia 2014-2020, Azione 6.7.

Roma, domenica al Museo dell’Ara Pacis “Spectatores plaudite!”

Roma, domenica al Museo dell’Ara Pacis “Spectatores plaudite!”Roma, 9 ott. (askanews) – Domenica 13 ottobre, in occasione della mostra “Teatro. Autori, attori e pubblico nell’antica Roma”, l’area monumentale del Museo dell’Ara Pacis si trasformerà in un inedito palcoscenico ospitando le incursioni teatrali di “Spectatores plaudite!”, una suggestiva conversazione – spettacolo intorno alla drammaturgia di Tito Maccio Plauto.


L’iniziativa, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, è organizzata da ‘La Mansarda Teatro dell’Orco’, Compagnia di Produzione, Promozione e Ricerca Teatrale, con i servizi museali di Zètema Progetto Cultura. Lo spettacolo, proposto in 4 repliche di 30 minuti (ore 11.30; 12.30; 16.30; 17.30), è rivolto a tutti i visitatori del Museo. La performance offrirà l’occasione di rivivere alcuni brani tratti dall’Aulularia, dal Miles gloriosus, dallo Pseudolus e dalla Mostellaria di Plauto, recitati dal vivo dalla stessa compagnia e dagli stessi attori che animano con brani filmati la mostra allestita nello spazio espositivo del museo.


Lo spettacolo è frutto del lungo lavoro filologico compiuto dalla compagnia sull’opera del grande autore latino, Il risultato è una messa in scena che condensa, attraverso una carrellata di scene esemplari tratte da alcune commedie di Plauto, una panoramica sui temi, sui personaggi e soprattutto sulle convenzioni codificate che caratterizzano il teatro plautino: i personaggi di Pirgopolinice ed Euclione (il soldato sbruffone e l’avaro per eccellenza), la commedia di beffa e di contesa amorosa tra vecchio e giovane, la commedia di carattere, la scansione ritmica, che viene restituita attraverso la drammaturgia in versi. “Spectatores plaudite!” è uno spettacolo per la regia di Maurizio Azzurro, drammaturgia di Roberta Sandias, traduzioni di Renato Raffaelli, costumi di Maria Grazia Di Lillo. Con Maurizio Azzurro, Pasquale D’Orso, Antonio Elia, Valentina Elia, Giulia Navarra.


La mostra Teatro. Autori, attori e pubblico nell’antica Roma, aperta al pubblico fino al 17 novembre prossimo, racconta, attraverso l’esposizione di oltre 240 opere, alcune visibili per la prima volta, il “dietro le quinte” del teatro antico e il suo sviluppo nei secoli, attraverso i suoi protagonisti, i testi, ma soprattutto i meccanismi di realizzazione degli spettacoli, l’uso delle maschere, la recitazione, la musica e la danza, sino ad arrivare alle maestose strutture architettoniche nel periodo della Roma imperiale.