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G7, conclusa la visita di Meloni in Canada

G7, conclusa la visita di Meloni in CanadaToronto, 3 mar. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha lasciato Toronto nella serata di ieri (la notte italiana) per rientrare in Italia, in anticipo rispetto al programma inizialmente ipotizzato.


Ieri sera Meloni e il presidente canadese Justin Trudeau non hanno partecipato al ricevimento che era stato organizzato dallo stesso primo ministro all’Art Gallery Ontario, insieme a vari rappresentanti della comunità italiana in Canada. A causare l’annullamento dell’appuntamento una manifestazione pro-Palestina: fuori dal museo erano presenti poche decine di manifestanti con alcuni cartelli. Il party era iniziato, in attesa dei due ospiti, con la polizia che monitorava la situazione. Dopo circa un’ora di attesa Trudeau ha informato personalmente Meloni che l’evento era stato annullato per motivi di sicurezza.

L’ascesa di Cino dall’incontro con Marracash a Sanremo

L’ascesa di Cino dall’incontro con Marracash a SanremoMilano, 3 mar. (askanews) – Dietro a tanti successi c’è l’impornta di Cino, all’anagrafe Mattia Cerri, poco conosciuto al grande pubblico ma è un producer multiplatino e un autore Warner Chappell. Ha comincia a suonare molto giovane e cimentandosi nei primi dj set, dopo aver frequentato lo IED di Milano ha iniziato a lavorare come consulente per i brand nella creazione di una sound identity. Qualche anno dopo è diventato consulente musicale per la trasmissione televisiva “Quelli del Calcio” e durante il programma ha modo di incontrare i tantissimi artisti ospiti in trasmissione. Proprio in questa occasione ha conosciuto Marracash e in maniera completamente inaspettata hanno deciso di collaborare al brano “Niente Canzoni D’Amore”, diventato un grandissimo successo e certificato doppio disco di platino. “Un giorno in trasmissione arriva Marracash, io sono cresciuto con la sua musica, era un mio idolo fin da ragazzino. Ci incontriamo nei camerini e parlando un po’ mi chiede se voglio mandargli del materiale. Io non ci credevo davvero, ai tempi non avevo ancora un vero e proprio progetto, gli giro comunque qualcosa e da li nasce “Niente Canzoni D’amore” che diventa gigante e da inizio alla mia carriera nel mondo autorale.” racconta Cino Inizia così la sua carriera come produttore che lo porta a lavorare con tantissimi artisti della scena pop italiana tra cui Elodie, Fiorella Mannoia, Michele Bravi, Clementino, Mr. Rain, Alessandra Amoroso, Ghemon, Eros Ramazzotti, Shade, Federica Abbate e molti altri. La peculiarità delle sue produzioni è quella di riuscire ad attingere da stili diversi combinando elementi tipici della musica elettronica, tecno e da club ad una forte componente melodica e suonata, mettendosi al servizio dell’artista e della storia che vuole raccontare. Cino, ad oggi, vanta la firma di diversi brani di grande successo, tra cui “Ascendente” di Elodie, “La hit dell’estate” di Shade, “Per le Strade Una Canzone” di Eros Ramazzotti con Luis Fonsi, “Quando un Desiderio Cade” di Michele Bravi e “Mariposa” di Fiorella Mannoia, brano in gara alla 74esima edizione del Festival di Sanremo. “Non avrei mai pensato che questo settore fosse così bello e popolato da così belle persone. L’esperienza a Sanremo con il brano di Fiorella è stato qualcosa di completamente inaspettato, non era un traguardo che mi ero posto in passato ma le cose cambiano, ti innamori delle persone che fanno parte di questo mondo, lavorare con Fiorella è stato un onore per me.” conclude Cino.

Cinquanta anni di Boss, esce “Best of Bruce Springsteen”

Cinquanta anni di Boss, esce “Best of Bruce Springsteen”Milano, 3 mar. (askanews) – Sony Music celebra i 50 anni di carriera discografica di Bruce Springsteen con una raccolta dei suoi storici brani, da “Greeting from Asbury Park, NJ” del 1973 a “Letter To You” del 2020. “Best Of Bruce Springsteen” sarà disponibile dal 19 aprile in formato fisico con 18 tracce su doppio LP o su CD e in formato digitale con 31 brani.


La raccolta spazierà dai brani iconici degli inizi della carriera come “Growin’ Up” e “Rosalita (Come Out Tonight)”, ai capisaldi degli spettacoli dal vivo di Springsteen, come “Dancing In The Dark” e “The Rising”, dai successi più venduti, come “Born To Run” e “Hungry Heart”, alle recenti uscite “Hello Sunshine” e “Letter To You”. Queste leggendarie canzoni che ripercorrono tutta la carriera del Boss, vengono per la prima volta raccolte insieme in un unico progetto discografico, accompagnate dalle nuove note di copertina di Erik Flannigan. La cover dell’album è stata scattata da Eric Meola durante le sessioni di “Born To Run”.


“Best Of Bruce Springsteen” è frutto di un lavoro che ha fatto guadagnare a Springsteen onori e riconoscimenti, tra cui 20 GRAMMY Awards, un Academy Award, due Golden Globe, uno speciale Tony Award, la Medaglia presidenziale della libertà, un Kennedy Center Honor e l’inserimento nella Rock and Roll Hall of Fame e nella Songwriters Hall of Fame. Inoltre ha reso Springsteen uno degli artisti più richiesti al mondo, superando i 140 milioni di dischi venduti in tutto il mondo (più di 70 milioni solo negli Stati Uniti) e diventando il primo artista della storia con un album nella Top Five in sei decenni consecutivi. Springsteen è anche uno dei quattro artisti ad aver venduto più di 20 milioni di biglietti per i concerti dal 1980, compresi i tour mondiali di maggior incasso del 2012 e del 2016. Prima dell’uscita di “Best Of Bruce Springsteen”, a partire dal 19 marzo il Boss tornerà in tour con la E Street Band con una serie di 51 show in tutto il Nord America e in Europa.


In Italia saranno due le imperdibili date allo stadio San Siro, l’1 e il 3 giugno. Prosegue così il loro tour insieme, iniziato nel 2016-2017, le cui recenti tappe sono state acclamate come “uno dei più grandi spettacoli di sempre” dal Daily Telegraph e “il più grande spettacolo sulla terra” da Billboard. Per l’elenco completo delle date del tour, visitare il sito https://brucespringsteen.net/tour. Questa la tracklist del cd e dell’LP di “BEST OF BRUCE SPRINGSTEEN”: ” Growin’ Up”, “Rosalita (Come Out Tonight)”, “Born To Run”, “Thunder Road”, “Badlands”, “Hungry Heart”, “Atlantic City”, “Dancing in the Dark”, “Born in the U.S.A”, “Brilliant Disguise”, “Human Touch”, “Streets of Philadelphia”, “The Ghost of Tom Joad”, “Secret Garden”, “The Rising”, “Girls In Their Summer Clothes”, “Hello Sunshine” e “Letter To You”.


Questa la tracklist della deluxe digitale di “BEST OF BRUCE SPRINGSTEEN”: “Growin’ Up”, “Spirit In The Night”, “Rosalita (Come Out Tonight)”, “4th of July, Asbury Park (Sandy)”, “Born To Run”, “Tenth Avenue Freeze Out”, “Thunder Road”, “Badlands”, “Prove It All Night”, “The River”, “Hungry Heart”, “Atlantic City”, “Glory Days”, “Dancing in the Dark”, “Born in the U.S.A”, “Brilliant Disguise”, “Tougher Than The Rest”, “Human Touch”, “If I Should Fall Behind”, “Living Proof”, “Streets of Philadelphia”, “The Ghost of Tom Joad”, “Secret Garden”, “The Rising”, “Long Time Comin’”, “Girls In Their Summer Clothes”, “The Wrestler”, “We Take Care Of Our Own”, “Hello Sunshine”, ” Ghosts” e “Letter To You”.

Renato Zero: Baglioni lascia nel 2026? “Se lo dici lo devi fare”

Renato Zero: Baglioni lascia nel 2026? “Se lo dici lo devi fare”Roma, 3 mar. (askanews) – “Se lo dici lo devi fare! Se uno lancia una moneta deve essere o testa o croce… la cosa più elegante, per quello che mi riguarda, sarebbe scendere dal palco, un 24 febbraio che ne so… del 2027-2028 e salutare la sarta, il macchinista, l’elettricista. è stato bello, ‘se semo divertiti e Renatino non c’è più’”: così Renato Zero ha commentato l’annuncio dell’uscita dalle scene del collega Claudio Baglioni, durante la conferenza stampa di presentazione della serie di concerti-evento “Autoritratto” partiti sabato 2 marzo dal Nelson Mandela Forum di Firenze (repliche 3, 5, 6, 9, 10 marzo).


“Pensa a che eleganza e alla fotografia che lasci alla gente di te in salute e propositivo che ti sei fatto ‘i tuoi piantarelli insieme a loro’, una favola che deve avere un finale leggero e soave, dove è tutto evanescente”, ha aggiunto l’artista, 73 anni. Poi avverte: “Se mi dovessi incontrare per strada fai finta di non vedermi, perché potresti convincermi a tornare” sul palco. A seguire “Autoritratto” farà tappa nella sua Roma (Palazzo dello Sport 13, 14, 16, 17, 20, 21, 23, 24 marzo), mentre sono appena state annunciate due date outdoor il 14 giugno a Bari (Arena della Vittoria) e il 21 giugno a Piazza del Plebiscito a Napoli.

Zero commenta la pausa di Sangiovanni: la sua decisione gli fa onore

Zero commenta la pausa di Sangiovanni: la sua decisione gli fa onoreRoma, 3 mar. (askanews) – “Una decisione che ho trovato spiazzante per certi versi. Questo ragazzo ha avuto il coraggio di togliersi dal banchetto, di dire grazie ‘va bene così’. Di prendersi i suoi tempi, magari tornerà, magari non tornerà. É una decisione che fa onore all’artista, alla persona e fa onore a un giovane”: lo ha detto Renato Zero, nel corso di una conferenza stampa online alla vigilia di “Autoritratto”, l’avvenutra live partita sabato 2 marzo da Firenze.


“Si dice infatti che i giovani sono leggeri e piace loro il casino”, ha proseguito Zero, sottolineando che l’esempio dato da questo cantautore 21enne “stabilisce che si può essere anche giovani e si può avere il talento di analizzare la propria professione e di prendersi dei tempi per valutare se continuare oppure prendere un’altra strada”.

Meloni: ottimo rapporto con Mattarella, sinistra vuol creare crepa

Meloni: ottimo rapporto con Mattarella, sinistra vuol creare crepaToronto, 2 mar. (askanews) – “Ce l’avevo con la sinistra, con diversi parlamentari della sinistra, e non con Mattarella”. Così Giorgia Meloni cerca di chiudere il ‘caso’ nato dalle sue dichiarazioni di quattro giorni fa in cui aveva definito “pericoloso togliere il sostegno delle istituzioni” alla polizia. Parole che molti avevano letto come un attacco al Quirinale, dopo l’intervento del presidente della Repubblica per definire un “fallimento” l’uso dei manganelli contro giovani studenti, come avvenuto a Pisa.


Presentandosi ai giornalisti a Toronto al termine della missione in Usa e Canada per spiegare l’agenda del G7, la premier si dice “soddisfatta” e “ottimista” per il summit a guida italiana, ma sa che l’attenzione dei cronisti è puntata proprio sulla gestione dell’ordine pubblico (che “probabilmente”, ammette, ha visto degli errori anche se “nella maggior parte dei casi sono i poliziotti che “hanno la peggio”) e sui rapporti con il Quirinale. Su questo, è la sua visione, è stato creato un ‘caso’ da parte della sinistra, mentre lei ribadisce “massima stima” e “rapporti ottimi” con Mattarella. “C’è un tentativo – sottolinea – di creare una crepa tra Palazzo Chigi e il Quirinale, i miei rapporti con il presidente della Repubblica sono ottimi. Non c’è una distanza con il presidente della Repubblica su questa tema”. Dunque, viene incalzata, con chi ce l’aveva? Con la “sinistra”, risponde. Quella sinistra, attacca, che usa il capo dello Stato come uno “schermo” per portare avanti la campagna contro il premierato. “Trovo molto sbagliato e una grande mancanza di rispetto nei confronti del presidente della Repubblica – scandisce – tentare di utilizzarlo per un interesse di partito che la sinistra ha: non potendo dire la ragione per la quale non vuole che i cittadini posssano scegliere da chi farsi rappresentare, cerca di creare lo scontro con il capo dello Stato dicendo ‘vedete che la Meloni vuole togliere i poteri al capo dello Stato?’ Ma chi è vagamente serio sa benissimo che ho fatto una riforma costituzionale che volutamente non tocca i poteri del capo dello Stato perchè è una figura di garanzia. Quindi non si potrà usare l’autorevolezza del capo dello Stato per fare una campagna elettorale contro il premierato e si dovrà dire la verità: i governi li vogliamo fare noi nel Palazzo e vogliamo governare quando perdiamo le elezioni”. Meloni ribadisce più volte la convinzione che i poteri del presidente della Repubblica non siano toccati dalla riforma. Del resto, sottolinea, “se avessi voluto toccare i poteri del presidente della Repubblica lo avrei fatto, ma non l’ho voluto fare perchè so che è un’istituzione unificante e non credo che vada toccata”. Tra gli altri temi interni, la premier torna anche sulla sconfitta in Sardegna. Assicura di non essersi pentita della candidatura di Truzzu, perchè “le cose a volte vanno bene e a volte male e ognuno si assume le sue responsabilità”, ma intanto segue con attenzione gli sviluppi sulla riduzione del distacco, non escludendo la richiesta di un riconteggio: “Si sta assottigliando parecchio lo scarto, le cose sono andate meno peggio di quanto si pensasse. Poi valuteremo se è il caso di andare a verificare”.

Mediolanum Padel Cup 2024, domani a Venezia si giocano le finali

Mediolanum Padel Cup 2024, domani a Venezia si giocano le finaliRoma, 2 mar. (askanews) – Grande attesa per le semifinali e le finali del torneo Mediolanum Padel Cup 2024 con 15mila euro di Prize Money, dopo un ‘giro di quarti’ – i quarti di finale dell’Open Fitp maschile e femminile griffato Banca Mediolanum – che ha portato all’epilogo le migliori coppie dei due tabelloni.


La giornata di domenica – ricorda una nota – è articolata su due grandi momenti. A partire dalle 10 del mattino, andranno in scena le due semifinali femminili con le numero 1 del seeding Martina Parmigiani (numero 8 del ranking Fitp) con Erika Zanchetta (22 Fitp) che affronteranno le numero 3 del torneo Giulia Pasini (21 Fitp) e Anna Signorini (13 Fitp) sul Centrale del Venezia Padel Club. In contemporanea, sul Court 4 scenderanno in campo per puntare alla finale le numero due del torneo Flaminia Olmo (18 Fitp) e Paola Ciabattoni (20 Fitp) contro Francesca Campigotto (16 Fitp) e Giorgia Rosi (17 Fitp), coppia numero 3 del Mediolanum Padel Cup. Una volta chiuse le semifinali del femminile, ecco scendere in campo (non prima delle 11:30) le magnifiche quattro del tabellone maschile. La coppia numero uno formata da Riccardo Sinicropi – giocatore della Nazionale, numero 123 del mondo e 9 del ranking Fitp – e Nicolas Brusa (25 ranking Fitp) affronta i numero 4 del tabellone Giacomo Miccini (23 Fitp) e Juan Manuel Restivo (53 Fitp). L’altra semifinale vede di fronte i numero 2 e 3 del tabellone. E cioè l’argentino Cristian Calneggia – classe 1980, argentino con cittadinanza italiana, ex 17 al mondo, numero 15 in Italia e per molti anni protagonista del padel a livello mondiale – e il talento di Bassano del Grappa, il veneto ‘Edo’ Sardella (22 Fitp) sfidano la quotatissima coppia formata da ‘Manu’ Rocafort (35 Fitp) e Julio di Bene (28 Fitp), rispettivamente numero 2 e numero 3 del seeding. Una volta completato il quadro delle coppie finaliste di questo Open Fitp, ecco le finali a partire dalle 15 con le ragazze in campo. A connotare il livello del torneo di Venezia-Mestre, la presenza di sette dei primi trenta giocatori italiani in semifinale, mentre nel femminile troviamo otto giocatrici della Top 25 nazionale.


Sarà però una giornata piena, tra Clinic (12,30) con il top coach italiano e commentatore tecnico del padel su Sky, Saverio Palmieri e Inclusive Padel (12,30) con Alessandro Ossola, cuore e mente dell’associazione Bionic People. Mentre vanno in scena le battute finali del torneo Amateurs dedicato ai clienti di Banca Mediolanum e non solo, la racchetta darà del tu al pallone, perchè in campo a sfidarsi in un gran match di padel, scenderanno quattro ex calciatori che hanno fatto la storia recente del nostro football: le Legends Dida, Christian Panucci, Gigi Di Biagio, Dario Marcolin che daranno vita al mini torneo “Vip ProAm Exhibition” dedicato alla community di Banca Mediolanum. Mediolanum Padel Cup 2024 si inserisce nel tessuto dei Mediolanum Sport Days, una capillare programmazione di attività sportive che trovano riscontro sui social di Banca Mediolanum con gli hashtag #MediolanumSportDays e #MediolanumPadelCup. Mediolanum Padel Cup – concluda la nota – è anche un’occasione di sensibilizzazione per giocatori e spettatori a favore del progetto “Voglio Andare a Scuola”, la raccolta fondi annuale per prevenire e contrastare la dispersione scolastica minorile che in Italia colpisce circa tre milioni di bambini e bambine. Per questo Fondazione Mediolanum ha deciso di impegnarsi per tutto il 2024, insieme a Fondazione L’Albero della Vita, Ciai e Il Manto scs, con la raccolta fondi “Voglio andare a scuola” con l’obiettivo di aiutare, in tutta Italia, 680 minori a rischio abbandono precoce degli studi dando loro sostegno e potenziamento didattico extrascolastico. #voglioandareascuola www.fondazionemediolanum.it

Riyadh Season P1, titolo a Lebron-Galan e Josemaria-Sanchez

Riyadh Season P1, titolo a Lebron-Galan e Josemaria-SanchezRoma, 2 mar. (askanews) – Il Riyadh Season P1, il torneo che inaugura il 2024 del circuito Premier Padel, ha eletto i nomi dei primi vincitori della stagione. E sono i numeri 1 del tabellone, sia tra le donne sua tra gli uomini. Prima Paula Josemaria e Ari Sanchez, poi Juan Lebron e Ale Galan: sono loro ad alzare il primo trofeo della stagione.


Ci sono voluti tre set per incoronare Juan Lebron e Ale Galan che, grazie al 6-7 6-4 6-4 su Arturo Coello e Agustin Tapia, ripartono nel 2024 così come avevano lasciato nel 2023. Da Milano a Riyadh, sono ancora gli spagnoli a trionfare. Eppure la partita era iniziata male, con Coello e Tapia che per tutto il primo set non avevano concesso una palla break, pur non avendone sfruttate cinque. Nel tiebreak, 5-2 per ‘Arturito’ e Agustin, raggiunti fino al 5-5 ma capaci di chiudere grazie anche a una volée sbagliata da Lebron. Nel secondo set, però, la situazione ha iniziato a capovolgersi: prima palla break nel terzo game, poi altre due nel quinto, infine quelle buone nel nono, con due errori di Coello, a cui se n’è aggiunto un altro sul set point che ha regalato al pubblico di Riyadh un altro set di padel stellare. Anche il terzo e decisivo parziale è iniziato meglio per Lebron/Galan, con tre palle break nel terzo game, la prima delle quali subito sfruttata. Gli spagnoli hanno conservato il vantaggio, rischiando soltanto nell’ottavo game, con tre palle break annullate, la seconda con uno smash pazzesco di Galan. E con un altro smash, dopo due ore e 7′, Lebron ha chiuso la partita. “Vincere il primo torneo della stagione era il nostro obiettivo – le parole di Galan -. Dopo tutte le difficoltà dello scorso anno, ci tenevamo a partire bene”. “Faccio i complimenti ad Arturo e Agustin – ha aggiunto Lebron -. Con il passare del torneo abbiamo trovato sempre più fiducia. Grazie a coach Jorge Martinez, a tutto lo staff e al pubblico d’Arabia, che per la prima volta ci ha ospitati”. Ad Ari Sanchez e Paula Josemaria sono bastati invece solo 72 minuti per conquistare la prima finale della stagione. Le spagnole hanno battuto 6-3 6-2 Delfina Brea e Bea Gonzalez (2), al termine di una partita indirizzata già dai primi game verso le numero 1 del mondo. Dopo il break in apertura (3-0), Brea/Gonzalez erano riuscire a tornare nel set nel settimo game, salvo poi concedere di nuovo il servizio nel game successivo. Una volée di Josemaria ha dato un ulteriore vantaggio alle numero 1 nel terzo game del secondo set, con due errori di Delfi Brea che hanno portato a due i break di vantaggio. Impossibile, per Brea/Gonzalez, tornare in partita, con il X3 di Josemaria che ha chiuso una finale dominata anche nei numeri: 25 vincenti a 15 e 27 errori contro i 34 delle avversarie. “La preparazione è stata molto dura, ma siamo riuscite a iniziare bene la stagione – il commento di Paula -. Ringraziamo il nostro team che ha fatto un grande lavoro”. “Sono molto felice – ha proseguito Ari , ma devo fare i complimenti alle nostre avversarie e soprattutto a Paula, che è stata la migliore in campo. Ora, però, guardiamo a Doha”.


Neanche il tempo di celebrare le due coppie vincitrici, infatti, che da domani infatti il circuito Premier Padel si trasferisce a Doha, sede del primo Major dell’anno, l’Ooredoo Qatar Major Premier Padel. Dopo la conclusione delle qualificazioni, domani al via il tabellone principale, con Lebron/Galan e Josemaria/Sanchez subito a caccia del bis.

Schlein e il Pse alzano linea Maginot contro “destra estrema”

Schlein e il Pse alzano linea Maginot contro “destra estrema”Roma, 2 mar. (askanews) – E’ una vera e propria linea Maginot quella che il Pd e il Pse alzano nei confronti della destra, anzi della “destra estrema”, come dicono quasi tutti i leader socialisti che prendono la parola alla ‘Nuvola dell’Eur a Roma. Al congresso dei socialisti europei l’allarme lanciato è corale, un ritornello che ripetono un po tutti da Elly Schlein a Pedro Sanchez, passando per il candidato alla presidenza della Commissione Ue Nicolas Schmit, che qui per tutti è semplicemente ‘Nico.


Le distinzioni e le sfumature sui singoli temi non mancano, tra i socialisti europei, ma di fronte all’avanzata della destra il fronte è più compatto che mai e alla fine il congresso che ufficializza la candidatura di Schmit si conclude sulle note di ‘Bella ciao, nella versione rock dei Modena city ramblers. E per un giorno la Sardegna diventa il centro d’Europa, almeno per i socialisti, perché la vittoria a sorpresa del centrosinistra viene citata quasi da tutti come simbolo della controffensiva avviata per stoppare quella “destra estrema” di cui proprio Giorgia Meloni è un’avanguardia. Schlein incassa il tributo degli alleati europei, “amici dell’Italia”, non come i compagni di strada della Meloni, tipo Viktor Orban, che danneggiano gli interessi nazionali italiani. Tutti le rendono omaggio per il successo e le concedono l’onore di tenere l’intervento conclusivo. Non solo perché lei è la padrona di casa, il Pd e l’Italia diventano inevitabilmente la prima linea contro l’avanzata della destra guidata dalla Meloni.


Schmit lo dice chiaramente, parlando anche in italiano: “Grande risultato ottenuto in Sardegna, grazie al Partito democratico e grazie a Elly, che ha tutta la mia stima e il mio sostegno. Cara Elly, è vero, il vento sta cambiando. Andiamo a vincere queste elezioni”. E il candidato socialista alla presidenza della commissione cita anche le manganellate agli studenti a Pisa e si schiera con il Quirinale: “A Pisa si reprime la libertà dei nostri giovani di manifestare in sicurezza. Io sto con il presidente Mattarella. Con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento. Insieme contro la destra estrema”. Ma anche Sanchez lancia un allarme, perché la destra mette in discussione “i diritti dei lavoratori, la pari dignità tra uomini e donne, il rispetto dei diritti Lgbt”. Insomma, attacca, “l’anima dell’Europa è in pericolo. Spetta a noi, socialdemocratici sconfiggere i nemici”. E il premier portoghese Antonio Costa aggiunge: “L’Unione europea si trova sotto il fuoco populista: il nostro principale compito, come socialisti e democratici, è contrastare il populismo, affrontandone le cause profonde”. Destra nel mirino anche del cancelliere tedesco Olaf Scholz: “La destra cresce in tutti i nostri Paesi, quello che hanno in mente le destre è un’Europa nazionalista. Cercano di minare il fatto che i nostri stati membri saranno forti solo in una Europa unita”.


La Schlein, appunto, parla per ultima e avverte che quella dei prossimi mesi sarà “una campagna elettorale cruciale per il nostro continente, per decidere quale Europa vogliamo. Parliamo 27 lingue diverse, ma combattiamo la stessa battaglia, condividiamo la stessa visione. Siamo una vera famiglia”. La leader Pd si unisce al coro di no all’ipotesi di inviare truppe in Ucraina – concetto sottolineato anche da Scholz – ma ribadisce che a Kiev bisognerà continuare a fornire “i mezzi necessari”. Inoltre, aggiunge, serve un “cessare il fuoco e il rilascio degli ostaggi” in Medio oriente, e l’Europa deve “andare avanti” e tocca proprio al Pse incalzare perché “l’Ue che conosciamo oggi non è quella che le madri e i padri costituenti avevano in mente”. Bisogna dire no al ritorno all’austerità, superare i voti all’unanimità e cambiare rotta sui migranti, avviando una missione europea di soccorso. Quindi, la Schlein rinnova l’avvertimento al Ppe, lanciato più volte in questi giorni: dopo il voto nessun accordo politico con la Meloni e i suoi amici o il Pse si alza dal tavolo. “Il voto dei socialisti non va dato per scontato: chiedo al Ppe, siete davvero pronti a tradire la vostra storia? Meloni ha aperto le porte a Orban e Zemmour, il Ppe dove si ferma? Questa – ha aggiunto la Schlein – è una destra reazionaria, incapace di risolvere i problemi delle persone e cerca sempre un nuovo nemico”. La platea applaude, e dagli amplificatori parte ‘Bella ciao.

G7, a Toronto l’incontro Meloni-Trudeau

G7, a Toronto l’incontro Meloni-TrudeauToronto, 2 mar. (askanews) – E’ iniziato a Toronto l’incontro tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il primo ministro canadese Justin Trudeau.


Sul tavolo, in primo luogo, la presidenza italiana del G7, che nel 2025 cederà il testimone proprio al Canada. Tra gli altri temi anche la situazione internazionale – a partire dalla guerra in Ucraina e dalla crisi in Medio Oriente – e i rapporti bilaterali. Dopo l’incontro e il pranzo di lavoro, intorno alle 15 è previsto un punto stampa di Meloni.


Nel pomeriggio, alle 18.40 locali (mmezzanotte e quaranta in Italia) Meloni e Trudeau saranno all’Art Gallery Ontario per visitare la mostra “The Idea of North” e la Galleria Italia. Alle 19 – infine – si terrà un ricevimento offerto dal premier canadese.