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Mattarella: rafforzare Onu, sfide umanità richiedono collaborazione

Mattarella: rafforzare Onu, sfide umanità richiedono collaborazioneRoma, 5 apr. (askanews) – “Ribadiamo l’importanza di un dialogo internazionale collaborativo fra tutti, questo richiede il rafforzamento dell’Onu, e una riforma necessaria per il consiglio di sicurezza per l’efficacia e l’efficienza di funzionamento dell’Onu, perchè le sfide che abbiamo di fronte come umanità, anzitutto quella del clima, richiedono una grande collaborazione internazionale, impossibile in un clima di contrapposizione”. Lo ha sottolineato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ad Accra al termine del colloquio con il Presidente della Repubblica del Ghana Nana Addo Dankwa Akufo-Addo.

Casa, Fimaa: ok piano Salvini, correggere lievi difformità non è condono

Casa, Fimaa: ok piano Salvini, correggere lievi difformità non è condonoRoma, 5 apr. (askanews) – Fimaa plaude alla decisione del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, di varare una norma per favorire la regolarizzazione delle lievi difformità edilizie, annunciata nel corso del terzo incontro sul Piano Casa a cui la Federazione ha preso parte. “È fuorviante bollare la misura come un mini-condono. Questa previsione raccoglie alcune delle richieste formulate dalla Fimaa, che più volte ha evidenziato la necessità di semplificare l’iter burocratico per correggere le lievi difformità, e favorire in questo modo la compravendita degli immobili”.


Alle associazioni di categoria riunite al Mit, “Salvini – si legge nella nota – ha annunciato l’imminente approdo in Consiglio dei ministri di un decreto-legge contenente alcune misure volte a regolarizzare le lievi difformità edilizie, ovvero quelle meramente formali, quelle riguardanti singole unità immobiliari – come la costruzione o la rimozione di un tramezzo – o quelle riguardanti interventi che potevano essere sanati all’epoca in cui vennero realizzati. Tra le disposizioni inserite nel decreto-legge, illustrato dalla Consigliera Elena Griglio, anche diverse misure proposte nelle scorse settimane dalla Federazione, come quelle volte ad agevolare i cambi di destinazione d’uso”. “Sono difformità che caratterizzano la maggior parte del nostro patrimonio immobiliare – commenta il presidente di Fimaa Italia, Santino Taverna – e spesso rallentano le operazioni di compravendita, in alcuni casi arrivando addirittura a comprometterla. Per questo la Fimaa da tempo chiede di rimuovere quelli che, alla fine, sono solamente degli ostacoli burocratici e non può che salutare con favore la decisione del ministro Salvini di intervenire sul tema”.

Gigi D’Agostino torna a far ballare con “Shadows of the night”

Gigi D’Agostino torna a far ballare con “Shadows of the night”Roma, 5 apr. (askanews) – Dopo il grande successo al Festival di Sanremo Gigi D’Agostino torna con un progetto internazionale, “Shadows of the night”, insieme a Boostedkids. Una nuova collaborazione per il deejay più famoso in Italia e uno degli artisti del nostro Paese più noti nel mondo.


“Shadows of the night” è uscito su etichetta Time Records, in collaborazione con Virgin/Universal sul mercato internazionale e on air in Italia. Il nuovo singolo si preannuncia come un altro grande successo di Gigi Dag, sulle cui note potranno scatenarsi i tantissimi fan. E il 21 giugno il Capitano sarà dietro alla consolle, a Fiera Milano Live per una data imperdibile prodotta da Vivo Concerti che darà il via alla stagione estiva. “Il progetto è nato dalla voglia di forti tensioni emotive, dalla curiosità e voglia di andare oltre con le armonie e sentire cosa c’è più in là”, ha dichiarato Gigi. “In questo caso abbiamo pensato di rielaborare la mia canzone del 1999 Another Way che proprio quest’anno compie 25 anni. Abbiamo mantenuto la sezione strumentale originale creando e ricamando, tutt’intorno, una parte inedita, dando vita a un nuovo punto di vista oltre che un ulteriore punto d’ascolto e di ballo”.


Gigi D’Agostino è il deejay italiano più amato e più noto a livello internazionale. Con le sue innumerevoli hit e tormentoni e le cifre da capogiro raggiunte nel corso della sua carriera è entrato di fatto nell’olimpo dei guru della dance culture. È l’unico deejay italiano ad aver superato il miliardo di stream con un unico singolo (In my mind: 1.3 miliardi di ascolti solo su Spotify, e doppio Disco di Platino solo in Italia). Tra le sue hit L’amour toujour, La passion, Elisir, The riddle, Another way, Gigi’s Violin, Fly, Bla bla bla, Hollywood.

Bari, Conte: Pd ci rispetti, M5s leale, avevo avvertito Schlein

Bari, Conte: Pd ci rispetti, M5s leale, avevo avvertito SchleinBari, 5 apr. (askanews) – “Mi dispiace di questa reazione ma noi non accettiamo mancanze di rispetto e nessuno si può permettere di dire che il Movimento 5 stelle è sleale o alludere a questo. Mercoledì scorso avevo avvertito in una lunga telefonata la segretaria Schlein che la situazione a Bari si stava compromettendo e, se ci fossero state nuove inchieste, noi non saremmo stati disponibili a far finta di nulla proseguendo con le primarie. È successo purtroppo con una nuova inchiesta che ha per oggetto l’inquinamento del voto, il voto di scambio, la cosa diventa sempre più seria, far finta di nulla non è possibile”. Lo ha detto ai cronisti il leader del Movimento 5 stelle, GIuseppe Conte, commentando le reazioni del Pd alla decisione di annullare le primarie del centrosinistra per la candidatura a sindaco di Bari.


Parlando a margine di una visita in una struttura di assistenza sociale del capoluogo pugliese, l’ex premier ha ricordato xhe il M5s “a Bari era all’opposizione. Abbiamo accettato di fare un percorso comune ma su determinati presupposti. Se c’è qualcuno che vuole far finta di nulla o sminuire noi non ci stiamo”. Quanto al candidato civico che il M5S chiede al Pd di sostenere, “Laforgia – ha sostenuto Conte – è un candidato non da noi indicato ma autorevole, serio, segno di rinnovamento rispetto alla giunta uscente. E ha tutte le caratteristiche per restare in gara, di fronte alla indicazione del Pd che si è limitato, con tutto il rispetto per la persona, a designare il capo di gabinetto della giunta uscente”.


(segue)

Meloni: energia pulita da fusione nucleare grande prospettiva

Meloni: energia pulita da fusione nucleare grande prospettivaRoma, 5 apr. (askanews) – “Una grande prospettiva, una grande visione, un grande sogno derivano dalla possibilità di produrre in un futuro non così lontano energia pulita e illimitata dal nucleare da fusione. L’Italia è la patria di Enrico Fermi, su questo non è seconda a nessuno grazie al know how, all’attività di ricerca e sviluppo, al nostro sistema produttivo: possiamo continuare a crescere, a dare al mondo nuove scoperte e un futuro migliore e diverso”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo all’evento ‘La Scienza al centro dello Stato’ promosso dalla Italian Scientists Association (ISA).

Bce, nuova limatura tassi mutui e lieve calo su prestiti a imprese

Bce, nuova limatura tassi mutui e lieve calo su prestiti a impreseRoma, 5 apr. (askanews) – Nuova limatura dei tassi sui nuovi mutui alle famiglie per l’insieme dell’area euro, mentre a febbraio si è verificata anche una flebile attenuazione degli interessi sui nuovi prestiti erogati alle imprese. Lo riporta la rilevazione mensile elaborata dalla Banca centrale europea, relativa all’insieme dell’unione valutaria.


A febbraio il costo composito dei nuovi prestiti concessi alle imprese si è attestato al 5,12%, 6 punti base in meno rispetto al mese precedente a riflesso di uno smorzamento dei tassi. Sui nuovi prestiti alle famiglie per l’acquisto di abitazioni il costo medio è risultato pari al 3,84%, riporta la Bce, 4 punti base in meno rispetto al mese precedente, anche qui a riflesso dei tassi. Queste dinamiche riflettono il fatto che da un lato la Bce ha da mesi arrestato la sua manovra rialzista sui tassi di interesse ufficiali, dall’altro ha lanciato ripetuti segnali di apertura a un primo possibile taglio a giugno.


L’indicatore composito degli interessi sui nuovi depositi a durata prestabilita delle imprese presso le banche ha mostrato una limatura di 5 punti base, al 3,63%. I depositi a vista sono invece rimasti stabili allo 0,90%. Per le famiglie i tassi sui depositi a durata prestabilita sono rimasti 3,17%, mentre nel caso dei depositi a vista sono risultati invariati a un livello addirittura più basso di quello delle imprese: 0,38%, secondo i dati della Bce.


I tassi sui depositi a vista delle banche sono l’unica voce che nei mesi passati non ha mostrato aumenti in linea con quelli dei tassi ufficiali decisi dalla Bce. Il tema era stato oggetto anche di rilievi polemici da parte dei ministri delle Finanze a livello di eurogruppo, tuttavia con il passare dei mesi sembrano aver lasciato cadere l’argomento. Per quanto riguarda la Bce i verbali del Consiglio direttivo di marzo, pubblicati ieri, hanno ribadito l’apertura a possibili decisioni al ribasso sui tassi ufficiali a giugno, quando saranno disponibili molte più informazioni per valutare il quadro. Hanno invece indicato come più “difficile” una mossa in tal senso al Consiglio che si svolgerà giovedì prossimo, l’11 aprile. (fonte immagine: Bce).

Stellantis, Fim: si allontana obiettivo un milione veicoli l’anno

Stellantis, Fim: si allontana obiettivo un milione veicoli l’annoRoma, 5 apr. (askanews) – Dopo due anni di crescita, nei primi tre mesi negli stabilimenti italiani di Stellantis si registra un forte calo della produzione. Nel primo trimestre sono stati prodotti 170.415 veicoli, con una diminuzione del 9,8% rispetto allo stesso periodo del 2023 (188.910 veicoli prodotti tra auto e furgoni commerciali). E’ quanto rileva il consueto report della Fim.


Questi numeri, sostiene la categoria dei metalmeccanici della Cisl, allontanano l’obiettivo di un milione di veicoli l’anno. Tutti gli stabilimenti dimezzano le produzioni, tranne Pomigliano d’Arco e Atessa. La produzione di autovetture registra un -23,8% pari a 105.255 unità, mentre quello relativo ai veicoli commerciali segna una crescita del 28,5% che in termini di volumi è pari a circa 14.460 unità in più. Negli stabilimenti di produzione delle auto la Fim ha riscontrato una situazione particolarmente negativa. Fatta eccezione per lo stabilimento di Pomigliano d’Arco, che rappresenta più della metà della produzione totale e dove si riscontra una crescita del 26% rispetto al primo trimestre 2022, gli altri quattro stabilimenti dimezzano la produzione auto con flessioni molto significative. Sicuramente condizionata dal ritardo degli incentivi per le auto ecologiche, ha spiegato il leader della Fim, Ferdinando Uliano, il polo produttivo di Mirafiori perde la spinta della 500 elettrica che aveva caratterizzato la salita produttiva degli ultimi tre anni, compensando il continuo calo delle Maserati. Gli stabilimenti di Melfi e Cassino subiscono l’attesa verso la transizione alle future produzioni sulle due nuove piattaforme Stla Medium e Stla Large previste a partire dalla fine 2024.


I veicoli commerciali Lvc (elettrici) di Atessa dopo due anni di flessione negativa ritornano a dare un contributo positivo ed importante ai volumi complessivi. Se l’andamento riscontrato nel primo trimestre 2024 viene confermato nei prossimi mesi e gli incentivi non invertono la tendenza, la produzione complessiva, con i veicoli commerciali, si attesterà poco sopra le 630mila unità, al di sotto delle 751mila del 2023. L’obiettivo dei tavoli sugli stabilimenti italiani di Stellantis, che si stanno svolgendo al ministero delle Imprese e del made in Italy, è quello definire tutti gli impegni necessari per garantire volumi, occupazione e prospettive, ha sottolineato il leader della Fim, Ferdinando Uliano, presentando il report.


“Dobbiamo riconoscere che superate le difficoltà iniziali il tavolo dell’auto è partito in maniera costruttiva e concreta – ha detto – ora è indispensabile che questo tavolo di sistema raggiunga l’obiettivo di costruire un accordo di sviluppo con Stellantis e tutti gli attori del settore automotive italiano per l’aumento dei livelli produttivi negli stabilimenti italiani, il consolidamento dei centri di ingegneria e ricerca, maggiori investimenti sui modelli innovativi, la riqualificazione delle competenze dei lavoratori e il sostegno alla riconversione della filiera della componentistica”.

Il ministro della Salute Schillaci annuncia un piano per le liste d’attesa “a breve”: ‘Ci mettiamo la faccia’

Il ministro della Salute Schillaci annuncia un piano per le liste d’attesa “a breve”: ‘Ci mettiamo la faccia’Roma, 5 apr. (askanews) – Quello delle liste d’attesa è “un tema cruciale”, su cui “noi abbiamo messo la faccia: è un problema che si trascina da decenni, a cui vogliamo dare risposte concrete con un piano che interviene su diversi aspetti e che a breve sarà messo in campo”. Lo ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci intervenendo alla Camera al convegno “La salute come fondamentale diritto per una riforma della sanità”.


“Oggi noi non abbiamo dati certi sulle liste d’attesa: sembra assurdo ma è così. Per questo – ha ricordato – stiamo definendo un sistema di monitoraggio puntuale, prestazione per prestazione, Regione per Regione, per identificare quali sono le prestazioni davvero carenti e critiche, in quale ambito, e poi poter selettivamente intervenire”. “Abbiamo rifinanziato i piani regionali di recupero delle liste d’attesa: i precedenti 500 milioni non erano stati tutti spesi. Ma voglio ribadire che i soldi messi dal governo per le liste d’attesa vanno spesi per la soluzione di questo problema, non per altre esigenze”, ha ricordato Schillaci, che smentisce ancora i tagli alla sanità: “A chi sostiene che avremmo tagliato i fondi alla sanità ricordo che non è così. Con l’ultima legge di Bilancio ci sono 3 miliardi in più per il 2024, 4 miliardi in più per il 2025, 4,2 per il 2026 e non ricordo incrementi del Fondo di questa portata nelle finanziarie dei governi di qualche anno fa quando si dava molto di meno, tranne che nel periodo pandemio, al Fondo sanitario. Dire quindi che stiamo facendo dei tagli è falso”. “Siamo impegnati per una riforma della sanità che punta a migliorare i servizi, le risposte che diamo ai cittadini e valorizzare i nostri professionisti sanitari”, ha proseguito Schillaci: “La salute con questo governo è diventata una priorità, che stiamo affrontando con interventi concreti e non solo con slogan. Veniamo da anni in cui la sanità è stata oggetto di tagli, definanziamenti e messa ai margini dell’agenda politica. Se non si investe in salute si mette a rischio la tenuta sociale e economica dell’Italia: noi questa la consapevolezza la abbiamo e lo stiamo dimostrando. L’abbiamo dimostrato con le prime due finanziarie aumentando le risorse per il Fondo sanitario nazionale, che ha raggiunto le cifre più alte in assoluto”.


“Il Servizio sanitario italiano, nonostante qualche criticità, resta tra i migliori al mondo. Se guardiamo i dati Ocse, anche se la spesa sanitaria dell’Italia è inferiore rispetto a altri Stati come Francia e Germania, gli esiti di salute e la qualità delle cure sono generalmente superiori alla media”, ha ricordato il ministro, attaccando: “Noi abbiamo cominciato a combattere questo odioso fenomeno dei medici gettonisti. Ogni tanto ascoltiamo assurde accuse di privatizzazione della sanità, ma vi ricordo che la vera subdola privatizzazione è quella fatta dai governi che hanno spalancato le porte alle cooperative e ai gettonisti”. “Nessuno prima di noi – ha detto ancora – si è preoccupato che tutto questo portasse alla fuga dal servizio sanitario pubblico, nessuno si è preoccupato che il medico che lavora a cottimo guadagna il triplo di chi si dedica ai pazienti in ospedale ogni giorno, e non solo a chiamata. Nessuno si è preoccupato che alcuni tra i medici a gettoni lavoravano senza una preparazione adeguata alle mansioni specifiche che sono chiamati a svolgere, come emerso dalle ispezioni dei Nas che ho disposto nei primi mesi del mio mandato di ministro”, ha concluso Schillaci.

Istat: propensione al risparmio mai così bassa, giù il potere di acquisto delle famiglie

Istat: propensione al risparmio mai così bassa, giù il potere di acquisto delle famiglieRoma, 5 apr. (askanews) – Si riducono il tasso di risparmio e il potere di acquisto delle famiglie. Nel corso del 2023 il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato del 4,7% (+5,7% nel 2022), pari ad un incremento di 58,7 miliardi di euro. La consistente crescita dei prezzi ha, tuttavia, determinato una contrazione dello 0,5% del loro potere d’acquisto, ossia il reddito disponibile espresso in termini reali, che ha seguito la flessione dell’1,8% registrata nel 2022. La spesa per consumi finali è cresciuta del 6,5% e la propensione al risparmio delle famiglie calata al 6,3%, dal 7,8% del 2022, toccando il valore più basso dal 1995, inizio del periodo di riferimento dei conti. Lo ha reso noto l’Istat Il tasso di investimento delle famiglie si è portato al 9% (dal 9,2% del 2022).


Il tasso di profitto delle imprese è sceso al 44,8% (dal 45,4% del 2022), nonostante la crescita del valore aggiunto del 6,2%. Il tasso di investimento si è ridotto al 20,9% (dal 22,3% dell’anno precedente) a seguito della diminuzione degli investimenti fissi lordi (-0,6%).

Nel 2023 il tasso di risparmio delle famiglie è ai minimi storici

Nel 2023 il tasso di risparmio delle famiglie è ai minimi storiciRoma, 5 apr. (askanews) – Si riducono il tasso di risparmio e il potere di acquisto delle famiglie. Nel corso del 2023 il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato del 4,7% (+5,7% nel 2022), pari ad un incremento di 58,7 miliardi di euro. La “consistente crescita dei prezzi” ha, tuttavia, determinato una contrazione dello 0,5% del loro potere d’acquisto, ossia il reddito disponibile espresso in termini reali, che ha seguito la flessione dell’1,8% registrata nel 2022. La spesa per consumi finali è cresciuta del 6,5% e la propensione al risparmio delle famiglie calata al 6,3%, dal 7,8% del 2022, toccando il valore più basso dal 1995, inizio del periodo di riferimento dei conti. Lo ha reso noto l’Istat.


Il tasso di investimento delle famiglie si è portato al 9% (dal 9,2% del 2022). Nel 2023 il reddito primario delle famiglie è aumentato di 75,2 miliardi di euro (+5,6%), con un apporto positivo generato dai redditi da lavoro dipendente (+35,7 miliardi di euro, +4,5%), dai redditi derivanti dall’attività imprenditoriale (+18,6 miliardi di euro, +5,4%), dai redditi imputati per l’utilizzo delle abitazioni di proprietà (+10,2 miliardi di euro, +6,7%) e dai redditi da capitale finanziario (+10,7 miliardi di euro, +17,6%).


Il saldo degli interventi redistributivi nel 2023 ha sottratto alle famiglie 118,8 miliardi di euro, 16,5 miliardi in più rispetto all’anno precedente. Le imposte correnti pagate dalle famiglie sono aumentate di 24,6 miliardi di euro (+10,7% rispetto al 2022) per la crescita dell’Irpef (+10,2%) e delle ritenute sui redditi da capitale e sul risparmio gestito (+23%). Per i contributi sociali versati dalle famiglie, nel complesso cresciuti di 10 miliardi di euro (+3,3%), si registra un aumento dei contributi sociali effettivi pagati dai lavoratori autonomi (+7,3%, +2,9 miliardi di euro) e una diminuzione di quelli a carico dei lavoratori dipendenti (-4,3% -2,2 miliardi di euro). Le prestazioni sociali hanno registrato un incremento del 4,3%, pari a +19,1 miliardi di euro (+2,4% nel 2022, +10,2 miliardi di euro). La dinamica positiva delle prestazioni sociali è dovuta, principalmente, all’aumento delle pensioni e rendite erogate dagli enti di previdenza (+21,5 miliardi di euro rispetto all’anno precedente) e delle misure relative agli assegni familiari (+3,0 miliardi di euro), in particolare per il consolidamento dell’erogazione dell’assegno unico e universale per i figli a carico, che hanno compensato la riduzione registrata nei sussidi per l’esclusione sociale (-10,8 miliardi di euro). Favorita dal prolungamento del sistema di incentivi alle ristrutturazioni, è proseguita nel 2023 la crescita degli investimenti delle famiglie per l’acquisto e la manutenzione straordinaria delle abitazioni (+3%, +3,4 miliardi di euro rispetto al 2022), anche se con ritmi più contenuti rispetto al biennio precedente. Le famiglie hanno beneficiato nell’anno di 78,4 miliardi di euro di incentivi agli investimenti erogati dalle amministrazioni pubbliche (+21,2 miliardi di euro rispetto al 2022).


Mlp