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Dossieraggio, il procuratore nazionale antimafia Melillo: fatti di “estrema gravità” ma evitare “insinuazioni”

Dossieraggio, il procuratore nazionale antimafia Melillo: fatti di “estrema gravità” ma evitare “insinuazioni”Roma, 6 mar. (askanews) – “La richiesta di convocazione nasce anche da un esigenza dell’interesse pubblico a un’informazione completa, che eviti letture strumentali o insinuazioni”. Lo ha detto il procuratore nazionale antimafia ed antiterrorismo, Giovanni Melillo, nel corso dell’audizione in commissione parlamentare antimafia riguardo l’inchiesta di Perugia. “Ho chiesto di essere ascoltato affinché vengano colti i fatti e i problemi, e per allontanare il pericolo di disinformazione, di speculazione e di letture strumentali di vicende che riguardano delicate funzioni statuali”, ha spiegato.


“Per tacere delle punte di scomposta polemica – ha detto ancora Melillo – che sembrano mirare non ad analizzare la realtà e contribuire alla sua comprensione e all’avanzamento degli equilibri del sistema, ma ad incrinare l’immagine dell’ufficio e a delegittimare l’idea di istituzioni neutrali come la Procura nazionale antimafia e magari anche la Banca d’Italia”. Comunque “il nostro sistema antiriciclaggio è visto con ammirazione da tutto il mondo”. “Tutto ciò non toglie nulla alla gravità delle cose in corso di individuazione nell’inchiesta del collega Cantone, che è estrema. Ma è estrema anche la complessità dell’uso delle banche dati nelle quali confluiscono queste e non meno delicate informazioni che è necessario raccogliere a fini di prevenzione e repressione dei reati”. Lo ha detto Giovanni Melillo, procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, nel corso della audizione in Commissione parlamentare antimafia. Comunque “le Sos sono strumenti delicatissimi e importantissimi. Contengono dati, notizie, informazioni in grado di profilare chiunque, e rivelare la natura delle nostre relazioni sociali”. Per questo serve “il massimo rigore nelle procedure di accesso e di controllo successivo”.

Fed, Powell: tagliare tassi troppo presto pregiudica calo inflazione

Fed, Powell: tagliare tassi troppo presto pregiudica calo inflazioneRoma, 6 mar. (askanews) – Negli Stati Uniti “è probabile che diventi appropriato iniziare a rimuovere parte del freno monetario a un certo punto nel corso dell’anno. Ma le prospettive economiche sono incerte e progressi verso il nostro obiettivo di (ricondure) l’inflazione al 2% non sono assicurati. Ridurre il freno monetario troppo presto o eccessivamente potrebbe provocare un inversione dei progressi che abbiamo visto nell’inflazione e, in ultima istanza, richiedere una linea più restrittiva per riportarla al 2%”. E’ il messaggio chiave lanciato dal presidente della Federal Reserve, Jay Powell nella prima giornata delle audizioni semestrali al Congresso Usa.


“Al tempo stesso – ha precisato Powell, oggi alla Camera dei rappresentanti e che domani sarà al Senato – ridurre l’inasprimento monetario troppo tardi o troppo poco potrebbe indebolire più del necessario l’attività economica e l’occupazione”. “Nel valutare qualunque aggiustamento” della linea sui tassi “valutiamo attentamente i dati, l’evolversi delle prospettive e il bilancio dei rischi”. Il direttorio che stabilisce la politica monetaria (il Fomc) “non si aspetta che sarà appropriato a ridurre i tassi fino a quando abbia raggiunto maggiore fiducia – ha avvertito – che l’inflazione si muova in maniera sostenibile verso il 2%”.


Incalzato sulla tempistica del primo taglio dei tassi, dalla domande di un deputato, Powell si è limitato a ribadire che “dipenderà dall’evolversi dell’economia, il nostro focus è la stabilità dei prezzi”.

Cortei, Meloni: ingiusta campagna denigrazione forze dell’ordine

Cortei, Meloni: ingiusta campagna denigrazione forze dell’ordineRoma, 6 mar. (askanews) – “Nel 97% delle manifestazioni che si sono svolte in questi mesi non c’è stata alcuna criticità. Solo nel 3% dei casi si sono riscontrate criticità e questo dimostra l’ottima gestione dell’ordine pubblico e la vostra capacità di proteggere i siti sensibili. Sono dati, questi, che è giusto ribadire e sottolineare, perché ritengo ingiusta la sistematica campagna di denigrazione alla quale siete stati sottoposti”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nel corso dell’incontro di stamattina con i sindacati delle forze dell’ordine a Palazzo Chigi.


“L’aumento delle manifestazioni di piazza, soprattutto dopo la riacutizzazione del conflitto in Medio Oriente – ha sottolineato – ha determinato un impegno, qualitativamente e quantitativamente, più intenso per tutti voi. Dal 7 ottobre a oggi, infatti, le iniziative di piazza sono state più di mille. L’Italia, a differenza di altre Nazioni, non ha vietato le manifestazioni a favore della Palestina perché per noi è fondamentale garantire il pieno diritto ad esprimere qualunque posizione politica. È un diritto che va bilanciato col rispetto delle regole che lo disciplinano e con la necessaria tutela degli obiettivi sensibili e che sono presi di mira dai manifestanti, molto spesso riconducibili a simboli più della religione ebraica che allo Stato di Israele (posto che anche questi ultimi vanno difesi)”. Meloni ha ricordato che “il ministro Piantedosi, in Parlamento, e il Capo della Polizia, hanno assicurato la verifica attenta di quanto è accaduto a Pisa, e la piena collaborazione con l’autorità giudiziaria per far emergere errori o abusi. Fermi restando questi accertamenti, e rispettandone l’autonomia, lo scopo di questo nostro incontro è di guardare al presente e al futuro, e quindi di ricevere da voi proposte sul contributo che il Governo e, per la parte di iniziativa del governo, il Parlamento possono dare oggi per migliorare la gestione dell’ordine pubblico. Vogliamo capire cosa si può fare per una migliore gestione dell’ordine pubblico”.

Mascagni Festival 2024: Sandrelli, Alessio Boni e Noemi tra gli ospiti

Mascagni Festival 2024: Sandrelli, Alessio Boni e Noemi tra gli ospitiRoma, 6 mar. (askanews) – Il Mascagni Festival 2024 cala i primi assi. Tra gli ospiti attesi alla V edizione: Stefania Sandrelli, Alessio Boni, Noemi e la Banda dell’Esercito Militare Italiano. Il Festival dedicato al compositore livornese presenta in anteprima nella conferenza stampa presso l’Accademia Nazionale di santa Cecilia a Roma, alcuni eventi che animeranno la rassegna estiva a Livorno.


Cavalleria rusticana vista attraverso gli occhi di Santuzza, che vive l’orgoglio di un amore ferito e tradito, la disperazione di una donna che ha perso il proprio uomo, la cupezza di un giorno senza sole, il timore di non riuscire più ad essere felice. Vuole raccontare questo il reading teatrale “Relazioni Pericolose”, interpretato da Stefania Sandrelli, prima nazionale che aprirà il prossimo 2 agosto la quinta edizione del Mascagni Festival. Il festival andrà in scena dal 2 agosto al 22 settembre a Livorno. Un’apertura dedicata alla donna, perché Santuzza denuncia con forza la sofferenza che è costretta a subire, ma non è mossa da desideri di vendetta, ma di giustizia. “Sono molto emozionata e contenta all’idea di interpretare Santuzza e spero di farlo nella maniera migliore possibile – ha spiegato Stefania Sandrelli – Lei ha avuto la forza di battersi, senza mettere niente in discussione, per la giustizia. E proprio questa sete di riscatto è la cosa che mi ha avvicinato maggiormente a lei, e che mi ha fatto amare il suo personaggio. Per questo la sento come una responsabilità il doverlo interpretare, e voglio metterci tutta la mia passione e il mio impegno” La città labronica diventerà ancora una volta palcoscenico a cielo aperto per l’importante rassegna internazionale dedicata alle opere e alla vita del compositore Pietro Mascagni, sotto la direzione artistica di Marco Voleri e prodotto dal dipartimento Mascagni della Fondazione Teatro Goldoni.


La prima assoluta dello spettacolo sarà parte integrante della manifestazione “Effetto Venezia”, l’originale manifestazione estiva labronica che quest’anno sarà dedicata al tema del cinema, organizzata da Fondazione LEM. “Questa manifestazione – ha spiegato Simone Lenzi assessore alla Cultura per il comune di Livorno – si tiene in una delle parti più caratteristiche della nostra città, detta appunto Venezia, per i tanti canali che l’attraversano. È un modo per valorizzarla e farla conoscere anche ai turisti e lo facciamo unendo una sinergia di forze, che permettono la realizzazione dei vari eventi”. “Siamo giunti alla quinta edizione di un Festival che sta registrando grande interesse internazionale” dichiara il direttore artistico Marco Voleri. “La forza di una figura come quella di Pietro Mascagni ed il suo Teatro indica la via per lavorare con costanza e passione, al fine di restituire a Livorno e al mondo un festival dedicato al suo compositore più famoso, atteso da troppi anni. La nuova programmazione è un voluto mix tra tradizione ed innovazione, caratteristica mascagnana a cui mi ispiro ogni volta che penso al programma del festival che porta il suo nome e sono particolarmente lieto di annunciare per l’edizione 2024 il rinnovato patrocinio del Comitato Promotore Maestro Pietro Mascagni”.


E alla conferenza a rappresentare il Comitato c’era proprio Francesca Albertini Mascagni. “Pietro Mascagni è stato sempre un precursore dei tempi – ha spiegato – anche lui all’inizio partecipò ad un concorso di talenti per farsi conoscere, vinse e da li iniziò la sua grande carriera che lo avrebbe portato in giro per il mondo. La passione e la determinazione che lo ha sempre caratterizzato, lo ha portato perciò non solo a diventare famoso, ma anche ad essere un esempio da seguire, per tante generazioni”. E anche quest’anno l’incantevole cornice della Terrazza Mascagni ospiterà alcuni degli eventi principali del Festival: il primo è per il 23 agosto con Amici di Bohème. Nel cuore della fervente Italia musicale del XIX secolo, due giovani talenti, Pietro Mascagni e Giacomo Puccini, si incontrarono al conservatorio di Milano, dando vita a un’amicizia che avrebbe segnato la storia della musica italiana. In scena Pietro Mascagni sarà interpretato dall’attore Alessio Boni, mentre Marcello Prayer vestirà i panni di Giacomo Puccini.


Spazio alla contaminazione pop nella serata del 24 agosto, con l’atteso concerto della cantante romana Noemi. Altro appuntamento da segnalare quello del 25 agosto con la Banda dell’Esercito Militare Italiano diretta dal M° Magg. Filippo Cangiamila, che renderà omaggio al genio di Pietro Mascagni e alla città con ardenti arrangiamenti veristi. Quest’evento segna un’eccezionale occasione per celebrare il 60° anniversario della fondazione della Banda, nata nel 1964, complesso musicale istituzionale rappresentativo della Forza Armata. La quinta edizione del Mascagni Festival vedrà per la prima volta la rappresentazione di una produzione operistica al Teatro Goldoni di Livorno: il 20 settembre (con replica la domenica 22 settembre) andrà in scena il dittico Cavalleria rusticana/Gianni Schicchi, realizzato in occasione del centenario pucciniano. La regia è a cura di Giandomenico Vaccari, mentre Marcello Mottadelli dirigerà l’Orchestra del Teatro Goldoni di Livorno. L’immagine dell’iconico manifesto scelta per quest’anno, è opera dell’illustratrice Costanza Lettieri: “Ho cercato di creare un’immagine con più livelli di lettura -spiega- il più immediato è il ritratto come icona del Festival. La figura di Mascagni diventa però anche il contenitore del mondo sommerso e profondo dell’opera e, non ultimo, della potenza del richiamo al luogo d’origine: Livorno, aperta sul mare come la sua più poetica piazza”.

Usa, Scorte all’ingrosso -0,3% in gennaio, peggio di stime

Usa, Scorte all’ingrosso -0,3% in gennaio, peggio di stimeNew York, 6 mar. (askanews) – In gennaio, le scorte di magazzino all’ingrosso negli Stati Uniti sono scese dello 0,3% a 895,1 miliardi di dollari, secondo i dati pubblicati dal dipartimento del Commercio. Gli analisti avevano previsto un ribasso dello 0,1%. Rivisto il dato di dicembre è stato confermato +0,4% e cioè a 897,4 miliardi di dollari. Rispetto a gennaio 2023, le scorte sono scese del 2,5%.


Le vendite sono scese dell’1,7% a 657,2 miliardi di dollari rispetto al mese precedente. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno hanno registrano un ribasso dell’1,5%. A questo ritmo di vendita, occorrerebbero 1,36 mesi per esaurire completamente le scorte; nel gennaio 2023, il rapporto era a 1,38.

Usa, Registrati +140.000 posti lavoro settore privato a febbraio

Usa, Registrati +140.000 posti lavoro settore privato a febbraioNew York, 6 mar. (askanews) – L’occupazione nel settore privato statunitense in febbraio è cresciuta, ma ha deluso le previsioni degli analisti, un segnale di raffreddamento del mercato, atteso anche dalla Fed. Secondo il rapporto mensile redatto da Automatic Data Processing (Adp), l’agenzia che si occupa di preparare le buste paga, lo scorso mese sono stati creati 140.000 posti di lavoro rispetto al mese precedente, mentre le previsioni erano per la creazione di 150.000 posti di lavoro. Il dato di gnnaio è stato rivisto da +107.000 a +111.000.


I salari sono cresciuti del 5,1% su base annuale, mentre nel mese precedente si era registrato un +5,2%. Il report di oggi mostra che il rallentamento delle assunzioni registrato in dicembre si è protratto in gennaio e in febbraio, ma i dati non cambieranno le decisioni sui tassi annunciate per quest’anno dalla Federal Reserve. Inoltre i salari, pur ridotti, sono ancora al di sopra dell’indice di inflazione.

MotoGp, via al mondiale, Bagnaia: “Pronti a partire”

MotoGp, via al mondiale, Bagnaia: “Pronti a partire”Roma, 6 mar. (askanews) – A soli pochi giorni dalla notizia del rinnovo di Francesco Bagnaia con Ducati per altre due stagioni, la Ducati in pista in Qatar per affrontare questo fine settimana l’appuntamento inaugurale del Campionato Mondiale MotoGP 2024. Il Lusail International Circuit ha visto Ducati ottenere finora 19 podi, 7 vittorie e 8 pole position da quando è stato introdotto in calendario nel 2004. Quest’anno sarà la ventunesima volta che ospiterà il Motomondiale dopo essere stato teatro anche il mese scorso dell’ultimo test precampionato, dominato proprio dal Campione del Mondo in carica Bagnaia. Grazie ad un tempo record, Pecco ha chiuso al comando le due sessioni con la sua Desmosedici GP24 confermando di poter essere subito tra i protagonisti della nuova stagione. Nell’ultimo GP del Qatar disputato a novembre dello scorso anno, il pilota di Torino aveva sfiorato la vittoria chiudendo secondo alle spalle del vincitore Fabio Di Giannantonio. Anche Enea Bastianini arriva in Qatar da favorito. Il pilota del Ducati Lenovo Team, che qui aveva ottenuto la sua prima vittoria in MotoGP nel 2022, ha dimostrato di essere competitivo con la Desmosedici GP24 chiudendo con il terzo tempo il test del Qatar. “Sono entusiasta di iniziare la mia quarta stagione insieme al Ducati Lenovo Team – le parole di Pecco Bagnaia – Ripartiamo dal Qatar, su una pista che mi piace e dove abbiamo ottenuto dei bei risultati in passato. Nei test siamo stati competitivi sia sul passo gara che sul time attack. Sono riuscito a fare un gran tempo, ma c’erano anche le condizioni giuste. In gara sarà diverso: mi aspetto molti piloti veloci e la competizione sarà alta. In ogni caso siamo pronti e non vedo l’ora di scendere in pista venerdì pomeriggio”. Per Enea Bastianini “Finalmente si torna in pista per la prima gara della stagione e son contento di ripartire dal Qatar, dove ho ottenuto la mia prima vittoria in MotoGP nel 2022. Negli ultimi test precampionato a Lusail siamo stati veloci e competitivi; perciò, i presupposti per fare bene ci sono. Ovviamente, durante il weekend del GP le condizioni saranno diverse dal test, perciò bisogna restare coi piedi per terra. Lavoreremo sodo fin dal primo turno per iniziare questo 2024 con il piede giusto”.

Gasparri: mi dimetto da Cyberalm, società non merita attacchi

Gasparri: mi dimetto da Cyberalm, società non merita attacchiRoma, 6 mar. (askanews) – Il presidente dei senatori Fi Maurizio Gasparri ha comunicato le sue dimissioni dalla presidenza della società Cyberalm in una lettera inviata al Presidente del Senato Ignazio La Russa.


“Caro Presidente – scrive Gasparri – ho sempre ritenuto assolutamente compatibile con il mio ruolo di senatore l’incarico non operativo di presidente di una società privata. Come Lei ben sa la vicenda è stata esaminata dalla Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari a seguito della mia lettera, che le ho inviato in data 24 novembre 2023. Successivamente la stessa Giunta, in data 21 dicembre 2023 ha giudicato compatibile quell’incarico con il mandato parlamentare. E fino a quella fase ho mantenuto quella funzione non operativa proprio per non sottrarmi alla verifica della Giunta. Che con ampie motivazioni e larghissima votazione mi ha dato ragione. Se mi fossi dimesso il giudizio non ci sarebbe stato e la questione della compatibilità sarebbe stata oggetto di inutili quanto immotivate discussioni. Ora ottenuta piena soddisfazione, le comunico di essermi dimesso dalla presidenza non operativa di Cyberalm, società che non merita astiosi e immotivati attacchi”. “Non mi sono dimesso prima – spiega – proprio per consentire agli organi del Senato di esprimersi. Non mi sono voluto sottrarre a un giudizio che non ci sarebbe stato se mi fossi dimesso mesi fa. Un giudizio che mi ha dato ragione, mentre attendo l’esito dei giudizi a carico dei programmi Rai, di alcuni giornali e di singoli vaniloquenti che scaturiranno dalle mie numerose denunce. Io ho avuto ragione. Loro hanno e avranno sempre torto. Cordiali saluti”.

Fed, fari dei mercati su audizione Powell, domani direttorio Bce

Fed, fari dei mercati su audizione Powell, domani direttorio BceRoma, 6 mar. (askanews) – Tra stasera e domani torna a riunirsi il Consiglio direttivo della Banca centrale europea, l’organismo a cui partecipano tutti i governatori delle banche centrali nazionali dell’area euro e che stabilisce la politica monetaria comune. Alle 14 e 15 di giovedì, al termine della riunione, verranno comunicate le decisioni sui tassi di interesse, per cui si prevede una conferma.


Contestualmente verranno pubblicate le previsioni aggiornate su economia e inflazione dei tecnici della Bce. Generalmente è attesa una limatura delle stime sul caro vita. Mezz’ora dopo, alle 14 e 45 la presidente Christine Lagarde terrà la consueta conferenza stampa esplicativa. Ma intanto oggi i fari dei mercati saranno puntati sulla audizione semestrale del presidente della Federal Reserve, la banca centrale statunitense al Congresso. Questo pomeriggio Jay Powell si recherà alla Camera dei rappresentanti e domani al Senato. La solidità dei dati sull’economia degli Stati Uniti continua a far ritenere agli analisti che l’istituzione potrebbe allungare i tempi di un primo taglio dei tassi di interesse. Il prossimo direttorio della Fed per le decisioni monetarie (Fomc) si terrà tra due settimane, il 19 e 20 marzo.


Tornando all’area euro e alla Bce, da diversi mesi, ormai, gli analisti reputano che il picco dei tassi sia stato raggiunto con il 4,50% deciso lo scorso settembre, dopo una aggressiva manovra di inasprimento con cui la Bce ha complessivamente alzato i tassi di riferimento dell’area euro di 450 punti base. Da allora gli interrogativi hanno circondato soprattutto la tempistica con cui dovrebbe iniziare l’inversione di rotta, cioè quando deciderà il primo taglio dei tassi. Nei mesi scorsi i mercati si erano perfino sbilanciati e ipotizzare che questa mossa potesse avvenire alla fine del primo trimestre. Ma, come per la Federal Reserve negli Stati Uniti, i banchieri centrali centrali dell’eurozona sono ripetutamente intervenuti per respingere queste speculazioni e “rimettere in riga i mercati” (immagine recentemente utilizzata dalla Banca di regolamenti internazionali), per ricondurre le loro aspettative più in linea ai propositi della strategia monetaria.


La Bce punta ad avere il caro vita medio dell’area euro al 2%. E la stretta sui tassi, nelle sue intenzioni, punta a favorire il ritorno a questo valore creando un freno agli aggregati di domanda. Già da tempo sia Lagarde, sia altri esponenti dell’istituzione, hanno indicato nelle dinamiche salariali un elemento chiave da valutare prima di avventurarsi su un taglio. In particolare si vuole verificare l’esito delle tornate negoziali del primo trimestre, per capire se si creeranno nuove potenziali pressioni rialziste da questo canale, un possibile “effetto di secondo” livello della recente elevata inflazione.


I consuntivi sui dati del primo trimestre richiederanno ancora diverse settimane. Ma intanto un ulteriore elemento ha mostrato potenziali problematicità per la Bce: i prezzi dei servizi nell’area euro, su cui l’inflazione risulta più persistente del previsto e spiega in buona parte perché a febbraio il rallentamento della crescita generale dei prezzi sia stato meno netto delle attese, al 2,8% su base annua. Questo aspetto ha appena trovato conferma nelle indagini presso i responsabili degli approvvigionamenti delle imprese (gli Indici Pmi), che hanno ravvisato persistenti pressioni sui prezzi proprio nel settore terziario, dove la dinamica di attività è tornata positiva e decisamente migliore rispetto all’industria manifatturiera, zavorrata, quest’ultima, dalla contrazione delle aziende della Germania. Il rischio, secondo gli economisti che curano gli stessi indici Pmi, è che l’eurozona vada a impelagarsi in una fase di “stagflazione”, ovvero crescita ferma o molto a rilento assieme a elevata inflazione. E questo rinvierebbe le tempistiche dei tagli dei tassi della Bce, ad oggi prevalentemente ipotizzati scattare tra fine primavera e inizio estate, con diversi analisti che indicano giugno come mese chiave, dato che allora verranno nuovamente aggiornate le previsioni della Bce. Un altro aspetto che potrebbe evolversi in maniera diversa rispetto alle attese degli esperti è la portata della prima fase di riduzione del freno monetario. Perché quasi certamente la Bce non solo si muoverà a piccoli passi in questa manovra, a differenza dei maxi rialzi operati nel 2022 a inizio stretta, ma è anche prevedibile che si limiti appunto a smorzare solo in parte l’intronazione restrittiva della sua linea, per poi fermarsi e vedere come sviluppa il quadro prima di fare altro. Su questo diversi analisti ipotizzano tagli dei tassi per 100 punti base entro fine 2024, alcuni perfino per 150 punti base, ma resta da vedere se anche su questo aspetto i “falchi” del direttorio non riescano a imporre una linea più prudente.

Ciak per Ricomincio da Taaac, secondo film de Il Milanese Imbruttito

Ciak per Ricomincio da Taaac, secondo film de Il Milanese ImbruttitoRoma, 6 mar. (askanews) – Al via a Milano le riprese di “Ricomincio da Taaac”, secondo film de “Il Milanese Imbruttito”, a tre anni da “Mollo tutto e apro un chiringuito”. Il sequel vede protagonista ancora Germano Lanzoni nei panni dell’iconico “Signor Imbruttito”, milanese purosangue ormai entrato nell’immaginario collettivo non solo lombardo ma di tutta Italia, sopravvissuto alla poco fortunata avventura in Sardegna del primo capitolo. Ad affiancarlo, tutti i personaggi del mondo Imbruttito, come il Giargiana, la Wife, il Nano, l’Imbruttita.


“Ricomincio da Taaac”, previsto nelle sale nel prossimo autunno, vede nel cast, tra gli altri, Brenda Lodigiani, Paolo Calabresi, Claudio Bisio, Laura Locatelli, Leonardo Uslengo, Valerio Airò, Renato Avallone e tra le new entry Raul Cremona, Francesco Mandelli, Maurizio Bousso e Martina Bonan, è ancora diretto da Pietro Belfiore, Davide Bonacina, Andrea Fadenti, Andrea Mazzarella e Davide Rossi ed è prodotto da Giovanni Cova per QMI, Ramaya Productions e Medusa Film in collaborazione con Prime Video. Il set, che si concluderà a fine marzo, questa volta si svolgerà interamente nel territorio lombardo, toccando diversi luoghi della città di Milano, in particolare il quartiere Portanuova, cuore pulsante e rappresentativo del capoluogo lombardo, che si presenta come una vivace e dinamica espressione di POP Culture, con l’obiettivo di diventare una vera e propria piazza di intrattenimento per il pubblico, oltre che simbolo di una grande riqualificazione architettonica urbana di carattere culturale, sociale e ambientale. Grazie a una partnership con COIMA, gruppo specializzato nell’investimento, sviluppo e gestione di patrimoni immobiliari italiani per conto di investitori istituzionali, faranno da cornice alle riprese le suggestive e iconiche location piazza Gae Aulenti, Biblioteca degli Alberi (BAM) e Bosco Verticale. Previste inoltre riprese anche sui Navigli e presso l’Abbazia di Chiaravalle, oltre a un excursus a Bellagio sul lago di Como.


Social brand di proprietà di Shewants e creato da Marco De Crescenzio, Federico Marisio e Tommaso Pozza, “Il Milanese Imbruttito” dal web è diventato in pochi anni un fenomeno culturale e sociale che oggi conta due milioni di follower su Facebook, più di 770mila su Instagram, più di 500mila sul canale ufficiale YouTube e più di 220mila su TikTok. La prima trasposizione cinematografica, “Mollo tutto e apro un chiringuito”, uscito nel 2021, ha esordito subito sul podio del box office, risultando tra i maggiori incassi italiani nel periodo pandemico. “‘Ricomincio da Taaac aggiunge nuove sfumature e angolature a un personaggio che, da un apparente profilo di maschera contemporanea, offre una riflessione ironica e sagace sui tempi che stiamo vivendo – ha dichiarato Giovanni Cova, produttore e Presidente di QMI. “Nella nostra narrazione, inoltre, la città di Milano non è una semplice location ma è diventata ormai una vera e propria protagonista, con le sue peculiarità, le sue contraddizioni, i suoi luoghi famosi e gli angoli nascosti, il suo continuo divenire e le eterogenee anime che ogni giorno la abitano e la vivono e che nelle sue dinamiche sociali e nei cambiamenti linguistici diventa comunque uno specchio dell’Italia intera e della nostra epoca”.


“Siamo felici che ci sia stata data la possibilità di intraprendere un nuovo viaggio nel mondo del Milanese Imbruttito” hanno affermato i coproduttori Ramaya Productions. “Seppur il film sia ambientato interamente a Milano, il ‘nostro eroe’ si troverà ad affrontare un ambiente ancora più sconosciuto e inesplorato rispetto alla sua precedente avventura in Sardegna”. “È per noi un orgoglio e traguardo poter approdare nuovamente al cinema e nelle piattaforme di streaming con il secondo lungometraggio del progetto “Il Milanese Imbruttito” – ha detto Tommaso Pozza, ceo di Shewants/Il Milanese Imbruttito. “Un percorso che dura più di 10 anni sui social, in costante evoluzione e che vedrà ancora protagonista il cast dei nostri attori-eroi alle prese con nuove avventure, questa volta interamente nella “city”. Siamo sicuri che ci sarà da ridere!”.