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Sci, Federica Brignone vince il gigante di Saalbach

Sci, Federica Brignone vince il gigante di SaalbachRoma, 17 mar. (askanews) – Federica Brignone ha stravinto l’ultimo gigante della stagione di sci alpino a Saalbach, con un vantaggio notevole di +1.36 su Alice Robinson (terzo posto per Thea Louise Stjernesund a +1.67). Una prestazione alla ‘Alberto Tomba’ quando rischiava e poi trionfava. Questo risultato straordinario non è bastato tuttavia per strappare il trofeo dalle mani di Lara Gut-Behrami: prestazione da dimenticare per la svizzera, che ha chiuso al 10° posto (+3.22 dalla Brignone). Un risultato comunque sufficiente alla Gut per conquistare i punti necessari per aggiudicarsi la Coppa di gigante. Nella classifica finale della Coppa del Mondo di gigante Federica Brignone chiude al 2° posto a -21 da Lara Gut-Behrami.

Atletica, dominio keniano alla Maratona di Roma

Atletica, dominio keniano alla Maratona di RomaRoma, 17 mar. (askanews) – Il cielo di Roma ha di nuovo assistito al passaggio della storia, la 29esima edizione di Acea Run Rome The Marathon, gara da record per il numero di partecipanti, per il numero di stranieri e benedetta dal primato del percorso. E’ stato il keniano Asbel Rutto a condurre una gara in completo assolo e tagliare il traguardo in 2h06’24” firmando un nuovo primato del percorso e migliorando il proprio record personale di circa 3′. Al femminile è stata la keniana Ivyne Lagat a concludere in 2h24’35” sgretolando il proprio primato personale di 2h41’54”. Podio maschile completato dai keniani Brian Kipsang in 2h07’56” e Sila Kiptoo in 2h08’09”. Podio femminile completato dalla keniana Lydia Simiyu in 2h25’10” e l’etiope Emebet Niguse in 2h26’41”.

Calcio, Juve-Genoa 0-0, espulso Vlahovic

Calcio, Juve-Genoa 0-0, espulso VlahovicRoma, 17 mar. (askanews) – Prosegue il momento no della Juventus, che con lo 0-0 con il Genoa firma il secondo pareggio consecutivo con una sola vittoria nelle ultime 8 giornate. Allo Stadium la Juve non va oltre lo 0-0 con il Genoa, creando pochissimo nel primo tempo e risvegliandosi nella ripresa: Iling prende un palo, Kean lo imita al 90′. Nel recupero espulso Vlahovic per proteste. Delude Chiesa, sostituito al 58′ e uscito contrariato. Sfuma il sorpasso in classifica al Milan, che ora può allungare rafforzando il suo secondo posto

Confindustria, primo test per Garrone e Orsini: giovedì i programmi

Confindustria, primo test per Garrone e Orsini: giovedì i programmiRoma, 17 mar. (askanews) – Nuova tappa nella corsa alla presidenza di Confindustria. Un primo test attende Edoardo Garrone, patron della Erg e presidente del Sole 24 Ore, ed Emanuele Orsini, amministratore delegato di Sistem Costruzioni e di Tino Prosciutti, che giovedì presenteranno i rispettivi programmi ai 184 componenti del Consiglio generale. In quella sede si capiranno anche le motivazioni che hanno indotto i saggi della commissione di designazione, in accordo con il collegio dei probiviri, ad escludere dalla gara Antonio Gozzi, presidente di Duferco e numero uno di Federacciai. E’ infatti attesa la relazione dei tre, Mariella Enoc, Andrea Moltrasio ed Ilaria Vescovi, che chiariranno alcuni passaggi procedurali ed evidenzieranno le loro valutazioni sul rispetto dei comportamenti richiesti dallo statuto di Confindustria.


Non accenna a placarsi, intanto, la polemica per l’estromissione di Gozzi. Con una lettera indirizzate ai saggi, al presidente Carlo Bonomi, ai probiviri e ai membri del consiglio generale, alcuni tra i suoi sostenitori hanno chiesto di riammetterlo alla competizione e al voto del 4 aprile “in ossequio al principio di rappresentatività” e “nell’interesse generale di Confindustria”. Una riammissione da parte dei saggi, al momento, non sembra un’ipotesi sul tavolo. I membri della commissione di designazione avevano, infatti, spiegato di aver scelto di ammettere due candidati dopo aver consultato, nel loro tour, “l’intero territorio nazionale, in rappresentanza di circa l’80% dei voti assembleari e del 73% dei componenti del Consiglio Generale, garantendo il massimo coinvolgimento del sistema associativo”.

Olly è pronto a tornare live con Lo Rifarò, Lo Rifaremo Tour

Olly è pronto a tornare live con Lo Rifarò, Lo Rifaremo TourMilano, 17 mar. (askanews) – Olly è pronto a tornare ad esibirsi live con Lo Rifarò, Lo Rifaremo Tour. A pochi giorni dall’uscita di “Devastante” – il nuovo singolo uscito l’8 marzo per Epic Records Italy/Sony Music – Olly annuncia Lo Rifarò, Lo Rifaremo Tour, la tournée nei club in partenza a dicembre 2024, organizzata e prodotta da Magellano Concerti. I biglietti sono già disponibili su TicketOne e nei circuiti di vendita e prevendita abituali. Per info: magellanoconcerti.it.


Dopo un tour estivo di 16 date, “Il mondo gira tour”, e lo show sold out di chiusura al Fabrique di Milano, Olly tornerà sui palchi dei principali club Italiani a dicembre 2024 partendo da Milano (lunedì 02 dicembre @ Fabrique), per proseguire poi a Firenze (giovedì 05 dicembre @ Viper Theatre), Venaria Reale (TO) (giovedì 12 dicembre @ Teatro Concordia), Padova (venerdì 13 dicembre @ Hall), Bologna (sabato 14 Dicembre @ Estragon), Pozzuoli (NA) (giovedì 19 Dicembre @ Duel Club) e finire a Roma (venerdì 20 Dicembre @ Hacienda). Le date saranno l’occasione per ascoltare dal vivo “Devastante”, il nuovo brano che prosegue un percorso sempre più cantautorale, intimo e riflessivo già intrapreso con il brano “A Squarciagola” e il singolo più scanzonato “Tutto con te”.


Scritto da Olly e prodotto in collaborazione con JVLI, “Devastante” è una ballad dal sound pop, in cui l’artista esprime il desiderio di costruire relazioni sempre più stabili e durature, con il timore e la consapevolezza di ció che questo può comportare. Perciò, come se fosse un crash test, Olly si immagina cosa possa significare vivere, sognare, piangere, ridere con una persona al proprio fianco, per poter confessare senza paura “Per me sei devastante”. Nel videoclip – diretto da Amedeo Zancanella, prodotto da Borotalco TV con la direzione artistica di Tommaso Bordonaro – Olly ha voluto che i fan fossero i veri protagonisti, coinvolgendoli direttamente nel progetto e mostrando la genuinità di ciascuno. Per un’iniziativa dell’artista, alcuni fan hanno potuto ascoltare in anteprima esclusiva “Devastante” dalle loro camerette. C’è chi si commuove, chi sorride e chi ascolta con attenzione riconoscendosi in ogni parola del testo. Quando Olly appare a sorpresa accanto a loro, l’emozione esplode e la musica crea un rapporto ancora più intimo e corale. Racconta Olly: «Con “Devastante” cerco qualcosa in grado di “rompermi” continuamente, di farmi ripartire ogni volta come fosse la prima. Non importa se è l’amore di un attimo o di una vita intera, auguro a tutti e a me stesso qualcosa di devastante, per lasciarsi amare senza far vincere la paura di perdere. È proprio il rischio di romperci che ci permette di amare davvero».

Mattarella: guerre vanno fermate, ripristinare diritto internazionale

Mattarella: guerre vanno fermate, ripristinare diritto internazionaleRoma, 17 mar. (askanews) – “I venti di indipendenza e libertà che attraversarono l’Europa nei secoli scorsi, con le domande di democrazia e giustizia sociale che le hanno accompagnate, hanno trovato nel percorso della integrazione europea la cornice di garanzia. Oggi, siamo di fronte a sfide non dissimili da quelle che vennero affrontate allora. La crescente e terribile situazione di instabilità caratterizzata da aggressioni sempre più sanguinarie, in Ucraina come in Medio Oriente, minacciano di coinvolgere tutta la comunità internazionale. Queste guerre vanno fermate, affinché si ripristini il rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale, a garanzia della vita di ogni popolo”. Lo afferma il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, celebrando solennemente la Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’inno e della bandiera.

Treccani celebra giovedì 21 a Roma la “giornata mondiale della poesia”

Treccani celebra giovedì 21 a Roma la “giornata mondiale della poesia”Roma, 17 mar. (askanews) – In occasione della Giornata mondiale della Poesia la Fondazione Treccani Cultura promuove a Roma un evento per ridare attenzione a un’arte che – in una epoca segnata da eventi mediatici con alto quoziente di scandalo e conseguente eco giornalistico e televisivo – sembra essere ingiustamente sottovalutata. “Saba”, prodotto dal Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia, e interpretato da Mauro Covacich, è in programma il 21 marzo alle ore 18 presso la sala Igea dell’Istituto della Enciclopedia Italiana in piazza della Enciclopedia Italiana 4, con ingresso libero fino a esaurimenti posti.


Un’occasione importante per capire se la “crescente marginalità del genere letterario poesia, o più semplicemente una sua vera e propria decadenza”, secondo l’opinione di Alfonso Berardinelli, è davvero inevitabile. “L’espressione poetica – ha dichiarato Massimo Bray, Direttore Generale della Treccani e grande amante della poesia – può certamente recuperare il posto centrale che ha occupato nel Novecento perché è in grado di svolgere un ruolo di comunicazione sociale che, in anni difficili come quelli che viviamo, ci aiuta a interpretare la realtà che ci circonda. Per questo abbiamo promosso lo spettacolo con Mauro Covacich, uno degli interpreti più appassionati e competenti dell’espressione poetica”.

Salvini: FdI e Fi a rischio inciucio, solo Lega contro eurofollie

Salvini: FdI e Fi a rischio inciucio, solo Lega contro eurofollieMilano, 16 mar. (askanews) – Punta a tornare in doppia cifra alle Europee, la Lega di Matteo Salvini. E per riuscirci il vice premier inizia fin da ora ad alzare i toni nei confronti degli alleati, rei di non opporsi alle “eurofollie” e addirittura di coltivare ipotesi di “inciucio” per arrivare alla rielezione di Ursula von der Leyen, considerata invece dai leghisti una delle cause dei “disastri” europei.


Il palcoscenico scelto da Salvini è un evento a Milano con i giovani leghisti: linguaggio diretto e non proprio forbito, il leader leghista attacca duramente sui migranti e sulla presidente della Commissione Europea. E lo fa proprio alla vigilia del viaggio di Giorgia Meloni in Egitto con Ursula von der Leyen per cercare un accordo con al Sisi per frenare le partenze di migranti. Ma per Salvini in questi anni l’Unione Europea ha fatto “zero” contro l’immigrazione clandestina: “Sono cazzi degli italiani. Il governo di malta, il governo francese, il governo tedesco si girano dall’altra parte, e chi è che deve diventare il campo profughi europeo? Gli italiani, perchè sono generosi, accoglienti e solidali… Ma un conto è essere generosi un conto è passare da coglioni”. E poi le bordate contro von der Leyen: “Pensare che i disastri dell’Europa possano essere rimediati da von der Leyen che è stata coprotagonista dei disastri, è come dire a qualcuno che ha il diabete ‘mangiati un po’ di zucchero filato che ti fa bene…’”. Con il messaggio esplicito agli alleati e agli elettori euroscettici: “Io spero nel centrodestra unito. Se qualcuno del centrodestra il 9 giugno preferirà la poltrona, la comodità, il politicamente corretto e l’inciucio coi socialisti, non farà un dispetto a Salvini e alla Lega, ma farà il male dell’Italia e degli italiani”. Come con le ultime direttive europee: “Sull’Euro7 l’unico partito italiano che ha votato contro l’ennesima eurofollia è la Lega: tutti gli altri hanno votato a favore o si sono astenuti. Purtroppo. E l’unico patrito che ha votato contro la censura europea di stampo sovietico è la Lega”.


Un intervento che sembra l’antipasto dell’evento in programma sabato a Roma con gli alleati di Id: gli unici che davvero “vogliono cambiare l’Europa”, rivendica Salvini, esaltando i risultati di Le Pen in Francia e Wilders in Olanda e assicurando i giovani leghisti che “le lancette della storia girano verso di noi” che “vogliamo più libertà e meno Europa, meno Europa, meno Europa, meno burocrazia, meno regole, meno direttive, meno divieti, meno immigrazione clandestina”. Insomma, “votare Lega non come votare Fratelli d’Italia o Forza Italia”. Salvini assicura che il governo non rischia, “governeremo fino alla fine della legislatura”, dice rivolto “a qualche spione, a qualche luogotenente della Finanza e qualche Pm. Spiate il cazzo che vi pare, andremo fino in fondo”. Ma poi i distinguo arrivano anche sull’Ucraina: “Mi fanno paura i leader come Macron che parlano di guerra, la Lega lavora per la diplomazia e per la pace”. E dopo l’appuntamento di sabato, preannuncia un’altra iniziativa di partito, chiamando i giovani leghisti in piazza il 25 aprile: non contro il fascismo, categoria “vecchia e superata” come il comunismo, ma “per la libertà minacciata da un’Europa che non fa niente contro l’immigrazione clandestina”.

Rugby, l’Italia fa la Storia: Galles battuto a Cardiff 24-21

Rugby, l’Italia fa la Storia: Galles battuto a Cardiff 24-21Roma, 16 mar. (askanews) – L’Italia domina il Galles per 75′, lo batte 24-21 a Cardiff e conquista il secondo successo consecutivo nel torneo. Gli azzurri, con due vittorie e un pareggio (+1 punto di bonus difensivo) chiudono così il loro miglior 6 Nazioni di sempre. Il Galles invece conquista il secondo cucchiaio di legno della sua storia dopo quello del 2003. Per l’Italia mete di Ioane, Pani, piazzati di Garbisi (3 con una trasformazione) e Page Relo. Per il Galles in meta Dee, Rowlands, Grady. Trasformazioni di Costelow e Lloyd (2) E’ semplicemente un dominio assoluto quello dell’Italia a Cardiff nel corso del primo tempo. Due calci di Garbisi, la meta di Ioane regalano il netto vantaggio all’intervallo alla squadra di Quesada (11-0). E’ un Galles in grande confusione: errori davvero banali (uno scontro che ha prodotto un in avanti, ad esempio) e azzurri padroni del campo. Lamaro finora perfetto in difesa con un paio di recuperi fondamentali. La meta al 19′ è di Ioane che finalizza un’azione incredibile, in cui in tanti toccano l’ovale, che finisce al n°11: spezzata la difesa gallese in due e meta per Ioane. Garbisi non va a segno dalla piazzola, ma al momento è dominio azzurro a Cardiff. In avvio di ripresa il Galles prova a spingere, ma non può nulla contro la difesa organizzata degli azzurri. Altro fallo guadagnato dall’Italia nella propria metà campo, prova finora impeccabile degli uomini di Quesada. Al 46′ arriva la seconda meta dell’Italia: Ripartenza pazzesca: Pani fa il Capuozzo, dribbla mezza difesa del Galles sull’out sinistro dopo una grande azione corale. Schiaccia il pallone e l’Italia ora vola. Paolo Garbisi trasforma (18-0). Il Galles rialza la testa con una meta di Dee al 64′ (18-7 Italia). Al 69′, nel momento di massima pressione, il Galles commette l’ennesimo errore e con un fallo regala un calcio piazzabile a Garbisi: Ancora +14 per gli azzurri (21-7). Un calcio di Page Relo e la meta di Rolands portano il punteggio sul 24-14 Italia. Il Galles chiude in bellezza, segnando un’altra meta con Grady a tempo rosso. Trasforma Lloyd e la partita su chiude sul 24-21 per l’Italia, seconda vittoria nel Sei Nazioni 2024 dopo quella con la Scozia.

Europee, Salvini: noi diversi da FdI-FI, solo la Lega contro le eurofollie

Europee, Salvini: noi diversi da FdI-FI, solo la Lega contro le eurofollieMilano, 16 mar. (askanews) – “Il voto alla Lega il 9 giugno è unico. Non sarà la stessa cosa votare FdI o Fi. Perché noi vogliamo cambiare il mondo. Pensare che i disastri dell’Europa possano essere rimediati da von der Leyen che è stata coprotagonista dei disastri, è come dire a qualcuno che ha il diabete ‘mangiati un po’ di zucchero filato che ti fa bene…’. Non può essere il sistema che ha creato il problema a risolverlo”. Lo ha sottolineato Matteo Salvini, vice premier e segretario della Lega, intervenendo ad un evento dei giovani leghisti a Milano.


E ha rivendicato: “Sull’Euro7 l’unico partito italiano che ha votato contro l’ennesima eurofollia è la Lega: tutti gli altri hanno votato a favore o si sono astenuti. Purtroppo. E l’unico patrito che ha votato contro la censura europea di stampo sovietico è la Lega”. Dunque alle prossime Europee “o si vince o è un problema: si rischia che noi facciamo l’autonomia, i ponti, le infrastrutture, però il 90% delle decisioni arrivano da Bruxelles e se a Bruxelles c’è una banda che decide per gli interessi di pochi sulla testa di molti, non serve a nulla fare i bravi sindaci, i bravi governatori o i bravi ministri”.