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L’Istat: a gennaio in aumento la fiducia delle imprese e dei consumatori

L’Istat: a gennaio in aumento la fiducia delle imprese e dei consumatoriRoma, 6 feb. (askanews) – A gennaio si stima un complessivo miglioramento del clima di opinione degli operatori economici: l’indice del clima di fiducia dei consumatori aumenta da 95,8 a 96,4 e l’indicatore composito del clima di fiducia delle imprese sale da 97,3 a 98,1. Il clima di fiducia delle imprese aumenta per il secondo mese consecutivo registrando il valore più elevato da aprile 2023. L’indice di fiducia dei consumatori cresce, senza interruzioni, dallo scorso novembre e raggiunge la quota più alta da giugno 2023. Lo ha reso noto l’Istat.


In relazione ai consumatori, si evidenzia un’evoluzione positiva delle valutazioni sulla situazione economica generale, su quella futura e su quella corrente; i giudizi e le attese sulla situazione personale sono improntati ad una maggior cautela. Più in dettaglio: il clima economico e quello futuro registrano gli incrementi più consistenti (il primo passa da 99,7 a 103,1 e il secondo da 96,4 a 97,2); il clima corrente aumenta da 95,4 a 95,8 e il clima personale diminuisce da 94,4 a 93,9. Con riferimento alle imprese, l’indice di fiducia aumenta in tutti e quattro i comparti economici indagati, seppur con intensità diverse: nella manifattura e nel commercio al dettaglio si registrano gli incrementi più marcati (rispettivamente da 87,3 a 88,3 e da 104,0 a 106,6) mentre nei servizi e nelle costruzioni si stima un aumento più contenuto (l’indice sale, nell’ordine, da 102,4 a 102,6 e da 106,7 a 107,0).

Bce: inflazione attesa da consumatori eurozona a minimi da 2 anni

Bce: inflazione attesa da consumatori eurozona a minimi da 2 anniRoma, 6 feb. (askanews) – Continua a calare l’inflazione percepita dai consumatori nell’area euro e ora le aspettative che hanno su quella che sarà la dinamica del carovita sui prossimi 12 mesi sono scese ai livelli più bassi da quasi due anni: al 3,2% risultano ai valori più contenuti dal febbraio del 2022. Lo riferisce la Banca centrale europea sulla base dei risultati della sua indagine sulle aspettative dei consumatori (ECB Consumer Expectations Survey) effettuata a dicembre.


L’istituzione monetaria osserva attentamente le attese che imprese, analisti finanziari e anche i cittadini hanno su quelle che sono le prospettive dei prezzi, perché vuole che restino fermamente ancorate al suo obiettivo di inflazione del 2% sul medio termine. Secondo l’ultima rilevazione effettuata, l’inflazione percepita dai consumatori dell’eurozona sui passati 12 mesi si è attestata al 6,9%, dal 7,6% registrato a novembre. Il 3,2% di attesa mediana sui prossimi 12 mesi è quindi meno della metà del livello di inflazione percepita sui passati 12 mesi. Secondo l’indagine condotta della Bce l’aspettativa di inflazione più a lungo termine, cioè sulla media dei prossimi tre anni, è invece invece flebilmente risalita al 2,5%, dal precedente 2,4%.


Quest’ultimo dato risente anche dell’allargamento della stessa indagine a cinque nuovi paesi, ovvero Irlanda, Grecia, Austria, Portogallo e Finlandia, che si aggiungono ai sei già monitorati fin dall’inizio (Belgio, Germania, Spagna, Francia, Italia e Olanda) con cui ora il campione copre il 96% del Pil dell’area euro e il 94% della popolazione. Dato che alcuni dei nuovi paesi hanno dei livelli di inflazione percepita e prevista leggermente più alti da parte dei consumatori, nei consegue un ritocco a rialzo della media generale, che tuttavia non distorce la tendenza generalizzata delle aspettative. Passando alle altre voci dell’indagine, le aspettative dei consumatori sulla crescita dei redditi nominali sono rimaste invariate all’1,2%; la percezione di crescita della spesa nei passati 12 mesi si è attenuata al 6,8%, dal 6,9% di novembre e dal 7% di ottobre. Le aspettative sulla crescita della spesa nominale per i prossimi 12 mesi sono rimaste stabili al 3,6%, prosegue la Bce.


Sulla crescita economica le aspettative dei consumatori mediane sui prossimi 12 mesi sono rimaste invariate ad un valore negativo dell’1,3% (una attesa, quindi, che risulta decisamente peggiore delle stime di leggera crescita delle principali istituzioni europee e internazionali). Tuttavia le aspettative sulla disoccupazione dei consumatori sempre sui prossimi 12 mesi sono migliorate all’11,2%, dall’11,4% di un mese prima. Comunque indicano una attesa a livelli leggermente peggiori rispetto alla disoccupazione percepita nei precedenti 12 mesi, che risulta del 10,8%. Va ribadito che questi sono dati percepiti o attesi dai consumatori, non quelli misurati dagli istituti di statistica. Infine su credito e mercato immobiliare va rilevato che la percezione di accesso ai prestiti sui passati 12 mesi risulta inasprita da parte dei consumatori al livello più elevato finora registrato, mentre ci si attende che nei prossimi 12 mesi l’accesso al credito mostri un marginale miglioramento. Una dinamica che potrebbe riflettere il fatto che anche tra i consumatori si percepisce come sia stato raggiunto il picco sui tassi di interesse.


Sempre secondo l’indagine della Bce in media i consumatori prevedono che i prezzi delle case aumentino del 2,2% sui prossimi 12 mesi, un livello più basso del 2,4% registrato nell’indagine di novembre. Su queste poste la Bce precisa che si registrano ampie di divergenze tra paesi (che ovviamente riflettono le situaizoni dei rispettivi mercati immobiliari). Le aspettative sulle rate dei mutui sui prossimi 12 mesi si sono attenuate al 5,3% dal 5,5% di novembre. Il sondaggio ha coinvolto 19.000 consumatori, a fronte dei circa 16.000 di prima dell’ampliamento. L’istituzione di Francoforte conclude annunciando che dopo l’allargamento dell’indagine a partire da marzo i risultati verranno pubblicati con maggiore rapidità rispetto al mese di riferimento.

Istat, a gennaio in aumento la fiducia delle imprese e dei consumatori

Istat, a gennaio in aumento la fiducia delle imprese e dei consumatoriRoma, 6 feb. (askanews) – A gennaio si stima un complessivo miglioramento del clima di opinione degli operatori economici: l’indice del clima di fiducia dei consumatori aumenta da 95,8 a 96,4 e l’indicatore composito del clima di fiducia delle imprese sale da 97,3 a 98,1. Il clima di fiducia delle imprese aumenta per il secondo mese consecutivo registrando il valore più elevato da aprile 2023. L’indice di fiducia dei consumatori cresce, senza interruzioni, dallo scorso novembre e raggiunge la quota più alta da giugno 2023. Lo ha reso noto l’Istat.


In relazione ai consumatori, si evidenzia un’evoluzione positiva delle valutazioni sulla situazione economica generale, su quella futura e su quella corrente; i giudizi e le attese sulla situazione personale sono improntati ad una maggior cautela. Più in dettaglio: il clima economico e quello futuro registrano gli incrementi più consistenti (il primo passa da 99,7 a 103,1 e il secondo da 96,4 a 97,2); il clima corrente aumenta da 95,4 a 95,8 e il clima personale diminuisce da 94,4 a 93,9. Con riferimento alle imprese, l’indice di fiducia aumenta in tutti e quattro i comparti economici indagati, seppur con intensità diverse: nella manifattura e nel commercio al dettaglio si registrano gli incrementi più marcati (rispettivamente da 87,3 a 88,3 e da 104,0 a 106,6) mentre nei servizi e nelle costruzioni si stima un aumento più contenuto (l’indice sale, nell’ordine, da 102,4 a 102,6 e da 106,7 a 107,0).

Per carnevale arriva il ciclone Pulcinella con pioggia e neve

Per carnevale arriva il ciclone Pulcinella con pioggia e neveRoma, 6 feb. (askanews) – Ultima settimana con temperature miti poi torna l’inverno con pioggia e neve. E da venerdì, per carnevale, arriva il ciclone “Pulcinella”.


Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma la previsione modellistica con altri 5 giorni ‘caldi’ oltre la media del periodo su gran parte del Paese. L’anticiclone subtropicale prima e venti meridionali poi, riusciranno a mantenere la colonnina di mercurio oltre i valori medi tipici di questo periodo, normalmente uno dei più freddi dell’anno. In particolare, nonostante nel weekend siano attese delle precipitazioni, i venti di Scirocco e di ‘Libeccio caldo’ manterranno ancora il sapore primaverile degli ultimi giorni. Ma, dalla prossima settimana, dal 12 febbraio fino al 10 marzo, le previsioni sub-stagionali e i vari indici meteorologici prevedono un generale ritorno all’Inverno con valori non particolarmente rigidi, ma comunque non caldi o anomali come negli ultimi giorni. Le temperature dal 12 febbraio al 10 marzo saranno nella media e con tempo vario. Intanto, le prossime ore saranno comunque caratterizzate da valori termici straordinari per questo periodo dell’anno: il mese di Febbraio prende il nome dalla frequente febbre da raffreddore tipica di questa fase normalmente gelida. Martedì 6 febbraio ci accompagneranno un po’ più di nubi al Nord e lungo tutta la fascia tirrenica, ma il termometro toccherà comunque i 25°C in modo diffuso tra Sardegna e Sicilia. Tra le due isole maggiori il valore normale di inizio febbraio è di circa 16 gradi: saremo ancora 9 gradi oltre la media, anche al Sud. Mercoledì e giovedì saranno la fotocopia delle prossime ore con nubi più compatte tra Liguria e versante tirrenico, addensamenti a tratti anche al Nord-Est con al più locale pioviggine. Le temperature, inutile dirlo, continueranno ad essere miti.


Un primo cambiamento si paleserà venerdì 9 febbraio con l’arrivo di un ciclone denominato ‘Pulcinella’, in pieno stile carnevalesco (martedì grasso quest’anno cade il 13 febbraio e le Ceneri il 14 in concomitanza con San Valentino): con il ciclone Pulcinella sono attese piogge diffuse al Nord, moderate tra Liguria e Lombardia ed il ritorno della neve sulle Alpi a quote medie, oltre i 1500 metri. Localmente le piogge interesseranno anche il versante tirrenico. Da sabato la situazione diverrà instabile anche al Centro-Sud e un po’ ‘sciroccata’ ovunque: soffieranno venti miti di Scirocco dal Nord-Africa e quindi il freddo sarà ancora lontano. Domenica, infine, il ciclone Pulcinella si approfondirà dal Mar Tirreno Centrale verso la Campania, verso il luogo di nascita della maschera (Acerra, Napoli) e porterà piogge e rovesci quasi ovunque da Nord a Sud: arriverà la prima giornata di maltempo dopo tante settimane, accompagnata da venti occidentali, ancora non freddi.


Il clima meno caldo, come detto, arriverà poi la prossima settimana ad iniziare da lunedì 12 febbraio: meglio tardi che ma. Molto probabilmente ritroveremo anche la neve fresca sugli Appennini e questa sarà già una grande notizia, anche se le temperature non scenderanno su valori particolarmente freddi.

Germania, forte balzo ordini industria a dicembre: +8,9% su mese

Germania, forte balzo ordini industria a dicembre: +8,9% su meseRoma, 6 feb. (askanews) – Forte risalita degli ordinativi dell’industria in Germania: a dicembre sono aumentanti dell’8,9% rispetto al mese precedente, secondo i dati diffusi da Destatis, l’agenzia di statistica federale. E nel confronto su base annua risultano ora in aumento del 2,7%.


A novembre gli ordinativi dell’industria tedesca avevano registrato una crescita nulla su base mensile e un calo del 4,7% su base annua. Gli ultimi sviluppi fanno sperare che dopo mesi di debolezza e un 2023 leggera recessione ora si stia aprendo una fase di risalita per l’economia tedesca.

Stop alla presentazione del libro di Amato a San Vittore, Flick: di Costituzione meglio non parlare

Stop alla presentazione del libro di Amato a San Vittore, Flick: di Costituzione meglio non parlareRoma, 6 feb. (askanews) – La decisione di annullare la presentazione del libro di Amato e Stasio sulla Costituzione, al carcere di San Vittore, rappresneta uno “sgarbo” al presidente emerito della Corte Costituzionale ed ex primo ministro ma “è soprattutto diretto ai detenuti che avrebbero dovuto ascoltare i due autori, e finisce per essere un messaggio che di Costituzione è meglio non parlare”. E’ quanto ha detto l’ex presidente della Consulta Giovanni Maria Flick in un’intervista a Repubblica.


Forse in via Arenula e al Dap qualcuno ha avuto paura che le parole di Amato potessero mettere ancora più in crisi di quanto non sia la gestione delle patrie galere? “È proprio questo che mi sconcerta”, commenta Flick. “Che il carcere venga visto in una dimensione burocratica e che ci si illuda, non parlandone, di nascondere i suoi drammatici problemi. E che vi sia uno scollamento tra la consapevolezza dei vertici e la realtà quotidiana, rivelata soprattutto dalla drammaticità dei rincorrenti suicidi”.

Sgarbi: aspetto il giudizio del Tar, per ora mi autosospendo

Sgarbi: aspetto il giudizio del Tar, per ora mi autosospendoRoma, 6 feb. (askanews) – Vittorio Sgarbi aspetta di consegnare “nelle mani di Giorgia Meloni” le sue dimissioni da sottosegretario alla Cultura. “Però sia ben chiaro una cosa”, dice in un’intervista al Corriere della Sera. “Non mi dimetto per il parere dell’Antitrust che è antinomico e contraddittorio. Per adesso comunque è più preciso dire che mi autosospendo”.


“Aspetto il giudizio del Tar”, precisa Sgarbi. Ma “qualsiasi sia l’esito, le dimissioni non le revoco”, insiste. D’altra parte, ritiene che il pronunciamento dell’Antitrust sia “contraddittorio”. “Perché prima, in un documento del 16 maggio, dice che la mia carica è compatibile con le mie diciannove tra attività e funzioni. Poi cambia idea e le trova incompatibili”, commenta. La premier però ha detto che ha accolto le sue dimissioni perché aveva dati oggettivi. “Ha ragione”, risponde Sgarbi. “Del resto l’Antitrust ha fatto una scelta politica proprio per questo”, “ha voluto sollevare Giorgia Meloni dal dover scegliere sulla mia posizione”.

Padel, 2023 da record per circuiti FIP: 160 tornei e 6mila giocatori

Padel, 2023 da record per circuiti FIP: 160 tornei e 6mila giocatoriRoma, 5 feb. (askanews) – Più di 6mila giocatori iscritti in 160 tornei, divisi tra i circuiti Premier Padel, CUPRA FIP Tour e FIP Promises. Il 2023 della International Padel Federation ha segnato numeri da record per la crescita della ‘pala’ in tutto il mondo a ridosso di un nuovo anno – il 2024 – che si annuncia ancora più intenso e pieno di obiettivi.


A livello professionistico il dato più eclatante del 2023 è quello dei 4.874 giocatori che sono scesi in campo, provenienti da 72 Paesi diversi. Numeri che evidenziano la natura sempre più globale del padel, capace di coinvolgere atleti provenienti da tutto il mondo: dalla Spagna al Kazakistan, dall’Argentina alle Filippine passando per Giappone, Lituania, Norvegia, Bahrein e tanti altri. Degli oltre 4.800 giocatori professionisti, 1.362 sono donne (pari al 28 per cento del totale) e 3.512 uomini (72 per cento), mentre gli atleti Junior sono stati 1.209. Sono 11 i Paesi che nel corso dell’anno hanno totalizzato più di 100 giocatori iscritti nei vari circuiti. A guidare la classifica c’è la Spagna, con 1.461 atleti, circa un terzo del totale. Secondo posto per un paese in fortissima crescita, l’Italia, che ha portato nei tornei 433 padelisti, con l’Argentina a chiudere il podio con 330 atleti. Nella top 5 dei paesi più rappresentati si distinguono anche Cile (199 giocatori) e Brasile (186); tra i paesi africani il primo paese è l’Egitto (146), in sesta posizione davanti a Francia (141) e Messico (134); tra quelli asiatici spicca il Giappone al nono posto (109), mentre a chiudere la top 10 è l’Olanda (104).


La Spagna domina anche nel ranking FIP. Nelle prime 100 posizioni della categoria maschile, sono 71 i giocatori iberici presenti; di questi, 31 occupano i primi 50 posti e 9 di loro figurano tra i migliori 20 della classifica. Molto bene anche l’Argentina, con 17 giocatori classificati nella top 100 (14 figurano anche tra le prime 50 posizioni e 9 nella top 20). Nell’elenco dei migliori anche 5 italiani, 3 brasiliani, 2 francesi, un cileno e uno svedese. Uguale il trend per la categoria femminile, dove le atlete spagnole in top 100 arrivano a 76 (di cui 15 Top 20). A seguire, 7 italiane, 5 argentine, 3 portoghesi, 2 per Francia, Brasile e Olanda e una giocatrice ciascuna per Svezia, Russia e Belgio. Nel bilancio del 2023 occupano un posto speciale anche le promesse del padel. “Il futuro del nostro sport è nel talento dei giocatori più giovani”, ricorda spesso il presidente FIP, Luigi Carraro, e a guardare i numeri il futuro della ‘pala’ è più promettente che mai. I partecipanti ai 36 tornei FIP Promises sono stati 1.209, divisi tra 492 Under 14, 472 Under 16 e 245 Under 18. La nazione con il maggior numero di giovani partecipanti è stata la Spagna, con più di 750 giovani promesse, seguita dall’Italia con quasi 200 e il Belgio con 81.

Dollaro continua a salire, euro a 1,0744 usd a minimi quasi 3 mesi

Dollaro continua a salire, euro a 1,0744 usd a minimi quasi 3 mesiRoma, 5 feb. (askanews) – Nuovi rafforzamenti del dollaro, con l’euro che in avvio di settimana cala sotto quota 1,08 sul biglietto verde e si attesta sui minimi da quasi 3 mesi. In una intervista rilasciata nel corso del fine settimana il presidente della federal Reserve, la banca centrale degli Stati Uniti, Jay Powell ha ulteriormente ridimensionato le aspettative sui tagli dei tassi di interesse quest’anno, avvertendo che al momento il direttorio non conta di spingersi più di 75 punti base. In serata l’euro si scambia 1,0744 dollari.

La Ue avverte Orban: procedura d’infrazione se violati diritti

La Ue avverte Orban: procedura d’infrazione se violati dirittiBruxelles, 5 feb. (askanews) – Sono possibili gli arresti domiciliari nel paese Ue di provenienza per indagati e imputati in attesa di processo in un altro Stato membro, ed è vietato sottoporli a mezzi di costrizione fisica nelle loro apparizioni in Corte o in pubblico. Inoltre, vanno sempre rispettati la presunzione di inoocenza e tutti i diritti inerenti al giusto processo, oltre che, naturalmente, tutti i diritti fondamentali. E la Commissione non esiterà, se necessario, ad avviare procedure d’infrazione ove questi diritti non siano rispettati.


E’ quanto ha affermato, in sintesi, la commissaria europea ai Servizi finanziari Mairead McGuinness, parlando a nome della Commissione questo pomeriggio a Strasburgo nel dibattito della plenaria del Parlamento europeo sul caso di Ilaria Salis. “Desidero ringraziare il Parlamento – ha esordito McGuinness -per aver messo all’ordine del giorno di questa plenaria la situazione dei detenuti nelle carcere ungheresi, compreso il caso dell’italiana Ilaria Salis. Le questioni relative alla detenzione – ha ricordato – sono principalmente competenza e responsabilità degli Stati membri; tuttavia la Carta dei diritti fondamentali dell’Ue richiede che nell’ambito del diritto dell’Unione le condizioni di detenzione non violino i diritti fondamentali. Inoltre, tutti gli Stati membri dell’Ue si sono impegnati a rispettare gli standard del Consiglio d’Europa su questa questione, come le regole per i detenuti del 2006”.


“A livello dell’Unione europea, nel dicembre del 2022 – ha ricordato – la Commissione ha adottato una raccomandazione sui diritti procedurali degli indagati e degli imputati in custodia cautelare e in condizioni di detenzione. Le norme minime fissate dalla raccomandazione non sono vincolanti per gli Stati membri, ma servono come riferimento per migliorare la situazione nelle carceri dell’Unione europea”. “La normativa rilevante dell’Unione europea – ha rilevato la commissaria – è la decisione quadro del 2009 (2009/829 Gai) sull’ordine di vigilanza europeo, che consente ai sospettati di essere vigilati nel loro paese di provenienza aspettando il processo in un altro Stato”. Una normativa che “è stata recepita sia dell’Ungheria che dall’Italia. Questa decisione quadro – ha spiegato – mira a prevenire inuguaglianze tra i residenti e non residenti nella fase del processo. Questo perché i non residenti sono messi in detenzione più spesso dei cittadini dello Stato interessato in simili ciscostanze”.


“La Commissione – ha riferito McGuinness – sa che ci sono stati dei contatti bilaterali tra l’Italia e l’Ungheria, in cui sono stati discusse le possibilità di alternative alla detenzione nel caso della signora Salis, compresa la possibilità dei domiciliari in attesa del processo. Questa situazione – ha osservato – sarebbe in linea con le conclusioni del Consiglio Ue su misure alternative alla detenzione approvata durante la presidenza semestrale finlandese nel 2019. Queste conclusioni indicano che sanzioni e misure non detentive devono essere considerate quando le circostanze del caso sono appropriate. Sottolineo che la Commissione è a disposizione per aiutare a trovare una soluzione sostenibile nell’ambito della normativa dell’Ue”, nella vicenda relativa a Ilaria Salis. “La Commissione – ha continuato la commissaria – accorda grande importanza al rispetto dei diritti procedurali per gli indagati e gli imputati nei processi penali. L’Unione europea – ha ricordato ancora – ha adottato sei direttive sui diritti procedurali, per stabilire standard minimi nell’Ue per livelli elevati di norme per il diritto a un giusto processo. Questi diritti – ha spiegato – includono il diritto alla interpretazione e traduzione, il diritto di informazione e il diritto all’accesso alla documentazione del caso, e in particolare a tutta la documentazione essenziale per mettere efficacemente in dubbio la legalità di un arresto o di una detenzione”; tutto questo, naturalmente “insieme alla presunzione di innocenza, da cui deriva – ha sottolineato McGuinness – il divieto di presentare sospetti e accusati in Corte o in pubblico con l’uso di misure di costrizione fisica”.


“La priorità della Commissione è di assicurare che tutti questi diritti siano applicati correttamente ed efficacemnte da parte degli Stati membri, e ove sia necessario – ha avvertito – la Commissione non esiterà ad avviare procedure di infrazione, se ci saranno violazioni del diritto dell’Unione”. “In generale – ha assicurato McGuinness -, la Commissione continuerà a monitorare l’efficienza, la qualità e l’indipendenza dei sistemi giudiziari nazionali degli Stati membri, con le sue relazioni annuali sullo stato di diritto e con lo ‘scoreboard’ dell’Ue sulla giustizia”. “La Commissione è impegnata a tutelare i valori fondamentali riguardo alla detenzione e un elevato livello di garanzie processuali nei processi penali dell’Unione europea”, ha aggiunto la commissaria nella replica alla fine del dibattito, “Al Consiglio Giustizia e Affari interni dell’Ue di fine gennaio, la Commissione ha ricordato agli Stati membri che devono prendere le necessarie misure a livello nazionale per allineare le loro prassi alle raccomandazioni della Commissione del dicembre 2022 sulla detenzione. Gli Stati membri sono tenuti a informare la Commissione circa il seguito dato a queste raccomandazioni entro 18 mesi dalla loro adozione. Sulla base di queste informazioni – ha concluso McGuinness – la Commissione valuterà le misure adottate dagli Stati membri e presenterà una relazione entro la fine del 2024”.