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Meloni: Italia ad altezza grandi eventi, dobbiamo credere in noi

Meloni: Italia ad altezza grandi eventi, dobbiamo credere in noiRoma, 7 feb. (askanews) – “Il problema principale dell’Italia è non credere abbastanza in se stessa, esaltare più le ombre che le luci, mettere in evidenza che non saremmo all’altezza e invece alla prova dei fatti siamo sempre all’altezza. L’Italia è all’altezza di ospitare grandi eventi sportivi, le città più piccole, tutte le regioni sono capaci di far impallidire chi arriva qui per partecipare a un grande evento sportivo. Il governo e tutto il sistema Italia sono concentrati su questo evento”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, alla presentazione dei World Skate Games, a Montesilvano in Abruzzo.

In sala il film “Martedì e Venerdì” (prodotto da Francesca Verdini)

In sala il film “Martedì e Venerdì” (prodotto da Francesca Verdini)Roma, 7 feb. (askanews) – Esce il 22 febbraio al cinema “Martedì e Venerdì”, film con Edoardo Pesce, diretto da Fabrizio Moro e Alessio de Leonardis. Nel cast anche Rosa Diletta Rossi, Giorgio Caputo, Josafat Vagni, Aurora Menenti, Davide Argenti, Adamo Dionisi; e con Pier Giorgio Bellocchio e lìamichevole partecipazione di Mirko Frezza.


Ne film – prodotto da La Casa Rossa di Francesca Verdini con Rai Cinema – Marino (Edoardo Pesce) è in un momento difficile della sua vita: si è appena separato da sua moglie Simona (Rosa Diletta Rossi) e può vedere sua figlia soltanto due giorni a settimana, martedì e venerdì. A causa di vecchie tasse non pagate, è costretto a chiudere la sua officina motociclistica. Le difficoltà economiche crescenti e l’incapacità di far fronte a una nuova e complicata gestione della sua vita privata lo spingono a unirsi alla banda di un amico criminale. Rapinano supermercati sfruttando anche la sua abilità come pilota di moto… Quanto riuscirà a mantenere segreta alla sua ex moglie la sua doppia vita? Quanto la sua “nuova attività” metterà in bilico il rapporto con sua figlia?


La pellicola gode inoltre della coproduzione con RS Productions e Pepito produzioni, in associazione con Urban Vision. Distribuzione Medusa Film.

Aga Radwanska approda nel Cupra Fip Tour: “Innamorata del padel”

Aga Radwanska approda nel Cupra Fip Tour: “Innamorata del padel”Roma, 7 feb. (askanews) – La seconda carriera di Agnieszka Radwanska è su un campo da padel. Il Cupra Fip Tour 2024 è iniziato all’insegna delle leggende: dopo la partecipazione di Pat Rafter a due tornei Fip in Australia, nel Fip Promotion La Cala di Finestrat (Spagna) in tabellone c’era anche la campionessa polacca, che in carriera ha vinto 20 titoli di singolare e 2 di doppio, raggiungendo la seconda posizione del ranking Wta nel 2012, anno in cui si è qualificata alla finale di Wimbledon. Radwanska ha giocato in coppia con un’altra ex tennista, Marta Domachowska, anche lei polacca e fidanzata con Jerzy Janowicz, un altro che dopo aver raggiunto grandi risultati con la racchetta da tennis da qualche tempo si cimenta con quella da padel e ha anche partecipato agli European Games di Cracovia.


“Avevo iniziato a giocare prima dell’inizio della pandemia – racconta ‘Aga’ in un’intervista alla Fip -. Un anno e mezzo fa ho ripreso, grazie anche a Marta. Lo trovo uno sport dinamico e divertente: gioco appena posso, anche due volte alla settimana, compatibilmente anche con i miei impegni di mamma”. La domanda, per chi ha scritto pagine di storia del tennis, resta la stessa: quanto è difficile fare lo ‘switch’ tra tennis e padel? “È molto difficile – risponde Radwanska -. Sicuramente nel tocco di palla aver giocato a tennis aiuta, le volée non sono un problema. Il problema è giocare con le pareti, e poi vorrei colpire forte ogni volta ma non posso. Il padel è uno sport che non ti permette di rilassarti mai durante il punto, ogni 15 è una lotta”. C’è però anche la componente del divertimento, che a 35 anni e dopo una carriera in giro per il mondo non può mancare. “Gioco senza pressione e senza aspettative. Nel tennis ho girato il mondo, ma giravo campi e hotel e c’era poca possibilità di concedersi un po’ di svago. Con Marta siamo state ad Alicante a giocare un bel torneo, dove siamo riuscite anche a vincere una partita, ma abbiamo avuto anche la possibilità di goderci la Spagna. Ma anche di goderci le giocatrici spagnole: è bellissimo vederle e imparare da loro che del padel sono le maestre”.


Negli stessi giorni in cui era impegnata al Fip Promotion La Cala, un anno fa Radwanska disputava il torneo Legends a Melbourne. In Polonia, invece, gestisce un hotel che porta il suo nome, Aga Tenis Apartments. “Ma vorrei giocare ancora nel circuito Fip, perché il padel è uno sport che mi piace e che sta crescendo in tutto il mondo. La fortuna è che non ho la necessità di programmare la stagione dall’inizio alla fine. Se i miei impegni me lo permetteranno, tornerò sicuramente in campo”.

Il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria: ogni mese 400 detenuti in più nelle carceri italiane

Il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria: ogni mese 400 detenuti in più nelle carceri italianeRoma, 7 feb. (askanews) – “Abbiamo oggettivamente un incremento di circa 400 detenuti in più ogni mese nelle carceri italiane. Ad oggi abbiamo 60.814 detenuti. Di questi, 43mila sono comuni e gli altri si dividono in alta sicurezza e 41 bis. Ma siamo ancora lontani dalla soglia che fece scattare la cosiddetta sentenza Torreggiani che condanno e ordinò all’Italia di rimuovere le condizioni che costringevano i detenuti in quelle condizioni di sovraffollamento”. Così il capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria Giovanni Russo “Nel 2024 cè una tendenza al rialzo dei casi di suicidi in carcere che per noi è inspiegabile rispetto ai dati di cui disponiamo” ha detto il Capo del Dap Giovanni Russo. “Non esistono – ha aggiunto Russo – studi scientifici che esaminano i singoli eventi suicidari”. Russo ha ricordato di aver creato nel marzo del 2023 un gruppo di lavoro interdisciplinare cui è stato affidato il mandato di tutti gli eventi che sino verificati nel 2022. I risultati di questo lavoro non sono ancora noti ma il capo del Dap ha fornito alcuni dati. Emerge, ad esempio, che la stragrande maggioranza dei suicidi avviene nelle case circondariali (dove ci sono detenuti con condanna non definitiva o con condanna inferiore a 5 anni). In questi istitui – ha spiegato Russo – è spesso “carente il rapporto umano”.

Dap: ogni mese 400 detenuti in più nelle carceri italiane

Dap: ogni mese 400 detenuti in più nelle carceri italianeRoma, 7 feb. (askanews) – “Abbiamo oggettivamente un incremento di circa 400 detenuti in più ogni mese nelle carceri italiane. Ad oggi abbiamo 60.814 detenuti. Di questi, 43mila sono comuni e gli altri si dividono in alta sicurezza e 41 bis. Ma siamo ancora lontani dalla soglia che fece scattare la cosiddetta sentenza Torreggiani che condanno e ordinò all’Italia di rimuovere le condizioni che costringevano i detenuti in quelle condizioni di sovraffollamento”. Così il capo del Dipartimento dell’amministrazione penite

Il New York Times su Meloni: ha rafforzato le sue credenziali in Europa

Il New York Times su Meloni: ha rafforzato le sue credenziali in EuropaMilano, 7 feb. (askanews) – “In molti modi, la Meloni ha messo a proprio agio l’establishment europeo. Ha dimostrato di essere molto determinata sulla questione dell’Ucraina, si è allineata con gli Stati Uniti e la NATO e ha ritirato l’Italia dal vasto piano di espansione economica della Cina in Europa. Ha attenuato i suoi atteggiamenti anti-UE al vetriolo e ha messo a tacere ogni discorso sull’uscita dall’euro o sulla rottura con il blocco, come hanno fatto altri partiti e leader di estrema destra in un universo post-Brexit in cui l’opzione si è rivelata molto meno allettante”. Lo scrive il New York times, in un pezzo del corrispondente da Roma, in cui si sottolinea il lavoro di mediazione svolto dalla presidente del Consiglio tra la Ue e Viktor Orbàn: l’ok al pacchetto di aiuti per l’Ucraina “è stato un grande momento per l’Europa. Ma è stato anche un grande momento per la Meloni, che ha suggellato la sua credibilità come persona in grado di svolgere un ruolo influente ai massimi livelli dei leader europei”, scrive il NYT.


Nell’articolo Meloni viene presentata come una leader della “hard-right” che “può parlare con la destra più estrema” e si sottolinea come Meloni abbia modificato il suo approccio su diverse questioni, rispetto ai tempi dell’opposizione: “Nonostante un background ideologico che detesta la globalizzazione, la Meloni ha prestato attenzione ai mercati internazionali. Dopo anni di critiche contro la leadership della Ue, sta lavorando a stretto contatto con Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea”, prevedendo un sostegno alla presidente uscente al momento di formare una nuova maggioranza dopo le elezioni di giugno.

Assonautica, incontro Presidente Acampora e Ministro Musumeci

Assonautica, incontro Presidente Acampora e Ministro MusumeciRoma, 7 feb. (askanews) – Il Presidente di Assonautica Italiana, Giovanni Acampora ha incontrato oggi a Largo Chigi il Ministro per le Protezione Civile e le Politiche del mare Nello Musumeci, con l’obiettivo di condividere le prossime azioni comuni legate allo sviluppo dell’Economia del Mare.


L’incontro prosegue il proficuo confronto intrapreso fin dall’insediamento del Governo Meloni intorno alle Politiche del Mare e che ha visto nel Piano del Mare la sua prima importantissima realizzazione. Il Ministro Musumeci ha confermato la sua partecipazione al 3° Summit Nazionale sull’Economia del Mare Blue Forum e alla Celebrazione della Giornata Nazionale del Mare che si terranno a Gaeta dal 10 al 13 aprile 2024.


“Non potevamo” – ha commentato il Presidente Acampora – “che aprire la terza edizione del Blue Forum 2024 e celebrare la Giornata Nazionale del Mare insieme al Ministro Musumeci, che tanto impegno sta dedicando per riportare il mare al centro delle politiche nazionali e con il quale condividiamo da sempre un proficuo e franco dialogo”.

Maria Fida Moro e l’impegno politico come ricerca della verità

Maria Fida Moro e l’impegno politico come ricerca della veritàRoma, 7 feb. (askanews) – Primogenita tra i quattro figli del leader della Dc Aldo Moro, senatrice nella decima legislatura, da sempre impegnata nella ricerca della verità sulla morte del padre, ucciso dalle Br, Maria Fida Moro è scomparsa oggi a Roma all’età di 77 anni. Ha raccontato la sua vita, segnata dal rapimento e dall’omicidio del padre, nel libro, uscito nel 1982, “La casa dei cento Natali”.


Il suo impegno diretto in politica iniziò con l’elezione al Senato, in Puglia, nelle liste della Democrazia cristiana nel 1987, ma è proseguito tutta la vita, candidandosi più volte – come alle Europee nel 1999 con la lista di Lamberto Dini ma pure in anni recenti, nel 2016, con una lista centrista alle comunali a Roma, a sostegno di Roberto Giachetti – ma anche continuando a girare l’Italia e a incontrare giovani per tenere viva la memoria e la lezione di Moro. Insieme al ricordo una domanda di verità su quegli anni rimasta inascoltata: “Se papà tornasse vivo lo ucciderebbero ancora”, disse. Abbandonata dopo pochi anni la Dc passò nel 1990, come indipendente, al gruppo di Rifondazione comunista, per finire nel gruppo misto e avvicinarsi negli anni Duemila ai Radicali e successivamente ad An. A spiegare la sua inquieta militanza politica le sue stesse parole: “Tornerò a militare nell’unico partito che sento di riconoscere completamente: la mia coscienza”.


Suo figlio, Luca, è il nipote più volte citato da Aldo Moro nelle lettere che scrisse durante i 55 giorni nel carcere brigatista. Al bimbo, che allora aveva poco più che due anni e che ha assistito la madre fino all’ultimo, lo statista democristiano rivolse parole dolcissime: “Mio carissimo Luca non so chi e quando ti leggerà, spiegando qualche cosa, la lettera che ti manda quello che tu chiamavi il tuo nonnetto”.

Giorgia: voglio far fare bella figura ad Ama

Giorgia: voglio far fare bella figura ad AmaSanremo, 7 feb. (askanews) – “Sento una certa responsabilità. Il palco del Festival, non importa quante volte ci torni o l’età che hai o l’esperienza che hai, è una magia e ti mette addosso un senso di responsabilità. La mia storia è iniziata da questo palco. C’è una grande emozione. E poi voglio far fare bella figura ad Amadeus. Mo con questi risultati (gli ascolti di ieri sera, ndr) se non vado uguale è colpa mia”. Con questa emozione Giorgia si è presentata in cofnerenza stampa. Stasera sarà sul palco come coconduttore e come cantante, quando festeggerà i 30 anni di “E poi”.

Amadeus: mi fermo qui, la Rai troverà altro bravo allenatore

Amadeus: mi fermo qui, la Rai troverà altro bravo allenatoreSanremo, 7 feb. (askanews) – Nonostante gli strepitosi risultati della prima serata del Festival di Sanremo, Amadeus dice basta. “L’ho detto decisamente prima di questa giornata, poteva andare così bene come è andata, come no. Sanremo per me è una grandissima gioia e un onore essere qui per il quinto anno di seguito. Sento il bisogno di fermarmi per pensare anche ad altro o per poter, qualora ce ne fosse un giorno la possibilità di poter trovare idee. La Rai sarà in grado di trovare un allenatore bravissimo. Sanremo, a prescindere da Amadeus, si ama”. Lo ha detto Amadeus durante la conferenza stampa all’Ariston.