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Premierato,primo sì a elezione diretta.Dopo Pera anche dubbi Lega

Premierato,primo sì a elezione diretta.Dopo Pera anche dubbi LegaRoma, 2 apr. (askanews) – Le critiche sono un venticello. Perché il voto alla fine è sempre allineato, ma i dubbi si insinuano e cominciano a sussurrare che le perplessità sul testo della riforma del premierato non arrivano soltanto da un buon numero di costituzionalisti e dalle opposizioni, ma anche dall’interno della maggioranza. La settimana scorsa era stato il senatore Marcello Pera, pur eletto con Fdi, a mettere in fila una serie di criticità, a pronunciare il suo sì accompagnato da molti “mugugni”. Oggi è il leghista Paolo Tosato a chiedere, pur con un giro di parole, se non sia il caso di fare un supplemento di riflessione, se non si debba ragionare su ulteriori correzioni. In entrambi i casi, il riferimento non è a una norma qualsiasi ma all’emendamento del governo che riscrive l’articolo 92 della Costituzione e che contiene il principio cardine dell’elezione diretta.


Dopo settimane di discussione alquanto a rilento, infatti, la commissione Affari costituzionali ha approvato oggi la proposta di modifica che porta la firma del ministro Casellati e che di fatto rappresenta il cuore della ribattezzata “madre di tutte le riforme”. Non è un caso se, pur trattandosi solo di un primo sì e pur essendo la trattazione del provvedimento ancora in corso, Fratelli d’Italia esulta con una serie di dichiarazioni in batteria. Peraltro, domani sempre in Senato, verranno presentati i primi comitati per il referendum che, pur essendo una iniziativa che parte dalla società civile, ha sopra il cappello del partito della premier. L’emendamento approvato in commissione è anche quello che parla di nomina e revoca dei ministri e stabilisce il limite dei mandati per il capo del governo eletto, stabilendo che debbano essere al massimo due, elevabili a tre se la somma dei precedenti incarichi sia inferiore a sette anni e sei mesi. Ma è anche lo stesso emendamento con il quale si cancella il riferimento al 55% del premio di maggioranza che era invece contemplato nel testo originario e che rimanda a un nodo che in queste settimane è diventato centrale: quello della legge elettorale. La formulazione approvata si limita a parlare di un “sistema per l’elezione delle Camere e del presidente del Consiglio” attraverso cui si assegna “un premio su base nazionale che garantisca una maggioranza dei seggi in ciascuna delle Camere alle liste e ai candidati collegati al presidente del Consiglio”.


Le opposizioni da giorni vanno chiedendo che il governo e la maggioranza non giochino “a carte coperte” sulla legge elettorale spiegando che il sistema di voto scelto non può prescindere dalla trattazione della riforma. La posizione del ministro Casellati, e del presidente della commissione Alberto Balboni, tuttavia, è che “non si può cominciare a costruire la casa del tetto” e che se ne parlerà, aprendo un tavolo con tutti i partiti, ma soltanto dopo la prima lettura. Qualche particolare non di poco conto, tuttavia, lo svela proprio l’ipermeloniano Balboni: ci sarà una soglia minima e, in caso di mancato superamento, il ballottaggio. Un riferimento, quello alla necessità di pensare a un doppio turno, che già la settimana scorsa e ancora oggi, è stato fatto proprio dal leghista Tosato. Che, praticamente unico della maggioranza a intervenire nella seduta, ha anche posto un problema più complessivo di efficacia della norma. L’esponente del Carroccio si è infatti chiesto se, così com’è scritta, non possa determinare “una circostanza in cui si abbia la certezza dell’elezione di un presidente del Consiglio, ma senza la certezza che abbia una maggioranza di uguale segno politico per sostenerlo”. Da qui l’invito a valutare se “ci sia margine per migliorare il testo”. Con una postilla che, visti i rapporti attuali tra i due partiti di maggioranza, diventa d’obbligo: “Non ho intenzioni dilatorie, la Lega non ha intenzioni dilatorie”.

Sfiducia Santanchè-Salvini, governo vuole chiudere entro giovedì

Sfiducia Santanchè-Salvini, governo vuole chiudere entro giovedìRoma, 2 apr. (askanews) – “I propositi di collaborazione puramente politica del 2017 tra la Lega e Russia Unita non hanno più valore dopo l’invasione dell’Ucraina”. “Dispiace che l’aula debba perdere tempo per polemiche inutili e strumentali innescate dall’opposizione”. A due giorni dal voto della Camera, con queste parole, una nota della Lega prova a liquidare la mozione di sfiducia nei confronti del suo leader Matteo Salvini, presentata da tutta l’opposizione (tranne Iv). “Menzogne, andiamo avanti con la sfiducia”, è la replica di Matteo Richetti, capogruppo di Azione e primo firmatario della mozione contro il ministro per le Infrastrutture e i Trasporti. Un botta e risposta che è solo l’antipasto della vigilia dei due giorni intensi che attendono il governo Meloni e l’alleanza di centrodestra a Montecitorio.


In aula verranno discusse e votate le mozioni di sfiducia nei confronti dei Ministri Daniela Santanché e Matteo Salvini. Si vota per appello nominale e nessuno dei due, come è ovvio, rischia alcunché ma inevitabilmente gli occhi saranno puntati sui voti e sulle assenze tra i banchi della maggioranza che per 48 ore dovrà incassare le accuse dell’opposizione su due casi di non poco conto. Quello che riguarda la ministra del Turismo, indagata per truffa aggravata nei confronti dell’Inps, e quello del ministro per le Infrastrutture e Trasporti sui rapporti del suo partito, la Lega, con il presidente russo Vladimir Putin. E’ per questa ragione che il governo vorrebbe sbrigare in fretta la pratica: si farà di tutto per chiudere su entrambe le mozioni entro giovedì sera. Domani e dopodomani sono previste, se dovessero servire, anche le sedute notturne e addirittura una inedita seduta con votazioni di venerdì mattina (extrema ratio). C’è da fare i conti però con un calendario dell’aula di Montecitorio abbastanza fitto: si comincia domani alle 10 con la discussione generale sulla mozione di sfiducia presentata da M5s nei confronti di Santanché che, salvo soprese, non sarà in aula. D’altronde i firmatari si limiteranno a illustrare il contenuto del documento, ci sarà un dibattito senza votazioni, poi si passerà alle 13 all’esame della proposta di legge per il riconoscimento dei teatri monumento nazionale. Alle 15, e per un’ora e mezza circa, si terrà il question time. Quindi riprenderanno le votazioni sui provvedimenti in calendario: ben tre. Teatri, terzo settore e contratti di cessione dei prodotti agroalimentari. Insomma domani non dovrebbe esserci spazio per alcun voto sulle mozioni di sfiducia che quindi entreranno nel vivo giovedì: prima si voterà quella che punta ad affossare Salvini, su cui l’Aula ha già svolto lo scorso 25 marzo la discussione generale, e se resta tempo quella su Santanchè.


Dalla Lega, si diceva, già oggi è arrivata una nota che anticipa quella che potrebbe essere una eventuale difesa (non confermata) di Salvini in aula alla Camera. Una nota in cui si ricorda che “la guerra ha totalmente cambiato i giudizi e i rapporti politici con la Russia”. Infatti “prima dell’invasione” Putin “era un importante interlocutore di tutti i governi italiani” da Enrico Letta a Matteo Renzi a Paolo Gentiloni. I leghisti citano anche “la missione in Russia del giugno 2017 dell’allora ministro Carlo Calenda per confermare contratti da almeno 4 miliardi”. Parole che non fanno demordere il partito di Calenda, Azione, che per primo ha presentato la mozione di sfiducia a Salvini (poi sottoscritta da Pd, M5s e Avs): “Le parole della Lega di oggi confermano che siamo di fronte a un problema che mette in imbarazzo l’intera maggioranza: abbiamo chiesto a Salvini il documento con cui rescinde dall’accordo con Putin. Ebbene, questo documento non esiste ma soprattutto la dichiarazione della Lega contiene una nuova menzogna: ora ci spiegano che dopo l’invasione dell’Ucraina a opera di Putin quel testo non vale più, in realtà quell’accordo contiene una clausola automatica di rinnovo. Andiamo avanti convinti con la nostra mozione di sfiducia”, dichiara il capogruppo Matteo Richetti, primo firmatario del documento.


Sulla sfiducia a Salvini, l’opposizione è compatta. Ad eccezione del partito di Matteo Renzi, Italia Viva, che domani ha in programma una riunione per discutere il da farsi. Sulla mozione nei confronti di Daniela Santanchè, presentata dal capogruppo M5s Francesco Silvestri, invece, proprio al centro, nel partito di Azione, si registrano i distinguo di Maria Stella Gelmini ed Enrico Costa che, in nome del garantismo, annunciano il voto contrario. La premier Giorgia Meloni non dovrebbe essere in aula in nessuna delle due occasioni. Per Fdi è il vicecapogruppo al Senato Raffaele Speranzon ad assicurare che “le mozioni di sfiducia a Salvini e Santanchè verranno respinte nettamente e senza problemi. In caso di rinvio a giudizio sarà Santanchè a decidere che fare. Se in quel caso dovesse fare un passo indietro sarà il Presidente del Consiglio a decidere il da farsi mantenendo invariati gli equilibri nella maggioranza”. Per il deputato Fi Alessandro Cattaneo “le mozioni di sfiducia compattano la maggioranza, non la dividono, e così sarà anche questa volta. Io credo che sia un atto politico legittimo da parte delle opposizioni presentare una mozione di sfiducia, ma da parte nostra faremo fronte comune e la rimanderemo al mittente, perché ha solo il sapore di campagna elettorale”.

Il Concertozzo allo Stadiozzo, il 26 maggio a Monza

Il Concertozzo allo Stadiozzo, il 26 maggio a MonzaRoma, 2 apr. (askanews) – Torna per la terza edizione “Il Concertozzo”, l’evento organizzato da Elio e le Storie Tese e Trio Medusa che ogni anno unisce musica e consapevolezza sociale, promuovendo l’idea di una comunità più inclusiva e informata.


Quest’anno si terrà il 26 maggio all’U-Power Stadium – grazie alla collaborazione del Comune di Monza, AC Monza e PIZZAUT – dove la musica sarà protagonista fin dal primo pomeriggio con IL CONCERTOZZINO, al quale parteciperanno varie meritevoli band e, a seguire, con IL CONCERTOZZO, ovvero un concerto speciale e irripetibile di Elio e le Storie Tese con le incursioni del Trio Medusa. Le prevendite per il 26 maggio sono disponibili su Vivaticket e TicketOne. Apertura porte ore 13.30, inizio Concertozzino ore 15.00, inizio Concertozzo ore 21.00.


L’evento sarà anticipato sabato 25 maggio da una kermesse aperta a tutti in Piazza Roma, ai piedi dell’Arengario, dove il Comune di Monza e PIZZAUT ospiteranno Associazioni e personalità che si occupano di autismo e disabilità, per la loro testimonianza diretta. Alla presenza delle maggiori Associazioni italiane impegnate nell’inclusione di persone autistiche, sono in programma talk con esperti del settore per fornire approfondimenti e promuovere una comprensione più profonda delle esigenze delle persone con disabilità e delle loro famiglie. Seguiranno momenti di musica, street-food, incontri e divertimento, tutto in “formato AUT”.


Le prime due edizioni del Concertozzo (2022 e 2023) hanno registrato il tutto esaurito e sono state delle grandi feste imprevedibili, con tanta musica e un live indimenticabile, un vero e proprio greatest hits del repertorio di Elio e le Storie Tese, sempre in perfetto equilibrio tra divertimento sfrenato e consapevolezza sociale, con gli interventi irriverenti del Trio Medusa. Sul palco sono salite Associazioni e personalità, come PizzAut e Tortellante, Gianluca Nicoletti e Mimmo Pesce, che hanno portato la loro testimonianza sui problemi legati alle disabilità.

Tennis, esauriti i biglietti della finale agli Internazionali di Roma

Tennis, esauriti i biglietti della finale agli Internazionali di RomaRoma, 2 apr. (askanews) – Continua a crescere la passione degli italiani per il tennis. Dopo l’edizione da record del 2023, la prima dopo l’upgrade con i tabelloni a 96 giocatori in singolare maschile e femminile, agli Internazionali BNL d’Italia 2024 si prepara una festa di tennis ancora più grande.


Già esauriti i biglietti per la finale, in programma il 19 maggio. Disponibili ancora solo circa 200 abbonamenti per il Centrale che può contenere 10.300 spettatori. Una conferma dell’affetto dei tifosi per il torneo e delle aspettative crescenti generate dai successi di Jannik Sinner, Lorenzo Musetti, Lorenzo Sonego, Matteo Arnaldi, di giovani come Flavio Cobolli, Luciano Darderi e Luca Nardi capace di battere Novak Djokovic al Masters 1000 di Indian Wells. Senza dimenticare Matteo Berrettini che sta rientrando dall’infortunio e ha annunciato a inizio anno di considerare la partecipazione agli Internazionali BNL d’Italia come uno degli obiettivi principali della sua stagione. In questa passione travolgente dei tifosi per il tennis c’è anche il successo delle nostre ragazze come Jasmine Paolini, entrata in Top 15 grazie al suo primo titolo conquistato in un WTA 1000 a Dubai. La festa del tennis al Foro Italico è in programma dal 6 al 19 maggio. Il cuore del tennis tornerà a battere nel cuore di Roma.

Inail: gli infortuni sul lavoro sono aumentati nel primo bimestre 2024

Inail: gli infortuni sul lavoro sono aumentati nel primo bimestre 2024Roma, 2 apr. (askanews) – Aumentano le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail e crescono anche quelle con esito mortale. Nel primo bimestre sono state 92.711 (+7,2% rispetto al febbraio 2023), 119 delle quali con esito mortale (+19%). In aumento le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 14.099 (+35,6%).


In particolare, rileva l’Istituto, le denunce di infortunio presentate all’Inail nei primi due mesi del 2024 sono state 92.711, in aumento del 7,2% rispetto alle 86.483 del primo bimestre 2023 e del 12,2% rispetto a gennaio-febbraio 2021 e in diminuzione del 7,4% sul 2019, anno che precede la crisi pandemica, e del 4,0% sul 2020 e 24,0% sul 2022. Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’Istituto nel primo bimestre 2024 sono state 119, 19 in più rispetto alle 100 registrate nel primo bimestre 2023, cinque in più rispetto al 2022, 15 in più sul 2021, 11 in più sul 2020 e due in meno sul 2019.

Lavoro, Inail: infortuni gennaio-febbraio +7,2%, morti +19%

Lavoro, Inail: infortuni gennaio-febbraio +7,2%, morti +19%Roma, 2 apr. (askanews) – Aumentano le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail e crescono anche quelle con esito mortale. Nel primo bimestre sono state 92.711 (+7,2% rispetto al febbraio 2023), 119 delle quali con esito mortale (+19%). In aumento le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 14.099 (+35,6%).


In particolare, rileva l’Istituto, le denunce di infortunio presentate all’Inail nei primi due mesi del 2024 sono state 92.711, in aumento del 7,2% rispetto alle 86.483 del primo bimestre 2023 e del 12,2% rispetto a gennaio-febbraio 2021 e in diminuzione del 7,4% sul 2019, anno che precede la crisi pandemica, e del 4,0% sul 2020 e 24,0% sul 2022. Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’Istituto nel primo bimestre 2024 sono state 119, 19 in più rispetto alle 100 registrate nel primo bimestre 2023, cinque in più rispetto al 2022, 15 in più sul 2021, 11 in più sul 2020 e due in meno sul 2019.


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Pompeii Theatrum Mundi, al via a giugno la rassegna teatrale

Pompeii Theatrum Mundi, al via a giugno la rassegna teatraleRoma, 2 apr. (askanews) – Un “matrimonio felice” fra uno straordinario sito archeologico e il teatro, perchè la cultura racchiude dentro di sè tante diverse manifestazioni”. Così, il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, presentando oggi al MIC la settima edizione di “Pompeii theatrum mundi”, la rassegna teatrale realizzata grazie alla collaborazione tra il Teatro di Napoli – Teatro Nazionale e il Parco Archeologico di Pompei, che si svolgerà dal 13 giugno al 13 luglio 2024 nel Teatro Grande del Parco Archeologico. “In cartellone – ha osservato, intervenendo alla conferenza stampa alla presenza del Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi; dell’Assessore alla Semplificazione Amministrativa e al Turismo della Regione Campania, Felice Casucci; del Presidente del Teatro di Napoli, Luciano Cannito; del Direttore del Parco Archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel e del Presidente del Teatro di Napoli, Roberto Andò – ci sono opere nelle quali ritroviamo l’essenza della cultura occidentale che affonda le sue radici nel mondo greco-romano”.


Con i suoi quattro titoli in programma la rassegna estiva del Teatro Nazionale di Napoli conferma la sua natura di vetrina di inedite riletture o rivisitazioni di testi e opere della classicità. Si parte giovedì 13 giugno con la prima assoluta di “Odissea Cancellata” di Emilio Isgrò, con la regia di Giorgio Sangati su installazione scenica di Emilio Isgrò, in una produzione del Teatro di Napoli – Teatro Nazionale. Lo spettacolo è progettato come un’opera nell’opera: le gradinate del Teatro Grande si trasformeranno in una gigantesca video-installazione dell’artista-autore. Mentre i versi dell’Odissea impressi sulla pietra dei gradini verranno cancellati a vista, dalle cancellature stesse prenderà vita il testo. Di fatto la drammaturgia di Isgrò procede allo stesso modo: cancella Omero (tornando alla fonte primaria dell’epica) selezionando solo i frammenti che ritiene essenziali e, sradicandoli dal loro contesto, restituisce loro nuova e inaspettata forza. Repliche venerdì 14 e sabato 15 giugno. Giovedì 27, con repliche venerdì 28 e sabato 29 giugno la rassegna propone un altro debutto nazionale. Si tratta dello spettacolo De Rerum Natura

Musica, “Municipio V” è l’album d’esordio dei piazzabologna

Musica, “Municipio V” è l’album d’esordio dei piazzabolognaRoma, 2 apr. (askanews) – “Municipio V” è l’album d’esordio dei piazzabologna, in uscita venerdì 5 aprile per Isola Degli Artisti e distribuito da ADA Music Italy, un’istantanea della generazione universitaria che vive e respira quotidianamente la Capitale, una raccolta di racconti di vita e di amore.


L’album è diviso in due: “MUNICIPIO V :(“, il lato A, già disponibile da venerdì 29 marzo e “MUNICIPIO V :)”, il lato B, disponibile dal 5 aprile. Un album formato da due parti ben distinte tra loro, dipinto come due quadri di Roma: vivace e spensierata di giorno e affascinante e malinconica di notte. I temi trattati – accompagnati da sonorità indie pop fresche ed immediate – spaziano a 360°, dalla sfera emotiva personale alla quotidianità dei quasi 3 milioni di abitanti di Roma. In “MUNICIPIO V :(” viene racchiuso un po’ tutto quello che si vive e si pensa dalle 20 in avanti, una visone notturna della vita raccontata in chiave consapevole e intima. Un viaggio tra le vie della Città Eterna ma anche nella tristezza di sentirsi uno dei tanti dentro una metropoli, tra sampietrini, luci arancioni dei lampioni, e un cielo sempre meno stellato. “MUNICIPIO V :)”, invece, racchiude la parte diurna, raccontando il lato maggiormente felice e leggero di una città che non dorme mai.


“MUNICIPIO V”, che vanta collaborazioni con artisti del calibro di Edoardo Vianello, Antonello Venditti, Angie, Caffellatte, M.E.R.L.O.T, Mameli, Dile e Fiat 131, è un road trip turistico tra le vie di Roma e nella stancante e frenetica vita di ragazzi che stanno diventando adulti. Tutte le 17 tracce che lo compongono sono state prodotte da Gorbaciof. Ad accompagnare Il concept musicale e visivo dell’album ci sono illustrazioni in stile Jean-Michel Basquiat, artista che raggiunge la sua espressione grazie ai suoi epigrammi enigmatici disegnati in tutta Manhattan raffiguranti dicotomie come ricchezza contro povertà, integrazione contro segregazione ed esperienza interiore contro esperienza esteriore.

Musica, Gianluca Grignani prosegue tour nei principali club italiani

Musica, Gianluca Grignani prosegue tour nei principali club italianiRoma, 2 apr. (askanews) – Dopo il successo delle prime due date sold out tenutesi il 29 marzo al Fuori Orario di Taneto (Reggio Emilia) e il 30 marzo al Mamamia di Senigallia (Ancona), prosegue “Residui di Rock’n’Roll”, il tour di Gianluca Grignani nei principali club italiani.


Grignani sarà in concerto domani, mercoledì 3 aprile, all’Alcatraz di Milano (opening act Francesca De Bonis) e giovedì 4 aprile al Milk di Torino. Una serie di appuntamenti speciali in location che accentuano il carisma di Grignani e che sono state scelte per permettere al pubblico di riunirsi, grazie alla musica, in un imperdibile incontro con il cantautore eclettico ed elettrico.


Un tour pensato per ripercorrere la sua trentennale carriera, con tutto il pubblico in piedi pronto a saltare sulle note rock di Grignani. Un rock che Gianluca ha plasmato a suo modo e lo accompagna sin dai suoi esordi. Ad unire chi è sul palco e gli spettatori una scaletta ricca di hit da cantare tutti insieme a squarciagola e di grandi successi che hanno segnato la storia della musica italiana, da “Destinazione Paradiso” a “La mia storia tra le dita”, passando per “La fabbrica di plastica”.


Ad accompagnare Gianluca Grignani sul palco la band composta da Salvatore Cafiero (chitarra solista e cori), Frè Monti (chitarre e cori), Valerio Combass (basso), Luigi Russo (tastiere) e Antonio De Marianis (batteria). Di seguito le prossime date del tour, prodotto da Barley Arts:


3 aprile – MILANO – ALCATRAZ 4 aprile – TORINO – MILK 11 aprile – MODUGNO (Bari) – DEMODÈ CLUB 18 aprile – CIAMPINO (Roma) – ORION LIVE CLUB 20 aprile – PORDENONE – CAPITOL 23 aprile – POZZUOLI (Napoli) – DUEL LIVE 26 aprile – PADOVA – HALL 28 aprile – FIRENZE – VIPER

Euro a minimi 6 settimane, calo inflazione alimenta attese su Bce

Euro a minimi 6 settimane, calo inflazione alimenta attese su BceRoma, 2 apr. (askanews) – L’euro continua a calare alla ripresa delle attività dopo la pausa delle feste pasquali, a 1,0748 dollari la valuta condivisa si ritrova ai minimi da sei settimane. I dati sull’inflazione continuano a mostrare calmieramenti, oggi l’ultimo è stato quello della Germania dove, al 2,2% a marzo, la crescita dei prezzi su base annua è ormai a un soffio dall’obiettivo perseguito dalla Bce per tutta l’area euro (2%).


La stessa indagine che l’istituzione monetaria conduce presso i consumatori conferma che le aspettative delle famiglie sul futuro dei prezzi continuano a loro volta a moderarsi. Il tutto non fa che alimentare le attese di tagli dei tassi di interesse, il primo dei quali salvo sorprese è atteso da parte della Bce a giugno. Ma il tema resterà sotto i riflettori del Consiglio direttivo che tornerà a riunirsi giovedì 11 aprile. A contribuire a queste aspettative si aggiunge il persistere di un quadro recessivo per l’insieme del settore manifatturiero dell’area euro, in particolare quello della Germania in cui a dispetto di flebili risalite le indagini tra i responsabili degli approvvigionamenti (indici Pmi) continuano a segnare valori di netta contrazione.


Domani Eurostat pubblicherà la stima preliminare sull’inflazione media di tutta l’eurozona a marzo. A febbraio aveva mostrato un nuovo rallentamento al 2,6% annuo e in media l’attesa è per un dato invariato. Se però il carovita dovesse continuare a sortire sorprese al ribasso, aumenteranno le pressioni affinché la Bce si muova con la riduzione del freno monetario. Così come affinché operi un riduzione complessiva dei tassi più più energica per la fine dell’anno.


A più riprese diversi esponenti della Bce hanno però avvertito che prima di avventurarsi sui tagli dei tassi si vogliono conoscere i risultati delle contrattazioni salariali di questo primo trimestre dell’anno appena trascorso, su cui i dati completi saranno disponibili appunto solo a giugno. Secondo la loro visione bisogna verificare che la dinamica di crescita dei salari non comporti rischi di nuove pressioni rialziste sui prezzi.