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Premio Strega, annunciati i 12 libri finalisti

Premio Strega, annunciati i 12 libri finalistiRoma, 5 apr. (askanews) – Il Premio Strega ha annunciato oggi la selezione della dozzina della LXXVIII edizione. Tra le 82 opere proposte quest’anno dagli Amici della domenica, il Comitato direttivo del premio – composto da Pietro Abate, Giuseppe D’Avino, Valeria Della Valle, Alberto Foschini, Paolo Giordano, Dacia Maraini, Melania G. Mazzucco, Gabriele Pedullà, Stefano Petrocchi, Marino Sinibaldi e Giovanni Solimine – ha scelto i seguenti titoli che si disputeranno l’edizione 2024:


– Sonia Aggio, Nella stanza dell’imperatore (Fazi), proposto da Simona Cives. – Adrißn N. Bravi, Adelaida (Nutrimenti), proposto da Romana Petri. – Paolo Di Paolo, Romanzo senza umani (Feltrinelli), proposto da Gianni Amelio. – Donatella Di Pietrantonio, L’età fragile (Einaudi), proposto da Vittorio Lingiardi. – Tommaso Giartosio, Autobiogrammatica (minimum fax), proposto da Emanuele Trevi. – Antonella Lattanzi, Cose che non si raccontano (Einaudi), proposto da Valeria Parrella. – Valentina Mira, Dalla stessa parte mi troverai (SEM), proposto da Franco Di Mare. – Melissa Panarello, Storia dei miei soldi (Bompiani), proposto da Nadia Terranova. – Daniele Rielli, Il fuoco invisibile. Storia umana di un disastro naturale (Rizzoli), proposto da Antonio Pascale. – Raffaella Romagnolo, Aggiustare l’universo (Mondadori), proposto da Lia Levi. – Chiara Valerio, Chi dice e chi tace (Sellerio), proposto da Matteo Motolese. – Dario Voltolini, Invernale (La nave di Teseo), proposto da Sandro Veronesi. “Le opere presentate quest’anno al premio Strega dagli Amici della Domenica offrono un panorama frastagliato e contraddittorio, ma esaustivo, sulla narrativa contemporanea in lingua italiana”, ha spiegato Melania G. Mazzucco, presidente del Comitato direttivo del Premio: “Abbondano le narrazioni oblique e non finzionali, composite, di taglio saggistico, memoriale o confessionale. Ma ritorna il romanzo d’impianto più classico, sia d’ambiente contemporaneo sia storico, con una lingua media, spesso intarsiata di dialetto, e un ritmo rapido, talvolta adattato alla serialità televisiva. All’opposto, svariate scritture sperimentali propongono impervie esperienze di lettura, in polemica e apprezzabile attitudine di resistenza alla prepotenza delle mode e del mercato”.


Tra le novità rilevanti di questa edizione, crescono ulteriormente i votanti del premio passando da 660 a 700, per l’aumento dei voti collettivi dei circoli di lettura delle Biblioteche di Roma (da 15 a 20) e degli Istituti italiani di cultura nel mondo (da 30 a 35), che contribuiscono alla formazione della giuria esprimendo ciascuno 7 votanti, per un totale di 245 studiosi, traduttori e appassionati della nostra lingua e letteratura residenti all’estero. Gli aventi diritto di voto sono dunque così suddivisi: 400 voti degli Amici della domenica, 245 voti dall’estero, 25 voti collettivi espressi da scuole, universita’ e circoli di lettura delle Biblioteche di Roma, 30 voti di lettori forti scelti nel mondo delle professioni e dell’imprenditoria. Entrano a far parte degli Amici della Domenica Roberto Andò, Alessandro Baricco, Anna Bonaiuto, Giulia Caminito, Giordano Bruno Guerri, Mauro Mazza, Antonella Polimeni, Loretta Santini e Roberto Vecchioni.


Nella serata finale, che si terrà giovedì 4 luglio come di consueto nel giardino del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma, e in diretta televisiva su Rai 3, sarà ripristinato lo scrutinio dal vivo degli ultimi cento voti espressi dalla giuria. Mentre la proclamazione della cinquina finalista si terrà mercoledì 5 giugno al Teatro Romano di Benevento. I libri in gara concorreranno alla undicesima edizione del Premio Strega Giovani e saranno letti e votati da una giuria composta da oltre mille studentesse e studenti provenienti da 106 scuole secondarie superiori in Italia e all’estero. La proclamazione del libro vincitore si terrà in giugno.


Anche quest’anno gli autori candidati e finalisti del Premio Strega parteciperanno allo Strega Tour: 26 tappe in tutta Italia e una all’estero, presso l’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles, in cui potranno incontrare i lettori. Nei mesi di aprile e maggio, inoltre, presso la Casa delle Letterature di Roma, presenteranno al pubblico i loro romanzi. L’illustrazione è di uno dei più noti artisti attivi nella moda e nell’editoria, Andrea Tarella, la cui Strega d’autore allestisce un immaginario composito di idee, storie e personaggi germoglianti da una testa immersa in un sogno notturno.

Feltrinelli: lettori tornano in libreria, previste 3 aperture in 2024

Feltrinelli: lettori tornano in libreria, previste 3 aperture in 2024Milano, 4 apr. (askanews) – Nella strategia di crescita prevista dal piano, Feltrinelli nel 2024 punta ad aprire tre nuove librerie, due delle quali al sud, Taranto e Capaci, e una nella Capitale. “Continuiamo a credere nella nostra attività di librai – ha detto il presidente Carlo Feltrinelli – vogliamo continuare con nuove aperture nel 2024 ma soprattutto vogliamo sempre più caratterizzare le nostre librerie come grandi luoghi di proposte, con i libri al centro possibilmente in ambienti accoglienti come presidi culturali. La buona notizia è che dopo una pandemia terribile e altre sbornie amazoniane le lettrici e i lettori hanno voglia di tornare in libreria ed è un segnale molto forte che abbiamo riscontrato anche nei primi mesi del 2024 dove i risultati sono in vantaggio sul primo trim 2023 che di per sè era molto forte”. Il riferimento è al boom di acquisti online che si sono registrati durante gli anni del Covid che non è rimasto strutturale ma si è stabilizzato a livelli di crescita molto contenuti. In particolare l’ecommerce di Feltrinelli.it rappresenta circa il 15% del fatturato retail percentuale che sale al 25% se si considerano i portali Ibs e Libraccio.


Nel dettaglio del piano di aperture, a fine maggio aprirà il nuovo bookstore all’interno del complesso Must23 – Museo Stazione 23 maggio a Capaci, il progetto di riqualificazione culturale e urbana promosso dall’associazione “Capaci no mafia Ets”áe dalla cooperativa sociale Addiopizzo Travel in memoria della strage del 23 maggio 1992. L’altra apertura al sud invece è a Taranto in via Di Palma: a partire da fine giugno, uno spazio di 250 metri quadrati disposti su due livelli e una sala eventi proporranno un percorso di esplorazione che conterà circa 20 mila titoli. Infine la terza apertura dell’anno su Roma, che sarà la sedicesima libreria Feltrinelli nella Capitale. I vertici, il presidente Carlo Feltrinelli e l’amministratrice delegata, Alessandra Carra, l’hanno presentata come una officina di quartiere che aprirà i battenti a fine luglio in Largo Pio XI con un assortimento da 40mila titoli nei suoi 460 metri quadrati di superficie. “Continuare ad aprire librerie ci riempie di orgoglio – ha detto Carra – Nel 2023 orgogliosi di aver aperto una libreria a Lucca e una a Venezia”. Se questo riguarda il polo canali, per il polo editoriale – Feltrinelli oggi rappresenta il quarto player editoriale italiano, con una quota di mercato che nel 2023 è passata dal 6,5% al 6,8% – è l’arrivo di Gramma, il nuovo imprint che esordisce in libreria il prossimo 7 maggio dedicato a libri in cui si annunciano le forme nuove della riflessione, dell’immaginazione e dell’invenzione che attraversano la nostra contemporaneità così come sarà il luogo ideale per le opere che, dal passato, ci parlano ancora. A inaugurare Gramma il prossimo 7 maggio sarà il nuovo libro di Eshkol Nevo, Legami.


Sul 2024, inoltre, Feltrinelli prevede la partenza di una nuova realtà: “Stiamo iniziando a ricreare a quella che si chiamerà Feltrinelli media o Feltrinelli studios – ha anticipato carra – la stiamo costruendo ma ancora non abbiamo ancora tutti gli elementi. Ci stiamo investendo e faremo attività di podcast, audiolibri e coproduzioni di sceneggiature originali”. Intanto entro l’estate arriverà la nuova sede del gruppo: “Tra la fine dell’estate e il ritorno dal festival della letteratura di Mantova Casa Feltrinelli sarà aperta – hanno assicurato oggi l’ad – sarà una grande sede dove ci saranno tutte le unità aziendali attualmente separate in tre sedi diverse. La storica sede non si tocca”.

Gualtieri ha riaperto il bunker di Mussolini a Villa Torlonia a Roma

Gualtieri ha riaperto il bunker di Mussolini a Villa Torlonia a RomaRoma, 4 apr. (askanews) – Dopo tre anni di intenso restauro, da venerdì 5 aprile, riaprono al pubblico, con un nuovo allestimento multimediale, il rifugio antiaereo e il bunker di Mussolini a Villa Torlonia, a Roma, le due strutture sotterranee realizzate nei primi anni del secondo conflitto mondiale al di sotto del Casino Nobile.


Il progetto, curato dalla direttrice della Direzione Patrimonio artistico delle ville storiche della Sovrintendenza Capitolina Federica Pirani e da Annapaola Agati è stato aperto in anteprima al sindaco di Roma Roberto Gualtieri, accompagnato da Claudio Parisi Presicce, Sovrintendente Capitolino ai Beni Culturali. Organizzazione e servizi museali sono a cura di Zètema Progetto Cultura. “È un luogo impegnativo – ha sottolineato il sindaco Gualtieri – che era giusto fosse accessibile, un altro tassello del recupero dei luoghi della storia della nostra città. La residenza concessa gratuitamente a Mussolini, e poi il bunker e il rifugio: un’occasione non solo di visitarlo ma di parlare della dimensione della Roma colpita dai bombardamenti”.


Mussolini, infatti, non riuscì a utilizzare il bunker che venne ultimato dopo la sua deposizione e che quindi servì a riparare i romani dei quartieri adiacenti dai bombardamenti alleati. Scendendo le scale che dalle sale del Casino Nobile di Villa Torlonia portano nei sotterranei dell’edificio, si oltrepassa in un istante una cesura che non è solo di tipo architettonico: da un lato aria, luce, bellezza, dall’altro buio, umidità e una sensazione di costrizione. La visita inizia con un video che racconta, attraverso foto storiche, la vita di Mussolini e della sua famiglia a Villa Torlonia: feste, cerimonie ufficiali, partite a tennis, esercizi di equitazione.


Le tre sale che seguono sono collegate tra loro da una serie di proiezioni sincronizzate che ricostruiscono in modo immersivo e coinvolgente episodi di quella che doveva essere la vita all’interno di un rifugio antiaereo durante un bombardamento. A chi gli chiedeva se ci fosse un col rouge tra questa inaugurazione e gli scenari di conflitto internazionali, il sindaco ha risposto: “Non credo che quando il progetto è partito ci fossero le terribili guerre che ci sono oggi. Ricordare le tragedie della guerra è sempre importante, ma oggi lo è ancora di più”.

La scrittrice Patrizia Riello Pera proposta al Premio Strega Poesia

La scrittrice Patrizia Riello Pera proposta al Premio Strega PoesiaRoma, 4 apr. (askanews) – Si può uscire dall’inferno? Si può uscire dalla gabbia di un amore malato? Si può ritornare all’essenza delle cose e vedere il mondo sotto la sua vera luce? Si può tornare a essere davvero liberi? Questi sono solo alcuni degli interrogativi suscitati dalla lettura di Magiche poesie, la silloge poetica dell’autrice Patrizia Riello Pera, proposta al Premio Strega Poesia 2024. In realtà questi quesiti rappresentano un percorso irto di ostacoli, nel quale la nostra mente s’incammina, volente o nolente.


“Nei versi di queste poesie, ho sentito la libertà serpeggiare attraverso le parole, sussultare, quasi volesse uscire dalle pagine per farsi trovare. In alcuni momenti ho sfiorato il ricordo di Jean-Paul Sartre, l’esponente più importante dell’esistenzialismo francese che, differentemente da Kierkegaard, sostiene che i personali problemi esistenziali non hanno una via d’uscita nella fede o nella trascendenza, bensì nell’individuo stesso. A differenza del pensiero sartriano, il messaggio contenuto in Magiche poesie è un invito a rialzarsi dopo le cadute, a liberarsi dalle catene, ad amare veramente, a scegliere l’essenza delle cose, a stupirsi della semplicità di un cielo azzurro, a cercare il bello e il giusto in ogni situazione. Solo così l’anima, la nostra essenza, potrà emergere e prendere il sopravvento sul corpo carnale, potrà anche aiutarci nel fare cose difficili e quindi donarci una vita libera e appagante”. “Un messaggio di speranza -afferma la Riello Pera -che spero possa arrivare dritto al cuore dei giudici del Premio Strega Poesia 2024. Per me, essere stata proposta è motivo di grande soddisfazione personale. Un riconoscimento che giunge dopo una carriera molto produttiva nel corso della quale sono riuscita ad abbracciare vari generi, dalla fantascienza alle fiabe, fino ai racconti thriller”.

Roma, a Villa Torlonia riaprono Rifugio antiaereo e Bunker

Roma, a Villa Torlonia riaprono Rifugio antiaereo e BunkerRoma, 4 apr. (askanews) – Dopo importanti lavori di restauro e sistemazione, da venerdì 5 aprile riaprono nuovamente al pubblico, con un nuovo allestimento multimediale, il Rifugio antiaereo e il Bunker di Mussolini a Villa Torlonia, le due strutture sotterranee realizzate nei primi anni del secondo conflitto mondiale al di sotto del Casino Nobile.


Grazie all’impegno di Roma Capitale, Assessorato alla Cultura – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali torna così nuovamente fruibile da romani e turisti un pezzo di storia di Roma, che rievoca, a oltre ottanta anni di distanza, una delle pagine più buie e drammatiche della città, colpita da 51 bombardamenti aerei tra luglio 1943 e maggio 1944. Il progetto è curato da Federica Pirani e Annapaola Agati. Organizzazione e servizi museali a cura di Zètema Progetto Cultura. La memoria storica del Bunker è stata ricostruita attraverso un allestimento fotografico e audio-visivo privilegiando il racconto e la rievocazione del passato attraverso suoni e immagini. Il nuovo allestimento multimediale, basato su uno studio accurato della documentazione storica e fotografica, oltre a mettere in risalto le caratteristiche architettoniche originarie del complesso, è stato concepito per rispondere a una doppia esigenza: da un lato dare informazioni storico-documentaristiche su Roma durante la seconda guerra mondiale e sulla scelta di Mussolini di fare di Villa Torlonia la sua residenza in città, dall’altra offrire ai visitatori un percorso immersivo che li porterà a percepire l’esperienza di un attacco aereo all’interno di un rifugio sotterraneo.


Inserito nel circuito dei Musei di Villa Torlonia, il Rifugio e il Bunker saranno aperti da venerdì 5 aprile con visite guidate per singoli e gruppi (fino a un massimo di 20 persone per turno) e scuole (massimo 30 studenti per turno). IL NUOVO PERCORSO DI VISITA Scendendo le scale che dalle sale del Casino Nobile portano nei sotterranei dell’edificio, si oltrepassa in un istante una cesura che non è solo di tipo architettonico: da un lato aria, luce, bellezza, dall’altro buio, umidità e una sensazione di costrizione. Diviso concettualmente in tre parti, il percorso si snoda nel piano seminterrato fino al Bunker, da cui poi, attraverso un lungo corridoio, si esce nel parco.


1. La vita di Mussolini a Villa Torlonia La visita inizia con un video che racconta, attraverso foto storiche, la vita di Mussolini e della sua famiglia a Villa Torlonia: feste, cerimonie ufficiali, partite a tennis, esercizi di equitazione. Con l’entrata dell’Italia in guerra nasce l’esigenza di proteggere il Duce da eventuali attacchi aerei e comincia la realizzazione dei rifugi e del Bunker. Nelle sale successive, attraverso i cinegiornali dell’epoca, è rievocato il periodo storico dei bombardamenti su Roma, in particolare quelli sul quartiere di San Lorenzo. Oltre alle proiezioni di documenti storici, l’esposizione si avvale in maniera costante della presenza di collage fotografici che appaiono come stampati direttamente sulle pareti.


2. La vita nei rifugi Le tre sale che seguono sono collegate tra loro da una serie di proiezioni sincronizzate che ricostruiscono in modo immersivo e coinvolgente episodi di quella che doveva essere la vita all’interno di un rifugio antiaereo durante un bombardamento. 3 La città bombardata. Una serie di proiezioni descrive la doppia prospettiva di chi bombarda e dall’alto non ne percepisce gli effetti, e di chi in basso, ne subisce le conseguenze. Sul pavimento scorrono immagini di Roma vista dagli aerei in volo, durante un bombardamento, mentre sulle pareti è proiettata la città in macerie. 4. Il Bunker Attraverso una ripida scala, si accede all’ultima tappa del percorso: il bunker vero e proprio posto a 6 metri di profondità. La sua grande struttura cilindrica è stata lasciata volutamente libera da oggetti o proiezioni per valorizzarne la qualità strutturale. In questo spazio, è simulata una incursione aerea, attraverso la riproduzione dei suoni (sirene, aerei in avvicinamento, detonazioni) e le vibrazioni del terreno.

Cobain 30 anni dopo, le interviste che raccontano l’anti-mito

Cobain 30 anni dopo, le interviste che raccontano l’anti-mitoMilano, 4 apr. (askanews) – Sono passati 30 anni dal suicidio di Kurt Cobain, un evento che in qualche modo segnò una prima fine del Secolo breve novecentesco, almeno per il mondo della cultura e dello spettacolo. Trent’anni che hanno visto cambiare profondamente la società e il costume, ma il mito dei Nirvana non ha smesso di alimentarsi. Per l’anniversario la casa editrice Minimum fax ha presentato il libro “Kurt Cobain – Territorial Pissings, l’ultima intervista e altre conversazioni”. A curarlo l’editor Dante Impieri.


“Io volevo evitare di dare l’immagine di Kurt Cobain angelo biondo, con gli occhi azzurri, malinconici, che alza lo sguardo della chitarra – ha detto Impieri ad askanews -. Un’immagine molto romantica, molto bella, senza dubbio, non lontana da una parte di ciò che era Kurt Cobain, ma volevamo che venisse fuori quello che io da ragazzino avevo letto nel suo diario illustrato, in cui lui, insomma, esce fuori un lato di lui, che era quello secondo me preponderante, ovvero del ribelle, del punk, che è cresciuto un po’ da solo, che è cresciuto un po’ arrangiandosi, ascoltando i dischi che aveva in casa, il suo amore da una parte per i Beatles, perché lui ascoltava tantissimo i Beatles, e dall’altra parte per il punk, il punk rock”. In qualche modo l’idea era quella di evitare di fare del rocker un “santino”, per cercare di fare emergere anche i lati più oscuri della personalità di Cobain, dalla sua stessa voce. Ed è interessante soprattutto il fatto che il libro si muova su tutto l’arco di tempo della carriera dei Nirvana. “Troviamo il rapporto che la band indie, Subpop, dei Nirvana, ha con il pubblico, con le major, con la stampa nel 1989 – ha aggiunto l’editor -. Sono ragazzini scapestrati che sentono di poter dire qualunque cosa, che si scagliano contro il potere istituito delle grandi case discografiche e poi il dopo Nevermind. E quindi la fama, il successo, i soldi veri, il tour, i tour, insomma, i Nirvana che esplodono in tutto il mondo”.


Questa esplosione ovviamente esaspera molti elementi, mette Cobain e tutta la band di fronte al fatto di essere diventati quello che dicevano che loro non sarebbero mai stati, ossia protagonisti del grande business dello spettacolo. Con le camicie grunge e le t-shirt provocatorie, certo, ma sempre dal lato giusto degli affari. “Kurt Cobain – ha concluso Dante Impieri – nel suo diario scriveva che il Sistema va distrutto dall’interno, non dall’esterno, non dobbiamo essere gli outsider ma penetrare nel sistema e farlo marcire da lì. Era un ragazzino quando lo scriveva, ma io credo che questa idea non gli sia mai passata. Chiunque abbia letto qualunque cosa di Mark Fisher sa che invece il Sistema, ovvero il realismo capitalista, è quella cosa che ti dà l’illusione di poterlo distruggere dall’interno affinché tu deponga le armi”. Forse anche per la difficoltà nel vivere in mezzo a questa contraddizione, forse anche per la consapevolezza di troppe implicazioni, Cobain alla fine ha deciso di non deporre la sua di arma.

Biennale Arte, la Giuria presieduta da Julia Bryan-Wilson

Biennale Arte, la Giuria presieduta da Julia Bryan-WilsonMilano, 4 apr. (askanews) – E’ stata annunciata la Giuria della 60esima Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, che sarà composta da Julia Bryan-Wilson (presidente), curatrice americana e professoressa alla Columbia University; Alia Swastika, curatrice e scrittrice indonesiana; Chika Okeke-Agulu, curatore e critico d’arte nigeriano; Elena Crippa, curatrice italiana; María Inés Rodríguez, curatrice franco-colombiana.


La nomina della Giuria è stata deliberata dal Cda della Biennale di Venezia su proposta di Adriano Pedrosa, Curatore della 60. Esposizione intitolata Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere, che si svolgerà a Venezia (Giardini e Arsenale) dal 20 aprile al 24 novembre 2024. Julia Bryan-Wilson – presidente – è docente di arte contemporanea e studi LGBTQ+ alla Columbia University. Tra le sue curatele figurano Cecilia Vicuña: About to Happen (con Andrea Andersson) e Louise Nevelson: Persistence. È autrice di Art Workers: Radical Practice in the Vietnam War Era; Fray: Art and Textile Politics (vincitore dell’ASAP Book Prize, del Frank Jewett Mather Award e del Robert Motherwell Book Award); Louise Nevelson’s Sculpture: Drag, Color, Join, Face. Bryan-Wilson è stata Guggenheim Fellow 2019.


Alia Swastika è curatrice, ricercatrice e scrittrice. Negli ultimi dieci anni ha esteso le sue ricerche e la sua pratica curatoriale alla questione e alle prospettive della decolonizzazione e del femminismo. Coinvolta in diversi progetti di decentralizzazione dell’arte, è direttrice della Biennale Jogja Foundation a Yogyakarta, in Indonesia, dove porta avanti ricerche sulle artiste indonesiane durante il Nuovo Ordine e su quelle politiche di genere del regime che hanno influenzato le pratiche artistiche in quel periodo. Fa parte del team curatoriale della Biennale di Sharjah 16 che si terrà nel 2025. Chika Okeke-Agulu è Direttore del Corso di Studi Africani, Direttore dell’Africa World Initiative e Professore di Arte e Archeologia e di Studi Afroamericani all’Università di Princeton. È Slade Professor of Fine Art all’Università di Oxford (2023) e Fellow della British Academy. Scrive su Nka: Journal of Contemporary African Art ed è autore di El Anatsui. The Reinvention of Sculpture (2022). Okeke-Agulu fa parte del comitato consultivo dello Hyundai Tate Research Centre, Tate Modern.


Elena Crippa è una curatrice italiana che vive e lavora a Londra. Dal 2023 è Head of Exhibitions alla Whitechapel Gallery di Londra. È stata Senior Curator of Modern and Contemporary Art alla Tate Britain, dove ha curato mostre che esploravano le intersezioni transnazionali e transculturali, confrontandosi con l’arte da una prospettiva globale. Tra queste All Too Human (2018), Frank Bowling (2019), Paula Rego (2021) e la commissione Hew Lock: The Procession del 2022. María Inés Rodríguez è una curatrice franco-colombiana, direttrice della Fondazione Walter Leblanc di Bruxelles e direttrice artistica di Tropical Papers. Impegnata nella promozione del dialogo tra la produzione artistica e i contesti storici, politici e sociali a livello locale e globale, è stata direttrice del CAPC Musée d’art Contemporain di Bordeaux, curatrice del MASP di San Paolo in Brasile, curatrice capo del MUAC di Città del Messico, del MUSAC in Spagna e curatrice ospite del Jeu de Paume di Parigi.


La Giuria assegnerà i seguenti premi ufficiali: Leone d’oro per la miglior Partecipazione Nazionale, Leone d’oro per il miglior partecipante all’Esposizione Internazionale Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere, Leone d’argento per un promettente giovane partecipante all’Esposizione Internazionale Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere. La Giuria avrà anche la possibilità di assegnare: un massimo di una menzione speciale alle Partecipazioni Nazionali, un massimo di due menzioni speciali ai partecipanti all’Esposizione Internazionale Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere. La cerimonia di premiazione si svolgerà a Venezia sabato 20 aprile 2024.

”Love is a Typo” di Robert Janitz alla Design Week di Milano

”Love is a Typo” di Robert Janitz alla Design Week di MilanoRoma, 3 apr. (askanews) – Love is a Typo è la narrazione artistica di Delvis Unlimited, in scena alla Design Week 2024, dal 15 al 21 aprile a Milano: un’esperienza immersiva tributo all’artista Robert Janitz i cui dipinti astratti hanno conquistato realtà museali di tutto il Mondo.


Delvis Unlimited sostiene così il tema Materia Natura proposto da Fuorisalone, promuovendo la cultura della progettazione consapevole e sostenibile. La ricerca di armonia, stabilità e proporzionalità di forze ed elementi si compensano reciprocamente e conducono all’unicità estetica. È l’intuizione con la quale si esprime il nuovo spazio milanese di Delvis Unlimited, nel cuore del Brera Design District, nel quale si sperimentano tendenze di design in combinata con arte. Matteo Cibic – direttore creativo del brand – affida la narrativa visiva della Design Week 2024 all’artista Robert Janitz di König Galerie. conosciuto per i suoi grandi dipinti astratti su fondo monocromatico. “Arte e design mettono in discussione la zona di comfort di ognuno di noi. Ecco perché entrambi convivono nel limbo di Lois a Typo. Il design mi affascina”, dichiara Robert Janitz che ha realizzato come designer alcune panchine da pascolo minimaliste in cemento -. Penso che faccia vivere contemporaneamente nel futuro e nel passato. Mentre l’arte si vive solo nel presente”.


“Delvis ha sempre avuto un legame con l’arte, facendo della sua anima progetti unici e materiali non convenzionali, per questo è stata naturale la collaborazione con Robert Janitz le cui pennellate materiche sono state trasferite con meticolosa cura intessuti jacquard negli iconici imbottiti disegnati da Andrea Steidl e la profondità dei suoi colori saturi in un installazione immersiva”, aggiunge Matteo Cibic, Direttore Creativo di DelvisUnlimited.

Silvio Camboni firma il Manifesto X Edizione di Arf! Festival

Silvio Camboni firma il Manifesto X Edizione di Arf! FestivalRoma, 3 apr. (askanews) – Silvio Camboni firma il manifesto della decima edizione di ARF! Festival del Fumetto, che celebra il suo talento attraverso una specialissima mostra che lo racconta autorialmente a tutto tondo, sottolineandone il respiro internazionale: dalle sue storie per il Topolino settimanale – che lo hanno visto disegnare anche su testate di culto come Mickey Mouse Mistery Magazine e X-Mickey – ai due splendidi volumi Mickey e l’Oceano Perduto e Mickey e la Terra degli Antichi di quella incredibile collana francese Disney/Glénat su cui ARF! aveva già puntato i propri riflettori con l’esposizione Mickey by Glénat del 2018.


In questo excursus dal titolo Xtraordinaire!, tra layout, matite digitali e tavole definitive che esplodono in tutto il loro colore, si passerà dalle avventure de Il Viaggio Straordinario (di cui Panini Comics ha già tradotto e pubblicato i primi 9 capitoli) alle tavole ancora inedite in Italia di Prima Spatia, la nuova saga fantascientifica che lo vede ancora una volta “trasformare” in spettacolari disegni i testi di Denis-Pierre Filippi, lo sceneggiatore che – non a caso, come nella maggior parte del percorso artistico d’Oltralpe di Camboni – è la penna di altre opere in mostra tratte da Gargouilles e da Les mondes cachés. “Nel rinnovare la suggestione della favola di Cappuccetto Rosso (fil rouge di tanti manifesti delle prime 9 edizioni del Festival – n.d.r.) che cavalca una sorta di Pterodattilo (citazione esplicita all’Arzach di Moebius – n.d.r.),ella vola sopra sopra una Roma post-atomica dove la vegetazione si sta riprendendo tutti i suoi diritti: il Ponte dell’Industria è invaso da liane e rampicanti, così come il Gazometro, che sembra avere addirittura radici, quasi si fosse trasformato in albero metallico anch’esso. Si riconoscono i pini parasole romani; il Tevere è incorporeo, riflette il cielo senza esitazioni, e sembra non esistere più, un vuoto più che un pieno”, spiega Silvio Camboni.


La decima edizione di “ARF! – Festival di Storie, Segni & Disegni” si terrà a Roma dal 24 al 26 maggio 2024 negli spazi del Mattatoio La Pelanda e della Città dell’Altra Economia.

Romics, dal 4 al 7 aprile il festival del Fumetto alla Fiera di Roma

Romics, dal 4 al 7 aprile il festival del Fumetto alla Fiera di RomaRoma, 3 apr. (askanews) – Va in scena a Roma, dal 4 al 7 aprile, Romics, alla Fiera di Roma, manifestazione fieristica internazionale, dove l’immaginario di giovani e meno giovani si sprigiona in un mix di generi e interessi attraverso molteplici percorsi di partecipazione e occasioni di confronto. Entertainment e approfondimento specialistico sono la cifra di una kermesse rivolta ad un pubblico di appassionati, professionisti e operatori del settore.


A firmare il manifesto ufficiale della XXXII edizione di Romics, Simone Bianchi, Romics d’Oro dell’edizione, con un magnifico tributo a Batman in occasione dell’85° anniversario, dove il cavaliere oscuro domina il cielo con una presenza maestosa, evocando un’atmosfera di mistero e forza che ha catturato l’ammirazione di generazioni di appassionati. Come di consueto, sono numerose le collaborazioni istituzionali attivate da Romics: col Ministero della Cultura e con il Centro per il libro e la lettura in tema di promozione del libro e della lettura attraverso l’assegnazione del Premio Nuovi Talenti conferito nell’ambito del Premio Romics del Fumetto 2024; la Regione Lazio e Camera di Commercio di Roma, con l’obiettivo di valorizzare le imprese culturali creative del Lazio e le misure a supporto della loro crescita attraverso la partecipazione di una collettiva di aziende del territorio. Lazio Innova presenterà al pubblico alcuni giochi in versione beta che sono stati sviluppati durante il programma Zagarolo Game House nello Spazio Attivo LOIC di Zagarolo, l’hub dell’innovazione della Regione Lazio che si rivolge ai settori game, cultura e turismo.


Nello stand regionale, inoltre, sarà presente un desk informativo sulle attività e i progetti realizzati nel FabLab Lazio e nella rete Spazi Attivi. A disposizione dei visitatori anche delle postazioni attrezzate con tavolette grafiche per realizzare disegni e fumetti in digitale. L’Istituzione Sistema Biblioteche e Centri Culturali di Roma Capitale conferma la presenza con un proprio spazio all’interno della manifestazione per presentare la rete delle quaranta biblioteche dislocate nei quindici municipi della Capitale, i servizi per la promozione e l’accesso alla lettura con l’offerta del proprio catalogo, dedicato anche al fumetto, e le numerose iniziative culturali che caratterizzano il sistema bibliotecario romano. Lo spazio di Biblioteche di Roma Capitale sarà animato da laboratori e workshop con autori e case editrici. La collaborazione tra Biblioteche di Roma Capitale e Romics ha avviato un fondo per la costituzione di una nuova Biblioteca di Fumetti e Graphic Novel da mettere a disposizione degli utenti. Inoltre, gli iscritti ai Circoli di Lettura delle Biblioteche di Roma decreteranno il Premio Giovani Lettori – Premio del Pubblico Graphic Novel che sarà conferito all’interno del Premio Romics del Fumetto 2024.


“Tante le sorprese per la trentaduesima edizione di Romics, – racconta Sabrina Perucca, Direttrice Artistica di Romics – un programma ampio e diversificato, capace di raccontare le innovazioni e i nuovi trend e allo stesso tempo di riservare centralità per i grandi Maestri, i personaggi e gli universi narrativi che ci accompagnano, direi nella nostra quotidianità, da diverse generazioni. Partiamo allora con i festeggiamenti per gli 85 anni di Batman, personaggio amatissimo e sorprendente nella sua capacità di rinnovarsi pur restando sempre fedele a se stesso. Ad accogliere il pubblico di Romics il meraviglioso manifesto realizzato da Simone Bianchi dedicato al cavaliere oscuro. Cinque straordinarie personalità artistiche nel fumetto, cinema e musica, premiate con l’assegnazione del Romics d’Oro: la geniale fumettista Vanna Vinci; il musicista e compositore Riccardo Zara; Dan Panosian, disegnatore americano di successi internazionali; Dylan Cole, Concept Art Director del grande cinema; Simone Bianchi, disegnatore per Marvel e DC Comics. Una edizione che celebra inoltre importanti compleanni come quello dei 75 anni del settimanale Topolino e delle Serie TV Happy Days e Heidi e che rende omaggio allo scomparso editore Francesco Coniglio con una mostra originale. In collaborazione con il Comitato Italiano Paralimpico e la Scuola Romana dei Fumetti, arrivano i Corpi a Regola D’Arte degli atleti paralimpici con una mostra e un evento di live painting. Un omaggio immancabile infine per Akira Toriyama, il grande mangaka scomparso recentemente. Centrale come sempre il grande fumetto d’autore con centinaia di iniziative e con il Premio Romics del Fumetto, in collaborazione con il Centro per il Libro e la Lettura – MIC e l’Istituzione Sistema Biblioteche e Centri Culturali di Roma Capitale”. Insigniti del prestigioso Romics d’Oro durante la XXXII edizione del Festival Simone Bianchi, Vanna Vinci, Riccardo Zara, Dan Panosian e Dylan Cole.


Simone Bianchi, noto per aver interpretato numerosi supereroi iconici come Superman, Batman e Spider-Man. Le sue opere originali sono state acquistate anche da George Lucas per la sua collezione personale, e nel 2018 è stato il primo europeo incaricato per il progetto “Marvel Masterpieces”. Oltre al suo lavoro nei fumetti, Bianchi ha anche collaborato con il mondo della musica, creando manifesti per concerti di artisti come TOOL e Smashing Pumpkins. L’incontro celebrativo con l’assegnazione del Romics d’Oro è in programma sabato 6 aprile. Vanna Vinci, ha iniziato la sua carriera nel fumetto negli anni ’80. Dopo aver creato storie a tematica quotidiana e intimista, ha inaugurato una serie di biografie a fumetti analizzando la figura e la questione femminile. Sta lavorando a una miniserie dal titolo Viaggio notturno, per la Sergio Bonelli Editore. Ha vinto numerosi premi e i suoi libri sono stati tradotti in diverse lingue. Il suo personaggio più ribelle rimane la Bambina Filosofica. L’incontro celebrativo con l’assegnazione del Romics d’Oro è in programma sabato 6 aprile. Riccardo Zara, cantante e bandleader del gruppo musicale I Cavalieri del Re, specializzato in sigle televisive di cartoni animati. Ha inciso la sua prima sigla televisiva nel 1977: Rin TinTin, sigla del telefilm omonimo. Tra i suoi principali successi figurano la sigla musicale Woobinda, dell’omonima serie televisiva nonché tutte le sigle e canzoni realizzate con il gruppo da lui fondato I Cavalieri del Re, tra le quali L’uomo tigre e Lady Oscar. L’incontro celebrativo con l’assegnazione del Romics d’Oro è in programma domenica 7 aprile. Dan Panosian, esordisce nel mondo del fumetto per Marvel Comics e ha collaborato con DC Comics, Dark Horse, Boom! Studios, Dynamite Entertainment e Extreme Studios per il quale ha disegnato serie che hanno venduto milioni di copie. I suoi lavori sono apparsi anche in videogiochi, film, pubblicità e serie TV. Per la casa editrice saldaPress ha firmato Slots, An unkindness of ravens e la serie Alice con i volumi Alice per sempre e Alice mai più. La presenza dell’autore è resa possibile grazie alla collaborazione con saldaPress. L’incontro celebrativo con l’assegnazione del Romics d’Oro è in programma domenica 7 aprile. Dylan Cole, è stato nominato all’Academy Award come co-production design di Avatar: La via dell’acqua, supervisionando il design dell’intero franchise Avatar, in particolare per la luna di Pandora, compresi ambienti, creature, personaggi e culture. Ha contribuito ad oltre 60 film come Senior Matte Painter in Return of the King, Concept Art Director per Avatar e Production Designer in Maleficent. La passione per il disegno di astronavi e mondi alieni, lo ha portato a creare il suo primo libro per bambini, The Otherworldly Adventures of Tyler Washburn. L’incontro celebrativo con l’assegnazione del Romics d’Oro è in programma sabato 6 aprile.