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Renzi: Conte ha un unico obiettivo, distruggere il Partito democratico

Renzi: Conte ha un unico obiettivo, distruggere il Partito democraticoRoma, 8 apr. (askanews) – “Il PD che insegue il Movimento 5 stelle va in debito d’ossigeno. Perché? Perché Conte ha un unico obiettivo: distruggere il PD. E il PD sembra vittima della sindrome di Stoccolma. Da Bari a Torino il glorioso partito riformista di una volta sembra farsi dettare la linea dal grillismo che a sua volta segue la direzione illuminata tracciata dagli statisti de Il Fatto Quotidiano”. Lo scrive il leader di Italia viva, Matteo Renzi sulla Enews settimanale.


“Verrà presto il tempo in cui il ricordo dei nostri anni – coperto per molto tempo dalla lettera scarlatta del marchio di infamia – si tramuterà in nostalgia. La base del PD prima o poi si ricorderà che c’è stato un tempo in cui noi dettavamo la linea e gli altri seguivano e non come oggi quando il Movimento Cinque stelle detta le danze. La vera sconfitta del metodo di Michele Emiliano non è legata a un singolo episodio o a una inchiesta penale: Michele Emiliano è stato il primo a teorizzare che si dovessero copiare i grillini”, aggiunge. “Su Tap, su Ilva, su Buona Scuola, su Xylella: il governatore pugliese ha tracciato una linea e piano piano il resto del PD lo ha seguito. Il triste risveglio pugliese aiuterà a capire che il PD ha un futuro solo se smette di fare la sesta stella e torna a fare il partito riformista. Sarà capace? Bella domanda. Nel frattempo l’unica alternativa alla destra sovranista e alla sinistra populista siamo noi. Non è poco”, sottolinea Renzi.

Conte: Schlein cambi il Pd, prima che il Pd cambi lei

Conte: Schlein cambi il Pd, prima che il Pd cambi leiRoma, 8 apr. (askanews) – “Schlein cambi il Pd come aveva promesso prima che il Pd cambi lei”. Lo dice il presidente di M5s, Giuseppe Conte, in un’intervista al Corriere della Sera.


“Accusarci di slealtà” (come ha fatto la segretaria del Pd) “offende il popolo che ha creato il M5s e che, dal 2009, ha fatto del principio della legalità la nostra stella polare. Per noi non sono in gioco delle beghe tra partiti o tra leader, è in gioco la sostanza politica. Si tratta di rinnovare la classe dirigente per costruire qualcosa di diverso dall’Italia che non ci piace. Non possiamo fare spallucce e questo per noi vuol dire essere leali con i cittadini”, ha spiegato Conte aggiungendo che in queste ultime ore non ha sentito Schelein.

Anticiclone in ritirata, da martedì break di temporali con grandine

Anticiclone in ritirata, da martedì break di temporali con grandineRoma, 8 apr. (askanews) – Ultimo giorno, il più caldo, dell’anticiclone Narciso dopo di che arriverà un intenso break temporalesco. Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it comunica che la giornata odierna risulterà la più calda di questo periodo in cui l’anticiclone Narciso ha riportato una totale stabilità atmosferica e un clima molto mite, anzi, a tratti pure caldo. La giornata trascorrerà con un cielo molto più nuvoloso al Nord dove il tempo peggiorerà verso sera e in nottata a partire dalle Alpi occidentali. Le temperature massime potranno toccare i 30-31°C sulle vallate alpine e sulle Isole Maggiori e fino a 25-26°C su molte città italiane.


Da martedì le cose cambieranno radicalmente. Una perturbazione atlantica, pilotata da un vortice ciclonico in formazione sul Mar Ligure, impatterà sulle regioni settentrionali provocando un graduale peggioramento del tempo a partire da Val d’Aosta e Piemonte dove sono attese le prime precipitazioni. Il resto del Nord rimarrà in attesa, così come la Toscana. Mercoledì la perturbazione interesserà con maggior intensità il Nord con temporali, possibili grandinate e forti colpi di vento che colpiranno fortemente soprattutto la Lombardia, anche Milano, ma in genere molte zone della Pianura Padana. Le precipitazioni interesseranno anche l’Emilia, le Dolomiti e il Veneto occidentale (soprattutto la zona del Garda). Nubi in aumento sul resto d’Italia, ma senza particolari fenomeni se non qualcuno in Toscana e in Sardegna. Molto rapidamente il vortice dal Mar Ligure scenderà verso la Sardegna e quindi il nord Africa perdendo anche di energia, pertanto già da giovedì 11 il tempo tornerà a migliorare.


Arriverà nuovamente un campo di alta pressione piuttosto caldo e così, oltre al bel tempo prevalente, da venerdì le temperature saranno destinate ad alzarsi sensibilmente su tutte le regioni con valori massimi nuovamente sopra la media del periodo. Si prospetta quindi un altro weekend (quello del 13 e 14 aprile) molto soleggiato e decisamente più caldo di questo appena passato.

Calcio, Juventus-Fiorentina 1-0, Allegri: “Conta il risultato”

Calcio, Juventus-Fiorentina 1-0, Allegri: “Conta il risultato”Roma, 8 apr. (askanews) – Dopo il successo sulla Lazio in Coppa Italia Allegri torna a sorridere anche in campionato: Fiorentina battuta 1-0 grazie al gol di Gatti, quarto centro personale in campionato. Tre i gol annullati alla Juve nel primo tempo, tutti per fuorigioco. Nel finale decisivo Szczesny con due grandi interventi. Allegri allunga su Bologna e Atalanta e mantiene il distacco sulla Roma. Resta decimo Italiano.


“Nel primo tempo abbiamo pressato bene, creato e concesso pochissimo, ma la Fiorentina ha un’ottima squadra e alla fine abbiamo rischiato qualcosa – è l’analisi di Allegri a Sky Sport -. Quando giochi con questo spirito anche un po’ di buona sorte arriva dalla tua parte. Finale in calo per problemi di testa? In questo momento, dopo tante partite complicate e dopo un bel primo tempo, è normale ti manchi un po’ di forza nel finale”. Sulla corsa Champions alla luce dei risultati: “Vincere era importante ma mancano ancora tanti punti, e abbiamo anche una finale da raggiungere. Giocatori stanchi? In tanti hanno dato tanto, Danilo ha fatto una buona partita, ma direi che tutti si sono comportati bene, gli attaccanti hanno lavorato molto bene. In questo finale di stagione conta il risultato”. “Noi poco costanti nel corso della partita? Vorremmo tenere sempre palla, tirare sempre e non subire mai – ha proseguito Allegri a DAZN -, ma in campo c’è sempre un avversario. Quanti punti vale un allenatore in una stagione? Non saprei, so solo che abbiamo 62 punti, che sono quelli che ci meritiamo. Ricordiamoci sempre che stiamo facendo un percorso con tanti giovani in campo. Ora cerchiamo di arrivare all’obiettivo Champions. Sicuramente abbiamo vissuto un brutto periodo subendo il contraccolpo quando ci siamo allontanati dall’Inter. O forse abbiamo fatto troppi punti prima e troppi pochi dopo”.

La Lega festeggia 40 anni, il partito più longevo del Parlamento

La Lega festeggia 40 anni, il partito più longevo del ParlamentoBusto Arsizio (Va), 7 apr. (askanews) – “Scopo della Lega è il raggiungimento dell’autonomia amministrativa e culturale della Lombardia, ciò realizza le aspirazioni delle popolazioni locali a un’autogoverno che tenga conto della necessità di uno sviluppo sociale legato alle caratteristiche etniche e storiche del popolo lombardo”. È l’articolo 1 dello statuto della Lega Lombarda, letto dalla notaia varesina Franca Bellorini che il 12 aprile 1984 siglò l’atto di fondazione del partito, nel corso di una rievocazione di quel giorno di 40 anni fa che si è tenuta nella sala conferenze del Museo del Tessile di Busto Arsizio.


Un Amarcord al quale non ha partecipato il segretario Matteo Salvini, né l’atteso ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, né il fondatore Umberto Bossi, ma che si è incentrato sul racconto di un altro leghista della prima ora, Francesco Speroni, protagonista del libro-intervista di Marco Linari “Il volo padano”. Rispetto alla Lega di allora, ha osservato l’ex tecnico dell’Alitalia diventato all’improvviso un punto di riferimento della Seconda Repubblica, “ci sono differenze enormi, a iniziare dal capo”, “poi la Lega allora era territoriale, oggi ha carattere nazionale”, ma adesso punta dritta verso l’autonomia differenziata dopo essere “nata autonomista” ed essere passata per una fase secessionista. Di certo dalla Lega delle origini di Bossi e Leoni, passando attraverso l’alleanza per il Nord, sino ad arrivare alla versione nazionale della Lega di Salvini, Speroni c’è sempre stato. Tanto che la sua storia rappresenta un punto d’osservazione esclusivo, frutto di vent’anni al Parlamento europeo, sette al Senato e l’esperienza di ministro nel 1994, preceduta dalla battaglie nei Consigli regionali, provinciali e comunali. Una sfida condotta sfoggiando strane cravatte, sfoderando gesti dell’ombrello, ma restando fedele alla sua Lega.


Specializzato nello studio e nella stesura dei regolamenti, Speroni ha lanciato anche un avvertimento: il ddl Calderoli sull’autonomia è sì incardinato alla Camera per l’approvazione definitiva il 29 aprile, dunque “oggi ci sono le condizioni” e “io sono abbastanza fiducioso, ma ho fatto tanti anni in Parlamento e so che le trappole sono sempre pronte”.

Tennis, Berrettini vince a Marrakech: ottavo trofeo in carriera

Tennis, Berrettini vince a Marrakech: ottavo trofeo in carrieraRoma, 7 apr. (askanews) – Ottavo trofeto in carriera per Matteo Berrettini, conquistato al “Grand Prix Hassan II” (ATP 250 – montepremi 579.320 euro) sulla terra rossa di Marrakech, in Marocco. Un sorriso che dimostra che nulla è impossibile, e che non bisogna arrendersi mai. E che sottolinea il trofeo numero 90 per il tennis italiano, il quinto in questo 2024 dopo i tre di Sinner (Australian Open, Rotterdam e Miami) e il primo in carriera di Darderi (Cordoba).


Il 27enne romano, n.135 ATP, in tabellone con il ranking protetto, di nuovo protagonista in una finale del circuito maggiore dopo un anno e mezzo (ATP 250 di Napoli, ad ottobre del 2022), ha battuto per 75 62, in un’ora e tre quarti di partita, lo spagnolo Roberto Carballes Baena, n.64 ATP, campione in carica. Per il 31enne di Tenerife è la prima sconfitta in carriera in una finale ATP (in precedenza aveva giocato e vinto quelle di Quito 2018 ed appunto Marrakech 2023).


Matteo mette così in bacheca l’ottavo trofeo della carriera su 13 finali disputate (il primo dopo quello vinto sull’erba del Queren’s nel 2022), il quarto sul “rosso”.

Ciclismo, Mathieu Van der Poel trionfa alla Roubaix

Ciclismo, Mathieu Van der Poel trionfa alla RoubaixRoma, 7 apr. (askanews) – Era accaduto solo nel 1962 che un campione del mondo vincesse in rapida successione Giro delle Fiandre e Parigi-Roubaix. A bissare l’impresa c’è riuscito oggi Mathieu Van der Poel grazie ad una nuova, fantastica impresa. Ancora una volta l’iridato olandese, che era il grande favorito della prova, ha scelto l’attacco da lontano, muovendosi a 60 chilometri dalla conclusione nel settore di pavé di Orchies, sempre ben protetto dai compagni di squadra Philipsen e Vemeersch che hanno fatto una splendida gara nel ruolo di stopper. All’affondo dell’olandese, ha cercato di rispondere soprattutto Mads Pedersen ma senza riuscire ad impensierire Van der Poel. E come l’anno scorso al secondo posto Jasper Philipsen a coronare lo straordinario trionfo della Alpecin Deceuninck, con Mads Pedersen terzo, Nils Politt quarto e poco più indietro Stefan Kung quinto.


Dopo la partenza il gruppo si è assottigliatio chilometro dopo chilometro al punto che alla Foresta di Arenberg si sono presentati in 33 nel gruppo di testa: nella Foresta ha attaccato Van der Poel alla ruota del quale sono rimasti solo Pedersen, Van Dijke e Philipsen, ma il belga – compagno di squadra del campione del mondo – ha forato la ruota posteriore, quindi la situazione si è rimescolata con il rientro di una decina di corridori tra i quali Pidcock, Kung e Politt. L’azione dei tre attaccanti è stata annullata a 68 km dalla conclusione, al termine del settore numero 15, quello di Tilloy à Sars-et-Rosières. Ma è nel settore numero 13, quello di Orchies, che Mathieu Van der Poel ha sparato il suo colpo attaccando a velocità doppia rispetto agli avversari. Pochi chilometri e poi la resa degli avversari fino alla gloria finale.

Verstappen vince Gp del Giappone: tutto perfetto. Leclerc: non sono soddisfatto ma miglioreremo

Verstappen vince Gp del Giappone: tutto perfetto. Leclerc: non sono soddisfatto ma miglioreremoRoma, 7 apr. (askanews) – Max Verstappen vince il GP del Giappone precedendo il compagno di squadra Sergio Perez. Terza doppietta stagionale Red Bull su 4 GP. Poi le Ferrari di Carlos Sainz e Charles Leclerc, con lo spagnolo che ha infilato il monegasco al 46esimo dei 53 giri previsti togliendogli il podio.


“Fino alle qualifiche non ero completamente soddisfatto del bilanciamento – le parole di Verstappen – Poi abbiamo fatto delle modifiche che hanno aiutato oggi che ci hanno permesso di tenere la situazione sotto controllo”, ha raccontato il pilota di Hasselt in conferenza stampa, prima di sottolineare come anche in gara ci sia voluto qualche giro per comprendere al meglio come sfruttare la vettura. Credo che sia stata una vittoria fantastica. Penso che la parte più critica sia stata ovviamente la partenza, per stare davanti. Dopo di che, la macchina è andata sempre meglio durante la gara. Non so se abbia a che fare con l’arrivo delle nuvole. Ma sì, molto bene. Tutto è andato perfettamente, i pitstop sono andati bene, la strategia credo abbia funzionato bene, quindi non poteva andare meglio di così”. Per la Ferrari invece il weekend è agrodolce. Al podio di Sainz fa da contraltare la delusione di Leclerc. “Da inizio anno siamo molto forti in gara. Il feeling c’è sempre stato, anche se, per esempio, in Bahrain ho avuto un problema ai freni che ci ha impedito di mostrare il nostro reale potenziale” dice il monegasco. Poi Charles sottolinea le criticità: “Non sono chiaramente soddisfatto dell’intero weekend. Se fossi felice di un quarto posto, dovrei stare a casa. Come in Australia, la qualifica non è andata bene. Fatico a mettere nella giusta finestra le gomme ed è un aspetto che è cambiato rispetto a quando sono arrivato in F1. Purtroppo ne sto pagando le conseguenze. Devo lavorare per capire cosa non faccio in modo corretto durante il giro di lancio. Una volta capito il problema, sono sicuro che miglioreremo”.

Europee, Cng-Piepoli: il 47% dei giovani italiani è propenso a votare

Europee, Cng-Piepoli: il 47% dei giovani italiani è propenso a votareRoma, 7 apr. (askanews) – Il 47% dei giovani italiani sarebbe propenso a votare alle prossime elezioni europee. Un dato positivo, se si tiene conto che l’affluenza complessiva probabile è stimata al 45%, con un dato più basso per gli over 54, stimata al 43%. E’ quanto emerge da una recente indagine del Consiglio Nazionale dei Giovani (Cng), realizzata in collaborazione con l’Istituto Piepoli.


Considerando che nel 2019 la partecipazione al voto è stata del 54,5% e che da queste stime l’affluenza complessiva prevista sembrerebbe in flessione, confermando il trend di discesa degli ultimi 15 anni in Italia (opposto a quello generale europeo), il dato di partecipazione giovanile confermerebbe i risultati dell’indagine Eurobarometro sulle ultime elezioni europee che mostrano come nel 2019 l’aumento complessivo dell’affluenza alle urne è stato determinato principalmente dalle giovani generazioni in tutta l’Ue. In particolare, sarebbe sgtato determinato dai giovani cittadini sotto i 25 anni (+14 punti percentuali sul 2014) e dai 25-39enni (+12 punti percentuali sul 2014), con un’affluenza complessiva alle passate elezioni europee del 50,6%, la più alta dal 1994. Dallo studio emerge inoltre come per gli under 35 i temi affrontati nella campagna elettorale non riflettano le proprie preoccupazioni e priorità. Solo l’8% dei giovani, infatti, si ritiene molto soddisfatto dal dibattito politico sulle Europee, mentre 6 giovani su 10 reputano che quest’ultimo non stia affrontando adeguatamente le criticità e le esigenze che vivono.


Secondo la ricerca Consiglio Nazionale dei Giovani-Istituto Piepoli, il dato scende ulteriormente se ad essere presi in considerazione sono solo gli under 25-. Considerando il campione 18-24, infatti, è solo il 33% (molto o abbastanza) ad essere soddisfatto almeno in parte. Salgono così a 7 su 10 i giovani che ritengono che non si stiano affrontando adeguatamente criticità ed esigenze. Dato di molto inferiore a quello della fascia 35-54 dove la percentuale raggiunge il 50%. Per i giovani, i temi su cui il dibattito si deve orientare sono, invece, innanzitutto quelli relativi a lavoro e occupazione (39%), a cui seguono, in ordine di preferenza, scuola e università (18%), formazione post-scuola/università (18%) per lo sviluppo di nuove competenze professionali, e il cambiamento climatico (9%). Questi dati rivelano un urgente bisogno di riorientare il focus del dibattito politico verso questioni che hanno un impatto diretto sul futuro professionale e personale di ragazze e ragazzi.


“I dati che abbiamo rilevato sull’intenzione di voto dimostrano, ancora una volta, che sono soprattutto le giovani generazioni a voler contribuire alle scelte collettive, non solo del nostro Paese ma anche dell’Unione Europea – ha commentato la Presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani, Maria Cristina Pisani -. È la dimostrazione che sono per lo più i giovani a voler esercitare con responsabilità il loro diritto al voto, anche se solo l’8% dei giovani si ritiene molto soddisfatto dal dibattito di queste settimane sulle europee, ma, nonostante ciò, mostrano, ancora una volta, la volontà di contribuire alle scelte collettive non solo del nostro Paese ma anche dell’Unione Europea, indicando delle priorità chiare”. “E’ la ragione – secondo Pisani – per cui sarà necessario un sempre maggiore loro coinvolgimento nelle prossime settimane, sia in termini di individuazione di priorità, sia di elettorato attivo che passivo, considerando che anche a livello europeo la media dell’età degli eletti italiani continua ad essere alta, circa 49,2 anni. Un trend che deve essere invertito, considerando l’ampia volontà delle giovani generazioni di essere pienamente incluse nei processi decisionali per affrontare quelle che sono, a loro avviso, le maggiori criticità che vivono e che indicano con particolare chiarezza come urgenze e priorità”.

Incidente stradale in Campania, morti due carabinieri

Incidente stradale in Campania, morti due carabinieriMilano, 7 apr. (askanews) – Due carabinieri hanno perso la vita in un incidente stradale avvenuto la notte scorsa in provincia di Salerno. Lungo il percorso che collega i comuni di Eboli e Campagna, sono state coinvolte tre auto, una delle quali era quella dei militari. Le vittime sono il maresciallo Francesco Pastore, di 25 anni e l’appuntato scelto Domenico Ferraro, di 27 anni, entrambi originari della Puglia. Prestavano servizio alla stazione di Campagna.


Nell’incidente sono rimaste ferite quattro persone, tra cui un terzo militare. Sei ambulanze sono arrivate sul posto. L’incidente si è verificato sulla strada statale 91 della Valle del Sele, che collega il Quadrivio di Campagna alla località Sant’Andrea. “È con profondo dolore che esprimo, a nome mio e di tutta la famiglia della Difesa, i sentimenti del più profondo cordoglio ai familiari del Maresciallo Francesco Pastore e del Carabiniere Francesco Ferraro, militari dell’Arma scomparsi ieri sera a causa di un tragico incidente stradale durante lo svolgimento del loro servizio di controllo del territorio. Un pensiero di vicinanza e auguri di pronta guarigione all’altro carabiniere rimasto ferito”. Così il Ministro della Difesa Guido Crosetto dopo il tragico incidente avvenuto ieri sera sulla statale 91 a Campagna, provincia di Salerno, dove hanno perso la vita due carabinieri. Un altro militare è rimasto ferito e si trova in prognosi riservata presso l’ospedale di Eboli.


“Ho espresso all’Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, Capo di Stato Maggiore della Difesa e al Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi, Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, le mie più sentite condoglianze. Tutta la Difesa si stringe idealmente ai familiari e agli affetti più cari del Maresciallo Francesco Pastore e del Carabiniere Francesco Ferraro”, ha affermato il ministro.