Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Il Papa esprime profondo rammarico per i volontari uccisi a Gaza

Il Papa esprime profondo rammarico per i volontari uccisi a GazaCittà del Vaticano, 3 apr. (askanews) – Papa Francesco ha espresso “rofondo rammarico” per la morte dei sette volontari a Gaza mentre distribuivano generi alimentari alla popolazione palestinese.


Al termine dell’udienza generale, Francesco ha detto: “continuano a giungere tristi notizie del Medio Oriente. Torno a rinnovare la mia ferma richiesta di un immediato cessate il fuoco nella striscia di Gaza ed esprimo il mio profondo rammarico per i volontari impegnati nella distribuzione degli aiuti umanitari a Gaza. Prego per loro e per le loro famiglie”. “Rinnovo l’appello a che sia permesso a quella popolazione civile stremata e sofferente l’accesso agli aiuti umanitari e siano subito rilassati gli ostaggi”, a quindi aggiunto.

Papa: profondo rammarico per volontari vittime a Gaza

Papa: profondo rammarico per volontari vittime a GazaCittà del Vaticano, 3 apr. (askanews) – Papa Francesco ha espresso “rofondo rammarico” per la morte dei sette volontari a Gaza mentre distribuivano generi alimentari alla popolazione palestinese.


Al termine dell’udienza generale, Francesco ha detto: “continuano a giungere tristi notizie del Medio Oriente. Torno a rinnovare la mia ferma richiesta di un immediato cessate il fuoco nella striscia di Gaza ed esprimo il mio profondo rammarico per i volontari impegnati nella distribuzione degli aiuti umanitari a Gaza. Prego per loro e per le loro famiglie”. “Rinnovo l’appello a che sia permesso a quella popolazione civile stremata e sofferente l’accesso agli aiuti umanitari e siano subito rilassati gli ostaggi”, a quindi aggiunto.

Giorgetti: è scontato che la Commissione Ue chiederà la procedura d’infrazione per il disavanzo

Giorgetti: è scontato che la Commissione Ue chiederà la procedura d’infrazione per il disavanzoRoma, 3 apr. (askanews) – “Essendo terminata a fine 2023 la sospensione del Patto di Stabilità e Crescita introdotta a seguito della pandemia e prorogata per via della crisi energetica, in base all’indebitamento netto registrato dall’Italia lo scorso anno (7,2 per cento del PIL secondo le prime stime Istat) è scontato che la Commissione europea raccomanderà al Consiglio di aprire una procedura per disavanzo eccessivo nei confronti del nostro come di diversi altri Paesi”.


Lo ha riferito il Ministro dell’economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti, nell’audizine sulla governance europea nelle Commissioni bilancio di Camera e Senato. Il Documento di economia e finanze, che a breve sarà presentato in Parlamento ha poi detto il ministro, “sarà più leggero”, anche in considerazione “della attuale fase di transizione” per la governance europea.

Arriva l’anticiclone Narciso, temperature estive anche al Nord

Arriva l’anticiclone Narciso, temperature estive anche al NordRoma, 3 apr. (askanews) – ‘Terzo aprilante, quaranta dì durante’: il tempo che fa il terzo giorno d’aprile dura quaranta giorni. Un antico proverbio, legato soprattutto alla tradizione agropastorale, individua nel tempo del terzo giorno del mese un importante indizio per scoprire come sarà il meteo dei successivi 40 giorni.


Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, intanto ci ricorda che questo 3 aprile vedrà il passaggio di qualche addensamento in più al Nord con la possibilità di veloci piovaschi, un cielo irregolarmente nuvoloso al Centro e prevalenza di sole al Sud. Un 3 “aprilante” che indicherebbe, dunque, (stando al proverbio) una fase primaverile classica almeno fino al 12 maggio (per 40 giorni), con qualche pioggia in più al Nord e una fase più mite al Sud, come spesso accade in questo periodo dell’anno. Invece all’orizzonte intravediamo una grande ‘bolla calda’ anche sul Nord Italia con temperature ben oltre le medie del periodo ovunque: sarà quasi estate con l’aprilgiugno, un periodo di aprile che sembrerà giugno.


Arriva Narciso, l’anticiclone che ‘piace’ e ‘si piace’: ‘piace’ in quanto porterà tantissimo sole per tutti e temperature calde ma non eccessive; e ‘si piace’ in quanto ‘Narciso’ è il famoso personaggio della mitologia greca che s’innamora della sua stessa immagine riflessa in uno specchio d’acqua e muore cadendo nel lago in cui si specchiava. Andando per ordine, nelle prossime ore avremo qualche piovasco su Liguria, Prealpi, Alpi e in particolare sul Triveneto; altrove il meteo sarà discreto, seppur con un veloce passaggio nuvoloso collegato ad un lontano vortice centrato tra Polonia e Finlandia. Ma, da giovedì, tutta l’Italia entrerà in una bolla anticiclonica in espansione sul Mediterraneo Centrale e si toccheranno i 25°C diffusi sulle regioni centrali. Al Nord qualche grado in meno, al Sud qualche grado in più, ma con valori in ulteriore aumento almeno fino al 10 aprile.


Il primo weekend post Pasquale, il primo dopo le festività, sarà infatti bello e caldo ovunque: il 6-7 aprile il sole dominerà in lungo e largo e arriveremo a toccare localmente i 30°C anche al Nord, con un’anomalia termica di almeno 6-8 gradi rispetto alle medie climatologiche di inizio aprile. A 2000 metri, anche sulle Alpi, si supereranno addirittura i 16-17 gradi. Prepariamoci dunque al primo weekend con l’anticiclone africano Narciso, con il bel tempo che piace a tutti, da Bolzano a Caltanissetta.

Gli effetti del sisma in Taiwan sull’industria dei chip

Gli effetti del sisma in Taiwan sull’industria dei chipRoma, 3 apr. (askanews) – Il devastante terremoto che ha colpito oggi Taiwan ha un effetto indiretto quasi immediato anche sulle economie mondiali: l’isola è infatti il più grande hub di produzione globale di semiconduttori.


Il sisma di magnitudo 7,3 è stato considerato il più potente che abbia colpito l’isola dal 1999 e ha avuto il suo epicentro al largo di Hualien. Sono segnalati crolli e si ha già notizia di almeno quattro vittime, secondo il ministero degli Interni di Taiwan. Il terremoto rischia di avere effetti immediati sulla catena di forniture di chip, che è già particolarmente sotto stress. I grandi produttori di semiconduttori hanno dovuto infatti interrompere la produzione.


Taiwan Semiconductor Manifacturing Company (TSMC), il più grande fornitore globale di chip a contratto, ha evacuato alcune delle sue fabbriche a scopo precauzionale, secondo una nota diffusa dalla stessa compagnia: “Sono state avviate misure preventive secondo la procedura e alcuni stabilimenti sono stati evacuati”. Il direttore finanziario di United Microelectronics, Liu Chitong, ha dichiarato a Nikkei Asia che anche il terzo produttore mondiale di chip a contratto ha evacuato gli impianti di produzione. “Alcune macchine per la produzione si sono fermate e ora il nostro team sta lavorando per riavviare le macchine di produzione il prima possibile”, ha affermato.


I produttori di display Innolux e AUO hanno entrambi evacuato le strutture. Un manager di un fornitore di apparecchiature TSMC ha detto a Nikkei Asia che la sua azienda stava discutendo se inviare più personale a fare gli straordinari durante le imminenti vacanze alla fine di questa settimana, per aiutare i produttori di chip a compensare l’interruzione.


A Tainan, sede di alcuni degli impianti di fabbricazione di chip più avanzati – tra cui le fabbriche a 5 e 3 nanometri di TSMC, che producono processori per gli iPhone di Apple e i chip di elaborazione IA di Nvidia – l’impatto appare essere più lieve, scrive ancora Nikkei Asia. (Foto tratta da X)

Il Presidente Mattarella in Costa d’Avorio, domani il benvenuto

Il Presidente Mattarella in Costa d’Avorio, domani il benvenutoMilano, 2 apr. (askanews) – Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è in Visita Ufficiale nella Repubblica della Costa d’Avorio dal 2 al 4 aprile. La mattina del 3 aprile, il Capo dello Stato incontrerà, al Palazzo Presidenziale di Abidjan, il Presidente della Repubblica della Costa d’Avorio, Alassane Ouattara. Dopo la cerimonia di benvenuto e gli onori militari, i due Presidenti avranno un colloquio cui seguiranno dichiarazioni alla stampa.


Nel pomeriggio il Presidente Mattarella si recherà al Municipio per la cerimonia di consegna delle Chiavi del Distretto di Abidjan. Prima del Pranzo ufficiale offerto dal Presidente della Repubblica della Costa d’Avorio, Mattarella incontrerà il personale dell’Ambasciata d’Italia ad Abidjan e una rappresentanza della collettività italiana. Giovedì 4 aprile gli ultimi impegni del Presidente Mattarella in Costa d’Avorio: la visita all’impianto della stazione a terra del giacimento ENI di Baleine e, successivamente, al Complesso scolastico di Canal Vridi e alla Casa della Comunità di Sant’Egidio.

Calcio, Juve-Lazio 2-0 in andata semifinale di Coppa Italia

Calcio, Juve-Lazio 2-0 in andata semifinale di Coppa ItaliaRoma, 2 apr. (askanews) – La Juventus vince la semifinale di andata di Coppa Italia grazie alle reti nella ripresa dei suoi due attaccanti. In avvio rigore concesso a Cambiaso e poi cancellato dall’arbitro dopo una revisione al Var, per un fuorigioco precedente al fallo. Poi la Lazio cresce e colpisce una traversa con Luis Alberto, di testa. La Juve esce tra i fischi dopo il primo tempo, ma nella ripresa entra con un piglio diverso e fa sua la gara di andata. Al 50′ Cambiaso riceve da Perin in verticale, alza lo sguardo e si ritrova davanti una prateria. Verticalizzazione a premiare lo scatto di Chiesa che si infila nel corridoio centrale e davanti al portiere non sbaglia battendolo con un tiro di interno destro. Al 64′ Vlahovic riceve palla sul versante destro e si accentra, disorientando Casale con un doppio passo prima di concludere di sinistro all’angolino. Ritorno il 23 aprile all’Olimpico

Premierato,primo sì a elezione diretta.Dopo Pera anche dubbi Lega

Premierato,primo sì a elezione diretta.Dopo Pera anche dubbi LegaRoma, 2 apr. (askanews) – Le critiche sono un venticello. Perché il voto alla fine è sempre allineato, ma i dubbi si insinuano e cominciano a sussurrare che le perplessità sul testo della riforma del premierato non arrivano soltanto da un buon numero di costituzionalisti e dalle opposizioni, ma anche dall’interno della maggioranza. La settimana scorsa era stato il senatore Marcello Pera, pur eletto con Fdi, a mettere in fila una serie di criticità, a pronunciare il suo sì accompagnato da molti “mugugni”. Oggi è il leghista Paolo Tosato a chiedere, pur con un giro di parole, se non sia il caso di fare un supplemento di riflessione, se non si debba ragionare su ulteriori correzioni. In entrambi i casi, il riferimento non è a una norma qualsiasi ma all’emendamento del governo che riscrive l’articolo 92 della Costituzione e che contiene il principio cardine dell’elezione diretta.


Dopo settimane di discussione alquanto a rilento, infatti, la commissione Affari costituzionali ha approvato oggi la proposta di modifica che porta la firma del ministro Casellati e che di fatto rappresenta il cuore della ribattezzata “madre di tutte le riforme”. Non è un caso se, pur trattandosi solo di un primo sì e pur essendo la trattazione del provvedimento ancora in corso, Fratelli d’Italia esulta con una serie di dichiarazioni in batteria. Peraltro, domani sempre in Senato, verranno presentati i primi comitati per il referendum che, pur essendo una iniziativa che parte dalla società civile, ha sopra il cappello del partito della premier. L’emendamento approvato in commissione è anche quello che parla di nomina e revoca dei ministri e stabilisce il limite dei mandati per il capo del governo eletto, stabilendo che debbano essere al massimo due, elevabili a tre se la somma dei precedenti incarichi sia inferiore a sette anni e sei mesi. Ma è anche lo stesso emendamento con il quale si cancella il riferimento al 55% del premio di maggioranza che era invece contemplato nel testo originario e che rimanda a un nodo che in queste settimane è diventato centrale: quello della legge elettorale. La formulazione approvata si limita a parlare di un “sistema per l’elezione delle Camere e del presidente del Consiglio” attraverso cui si assegna “un premio su base nazionale che garantisca una maggioranza dei seggi in ciascuna delle Camere alle liste e ai candidati collegati al presidente del Consiglio”.


Le opposizioni da giorni vanno chiedendo che il governo e la maggioranza non giochino “a carte coperte” sulla legge elettorale spiegando che il sistema di voto scelto non può prescindere dalla trattazione della riforma. La posizione del ministro Casellati, e del presidente della commissione Alberto Balboni, tuttavia, è che “non si può cominciare a costruire la casa del tetto” e che se ne parlerà, aprendo un tavolo con tutti i partiti, ma soltanto dopo la prima lettura. Qualche particolare non di poco conto, tuttavia, lo svela proprio l’ipermeloniano Balboni: ci sarà una soglia minima e, in caso di mancato superamento, il ballottaggio. Un riferimento, quello alla necessità di pensare a un doppio turno, che già la settimana scorsa e ancora oggi, è stato fatto proprio dal leghista Tosato. Che, praticamente unico della maggioranza a intervenire nella seduta, ha anche posto un problema più complessivo di efficacia della norma. L’esponente del Carroccio si è infatti chiesto se, così com’è scritta, non possa determinare “una circostanza in cui si abbia la certezza dell’elezione di un presidente del Consiglio, ma senza la certezza che abbia una maggioranza di uguale segno politico per sostenerlo”. Da qui l’invito a valutare se “ci sia margine per migliorare il testo”. Con una postilla che, visti i rapporti attuali tra i due partiti di maggioranza, diventa d’obbligo: “Non ho intenzioni dilatorie, la Lega non ha intenzioni dilatorie”.

Sfiducia Santanchè-Salvini, governo vuole chiudere entro giovedì

Sfiducia Santanchè-Salvini, governo vuole chiudere entro giovedìRoma, 2 apr. (askanews) – “I propositi di collaborazione puramente politica del 2017 tra la Lega e Russia Unita non hanno più valore dopo l’invasione dell’Ucraina”. “Dispiace che l’aula debba perdere tempo per polemiche inutili e strumentali innescate dall’opposizione”. A due giorni dal voto della Camera, con queste parole, una nota della Lega prova a liquidare la mozione di sfiducia nei confronti del suo leader Matteo Salvini, presentata da tutta l’opposizione (tranne Iv). “Menzogne, andiamo avanti con la sfiducia”, è la replica di Matteo Richetti, capogruppo di Azione e primo firmatario della mozione contro il ministro per le Infrastrutture e i Trasporti. Un botta e risposta che è solo l’antipasto della vigilia dei due giorni intensi che attendono il governo Meloni e l’alleanza di centrodestra a Montecitorio.


In aula verranno discusse e votate le mozioni di sfiducia nei confronti dei Ministri Daniela Santanché e Matteo Salvini. Si vota per appello nominale e nessuno dei due, come è ovvio, rischia alcunché ma inevitabilmente gli occhi saranno puntati sui voti e sulle assenze tra i banchi della maggioranza che per 48 ore dovrà incassare le accuse dell’opposizione su due casi di non poco conto. Quello che riguarda la ministra del Turismo, indagata per truffa aggravata nei confronti dell’Inps, e quello del ministro per le Infrastrutture e Trasporti sui rapporti del suo partito, la Lega, con il presidente russo Vladimir Putin. E’ per questa ragione che il governo vorrebbe sbrigare in fretta la pratica: si farà di tutto per chiudere su entrambe le mozioni entro giovedì sera. Domani e dopodomani sono previste, se dovessero servire, anche le sedute notturne e addirittura una inedita seduta con votazioni di venerdì mattina (extrema ratio). C’è da fare i conti però con un calendario dell’aula di Montecitorio abbastanza fitto: si comincia domani alle 10 con la discussione generale sulla mozione di sfiducia presentata da M5s nei confronti di Santanché che, salvo soprese, non sarà in aula. D’altronde i firmatari si limiteranno a illustrare il contenuto del documento, ci sarà un dibattito senza votazioni, poi si passerà alle 13 all’esame della proposta di legge per il riconoscimento dei teatri monumento nazionale. Alle 15, e per un’ora e mezza circa, si terrà il question time. Quindi riprenderanno le votazioni sui provvedimenti in calendario: ben tre. Teatri, terzo settore e contratti di cessione dei prodotti agroalimentari. Insomma domani non dovrebbe esserci spazio per alcun voto sulle mozioni di sfiducia che quindi entreranno nel vivo giovedì: prima si voterà quella che punta ad affossare Salvini, su cui l’Aula ha già svolto lo scorso 25 marzo la discussione generale, e se resta tempo quella su Santanchè.


Dalla Lega, si diceva, già oggi è arrivata una nota che anticipa quella che potrebbe essere una eventuale difesa (non confermata) di Salvini in aula alla Camera. Una nota in cui si ricorda che “la guerra ha totalmente cambiato i giudizi e i rapporti politici con la Russia”. Infatti “prima dell’invasione” Putin “era un importante interlocutore di tutti i governi italiani” da Enrico Letta a Matteo Renzi a Paolo Gentiloni. I leghisti citano anche “la missione in Russia del giugno 2017 dell’allora ministro Carlo Calenda per confermare contratti da almeno 4 miliardi”. Parole che non fanno demordere il partito di Calenda, Azione, che per primo ha presentato la mozione di sfiducia a Salvini (poi sottoscritta da Pd, M5s e Avs): “Le parole della Lega di oggi confermano che siamo di fronte a un problema che mette in imbarazzo l’intera maggioranza: abbiamo chiesto a Salvini il documento con cui rescinde dall’accordo con Putin. Ebbene, questo documento non esiste ma soprattutto la dichiarazione della Lega contiene una nuova menzogna: ora ci spiegano che dopo l’invasione dell’Ucraina a opera di Putin quel testo non vale più, in realtà quell’accordo contiene una clausola automatica di rinnovo. Andiamo avanti convinti con la nostra mozione di sfiducia”, dichiara il capogruppo Matteo Richetti, primo firmatario del documento.


Sulla sfiducia a Salvini, l’opposizione è compatta. Ad eccezione del partito di Matteo Renzi, Italia Viva, che domani ha in programma una riunione per discutere il da farsi. Sulla mozione nei confronti di Daniela Santanchè, presentata dal capogruppo M5s Francesco Silvestri, invece, proprio al centro, nel partito di Azione, si registrano i distinguo di Maria Stella Gelmini ed Enrico Costa che, in nome del garantismo, annunciano il voto contrario. La premier Giorgia Meloni non dovrebbe essere in aula in nessuna delle due occasioni. Per Fdi è il vicecapogruppo al Senato Raffaele Speranzon ad assicurare che “le mozioni di sfiducia a Salvini e Santanchè verranno respinte nettamente e senza problemi. In caso di rinvio a giudizio sarà Santanchè a decidere che fare. Se in quel caso dovesse fare un passo indietro sarà il Presidente del Consiglio a decidere il da farsi mantenendo invariati gli equilibri nella maggioranza”. Per il deputato Fi Alessandro Cattaneo “le mozioni di sfiducia compattano la maggioranza, non la dividono, e così sarà anche questa volta. Io credo che sia un atto politico legittimo da parte delle opposizioni presentare una mozione di sfiducia, ma da parte nostra faremo fronte comune e la rimanderemo al mittente, perché ha solo il sapore di campagna elettorale”.

Il Concertozzo allo Stadiozzo, il 26 maggio a Monza

Il Concertozzo allo Stadiozzo, il 26 maggio a MonzaRoma, 2 apr. (askanews) – Torna per la terza edizione “Il Concertozzo”, l’evento organizzato da Elio e le Storie Tese e Trio Medusa che ogni anno unisce musica e consapevolezza sociale, promuovendo l’idea di una comunità più inclusiva e informata.


Quest’anno si terrà il 26 maggio all’U-Power Stadium – grazie alla collaborazione del Comune di Monza, AC Monza e PIZZAUT – dove la musica sarà protagonista fin dal primo pomeriggio con IL CONCERTOZZINO, al quale parteciperanno varie meritevoli band e, a seguire, con IL CONCERTOZZO, ovvero un concerto speciale e irripetibile di Elio e le Storie Tese con le incursioni del Trio Medusa. Le prevendite per il 26 maggio sono disponibili su Vivaticket e TicketOne. Apertura porte ore 13.30, inizio Concertozzino ore 15.00, inizio Concertozzo ore 21.00.


L’evento sarà anticipato sabato 25 maggio da una kermesse aperta a tutti in Piazza Roma, ai piedi dell’Arengario, dove il Comune di Monza e PIZZAUT ospiteranno Associazioni e personalità che si occupano di autismo e disabilità, per la loro testimonianza diretta. Alla presenza delle maggiori Associazioni italiane impegnate nell’inclusione di persone autistiche, sono in programma talk con esperti del settore per fornire approfondimenti e promuovere una comprensione più profonda delle esigenze delle persone con disabilità e delle loro famiglie. Seguiranno momenti di musica, street-food, incontri e divertimento, tutto in “formato AUT”.


Le prime due edizioni del Concertozzo (2022 e 2023) hanno registrato il tutto esaurito e sono state delle grandi feste imprevedibili, con tanta musica e un live indimenticabile, un vero e proprio greatest hits del repertorio di Elio e le Storie Tese, sempre in perfetto equilibrio tra divertimento sfrenato e consapevolezza sociale, con gli interventi irriverenti del Trio Medusa. Sul palco sono salite Associazioni e personalità, come PizzAut e Tortellante, Gianluca Nicoletti e Mimmo Pesce, che hanno portato la loro testimonianza sui problemi legati alle disabilità.