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Usa, Biden a Baltimora: la nazione vi coprirà le spalle

Usa, Biden a Baltimora: la nazione vi coprirà le spalleRoma, 5 apr. (askanews) – La prima priorità delle autorità federali nel rispondere al crollo del ponte Francis Scott Key di Baltimora è quella di liberare il canale di navigazione per consentire il passaggio delle navi nel porto. Lo ha detto il presidente Usa Joe Biden, oggi in visita nella città del Maryland.


“La nostra prima priorità è aprire il porto – ha scandito Biden, secondo quanto scrive The Baltimora Sun -. E’ uno dei più grandi hub di logistica della nazione”, ha ricordato il presidente Usa sottolineando che l’impatto dello stop alle merci da e per il porto si sta ripercuotendo su tutta la nazione. Dopo essere stato informato sui lavori di ripristino, Biden ha prefigurato un’operazione molto impegnativa: “Migliaia di tonnellate di acciaio accartocciato rimangono depositate nell’acqua, impedendo alle navi di entrare e uscire dal porto”, ha spiegato.


Il presidente ha iniziato il suo discorso ricordando il legame della sua famiglia con Baltimora e la regione di Chesapeake Bay ribadendo il suo sostegno allo stato del Maryland e alla città di Baltimora: “La vostra nazione vi copre le spalle, ve lo assicuro”, ha sottolineato Biden.

Bari, Conte ai suoi: decisioni coraggiose per credibilità politica

Bari, Conte ai suoi: decisioni coraggiose per credibilità politicaBari, 5 apr. (askanews) – Dopo lo stop alle primarie del campo largo di centrosinistra per la candidatura a sindaco di Bari, il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, si è trattenuto nel capoluogo pugliese. Il M5S, fanno sapere i suoi, non molla sulla legalità e serra i ranghi, nel pomeriggio ha incontrato il gruppo territoriale e gli eletti comunali insieme ai vertici regionali e provinciali. Al centro del confronto, raccontano le fonti stellate, il nodo delle primarie e il lavoro di radicamento sul territorio.


Per il leader 5S è stata una preziosa occasione per ribadire alla comunità pentastellata di Bari il “massimo impegno e determinazione sul fronte della legalità, senza nessun compromesso o passo indietro”. Il ragionamento espresso da Conte è che in situazioni delicate come quelle che hanno interessato la città di Bari “la credibilità della politica” passa anche da “decisioni coraggiose” come quelle annunciate ieri.

Bari, dopo la rottura nel campo largo la speranza “terzo uomo”

Bari, dopo la rottura nel campo largo la speranza “terzo uomo”Bari, 5 apr. (askanews) – Il Terzo uomo è il titolo di un noir del 1949 vincitore del Festival di Cannes, Totò terzo uomo uscì due anni dopo con intenti decisamente meno drammatici. La ricerca del “terzo uomo” da candidare alla poltrona di sindaco è al momento l’ultima speranza per il devastato “campo largo” del centrosinistra a Bari: resta da verificare se i prossimi sviluppi della trama piegheranno verso il noir o la parodia. Le primarie fra Vito Leccese, capo di gabinetto del sindaco uscente Antonio Decaro, e il “civico” di sinistra Michele Laforgia, sono saltate dopo che una nuova inchiesta giudiziaria per corruzione elettorale ha messo in luce pratiche di compravendita dei voti – tutte da provare sul piano giudiziario -che fanno riferimento a un’area interna al centrosinistra barese, tanto da costringere alle dimissioni immediate Anita Maurodinoia, l’assessora ai Trasporti della Regione presieduta da Michele Emiliano. Giovedì quindi il leader del M5S, Giuseppe Conte, ha annunciato lo strappo, seguito dallo stesso Laforgia, che anzi ora rivendica lo stop: “Ho proposto a Vito Leccese di sospendere di comune accordo l’organizzazione delle primarie. L’ho fatto prima che il presidente Conte annunciasse l’analoga posizione del Movimento 5 stelle”.


Il leader del M5S riunisce a Bari nel pomeriggio i suoi per blindare la scelta di andare avanti fino alle elezioni dell’8 e 9 giugno con la candidatura di Laforgia, indipendentemente dalle opinioni degli “alleati”, virgolette d’obbligo. “Non accettiamo mancanze di rispetto e nessuno si può permettere di dire che il Movimento 5 stelle è sleale”, dice Conte smentendo le veline di fonte Pd che lo accusavano di essersi negato al telefono con la segretaria Elly Schlein. Feriti nell’onore, i Verdi rappresentati rivendicano la lunga storia politica e amministrativa di Leccese, “persona specchiata”, dice Angelo Bonelli, che però si colloca fra i pontieri e quindi non esclude il passo indietro del candidato del Pd (con un passato da parlamentare verde). “E’ una scelta che può fare solo Vito Leccese”, precisa il leader ecologista; scelta che comunque presuppone il contestuale ritiro di Laforgia. La ricerca del terzo uomo è la priorità assoluta per Bonelli e il suo socio in Alleanza Verdi Sinistra Nicola Fratoianni, anche lui segnalatosi fra quanti vorrebbero una ricucitura, chiedendo una assunzione di responsabilità ai due sfidanti che suona anche come un segno di cautela rispetto alla puntata massima fatta da Conte e Laforgia, che hanno chiesto il passo indietro del candidato del Pd: “A Bari – sottolinea invece il leader di Sinistra italiana – ci sono due ottimi candidati, Laforgia e l’altrettanto valido Leccese. A loro dico: incontratevi e parlate”. Fra i sostenitori della soluzione “terzo uomo” si arruola Goffredo Bettini, non così influente come ai tempi del governo Conte 2 ma pur sempre una voce di peso fra i dem: “Faccio un appello – dice – sia a Conte che al Pd per ritirare i rispettivi candidati”. Si fa sentire fra i dem Andrea Orlando: “Quello di Conte – accusa – è un tentativo un po’ furbetto di speculare su un passaggio che vede in difficoltà un alleato. Quello che voglio dire è questo però: oggi puoi anche fare una mossa che toglie un punto al Pd e lo mette un po in difficoltà a livello nazionale, domani sei quello che ha consegnato Bari alla destra e questo vale tanto per Conte che per Laforgia”. Anche Orlando caldeggia la soluzione di “cercare una terza figura” ma i suoi toni non sono graditi nell’entourage di Laforgia, dove si fa notare “la grande agitazione” che regna al Nazareno: di certo non un benvenuto da parte di una figura chiave. Senza una disponibilità al dialogo di Laforgia, però, la missione dei pontieri è destinata al fallimento. Nel centrosinistra barese c’è chi fa notare che la realtà civica che ha dato vita alla candidatura di Laforgia è in campo da tempo e non accetterà facilmente di essere messa da parte per disposizioni arrivate da Roma. Un alto dirigente Pd giura al cronista che “Leccese al primo turno di giugno vale almeno il 40 per cento” ed è probabile che nella manifestazione del pomeriggio a sostegno di Leccese, con Schlein, Emiliano, Decaro e Bonelli, i toni siano abbastanza in linea con queste previsioni ottimistiche. Ma poi i cacciatori del “terzo uomo” dovranno ricominciare il loro lavoro di tessitura, sperando che i fronti avversi non abbiano nel frattempo bruciato tutti i ponti.


A margine dello scontro si colloca l’ennesima polemica fra Matteo Renzi e Conte. Il primo accusa il secondo di essere una banderuola, il secondo con i cronisti si rifiuta di andare oltre un commento sprezzante: “La politica non può ridursi a burla o barzelletta”. Ma il leader di Iv gli chiede conto della presenza dei 5 stelle pugliesi nella giunta regionale di Emiliano toccata dallo scandalo. Un altro capitolo della fibrillazione che potrebbe ancora aprirsi, in teoria, nelle prossime settimane.

Def, verso documento leggero, non scioglie nodo cuneo e taglio Irpef

Def, verso documento leggero, non scioglie nodo cuneo e taglio IrpefRoma, 5 apr. (askanews) – Il Ministro dell’economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti, nell’audizione in Parlamento, lo ha definito “leggero” e “asciutto”. Il prossimo Documento di Economia e Finanza (Def), che il governo si accinge a varare martedì 9 aprile (il Consiglio dei Ministri dovrebbe essere convocato alle 11), si limiterà a fotografare lo stato dei conti pubblici, aggiornandolo rispetto alla Nadef del settembre scorso, ma non dovrebbe contenere il quadro programmatico, in attesa della definizione delle nuove regole sulla governance europea prevista per metà maggio. In sostanza, prima delle elezioni europee dell’8 e 9 giugno il governo non scoprirà le carte su quella che sarà la prossima manovra e avrà più tempo per valutare la disponibilità di risorse per prorogare il taglio del cuneo fiscale e l’Irpef a tre aliquote, entrambi previsti al momento per il solo 2024. Anche in attesa di schiarite sulle regole europee per la contabilizzazione dei crediti fiscali, con il pensiero fisso al superbonus, che dovrebbero arrivare entro giugno.


L’ipotesi di far coincidere il quadro tendenziale di finanza pubblica con quello programmatico, che pure è circolata, sembra perdere di peso perchè non sarebbe un buon segnale e darebbe l’idea che il governo non intenda fare nulla. Il Ministro e i tecnici del Mef in questi giorni sono al lavoro per definire l’ultimo Def che sarà presentato in Parlamento nell’attuale versione. Con le nuove regole di governance, infatti, sarà necessaria una revisione dei documenti programmatici perchè, come ha spiegato Giorgetti in audizione, la prima sezione (Programma di stabilità) e la terza (Programma nazionale di riforma) saranno assorbiti rispettivamente dal Piano fiscale-strutturale di medio termine e dal Rapporto di monitoraggio.


Il Documento di Economia e Finanza probabilmente rivedrà al ribasso le stime di crescita del Pil fermando l’asticella all’1% nell’anno in corso e all’1,2% nel 2025 mentre la Nadef aveva previsto rispettivamente l’1,2% e l’1,4%. Nel 2026 in prodotto dovrebbe invece andare meglio del previsto e crescere dell’1,1% invece dell’1% della Nadef. Quanto al rapporto deficit/pil, il Ministro ha già dato per scontato l’apertura della procedura europea per disavanzo eccessivo (insieme a diversi altri Paesi) dopo il 2023 che si è chiuso al 7,2%, come certificato dall’Istat. Per l’anno in corso il rapporto dipenderà dai dati sul superbonus riferiti allo sconto in fattura e cessione del credito per le spese sostenute 2023, che l’Agenzia delle Entrate sta trasmettendo in queste ore al Ministero. Il rapporto debito/pil 2024 dovrebbe salire rispetto al 137,3% dello scorso anno (dato Istat), ma collocarsi leggermente al di sotto della stima della Nadef che era al 140,1%. Va considerato che in presenza della procedura per deficit eccessivo non si applica la regola europea di riduzione del rapporto debito/pil dell’1% l’anno.

Influencer virtuale Giubelli: fuori il razzismo dal derby Roma-Lazio

Influencer virtuale Giubelli: fuori il razzismo dal derby Roma-LazioRoma, 5 apr. (askanews) – Francesca Giubelli, influencer virtuale italiana e appassionata sostenitrice della squadra di calcio AS Roma, ha pubblicato un video reel su Instagram in vista del derby di domani, esprimendo con fermezza la sua opinione contro ogni forma di razzismo, inclusi gli atteggiamenti territoriali.


Con il suo messaggio, Francesca invita tutti i tifosi a vivere il derby con spirito sportivo e fair play, sottolineando che lo sport è uno strumento potente per promuovere l’unità e la diversità. Di recente Francesca Giubelli è stata al centro dell’attualità in quanto prima influencer virtuale italiana creata con l’intelligenza artificiale, come la spagnola Alba Renai, conduttrice de L’Isola dei Famosi e le altre icone digitali del panorama internazionali. Francesca è la prima digital influencer in Europa ad essere stata certificata da Meta. Un fenomeno in ascesa quello della Giubelli, creata artificialmente per raccontare il Made in Italy sui social e nel mondo.

Bollette, Arera lancia motore di ricerca web per Maggior Tutela

Bollette, Arera lancia motore di ricerca web per Maggior TutelaRoma, 5 apr. (askanews) – Arera, l’autorità di regolazione per energia, reti e ambiente riferisce di aver reso disponibile sul suo sito internet un motore di ricerca “per trovare in modo facile e veloce, inserendo il nome del Comune, il fornitore a cui richiedere il rientro in Maggior Tutela per l’elettricità”.


L’esigenza, spiega l’autorità con una nota, nasce dal fatto che dal primo luglio i clienti domestici che saranno ancora serviti in Maggior tutela passeranno automaticamente nel Servizio a Tutele Graduali e i clienti domestici vulnerabili continueranno ad essere serviti in Maggior tutela anche dopo tale scadenza. I clienti che si trovano nel mercato libero potrebbero quindi voler ritornare nel servizio di Maggior Tutela. I clienti domestici elettrici che si trovano nel mercato libero, infatti, hanno il diritto di rientrare nel servizio di Maggior Tutela fino al 30 giugno 2024, rivolgendosi all’esercente il servizio nel Comune in cui si trova la fornitura.


Per aiutare i clienti che non conoscono il nome dell’esercente il servizio di Maggior Tutela nella zona in cui desiderano cambiare il fornitore, l’Arera ha realizzato un motore di ricerca che in pochi click consente di trovare il fornitore e il link alle pagine che contengono le istruzioni per il rientro dal mercato libero al tutelato. Oltre all’utilizzo delle pagine web dell’Autorità, è sempre possibile richiedere informazioni anche telefonicamente, utilizzando il numero verde gratuito dello Sportello per il Consumatore Energia e Ambiente di Arera (800 166 654). (Immagine da sito Arera).

Bankitalia conferma le stime del Pil, migliora quelle sul mercato del lavoro e taglia l’inflazione

Bankitalia conferma le stime del Pil, migliora quelle sul mercato del lavoro e taglia l’inflazioneRoma, 5 apr. (askanews) – Più luci che ombre nelle ultime proiezioni macroeconomiche della Banca d’Italia. L’istituzione di Via Nazionale ha sostanzialmente confermato le attese di crescita economica, mentre ha migliorato sia quelle sull’inflazione che quelle sul mercato del lavoro.


Per quest’anno l’esercizio conferma la previsione di crescita del Pil allo 0,6%, mentre ha limato all’1% la stima di espansione del 2025 e ha ritoccato al rialzo all’1,2% quella sul 2026. Lo scorso dicembre Bankitalia indicava 1,1% di crescita sia sul 2025 che sul 2026. “I rischi per la crescita sono orientati al ribasso – precisa lo studio -. Una crescita più contenuta potrebbe manifestarsi se lo scarso dinamismo del commercio mondiale persistesse più a lungo, in connessione con l’incertezza che caratterizza la ripresa dell’economia cinese e con un eventuale aggravarsi delle tensioni politiche internazionali. L’impatto della restrizione monetaria potrebbe inoltre essere più accentuato del previsto e incidere più intensamente sulla domanda interna”. Inoltre, “il progressivo ridimensionamento degli incentivi alla riqualificazione delle abitazioni potrebbe tradursi in una correzione dell’attività nel comparto edilizio più marcata di quanto previsto”. Bankitalia ha poi consistentemente rivisto al ribasso la previsione di inflazione sull’insieme di quest’anno, all’1,3% ora, a fronte dell’1,9% indicato tre mesi fa. L’istituzione ha limato all’1,7% (dal precedente 1,8%) la stima sull’inflazione del prossimo anno mentre ha confermato all’1,7% quella sul 2026. “I rischi per l’inflazione sono bilanciati – dice Bankitalia -. Pressioni al rialzo potrebbero manifestarsi qualora un aggravarsi delle tensioni internazionali inducesse nuovi rincari delle materie prime e dei beni intermedi. Per contro, la possibilità di un deterioramento dello scenario internazionale e di un impatto più marcato della restrizione monetaria potrebbero tradursi in un andamento meno favorevole della domanda con ripercussioni al ribasso su salari, margini di profitto e inflazione al consumo”.


Passando al mercato del lavoro, lo studio stima che il tasso di disoccupazione cali al 7,5% quest’anno, rimanga allo stesso livello nel 2025 e si limi ulteriormente al 7,4% il prossimo anno. Tre mesi fa Banklitalia prevedeva 7,7% quest’anno, 7,6% il prossimo e 7,4% nel 2026. Nel 2023 la disoccupazione viene indicata al 7,6%. “Il tasso di disoccupazione scenderebbe lentamente portandosi al 7,4 per cento nel 2026, oltre 5 punti in meno rispetto ai picchi toccati successivamente alla crisi del debito un decennio fa”, rileva Bankitalia. Per l’occupazione è attesa una crescita sul numero di occupati dello 0,9% quest’anno, dello 0,4% il prossimo e dello 0,5% nel 2026. Valori espansivi ma inferiori alla contestuale crescita del Pil. Guardando agli elementi sottostanti, secondo l’analisi in Italia i consumi delle famiglie, dopo la forte diminuzione registrata alla fine del 2023, “sarebbero tornati a crescere nel primo trimestre e continuerebbero ad aumentare in seguito a tassi lievemente superiori a quelli del Pil, beneficiando del recupero del potere d’acquisto. Gli investimenti rallenterebbero marcatamente, frenati dal rialzo dei costi di finanziamento, da condizioni più rigide di accesso al credito e dal ridimensionamento degli incentivi alla riqualificazione delle abitazioni”.


“L’effetto di questi fattori verrebbe in parte compensato dall’impulso delle misure del Pnrr. Le esportazioni si espanderebbero in linea con l’andamento della domanda estera, mentre le importazioni crescerebbero in misura più contenuta – conclude Bankitalia – risentendo della debolezza della spesa per investimenti. Il saldo di conto corrente della bilancia dei pagamenti, tornato positivo già nello scorso anno, continuerebbe a migliorare, avvicinandosi al 2 per cento in rapporto al Pil nel 2026”.

Musica, “Fluido” è il nuovo singolo della Drag Band 4Tune

Musica, “Fluido” è il nuovo singolo della Drag Band 4TuneRoma, 5 apr. (askanews) – “Fluido” è il nuovo singolo delle 4Tune, la prima Drag Band italiana che continua a infrangere i confini tra musica e arte drag. Scritto dalla geniale mente di Dimitri Cocciuti, messo in musica dal team di Noise Symphony composto da Stefano Rinaldi (Narciso), Giorgio Lorito e Francesco Tosoni, che ha anche curato la produzione, “Fluido” è un gioiello musicale che fonde sonorità pop latine con il dinamismo e la profondità emotiva caratteristica del gruppo.


“Fluido”, interpretato dalle quattro finaliste della seconda stagione di Drag Race Italia (La Diamond, La Petite Rose Noire, Aura Eternal Visage e Nehellenia) e in uscita per Indieffusione, rappresenta un viaggio liberatorio dalla pesantezza delle relazioni tossiche alla scoperta della propria essenza, trasmettendo un messaggio di libertà e autenticità. “Fluido” è un inno alla vita vissuta senza barriere, un manifesto per tutti coloro che danzano al ritmo del proprio cuore. La canzone tratta questo argomento smorzando la serietà del messaggio con un ritmo e un testo intelligente e leggero, che fa venire voglia di ballare senza dover pensare.

Covid, casi ancora in discesa: -16,3% rispetto a scorsa settimana

Covid, casi ancora in discesa: -16,3% rispetto a scorsa settimanaRoma, 5 apr. (askanews) – In merito all’andamento della situazione epidemiologica da Covid-19 il ministero della Salute specifica che nella settimana compresa tra il 28 marzo e il 3 aprile 2024 si registrano: 505 nuovi casi positivi con una variazione di -16,3% rispetto alla settimana precedente (n: 603); 21 deceduti con una variazione di +5,0% rispetto alla settimana precedente (n: 20). 95.940 i tamponi processati con una variazione di -20,3% rispetto alla settimana precedente (n: 120.436). Il tasso di positività dell’0,5% resta invariato rispetto alla settimana precedente (0,5%). Il tasso di occupazione in area medica al 3/4/2024 è pari al 1,2% (732 ricoverati), rispetto al 1,2% (754 ricoverati) del 27/03/2024; il tasso di occupazione in terapia intensiva al 3/4/2024 è pari allo 0,2% (22 ricoverati), rispetto allo 0,2% (25 ricoverati) del 27/03/2024.

”Giusto o Sbagliato” il singolo inedito di De Gregori Zalone

”Giusto o Sbagliato” il singolo inedito di De Gregori ZaloneMilano, 5 apr. (askanews) – Da oggi, venerdì 5 aprile, è disponibile in digitale ed entra in rotazione radiofonica “Giusto o Sbagliato”, il singolo inedito di De Gregori Zalone che anticipa l’album “Pastiche” (Columbia Records /Sony Music) in uscita il 12 aprile.


In “Pastiche”, per la prima volta nella sua carriera Checco Zalone abbandona i panni dell’attore e si propone come musicista puro per accompagnare al pianoforte la voce di Francesco De Gregori in un disco sorprendente. La tracklist di “Pastiche” è ricca di colpi di scena, una generosa incursione nella migliore musica italiana, dove le canzoni di De Gregori si alternano con quelle di autori come Paolo Conte, Pino Daniele, Antonello Venditti e dello stesso Zalone.


L’album uscirà in CD, doppio LP nero e doppio LP nero numerato e autografato in esclusiva sullo Store Sony Music, ed è disponibile in pre order: https://Columbia.lnk.to/Pastiche. Tracklist “Pastiche”: 1. Giusto o sbagliato di De Gregori – Zalone – De Gregori 2. Pezzi di vetro di Francesco De Gregori 3. Pittori della domenica di Paolo Conte 4. Rimmel di Francesco De Gregori 5. Putesse essere allero di Pino Daniele 6. Atlantide di Francesco De Gregori 7. Storia di Pinocchio di Nino Manfredi 8. La prima Repubblica di Checco Zalone 9. Le cose della vita di Antonello Venditti 10.Falso Movimento di Francesco De Gregori 11.Alejandro di Checco Zalone 12.Pittori della domenica (piano e voce) 13.Giusto o sbagliato (con orchestra) 14.Buonanotte Fiorellino di Francesco De Gregori 15.Ciao ciao di Francesco De Gregori


L’anima dell’intero album, registrato in presa diretta in varie sessioni fra il 2023 e il 2024, è il pianoforte di Checco Zalone, che si rivela qui musicista eccellente ed eclettico, in grado di muoversi con leggerezza e senza manierismi fra blues, jazz e musica classica, restituendo così al canto di De Gregori la dimensione più lirica ed intima. La band di Francesco ed altri musicisti di varia provenienza hanno contribuito, insieme all’Orchestra Italiana del Cinema a creare un suono soft che avvolge tutto il disco in un’atmosfera inaspettatamente vintage.


Il 5 e il 9 Giugno in concerto alle Terme di Caracalla di Roma “De Gregori Zalone – voce e piano (& band)” De Gregori Zalone, voce e pianoforte, si esibiranno in due date imperdibili alle Terme di Caracalla di Roma il 5 e il 9 giugno con “De Gregori Zalone – voce e piano (& band)”. Francesco De Gregori e Checco Zalone non hanno in programma un tour in comune, perciò quelli alle Terme di Caracalla saranno due concerti unici e irripetibili. Le prevendite sono disponibili su TicketOne.