Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Bce, Buch: banche siano pronte a più insolvenze e crediti deteriorati

Bce, Buch: banche siano pronte a più insolvenze e crediti deterioratiRoma, 18 mar. (askanews) – “Nell’area euro stiamo già vedendo aumenti di fallimenti, crediti deteriorati e ritardi dei pagamenti. Stiamo seguendo attenzione questo aspetto e la ragione per cui dobbiamo stare molto attenti è assicurare che il sistema (bancario) sia sufficientemente resiliente”. Lo ha affermato Claudia Buch, presidente del ramo di vigilanza bancaria della Bce in una intervista al Financial Times, secondo cui al momento gli istituti di credito dispongono di “buone posizioni in termini patrimoniali”.


Stamattina la stessa Buch partecipa a un evento online del quotidiano tedesco Handelsblatt. Nell’intervista affronta una molteplicità di aspetti e rischi che riguardano il sistema bancario. Tra cui quelli legati a eventuali attacchi hacker, su cui la vigilanza ha avviato una sorta di simulazione/stress test.


“Abbiamo inviato questionari in cui chiediamo sulla preparazione per un cyber evento avverso – spiega -. Stiamo lavorando a stretto contatto con le banche per vedere come siano preparate. Sappiamo che i Cyber attacchi sono aumentati. La maggior parte di loro non sono pericolosi (critical), ma se uno dovesse superare (le difese) allora potrebbe diventare molto negativo per la banca, in termini di resilienza operativa e effetti reputazionali”. Sui rischi climatici la Buch ricorda che le banche che non risulteranno allineate con i requisiti imposti dalla Bce richieranno delle ammende, posto che i termini per allinearsi non sono ancora scaduti. Esamina poi rischi e opportunità di Information technology e intelligenza artificiale.


Ma a conclusione dell’intervento torna sul tema di apertura: la preparazione delle banche a un peggioramento del quadro macroeconomico. Sui crediti deteriorati “è difficile fare previsioni ma penso che sia probabile che ne vedremo di più. Stiamo vedendo un aumento dei crediti deteriorati in parte perché abbiamo alti tassi di interesse. E abbiamo questa pressione per cambiamenti strutturali: è semplicemente molto improbabile che avremo un periodo di cambiamenti strutturali in cui non ci siano aumenti delle insolvenze”. “Questo – conclude la presidente della Vigilanza bancaria – è il motivo per cui le banche devono essere resilienti e sufficientemente capitalizzate per assorbire le perdite potenziali”.

Marcello Pittella dice che “per il Pd sono un ebreo che deve morire” (e poi si scusa)

Marcello Pittella dice che “per il Pd sono un ebreo che deve morire” (e poi si scusa)Milano, 18 mar. (askanews) – Come un ebreo mandato nella camera a gas. È il paragone che l’esponente lucano di Azione Marcello Pittella usa in un audio inviato ai militanti del suo movimento per descrivere il veto messo da Pd e M5s all’ingresso in coalizione. “Il comunicato del Pd, dell’uomo di fiducia della Schlein, dice sostanzialmente che Azione non può partecipare alla lista del centrosinistra perchè Calenda ha avuto parole poco tenere nei confronti del Pd e di Conte e soprattutto perchè Calenda ha detto che Bardi è una brava persona. Fa mettere le mani nei capelli, mi rattrista profondamente perchè vuol dire che c’è un’azione a far male, a far morire, sapete quando deportavano gli ebrei e li portavano nella camera a gas… Ecco io per loro sono un ebreo che deve morire e insieme a me Azione”, dice Pittella “Adesso andiamo avanti, abbiamo proposto a Chiorazzo di fare un patto ma si è rifiutato perchè aspettava il Pd. Non possiamo andare a ruota di Chiorazzo, e quindi aderiamo al centrodestra con tutte le difficoltà del caso, solo per una ragione programmatica. Dobbiamo dimostrare che siamo forti, in campo, determinati, decisi e sopravviviamo anche a coloro che attentano alla nostra vita politica e istituzionale”.


“Sono profondamente dispiaciuto per l’accaduto e mi scuso con chi può essersi sentito offeso”. Lo dichiara via social il consigliere regionale lucano di Azione Marcello Pittella, alla luce della pubblicazione dell’audio in cui paragona alla persecuzione degli ebrei il comportamento del Pd nei suoi confronti, “Giorni di stress e tensione emotiva – dichiara- hanno generato una ingiustificata e totalmente non voluta iperbole in un audio privato. Parole che ho usato per rappresentare il modo in cui, dopo aver governato la Regione per il centrosinistra con dignità e onore, siamo stati trattati”.

In Basilicata Azione sceglie il centrodestra e sosterrà Bardi

In Basilicata Azione sceglie il centrodestra e sosterrà BardiMilano, 18 mar. (askanews) – Alle elezioni Regionali della Basilicata Azione sosterrà il governatore uscente Vito Bardi, esponente di Forza Italia, ricandidato alla presidenza dalla coalizione di centrodestra. Lo hanno annunciato il segretario regionale del partito, Donato Pessolano, e il consigliere regionale Marcello Pittella.


“Dopo mesi di tentativi per costruire un’alleanza riformista in una regione dove il nostro partito ha conquistato una centralità prendendo il 12,2% alle elezioni politiche, abbiamo dovuto prendere atto della volontà del Pd e del M5S di tenere Azione fuori dalla coalizione”, hanno spiegato in una nota Pessolano e Pittella. Per Azione, “è evidente che l’obiettivo di questi partiti è anzitutto quello di ridefinire gli assetti dell’opposizione nazionale e lucana, piuttosto che lavorare per il buon governo della regione. Lo spettacolo di queste ore di candidati ritirati, rilanciati e bruciati; i conflitti interni al Pd e al M5S, l’assenza di qualsiasi ragionamento sul programma dimostrano che governare una regione con veti e conflitti non è possibile. E a questo soprattutto si dedica la sinistra lucana. Avendo preso atto di questa situazione – hanno aggiunto – l’indicazione arrivata dalla direzione regionale del partito, condivisa dal segretario nazionale, è stata quella di strutturare un’alleanza programmatica, con obiettivi chiari e su punti ben precisi con la coalizione di centrodestra. Abbiamo incontrato il candidato Presidente Vito Bardi e abbiamo condiviso assieme elementi del suo programma sui quali costruire un’intesa”, hanno aggiunto Pittella e Pessolano. Tra i punti del programma del centrodestra condivisi da Azione, “prima di ogni altra cosa la centralità della sanità anche attraverso una ridefinizione della governance regionale. La questione demografica, valutando l’istituzione di un fondo contro lo spopolamento. Una nuova strategia per la cultura che veda Matera come esempio e modello da replicare”.


“Abbiamo chiesto infine che si dedichino attenzione e risorse specifiche alla questione industriale e all’automotive in particolare, lavorando su un piano industria 4.0 regionale. Governare una regione con veti e conflitti non è possibile. E a questo soprattutto si dedica la sinistra lucana”.

Basilicata, audio di Pittella: per Pd sono un ebreo che deve morire

Basilicata, audio di Pittella: per Pd sono un ebreo che deve morireMilano, 18 mar. (askanews) – Come un ebreo mandato nella camera a gas. È il paragone che l’esponente lucano di Azione Marcello Pittella usa in un audio inviato ai militanti del suo movimento per descrivere il veto messo da Pd e M5s all’ingresso in coalizione. “Il comunicato del Pd, dell’uomo di fiducia della Schlein, dice sostanzialmente che Azione non può partecipare alla lista del centrosinistra perchè Calenda ha avuto parole poco tenere nei confronti del Pd e di Conte e soprattutto perchè Calenda ha detto che Bardi è una brava persona. Fa mettere le mani nei capelli, mi rattrista profondamente perchè vuol dire che c’è un’azione a far male, a far morire, sapete quando deportavano gli ebrei e li portavano nella camera a gas… Ecco io per loro sono un ebreo che deve morire e insieme a me Azione”, dice Pittella


“Adesso andiamo avanti, abbiamo proposto a Chiorazzo di fare un patto ma si è rifiutato perchè aspettava il Pd. Non possiamo andare a ruota di Chiorazzo, e quindi aderiamo al centrodestra con tutte le difficoltà del caso, solo per una ragione programmatica. Dobbiamo dimostrare che siamo forti, in campo, determinati, decisi e sopravviviamo anche a coloro che attentano alla nostra vita politica e istituzionale”.

Basilicata, Pd: Calenda ha lasciato tavolo, noi dialogato con tutti

Basilicata, Pd: Calenda ha lasciato tavolo, noi dialogato con tuttiRoma, 17 mar. (askanews) – “Carlo Calenda ha variamente dipinto la posizione di Azione. Prendiamo atto dei termini in cui ha parlato di Bardi. E’ difficile riuscire a capire esattamente quali saranno le sue valutazioni finali, ma dal tavolo sono andati via loro. Adesso dobbiamo andare avanti con chi c’è. Noi abbiamo interloquito con tutti. Questo è al momento il punto di caduta più ampio”. Lo dice il responsabile Organizzazione del Pd, Igor Taruffi, dopo l’ufficializzazione di Pd, M5S, Avs, socialisti e +Europa, della scelta di candidare alla presidenza della Basilicata Piero Marrese.

Basilicata, Pd: lavoro ostinato per ampio schieramento, bene esito

Basilicata, Pd: lavoro ostinato per ampio schieramento, bene esitoRoma, 17 mar. (askanews) – “Abbiamo lavorato in modo ostinato per tenere insieme il più ampio schieramento di forze. C’è stata un’ampia convergenza su Marrese. Sono state giornate difficili, ma l’esito è stato positivo”. Lo dice il responsabile Organizzazione del Pd, Igor Taruffi.


“Con la Basilicata, il campo progressista si presenta per la quarta volta in una regione, dopo il Molise, l’Abruzzo e la Sardegna. Il passo indietro di Lacerenza? Sono intervenuti tanti fattori, c’è stato un concorso di elementi che ha fatto sì che quella canidatura non si sia consolidata nel modo in cui ci auguravamo. Si sono determinati una serie di incastri che hanno portato allo stallo”, spiega Taruffi.

Ue-Egitto, Schlein a Meloni: rispetto diritti non può essere svenduto

Ue-Egitto, Schlein a Meloni: rispetto diritti non può essere svendutoRoma, 17 mar. (askanews) – “Come al solito Meloni fa le domande sbagliate: da Al Sisi dovrebbe pretendere i recapiti dei 4 agenti dei servizi egiziani imputati nel processo per le torture e l’omicidio di Regeni. A Ursula Von Der Leyen dovrebbe chiedere una missione europea di ricerca e soccorso in mare per salvare le vite nel Mediterraneo. Ai suoi alleati nazionalisti dovrebbe dire una cosa semplice: chi arriva in Italia arriva in Europa, quindi non può essere bloccato nel primo paese di arrivo. L’Unione europea è nata per abbattere muri non per costruirne altri. Il rispetto dei diritti umani non può essere svenduto per le ossessioni securitarie dei governi”. Così la segretaria del Pd Elly Schlein rispondendo alle parole sul Pd della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Basilicata, scelto candidato regionali Pd-M5S-Avs: è Piero Marrese

Basilicata, scelto candidato regionali Pd-M5S-Avs: è Piero MarreseRoma, 17 mar. (askanews) – Il nuovo candidato alla corsa per le regionali della Basilicata per Pd, M5S, Avs, socialisti e +Europa sarà Piero Marrese, presidente della provincia di Matera.


“Nel pomeriggio di oggi – hanno scritto Giovanni Lettieri del Pd, Arnaldo Lo Muti di M5S, Gianni Rondinone di Sinistra Italiana, Francesco Alemanni di Europa Verde, Livio Valvano Psi, Massimiliano Taratufolo di Più Europa – le forze politiche del campo democratico, progressista ed ecologista della Basilicata si sono riunite e hanno indicato all’unanimità in Piero Marrese il candidato alla presidenza della Regione per le elezioni del prossimo 21 aprile. La proposta, che resta aperta ad altre forze civiche dello stesso campo che vorranno aderire, ha l’obiettivo di offrire ai cittadini della Basilicata un’alternativa di governo migliore rispetto a quella fallimentare degli ultimi cinque anni dell’amministrazione Bardi”. “A partire dalla difesa e dal rilancio della sanità pubblica, distrutta dalla destra, dalla promozione dello sviluppo di qualità e del lavoro, per offrire ai giovani di questa terra di rimanere e tornare, della tutela dell’ambiente e del paesaggio, svenduto dalla destra. La proposta di un amministratore capace e credibile come Piero Marrese, sindaco e Presidente della provincia di Matera, rappresentante l’alternativa di buon governo che serve alla Lucania: concretezza, presenza sul territorio, rinnovamento”, concludono in una nota.

Meloni al Cairo rivendica intese con Egitto, glissa su caso Regeni

Meloni al Cairo rivendica intese con Egitto, glissa su caso RegeniIl Cairo, 17 mar. (askanews) – Le intese siglate oggi con l’Egitto, tanto quella europea quanto quelle italiane, sono “preziose” e motivo di “orgoglio”, ma “non cambiano la nostra posizione” sul caso di Giulio Regeni. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è arrivata oggi al Cairo, nell’ambito della missione europea guidata da Ursula von der Leyen che ha portato alla firma di una Dichiarazione per il rafforzamento del partenariato strategico con Bruxelles e a un pacchetto di ‘aiuti’ da 7,4 miliardi. Parallelamente, l’Italia ha siglato una decina di intese con il Cairo nell’ambito del Piano Mattei, che vede l’Egitto tra i “Paesi prioritari”.


Il caso del giovane ricercatore italiano ucciso nel 2016 nella capitale (per domani è in programma un’udienza del processo italiano contro quattro funzionari dei servizi di sicurezza egiziani in contumacia) resta però un’ombra molto scura nei rapporti con Abdel Fattah al-Sisi. Per questo, al termine dei lavori, i giornalisti chiedono alla premier se il tema sia stato affrontato nel bilaterale di oggi pomeriggio con il leader egiziano. “L’Italia pone tendenzialmente sempre” la questione, si limita a rispondere, assicurando che comunque il lavoro portato avanti con l’Egitto “non cambia la nostra posizione sulla materia”. Per lei è “importante” che il processo “vada avanti” e anche se “continueremo a tentare di ottenere anche qualcosa di più, quello che dobbiamo fare è andare avanti sul fronte della verità e della giustizia”. Parole che provocano la risposta dall’Italia della segretaria del Pd Elly Schlein. “Noi – attacca la leader Dem – non faremmo accordi con i regimi come quello egiziano, che da anni sta coprendo gli assassini di Giulio Regeni. Come al solito Meloni fa le domande sbagliate: da al-Sisi dovrebbe pretendere i recapiti dei 4 agenti dei servizi egiziani imputati nel processo per le torture e l’omicidio di Regeni”. Già ieri, Schlein aveva definito “gravissimo” il fatto che l’Europa prometta “risorse al regime di Al-Sisi in cambio del controllo e dello stop alle partenze” dei migranti. “Capisco che per loro sia vergognoso, ma se avessi voluto mettere in piedi il programma del Pd mi sarei candidata col Pd, invece mi sono candidata contro il Pd proprio perché non sono d’accordo con loro”, risponde dal Cairo Meloni, secondo cui invece è “un segnale molto importante che l’Europa abbia capito che se vuole affrontare seriamente la questione migratoria deve lavorare sulla dimensione esterna”. Per la premier è dunque “molto prezioso quello che stiamo facendo” in Egitto e in Africa “e penso che sia estremamente prezioso il ruolo dell’Italia” che “ha fatto scuola” su “questo nuovo modello per affrontare alla radice la questione dei flussi migratori irregolari”. Un ‘modello’ – “il migliore” – nato con l’intesa con la Tunisia, che “sta funzionando”, e seguendo il quale la presidente von der Leyen “può sempre contare su di noi”. Un ‘endorsement’ alla spitzenkandidat del Ppe che appare anche una risposta indiretta a Matteo Salvini, che al contrario giudica un “disastro” l’operato della presidente della Commissione.


Nel corso dell’incontro con al-Sisi e del summit (a cui hanno preso parte anche il premier belga Alexander De Croo; quello greco Kyriakos Mitsotakis; il cancelliere austriaco Karl Nehammer e il presidente cipriota Nikos Christodoulidis) Meloni e gli altri leader hanno affrontato anche la questione della crisi in Medio Oriente che – ha detto – “è in cima alle nostre preoccupazioni”. Per la presidente del Consiglio occorre “parlare con tutti, come sto facendo” e supportare gli sforzi di Egitto, Usa e Qatar per arrivare a “una pausa prolungata nelle ostilità” e successivamente a “un cessate il fuoco sostenibile”. Questo continuando a lavorare per incrementare l’aiuto umanitario alla popolazione civile palestinese. A questo proposito, una delle intese siglate oggi dal governo italiano e dall’Egitto riguarda la collaborazione in ambito sanitario per curare pazienti provenienti da Gaza.

Cos’ha detto Meloni al Cairo su Regeni

Cos’ha detto Meloni al Cairo su RegeniIl Cairo, 17 mar. (askanews) – “L’Italia pone tendenzialemte sempre” la questione dell’omicidio di Giulio Regeni, “poi c’è un processo in corso in Italia. Siamo andati avanti a fare quel che dobbiamo fare e il lavoro che stiamo facendo non cambia la nostra posizione sulla materia”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, a margine del vertice del Cairo, rispondendo a chi le chiedeva se avesse discusso del caso con al-Sisi.


“Dopodichè – ha aggiunto – vediamo, intanto c’è un procedimento giudiziario che sta andando avanti, per noi è importante che vada avanti e continueremo a tentare di ottenere anche qualcosa di più ma quello che dobbiamo fare è andare avanti sul fronte della verità e della giustizia, è giusto il lavoro che fanno le opposizioni”.