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Banche, Ue conferma: chiesti chiarimenti a Italia su Golden Power

Banche, Ue conferma: chiesti chiarimenti a Italia su Golden PowerRoma, 8 apr. (askanews) – “Possiamo confermare che la Commissione europea ha chiesto” alle autorità dell’Italia “più informazioni sull’uso del ‘Golden Power’ sulle acquisizioni bancarie che potrebbero avvenire”. Lo ha riferito un portavoce della Commissione, Olof Gill, precisando che lo strumento utilizzato è “EU Pilot”, una procedura informale che può essere considerata di precontenzioso, dato che che precede le procedure di infrazione per cercare di evitarle.


“Lo applichiamo ogni volta che riteniamo che sia opportuno avere una discussione informale su questioni potenziali riguardo all’attuazione di normative europee”, ha detto rispondendo ad una domanda sul caso Bpm. Il portavoce ha tuttavia puntualizzato che non forniva dettagli sull’ipotesi che il contenuto di questa procedura riguardasse quella banca specifica. “Non diamo dettagli su queste comunicazioni data la loro confidenzialità – ha detto – posso solo confermare che abbiamo mandato una comunicazione”.

Antitrust: multa da 20 milioni sui servizi di biglietteria al Colosseo

Antitrust: multa da 20 milioni sui servizi di biglietteria al ColosseoRoma, 8 apr. (askanews) – L’Antitrust ha sanzionato per quasi 20 milioni di euro la Società Cooperativa Culture (CoopCulture) e gli operatori turistici Tiqets International, GetYourGuide Deutschland, Walks, Italy With Family, City Wonders Limited e Musement. L’istruttoria era stata avviata a luglio del 2023 dopo che l’Antitrust aveva raccolto vari elementi informativi che evidenziavano la sostanziale impossibilità di acquistare online biglietti per l’ingresso al Parco Archeologico del Colosseo. L’Autorità, si legge in una nota, ha irrogato a CoopCulture, che ha gestito dal 1997 al 2024 il servizio ufficiale di vendita dei biglietti per l’accesso al Colosseo, una sanzione amministrativa pecuniaria di 7 milioni di euro, perché ha contribuito, in piena consapevolezza, al fenomeno della grave e prolungata indisponibilità dei biglietti di ingresso per il Colosseo a prezzo base. In particolare CoopCulture, da un lato, non ha adottato iniziative adeguate per far fronte all’accaparramento dei titoli di accesso con metodi automatizzati; dall’altro, ha riservato significativi quantitativi di biglietti alla vendita abbinata alle proprie visite didattiche, da cui traeva rilevanti benefici economici. Essa ha così costretto i consumatori a rivolgersi a tour operator e a piattaforme che rivendevano biglietti abbinati a servizi aggiuntivi (ad esempio guida turistica, pick up, salta fila) e a prezzi notevolmente più alti.


Nell’ambito dello stesso procedimento, l’Autorità ha irrogato sanzioni pecuniarie anche ai sei operatori turistici, che hanno acquistato biglietti con bot o altri strumenti automatizzati, contribuendo al fenomeno del rapido esaurimento dei biglietti stessi a prezzo base sul sito del concessionario CoopCulture. Così facendo, questi operatori si sono avvantaggiati della sistematica indisponibilità di biglietti che ha costretto i consumatori che volevano visitare il Colosseo a reperirli in questo modo a prezzi anche molto più alti perché abbinati ai servizi aggiuntivi offerti da loro o da altri operatori turistici. L’Autorità ha accertato che le condotte di CoopCulture integrano una pratica commerciale scorretta in violazione dell’articolo 20, comma 2, del Codice del consumo; le condotte attuate da Tiqets International, GetYourGuide Deutschland, Walks, Italy With Family, City Wonders Limited e Musement sono invece risultate scorrette ai sensi degli articoli 24 e 25 dello stesso Codice e, a far data dal 2 aprile 2023, anche ai sensi dell’articolo 23, comma 1, bb-bis) del predetto Codice.

Industria Felix, il riscatto del Sud: 9 aziende su 10 in utile

Industria Felix, il riscatto del Sud: 9 aziende su 10 in utileRoma, 8 apr. (askanews) – Il Sud si riprende la sua rivincita. Poco più di 9 imprese su 10 registrano utili nell’anno fiscale 2023: in Basilicata il 92,4%, in Molise il 92,1%, in Calabria 91,6% e in Puglia il 90,2%. Nelle due regioni capofila d’Italia in valori assoluti, Lombardia e Veneto, il dato percentuale è inferiore al 90%. Per crescita del fatturato spiccano alcune province, in particolare quelle di Isernia (33,2%) in Molise e di Vibo Valentia (31,9%) in Calabria; in Puglia raggiungono la doppia cifra percentuale quelle di Brindisi (13,2%), Bat (12,8%) e Lecce (11%), mentre in Basilicata Potenza (11,3%) fa meglio di Matera (9,4%). In valori assoluti emerge la Puglia con circa 11mila società di capitali con sede legale nella regione e ricavi per 85 miliardi di euro, calcolando le imprese sopra il milione di euro di fatturato. A seguire ci sono la Calabria con circa 3.500 imprese e 17 miliardi di ricavi, la Basilicata con 1.500 imprese e 10 miliardi e il Molise con 800 società e 7 miliardi. La provincia, invece, che registra maggiori ricavi è quella di Bari con 43,6 miliardi di euro (+7,4%). I dati della Campania saranno diramati nell’evento che sarà realizzato a Napoli il 22 maggio, dopo quello del Centro e delle Isole in programma a Roma il 29 aprile.


È quanto emerge in anteprima dalla maxi inchiesta su circa 17mila bilanci delle società di capitali con fatturati sopra il milione di euro con sede legale in 4 regioni del Sud nell’anno fiscale 2023, gli ultimi disponibili nel complesso che consentono a Industria Felix Magazine, periodico di economia diretto da Michele Montemurro in supplemento con Il Sole 24 Ore e Cerved, di realizzare una fotografia aggiornata dello stato dell’arte. L’inchiesta sarà presentata dettagliatamente giovedì pomeriggio 10 aprile a Bari a Villa Romanazzi Carducci per il 63° evento del Premio Industria Felix, riservato a Basilicata, Calabria, Molise e Puglia, rispettivamente 7a, 4a, 7a e 11a edizioni, che sarà presentato dalla giornalista e conduttrice del Tg1 Maria Soave. L’evento sarà dedicato al docente universitario dell’Università di Bari Federico Pirro, tra i fondatori del Comitato scientifico di Industria Felix, che nel 2015 ha aperto i lavori della prima edizione ad Acaya, motivo per cui la tappa è stata eccezionalmente spostata nel capoluogo di regione. Saranno premiate le 90 imprese più performanti a livello gestionale, affidabili finanziariamente e talvolta sostenibili delle regioni coinvolte. L’evento è organizzato da Industria Felix Magazine, in collaborazione con Cerved e A.C. Industria Felix, con la media partnership di Askanews, con i patrocini del Politecnico di Bari, delle Università di Bari, Foggia e Lecce, con la partnership di Banca Mediolanum, Mediolanum Private Banking, ELITE (Euronext), M&L Consulting Group, EpyonVivida. IFM supporta “Sustainable Development Goals”.


Qui di seguito i nomi delle 90 aziende premiate che interverranno con imprenditori e manager, distinte per provincia in relazione alla sede legale. BASILICATA (10). Matera (4): Clemente S.R.L., Dimotex S.R.L. Semplificata, E-Geos S.P.A., Lucana Sistemi S.R.L.. Potenza (6): Area Dodici S.R.L., Azzurra S.R.L. Semplificata, Cantine del Notaio Società Agricola A R.L., Gda S.P.A., Guglielmi Serramenti S.R.L., Orizzonti Holding S.P.A..


CALABRIA (28). Catanzaro (9): Arcuri Cravatte S.R.L., Arpaia S.P.A., Camas Energy S.R.L., Infosys S.R.L., Profiltek S.R.L., Raffaele S.P.A., Sandro Greco S.P.A., Scamar S.R.L., Tutto Calabria di A. Celli S.R.L.. Cosenza (12): Besidetech S.R.L., Borgo dei Mastri S.R.L., Cps S.R.L., Greco Ecology S.R.L., Iaquinta S.R.L. – Costruzioni & Ambiente, Idrogeo S.R.L., Italbacolor S.R.L., Italiana Vacanze S.R.L., Keliweb S.R.L., La Poligrafica S.R.L., Nonsolocaldaie S.R.L., Pirossigeno S.R.L.. Crotone (3): Cantine Vincenzo Ippolito S.R.L. Agricola, Max Relax S.R.L., Schipani S.R.L.. Reggio Calabria (4): Agrumaria Reggina S.R.L., Biemme Finestre S.R.L., Cadi dei F.lli Milasi S.R.L., Eletek Sistemi S.R.L.. MOLISE (5). Campobasso (2): F.I.M.El. S.R.L., Its Costruzioni S.R.L.. Isernia (3): Caseificio Molise S.R.L., Cisar S.R.L., Grafica Isernina S.R.L..


PUGLIA (47). Bari (18): Acmei Sud S.P.A., Azienda Agricola Grappolo Rosso Società Agricola A R.L., Domar S.P.A., Edil Sina Costruzioni S.R.L., F. Divella S.P.A., Ferrovie Appulo Lucane S.R.L., Garofoli S.P.A., Gts Rail S.P.A., Hyprom S.R.L., Icam S.P.A., Maiora S.P.A., Manelli Impresa S.P.A., Mec.Line S.R.L., Nias S.P.A., Oropan S.P.A., Sicurezza Trasporti Autolinee – Sita Sud S.R.L., Spazio Eventi S.R.L., Tersan Puglia S.P.A.. Barletta Andria Trani (3): Cofra S.R.L., Inart3 S.R.L., Silvestris Infissi S.R.L.. Brindisi (3): Soavegel S.R.L., Stampi Sud S.R.L., Technoacque S.R.L.. Foggia (6): Ape S.R.L., Avioman Manutenzione e Costruzioni Aeronautiche S.R.L., Garganica Residence S.R.L., Manta Group S.R.L., Molino De Vita S.R.L., Tecnologie Materiali Compositi S.R.L.. Lecce (9): D.F.V. S.R.L., Elledi S.R.L., Galileopro S.P.A., Lasim S.P.A., Leo Shoes S.R.L., Links S.P.A., Mastek S.R.L., Pellegrino Vending S.R.L., Ristosì S.R.L.. Taranto (8): Castiglia S.R.L., Edilplastic S.R.L., Ilstudio Engineering & Consulting Studio S.R.L., Nuova Luce Società Cooperativa Sociale A R.L., Nurith S.P.A., Progeva S.R.L., Strumentimusicali.Net S.R.L., Zanzar S.P.A.. I saluti saranno portati dal presidente di Confindustria Puglia Sergio Fontana, interverranno inoltre il sales execution director di Cerved Dino Covino per presentare il focus sull’andamento delle imprese del Sud, per Banca Mediolanum il wealth planner Stefano Giordano, il network regional manager Puglia, Matera, Calabria Ugo Lombardi, la DG di Mediolanum Fiduciaria Silvia Lazzarini e il senior private banker Piero Laterza, il relationship manager di ELITE (Euronext) Antonio Pellè, i consultant di M&L Consulting Group Alessio Ghidone e Veronica La Gattuta, i co-founder e partner di EpyonVivida Angelo Domenico Conte e Cesare Zanotto. Parteciperanno inoltre alcuni componenti del Comitato scientifico di Industria Felix: Cesare Pozzi (Luiss) per le conclusioni, Filippo Liverini (imprenditore), Michele Chieffi (commercialista) e Francesco Lenoci (Università Cattolica). L’inchiesta sulle performance gestionali delle società di capitali in chiave regionale sarà a cura dal direttore di IFM Michele Montemurro.

Dazi, De Guindos (Bce): Ue risponda con prudenza, evitare escalation

Dazi, De Guindos (Bce): Ue risponda con prudenza, evitare escalationRoma, 8 apr. (askanews) – “L’Europa si trova in una situazione complicata”, in cui deve rispondere alle decisioni sui dazi commerciali degli Stati Uniti: “la risposta deve essere ovviamente meditata, prudente e sensata. E dobbiamo cercare di evitare una escalation a una guerra commerciale completa”. Lo ha affermato il vicepresidente della Bce, Luis de Guindos intervenendo a una conferenza organizzata a Madrid dall’associazione bancaria della Spagna.


L’aumento dei dazi deciso da Washington “è più elevato di quanto si sperava inizialmente. La reazione del mercato è improntata all’avversione al rischio e hanno corretto repentinamente le quotazioni” alle aspettative mutate su crescita e inflazione. “Un aspetto positivo – ha notato – è che i mercati restano sempre allo stato liquido, non si è vista una situazione di panico”. Secondo l’esponente della Bce “la preoccupazione dei mercati non è tanto per la decisione Usa ma sulla possibilità di un secondo round di dazi e ritorsioni con una escalation verso una guerra commerciale completa”.


Ad ogni modo “la decisione dell’amministrazione usa è un cambio di paradigma e i mercati tendono a cercare una nuova situazione di equilibrio. Quello che sappiamo sicuramente è che il nuovo ordine internazionale implicherà maggiore frammentazione”. In questo quadro “quello che è evidente – ha aggiunto – è che l’Europa deve aumentare la sua autonomia rispetto al nuovo ordine geopolitico globale e questo implica riforme, come l’integrazione dei mercati dei servizi”. (fonte immagine: Asociación Española de Banca).

Bankitalia: incertezza e timori dazi gravano prospettive imprese

Bankitalia: incertezza e timori dazi gravano prospettive impreseRoma, 8 apr. (askanews) – Sulle prospettive delle imprese in Italia per quest’anno gravano l’incertezza e le preoccupazioni derivanti dagli effetti diretti o indiretti delle politiche commerciali degli Stati Uniti. Mentre al momento continuano a prevalere le valutazioni di peggioramento sia della situazione economica generale corrente sia delle proprie condizioni operative a breve termine. Nel primo trimestre – prima delle decisioni della scorsa settimana sui dazi commerciali da parte dell’amministrazione Trump – sono tuttavia migliorati i giudizi sull’andamento delle vendite, sia correnti sia per il trimestre successivo, in particolare nella manifattura, grazie alla domanda estera. E’ la fotografia scattata dalla Banca d’Italia, nella sua “Indagine sulle aspettative di inflazione e crescita”, relativa al primo trimestre e che coinvolge imprese italiane dell’industria e dei servizi con almeno 50 addetti, su un campione ampliato da questa edizione da 1.500 a 2.500 unità.


La rilevazione è stata condotta tra il 21 febbraio e il 19 marzo, riporta Bankitalia con un comunicato. Per il prossimo trimestre si prefigura un’espansione anche dell’occupazione in tutti i settori, con aumenti salariali nel complesso contenuti. Nelle costruzioni i giudizi sulla domanda e sulle condizioni operative restano migliori che nel resto dell’economia, ma è rallentata l’attività delle imprese operanti prevalentemente nel comparto residenziale.


Pur ritenendo le condizioni per investire ancora sfavorevoli, si legge, le imprese si attendono un aumento della spesa nominale per investimenti nel 2025 in linea con quello previsto nella precedente indagine. Le valutazioni sull’accesso al credito risultano stabili e la posizione di liquidità è ritenuta nel complesso soddisfacente. I listini praticati dalle imprese negli ultimi 12 mesi sono cresciuti a un ritmo marginalmente più sostenuto nell’industria e hanno rallentato nei servizi e nelle costruzioni; per i prossimi 12 mesi, la crescita dei prezzi rimarrebbe nel complesso moderata. Le aspettative delle imprese sull’inflazione al consumo sono aumentate su tutti gli orizzonti di previsione, pur rimanendo su valori inferiori al 2 per cento.

Dazi, Trump disponibile a trattare ma lancia accuse contro la Ue

Dazi, Trump disponibile a trattare ma lancia accuse contro la UeRoma, 7 apr. (askanews) – Il presidente Usa Donald Trump lascia la porta aperta a trattative sul tema dirompente dei dazi commerciali. Anche con l’Europa, forse più che con la Cina, su cui ha ribadito una linea dura, un nuovo ultimatum: se Pechino non rimuoverà le rappresaglie che ha annunciato con dazi al 34% sulle merci Usa, Washington alzerà i suoi dazi contro la Cina al 50%. Ma poi ha lanciato una una serie di dure accuse anche contro le pratiche commerciali e regolamentari dell’Unione europea.


Perché secondo il presidente Usa l’Ue non solo utilizza dazi contro le merci americane, ma impone anche barriere non monetarie, tramite leggi e regolamenti “impossibili” da rispettare. E manipola la sua valuta, tenendo l’euro artificiosamente basso. Più in generale “ci sono tanti paesi che si stanno facendo avanti per negoziare con noi, praticamente tutti i Paesi”, ha riferito durante una conferenza stampa dalla Casa Bianca assieme al premier di Israele, Benjamin Netanyahu. “Penso che se possiamo fare un accordo buono per gli Stati Uniti, un accordo che finalmente sia America First” allora “stringeremo accordi”, altrimenti si andrà avanti con i dazi.


Con la Ue in particolare “abbiamo un deficit di 350 miliardi di dollari e sparirà velocemente – ha affermato Trump -. Uno degli strumenti è che dovranno comprare la nostra energia, perché ne hanno bisogno. E negli Usa abbiamo più energia da vendere di qualunque altro Paese nel mondo”. Secondo il numero uno della Casa Bianca “l’Unione europea è stata molto negativa per noi” sul commercio. “Non comprano le nostre auto, non comprano i nostri prodotti agricoli, non comprano praticamente niente e vendono milioni di auto. E noi non abbiamo una sola auto Usa che venga venduta in Europa. Non sarà più così, il commercio sarà equo e reciproco e al momento non lo è”. Peraltro la Ue contro gli Usa non usa “solo i dazi – ha sostenuto Trump – ma anche gli standard, come sui crash test (per le auto-ndr)”. Li fanno in modo che siano “impossibili. Fanno regole e regolamenti che sono solo disegnati per impedirti di vendere in quei paesi. E noi non lo lasceremo fare”. Nelle Ue ci sono “barriere monetarie e barriere non monetarie. E fanno barriere così dure che è impossibile essere ammessi – ha insistito -. I dazi sono una grande parte, ma c’è un’altra grande parte che sono le barriere” non monetarie.


“E poi manipolano la valuta e la tengono bassa – ha detto ancora Trump -. Fanno calare le loro valute e poi diventa per noi molto difficile vendere un camion o i prodotti, perché la loro valuta è bassa e la nostra è molto più alta relativamente. E per noi diventa molto difficile”. Ora con i dazi sulle importazioni negli Usa e le trattative in corso con vari Paesi, tra cui quelli della Ue “abbiamo un’opportunità per resettare il tavolo sul commercio”, ha detto ancora il presidente Usa. (fonte immagine: The White House)

Dazi, Trump pronto a trattare ma lancia accuse contro la Ue

Dazi, Trump pronto a trattare ma lancia accuse contro la UeRoma, 7 apr. (askanews) – Il presidente Usa Donald Trump lascia la porta aperta a trattative sul tema dirompente dei dazi commerciali. Anche con l’Europa, forse più che con la Cina, su cui ha ribadito una linea dura, un nuovo ultimatum: se Pechino non rimuoverà le rappresaglie che ha annunciato con dazi al 34% sulle merci Usa, Washington alzerà i suoi dazi contro la Cina al 50%. Ma poi ha lanciato una una serie di dure accuse anche contro le pratiche commerciali e regolamentari dell’Unione europea.


Perché secondo il presidente Usa l’Ue non solo utilizza dazi contro le merci americane, ma impone anche barriere non monetarie, tramite leggi e regolamenti “impossibili” da rispettare. E manipola la sua valuta, tenendo l’euro artificiosamente basso. Più in generale “ci sono tanti paesi che si stanno facendo avanti per negoziare con noi, praticamente tutti i Paesi”, ha riferito durante una conferenza stampa dalla Casa Bianca assieme al premier di Israele, Benjamin Netanyahu. “Penso che se possiamo fare un accordo buono per gli Stati Uniti, un accordo che finalmente sia America First” allora “stringeremo accordi”, altrimenti si andrà avanti con i dazi.


Con la Ue in particolare “abbiamo un deficit di 350 miliardi di dollari e sparirà velocemente – ha affermato Trump -. Uno degli strumenti è che dovranno comprare la nostra energia, perché ne hanno bisogno. E negli Usa abbiamo più energia da vendere di qualunque altro Paese nel mondo”. Secondo il numero uno della Casa Bianca “l’Unione europea è stata molto negativa per noi” sul commercio. “Non comprano le nostre auto, non comprano i nostri prodotti agricoli, non comprano praticamente niente e vendono milioni di auto. E noi non abbiamo una sola auto Usa che venga venduta in Europa. Non sarà più così, il commercio sarà equo e reciproco e al momento non lo è”. Peraltro la Ue contro gli Usa non usa “solo i dazi – ha sostenuto Trump – ma anche gli standard, come sui crash test (per le auto-ndr)”. Li fanno in modo che siano “impossibili. Fanno regole e regolamenti che sono solo disegnati per impedirti di vendere in quei paesi. E noi non lo lasceremo fare”. Nelle Ue ci sono “barriere monetarie e barriere non monetarie. E fanno barriere così dure che è impossibile essere ammessi – ha insistito -. I dazi sono una grande parte, ma c’è un’altra grande parte che sono le barriere” non monetarie.


“E poi manipolano la valuta e la tengono bassa – ha detto ancora Trump -. Fanno calare le loro valute e poi diventa per noi molto difficile vendere un camion o i prodotti, perché la loro valuta è bassa e la nostra è molto più alta relativamente. E per noi diventa molto difficile”. Ora con i dazi sulle importazioni negli Usa e le trattative in corso con vari Paesi, tra cui quelli della Ue “abbiamo un’opportunità per resettare il tavolo sul commercio”, ha detto ancora il presidente Usa. (fonte immagine: The White House)

Dazi, Trump: Ue impone dazi, barriere con regole e manipola valuta

Dazi, Trump: Ue impone dazi, barriere con regole e manipola valutaRoma, 7 apr. (askanews) – L’Europa non utilizza solo dazi commerciali contro gli Stati Uniti, ma anche leggi e regolamenti – come sugli standard per le auto – che di fatto impediscono alle merci americane di essere esportate nella Ue. E manipolano la loro valuta (l’euro): sono le accuse lanciate dal presidente Usa, Donald Trump, durante una conferenza stampa dalla casa Bianca assieme al premier di Israele Benjamin Netanyahu.


“Non sono solo i dazi – ha detto – sono anche gli standard, come sui crash test (per le auto-ndr)”. Li fanno in modo che siano “impossibili”. “Fanno regole e regolamenti che sono solo disegnati per impedirti di vendere in quei paesi. E noi non lo lasceremo fare”. Nelle Ue ci sono “barriere monetarie e barriere non monetarie. E fanno barriere così dure che è impossibile essere ammessi – ha insistito -. I dazi sono una grande parte, ma c’è un’altra grande parte che sono le barriere” non monetarie. “E poi manipolano la valuta e la la tengono bassa – ha detto ancora Trump -. Fanno calare le loro valute e poi diventa per noi molto difficile vendere un camion o i prodotti, perché la loro valuta è bassa e la nostra è molto più alta relativamente. E per noi diventa molto difficile”.


Ora con i dazi sulle importazioni negli Usa e le trattative in corso con vari Paesi, tra cui quelli della Ue “abbiamo un’opportunità per resettare il tavolo sul commercio”, ha detto ancora Trump.

Dazi, Trump: Ue molto negativa per Usa, non comprano nulla da noi

Dazi, Trump: Ue molto negativa per Usa, non comprano nulla da noiRoma, 7 apr. (askanews) – “L’Unione europea è stata molto dura negli anni per il commercio con gli Stati Uniti. Hanno creato una forza unificata contro il commercio Usa. Ora è veramente il loro turno: l’Unione europea è stata molto negativa per noi. Non compra le nostre auto, non compra i nostri prodotti agricoli, non comprano praticamente niente e vendono milioni di auto, tra Volkswagen e Bmw negli Usa. E noi non abbiamo una sola auto Usa che venga venduta in Europa. Non sarà più così, il commercio sarà equo e reciproco e al momento non lo è”. Lo ha affermato il presidente Usa, Donald Trump, durante una conferenza stampa dalla casa Bianca assieme al premier di Israele Benjamin Netanyahu.


“Abbiamo un deficit con la Ue di 350 miliardi di dollari e sparirà velocemente – ha aggiunto Trump -. Uno degli strumenti è che dovranno comprare la nostra energia, perché ne hanno bisogno. E negli Usa abbiamo più energia da vendere di qualunque altro Paese nel mondo”.

Oro -2% e torna sotto quota 3.000 dollari l’oncia

Oro -2% e torna sotto quota 3.000 dollari l’onciaRoma, 7 apr. (askanews) – L’oncia d’oro cade sotto la soglia psicologica dei 3.000 dollari. Nonostante la fuga dal rischio e dai mercati azionari stia proseguendo anche in questo avvio di settimana, con crolli delle Borse in mezzo mondo, gli investitori sembrano non precipitarsi sul bene rifugio per eccellenza. E in serata l’oro segna un calo del 2% a 2.974 dollari l’oncia.


Poco dopo la firma dei nuovi dazi commerciali da parte del presidente Usa Donald Trump, il segretario di Stato al Tesoro, Scott Bessent a fornito un elemento che potrebbe spirgare queste dinamiche. L’oro infatti è stato esentato dai dazi, ha spiegato Bessent. Mentre precedentemente l’ipotesi che venisse a sua volta sottoposto a questi provvedimenti aveva contribuito a massicci deflussi di oro fisico da tutti i mercati del mondo verso gli Usa, nel timore che successivamente questi movimenti sarebbero stati penalizzati. E questo aveva contribuito a far lievitare i prezzi a nuovi record.