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Stellantis, Urso: Elkann in Parlamento dopo il 17 con nuovo Piano

Stellantis, Urso: Elkann in Parlamento dopo il 17 con nuovo PianoRoma, 14 dic. (askanews) – Il presidente di Stellantis, John Elkann, potrà accogliere l’invito di intervenire in Parlamento una volta definito il nuovo Piano per l’Italia, dopo il tavolo del 17 dicembre al Mimit. Lo ha detto il ministro per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, a margine del suo intervento ad Atreju.


“Io credo – ha detto il ministro – che la prima tappa importante per dimostrare che vi è un nuovo grande inizio nello spirito di piena collaborazione fra tutte le parti: Governo, regioni, sindacati e certamente azienda e le aziende dell’indotto della componentistica, è quello del tavolo del 17. Se come penso in quel momento sarà possibile enucleare un Piano Italia che abbia risorse importanti e significative per investire in ricerca, innovazione, piattaforme e nuovi modelli negli stabilimenti italiani e nel contempo un rapporto pienamente collaborativo con l’industria della componentistica per gestire la transizione insieme, penso che poi il presidente Elkann potrà accogliere l’invito del Parlamento presentando quello che è il nuovo Piano di Stellantis in Italia anche alla luce delle decisioni che dovranno essere assunte in Europa e quindi delle nuove, necessarie, regole europee”. Sen

Abi, continua discesa tassi per mutui: a novembre al 3,23%

Abi, continua discesa tassi per mutui: a novembre al 3,23%Roma, 14 dic. (askanews) – Continua la discesa dei tassi di interesse sui mutui sulla scia della riduzione dei tassi di riferimento operata dalla Bce. Il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è diminuito al 3,23%, rispetto al 3,27% di ottobre 2024 e al 4,42% di dicembre 2023. Sono i dati contenuti nel Rapporto mensile dell’Abi e illustrati dal Vice Direttore Generale Vicario, Gianfranco Torriero. Nei primi 12 giorni di dicembre il tasso Euribor a 3 mesi è stato in media del 2,88% in diminuzione di 13 punti base rispetto a novembre 2024 (3,01%). La diminuzione è di 112 punti base rispetto al valore massimo registrato a ottobre 2023. Il tasso Irs a 10 anni (molto usato nei mutui) è stato in media del 2,15% in diminuzione di 18 punti base rispetto a novembre (2,33%). La diminuzione è stata di 138 punti base rispetto al valore massimo registrato a ottobre 2023.

La seduta notturna non chiude i nodi della manovra, riprende oggi l’esame della Commissione bilancio

La seduta notturna non chiude i nodi della manovra, riprende oggi l’esame della Commissione bilancioRoma, 14 dic. (askanews) – Dopo una lunga seduta notturna riprende oggi alle 12 l’esame della manovra in Commissione bilancio alla Camera. Ancora si attendono gli annunciati emendamenti del governo, tra cui quello sull’ires premiale per le imprese che investono e assumono e l’eliminazione del bloccco del turn over per gli enti locali, emendamenti che quindi dovrebbero essere depositati stamattina alla ripresa dei lavori.


Le opposizioni hanno chiesto che le proposte di modifica del governo non siano contenute in un unico maxiemendamento ma spacchettate per materia, per consentire un esame più specifico degli interventi. Ieri è stato presentato un secondo pacchetto di emendamenti da parte dei relatori.

Mafia, Cgia: quarta industria del paese, affari per 40 mld anno

Mafia, Cgia: quarta industria del paese, affari per 40 mld annoRoma, 14 dic. (askanews) – Il volume d’affari annuo delle mafie italiane si aggira attorno ai 40 miliardi di euro l’anno; una cifra spaventosa che vale praticamente due punti di Pil. Se effettuiamo una comparazione puramente teorica che, tuttavia, ci consente di “dimensionare” la portata del fenomeno, il fatturato dell’industria del crimine risulta essere ipoteticamente al quarto posto a livello nazionale, dopo quello registrato dall’Eni (93,7 miliardi di euro), dall’Enel (92,9 miliardi) e dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) (55,1 miliardi). A dirlo è l’Ufficio studi della Cgia. In Italia sono 150mila le imprese nell’”orbita” della criminalità organizzata. In virtù dei dati in possesso dell’Unità di Informazione Finanziaria (UIF) della Banca d’Italia – struttura che, per legge, riceve ogni anno dagli intermediari finanziari centinaia di migliaia di segnalazioni di operazioni finanziarie sospette – è stato possibile mappare il numero delle imprese presenti in Italia che potenzialmente sono contigue a contesti di criminalità organizzata. Oltre alle segnalazioni ricevute, la UIF ha incrociato anche gli scambi informativi acquisiti dalla Direzione Nazionale Antimafia e dall’Autorità giudiziaria. Grazie a questo mix di dati è stato possibile censire almeno 150mila imprese che potrebbero essere potenzialmente controllate o collegate a vario titolo alle organizzazioni criminali di stampo mafioso. Analizzando la diffusione territoriale delle aziende in “odor di mafia”, le attività più a rischio sono quelle presenti nelle grandi aree metropolitane. A Napoli, ad esempio, sarebbero quasi 18.500, a Roma poco più di 16.700 e a Milano sfiorano le 15.650 unità. In queste tre realtà geografiche è concentrato il 34 per cento circa delle imprese a rischio in tutto il Paese. Seguono Caserta con 5.873 imprese, Brescia con 4.043, Palermo con 4.016, Salerno con 3.862, Bari con 3.358 e Catania con 3.291.

Banco Bpm, Unicredit ha depositato alla Consob documento Opsv

Banco Bpm, Unicredit ha depositato alla Consob documento OpsvRoma, 13 dic. (askanews) – Unicredit ha depositato alla Consob il documento di offerta relativo all’Offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria sulle azioni di Banco Bpm.


Quale corrispettivo dell’offerta, Unicredit riconoscerà 0,175 sue azioni ordinarie di nuova emissione, prive del valore nominale, aventi godimento regolare e le stesse caratteristiche delle azioni ordinarie di UniCredit già in circolazione alla data di emissione, che saranno quotate su Euronext Milan, sul Mercato Ufficiale della Borsa di Francoforte, nonché sulla Borsa di Varsavia, per ogni azione Banco Bpm. Pertanto, per ogni 1.000 Azioni Bpm portate in adesione all’offerta saranno offerte in concambio 175 azioni ordinarie dell’Offerente di nuova emissione. Sulla base del prezzo ufficiale delle azioni Unicredit al 22 novembre, il corrispettivo esprime una valorizzazione monetaria pari a 6,657 euro per ciascuna azione Banco Bpm.


“Riteniamo che la nostra offerta agli azionisti di Bpm sia congrua, in quanto portante un premio pari a circa il 15-20% rispetto al prezzo dell’azione Bpm prima che fosse influenzato positivamente dall’offerta in corso su Anima e da ulteriori speculazioni riguardo a possibili operazioni di M&A”, dichiara Andrea Orcel, amministratore delegato di UniCredit, a margine della nota.

Manovra,confronto Urso-Orsini su modifiche Ires premiale e Transizione 5.0

Manovra,confronto Urso-Orsini su modifiche Ires premiale e Transizione 5.0Roma, 13 dic. (askanews) – Nel bilaterale che ha preceduto la riunione sul Libro Verde “Made in Italy 2030”, svoltasi questa mattina al ministero delle Imprese e del made in Italy con la partecipazione dei vertici di Confindustria, secondo quanto si apprende il ministro Adolfo Urso si è confrontato con il presidente degli industriali Emanuele Orsini sugli emendamenti alla manovra, che saranno presentati nelle prossime ore. In particolare, sulle modalità dell’Ires premiale e sulle modifiche apportate a Transizione 5.0.


Il Mimit ha infatti ottenuto il consenso della commissione europea su procedure semplificate e più efficaci, che saranno contenute nell’emendamento al piano come sollecitato dalle stesse imprese. Vis

Accordo di collaborazione tra askanews e l’agenzia turca DHA

Accordo di collaborazione tra askanews e l’agenzia turca DHARoma, 13 dic. (askanews) – askanews e Demirören News Agency (DHA) hanno siglato un accordo di collaborazione che propone agli abbonati e ai clienti delle due agenzie di informazione un nuovo progetto di informazione, multimediale e multipiattaforma, che unisce la Turchia e l’Italia.


La partnership prevede lo scambio dei rispettivi contenuti giornalistici tra le due redazioni, con l’obiettivo di raccontare la cooperazione tra Italia e Turchia su questioni bilaterali, regionali e globali e i legami tra le rispettive società civili; così, come di sviluppare nuovi ambiti di collaborazione transnazionale per offrire servizi e prodotti informativi e di comunicazione su misura, per ogni esigenza di istituzioni e imprese italiane e turche. “È una partnership che mette a fattor comune – sottolinea Gianni Todini, direttore responsabile di askanews – l’expertise e le esperienze giornalistiche di due agenzie di stampa interamente private, facendo leva sulla comune identità mediterranea in un contesto globale di frammentazione economica e politica. In particolare, mediante questa intesa – prosegue Todini – anche attraverso una programmazione congiunta di attività, ci impegniamo a dar vita ad uno spazio informativo, che sia punto di riferimento, per quanti desiderano approfondire, sul piano economico – commerciale, le relazioni bilaterali tra Italia e Turchia che sono eccellenti, come ha confermato la visita ufficiale del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ad Ankara di inizio anno, con interscambio e investimenti in crescita e collaborazioni in diversi settori d’importanza strategica”.


Il direttore generale della DHA, Cemal Coskun, ha dichiarato che, come principale agenzia di stampa privata della Turchia, attribuiscono grande importanza alle collaborazioni. Ha aggiunto: “Siamo felici di collaborare con askanews, una delle agenzie di notizie più forti d’Italia”. Evidenziando l’importanza della cooperazione tra le due agenzie, Coskun ha inoltre affermato: “Come detto dal direttore di askanews, Gianni Todini, intendiamo realizzare prodotti e servizi informativi che diventino un punto di riferimento tra i due Paesi. L’amicizia tra i due Paesi ha un grande significato per la geografia mediterranea ed europea. Nel 2032 organizzeremo insieme il Campionato Europeo. I nostri partenariati strategici e il volume degli scambi commerciali sono in aumento”.

Natale, prodotti enogastronomici e giocattoli i doni più gettonati

Natale, prodotti enogastronomici e giocattoli i doni più gettonatiRoma, 13 dic. (askanews) – Più regali sotto l’albero di Natale. Cresce la quota di italiani intenzionati a fare acquisti natalizi: il 79,9% contro il 73,2% del 2023. Tra i doni più gettonati si confermano i prodotti enogastronomici, i giocattoli, i libri, l’abbigliamento e gli articoli per la bellezza. Questi i principali risultati di un’indagine sui consumi di Natale 2024 realizzata da Confcommercio-Imprese per l’Italia in collaborazione con Format Research.


Lo shopping natalizio riflette abitudini sempre più multicanale: il 62,6% degli intervistati sceglie di combinare negozi fisici e online, mentre il 27,5% si affida esclusivamente ai punti vendita tradizionali. Cresce la quota di chi prevede di spendere oltre 300 euro, anche se la spesa media si attesta intorno ai 207 euro. Tuttavia, rispetto al 2023, diminuisce la percentuale di italiani che sono riusciti a risparmiare qualcosa durante l’anno: il 64% contro il 72,6% dell’anno precedente. La tredicesima continuerà a essere un sostegno importante per molte famiglie, destinata principalmente alle spese per la casa e la famiglia (22,1%), al risparmio (21,9%) e al pagamento di tasse e bollette (21,7%). Non solo doni sotto l’albero. Gli italiani, durante le festività natalizie spenderanno anche per pranzi, addobbi ed eventi: il 73,4% in prevalenza per cibi e bevande, il 10,9% per gli accessori per le feste, e poi per le decorazioni o per partecipare ad eventi e intrattenimenti. Il 71,9% dichiara che rinnoverà gli addobbi natalizi della propria abitazione. Tra coloro che pianificano di farlo, si prevede una spesa media di circa 47 euro. Durante questo Natale, il 63,2% degli italiani dichiara di voler donare e impegnarsi in attività di beneficenza.

Ruffini: lascio l’Agenzia delle Entrate ma non scendo in campo

Ruffini: lascio l’Agenzia delle Entrate ma non scendo in campoMilano, 13 dic. (askanews) – Il direttore delle Entrate Ernesto Maria Ruffini lascia l’incarico. “Il clima è cambiato”, dice in una intervista al Corriere della Sera. “Non scendo in campo, ma rivendico il diritto di parlare”. Ruffini nell’intervista dice di aver visto “mercoledì il ministro Giorgetti per avvertirlo dell’intenzione di rimettere il mandato e consentire così il regolare passaggio di consegne con chi sarà chiamato a succedermi”.


Alla domanda sulle ragioni che stanno dietro le sue dimissioni Ruffini spiega che che è “l’unico modo per rimanere me stesso. Sono un avvocato che da tanti anni scrive e partecipa a incontri pubblici su ciò che ci unisce, come la Costituzione e l’ugua- glianza. Ho letto però che parlare di bene comune sarebbe una scelta di campo. E che dunque dovrei tacere oppure lasciare l’incarico. La mia unica bussola in questi anni è stata il rispetto per le leggi e per il mandato che mi è stato affidato, perché il senso più profondo dello Stato è questo: es- sere al di sopra delle parti, servire il bene comune. Quello che è accaduto in questi giorni intorno al mio nome descrive un contesto cambiato rispetto a quando ho assunto questo incarico e anche rispetto a quando ho accettato di rimanere. Ne traggo le conseguenze”. “È stata fatta persino una descrizione caricaturale del ruolo di Direttore dell’Agenzia, come se combattere l’evasione fosse una scelta di parte e addirittura qualcosa di cui vergognarsi – ha aggiunto – Se le cose stanno così, mi sono detto, che senso ha rimanere? Passo la mano, nessun problema”.

Pnrr, Foti: nessuna proroga, obiettivo resta giugno 2026

Pnrr, Foti: nessuna proroga, obiettivo resta giugno 2026Roma, 12 dic. (askanews) – “Se noi andiamo oggi sulla strada di iniziare a parlare di proroghe non realizziamo nessun obiettivo, per quanto mi riguarda l’obiettivo è il 30 giugno 2026”. Lo ha detto Tommaso Foti, ministro per gli Affari europei, il Pnrr e le Politiche di coesione, nel suo intervento ad Atreju.


In ogni caso “non siamo noi – ha aggiunto – che diamo la proroga, dovrebbe venire dall’Europa”, “c’è un certo pessimismo che si vede oggi diffuso rispetto al Pnrr mi sembra un catastrofismo inutile”.