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Gli Amici della Normale di Pisa: sconcerta la richiesta di stop accordi con Israele

Gli Amici della Normale di Pisa: sconcerta la richiesta di stop accordi con IsraeleRoma, 30 mar. (askanews) – “Sconcerto” e “contrarietà” è stata espressa dai membri dell’Associazione degli Amici della Scuola Normale Superiore di Pisa per la mozione approvata dal Senato accademico della Scuola lo scorso 26 marzo, in particolare riguardo “il punto in cui si chiede al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale di riconsiderare il Bando Scientifico 2024 emesso il 21 novembre 2023 in attuazione dell’Accordo di cooperazione industriale, scientifica e tecnologica Italia-Israele”. Lo fa sapere in una nota l’associazone in una nota.


“I numerosi membri dell’Associazione intervenuti hanno tutti espresso il loro sconcerto e molti la loro contrarietà alla richiesta di riconsiderazione del Bando – si legge nella nota – ritenendo che istituzioni universitarie come la Normale debbano piuttosto, nel rispetto delle opinioni dei singoli, preoccuparsi di valorizzare sempre la scienza, la cultura e l’arte come elementi di dialogo e di raccordo universale”. 

Pasqua, Zuppi (Cei): non possiamo abituarci alla guerra

Pasqua, Zuppi (Cei): non possiamo abituarci alla guerraRoma, 30 mar. (askanews) – “Stiamo sperimentando delle tenebre profondissime che avvolgono migliaia di persone, in tanti luoghi nel mondo, in particolare in Ucraina e in Terra Santa. Quanta desolazione! Non possiamo abituarci alla guerra, ai combattimenti che non risparmiano deboli e innocenti, soprattutto i bambini: dovremmo sempre guardare attraverso le loro lacrime, attraverso il pianto dei più piccoli”. Riflessioni del presidente della Conferenza episcopale italiana e arcivescovo di Bologna, cardinale Matteo Zuppi espresse attraverso un messaggio per la Pasqua inviato oggi insieme da mons. Giuseppe Baturi, Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana.


Nel messaggio si invita a comprendere “tutto l’orrore e la violenza della guerra, dell’ingiustizia e quanto questo sia inaccettabile”, notando come “dimoriamo in un tempo triste, in cui la morte occupa le pagine dei giornali. Pensiamo alle violenze sulle donne, alla cattiveria frutto di prepotenze che segnano anche gli ambiti più delicati dell’esistenza, come quelli familiari e affettivi. – si aggiunge – Il rapporto tra uomo e donna sembra quasi avvelenato dall’istinto del possesso e dall’evocazione della morte. Ma il Risorto porta nel mondo la bellezza di una vita nuova, la creatività paziente della nuova creatura. Una novità, la più grande. Il mondo, oggi così deturpato, può essere ricostruito e trasformato da uomini e donne che vivono le più grandi ragioni di vita e di speranza”, si conclude.

Pasqua “gialla” in Svizzera: sabbia giunta dal Sahara colora cielo

Pasqua “gialla” in Svizzera: sabbia giunta dal Sahara colora cieloMilano, 30 mar. (askanews) – La sabbia e una tinta gialla del sole hanno colorato il cielo svizzero durante il fine settimana. Lo dimostra una foto condivisa dal centro meteorologico locale MétéoSuisse.


La sabbia proviene dal Sahara e ha viaggiato per migliaia di chilometri fino alla Svizzera e alla Francia. La sabbia ha causato una visibilità ridotta venerdì e sabato. Inoltre, le autorità svizzere hanno lanciato un allarme a causa delle concentrazioni di particelle fluttuanti nell’aria.


Le autorità del sud-est e del sud della Francia hanno annunciato durante il fine settimana che la soglia di inquinamento atmosferico è stata superata. Il dipartimento dell’Hérault ha invitato soprattutto i residenti che soffrono di problemi cardiaci o respiratori ad evitare sforzi fisici pesanti. Ogni anno dal deserto del Sahara si sollevano nell’aria 60-200 milioni di tonnellate di polvere di sabbia. Le particelle più grandi ricadono rapidamente sulla superficie terrestre, ma le più piccole possono percorrere migliaia di chilometri.


Si prevede che la situazione con nebbia di sabbia si attenuerà domenica.

Tra musica e poesia al via il 5 aprile il tour di Chiara Civello

Tra musica e poesia al via il 5 aprile il tour di Chiara CivelloRoma, 30 mar. (askanews) – “Sempre Così” è il nuovo e speciale tour di Chiara Civello, che prende vita e titolo dall’omonimo brano pubblicato a ottobre scorso. Composto e scritto insieme a Patrizia Cavalli, una delle voci più acute e amate della poesia italiana del secondo ‘900, il brano, iniziato insieme e finito nel 2022, poco dopo la scomparsa della poetessa, nasce dalla profonda amicizia tra le due donne, scavando tra la nostalgia, la commozione e la gratitudine. “Sempre Così” diventa oggi il nome di questo nuovo ciclo di concerti che parte non a caso il 5 aprile proprio da Todi (Teatro Nido dell’Aquila), città natale della poetessa, e attraversa l’Italia facendo tappa l’8 aprile a Bologna (Cinema Europa); il 9 aprile ad Asti (Diavolo Rosso), il 10 aprile a Torino (Off Topic), il 13 aprile a Palermo (Teatro Santa Cecilia), il 19 aprile a Bari (Teatro Forma), il 24 aprile a Napoli (Galleria Toledo), il 29 aprile a Roma (Auditorium Parco della Musica) e il 23 maggio a Milano (Teatro Franco Parenti).


La costellazione poetica disegnata da Chiara Civello in questo nuovo spettacolo vede la compresenza della musica con la poesia e il cinema, in un vero e proprio dialogo tra generi, tra scie di autori contemporanei e l’eco proveniente dalle grandi penne del passato. L’artista accompagnata da pochi strumenti, pianoforte, chitarra e la sua inconfondibile voce, entrerà nelle diverse stanze dell’amore che la sua musica ha abitato nel corso degli anni. Attraversamenti tra musica poesia e immagini che propongono una riflessione dialettica tra vuoto e amore. L’intera performance è realizzata in collaborazione con la regista francese Céline Sciamma (firma dei premiati “Tomboy” e “Ritratto della giovane in fiamme”). Ad aprire il sipario sullo spettacolo sarà infatti la visione di “This is How a Child Becomes a Poet”, cortometraggio presentato in anteprima all’80esima Mostra del Cinema di Venezia. Un viaggio nelle stanze che furono la casa di Patrizia Cavalli e anche momentum che ha dato il la all’artista per finire la canzone lasciata incompiuta dalla poetessa. Sempre la regista francese darà visivamente forma e luce alle diverse stanze che Chiara Civello sceglierà di attraversare durante il live.


“Alternerò a canzoni di forma compiuta momenti di pura improvvisazione, con componimenti di poeti che gravitano intorno a Patrizia, come Sandro Penna e Emily Dickinson”, dice Chiara Civello. Accanto a loro emergerà anche la figura di scrittori contemporanei quali Emanuele Trevi, co-autore con Civello di Perdiamoci (colonna sonora per la serie tv RAI “Imma Tataranni – Sostituto procuratore”), e il pubblico sarà sorpreso da originali rielaborazioni, due su tutte quella di Che cosa sono le nuvole, nata dall’incontro tra Pasolini e Modugno; o Fortissimo, di Lina Wertmuller e Bruno Canfora. In occasione del tour, nelle strade di Bologna sono comparsi in questi giorni una serie di poster con le parole di alcune tra le poesie più significative di Patrizia Cavalli. Un intervento realizzato da CHEAP, il progetto di arte pubblica su poster, che nasce in collaborazione con Chiara Civello e con Giulio Einaudi editore, invitando a riscoprire la poetica di una tra le autrici italiane più importanti e apprezzate del nostro tempo.

Quali sono le zone d’Italia più a rischio di eventi climatici estremi

Quali sono le zone d’Italia più a rischio di eventi climatici estremiRoma, 30 mar. (askanews) – Uno studio ENEA pubblicato sulla rivista Safety in Extreme Environment ha permesso di identificare le aree italiane più a rischio di mortalità per eventi climatici estremi, che dal 2003 al 2020 hanno causato complessivamente 378 decessi, di cui 321 per frane e valanghe, 28 per tempeste e 29 per inondazioni. Le regioni con il maggior numero di decessi e di comuni coinvolti sono risultate Trentino-Alto Adige (73 decessi e 44 comuni), Lombardia (55 decessi e 44 comuni), Sicilia (35 decessi e 10 comuni), Piemonte (34 decessi e 28 comuni), Veneto (29 decessi e 23 comuni) e Abruzzo (24 decessi e 12 comuni), con un alto numero di comuni a rischio riscontrato anche in Emilia-Romagna (12), Calabria (10) e Liguria (10). Tra le regioni ad alto rischio c’è anche la Val d’Aosta con 8 decessi, un numero elevato se si tiene conto degli abitanti complessivi.


“La mortalità è l’unico indicatore sanitario immediatamente disponibile per tutti i comuni italiani e la Banca Dati Epidemiologica dell’ENEA consente di effettuare studi sull’intero territorio nazionale utilizzando la mortalità per causa come indicatore di impatto”, spiega Raffaella Uccelli, ricercatrice del Laboratorio ENEA Salute e Ambiente e coautrice dello studio insieme alla collega Claudia Dalmastri. Dallo studio emerge inoltre che circa il 50% dei 247 comuni italiani con almeno un decesso è costituito da centri montani o poco abitati, dove il rischio di mortalità associata a eventi meteo-idrogeologici estremi potrebbe essere connesso alla loro fragilità intrinseca e alle difficoltà degli interventi di soccorso.


“A livello demografico le vittime sono state 297 uomini e 81 donne. La ragione di questa disparità fra i sessi potrebbe essere collegata, almeno in parte, a diversi stili di vita, alle attività svolte, agli spostamenti casa-lavoro e ai tempi diversi trascorsi all’aperto”, sottolinea Claudia Dalmastri. Nel nostro paese, oltre il 90% dei comuni e oltre 8 milioni di abitanti sono a rischio a causa di eventi climatici estremi, in particolare frane (1,3 milioni di abitanti) e inondazioni (6,9 milioni di abitanti). Da gennaio a maggio 2023, si sono verificati 122 eventi meteorologici estremi rispetto ai 52 registrati nello stesso periodo del 2022 (+135%) e le regioni più colpite sono state Emilia-Romagna, Sicilia, Piemonte, Lazio, Lombardia, Toscana. Tutte queste aree, eccetto il Lazio, sono state identificate come a rischio anche nello studio ENEA.


“Gli eventi meteo estremi stanno aumentando di frequenza e intensità a causa dei cambiamenti climatici, con conseguenze drammatiche su territori e popolazioni, in particolare sugli over 65, la cui percentuale in Italia è aumentata del 24% in 20 anni. Conoscere le aree a più alto rischio anche per la mortalità associata diventa quindi fondamentale per definire le azioni prioritarie di intervento, allocare risorse economiche, stabilire misure di allerta e intraprendere azioni di prevenzione e di mitigazione a tutela del territorio e dei suoi abitanti”, conclude Raffella Uccelli. (Foto di repertorio).

Roma, il 5 aprile la presentazone del progetto “Dissolvenze Romane”

Roma, il 5 aprile la presentazone del progetto “Dissolvenze Romane”Roma, 30 mar. (askanews) – Inaugurerà il 5 aprile a Roma “Dissolvenze Romane”, progetto di tre artiste, Manuela De Perna, Valentina Barbera e Andreina Ciaglia. Un’esposizione, curata da Chiara Sticca, che vuole raccontare e esprimere il sentimento che le tre artiste romane, dai trascorsi differenti, provano per la città che le ospita.


La presentazione presso MV Augusta, vicino alla Stazione Tiburtina è un evento tra arte, musica e poesia, con cantautori romani e intermezzo teatrale, con testi in romanesco, e degustazione dove sarà possibile ammirare le opere (che resteranno esposte circa due settimane) che mostrano la Capitale, spaziando da una Roma dal passato glorioso, a una Roma caotica e “caciarona”, da una Roma di viuzze e monumenti a una Roma immensa. “Dissolvenze artistiche”, spiegando le artiste, vuole instaurare un dialogo tra la tendenza a rappresentare “ciò che è” e “ciò che si sente”, nella necessità di andare oltre la struttura conosciuta e percepita. Una Roma vissuta, interpretata e dipinta in tre modi diversi ma complementari, un viaggio artistico attraverso una città da amare, da esportare, ma nel contempo faticosa da vivere; in una continua alternanza tra l’amore e l’odio. Manuela De Perna, Valentina Barbera e Andreina Ciaglia riscoprono il bello del disegno salvifico da una quotidianità non sempre scelta. Tele sospese per uno spazio-tempo invertito. Opere in cui il disegno ricerca una redenzione dell’ordinarietà, verso dimensioni oniriche, lontane, innaturali, sfocando ciò che disturba e mettendo a fuoco l’amato. Un’arte talvolta verso il simbolismo e il surrealismo, talvolta figurativa dai tratti leziosi e puntuali.

E’ morto il giornalista Enzo D’Orsi, inventore della Supercoppa

E’ morto il giornalista Enzo D’Orsi, inventore della SupercoppaRoma, 30 mar. (askanews) – È morto all’età di 71 anni Enzo D’Orsi, giornalista che diede l’idea per la nascita della Supercoppa Italiana. Una della firme di punta del Corriere dello Sport per oltre vent’anni, capo della redazione torinese e inviato, ha raccontato quattro Mondiali, cinque Europei e migliaia di partite di tutte le competizioni, dai dilettanti alla Champions League. Ha lavorato anche a Paese Sera e Leggo, oltre al settimanale Rigore collaborando con L’Equipe e France Football. Ha pubblicato tre libri negli ultimi anni tutti sulla Juventus, squadra che ha seguito da vicino per tanti anni: “Gli undici giorni del Trap” nel 2018, “Non era champagne” nel 2019 e “Michel et Zibi” nel 2020. Aveva una grandeá conoscenza del calcio internazionale ed è sempre stato convinto che il più grande calciatore di ogni epoca è stato Alfredo Di Stefano, non Maradona e nemmeno Pelé. A casa aveva una collezione di 350 maglie originali, molte delle quali risalenti agli anni ’80.

Nuovo album del “Re del pop latino” Enrique Iglesias

Nuovo album del “Re del pop latino” Enrique IglesiasMilano, 30 mar. (askanews) – È uscito venerdì 29 marzo, in digitale, in versione CD e LP “Final (Vol. 2)”, il nuovo attesissimo album del “Re del pop latino” Enrique Iglesias. Questa nuova produzione non solo segna una pietra miliare nella sua incredibile carriera, ma rappresenta anche un’innovativa fusione di generi che conquisterà milioni di fan in tutto il mondo.


“Final (Vol. 2)”, il dodicesimo album in studio di Enrique Iglesias, è uno straordinario esempio di contaminazione di generi musicali fondendo brillantemente elementi di pop, cumbia, bachata, ska, dembow e country in 10 brani. L’album include collaborazioni con artisti del calibro di Miranda Lambert, Maria Becerra, Yotuel, Belinda ed El Alfa, che testimoniano la duratura influenza e il rispetto di Enrique Iglesias nel panorama musicale, capace di unire talenti di generi e culture diverse. Questa la tracklist di “Final (Vol. 2)”: “ASÍ ES LA VIDA” ft. MARÍA BECERRA, “Fría” ft. YOTUEL, “Space in My Heart” ft. MIRANDA LAMBERT, “La Botella” ft. EL ALFA, “Love and Pain”, “Me Voy Acostumbrando”, “Como Yo”, “Llórame Un Río” ft. BELINDA, “Be Together” e “Espacio En Tu Corazón”.


Tre dei singoli tratti da “Final (Vol.2)” dominano le classifiche negli Stati Uniti, vantando milioni di streaming e visualizzazioni sulle piattaforme digitali. “Así Es La Vida” per l’ottava settimana consecutiva è al # 1 della classifica Tropical di Billboard, ha raggiunto le vette delle classifiche anche in Argentina e in Messico e continua a essere una delle canzoni più ascoltate in Spagna. Nel frattempo, “Fría” è al # 5 della Latin Pop Chart e “Space In My Heart” è nella Top 25 Hot AC, secondo Mediabase. Il suo precedente album “Final (Vol.1)” ha riscosso un grande successo, ricevendo il plauso della critica e una risposta travolgente da parte dei fan di tutto il mondo. Le sue melodie orecchiabili e i suoi testi toccanti hanno fatto sì che gli ascoltatori, ancora una volta, abbiano riconosciuto Enrique come un’icona della musica globale.

I giocatori del Napoli in ginocchio contro il razzismo

I giocatori del Napoli in ginocchio contro il razzismoRoma, 30 mar. (askanews) – Dopo la sentenza sul caso Acerbi-Juan Jesus e le iniziative già intraprese nei giorni scorsi dalla società di De Laurentiis, anche i giocatori del Napoli hanno voluto esprimere la loro solidarietà al difensore brasiliano con un gesto simbolico ma molto importante: durante l’inno della Serie A si sono inginocchiati riprendendo il famoso gesto di protesta del giocatore di football americano Colin Kaepernick che ha dato il via al movimento Black Lives Matter

Mattarella ha chiamato il padre di Ilaria Salis, “vicinanza”

Mattarella ha chiamato il padre di Ilaria Salis, “vicinanza”Roma, 30 mar. (askanews) – Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha risposto all’appello lanciato ieri dal padre di Ilaria Salis, la cittadina italiana detenuta in Ungheria. Roberto Salis aveva reso noto ieri di aver spedito una Pec al capo dello Stato.


Secondo quanto si è appreso oggi, Mattarella ha detto stamattina al telefono a Roberto Salis che sperava fossero giorni diversi, che comprendeva bene il suo stato d’animo, esprimendogli vicinanza. Gli ha assicurato che farà quanto è nelle sue possibilità, che non sono ampie sul piano operativo e passano attraverso il Governo. Salis ha ringraziato molto per la chiamata e la velocità del riscontro e ha spiegato che, con la sua lettera, voleva segnalare la disparità di trattamento tra due cittadini italiani. Il presidente gli ha risposto che si tratta della differenza tra il nostro sistema, ispirato ai valori europei, e il loro sistema; e che questa disparità colpisce la nostra pubblica opinione. Salis ha ringraziato e il presidente Mattarella gli ha detto che più avanti si potranno risentire.