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Bce, De Guindos: serve ancora tempo per conferme su calo inflazione

Bce, De Guindos: serve ancora tempo per conferme su calo inflazioneRoma, 14 feb. (askanews) – Alla Bce “ci vorrà ancora un po’ di tempo prima che abbiamo le informazioni necessarie per confermare che l’inflazione stia tornando in maniera sostenibile al nostro obiettivo del 2 per cento”. Lo ha affermato il vicepresidente dell’istituzione monetaria Ue, Luis de Guindos, durante un intervento alla VIII conferenza delle banche centrali del Mediterraneo. “Anche se stiamo andando nella direzione giusta – ha avvertito – non dobbiamo giocare di anticipo”.


Il riferimento indiretto è alla tempistica del primo tagli dei tassi di interesse, che generalmente mercati e analisti attendono da parte della Bce tra fine primavera e inizio estate. “I prossimi pochi mesi saranno particolarmente ricchi di nuove informazioni sui fattori che spingono l’inflazione di fondo, mentre riceveremo dati sugli ultimi accordi salariali e sulle scelte sui prezzi delle imprese – ha aggiunto -. E avremo anche le nostre previsioni economiche a marzo”.


Secondo De Guindos, sebbene l’inflazione sia “sulla strada giusta dobbiamo vigilare attentamente sui fattori di rischio in campo. Le pressioni salariali restano alte e non abbiamo ancora dati sufficienti per confermare che abbiamo iniziato ad attenuarsi”. Per questo “continueremo ad essere guidati dai dati” e, anche considerati gli altri fattori di rischio “le nostre future decisioni assicureranno che i tassi ufficiali siano a livelli sufficientemente restrittivi tutto il tempo necessario”, ha concluso.

Vittorio Cecchi Gori ricoverato in terapia intensiva al Gemelli di Roma

Vittorio Cecchi Gori ricoverato in terapia intensiva al Gemelli di RomaRoma, 14 feb. (askanews) – Vittorio Cecchi Gori è ricoverato in terapia intensiva al Policlinico Gemelli di Roma: lo ha annuncia in diretta tv questa mattina a “Storie Italiane” su Rai1 la conduttrice Eleonora Daniele.


L’imprenditore, ex politico e produttore cinematografico sarebbe stato ricoverato a inizio settimana per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute. Da parte del Policlinico c’è il massimo riserbo, ma da indiscrezioni che filtrano da persone vicine a Cecchi Gori pare che il quadro di instabilità clinica sia molto serio, ha detto l’inviata del programma Giovanna Savini. “Rita Rusic si era sentita con il Prof. Landi perché nel weekend Vittorio aveva accusato dei disturbi, con battiti cardiaci molto bassi e avevano preventivato lunedì un ricovero per accertamenti; quindi, la fortuna è stata che lui fosse già in ospedale, ma tra lunedì notte e martedì mattina c’è stata una crisi respiratoria che ha costretto i medici a trasferire l’imprenditore in terapia intensiva”, ha rivelato Angelo Perrone, amico e storico collaboratore di Cecchi Gori. “Ieri pomeriggio c’è stata qualche avvisaglia di miglioramento, ma la situazione resta molto delicata”, ha dichiarato nello studio di Storie Italiane, “Negli ultimi giorni era ancora più appesantito perché gli è stata negata la grazia, il suo cruccio più importante era il fatto di non poter andare a trovate Vittoria a Miami”.

Antitrust, multe per 7 mln a BAT e Amazon per pubblicità ingannevole

Antitrust, multe per 7 mln a BAT e Amazon per pubblicità ingannevoleRoma, 14 feb. (askanews) – L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha sanzionato British American Tobacco Italia per 6 milioni di euro ed Amazon EU per 1 milione di euro “per pubblicità ingannevole dei dispositivi a tabacco riscaldato Glo Hyper X2 e Glo Hyper Air, effettuata sia tramite cartelloni pubblicitari e spot cinematografici, sia sul sito Glo e sul sito Amazon.it”.


Glo Hyper X2 e Glo Hyper Air, si legge in una nota dell’Autorità, “non sono stati pubblicizzati in modo da fornire in maniera veritiera, e comunque adeguata per il consumatore, le due principali avvertenze d’uso ossia che si tratta di prodotti nocivi per la salute, a causa della presenza di nicotina negli stick di tabacco da utilizzare necessariamente con i dispositivi, e che non sono destinati all’utilizzo da parte dei minori”. Secondo l’Antitrust British American Tobacco Italia e Amazon EU “hanno dunque violato gli articoli 20, 21 e 22 del Codice del Consumo, perché hanno pubblicizzato Glo Hyper X2 e Glo Hyper Air solo come semplici dispositivi elettronici e meri oggetti di design, puntando sull’estetica del prodotto per attrarre il consumatore, ritenendo di poter prescindere dalla loro funzionalità (il consumo di tabacco che comporta l’assunzione di nicotina) e dalle specifiche avvertenze necessarie per un loro uso consapevole da parte dei soggetti cui sono destinati, che ovviamente non comprendono i minori. Si tratta di una condotta gravemente ingannevole tale da indurre il consumatore ad acquistare un prodotto che comporta rischi per la salute e vietato ai minori”.

Intelligenza artificiale, regolamento Ue in dirittura d’arrivo

Intelligenza artificiale, regolamento Ue in dirittura d’arrivoBruxelles, 13 feb. (askanews) – Le commissioni competenti del Parlamento europeo (quella sulle Libertà civili e quella sul Mercato interno, riunite) hanno approvato oggi a Bruxelles a grande maggioranza (71 favorevoli, 8 contrari e 7 astenuti) il testo dell’accordo sul regolamento sull’Intelligenza artificiale (‘A.I. Act’), che era stato raggiunto a dicembre nel negoziato a tre (‘trilogo) con il Consiglio Ue e la Commissione europea. Ora manca solo l’approvazione finale della plenaria dell’Europarlamento.


‘Oggi è stata una giornata importante perché le commissioni parlamentari hanno approvato il regolamento europeo sull’Intelligenza artificiale, il primo regolamento al mondo che agisce rispetto a una tecnologia in grande evoluzione, mettendo dei paletti, ha detto il relatore del Parlamento europeo Brando Benifei, capodelegazione del Pd, incontrando i giornalisti dopo il voto. ‘La decisione – ha continuato Benifei – è di procedere con gradualità, perché ci vorrà tempo per la piena entrata in vigore, ma con gradualità verranno fissate regole esigibili dai cittadini, dai consumatori, dai lavoratori, per ridurre i rischi e dare il massimo sulle opportunità’ dell’Intelligenza artificiale.


Si può leggere il regolamento, in estrema sintesi, attraverso tre pilastri fondamentali: il primo è quello dell’obbligo di riconoscibilità ádei contenuti prodotti dall’Intelligenza artificiale, per evitare i ‘deepafake’ e la disinformazione; il secondo pilastro è quello relativo alla tutela della privacy e dei dati personali; il terzo pilastro, quello forse più complesso e spinoso (anche per la resistenza degli sviluppatori), riguarda la tutela del diritto d’autore (scrittori e scenografi, giornalisti, artisti, musicisti, fotografi), in particolare nel nuovo contesto rivoluzionario dell’intelligenza artificiale generativa. Le norme del regolamento avranno tempi di attuazione diversi a seconda delle diverse aree a cui si riferiscono: sei mesi per i divieti relativi alla protezione della privacy, dei dati personali e dei diritti delle persone; un anno per la parte relativa all’Intelligenza artificiale di tipo ‘fondativo’ (come Chat Gpt); e due anni per tutto il resto, con la Commissione europea che, ha detto Benifei, ‘comincerà a presentare le misure di esecuzione a partire da nove mesi dopo l’approvazione del regolamento. Realisticamente, ci vorrà almeno un anno e mezzo per completare questo lavoro. Comunque, ha sottolineato il relatore del Parlamento europeo ‘il lavoro è già in corso per l’attuazione anticipata della parte relativa all’etichettatura obbligatoria (‘water marking’) di tutti i testi, le immagini e i video prodotti con l’intelligenza artificiale. ‘Adesso è importante al più presto l’attuazione, dopo il voto finale in plenaria che sarà fra poche settimane. Anche se non potrà che essere volontaria, una ‘attuazione volontaria anticipata’.


‘E’ qualcosa – ha spiegato Benifei – su cui noi punteremo molto insieme alla Commissione europea, perché abbiamo degli appuntamenti a breve di grande rilevanza: pensiamo alle elezioni europee. Abbiamo già visto dilagare fenomeni come i ‘deepfake’, video o audio che sono falsi, e che raccontano magari azioni e posizioni non vere da parte di politici. Perciò, ha insistito, ‘vogliamo fare in modo che queste regole europee vengano applicate in anticipo, con la collaborazione delle società di sviluppo, per proteggere i cittadini, in vista delle elezioni, dalla disinformazione, dalla possibilità di rappresentare personalità politiche, candidati che dicono e fanno cose che non hanno né mai fatto né mai detto’. Questa falsificazione della realtà ‘è facile da realizzare tecnicamente, in maniera sempre più massiccia’. Perciò, ‘serve trasparenza, serve riconoscibilità’. ‘Il regolamento prevede – ha ricordato Benifei – l’etichettatura, la cosiddetta ‘filigrana digitale’, di tutti i contenuti audio, video, e testi. Ovviamente con audio e video sarà più facile, e più complesso nel caso dei testi. Lo standard tecnico, per farlo, dovrà essere sviluppato e applicato dal cosiddetto ‘Eia Office’, l’Ufficio europeo dell’Intelligenza artificiale, che è previsto dal regolamento.


‘La piena attuazione richiederà più di un anno, ma – ha osservato il relatore – sono regole che in forma più approssimativa possono essere già applicate. L’impegno nostro, dal giorno uno dopo l’approvazione, sarà quello di spingere a un’applicazione anticipata volontaria in vista delle elezioni e di altri passaggi importanti, ha insistito. ‘Abbiamo fiducia – ha indicato Benifei – sul fatto che dobbiamo difendere i nostri processi democratici dalle possibili manipolazioni. Confidiamo che gli applicatori lo faranno in anticipo, anche se in modo più approssimativo, nella prima fase. Ma sarà comunque meglio di oggi, perché oggi non c’è niente, nessun obbligo, nessuna regolamentazione. Finora, ha rilevato, ‘in tutto il mondo ci sono solo iniziative volontarie’. Avere un regolamento approvato in attesa dell’entrata in vigore, che a quel punto sarà certa, ‘è un incentivo all’anticipazione, è come mettere un timer sulla testa degli sviluppatori. ‘Aggiungo – ha proseguito Benifei – un elemento di riflessione: pochi giorni fa è stata la giornata contro il cyberbullismo. I ‘deepfake’ possono essere utilizzati anche con questa finalità di cyberbullismo, di danno alla salute mentale, in particolare dei più giovani; e dunque questo è un altro tema, oltre a quello della disinformazione di tipo politico, a cui certamente bisogna dare attenzione. Con questo regolamento metteremo appunto dei paletti e una trasparenza di cui c’è assolutamente bisogno. Tuttavia, ‘la prima tappa sarà, dopo sei mesi dall’approvazione finale in plenaria, l’entrata in vigore, in questo caso obbligatoria e non volontaria, dell’altro pilastro, quello dei divieti riguardanti la tutela della privacy e dei diritti delle persone: ‘Ad esempio, i divieti dell’uso indiscriminato delle telecamere a riconoscimento biometrico negli spazi pubblici, contro i rischi di sorveglianza di massa; e poi il divieto, molto netto nel regolamento, della ‘polizia predittiva’, per individuare le probabilità che degli individui singolarmente possano compiere dei reati. Insomma, ‘un sistema che deve indovinare che tu potresti commettere un reato’, che chiaramente ‘va contro lo stato di diritto’. ‘Queste – ha aggiunto Benifei – sono misure su cui, ad esempio, il ministro dell’interno italiano Matteo Piantedosi aveva espresso, in interviste pubbliche, la volontà di procedere a sperimentazioni avanzate, in una direzione opposta quella che il regolamento indica, cioè alla maggior tutela della privacy e dei diritti fondamentali. Dunque sarà una sfida anche per il governo, quella di rispettare pienamente queste norme, che stabiliscono un equilibrio importante tra la necessità delle forze di sicurezza di fare la propria attività di investigazione nei confronti di crimini magari molto pericolosi, crimini gravi, ma anche, dall’altra parte, la certezza per i cittadini di non essere sotto un un controllo indiscriminato, un controllo ‘che l’intelligenza artificiale può realizzare con grandissima facilità’. I reati gravi per i quali l’identificazione biometrica sarà permessa nelle indagini, dietro autorizzazione del giudice, sono elencati con precisione nel regolamento (ad esempio terrorismo, traffico illecito di esseri umani, droga, armi, organi umani, materiale nucleare, omicidi, rapimenti, stupri, crimini ambientali, crimini puniti dalla Corte penale internazionale). I divieti dell’uso dell’Intelligenza artificiale riguardano anche i sistemi di ‘punteggio sociale’ (‘social scoring’), già usati in Cina, le tecniche di riconoscimento delle emozioni sui posti di lavoro e nelle scuole, e quelle di categorizzazione biometrica basata su convinzioni religiose, politiche, filosofiche, etnia e orientamento sessuale. Il regolamento non riguarderà la sicurezza nazionale. ‘I Trattati Ue – ha ricordato ancora il relatore – prevedono che ciò che riguarda la sicurezza nazionale è di competenza degli Stati membri, e questo campo è ben delimitato dalla giurisprudenza della Corte europea di Giustizia’. Infine, il regolamento è molto importante per ‘la tutela del diritto d’autore, del copyright, su cui autori, artisti, musicisti, di tutta Europa si sono mobilitati, e hanno sostenuto il nostro lavoro, e oggi effettivamente il regolamento, ha concluso Benifei, ‘li potrà tutelare’. In questo caso, comunque, si comprende che la finalità ultima sarà la stipula di accordi tra gli sviluppatori dell’Intelligenza artificiale ed editori, giornalisti, artisti, musicisti, in modo che gli autori possano essere remunerati senza dover andare in tribunale.

Schlein sente Meloni e riesce a far approvare mozione Pd su M.O.

Schlein sente Meloni e riesce a far approvare mozione Pd su M.O.Roma, 13 feb. (askanews) – Elly Schlein stavolta è davvero soddisfatta, la mossa della mozione sul Medio oriente funziona, la Camera approva il documento Pd grazie all’astensione del governo e con i voti di tutte le opposizioni e la richiesta di un “cessate il fuoco” a Gaza è ora la posizione del Parlamento italiano. La telefonata con Giorgia Meloni arriva all’ora di pranzo, poco prima della discussione in aula: il governo chiede una riformulazione del passaggio che chiede la sospensione delle ostilità e il Pd acconsente, incassando appunto l’astensione della maggioranza, fondamentale per poter approvare la mozione.


Dopo la limatura, la mozione impegna il governo “a sostenere ogni iniziativa volta a perseguire la liberazione incondizionata degli ostaggi israeliani e a chiedere un immediato cessate il fuoco umanitario a Gaza al fine di tutelare l’incolumità della popolazione civile di Gaza, garantendo altresì la fornitura di aiuti umanitari continui, rapidi e sicuri all’interno della Striscia”. Non tutto il documento Pd passa, la maggioranza non accetta per esempio il punto in cui si chiede di lavorare perché l’Europa proceda al riconoscimento dello Stato di Israele, ma “su questo noi insisteremo”, assicura la Schlein ai giornalisti. Ma sono dettagli, oggi, la leader Pd è contenta: “È un momento importante, il Parlamento ha approvato il primo punto della mozione del Pd, così come riformulato, per chiedere un immediato cessate il fuoco umanitario. Di questo siamo molto felici”. E la soddisfazione è doppia, perché i democratici riescono appunto ad ottenere anche l’ok delle altre opposizioni.


Certo, le distinzioni restano, la riunione del gruppo Pd durante la quale è stata definita la linea da tenere è stata “piuttosto complicata”, ammette uno dei dirigenti del partito. Ma alla fine il ragionamento ha convinto tutti, o perlomeno ha evitato le distinzioni che si sono viste altre volte. La mozione di Verdi e Sinistra, per esempio, su suggerimento di Matteo Orfini è stata votata per parti separate: il Pd non ha sostenuto due passaggi, quello sul sostegno all’iniziativa del Sud Africa contro Israele alla Corte penale internazionale, e uno sul Mar Rosso. Nella mozione M5s, poi, c’era il passaggio sulle armi a Israele, ma dopo le trattative degli ultimi giorni è stato scritto in una formula che poteva essere accettata dal Pd, sia pure con qualche perplessità. Ma, appunto, per la segretaria tutto questo oggi passa in secondo piano. Certo, è presto per dire che il governo ha corretto la rotta sul Medio oriente, “lo misureremo col tempo – dice la Schlein – a noi non interessano i derby interni. A noi interessa contribuire come Italia alla fine di questo conflitto e a un’iniziativa più forte dell’Ue per riuscire a raggiungere una conferenza di pace e una soluzione politica. Per noi il primo passo è questo cessate il fuoco che chiediamo da mesi”. Di sicuro, sottolinea, “in aula pur non avendo noi la maggioranza siamo riusciti a far approvare questo punto per noi dirimente. Con una posizione avanzata, importante”.

Protesta dei trattori, Lollobrigida: esenzione e taglio Irpef agricola per 2 anni. Meloni: solo a chi in difficoltà

Protesta dei trattori, Lollobrigida: esenzione e taglio Irpef agricola per 2 anni. Meloni: solo a chi in difficoltàRoma, 13 feb. (askanews) – “L’esenzione dell’Irpef agricola per i redditi agrari e dominicali fino a 10.000 euro, e la riduzione del 50% dell’importo per i redditi tra i 10.000 e i 15.000 euro, saranno prorogate per due anni”. Lo annuncia in una nota il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, spiegando che si tratta di una “esenzione più giusta che esclude i ricchi da un beneficio che per alcuni risultava un privilegio. Inoltre garantisce per due anni un sostegno che risultava prima estremamente precario non permettendo alcuna programmazione rispetto a questo dato”.


L’emendamento depositato, concordato con il ministro Giorgetti, rappresenta quindi “l’ennesima conferma dell’attenzione del governo Meloni verso le istanze degli agricoltori e nei confronti di un settore fondamentale per la nostra Nazione. Ringrazio i colleghi – prosegue il ministro – e in particolare il vice ministro Leo che hanno lavorato per sintetizzare le nostre proposte e individuare le coperture finanziarie per raggiungere questo importante obiettivo, senza proclami e slogan, dimostrando con provvedimenti concreti che altri governi non hanno mai adottato, la propria vicinanza a tutto il mondo agricolo”. In una nota la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni ha sottolineato: “Il provvedimento sull’Irpef, che è stato proposto dal Governo su mio preciso indirizzo, garantisce un intervento progressivo che esenta maggiormente gli agricoltori che si trovano più in difficoltà ed esclude dal beneficio coloro che oggettivamente non ne hanno bisogno, ai quali invece negli anni passati è stato concesso, creando una disparità di trattamento rispetto ad altri italiani nelle loro stesse condizioni”.


“In questi anni, infatti – spiega Meloni -, sono state esentate dall’Irpef immotivatamente anche persone particolarmente ricche”. “Inoltre – aggiunge la premier -, l’intervento garantisce per due anni un nuovo modello fiscale permettendo agli agricoltori di fare scelte di natura imprenditoriale con una prospettiva più ampia rispetto alla sola annualità prevista in precedenza”.

Febbre dengue, il ministero della Salute innalza l’allerta. Più vigilanza sui trasporti, nei porti e aeroporti

Febbre dengue, il ministero della Salute innalza l’allerta. Più vigilanza sui trasporti, nei porti e aeroportiRoma, 13 feb. (askanews) – Con un documento inviato agli Uffici di Sanità Marittima Aerea e di Frontiera (USMAF-SASN), il ministero della Salute, alla luce dell’aumento globale dei casi di dengue, su disposizione del Direttore Generale, Francesco Vaia, invita ad “innalzare il livello di allerta e vigilanza nei confronti dei vettori provenienti e delle merci importate dai Paesi in cui è frequente e continuo il rischio di contrarre la malattia”. Nel documento si ricorda che il Regolamento Sanitario Internazionale prevede che l’area aeroportuale/portuale e i 400 metri circostanti siano tenuti liberi da fonti di infezione e contaminazione, quindi anche roditori e insetti. E raccomanda, “di vigliare attentamente sulla disinsettazione degli aeromobili”, valutando anche “l’opportunità di emettere ordinanze per l’effettuazione di interventi straordinari di sorveglianza delle popolazioni di vettori ed altri infestanti e di disinfestazione”.

Primo sì al ddl Nordio: dalla cancellazione dell’abuso d’ufficio alla stretta sulle intercettazioni, ecco cosa prevede

Primo sì al ddl Nordio: dalla cancellazione dell’abuso d’ufficio alla stretta sulle intercettazioni, ecco cosa prevedeRoma, 13 feb. (askanews) – Primo sì dal Senato al ddl Nordio di riforma della giustizia penale. Il testo che si compone di nove articoli. Ha ricevuto 104 voti a favore e 56 contrari. Il reato d’abuso d’ufficio spazzato via, il perimetro del traffico di influenze illecite notevolmente ridimensionato e un giro di vite sulla pubblicazione delle intercettazioni. Sono queste le principali misure introdotte dal ddl Nordio che ha incassato il via libera dell’aula del Senato e che ora passa all’esame della Camera.


E’ l’articolo 1 del disegno di legge firmato dal Guadasigilli a contenere la modifica al codice penale più discussa del provvedimento: l’abolizione dell’abuso d’ufficio, reato commesso da chi abusa del proprio potere mentre ricopre un incarico pubblico e proprio per questo finito da anni nel mirino di sindaci e amministratori locali di tutti gli schieramenti colori politici.Particolarmente contestato dalle opposizioni anche l’articolo 2, quello che introduce una stretta sulla pubblicazione delle intercettazioni, ammessa “solo nel caso in cui il contenuto delle stesse sia stato riprodotto dal giudice nella motivazione di un provvedimento e venga utilizzato nel corso del dibattimento”, si legge sul portale Altalex. Pertanto per la polizia giudiziaria sarà vietato “riportare nei verbali d’intercettazione i dati relativi a soggetti diversi dalle parti, salvo che risultino rilevanti ai fini delle indagini”, così come “per il giudice è vietato acquisire nello stralcio le registrazioni e i verbali di intercettazione che coinvolgano soggetti diversi dalle parti, salva la dimostrazione della loro rilevanza” e pure per il pubblico ministero “è vietato indicare nella richiesta di misura cautelare i dati personali di soggetti diversi dalle parti coinvolti in conversazioni intercettate, salvo che ciò sia indispensabile per la compiuta esposizione. Stesso divieto è previsto per il giudice nell’ordinanza di misura cautelare”.


Il disegno di legge introduce sempre all’articolo 1 una modifica del reato del traffico di influenze illecite: da un lato sono esclusi tutti casi di “millanteria”, dall’altro viene aumentato il minimo della pena che sale a 1 anno e 6 mesi. Nella nuova configurazione, riporta sempre Altalex, il reato prevede “che le relazioni del mediatore con il pubblico ufficiale debbano essere effettivamente sfruttate e non solo vantate, e debbano essere esistenti e non solo asserite”. Inoltre “l’utilità data o promessa deve essere di natura economica, il denaro o altra utilità deve essere data o promessa per remunerare il pubblico ufficiale o per far realizzare al mediatore una mediazione illecita”.Il testo approvato dal consiglio dei ministri a fine giugno scorso prevedeva anche una ‘stretta’ sulla custodia cautelare in carcere: a stabilirla non sarà più un unico gip, ma un collegio di tre giudici. La misura resterà tuttavia “congelata” per due anni perchè legata all’assunzione straordinaria di 250 nuovi magistrati. Novità anche sull’avviso di garanzia, che dovrà limitarsi a una “descrizione sommaria del fatto” e dovrà essere notificato con modalità a tutela dell’indagato. Per la pubblica accusa, inoltre, non sarà possibile ricorrere in appello contro sentenza di assoluzione per reati a citazione diretta. Infine scatta l’obbligo per il pm di “interrogatorio preventivo” prima che scatti l’arresto dell’indagato.


 

Aula Senato approva in prima lettura il ddl Nordio

Aula Senato approva in prima lettura il ddl NordioRoma, 13 feb. (askanews) – L’aula del Senato ha approvato il disegno di legge Nordio di riforma della giustizia (Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale, all’ordinamento giudiziario e al codice dell’ordinamento militare). I voti favorevoli sono stati 104, 56 i contrari, nessun astenuto. Il provvedimento era in prima lettura, passa quindi all’esame della Camera.


L’assemblea è quindi passata al voto degli emendamenti alla legge di delegazione europea 2022-2023.

Bebe Vio lancia WEmbrace Awards 2024: a marzo Charity Gala Dinner

Bebe Vio lancia WEmbrace Awards 2024: a marzo Charity Gala DinnerRoma, 13 feb. (askanews) – Mancano ormai poche settimane ai WEmbrace Awards 2024, la Charity Gala Dinner destinata a tutte le company e le media company che ogni giorno operano per rendere il mondo un posto migliore. Un’occasione unica che mira a far convergere, unire e rafforzare – ricorda una nota – le voci che parlano di inclusione e cura, esaltandone le qualità e abbracciandone le diversità.


L’appuntamento di quest’anno è in programma giovedì 21 marzo alla Fabbrica del Vapore di Milano, uno dei siti più interessanti di archeologia industriale milanese. Uno spazio prestigioso riservato a eventi pensati e realizzati per promuovere valori che rendono il luogo un vero e proprio centro acceleratore del linguaggio della contemporaneità. Il tema centrale sarà “WHYNOT?!”, che qui rappresenta una domanda che tutti noi ci poniamo, un atteggiamento di apertura verso il mondo e a possibilità inedite, intorno al quale ruota lo spirito della serata. WEmbrace Awards è l’annuale kermesse con le storie che ispirano il mondo, cinque delle quali vengono premiate come WEmbracer in base ai rispettivi ambiti di appartenenza, dalla tecnologia, al mondo del lavoro, dalle iniziative personali alle organizzazioni internazionali. Queste “sfere d’interesse” coprono ogni aspetto della problematicità contemporanea e propongono al loro interno un modo diverso di operare, facendo la differenza, ogni giorno.


Grazie al lavoro attento portato avanti da un Osservatorio stabile composto da professionisti della comunicazione che ruotano da diversi anni attorno all’universo di art4sport, sono state indicate oltre 100 esperienze di persone, associazioni, organizzazioni, che si sono distinte per aver condiviso questa filosofia di pensiero. Dal confronto interno dell’Osservatorio, sono emerse poi 15 tra le 100 storie che più di altre hanno colpito per la loro unicità e capacità di ispirazione. Queste sono state poi sottoposte alla Giuria degli Awards per una valutazione finale, dalla quale sono emerse le cinque vincitrici, che verranno annunciate durante la serata. La Giuria è composta da personalità d’eccezione del panorama italiano e internazionale che hanno avuto il compito di individuare le storie dei WEmbracer da celebrare. WEmbrace Awards 2024 è ideato e realizzato da art4sport, associazione onlus fondata nel 2009 da Beatrice “Bebe” Vio Grandis, campionessa paralimpica di fioretto, insieme ai genitori Teresa Grandis e Ruggero Vio. Il ricavato della serata dei WEmbrace Awards sarà devoluto al sostegno nei confronti dei bambini e ragazzi portatori di protesi di arto che l’Associazione art4sport onlus segue e supporta sin dalla sua nascita. L’obiettivo – conclude la nota – è quindi fornire un aiuto concreto nella pratica sportiva attraverso l’acquisto di protesi, carrozzine e ausili sportivi.