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Esrb, Lagarde: cercare di anticipare le crisi per prevenirle

Esrb, Lagarde: cercare di anticipare le crisi per prevenirleRoma, 26 set. (askanews) – Le persone responsabili delle diverse autorità economiche e finanziarie “non possono permettersi di rispondere semplicemente alle crisi quando si manifestano. Dobbiamo continuamente cercare di anticiparle, sfruttando le capacità di tecnologie – tra le quali ha citato l’intelligenza artificiale – e dati per costruire un sistema finanziario che sia autenticamente resiliente”. Lo ha affermato la presidente della Bce e dello European Systemic Risk Board, Christine Lagarde aprendo l’ottava conferenza annuale dell’Esrb.


Lagarde ha citato Benjamin Franklin, che una volta disse che la prevenzione costa molto meno delle cure, ricordando che il suo contributo alla diffusione dei parafulmine “ha evitato molti disastri”.

Petrolio: prezzo scivola, Arabia Saudita pronta ad aumentare produzione

Petrolio: prezzo scivola, Arabia Saudita pronta ad aumentare produzioneMilano, 26 set. (askanews) – Titoli petroliferi a picco in Borsa in scia alla frenata del prezzo del greggio, con i futures sul Wti che scivolano sotto i 68 dollari al barile, in ribasso di oltre tre punti percentuale. A pesare è la notizia che l’Arabia Saudita, il più grande esportatore di petrolio al mondo, starebbe pensando a un aumento della produzione da dicembre, anche se la mossa dovesse portare a un periodo prolungato di bassi prezzi del petrolio.


Secondo indiscrezioni riportate dall’FT, l’Arabia Saudita starebbe pianificando di allontanarsi dal suo obiettivo ufficioso di prezzo di 100 dollari al barile per poter aumentare nuovamente la produzione e riconquistare quote di mercato. I prezzi sono sotto pressione anche per l’aspettativa di un aumento della produzione di petrolio in Libia. A Piazza Affari, Saipem perde il 4,1%, Eni il 3,3%, Tenaris l’1,5%, con il settore energetico che in Europa lascia sul terreno il 3% circa.

Usa, nuove richieste sussidi disoccupazione -4.000 a 218.000

Usa, nuove richieste sussidi disoccupazione -4.000 a 218.000Roma, 26 set. (askanews) – Negli Stati Uniti, il numero dei lavoratori che per la prima volta hanno richiesto i sussidi di disoccupazione, nella settimana terminata il 21 settembre, è diminuito di 4.000 unità a 218.000 (seasonally adjusted), secondo quanto riportato dal dipartimento del Lavoro; le attese erano per un dato a 223.000. Il dato della settimana precedente è stato rivisto a +222.000.


Nel pieno della pandemia, gli Stati Uniti avevano registrato un massimo di 6,9 milioni di nuove richieste settimanali. Il numero complessivo dei lavoratori che ricevono i sussidi di disoccupazione – relativo alla settimana terminata il 14 settembre, l’ultima per la quale è disponibile il dato – è aumentato di 13.000 unità a 1.834.000 unità (seasonally adjusted).

Usa, Pil II trim. +3% (lettura finale), come stime. PCE +2,5%

Usa, Pil II trim. +3% (lettura finale), come stime. PCE +2,5%Roma, 26 set. (askanews) – Il Prodotto interno lordo statunitense nel secondo trimestre del 2024 ha registrato un aumento del 3%, in lettura finale, confermando il +3% della II lettura e il +2,8% della prima. A dichiararlo è il report appena pubblicato dal dipartimento del Commercio. Anche gli analisti prevedevano un aumento del 3%. La lettura finale del I trimestre aveva invece registrato un +1,4%, confermato.


Le spese dei consumatori, che rappresentano il 69% dell’economia statunitense, sono aumentate del 2,8%, leggermente mendo del +2,9% della seconda lettura e oltre il +2,3%, della prima lettura Nella lettua finale del primo trimestre si era registrato un +1,5%. Il dato Core confermato a +2,8% come in seconda lettura Il dato Pce sull’inflazione è aumentato nel secondo trimestre del 2,5% , confermando la seconda lettura. In prima lettura si era registrato un +2,6%. Nella lettura finale del primo trimestre del 2024 si era registrato un +3,4. Il dato ‘core’, quello depurato dai prezzi energetici e dei prodotti alimentari, è cresciuto 2,8%, confermando anch’esso la seconda lettura. Invece in prima lettura si era avuto un +2,9% . Nella lettura finale del primo trimestre si era registrato un +3,7%. I dati mostrano un notevole raffreddamento dell’inflazione senza che la crescita sia stata particolarmente intaccata.

Fs, Busitalia presenta a Innotrans il bus a guida autonoma

Fs, Busitalia presenta a Innotrans il bus a guida autonomaBerlino, 26 set. (askanews) – Un bus a guida autonoma destinato a rivoluzionare il trasporto pubblico. Le società del gruppo Fs, Busitalia, in collaborazione con l’olandese QBuzz, hanno presentato a Innotrans, la principale fiera internazionale dedicata al trasporto ferroviario e alla mobilità innovativa, hanno presentato un bus capace di viaggiare senza autista. I bus sono dotati di autopilota retrofit a basso costo e di tecnologie all’avanguardia, come i sensori ad alta affidabilità e un sistema di controllo drive-by-wire.


Queste soluzioni permettono una gestione sicura e flessibile del veicolo, garantendo un servizio continuativo anche in aree e fasce orarie dove il trasporto pubblico tradizionale risulta meno sostenibile. L’obiettivo delle due società è quello di sviluppare soluzioni che permettano di integrare il trasporto autonomo nei servizi di trasporto pubblico entro il 2040, migliorando l’efficienza e riducendo l’impatto ambientale.


“E’ ancora in una fase sperimentale – ha detto Luigi Corradi ad di Trenitalia – ma questo sarà il mezzo del futuro, anche se ci vorrà un po’ di tempo per vederlo operativo. La sua particolarità è quella di avere una tecnologia adattabile a qualsiasi tipo di autobus”. Il bus quando di venterà operativo viaggierà comunque lungo corsie protette, percheè, ha concluso Corradi “la sicurezza per noi sarà sempre sopra ogni cosa”.


Il mezzo sarà destinato inizialmente ad operare in Olanda, con i tempi stimati intorno ai due anni per la messa in esercizio.

Referendum, Landini: 6 sì per la libertà e contro leggi balorde

Referendum, Landini: 6 sì per la libertà e contro leggi balordeRoma, 26 set. (askanews) – “Per noi si apre una fase che deve portare a votare 25 milioni di italiani. L’indicazione è precisa: 6 sì per la libertà, cambiando le leggi balorde che questo governo continua a fare”. Così il leader della Cgil, Maurizio Landini, a margine della consegna in Cassazione delle firme per il referendum sull’autonomia differenziata.


“C’è una domanda di partecipazione fortissima – ha detto – in un Paese che vive una crisi democratica, dove la metà dei cittadini non va a votare, in realtà oggi c’è una spinta dei cittadini che vogliono decidere sulla loro vita. Credo che quanto avvenuto in questi mesi con lo strumento del referendum indichi la volontà delle persone di riavere il diritto di decidere sulla loro vita”. In merito alla compattezza delle opposizioni, con il M5S che non ha firmato il quesito sulla cittadinanza, Landini ha sottolineato che “il punto non è contrapporre i referendum. Noi daremo l’indicazione per 6 sì. Ci rivolgiamo a tutti i cittadini, in ballo c’è la liberta di esistere. Queste leggi la stanno mettendo in discussione”.

Commerzbank, Orlopp: lunedì primo incontro con UniCredit, valutiamo

Commerzbank, Orlopp: lunedì primo incontro con UniCredit, valutiamoRoma, 26 set. (askanews) – Prudenti segnali di apparente apertura verso UniCredit dalla nuova top manager di Commerzbank, Bettina Orlopp. “Domani avremo un incontro, il primo incontro, vedremo. Penso che sia un punto di inizio, Unicredit ora è un azionista, un investitore, ed è normale che si scambino i punti di vista”, ha durante un evento annuale di Bank of America (29th Annual Financials CEO Conference), lo stesso in cui ieri era intervenuto l’amministratore delegato di UniCredit, Andrea Orcel.


A Commerzbank “siamo impegnati su qualunque tema o accomodamento che crei valore per i nostri stakeholder” e sulla manovra di UniCredit “guardiamo ogni opzione”. La manager è stata nominata nei giorni scorsi in sostenutuzione di Manfred Knof, che ha accettato di farsi da parte con decorrenza da lunedì 30 settembre e che sembrava più esplicitamente ostile a una eventuale aggregazione. “L’unica cosa che abbiamo detto – ha proseguito Orlopp – è che dobbiamo avere stabilità sulla nostra situazione, bisogna capire il nostro ecosistema, che è fatto di clienti, azionsiti e personale”: quelli che chiama “stakeholder”, i portatori di interessi. “Contribuiscono al nostro sistema”, che invece rischia di andare in crisi con instabilità e insicurezza.


“Non c’è contraddizione tra azionisti, Stato e sindacato” dei dipendenti. “Alla fine esistiamo con tre stakeholder in parallelo e quello che crea valore agli azionisti – ha detto – crea valore anche allo Stato e ci consente anche di pagare meglio i nostri dipendenti. Ma dobbiamo anche mantenere in testa che facciamo cose anche a beneficio dei clienti”. Quello che la manager invece esclude è l’idea di fare “stupidaggini” con manovre difensive avventate. “Ci sono tante chiacchiere su una ‘squadra difensiva’: abbiamo semplicemente creato una squadra che difende gli interessi dei nostri stakeholder: dei nostri clienti, dei nostri azionisti, dei nostri dipendenti e nient’altro. Posso promettere che non faremo cose stupide”, ha detto rispondendo a una domanda sull’ipotesi di “pillole avvelenate” o misure simili. “Il nostro obiettivo è proteggere il valore e il modello di business di Commerzbank. E questo è quello che faremo, qualunque idea di fare qualche pazza acquisizione, o vendita affrettate, non lo faremo: abbiamo un valore, vogliamo aumentarlo e non distruggere il valore”. (fonte immagine: Commerzbank).

Istat, a settembre aumenta clima fiducia consumatori e imprese

Istat, a settembre aumenta clima fiducia consumatori e impreseRoma, 26 set. (askanews) – A settembre sia l’indice del clima di fiducia dei consumatori che l’indicatore composito del clima di fiducia delle imprese sono stimati in aumento (da 96,1 a 98,3 e da 94,7 a 95,7, rispettivamente). E’ quanto rileva l’Istat. Tra i consumatori si evidenzia un diffuso miglioramento delle opinioni, soprattutto quelle sulla situazione personale e corrente: il clima economico aumenta da 102,3 a 103,9, il clima personale cresce da 93,8 a 96,3, quello corrente sale da 96,3 a 99,0 e quello futuro passa da 95,7 a 97,4.


Con riferimento alle imprese, l’indice di fiducia diminuisce nell’industria (da 87,0 a 86,7 nella manifattura e da 103,3 a 101,9 nelle costruzioni), mentre aumenta nei servizi (nei servizi di mercato sale da 98,0 a 100,6 e nel commercio al dettaglio cresce da 101,5 a 102,3). Quanto alle componenti degli indici di fiducia, nella manifattura peggiorano i giudizi sul livello degli ordini mentre i giudizi sulle scorte e le attese di produzione rimangono stabili. Nelle costruzioni tutte le componenti si deteriorano. Passando al comparto dei servizi di mercato, si evidenzia un diffuso miglioramento di tutte le componenti. Nel commercio al dettaglio, per quanto riguarda l’andamento delle vendite, i giudizi sono in miglioramento mentre le attese sono in diminuzione; le scorte sono giudicate in accumulo.


A settembre, spiega l’Istat, il clima di fiducia delle imprese aumenta per il secondo mese consecutivo grazie all’andamento positivo dei servizi. In particolare, si evidenzia il miglioramento della fiducia nel settore dei trasporti e magazzinaggio, dei servizi turistici e dei servizi alle imprese. Quanto al commercio al dettaglio, si segnala un’evoluzione positiva della fiducia solo nella grande distribuzione. L’indice di fiducia dei consumatori registra una dinamica favorevole: tutte le variabili che compongono l’indice mostrano un andamento positivo ad eccezione delle attese sulla disoccupazione che sono in peggioramento.

La Bce “non intende vincolarsi a un percorso sui tassi”

La Bce “non intende vincolarsi a un percorso sui tassi”Roma, 26 set. (askanews) – Dopo il taglio dei tassi di interesse operato lo scorso 12 settembre, la Banca centrale europea ribadisce che “non intende vincolarsi a un particolare percorso” sulle riduzioni. “Il Consiglio direttivo continuerà a seguire un approccio guidato dai dati, secondo il quale le decisioni vengono definite di volta in volta a ogni riunione”, recita il Bollettino economico dell’istituzione.


Le decisioni sui tassi “saranno basate sulla sua valutazione circa le prospettive di inflazione, alla luce dei dati economici e finanziari più recenti, la dinamica dell’inflazione di fondo e l’intensità della trasmissione della politica monetaria”. Il tutto puntando a far tornare l’inflazione dell’area euro al livello obiettivo del 2%. Secondo Francoforte “l’inflazione interna rimane elevata, sospinta dai salari che continuano a crescere a ritmo sostenuto. Tuttavia, le pressioni dal lato del costo del lavoro si stanno allentando – si legge – e i profitti stanno parzialmente attenuando l’impatto dell’aumento delle retribuzioni sull’inflazione. Le condizioni di finanziamento rimangono restrittive e l’attività economica si conferma modesta”.


E all’ultima riunione, “sulla base di una valutazione aggiornata” il Consiglio “ha ritenuto opportuno compiere un ulteriore passo al fine di moderare il grado di restrizione della politica monetaria”. Il 12 settembre il tasso che ancora oggi viene guardato come maggiore riferimento per i mercati, il tasso sui depositi è stato ridotto di 25 punti base al 3,50%. Dato il concomitare dell’entrata in vigore di un nuovo quadro operativo per gli altri tassi di riferimento, il tasso sulle principali operazioni di rifinanziamento è stato aggiustato al ribasso di 60 punti base per portarlo al 3,65%, in modo da ridurre il divario rispetto al tasso sui depositi a 15 punti base (dai precedenti 50), come precedentemente previsto. Misura analoga ha riguardato il tasso sulle operazioni marginali che è stato portato al 3,90%.


La Bce avrà altre due riunioni monetarie prima della fine dell’anno, il 17 ottobre e il 12 dicembre. Ad oggi le attese prevalenti sono per un nuovo taglio dei tassi a dicembre mentre su ottobre permane l’incertezza, ma eventuali continui peggioramenti del quadro economico potrebbero favorire una riduzione anche in quella occasione.

Svizzera, Bns taglia tassi di 25 pb all’1% e prevede altri tagli

Svizzera, Bns taglia tassi di 25 pb all’1% e prevede altri tagliRoma, 26 set. (askanews) – La Banca centrale della Svizzera ha tagliato i tassi di interesse sul Franco di 25 punti base, portando il tasso guida all’1%. La modifica entrerà in vigore domani 27 settembre 2024, riferisce l’istituzione monetaria con un comunicato. Gli averi a vista detenuti dalle banche presso la Banca nazionale svizzera saranno remunerati fino a un determinato limite al tasso guida, quelli eccedenti tale limite a un tasso di interesse pari allo 0,5%.


“La Banca nazionale ribadisce inoltre la propria disponibilità ad agire all’occorrenza sul mercato dei cambi”. Secondo l’istituzione la pressione inflazionistica in Svizzera “è ancora nettamente arretrata rispetto al trimestre precedente. Questa diminuzione riflette fra l’altro l’apprezzamento del franco negli ultimi tre mesi”. “Nei prossimi trimestri potranno rendersi necessarie ulteriori riduzioni del tasso di interesse per garantire la stabilità dei prezzi a medio termine. Dall’ultimo esame della situazione economica e monetaria l’inflazione è scesa più di quanto atteso, collocandosi in agosto all’1,1% rispetto all’1,4% di maggio. Alla sua contrazione hanno contribuito in particolare i beni e servizi importati. Complessivamente, il livello di inflazione in Svizzera è attualmente determinato soprattutto dal rincaro dei servizi interni”.