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Euro estende rally a 1,0852 dollari, bilancio settimanale da record

Euro estende rally a 1,0852 dollari, bilancio settimanale da recordRoma, 7 mar. (askanews) – Prosegue e si estende per la terza seduta consecutiva il rally rialzista dell’euro, la valuta condivisa si scambia a 1,0852 dollari nel pomeriggio, continuando ad aggiornare i massimi dallo scorso novembre. A spingere l’euro è stata la prospettiva di un ondata di spese pubbliche su infrastrutture e difesa, dopo l’accordo tra Cdu e Spd in Germania per superare i limiti costituzionali sulle spese in deficit.


Secondo il Financial Times per l’euro – che finora è salito del 4,5% sul dollaro – si profila il maggior apprezzamento su un bilancio settimanale dal 2009 ad oggi.

8 marzo delle “Sovversive”, podcast su donne che sfidarono il sistema

8 marzo delle “Sovversive”, podcast su donne che sfidarono il sistemaRoma, 7 mar. (askanews) – L’8 marzo è delle “Sovversive”. Sindacaliste, socialiste, comuniste, donne istruite o fuori dalle righe. Fin dalla nascita dell’Italia unita, le questure hanno avviato la sorveglianza sulle persone “pericolose per la sicurezza dello Stato”. Storie che riemergono dagli archivi attraverso verbali di pedinamento, perquisizioni, fotografie segnaletiche, lettere intercettate e mai consegnate. Una testimonianza di vite che altrimenti sarebbero dimenticate.


“Sovversive” è il nuovo podcast di Alice Facchini e Guido Balzani, ideato e realizzato dall’Archivio di storia delle donne di Bologna-Associazione Orlando e dall’Archivio di Stato di Bologna, prodotto e distribuito da Altreconomia, con il sostegno della Fondazione Carisbo e della Fondazione Argentina Bonetti Altobelli. L’editing è di Michele Lapini. Il montaggio e il sound design di Claudio Cadei – SMK Factory. Musiche originali di Valentino Pirino. Le voci degli attori sono di Elena Pirazzoli e Valerio Monteventi. Disponibile sul sito di Altreconomia e sulle principali piattaforme di ascolto.


“Alcune donne venivano sorvegliate perché erano militanti, altre semplicemente perché erano ‘sopra le righe’”, spiega Francesca Delneri, vicedirettrice dell’Archivio di Stato di Bologna e una delle referenti del progetto “Persone pericolose. Tracce di sovversive e sovversivi negli archivi bolognesi”. “La polizia controllava i loro spostamenti, i cambi di residenza. Annotava ogni dettaglio che potesse renderle sospette, come il fatto di saper tenere ‘pubbliche conferenze’: immaginiamo che cosa significasse a quei tempi per una donna parlare in pubblico, per di più davanti a una platea di soli uomini”. Tra i fascicoli c’è quello di Norma Mazzoni, rinchiusa in manicomio semplicemente perché aveva comportamenti insoliti secondo le norme sociali del tempo. C’è Argentina Bonetti Altobelli, sindacalista che difendeva i diritti delle lavoratrici della terra. Ines Oddone Bitelli, giornalista e fondatrice del periodico La donna socialista. E poi Enrica Astorri, sorvegliata per tutta la vita solo perché era stata la compagna del socialista Andrea Costa, da cui aveva avuto cinque figli. Dentro a ogni puntata, i documenti prendono vita grazie ai racconti di esperte, storiche e archiviste. Tra loro Elena Musiani, storica ottocentista e referente del progetto per l’Archivio di storia delle donne di Bologna, Anna Salfi, presidente della Fondazione Argentina Bonetti Altobelli, ed Elisabetta Arioti, che ha diretto l’Archivio di Stato di Bologna proprio quando molti di questi fascicoli sono usciti dall’oblio. E poi c’è Francesca Delneri, che oggi insieme a Valentina Gabusi coordina anche il progetto “Adotta un sovversivo”, promosso dall’Archivio di Stato di Bologna, che ha l’obiettivo di restaurare e digitalizzare l’intera categoria A8.


I documenti infatti sono molto fragili e i fascicoli sono deteriorati. Rischiano così di andare perdute testimonianze storiche uniche. Per questo nel 2022 è stato lanciato un crowdfunding che finora ha permesso di restaurare e digitalizzare oltre 200 fascicoli. Tra i sostenitori ci sono ricercatori e appassionati, ma anche discendenti dei sovversivi di allora. Una storia nella storia.

Sci, Paris: “Ho dimostrato di essere ancora capace di vincere”

Sci, Paris: “Ho dimostrato di essere ancora capace di vincere”Roma, 7 mar. (askanews) – Il campione torna davanti a tutti. Dominik Paris a Kvitfjell ha conquistato il ventitreesimo successo in carriera in Coppa del Mondo, il quinto in totale sul tracciato norvegese che l’ha visto davanti a tutti quattro volte in discesa, una in superG. Ecco le parole del carabiniere azzurro al termine della prima delle due sfide scandinave.


“Bello, bello davvero. Non so se sono stato grandioso, ho cercato di far correre gli sci al massimo ed è andata bene. Sciando non mi sentivo benissimo ma percepivo tanta velocità. Con il vento ed il sale non era facile capire come interpretare la pista; il feeling non è stato buonissimo, ma quello che conta è il tempo finale”. Lo stesso Odermatt ha omaggiato Paris a fine gara: “Eh sì, finalmente sono davanti agli svizzeri. Al momento sono loro i più forti, gli uomini da battere e per me era importante tornare davanti. Mi spiace non ci sia Mattia Casse oggi, abbiamo parlato che sarebbe stato bello fare doppietta, ma capiterà l’occasione. Odermatt e gli altri svizzeri mantengono sempre uno standard molto elevato su ogni livello. Non sono imbattibili, si possono battere e l’ho dimostrato, ma per farlo è necessario che tutto, ogni singolo aspetto, sia curato alla perfezione. E non si deve sbagliare”.


Una stagione percorsa in crescendo. “Per fortuna ho trovato una soluzione al setup. Così sono arrivate sensazioni più positive e con loro anche la fiducia e la consapevolezza. Non ero ancora costante ma sentivo la possibilità di poter stare vicino o davanti agli altri. Tra l’ultimo mio successo in Val Gardena e la vittoria di oggi c’è tanto lavoro, da parte dell’intera squadra. Quando le cose non vanno alla perfezione, si vuole trovare una soluzione ma a volte ci vuole del tempo. A Bormio ho capito di essere sulla strada giusta, a Wengen sono arrivato vicino al podio così come a Saalbach. Poi tra Crans Montana e Kvitfjell sono tornato in alto: era fondamentale dimostrare per me e per gli altri di essere ancora capace di essere qui, anche in ottica futura. Gli altri ora sanno che Paris è ancora in grado di vincere”. Vince Paris, vince Federica Brignone: serve essere esperti per imporsi. Ride, Paris. “Beh, si, qualche anno l’abbiamo. Ma lei è più brava perchè vince sempre e dappertutto. Domani intanto c’è un’altra discesa, speriamo in condizioni buone e con meno vento. Poi l’importante sarà non sbagliare”.

Atletica, Iapichino in finale agli europei indoor

Atletica, Iapichino in finale agli europei indoorRoma, 7 mar. (askanews) – Larissa Iapichino è in finale nel lungo grazie al 6.76 con cui si qualifica direttamente (6.65 era la misura da superare per la finale). Il secondo salto è quello buono per guadagnarai il pass per la finale europea del salto in lungo in programma domani sera (inizio alle ore 20.29). Il livello è molto alto fin dalle prime battute, Larissa apre con un buon 6.53, mentre volano la svizzera Kalin (6.77), la tedesca Mihambo (6.68) e la serba Gardasevic (6.67). L’azzurra le raggiunge qualificandosi alla finale con il salto successivo, quando era provvisoriamente ottava. “Qualificarsi lo scalino più difficile” le parole dell’azzurra

Sci, Dominik Paris vince la libera di Kvitfjell

Sci, Dominik Paris vince la libera di KvitfjellRoma, 7 mar. (askanews) – Dominik Paris torna davanti a tutti. Per la ventitreesima volta in carriera, per la diciannovesima in discesa, per la quinta volta complessivamente sulla OlympiaBakken di Kvitfjell: la prima delle due discese norvegesi – recupero della gara non disputata a Garmisch – regala il primo successo stagionale al campione altoatesino, che torna così sul gradino più alto del podio a quasi 15 mesi di distanza dalla vittoria della Val Gardena di fine 2023.


Il 35enne appuntato dei Carabinieri in forza al centro sportivo dell’Arma, sezione sport invernali, di Selva di Val Gardena, interpreta ancora una volta alla perfezione il tracciato scandinavo, disegna una traiettoria impareggiabile nel tratto centrale della pista ed è veloce come nessun’altro nello schuss finale. Il cronometro è tutto dalla sua parte: 1’44″67 il tempo del campione della Val d’Ultimo che lascia a 32 centesimi di secondo Marco Odermatt, a 0″63 Stefan Rogentin, a 0″83 il campione del Mondo Franjo Von Allmen, 0 0″89 Alexis Monney. Lo squadrone svizzero oggi si deve inchinare di fronte a Domme, con tutti gli altri a fronteggiare un distacco superiore al secondo. Il crescendo di condizione di Paris nella seconda parte della stagione è evidente e dopo aver sfiorato per questione di centesimi le medaglie iridate di Saalbach tanto in superG quanto in discesa, nelle ultime settimane ha saputo salire prima sul podio a Crans Montana – in superG – ed ora in discesa su una delle piste che hanno saputo esaltarlo maggiormente nella sua enorme carriera, nevi su cui ha vinto 4 discese ed un superG.


Nelle condizioni primaverili di Kvitfjell Florian Schieder e Christof Innerhofer pagano rispettivamente 2″16 e 2″43 dal compagno di squadra per chiudere al 18esimo e ventiduesimo posto, con Nicolò Molteni staccato di 2″70, Giovanni Franzoni di 2″79 e Benjamin Alliod di 3″90; non ha completato invece la prova Matteo Franzoso. Domani, sabato 8 marzo, è in programma una seconda discesa, con il via confermato alle 10:30; domenica quindi la tappa si completerà con un superG.

Carceri, Consulta: incostituzionale il ‘no’ ai permessi premio ai detenuti imputati

Carceri, Consulta: incostituzionale il ‘no’ ai permessi premio ai detenuti imputatiRoma, 7 mar. (askanews) – È incostituzionale la preclusione biennale alla concessione di permessi premio a un detenuto che sia stato imputato o condannato per un reato commesso durante l’esecuzione della pena. Lo ha stabilito la Corte costituzionale nella sentenza n. 24, depositata oggi, con la quale è stata ritenuta fondata una questione sollevata dal magistrato di sorveglianza di Spoleto.


Un detenuto, in carcere dal 2017, aveva chiesto di essere ammesso a un permesso premio. La sua richiesta era però inammissibile, perché l’articolo 30-ter, quinto comma, della legge sull’ordinamento penitenziario vietava, per due anni, di concedere permessi premio a detenuti che siano stati condannati o siano imputati per un reato commesso durante l’esecuzione della pena. Nel caso concreto, il richiedente era stato rinviato a giudizio per avere tentato, un anno prima, di introdurre droga nel carcere per un altro detenuto. Il magistrato di sorveglianza ha tuttavia rimesso gli atti alla Corte costituzionale, ritenendo la preclusione stabilita dalla legge incompatibile, tra l’altro, con la presunzione di non colpevolezza e la funzione rieducativa della pena. La Consulta ha anzitutto osservato che un’analoga questione era stata ritenuta non fondata in una sentenza del 1997, che peraltro aveva invitato il legislatore a modificare la norma per renderla più conforme alla funzione rieducativa della pena. Rilevato che il tendenziale rispetto dei precedenti costituisce una condizione essenziale dell’autorevolezza delle proprie decisioni, la Corte ha tuttavia rammentato come ci possano essere “ragioni cogenti” che rendano non più sostenibili le decisioni precedentemente adottate, ad esempio quando esse non siano più coerenti con il successivo sviluppo della giurisprudenza costituzionale o di quella delle Corti europee.


In questo caso, una preclusione che si fondi sulla sola circostanza che il richiedente sia “imputato” per un reato appare, oggi, incompatibile con la giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo, con il diritto dell’Unione europea e con la stessa giurisprudenza della Corte costituzionale in materia. Gli effetti della presunzione di non colpevolezza non si esauriscono, come ancora si riteneva alcuni decenni fa, all’interno del procedimento penale relativo alla responsabilità per il reato addebitato all’imputato, ma implicano un generale divieto di considerare l’imputato colpevole del fatto anche in qualsiasi altro procedimento giudiziario, sino a che il reato non sia definitivamente accertato. Conseguentemente, una norma che vieta in via assoluta al magistrato di sorveglianza di concedere un permesso premio, per il solo fatto che il richiedente sia stato imputato di un reato da parte del pubblico ministero, “agli effetti pratici (à) vincola il giudice a ‘presumere colpevole’ l’imputato”. Una disposizione così concepita, ha concluso la Corte, “sottrae al magistrato di sorveglianza ogni margine di autonomo apprezzamento sulla reale consistenza della notitia criminis e, soprattutto, gli impedisce di ascoltare l’imputato e il suo difensore, e di tenere conto delle loro deduzioni circa l’effettiva commissione del fatto (à), con conseguente, indiretto, vulnus allo stesso diritto di difesa dell’interessato, legato a doppio filo alla presunzione di innocenza”.


La Corte ha inoltre affermato che l’automatismo preclusivo stabilito dalla norma è ormai divenuto incompatibile con i principi ripetutamente affermati dalla giurisprudenza costituzionale, in base ai quali il giudice della sorveglianza deve essere sempre libero di compiere una valutazione individualizzata sui progressi effettivamente compiuti dal condannato nel suo percorso penitenziario, nonché sulla sua residua pericolosità sociale. Anche nell’ipotesi, dunque, in cui il richiedente sia stato condannato in via definitiva per un reato commesso durante l’esecuzione della pena, il rispetto del principio rieducativo sancito dall’articolo 27 della Costituzione esige che il magistrato di sorveglianza resti sempre “libero di valutare il concreto rilievo del fatto, giudizialmente accertato in altra sede, ai fini della specifica decisione a lui affidata, tenendo conto dei contributi provenienti dalla difesa”.

Migranti, Schlein: italiani pagano prezzo di fallimenti Meloni

Migranti, Schlein: italiani pagano prezzo di fallimenti MeloniRoma, 7 mar. (askanews) – “Giorgia Meloni continua ad alimentare lo scontro con la magistratura per coprire i fallimenti del suo governo. Ma la Cassazione è l’ultimo grado di giudizio, come stabilito dalla Costituzione, che non cambia in base al suo umore. Non è possibile che ogni giorno il governo attacchi le sentenze”. Lo afferma in una nota la leader del Pd Elly Schlein intervenendo sulla polemica per la sentenza dei supremi giudici che condanna lo Stato al risarcimento per la vicenda della nave Diciotti.


“Ciò che allontana i cittadini dalle istituzioni – dice Schlein – è una sanità pubblica presa a picconate dai tagli del suo governo, con quasi 5 milioni di cittadini che rinunciano alle cure. Ciò che allontana i cittadini dalle istituzioni sono salari da fame, con 3,5 milioni di italiani poveri anche se lavorando e mentre Meloni affossa il salario minimo. Ciò che allontana i cittadini è il quasi miliardo di euro dei contribuenti scialacquato proprio da Meloni in Albania, per costruire delle prigioni vuote: il prezzo delle sue scelte intanto continuano a pagarlo gli italiani”.

Cinema, dall’11 marzo al via “Corto Che Passione” in oltre 100 sale

Cinema, dall’11 marzo al via “Corto Che Passione” in oltre 100 saleRoma, 7 mar. (askanews) – La Federazione Italiana Cinema d’Essai, l’Associazione Nazionale Esercenti Cinema, Rai Cinema ed Alice nella Città, in collaborazione con l’Italian Short Film Association, con il sostegno della Direzione generale Cinema e audiovisivo del MIC e di Deluxe Digital, lanciano “Corto che Passione”. Sono più di 100 i cinema di tutta Italia che programmeranno, ogni secondo martedì del mese, per un anno, una selezione continuamente rinnovata di cortometraggi, con la possibilità di vedere su grande schermo, nella stessa serata, circa 70 minuti di proposte diversificate.


L’iniziativa coinvolge i principali player del settore cinematografico e godrà della collaborazione dell’Associazione U.N.I.T.A. (Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo) e del Collettivo under 35 (100autori, WGI, Anac) che aiuteranno a valorizzarla, partecipando anche con la loro presenza in sala, al fine di sostenere i giovani talenti e far conoscere il “formato breve” al grande pubblico delle sale cinematografiche. La selezione dei corti di martedì 11 marzo mette in evidenza i titoli degli anni recenti che hanno brillato sia per la conquista di premi di prestigio (2 vincitori del David di Donatello, i Nastri d’Argento) che per la partecipazione ai festival cinematografici tra i più importanti. A guidare la selezione anche la diversità dei generi: la commedia, il dramma, l’animazione, senza trascurare i film brevi con attori di grande rilievo. Questa la prima cinquina di cortometraggi al cinema l’11 marzo: “Bellissima” di Alessandro Capitani (vincitore del David di Donatello) con Giusy Lodi, Antonio Orefice, Gennaro Cuomo. Durante una festa in discoteca Veronica subisce lo scherno di un ragazzo che la prende in giro per il suo aspetto fisico. Disperata, si nasconde nei bagni della discoteca convinta che fra le mura chiuse di quel posto nessuno possa vederla e giudicarla. Il destino però ha in serbo una piacevole sorpresa per lei.


“Inverno” di Giulio Mastromauro (vincitore del David di Donatello) con Christian Petaroscia, Giulio Beranek, Babak Karimi, Elisabetta De Vito. Timo, il più piccolo di una comunità greca di giostrai, si trova ad affrontare insieme ai suoi cari l’inverno più duro. “Si sospetta il movente passionale con l’aggravante dei futili motivi di Cosimo Alemà (Evento speciale -Settimana della Critica di Venezia) con Irene Ferri, Pilar Fogliati, Anna Ferraioli Ravel, Antonia Fotaras, Marco Giuliani, Marco Giallini Giulia si prepara a trascorrere un week-end con Lucio. Tuttavia, ad aspettarla nella villa in cui si sono dati appuntamento non trova lui, ma tre sconosciute. Sono le altre amanti di Lucio che, come lei, hanno ricevuto lo stesso messaggio due giorni prima.


“The Delay” di Mattia Napoli con Vincenzo Nemolato, Federica Sandrini, Riccardo Leto (vincitore di Cortinametraggio). Arturo è un bravo interprete, una persona solitaria, metodica e regolare. Da qualche tempo sta avendo problemi a svolgere il suo lavoro: è andato fuori sincrono. I suoni arrivano in ritardo rispetto a ciò che vede. La sua malattia è degenerativa: il ritardo cresce giorno dopo giorno. “Caramelle” di Matteo Panebarco, film d’animazione (vincitore del Pulcinella Award e dell’European independent film festival di Parigi). Un legame affettivo fortissimo che unisce tre generazioni: padre/nonno, figlia/madre, nipote/figlio. Una relazione talmente forte da superare i confini tra la vita e la morte, il mondo terreno e l’aldilà, in un’atmosfera di affascinante realismo magico.


Giuliana Fantoni, Presidente Fice ha commentato: “Siamo molto soddisfatti del lavoro creativo e sinergico di tutte le realtà coinvolte nel progetto: l’adesione convinta delle sale cinematografiche di tutta Italia, l’impulso determinante di ANEC, Rai Cinema e Alice nella Città; la collaborazione di realtà consolidate come Italian Short Film Association nel dare spazio a talenti giovani ed emergenti del nostro cinema, oltre alle realtà autoriali che supporteranno le proiezioni nelle sale”. Nicola Claudio, presidente Rai Cinema ha aggiunto: “Dopo aver tracciato un percorso di valorizzazione dei corti, con questa iniziativa rafforziamo ulteriormente il legame tra il pubblico e il cinema breve, portandolo nella sua sede naturale: il grande schermo. Rai Cinema è orgogliosa di essere parte di questo progetto, capace di dar voce a nuovi autori e idee innovative, che si inserisce perfettamente nella mission di servizio pubblico della Rai”.

Rai Libri: presentazione “Verso le Stelle” di Ernesto Assante a San Marino

Rai Libri: presentazione “Verso le Stelle” di Ernesto Assante a San MarinoRoma, 7 mar. (askanews) – Un viaggio musicale e delle emozioni che unisce 150 capolavori della canzone sotto lo stesso cielo. Domani, sabato 8 marzo alle ore 16.00, la libreria Boccino D’oro di Dogana di San Marino (RSM) ospiterà la presentazione del volume di Ernesto Assante “Verso le Stelle, 150 canzoni per sentirsi vivi” (Rai Libri).


A incontrare i lettori saranno Simona Sala, direttrice di Rai Radio 2, Luca De Gennaro, conduttore radiofonico e giornalista. A moderare sarà Claudia Mazzola, presidente di Rai Com.

Audible: arriva audiolibro del romanzo che ha ispirato “Mickey 17″

Audible: arriva audiolibro del romanzo che ha ispirato “Mickey 17″Milano, 7 mar. (askanews) – Se l’uomo potesse morire e rinascere infinite volte, sarebbe ancora se stesso? E dove risiede l’essenza del sé: nei ricordi e nelle esperienze o nel corpo e nelle sue fattezze? Gli esseri umani sono la somma delle loro esperienze e dei loro sogni o sono un conglomerato di cellule e DNA? Sono gli interrogativi che pone “Mickey7”, il romanzo di Edward Ashton (Fanucci), il cui audiolibro arriva in esclusiva su Audible – società Amazon tra i maggiori player nella produzione e distribuzione di audio entertainment di qualità (audiolibri, podcast e serie audio) – con la narrazione di Stefano Crescentini, doppiatore di Robert Pattinson in “Mickey 17”, il nuovo film di Bong Joon-ho tratto dal romanzo. Una storia avvincente che esplora i limiti della tecnologia, il senso dell’identità e il valore della sopravvivenza, insinuando nell’ascoltatore dilemmi etici sul valore della vita e considerazioni filosofiche sull’unicità del sé.


L’audiolibro segue le vicende di Mickey Barnes, un “sacrificabile”, impiegato nella pericolosa missione di colonizzazione del pianeta ghiacciato Niflheim. Ogni volta che Mickey muore, un nuovo clone viene generato con i suoi ricordi, ma quando si ritrova faccia a faccia con il suo doppio, Mickey8, la sua esistenza (e la missione stessa) viene messa in discussione. La vita su Niflheim è in continuo peggioramento: l’atmosfera è inadatta agli esseri umani, il cibo scarseggia e le specie autoctone sono sempre più curiose nei confronti dei nuovi vicini, il che spinge il comandante Marshall a temerli. In ultima analisi, la sopravvivenza di entrambe le forme di vita è nelle mani di Mickey7. A patto che riesca a non morire per sempre. “Leggere questo audiolibro è stata un’esperienza nuova e affascinante. Mantenere l’intensità della narrazione solo con la voce è stata una vera sfida. Nell’interpretare Mickey 7 ho cercato da un lato di differenziarlo dal suo clone, Mickey8, e dall’altro di permettere all’ascoltatore di empatizzare con entrambi i personaggi” ha dichiarato Stefano Crescentini.