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Autonomia, Schlein: referendum? Non escludiamo nulla

Autonomia, Schlein: referendum? Non escludiamo nullaRoma, 23 gen. (askanews) – Il Pd potrebbe anche valutare di promuovere un referendum contro l’autonomia differenziata, anche se ora la priorità è “continuare la battaglia alla Camera”. Lo ha detto la segretaria democratica Elly Schlein conversando con i giornalisti alla Camera. “Il nostro è un Paese già frammentato da grandi dieeguaglianze e questa riforma aumenta diseguaglianze”.

“Contnueremo a contrastare l’autonomia anche alla Camra”, ha agguinto. Dopodiché, appunto, non viene escluso un referendum abrogativo: “Intanto ci batteremo per fermarla nel passaggio alla Camera. Poi non escludiamo alcuno strumento”. Di sicuro, “serve una mobilitazione forte con tutte le altre forze politiche e sociali che insieme a noi provino a spiegare quali sarebbero gli effetti devastanti dell’approvazione di questa riforma”.

Una riforma, ha proseguito, che “certifica che ci sono cittadini di serie A e di serie B. Chi ha già pagato enormemente i divari territtoriali, soprattutto al sud, farà ancora più fatica ad accedere ai servizi fondamentali, da scuola alla salute”.

Autonomia, Schlein: Meloni passa a storia per aver spaccato Italia

Autonomia, Schlein: Meloni passa a storia per aver spaccato ItaliaRoma, 23 gen. (askanews) – “Giorgia Meloni vuole passare alla storia per esser la presidente del Consiglio che ha spaccato l’Italia”. Lo ha detto la leader Pd Elly Schlin conversando con i giornalisti alla Camera dopo il voto del Senato sull’autonomia differenziata.

“E’ una giornata molto pesante”, aggiunge. “E’ veramente inspiegabile che abbia deciso di cedere a questo orrendo baratto per i suoi fini politici, mettendo a repentaglio l’unità nazionale. Perché di questo stiamo parlando”. (segue)

miart 2024, No Time No Space con 181 gallerie da 28 Paesi

miart 2024, No Time No Space con 181 gallerie da 28 PaesiMilano, 23 gen. (askanews) – Dal 12 al 14 aprile 2024 torna miart la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea di Milano organizzata da Fiera Milano e diretta per il quarto anno da Nicola Ricciardi e brillantemente intitolata, “No Time No Space”. “Con 181 gallerie (un incremento a doppia cifra rispetto al 2023) provenienti da 28 Paesi e 10 Premi, che saranno assegnati nei giorni di mostra, la ventottesima edizione della fiera milanese ribadisce il suo ruolo di appuntamento imprescindibile per tutto il pubblico dell’arte” ha detto Roberto Foresti, vice direttore generale di Fiera Milano.

Attraverso portali spaziali e corridoi temporali, suggeriti già dal titolo no time no space, miart 2024 si pone l’obiettivo di allargare ulteriormente i propri confini, mescolando passato, presente e futuro per parlare del nostro tempo, cogliendo nel tumultuoso e mutevolissimo flusso dell’immediata attualità ciò che nell’arte è stabile e durevole. Punto di partenza di questo percorso saranno le gallerie italiane, che rappresentano oltre la metà del totale degli espositori selezionati e che fanno della fiera milanese un’eccellenza di richiamo per collezionisti, curatori e artisti in cerca di novità ma anche di specificità locale. Rispetto alle precedenti edizioni aumenta tuttavia l’incidenza delle gallerie provenienti dall’estero, che crescono in numero ma soprattutto in qualità, grazie a significativi nuovi ingressi all’interno della sezione principale, Established. Tra queste Helena Anrather (New York), Galerie Buchholz (Colonia, Berlino), Emanuela Campoli (Parigi, Milano), Fortes D’Aloia & Gabriel (San Paolo, Rio de Janeiro), greengrassi (Londra), Georg Kargl Fine Arts (Vienna), KOW (Berlino), Fabienne Levy (Losanna, Ginevra), Galerie Neu (Berlino), Nosbaum Reding (Lussemburgo, Bruxelles), Dawid Radziszewski (Varsavia), Super Dakota (Bruxelles), e Galerie Tschudi (Zuoz, Zurigo), per citarne alcune.

Oltre alle new entries, abbondano anche le conferme da parte delle gallerie internazionali che già hanno animato le ultime edizioni della fiera, come ad esempio 1 Mira Madrid (Madrid), ChertLüdde (Berlino), Ciaccia Levi (Parigi, Milano), C L E A R I N G (Bruxelles, New York, Los Angeles), Corvi-Mora (Londra), Dvir Gallery (Tel Aviv, Bruxelles, Parigi), Ehrhardt Flòrez (Madrid), Felix Gaudlitz (Vienna), Galerie Peter Kilchmann (Zurigo, Parigi), KLEMM’S (Berlino), Andrew Kreps Gallery (New York), GALERIE LELONG & Co. (Parigi, New York), Madragoa (Lisbona), Mai 36 Galerie (Zurigo), MISAKO & ROSEN (Tokyo), Galerie Michel Rein (Parigi, Bruxelles), Richard Saltoun Gallery (Londra, Roma), GIAN ENZO SPERONE (Sent), Galerie Gregor Staiger (Zurigo, Milano), Gallery Sofie Van de Velde (Anversa), Galerie Fons Welters (Amsterdam), e Galerie Hubert Winter (Vienna). Ritorna quindi come di consueto Emergent, la sezione curata da Attilia Fattori Franchiniriservata alle gallerie focalizzate sulla promozione delle generazioni più recenti di artisti, che quest’anno accoglie 23 realtà provenienti da tutto il mondo: da Lisbona a New York, da Los Angeles a Belgrado. Anche in questo caso si segnala un interessante mix tra ritorni – Bel Ami (Los Angeles), Sébastien Bertrand (Ginevra), Sans titre (Parigi) – e new entries, come Arcadia Missa (Londra), ASHES/ASHES (New York), Lovay Fine Arts (Ginevra) e Sweetwater (Berlino).

Il 2024 sarà poi segnato dalla prima edizione di Portal, un’inedita sezione curata quest’anno da Julieta González e Abaseh Mirvali, che ospita dodici selezionate gallerie che propongono dieci piccole mostre distribuite all’interno della sezione principale e pensate per scoprire o riscoprire universi e pratiche artistiche solo all’apparenza lontanissime: una finestra per guardare al presente attraverso dimensioni parallele e prismi non convenzionali. Gli artisti qui rappresentati saranno: Anna Boghiguian (Galleria Franco Noero), CATPC (KOW), Birgit Jürgenssen (Galerie Hubert Winter), Francesco Gennari (Ciaccia Levi/ZERO…), Maria Lai (Nuova Galleria Morone), Bertina Lopes (Richard Saltoun Gallery), Turiya Magadlela & Senzeni Marasela (Kalashnikovv Gallery), Troy Makaza & Gresham Tapiwa Nyaude (First Floor Gallery Harare), Franco Mazzucchelli (ChertLüdde), ed Erika Verzutti (Fortes d’Aloia & Gabriel/Andrew Kreps Gallery).

Autonomia differenziata delle Regioni, il Senato approva il ddl Calderoli

Autonomia differenziata delle Regioni, il Senato approva il ddl CalderoliRoma, 23 gen. (askanews) – L’aula del Senato ha approvato con 110 voti favorevoli, 64 contrari, 3 astenuti, il disegno di legge di iniziativa governativa, firmato dal ministro per gli Affari regionali Roberto Calderoli (Lega), sull’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario. Il disegno di legge, collegato alla manovra, era in prima lettura a palazzo Madama, passerà quindi all’esame della Camera.

“Gran risultato”: è il commento rilasciato dal leader della Lega Matteo Salvini dopo l’approvazione del disegno di legge sull’autonomia in aula al Senato, lasciando Palazzo Madama. Poi, in una nota, sottolinea: “È un passo importante verso un Paese più moderno ed efficiente, nel rispetto della volontà popolare espressa col voto al centrodestra che lo aveva promesso nel programma elettorale, dai referendum di Lombardia e Veneto e dalle richieste dell’Emilia-Romagna e di altre regioni italiane”. “In questo momento mi sento di rivolgere un pensiero particolare a Bobo Maroni”, aggiunge. “Un’Italia più forte, unita, proiettata al futuro, solidale, con le regioni più produttive che prenderanno per mano quelle maggiormente in difficoltà per trainare l’intero Paese verso un domani di modernità, crescita e sviluppo”, Così la senatrice di Forza Italia e vice presidente del Senato, Licia Ronzulli.

Dura la reazione del Pd: “È un giorno triste per l’Italia. Nel silenzio dei ‘patrioti’, il Senato ha approvato l’autonomia differenziata. Una proposta vecchia, sconveniente e ingiusta. Ma non è finita qui. Il Pd continuerà a battersi contro questo disegno difendendo l’unità e la coesione del Paese”, commenta il responsabile Sud della segreteria Pd, Marco Sarracino.

Smart working: alla Luiss un volume ne esplora le potenzialità

Smart working: alla Luiss un volume ne esplora le potenzialitàRoma, 23 gen. (askanews) – Verrà presentato domani, nel Campus Luiss di viale Romania, il libro “Lo smart working tra la libertà degli antichi e quella dei moderni” (ed. Rubettino), a cura di Francesco Maria Spanò, Direttore People & Culture dell’Ateneo.  Il volume esplora le opportunità dello smart working, facendosi promotore di una nuova modernità nel rapporto di fiducia tra i lavoratori e i datori di lavoro. Ma non solo. Tra le pagine, anche una proposta di legge per il rilancio e il ripopolamento dei piccoli borghi italiani, oggi al centro dell’attenzione pubblica grazie alla migrazione di numerosi professionisti provenienti dai centri urbani, favorita proprio dalla possibilità di lavorare da remoto.   Di questo e di molto altro discuteranno, alla presenza dell’autore: Paola Severino, Presidente Luiss School of Law; Raffaele Fabozzi, Professore di Diritto del Lavoro, Luiss; Stefano Feltri, Giornalista e curatore di Appunti; Luca Giustiniano, Prorettore per l’Organizzazione e la Faculty, Luiss; Roberto Pessi, Professore Emerito di Diritto del Lavoro, Luiss; Alessandra Ricci, Amministratore Delegato, Sace S.p.A.   Modera  Massimo Angelini, Direttore External Affairs, Corporate Communication & Partnership, Università Luiss Guido Carli.

Milano Tattoo Convention, dal 26 incontro globale di arte corporea

Milano Tattoo Convention, dal 26 incontro globale di arte corporeaMilano, 23 gen. (askanews) – La 27esima edizione della Milano Tattoo Convention è alle porte e l’entusiasmo è palpabile. Dal 26 al 28 gennaio 2024, 500 artisti provenienti da tutto il mondo convergeranno nella nuova location del Superstudio Maxi in Via Moncucco, 35 a Milano. Questo evento annuale è diventato un punto di riferimento per gli appassionati di tatuaggi, artisti e semplici curiosi.

Nata nel 1996 come un “party tra amici entusiasti di tatuaggi, musica e moto,” la Milano Tattoo Convention è cresciuta esponenzialmente nel corso degli anni. La convention è diventata la miglior piattaforma per gli artisti più affermati di mostrare il loro talento, scambiare idee e collaborare su nuovi progetti. Oltre ai tatuaggi, la convention è anche una vetrina per altre forme d’arte. Mostre d’arte, spettacoli e contest arricchiscono l’evento, rendendolo un appuntamento imperdibile per chiunque sia interessato all’arte corporea e non solo. Le esibizioni live di body painting, ballo e body modification ad esempio, offrono una prospettiva più ampia sull’arte corporea.

La diversità è una delle parole chiave quando si parla della Milano Tattoo Convention. Dalla tradizione all’innovazione, ogni stile trova spazio e rappresentazione. Artisti di fama mondiale partecipano all’evento, rendendo ogni edizione unica nel suo genere. La Milano Tattoo Convention non è solo un’occasione per ammirare l’arte, ma anche per celebrarla. Vari contest e premi vengono assegnati durante l’evento, con una giuria composta da esperti nel campo del tatuaggio. Le categorie dei premi spaziano ad esempio dal miglior tatuaggio del giorno al miglior tatuaggio realistico, offrendo un riconoscimento per ogni tipo di arte corporea.

Con una nuova location e un elenco di artisti stellare, l’evento è destinato a superare tutte le aspettative. Con queste considerazioni, l’importanza della Milano Tattoo Convention nel panorama artistico globale è indiscutibile. È un evento che ha saputo evolversi, mantenendo sempre alta la qualità e l’innovazione, e che continua a rappresentare un punto di riferimento per gli appassionati e gli addetti ai lavori. La sua storia e il suo impatto la rendono una delle manifestazioni più attese e seguite, un appuntamento che nessun amante dell’arte corporea vorrebbe mancare. Con la sua capacità di coniugare tradizione e innovazione, la Milano Tattoo Convention è diventata un evento imperdibile nel calendario artistico internazionale. Ogni anno, artisti e visitatori lasciano l’evento con nuove ispirazioni, nuovi amici e, naturalmente, nuovi tatuaggi. È un’esperienza che va oltre la semplice ammirazione dell’arte, diventando un viaggio nella cultura e nella comunità che ruota attorno all’arte del tatuaggio.

LE NOVITA’ DELLA MILANO TATTOO CONVENTION 2024 Sono tante le novità e le particolarità di questa edizione della Milano Tattoo Convention che la rendono ancora più spettacolare e imperdibile. LA TECNICA MANUALE TEBORI In convention non mancherà il tatuaggio tradizionale giapponese denominato Tebori con la sua tecnica rimasta invariata dal 1700 che utilizza una bacchetta alla cui estremità sono fissati degli aghi. Gli unici cambiamenti sono di ordine pratico / igienico e per lo più dal bambù si è passati alle barre in acciaio chirurgico. È una tecnica manuale più lenta rispetto alla macchinetta elettrica ma meno dolorosa e invasiva. In convention il Tebori sarà praticato da AKILLA e HORIZAKURA provenienti dal Giappone e da HORIBUDO, unico esponente italiano della HORITOSHI FAMILY. TATUAGGI LAURETANI Alla Milano Tattoo Convention sarà presente anche Jona che ripropone la tradizione dei marcatori di Loreto che nel 1400-1500 imprimevano simboli religiosi ai pellegrini che andavano in vista al Santuario di Loreto. Jona ha riprodotto gli stampi che usavano i Marcatori di Loreto per imprimere immagini raffiguranti per lo più simboli religiosi sulla pelle dei pellegrini, per poi inciderli con un ago a tre punte imbevuto di inchiostro sulla pelle  TATUAGGI E TECNOLOGIA In convention sarà presente anche Leonardo Tattoos da Bogotà – Colombia, che tatua corpi interi con uno stile coloratissimo e che utilizzando la tecnologia rende tridimensionali i suoi tatuaggi. Inquadrandoli con lo smartphone i tatuaggi prendono vita. TATUAGGIO CHICANO Saranno presenti molti dei maggiori esponenti attuali del tatuaggio chicano. Il termine Chicano nel passato veniva utilizzato per definire gli statunitensi di origine messicana. Inizialmente era un insulto, ma in un secondo momento denotava l’orgoglio di identità di quello che era diventato un vero e proprio movimento negli anni 60. I temi classici dello stile Chicano sono donne, teschi, fiori e figure religiose. Quello che solo pochi anni fa era un mondo prettamente maschile, ora ha allargato i suoi confini e sono moltissime le tatuatrici considerate fra i migliori artisti al mondo. SAMPAGUITA JAY ad esempio, è stata la vincitrice del miglior tatuaggio eseguito nella scorsa edizione della convention. Ci saranno moltissime tatuartici di fama internazionale in convention. Ricordiamo Amanda Toy, con il suo stile colorato e fiabesco, Natalie Nox con il suo stile surrealista blackwork dalla Grecia, Non Lee con il suo stile minimal colorato dalla Cina, Carolina Caos, con i suoi corpi colorati ha vinto premi in tutto il mondo, Debora Cherrys dalla Spagna con il tuo stile NeoTraditional, FatyTattoo con il suo stile particolare fatto di unicorni, bamboline e pupazzetti colorati. GLI ARTISTI Le vere star della Milano Tattoo Convention saranno come sempre i tatuatori, tutti grandi artisti nel mondo del tattoo. Fra gli stand vedremo lavorare in questa edizione: Oscar Hove, spagnolo, Il suo lavoro è principalmente blackwork giapponese surreale, che mescola temi tradizionali giapponesi con opere surrealiste. È uno dei maggiori esponenti dello stile BlackWork a livello internazionale. Dana Bunson, tatuatore storico statunitense con oltre 50 anni di carriera alle spalle, uno dei padri precursori del tatuaggio mondiali. Stizzo, uno dei tatuatori italiani più famosi nel mondo, conosciuto e apprezzato per il suo traditional fineline. È uno dei tatuatori storici milanesi. Horizakura e Akilla, tatuatori giapponesi che tatuano con lo stile Tebori, la tecnica tradizionale giapponese che utilizza una bacchetta alla cui estremità sono fissati degli aghi.

Idealista: maggioranza case in affitto supera 60 metri quadrati

Idealista: maggioranza case in affitto supera 60 metri quadratiRoma, 23 gen. (askanews) – La tipologia più diffusa delle case in affitto è quella compresa tra 60 e 100 m2 (42,3%); i tagli medio-piccoli costituiscono la seconda tipologia più diffusa con il 31,3% dello stock disponibile, mentre gli appartamenti di meno di 30 m2 rappresentano appena il 2% del campione. E’ quanto emerge dall’ultima analisi condotta dall’Ufficio Studi di idealista sulle attuali disponibilità abitative nel portale. Nel dettaglio, Roma (40,3%) segue la tendenza italiana con più stock tra i 60 ed i 100m2; mentre a Milano prevalgono tagli più piccoli tra i 30 ed i 60m2 (40%). “Nonostante la persistente sfida dell’offerta, con particolare riguardo agli appartamenti di dimensioni contenute, come i monolocali, che rimangono la categoria più richiesta in relazione alla reale disponibilità sul mercato, si intravede qualche segnale di cambiamento”, osserva Vincenzo De Tommaso, Responsabile dell’Ufficio Studi di idealista. “Nel corso dell’ultimo trimestre dell’anno scorso, abbiamo osservato un aumento significativo del 5% nell’offerta di abitazioni in affitto rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo cambio di tendenza rappresenta un’importante inversione rispetto al declino costante osservato dal 2019, durante il quale il mercato ha subito una drastica diminuzione del 42% dell’offerta residenziale destinata alla locazione. Il recente aumento potrebbe suggerire una ripresa del settore degli affitti tradizionali e un significativo miglioramento nell’accessibilità alle possibilità di locazione”. A Milano, solo il 3,6% delle abitazioni in locazione sono miniappartamenti (meno di 30 metri quadrati), mentre il 40% ha una superficie compresa tra 30 e 60 metri quadrati e il 38,3% tra 60 e 100 metri quadrati. Solo l’11,9% delle case in affitto misura tra 100 e 150 metri quadrati, mentre il 6,3% supera questa soglia. A Roma, l’1,9% delle abitazioni in locazione ha dimensioni inferiori a 30 metri quadrati rispetto all’offerta totale, mentre il 27,8% ha una superficie compresa tra 30 e 60 metri quadrati. Il 40,3% delle abitazioni si colloca tra 60 e 100 metri quadrati, l’18,5% tra 100 e 150 metri quadrati, mentre l’11,6% supera i 150 metri quadrati.

Arisa a Colpo di Coda parla dei suoi cani: “Titti e Nino salvifici”

Arisa a Colpo di Coda parla dei suoi cani: “Titti e Nino salvifici”Roma, 23 gen. (askanews) – “Sono due esserini molto dolci, possiamo dire salvifici”: lo ha detto Arisa intervenendo nel corso dell’ultima puntata di Colpo di Coda su Rai Radio 2 parlando dei suoi due cagnolini.

Ai microfoni del programma, una finestra dedicata al mondo degli animali all’interno di Grazie dei Fiori con Pino Strabioli e Alessandra Zavoli, in onda ogni sabato su Rai Radio 2 alle 19 e visual sul canale 202, la cantante ha confessato: “Mi fanno tanto bene, mi tengono compagnia e mi portano in una dimensione in cui sono un po’ mamma e un po’ bambina. È bello condividere le mie giornate con esserini che hanno un livello di purezza e un serbatoio d’amore infinito. Avere cani significa anche socializzare, anche se non mi è mai capitato di rimorchiare grazie a loro… Ma alla mia ex tata sì, ha trovato il fidanzato al parco”, ha aggiunto scherzando Arisa.

Oscar 2024, Oppenheimer di Nolan guida la corsa con 13 candidature

Oscar 2024, Oppenheimer di Nolan guida la corsa con 13 candidatureRoma, 23 gen. (askanews) – Oppenheimer domina con 13 nomination la corsa agli Oscar la cui notte di Hollywood sarà celebrata il prossimo 10 marzo. Basato sulla biografia Robert Oppenheimer, il padre della bomba atomica di Kai Bird e Martin J. Sherwin, il film di CHristopher Nolan racconta la vita del fisico teorico statunitense J. Robert Oppenheimer. La storia si concentra prevalentemente sugli studi di Oppenheimer, sulla sua direzione del progetto Manhattan durante la seconda guerra mondiale e sulla sua caduta in disgrazia a causa della sua audizione di sicurezza del 1954. Povere Creature! di Yorgos Lanthimos è arrivato secondo con undici nomination compresa la quarta per la protagonista Emma Stone che ha già vinto l’Oscar per La La Land. Al terzo posto con dieci candidature Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese, davanti a Barbie con otto seguito dalla pellicola diretta e interpretata da Bradley Cooper su Leonard Bernstein, intitolata Maestro, che ottiene 7 nomination, e da The Holdovers (5 candidature). Nella categoria Miglior Film troviamo anche American Fiction, Anatomia di una caduta, Past Lives e La zona di interesse. Grande entusiasmo per il successo di Io Capitano, candidato ufficiale dell’Italia al Miglior Film Internazionale dell’edizione 2024. La pellicola di Garrone gareggerà con Perfect Days, Society of the Snow, The Teacher’s Lounge e La zona di interesse.

Bce, il primo taglio dei tassi ora è atteso a giugno o luglio

Bce, il primo taglio dei tassi ora è atteso a giugno o luglioRoma, 23 gen. (askanews) – Il primo taglio dei tassi di interesse da parte della Bce arriverà tra fine primavera e inizio estate, giugno o luglio: è il parere diffuso tra un cospicuo numero di analisti, in vista del Consiglio direttivo dell’istituzione che inizierà domani, per concludersi con la riunione formale giovedì mattina. Al termine della quale, alle 14 e 15 italiane, verranno annunciate le decisioni di politica monetaria. Mezz’ora dopo la presidente, Christine Lagarde terrà la tradizionale conferenza stampa esplicativa.

Nelle ultime fasi del 2023 i mercati si erano spinti a ipotizzare tagli ai tassi già a inizio primavera, qualcuno addirittura a marzo. Ma in ripetute occasioni, e in maniera più esplicita la scorsa settimana, sia Lagarde, sia altri esponenti della Bce hanno sostanzialmente smentito queste speculazioni, spingendo la palla in avanti. L’aspetto chiave su cui è stato messo rilievo è quello delle dinamiche salariali: se queste ultime dovessero mostrare forti spinte, tali da apparire come effetti secondari della passata alta inflazione, potrebbe crearsi un nuovo problema per la Bce. Questa incognita si definirà con la tornata negoziale che si svolge nei primi mesi dell’anno e i cui risultati potrebbero essere chiari appunto a fine primavera.

A quel punto i banchieri centrali dell’eurozona potrebbero avere davanti un quadro tale da renderli più sicuri di sé nel ritenere che l’inflazione rientrerà al valore obiettivo del 2% nel 2025. E nulla ostacolerebbe un taglio del costo del danaro, che dopo gli aumenti da 450 punti base decisi nei mesi scorsi resta a livelli decisamente restrittivi nell’eurozona, dove l’inflazione è scesa sotto il 3%. Tuttavia la questione potrebbe risultare non così semplice, specialmente se il quadro dell’economia non dovesse migliorare come indicato dallo scenario previsionale di base. E in questo ambito Claudia Fontanive-Wyss, Portfolio Manager di Vontobel osserva come la dinamica degli aggregati monetari sia diventata negativa nell’eurozona e negli Stati Uniti. “Questo dato è restrittivo. Pertanto, l’attuale orientamento di politica monetaria potrebbe essere ancora più restrittivo e non è da escludere del tutto un taglio prima di giugno”.

In pratica la Bce potrebbe ritrovarsi con una linea più dura del dovuto. Ad ogni modo, aggiunge Fontanive-Wyss, l’aggiornamento delle previsioni della Bce a marzo “fornirà probabilmente migliori indizi sulla tempistica del primo taglio”. Un altro fattore di rischio, ma in senso opposto, cioè di ulteriori spinte all’inflazione, è rappresentato dagli attacchi dei gruppi miliziani di Houthi nello Yemen contro le navi in transito da e per il Canale di Suez. Ma su questo ad oggi non si sono verificati impatti nemmeno lontanamente paragonabili a quelli delle strozzature alle catene globali dei mesi passati.

Così come con la guerra di Israele contro i terroristi di Hamas, non è avvenuto nulla di analogo sui prezzi di petrolio e gas rispetto a quanto si è visto a seguito della guerra in Ucraina e delle sanzioni contro le forniture dalla Russia. Tornando ai rischi di debolezza dell’economia, un elemento che resta sotto osservazione è il concetto di “trasmissione monetaria”. Non è infatti chiarissimo quanto della stretta operata dalla Bce si sia già trasmesso all’economia e reale e quanto resti da “scaricarsi”. Guardando al canale del credito bancario, l’indagine dell’Eurosistema pubblicata oggi mostra che questa trasmissione, che avviene con un certo ritardo, sembra ancora in corso: nel quarto trimestre 2023 in media le banche hanno continuato a inasprire i criteri di concessione di prestiti e prevedono di farlo ulteriormente in questo inizio d’anno. Secondo gli analisti di Ing ne derivano “prospettive piuttosto deboli per gli investimenti”. E questo conferma lo scenario di un taglio dei tassi più avanti da parte della Bce. Sul quando resta l’interrogativo. In tutto questo il direttorio giunge mentre su Lagarde è stato pubblicato un sondaggio decisamente negativo dal sindacato del personale della Bce, l’Ipso, secondo il quale tra i dipendenti serpeggia un forte malcontento per la sua conduzione dell’istituzione. Specialmente per il suo continuo sconfinare su questioni che non appartengono strettamente alla politica monetaria. Giovedì la conferenza stampa della presidente si terrà alle 14 e 45.