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Protesta trattori, Schlein: Meloni nega le colpe del suo governo

Protesta trattori, Schlein: Meloni nega le colpe del suo governoRoma, 9 feb. (askanews) – “Meloni oggi dice agli agricoltori: vi abbiamo sempre difeso dalle scelte dell’Ue. Ma io mi chiedo: chi li difende dalle sue?”. Lo ha detto Elly Schlein a margine di una iniziativa elettorale ad Alghero a sostegno di Alessandra Todde.


“Gli agricoltori – ha sottolineato – si trovano a vendere a meno dei costi di produzione, bisogna intervenire sulla filiera. Si sono visti togliere dal governo le esenzioni Irpef, Meloni nega le colpe del suo governo. Sono gli stessi che negano l’emergenza climatica. In questo modo non si supportano gli agricoltori, quelli colpiti dalle alluvioni stanno ancora aspettando i ristori”.

Il grande ritorno di Kodo in Italia con Warabe, suono della vita

Il grande ritorno di Kodo in Italia con Warabe, suono della vitaRoma, 9 feb. (askanews) – Grande ritorno in Italia, stasera 9 febbraio a Senigallia e a Milano il 13 e 14 febbraio per Kodo e il nuovo spettacolo Warabe – il suono della vita: i percussionisti giapponesi più famosi al mondo, attraverso le profondità emozionanti del suono millenario del taiko, in un programma originale di musiche e danze, esaltano la loro sede, il luogo dalla natura incontaminata da cui è nato tutto, l’isola di Sado.


In giapponese, la parola “Kodo” ha un doppio significato. Può essere tradotta come il “battito del cuore”, la fonte primordiale di ogni ritmo. Tuttavia, il nome dell’ensemble è scritto con ideogrammi diversi, che significano “battito/tamburo” e “bambino”. Questo riflette il desiderio dei musicisti di suonare i tamburi con il cuore puro di un bambino. Definiti dal New York Times come l’ensemble che nel mondo “più si avvicina alla perfezione in musica”, per il suo 40esimo anniversario, Kodo ha creato due opere distinte basate sul nome dell’ensemble: “Tsuzumi”, incentrato sul tema del tamburo, che è stato in tournée in Europa nel 2022, mentre “Warabe” che è stato in tournée in tutto il Giappone da novembre 2021 a settembre 2022, e arriva adesso in Europa.


In “Warabe”, Kodo guarda al suo repertorio classico e all’estetica delle origini dell’ensemble. Questa produzione fonde forme semplici di espressione del taiko che esaltano il suono unico, la risonanza e la fisicità, che sono diventati sinonimo di Kodo – gli eterni figli del tamburo del cuore. “La crisi del Covid-19 ha cambiato completamente il modo di vivere di molte persone – racconta Yuichiro Funabashi, leader e regista dello spettacolo – abbiamo sperimentato notevoli ostacoli per riuscire a condividere il suono del taiko con il nostro pubblico, in Giappone e nel mondo. Ancora oggi continuiamo ad affrontare difficili sfide per proseguire nella nostra arte. Durante il periodo in cui non è stato possibile effettuare tournée, siamo rimasti nel nostro quartier generale, sull’isola di Sado, dove Kodo è stato fondato 40 anni fa con il motto ‘Vivere, imparare e creare’. Mentre eravamo impegnati nella creazione delle nuove opere sull’isola, si è andata rafforzando la convinzione che sostiene tutta la nostra attività artistica. Per secoli, la ricca natura e la cultura caratteristica dell’isola di Sado hanno favorito la nascita di una vasta gamma di arti performative. Queste forme d’arte sono ancora praticate oggi come parte intrinseca della vita dell’isola. Per “Warabe” abbiamo preso ispirazione da questo ambiente unico, che per noi è casa, per creare una musica nuova e piena di originalità. Il pubblico è parte integrante di ogni nostra performance. Siamo galvanizzati dalla loro presenza e speriamo sentano la nostra gratitudine a ogni colpo di tamburo”. .

Protesta trattori, Lollobrigida: dialettica con tutti agricoltori

Protesta trattori, Lollobrigida: dialettica con tutti agricoltoriRoma, 9 feb. (askanews) – “Non c’è ‘gli altri’, io sono abituato abituato a confrontarmi con il mondo rappresentativo delle imprese agricole, lo faccio quotidianamente. E’ evidente che le associazioni per definizione rappresentano gli imprenditori agricoli, poi l’Italia permette giustamente di fare anche altre associazioni quindi se qualcuno si sente maggiormente rappresentativo non deve fare altro che organizzarsi e chiedere. Detto questo, ancora una volta, non interrompiamo la nostra dialettica con chiunque intenda proporre, consigliarci o avere una restituzione puntuale di quello che noi facciamo per il settore e quindi lo farò anche nelle prossime ore”.


Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida rispondendo, all’uscita da Palazzo Chigi al termine dell’incontro con le associazioni più rappresentative del settore agricolo, alla domanda se incontrerà anche “gli altri” agricoltori, quelli che stann inscenando proteste in diverse parti d’Italia. “Anche oggi – ha proseguito Lollobrigida – ci sarà un incontro con rappresentanti di imprenditori agricoli che hanno deciso di manifestare il loro disagio e sin dall’inizio, almeno per la maggior parte, l’hanno fatto con la volontà di affrontare il problema e renderlo centrale anche con la chiarezza di chi sa che il governo può essere loro alleato”.

Rugby, quattro cambi per l’Italrugby in Irlanda

Rugby, quattro cambi per l’Italrugby in IrlandaRoma, 9 feb. (askanews) – Gonzalo Quesada, Commissario Tecnico della Nazionale Italiana Rugby Maschile, ha ufficializzato la formazione che domenica 11 febbraio affronterà l’Irlanda all’Aviva Stadium di Dublino alle 15 locali (16 italiane) nel match valido per la seconda giornata del Guinness Sei Nazioni 2024, partita che sarà trasmessa in diretta su Sky Sport Uno e in chiaro su TV8. Sarà la partita numero 37 tra le due squadre, il diciannovesimo in Irlanda. Direzione di gara affidata all’inglese Luke Pearce – subentrato in corsa nel panel arbitrale del match – che raggiungerà la direzione di gara numero 50 a livello internazionale. Quattro cambi nel XV titolare rispetto alla squadra scesa in campo contro l’Inghilterra allo Stadio Olimpico di Roma nella prima giornata del torneo. Nel triangolo allargato torna Ange Capuozzo – ai box per una gastroenterite nello scorso turno – con la maglia numero 15 con Pani e Ioane confermati all’ala. Brex e Menoncello saranno la coppia di centri, mentre in cabina di regia insieme a Paolo Garbisi troverà spazio dal primo minuto Stephen Varney. In terza linea capitan Lamaro vestirà la maglia numero 8 con Zuliani e Izekor – quest’ultimo alla prima da titolare – a completare il reparto. Ruzza e Niccolò Cannone le seconde linee, mentre in prima linea troveranno spazio Ceccarelli, Lucchesi e Fischetti. In panchina pronti a subentrare – insieme a l’esordiente Ross Vintcent – Nicotera, Spagnolo, Zilocchi, Zambonin, Page-Relo, Mori e Allan. Insieme ai giocatori in lista gara partiranno per Dublino anche Rizzoli, Manfredi, Nocera, Favretto e Alessandro Garbisi.


“A Dublino il focus sarà sulla nostra prestazione e provare a fare un nuovo step nella nostra crescita contro una delle squadre più forti al mondo. Mancheranno due elementi nel reparto degli avanti rispetto al match precedente, ma abbiamo a disposizione un gruppo giovane che ha voglia di emergere. Ci aspetta una partita dura e sarà fondamentale riuscire a restare lucidi per tutta la partita” ha detto il CT dell’Italia, Gonzalo Quesada. Questa la squadra che scenderà in campo: Capuozzo; Pani, Brex, Menoncello, Ioane; Garbisi, Varney; Lamaro, Zuliani, Izekor; Ruzza, Cannone; Ceccarelli, Lucchesi, Fischetti. A disp: Nicotera, Spagnolo, Zilocchi, Zambonin, Vintcent, Page-Relo, Allan, Mori.

Pallanuoto, domenica Italia-Usa vale la qualificazione olimpica

Pallanuoto, domenica Italia-Usa vale la qualificazione olimpicaRoma, 9 feb. (askanews) – Saranno gli Stati Uniti ad affrontare l’Italia negli ottavi di finale del Mondiale di pallanuoto. Gli Stati Uniti sono stati battuti dalla Serbia 14-12 nell’ultimo match del girone e sono terzi del gruppo C. La partita è in programma domenica 11 febbraio alle 17.00. Una vittoria contro gli americani, peraltro già qualificati ai giochi olimpici, garantirebbe il pass per Parigi.


In campo maschile sono 7 le nazionali già qualificate alle Olimpiadi di Parigi 2024: Francia (paese ospitante), Ungheria e Grecia (pass ottenuto ai Mondiali 2023), Giappone (pass ottenuto agli Asian Games 2023), Stati Uniti (pass ottenuto ai Panamericani 2023), Spagna (pass ottenuto agli Europei 2024), Sudafrica (pass riservato alla CANA, la Federazione Africana, da confermare). Restano da assegnare 4 posti ai Mondiali di Doha e uno da parte dell’OSA, la Federazione Nuoto Oceania. (Foto Andrea Masini DBM)

Giorno ricordo,Mattarella: Foibe nostro “muro Berlino”, Ue antidoto a barbarie

Giorno ricordo,Mattarella: Foibe nostro “muro Berlino”, Ue antidoto a barbarieRoma, 9 feb. (askanews) – “Le foibe e l’esodo hanno rappresentato un trauma doloroso, una tragedia, che non può essere dimenticata” e quel confine orientale ha rappresentato “il nostro muro di Berlino. La cortina di ferro che separava in due Gorizia, allontanando e smembrando territori, famiglie, affetti, consuetudini, appartenenze”. E’ l’immagine scelta oggi per il Giorno del Ricordo da Sergio Mattarella che ospitando gli esuli al Quirinale ha offerto una visione storica a tutto tondo sulla vicenda che per anni è stata colpevolmente ignorata e dimenticata e indicato un obiettivo chiaro: l’Unione europea è l’antidoto alla barbarie dei totalitarismi.


Quest’anno sono venti anni dall’istituzione del Giorno del Ricordo, Ignazio La Russa, oggi presidente del Senato, la volle fortemente insieme al suo partito di allora Alleanza nazionale, è in prima fila per queste celebrazioni. “Giorno dedicato alla tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra”, dice il capo dello Stato. Per l’occasione è presente la premier Giorgia Meloni, diversi ministri: Crosetto, Sangiuliano, Piantedosi, Abodi. Interviene anche il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. La signora Egea Haffner, la bambina ritratta nella foto simbolo dell’esodo, ha portato la sua testimonianza. Mattarella vede un tragico destino per “quelle martoriate ma vivacissime terre di confine”, lì infatti si trovano “due simboli della catastrofe dei totalitarismi, del razzismo e del fanatismo ideologico e nazionalista: la Risiera di San Sabba, campo di concentramento e di sterminio nazista, e la Foiba di Basovizza, uno dei luoghi dove si esercitò la ferocia titina contro la comunità italiana”. Insomma le conseguenze del nazifascismo e l’intaurazione della dittatura comunista che ne seguì colpirono anche dopo la guerra milioni di persone nell’Europa centro orientale “che si videro allora espulse dalla terra che avevano abitato, costrette a mettersi in cammino alla ricerca di una nuova patria”.


Quelle vicende per il capo dello Stato “costituiscono una tragedia, che non può essere dimenticata. Non si cancellano pagine di storia, tragiche e duramente sofferte. I tentativi di oblio, di negazione o di minimizzare – avverte – sono un affronto alle vittime e alle loro famiglie e un danno inestimabile per la coscienza collettiva di un popolo e di una nazione”. “Il nostro Paese, per responsabilità del fascismo – ribadisce -, aveva contribuito a scatenare una guerra mondiale devastante e fratricida; e fu grazie anche al contributo dei civili e dei militari alla lotta di Liberazione e all’autorevolezza della nuova dirigenza democratica, che all’Italia fu risparmiata la sorte dell’alleato tedesco, il cui territorio e la cui popolazione vennero drammaticamente divisi in due”.


Ma quello che accadde dopo furono “sparizioni nelle foibe, uccisioni, le torture commesse contro gli italiani in quelle zone: colpirono funzionari e militari, sacerdoti, intellettuali, impiegati e semplici cittadini che non avevano nulla da spartire con la dittatura di Mussolini. E persino partigiani e antifascisti, la cui unica colpa era quella di essere italiani, di battersi o anche soltanto di aspirare a un futuro di democrazia e di libertà per loro e per i loro figli, di ostacolare l’annessione di quei territori sotto la dittatura comunista”. Di qui l’importanza di aver istituito un Giorno del Ricordo, “giusto e doveroso” per il Presidente della Repubblica ma non sufficiente perchè “il ricordo, la memoria della persecuzione e delle tragedie, deve essere fecondo, deve produrre anticorpi, deve portarci a fare in modo che simili crudeli lacerazioni nei confronti della libertà, del rispetto dei diritti umani, della convivenza appartengano a un passato irripetibile”.


Anche oggi infatti rivediamo conflitti “in nome dell’odio, del nazionalismo esasperato, del razzismo. Dall’Ucraina al Medio Oriente ad altre zone del mondo, la convivenza, la tolleranza, la pace, il rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale sono messi a dura prova” insomma “pagine buie della storia, anche d’Europa, sembrano volersi riproporre. Disponiamo di un forte antidoto e dobbiamo consolidarlo e svilupparlo sempre di più” e per Mattarella questo antidoto è l’Unione europea che “pur con i suoi ritardi e le sue carenze, ha rappresentato il ripudio della barbarie provocata da tutti i totalitarismi del Novecento”. E perciò è importante non smarrire quel progetto e anzi ampliarlo “perché anche gli altri Paesi dei Balcani Occidentali candidati all’ingresso nell’Unione possano compiere le procedure di adesione senza indugi o ritardi”. Per Mattarella “le divisioni, i conflitti, le ferite del passato – la cui memoria ci ferisce – ci ammoniscono. Onorare le vittime e promuovere la pace, il progresso, la collaborazione, l’integrazione, aiuta a impedire il ripetersi di tragici errori, causati da disumane ideologie e da nazionalismi esasperati; e a non rimanere prigionieri di inimicizie, rancori e dannose pretese di rivalsa. Se non possiamo cambiare il passato, possiamo contribuire a costruire un presente e un futuro migliori – dice -. All’Europa, e al suo modello di democrazia e di sviluppo avanzati, guardano milioni di persone nel mondo. L’unità dei suoi popoli è la sua forza e la sua ricchezza. Il buon senso e l’insegnamento della storia chiedono di non disperderla ma, al contrario, di potenziarla, nell’interesse delle nazioni europee e del futuro dei nostri giovani”.

Sci, Sofia Goggia dimessa dalla clinica: riabilitazione a casa

Sci, Sofia Goggia dimessa dalla clinica: riabilitazione a casaRoma, 9 feb. (askanews) – Sofia Goggia è stata dimessa dalla clinica La Madonnina di Milano, dove era stata operata lunedì scorso per l’intervento di riduzione della frattura articolare scomposta pluriframmentaria del pilone tibiale destro, rimediata nel corso di un allenamento di gigante a Pontedilegno. Il decorso post operatorio procede regolarmente e la finanziera bergamasca, che ha cominciato nei giorni scorsi la fase passiva di fisioterapia, proseguirà a casa la riabilitazione in accordo con la Commissione Medica FISI.

Inaugurata l’Alta Scuola di Specializzazione Olimpica del Coni

Inaugurata l’Alta Scuola di Specializzazione Olimpica del ConiRoma, 9 feb. (askanews) – Una lectio magistralis del dottor Gianni Letta per presentare il primo Corso di Management Olimpico riservato ai Segretari Generali realizzato dall’Alta Scuola di Specializzazione Olimpica del CONI. Alla presenza del Presidente del CONI Giovanni Malagò e del Segretario Generale Carlo Mornati e con la Ministra dell’Università e della Ricerca, la Senatrice Anna Maria Bernini, in collegamento video, si è alzato così il sipario sulle attività formative del CONI programmate per il 2024 e affidate al Professor Angelo Maria Petroni, Direttore Scientifico dell’Alta Scuola di Specializzazione Olimpica. (Foto Giancarlo Gobbi GMT)


Davanti allo sguardo dei Vice Presidenti del CONI Silvia Salis e Claudia Giordani, del Membro Onorario del CIO Franco Carraro, del Presidente dell’Associazione delle Federazioni degli Sport Olimpici Estivi Francesco Ricci Bitti, del Presidente del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli, del Presidente del Collegio di Garanzia dello Sport Gabriela Palmieri Sandulli, del Presidente della Scuola Nazionale dell’Amministrazione Paola Severino e dell’ex Rettore dell’Università Bocconi Gianmario Verona, la presentazione, svoltasi al Centro di Preparazione Olimpica ‘Giulio Onesti’ di Roma, è iniziata con i saluti istituzionali di Malagò e il messaggio del Presidente del CIO, Thomas Bach. “Grazie a tutti, questo Corso è merito del Segretario Generale Carlo Mornati, della squadra, degli uffici. Ne siamo molto orgogliosi, io ho solo dato il mio avallo e un contributo di idee progettuale”, ha dichiarato Giovanni Malagò. “Questo Corso sfrutta la nostra possibilità che è unica, esclusiva, di utilizzare il marchio dei cinque cerchi. Solamente noi in Italia abbiamo questa opportunità”.


“Il Centro di Preparazione Olimpica Giulio Onesti, patrimonio del CONI, è il luogo migliore – ha proseguito il Presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano – Serviva un totem, una persona con grande curriculum come il Professor Petroni e serviva un Comitato di Garanti, persone che potessero dare massima credibilità al Corso. Ringrazio ancora una volta la sensibilità, l’affetto e le idee apportate da Gianni Letta. Poi c’è un Dream Team composto da tre donne: Gabriella Sandulli Palmieri, Paola Severino e Claudia Giordani. E ancora il Professor Gianmario Verona. Ho parlato con tanti atleti, mi hanno scritto manifestando grande entusiasmo, non vedono l’ora di iscriversi”. “L’idea che lo sport sia universale e serva uno scopo più elevato per tutti gli esseri umani era centrale nel pensiero di Pierre de Coubertin – ha sottolineato Thomas Bach nel suo messaggio – Per lui, i Giochi Olimpici rappresentavano molto di più di un semplice evento sportivo, li vedeva come un modo per promuovere una maggiore comprensione tra tutte le nazioni ed i popoli del mondo. Voleva rendere il mondo un posto migliore attraverso lo sport e i suoi valori. Questa rimane la missione fondamentale del CIO”.


“Ecco perché – ha proseguito il Presidente del CIO – il lancio del corso di Management Olimpico della Scuola Olimpica di Alta Specializzazione Giulio Onesti rappresenta una pietra miliare per la comunità olimpica in Italia, guidata dal CONI. Questo programma illustra quindi l’impegno del CONI a diffondere i valori olimpici in tutta la società italiana in un modo eccellente. I miei ringraziamenti e la mia gratitudine vanno a tutti al CONI, sotto la grande leadership del suo Presidente Giovanni Malagò. Il corso di Management Olimpico sarà anche un importante contributo del Coni per garantire il grande successo dei Giochi Olimpici Invernali Milano Cortina 2026 per l’Italia e per l’intero Movimento Olimpico”, ha concluso Bach.

Pallanuoto, Italia agli ottavi che valgono Parigi

Pallanuoto, Italia agli ottavi che valgono ParigiRoma, 9 feb. (askanews) – La Nazionale italiana di pallanuoto batte la Romania 16-10 (4-3, 4-4, 5-2, 3-1) nell’ultimo incontro del girone e chiude al secondo posto il gruppo D dei mondiali di Doha. Agli ottavi di finale, in programma domenica 11 febbraio alle 17.00, giocherà probabilmente contro gli Stati Uniti (che a breve affrontano la Serbia). Una vittoria contro gli americani, peraltro già qualificati ai giochi olimpici, garantirebbe il pass per Parigi.


“La Romania è una buona squadra e ci ha messo in difficoltà nei primi due tempi – le parole di Sandro Campagna – Questo è un bene per noi perché ci dobbiamo allenare alla pressione. Mi è piaciuto l’atteggiamento e la tattica in cui abbiamo messo a punto il lavoro di questi due giorni. Abbiamo segnato sedici gol, ma potevano esser di più se avessimo realizzato i rigori. Qualcosa va rivista in difesa magari dove qualcosa abbiamo concesso. Per segnare i rigori bisogna avere la gioia, la serenità e la consapevolezza di realizzarli. Aspettiamo la nostra avversaria tra Montenegro e Stati Uniti, che sono tutte e due ostiche”. Marco Del Lungo invece spiega l’importanza di un buon approccio mentale verso la fase decisiva: “E’ stata una partita condizionata da quella precedente dove siamo rimasti delusi nonostante una grande prova. Dovremo affrontare un altro percorso e farlo di gruppo per ottenere un grande risultato. I rigori sono una nostra debolezza e dobbiamo migliorare. Dobbiamo andare avanti verso la qualificazione olimpica. Sia Montenegro che Stati Uniti sono difficili da affrontare e servirà l’approccio mentale giusto per farlo”. Foto Andrea Masini DBM

”La Bussola-Il collezionista di Stelle” evento speciale al cinema

”La Bussola-Il collezionista di Stelle” evento speciale al cinemaRoma, 9 feb. (askanews) – Arriva al cinema il 12, il 13 e il 14 febbraio come evento speciale, distribuito da Adler Entertainment, il film documentario “La Bussola – Il collezionista di Stelle” di Andrea Soldani, presentato in anteprima assoluta alla diciottesima edizione della Festa del Cinema di Roma.


Prodotto da Lux Vide – società del gruppo Fremantle – con Rai Cinema, il film ripercorre la storia del celebre locale La Bussola, in Versilia, fondato e diretto da Sergio Bernardini che ha saputo fare del suo music club una meta centrale del panorama musicale italiano e internazionale. Gli anni della Versilia ruggente sono stati un periodo irripetibile, magico, al quale hanno contribuito in tanti. Un uomo però in particolare ha segnato quel periodo in cui la gioia di vivere e il boom economico spingevano a divertirsi e a guardare al futuro con fiducia. È Sergio Bernardini, un sognatore che con il suo intuito ha creato il firmamento della musica italiana ed è anche grazie al figlio Mario Bernardini che questo documentario ha preso vita.


Mina, Adriano Celentano, Gino Paoli, Ornella Vanoni, Lucio Battisti, Renato Carosone, Luigi Tenco sono solo alcuni degli artisti nati sul palco de La Bussola, un palco calcato tra gli anni ’60 e gli anni ’80 anche da personaggi come Vittorio Gassmann, Gigi Proietti, Walter Chiari, Paolo Villaggio, Alighiero Noschese, Renzo Arbore e grandi star internazionali del calibro di Louis Armstrong, Marlene Dietrich, Duke Ellington, Shirley Bassey, Chet Baker, Liza Minnelli… “La Bussola – Il collezionista di Stelle” racconta, attraverso repertori e interviste esclusive, il locale più importante della storia della musica italiana e l’uomo che, con il suo spirito imprenditoriale, rivoluzionò il jet-set del Bel Paese.