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Tim: nel 2023 ricavi a 16,3 miliardi (+3,1%), ebitda a 6,4 mld (+5,7%)

Tim: nel 2023 ricavi a 16,3 miliardi (+3,1%), ebitda a 6,4 mld (+5,7%)Milano, 14 feb. (askanews) – Il gruppo Tim chiude il 2023 con ricavi di gruppo a 16,3 miliardi, in crescita del 3,1% rispetto al 2022. L’ebitda di gruppo sale a 6,4 miliardi, in aumento del 5,7% (ebitda after lease a 5,3 mld, +6,1%).


A fine 2023, l’indebitamento finanziario netto after lease ammonta a 20,3 miliardi, in aumento di 0,3 miliardi rispetto a fine 2022 ma in calo di 835 milioni sul trimestre precedente. I risultati del quarto trimestre, sottolinea Tim, “confermano il trend di miglioramento del business domestico e la forte crescita di Tim Brasil” e “consentono di raggiungere o superare gli obiettivi fissati per l’esercizio 2023, centrando, per la prima volta dal 2010, tutte le guidance per il secondo esercizio consecutivo”.

Razzetti e Martinenghi, doppio argento ai Mondiali di Doha

Razzetti e Martinenghi, doppio argento ai Mondiali di DohaRoma, 14 feb. (askanews) – Dopo il bronzo di Paltrinieri ai mondiali di Doha arriva il doppio argento azzurro. Con le tre medaglie di oggi l’Italia ha già eguagliato il bottino mondiale di Fukuoka, sei medaglie, un oro, quattro argenti e un bronzo, esattamente lo stesso medagliere


Alberto Razzetti ha scritto una pagina di storia del nuoto italiano ai Mondiali. Il nuotatore ligure diventa il primo azzurro a salire sul podio iridato dei 200 farfalla, e lo fa mettendo in difficoltà per oltre 150 metri il giapponese Tomoru Honda (oro iridato) e prendendosi un argento luccicante. Razzetti sembra studiare la situazione nella prima vasca, passando in testa in 25″21. Dai 130 metri in poi inizia a forzare l’andatura, va sulla stessa linea di Honda e i due toccano insieme in 1’23″500 a una vasca dal termine. Razzetti però si arrende a trenta metri dal traguardo, accumulando 77 centesimi di ritardo in 1’54″65 ma facendo capire che sì, è ai livelli dei migliori. Il terzo posto è, a sorpresa, per l’austriaco Martin Espenberger, che chiude in 1’55″16 mettendosi alle spalle il polacco Chmielewski. Nicolò Martinenghi è argento nei 50 rana. Peccato perché l’azzurro è stato in testa per 45 metri. Poi il successo è andato all’australiano Sam Williamson con il crono di 26″32, secondo Martinenghi con 26″39, terzo posto per 26″49, quarto Peaty con 26″77, sesto Cerasuolo con 26″93.

Gregorio Paltrinieri bronzo negli 800 stile libero ai Mondiali di Doha

Gregorio Paltrinieri bronzo negli 800 stile libero ai Mondiali di DohaRoma, 14 feb. (askanews) – Gregorio Paltrinieri conquista la seconda medaglia ai Mondiali di nuoto in corso a Doha. Dopo l’argento in acque libere nella staffetta 4×1.5km, super Greg ha conquistato la medaglia di bronzo negli 800 stile libero. Un terzo posto con qualche rimpianto per l’azzurro che fino a due vasche dalla fine era in testa, ma nel finale ha subito il sorpasso dell’irlandese Daniel Wiffen, medaglia d’oro, e dell’australiano Elijah Winnington che ha battuto Paltrinieri nella volata per l’argento. Paltrinieri è leggendario e dalla corsia 1, una di quelle da cui in genere partono i “comprimari”, sorprende quasi tutti gli avversari e si mette al collo comunque un pesantissimo bronzo. Il vincitore di tutto, primatista italiano e vice campione olimpico – tesserato per Fiamme Oro e Coopernuoto – nuota in 7’42″98, sedici vasche a 29″1-29″1 con frequenza che è calata solo nell’ultimo. Questi i passaggi di Paltinieri ogni cento metri: 55″18 (2), 1’52″87 (2), 2’51″00 (2), 3’49″27 (2), 4’47″42 (1), 5’45″99 (1), 6’44″66 (1). “Peccato, ho fatto molta fatica nell’ultimo 100, ma è stata una bella gara – ha spiegato Paltrinieri a Rai Sport – Non guardo le medaglie, ma cerco emozioni vere e quando faccio gare così mi emoziono come la prima volta. Una volta ci sarei rimasto male, ma adesso mi sento vivo. Oggi cercavo belle sensazioni”.

Rai, Morelli (Lega): serve Daspo per artisti che fanno politica

Rai, Morelli (Lega): serve Daspo per artisti che fanno politicaRoma, 14 feb. (askanews) – “E’ vergognoso” che il Festival di Sanremo sia stato “utilizzato e sfruttato da chi dovrebbe solo cantare e invece fa altro: propaganda politica. Gli artisti dovrebbero salire sul palco, fare la loro bella esibizione e andarsene”. Lo ha affermato il senatore della Lega e sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alessandro Morelli in un’intervista a Liberoquotidiano.it.


Secondo Morelli era auspicabile un intervento che limitasse determinate dichiarazioni. “Capisco perfettamente che è complicato” farlo “in diretta: non si possono bloccare le persone e impedire loro di parlare – ha premesso -. Detto questo non va mai sottovalutata la responsabilità sociale da parte di chi sale su quel palco e che ne sfrutta la visibilità. Sarebbe utile, a questo punto, pensare a una sorta di Daspo per chi utilizza quel palco per fini diversi da quelli della musica. Un artista lì fa musica, non fa politica”. Una soluzione, secondo Morelli, che andrebbe adottata non solo per le prossime edizioni del Festival: “Secondo me chi fa politica utilizzando il palcoscenico Rai deve stare fuori dalla Rai per un periodo di ‘limbo’. La soluzione è un Daspo per chi utilizza il palcoscenico Rai impropriamente. La televisione pubblica, per cui tutti gli italiani pagano il canone, non deve alimentare la propaganda di alcuni presunti artisti che, se vogliono far politica, possono andare sul palco del Concertone del 1° Maggio che è notoriamente un palco politico. Se vogliono far politica utilizzando il bene pubblico, perché la Rai è un bene pubblico, l’azienda deve fare determinate scelte”, ha sottolineato l’esponente della Lega.

Pittura viva nel presente: al Mart 24 giovani artisti cinesi

Pittura viva nel presente: al Mart 24 giovani artisti cinesiRovereto, 14 feb. (askanews) – Una sensazione di reale adesione al presente, che non significa “realismo” nel senso che abitualmente diamo al termine, ma rispecchia una capacità di calarsi nella contemporaneità del racconto del nostro tempo, restituendo attraverso i dipinti una sorta di rivelazione sul nostro essere parte dell’oggi. Ma è una rivelazione che non ha un “contenuto”, però ha esattamente la forma visuale dei modi in cui noi stessi stiamo davanti alla “realtà”. Sono pensieri che arrivano veloci e imprevisti mentre si visita la mostra “Global Painting”, che il Mart di Rovereto dedica alla “nuova pittura cinese”. Un progetto curato da Lu Peng e Paolo De Grandis e che ha portato in Trentino 24 giovani pittori dalla Cina.


La cosa interessante sta proprio nel fatto che tutti gli artisti esposti professano un ritorno alla centralità della pittura e, sebbene sia ovvio che il movimento contemporaneo si fonda su molti altri media – le immagini in movimento, la performance, la musica, per esempio – e su molte altre pratiche – l’installazione o l’arte digitale – è chiaro che qui, guardando i quadri portati al Mart, non si può negare che anche la pittura, questo tipo di pittura, abbia una vitalità e una intensità che la rendono decisamente attuale, capace di cogliere lo “spirito di finezza” del nostro tempo. Sia attraverso un utilizzo ironico, ma colto, delle varie lezioni pittoriche precedenti, che porta a grandi citazioni e rimandi, sia attraverso immagini che, nella loro disarmante semplicità, colgono delle essenze: come nel caso del ragazzo dipinto a bordo di quello che pare un lago, mentre sta per scattare una foto al paesaggio con il suo smartphone. Ecco, quello che fanno molti dei dipinti esposti al Mart è proprio questo: svelano uno sguardo, non danno risposte, ma pongono le domande in modo decisamente evidente e aderente alle dinamiche della società digitale globale. Come notano dal Mart, che si conferma uno spazio particolarmente adatto ad accogliere la pittura in generale, dalle opere in mostra scompare il nazionalismo, che lascia invece il posto a una consapevolezza della globalizzazione tecnologica imperante e a uno sguardo non eurocentrico che porta al tempo stesso una nota di disincanto e una di costante stupore. Anche in questo elemento apparentemente contraddittorio c’è un punto di forza dell’esposizione.

Domani vertice Italia-Romania, focus su rafforzamento partenariato

Domani vertice Italia-Romania, focus su rafforzamento partenariatoRoma, 14 feb. (askanews) – Dopo 13 anni Italia e Romania tornano a incontrarsi ai massimi livelli con l’obiettivo di rafforzare e ampliare il partenariato strategico tra i due Paesi. Domani a Villa Doria Pamphilj si terrà il vertice intergovernativo, presenti la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il primo ministro Marcel Ciolacu e un’ampia delegazione di ministri: Esteri, Interni, Difesa, Imprese e Made in Italy, Ambiente e Sicurezza Energetica, Infrastrutture e Trasporti. Nell’ambito del summit – quello precedente si tenne a Bucarest nel 2011, governo Berlusconi – è prevista la firma di una Dichiarazione congiunta, che amplia la portata della collaborazione in molteplici settori di comune interesse, con la sottoscrizione di diverse intese. Al termine del Vertice si terrà un Business Forum alla Farnesina, con la partecipazione di oltre duecento imprese italiane e romene.


L’Italia – viene sottolineato – attribuisce grande importanza ai rapporti con la Romania, in virtù anche dei profondi legami storico-culturali, della presenza di oltre un milione di cittadini romeni in Italia (la maggior comunità straniera residente in Italia), dell’accresciuta intensità del dialogo politico e delle eccellenti relazioni economico-commerciali. I rapporti bilaterali tra Roma e Bucarest sono caratterizzati da “ampie sintonie e convergenze di vedute” sui principali temi dell’agenda europea e internazionale. Da parte italiana si evidenzia il “forte impegno” di Roma alla sicurezza del fianco orientale e alla stabilizzazione dei Balcani occidentali. La Romania rappresenta, inoltre, un importante partner in ambito Nato e Ue. Per quanto riguarda i rapporti economici, l’interscambio commerciale è in forte crescita (+20,8% nel 2022, circa 20 mld) e conferma l’Italia quale il secondo fornitore e secondo cliente della Romania. L’Italia è anche primo investitore in Romania per numero di imprese registrate (oltre 23mila attive), pari al 21% del totale delle imprese straniere. La presenza italiana – che genera nel complesso circa 130mila posti di lavoro – è fondamentale in comparti strategici, dall’energia alle grandi infrastrutture, dall’agroalimentare all’acciaio, dai servizi bancari alla sanità. Nonostante una presenza così diffusa, vi è ancora un ampio potenziale per espandere il nostro sistema produttivo in vari settori: difesa, digitalizzazione, agroindustria. In particolare il settore energetico è considerato tra quelli più promettenti per lo sviluppo del partenariato. In questo ambito vanno registrate la partecipazione di Ansaldo Nucleare al progetto di ammodernamento e ampliamento della centrale di Cernavoda; la firma in occasione del Vertice di un’intesa tra la stessa Ansaldo Nucleare, Sace e l’impresa romena Nuclearelectrica; la recente aggiudicazione da parte di Saipem della gara per lavori di progettazione, approvvigionamento, costruzione, installazione e collaudo per il progetto Neptun Deep nel Mar Nero, principale progetto di sfruttamento di gas naturale in Romania, del valore di 1,6 miliardi di euro. Il Paese è strategico per l’Italia, visto che si sta sempre più affermando come hub energetico con un mix ben bilanciato che oltre al gas vede anche la produzione da rinnovabili, il nucleare, l’accordo con l’Azerbaigian e la Georgia per il cavo sottomarino di traporto di energia elettrica verde da Baku e il gasdotto che collegherà Bulgaria, Romania, Ungheria e Austria (Brua) un accesso quasi diretto al gas del Tap.


Altro segmento da non sottovalutare per le opportunità che si aprono per le aziende italiane in Romania è quello delle infrastrutture: Bucarest punta buona parte del suo Piano nazionale di ripresa e resilienza sul tema, con 3,9 miliardi di euro per la modernizzazione della rete ferroviaria attraverso la costruzione di nuove tratte, l’acquisto di materiale rotabile, il rinnovamento di oltre 110 stazioni e la costruzione di oltre 400 chilometri di nuove strade a scorrimento veloce, oltre a stazioni di carica per veicoli elettrici. Su questo fronte in Romania operano aziende italiane leader nel settore come Astaldi-Webuild, Pizzarotti, Todini, e Rizzani de Eccher, molte delle quali si sono aggiudicate importanti commesse negli ultimi anni: a luglio scorso Webuild ha inaugurato il ponte di Braila, realizzato da un consorzio internazionale di imprese guidato dal gruppo italiano. Altre opportunità possono essere esplorate e realizzate anche nel settore della digitalizzazione, dell’ICT dell’aerospaziale e delle biotecnologie. La Romania, infatti, offre un ambiente molto ricettivo, la presenza dei colossi dell’innovazione, migliaia di start-up e un capitale umano da valorizzare anche grazie al know-how italiano. E infine, ma non meno importante, l’agroindustria, con la necessità romena di modernizzare la rete di irrigazione e il parco dei macchinari e nello stesso tempo le opportunità per la creazione della catena di trasformazione degli alimenti e quella del freddo. La Romania, infatti, è uno dei maggiori produttori ed esportatori di materie prime agricole in Europa, ma allo stesso tempo è un importatore netto di prodotti alimentari.

Euro digitale, Cipollone: “Solo imprese europee” per fornire sistemi

Euro digitale, Cipollone: “Solo imprese europee” per fornire sistemiRoma, 14 feb. (askanews) – Sulla selezione di fornitori di sistemi e infrastrutture per il futuro euro digitale la Bce intende assicurare che si tratti di “imprese europee possedute da cittadini europei”. E nell’ipotesi di contenziosi è pronta a puntare i piedi su questo aspetto. Lo ha affermato Piero Cipollone, componente del Comitato esecutivo della Bce, rispondendo ad una domanda durante una audizione al Parlamento europeo.


“Non è un argomento semplice”, ha detto in riferimento alle polemiche che negli anni scorsi avevano circondato la partecipansie di Amazon a una delle tappe della fase esplorativa sulll’euro digitale. Ora la Bce è passata alla fase preparatoria e ha approntato uno schema di gara per selezionare operatori su sistemi e infrastrutture. “In questa processo stiamo molto attenti e spieghiamo che solo compagnie europee, possedute da cittadini europei possono partecipare. Non si potrà ripetere il ‘caso Amazon’. Non sarà facile, lo sappiamo, e sono certo che saremo chiamati in causa su questo – ha detto Cipollone – ma siamo pronti a difendere la nostra posizione”.


Più in generale, quello della preparazione dell’euro digitale “è un processo molto complesso e molto articolato. Dobbiamo in qualche modo assicurare che i nostri provider siano i migliori possibili, ci sono molti modi con cui si può fare e uno è guardare ai ‘curricula’ delle imprese”. E’ una modalità piuttosto standard” e passa dal fissare, ad esempio, criteri minimi di fatturato. “Cerchiamo di fare il giusto bilanciamento”. E se questo può escludere alcune Pmi innovative, ha spiegato l’esponente Bce, le stesse possono rientrare in gara partecipando con aggregazioni di imprese che abbiano come capofila una azienda Ue che ha i parametri necessari.

Berlinale, all’Italian Pavilion incontri, panel e presentazioni

Berlinale, all’Italian Pavilion incontri, panel e presentazioniRoma, 14 feb. (askanews) – Il Festival Internazionale del Cinema di Berlino è alle porte della sua 74esima edizione, e come per i massimi appuntamenti del continente – con Cannes e Venezia – riapre le porte anche l’Italian Pavilion, lo spazio professionale, culturale, di incontro, business, mercato, che per tutta la durata della kermesse diventa la Casa italiana del cinema. Un luogo fisico e una finestra virtuale per gli operatori del nostro cinema, e il fondamentale biglietto da visita della nostra produzione per le compagini internazionali.


Un crocevia di scambi culturali e produttivi, soprattutto in un’edizione della Berlinale importante con 8 titoli di produzione e coproduzione presenti nella Selezione ufficiale del Festival, tra cui due film in Concorso; una Shooting Star – Valentina Bellè – nell’apposito programma dedicato ai talenti europei della recitazione; una giurata, Jasmine Trinca, per il Concorso internazionale; e su tutto l’Italia presente come ospite principale del ‘Country in Focus’, la speciale vetrina dell’EFM, l’European Film Market, che a Berlino riunisce in uno degli appuntamenti più seguiti a livello globale gli operatori di settore. Grazie alla rinnovata collaborazione tra la Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del Ministero della Cultura (DGCA-MIC) e l’ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, l’Italian Pavilion sarà presente al Museo Gropius Bau, quartier generale dell’European Film Market dal 15 al 21 febbraio. Lo spazio polifunzionale dell’Italian Pavilion è progettato, allestito e gestito da Cinecittà. Lo spazio fisico sarà sede di incontri professionali e istituzionali, presentazioni, approfondimenti, incontri di business e one-to-one.


Dopo i numeri da record della precedente edizione, l’EFM – European Film Market del 74esimo Festival Internazionale del Cinema di Berlino torna dal 15 al 21 febbraio 2024 con l’Italia in qualità di Paese protagonista, “Country In Focus”. Dopo Messico, Canada, Norvegia, Cile, Paesi Baltici, il nostro è il sesto Paese ed il terzo Stato europeo ad essere protagonista del Focus, creato dalla Berlinale nel 2017 per dare una speciale vetrina di presentazione per l’industria e la produzione filmica di un paese. Le iniziative dedicate all’Italia saranno presentate in tutte le sezioni del Mercato, allo scopo di promuovere il nostro sistema audiovisivo nel suo complesso, presentare nuovi incentivi, favorire accordi di coproduzione con l’Italia e lo sviluppo di progetti cinematografici, fornire occasioni di networking con produttori, distributori, investitori e creativi. Si parte venerdì 16 febbraio con “Film and Audiovisual Funding in Italy”, per raccontare il panorama normativo e i sistemi di finanziamento dell’industria cinematografica italiana e scoprire così le opportunità di coproduzione con il nostro Paese. Nella stessa giornata, il panel “Italian Independent Producers Presentation” presenterà alcune delle più dinamiche giovani realtà produttive indipendenti, mentre la sessione in tre parti “Leading Change: producers at the wheel” rifletterà sull’evoluzione del ruolo dei produttori indipendenti in un mercato che cambia sempre più rapidamente.


Protagonisti della giornata di sabato 17, i produttori del Visitors Programme della Berlinale, che vogliono approfondire conoscenze e strategie per le coproduzioni internazionali. Mentre un incontro all’Italian Pavilion tra produttori italiani e una delegazione di produttori colombiani e dominicani getterà le basi per futuri progetti di coproduzione internazionale. Il 18 febbraio comincerà con “Cappuccino with Italians”, appuntamento delle Film Commission Italiane con i professionisti internazionali, seguito dal “VFF Talent Highlight Award”, che premierà il migliore tra i dieci produttori partecipanti al Talent Project Market. Nella stessa giornata, verrà realizzato un approfondimento sull’intelligenza artificiale per l’audience design nel documentario, ma la presenza italiana attraverserà anche “Books at Berlinale”, spazio dedicato all’adattamento dei libri per lo schermo in collaborazione con la Fiera del Libro di Francoforte. In chiusura di giornata, infine, il panel “Zone of interest: distribution trends for online releases” analizzerà le tendenze della distribuzione online nell’era post-pandemica.


Il 19 febbraio si parlerà di Serialità – un genere con cui l’Italia è presente in forze alla Berlinale – con la presentazione al Mercato del restauro de ‘Il Camorrista – La serie’ di Giuseppe Tornatore. E si parlerà di animazione: “Successive learnings: entering the territory of indie animation”, (lunedì 19) e di archivi filmici con “Archive Market”, martedì 20, grazie a un corner informativo dedicato al grande patrimonio dell’Archivio Luce, alla presenza di Enrico Bufalini, Direttore dell’Archivio Luce-Cinecittà. Evento speciale di “Italia Country in Focus”, organizzato dal MiC e Cinecittà, sarà “Celebrating Connections”, che si svolgerà il 19 febbraio dalle 17 alle 19 al Gropius Dome. In questa occasione, verrà riproposto un format fortemente voluto dal Sottosegretario al Ministero della Cultura Lucia Borgonzoni e inaugurato lo scorso ottobre, nell’ambito del Tokyo International Film Festival, con l’obiettivo di promuovere l’audiovisivo italiano all’estero e stabilire nuove sinergie culturali, artistiche e professionali con altri sistema-Paese. Il pubblico presente verrà così “teletrasportato” in un luogo iconico del cinema italiano, Cinecitta’, mentre sul palco si alterneranno giovani talenti con un futuro nell’industria internazionale, tra attori, registi, autori e produttori. Il concept del Pavilion alla Berlinale 2024 gioca con la silhouette dell’Orso, simbolo cittadino e del Festival. L’Italian Pavilion alla Berlinale 2024 è promosso dalla Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del Ministero della Cultura (DGCA-MIC) e ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, ed è progettato, allestito e gestito da Cinecittà.

Euro digitale, Cipollone: un progetto Ue su cui serve ampio supporto

Euro digitale, Cipollone: un progetto Ue su cui serve ampio supportoRoma, 14 feb. (askanews) – “L’euro digitale è un progetto europeo comune. Il suo scopo principale è preservare la libertà di utilizzo di uno strumento di pagamento pubblico ovunque nell’area dell’euro, anche quando i pagamenti sono digitali”. Lo afferma Piero Cipollone, membro del Comitato esecutivo della Bce, secondo il testo della dichiarazione introduttiva, pubblicata dall’istituzione, per la audizione trimestrale alla Commissione per i problemi economici e monetari del Parlamento europeo.


“È fondamentale rafforzare la nostra resilienza collettiva e la nostra autonomia in un contesto mondiale di maggiore fragilità. Per questo – prosegue – è essenziale procedere con un ritmo ambizioso. Ma la moneta si basa sulla fiducia. L’euro digitale avrà bisogno di un ampio supporto. Ci impegniamo pertanto a sostenere il vostro lavoro di colegislatori. Ci stiamo inoltre confrontando con tutti i soggetti interessati”. “È con questo spirito che rinnovo la mia disponibilità a proseguire il dialogo con questa Commissione durante la fase di preparazione e nei passaggi successivi. Insieme – conclude – possiamo costruire il futuro digitale dell’euro”.

Tlc, FT: Ue vuole aprire alle fusioni per sostenere sviluppo reti

Tlc, FT: Ue vuole aprire alle fusioni per sostenere sviluppo retiRoma, 14 feb. (askanews) – La Commissione europea sta per lanciare un segnale di apertura se non sollecitazione alle fusioni nel settore delle telecomunicazioni, nell’ottica di favorire le economie di scala necessarie per riammodernare le infrastrutture che stanno diventando datate. E secondo la bozza di un documento ancora in fase di elaborazione e riservato, citato dal Financial Times, Bruxelles sarebbe anche pronta a intervenire affinché tutte le parti che sfruttano queste reti, incluse le big tech statunitensi.


Secondo la bozza bisogna “assicurare un quadro competitivo paritetico e diritti e obblighi equivalenti per tutte le parti”. Nel documento citato dal quotidiano finanziario viene inoltre rilevato che nelle Tlc “la frammentazione potrebbe avere un impatto sulla capacità degli operatori di raggiungere le economie di scala per investire sulle reti del futuro, in particolare nell’ottica dei servizi trans frontalieri”.