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Pd in ‘conclave’ a Gubbio, mentre si ‘affaccia’ duello tv Meloni-Schlein

Pd in ‘conclave’ a Gubbio, mentre si ‘affaccia’ duello tv Meloni-SchleinGubbio (Pg), 18 gen. (askanews) – La notizia che stamattina si sono avviate le interlocuzioni tra i rispettivi staff per il duello Tv, in vista delle elezioni europee, tra la premier Giorgia Meloni e la segretaria del Pd Elly Schlein arriva mentre ha preso il via il ‘conclave’, a porte chiuse, dei deputati Dem nel Park hotel ai Cappuccini, l’ex convento trasformato in albergo con Spa a Gubbio. Un momento per “fare squadra e per confrontarci”, ha spiegato la capogruppo Chiara Braga, che si ferma il tempo di una battuta con i giornalisti: “se lo facesse anche il Governo – sottolinea – forse farebbe meno fesserie e capirebbe meglio il mondo che abbiamo davanti, il Paese reale”.

Ma la domanda che continua a rimbalzare, in vista delle elezioni europee, è se Elly Schlein si candiderà o meno. Lei non ha sciolto la riserva e al momento l’ordine di scuderia per i fedelissimi è quello del silenzio. Certamente peserà anche la decisione della premier Giorgia Meloni sulla sua candidatura come capolista di Fratelli d’Italia. Chissà se Schlein scioglierà la riserva il 27 gennaio quando sarà a Cassino, per il giorno della memoria, prima tappa della campagna elettorale. Ai cronisti che chiedono se il conclave porterà una fumata bianca sulla Schlein, Matteo Orfini risponde con ironia: “non fumeremo, potremo bere un buon bicchiere di vino rosso”. E poi, sulla decisione di riunirsi a Gubbio rimarca: “Si poteva fare anche a Montecitorio ma quello non è un clima che consente il dialogo, lo spirito di gruppo e lo stare insieme è sempre utile”. Un deputato un po più feroce, off the record commenta: “ogni giorno cambia versione. Non so dire dove si fermerà la pallina. Se fossi in lei mi candiderei”. Romano Prodi, nei giorni scorsi, l’ha sconsigliata di candidarsi, tanto meno in cinque circoscrizioni. Oggi, in un’intervista Andrea Orlando l’ha sollecitata: “i pro e i contro sono ormai chiari”. Dunque “decida”. E sempre di oggi è la lettera di un nutrito gruppo di donne del partito, tra cui le senatrici Valeria Valente e Simona Malpezzi che evidenziano le “molteplici conseguenze negative” che l’ipotesi candidatura avrebbe sulle “candidature femminili e sull’immagine complessiva del Pd”.

Due i panel della giornata di oggi. “Dove va il mondo. Tra guerre e pace, l’Europa di Ventotene” e “La destra al potere: tra propaganda e sogni di egemonia”. Domani la terza sessione “Un patto tra generi e generazioni, un’altra idea di futuro” con il commissario Ue al Lavoro e ai Diritti sociali Nicolas Schmit, che sarà presto il candidato dei socialisti europei per la presidenza della Commissione Ue. Federico Fornaro azzarda: “è per alzare lo sguardo”. Alla Schlein l’intervento conclusivo del seminario, sarà però una toccata e fuga. La segretaria è attesa domani mattina e parlerà alle 11,30, ma ha già in programma di rimontare in macchina per andare a Cantiano, nelle Marche, dove alle 12,30 incontrerà il sindaco del Paese colpito dall’alluvione del 2022.

I lavori del ‘conclave’ si svolgono nella Sala Capogrossi dell’hotel, tra gli splendidi affreschi del pittore romano, famoso per le sue ‘forchette’, che era spesso ospite dell’ex convento negli anni ’70. Una sala che ha una capienza di 200 posti in comode poltrone rivestite in alcantara rosso. Dei 69 deputati del gruppo a Montecitorio, ne mancano circa una decina, “tutti giustificati per impegni istituzionali o parlamentari” assicurano dal gruppo. Enrico Letta è all’estero e Stefano Vaccari impegnato con il gran Giurì della Camera sullo scontro Meloni-Conte in merito al Mes. Tra gli assenti l’ex ministro Lorenzo Guerini, l’ex ministra Paola De Micheli e Chiara Gribaudo. I deputati Dem sono arrivati a Gubbio, chi a bordo delle proprie auto, chi con un pulmann partito dal centro di Roma, in versione gita scolastica, tra chiacchiere e canti. A dare il ‘là’ Toni Ricciardi. Arturo Scotto riferisce che la “compilation” è stata tutta “italiana”. L’ultima canzone intonata, ha riferito Gianni Cuperlo, è stata ‘Perdere l’amore di Massimo Ranieri. A chi gli domanda se era seduto dietro o davanti, ha risposto sorridendo: “dove mi mettono sto”…

Stasera il menù del Park hotel prevede pasta di campo e vitello all’eugubina. Domani con la Schlien forse si capiranno meglio i contorni de ‘la carte’ politica.

Ue, ok Pd a candidatura Pse Nicolas Schmit a presidenza Commissione

Ue, ok Pd a candidatura Pse Nicolas Schmit a presidenza CommissioneRoma, 18 gen. (askanews) – Il Pd ha inviato al PSE una lettera di supporto alla candidatura di Nicolas Schmit come candidato alla Presidenza della Commissione Europea per la famiglia socialista e democratica. La presentazione della sua candidatura è attesa al Congresso dei Socialisti, previsto a Roma i primi di marzo. Lo ha fatto sapere il Nazareno. Il Commissario europeo lussemburghese per il lavoro e i diritti sociali ha ricevuto il supporto dei principali partiti del PSE: tra gli altri l’SPD tedesca, il PSOE spagnolo, il PS portoghese e francese.

“Con il suo impegno in Commissione Schmit – sottolinea il Nazareno- ha contribuito in questi anni a rafforzare l’Europa sociale, con conquiste significative come il primo strumento europeo SURE per gli ammortizzatori sociali, l’approvazione della direttiva sul salario minimo, e quella sui diritti dei lavoratori delle piattaforme”.

Renzi,Casini e Sbarra rilanciano eredità “Sinistra sociale”

Renzi,Casini e Sbarra rilanciano eredità “Sinistra sociale”Roma, 18 gen. (askanews) – Il dibattito sembrerebbe avere un tono accademico, una discussione sulla “Sinistra sociale”, che è il titolo del libro di Giorgio Merlo dedicato alla componente progressista del mondo cattolico, ma la riflessione – inevitabilmente – diventa spunto ragionamenti molto attuali che finiscono, nemmeno troppo velatamene, per mettere in discussione l’attuale assetto politico italiano. Alla presentazione del volume partecipano Matteo Renzi e Pier Ferdinando Casini, il leader Cisl Luigi Sbarra, monsignor Luigi Paglia e Gianfranco Astori, consigliere per l’informazione del presidente Sergio Mattarella e dagli interventi emerge un forte richiamo a non disperdere e, se possibile, a riprendere gli insegnamenti di quel filone politico.

Perché, come premette Merlo, “la sinistra sociale non è stata solo una delle tante correnti della Dc, questa area politica e culturale storicamente ha rappresentato un pezzo della società italiana. Rappresentava interessi legittimi, il mondo del lavoro, le Pmi i ceti popolari e aveva una straordinaria valenza politica”. Niente a che fare con “la politica delle mance” praticata negli ultimi tempi da molti governi. Astori ricorda per esempio la “visione multi-lateralista in politica estera”, aggiungendo che “il tema della pace è uno dei temi che potrebbe caratterizzare oggi una responsabilità di lettura di quanto oggi avviene”. Quindi, sottolinea un tratto caratteristico della sinistra sociale, “l’affermazione delle autonomie – locali, culturali, funzionali – l’affermazione del principio della libertà” e richiama “le battaglie democratiche realizzate in questo paese, a partire dal governo Tambroni che vide Pastore dimettersi, i ministri della sinistra democristiana dimettersi immaginando che si andava verso una involuzione democratica del nostro paeseà In tutte quelle occasioni avete trovato gli uomini della sinistra cattolica pronti a difendere la Costituzione”.

Del resto, sottolinea monsignor Paglia, “il cristianesimo per sua natura è sociale. Purtroppo non è stato così nel continuo degli anni. La Chiesa ha il compito di fermentare l’intera società, perché chiesa e società si co-appartengono”. Ma, lamenta, “manca oggi in Italia una visione del paese che unisce e susciti passioni collettive” e nonostante ciò “i cattolici in Italia restano un punto di forza”. Il leader Cisl Sbarra denuncia come oggi “il sistema” sembri “un gigantesco ring in cui ci si affronta a colpi di battute anziché invece misurarsi sul terreno dei contenuti e delle scelte. Prevale la contrapposizione fine a sé stessa, ognuno pensa a rafforzare i propri recinti senza guardare all’interesse generale. In questo senso sì che servirebbe un vero protagonismo al centro dell’area politica nel segno di una moderazione che consenta di intercettare questo disagio diffuso che c’è nel paese”. In questo senso auspica un “sindacato che rifugge il populismo sociale e che si assume la responsabilità delle scelte giuste anche quando non sono popolari nei sondaggi” ed evoca un “nuovo e moderno patto sociale per la crescita, la sviluppo”.

Un grande equivoco, secondo Renzi, è quello indotto “dai 5 stelle”, l’idea che la discussione debba essere “tutta sul tema della povertà. Solo sulla povertà. Mia impressione è che la vera emergenza sociale oggi non sia la povertà. Non è mai diminuita come in questa stagione della storia del mondo. La questione sociale di oggi è che il ceto medio sta sparendo e non se ne parla più. Dov’è un luogo in cui si discute di queste cose? Non c’è!”. E, avverte rivolto ad Arturo Parisi presente in sala, “il Pd che avete costruito voi non c’è più, perché non c’è l’atto costitutivo che erano le primarie. Oggi la classe dirigente del Pd sembra uscita – lo dico col massimo rispetto – più da un collettivo dell’occupazione studentesca…”. Sarebbe però un errore immaginare di riportare in vita la Dc, avverte Casini. “Merlo ha ottenuto un grande risultato: avviare una riflessione. Il lascito della Dc è uno, una democrazia inclusiva. Questo è stato possibile anche grazie al ruolo della sinistra sociale nella Dc”. Il punto è che “la Dc muore ma vince”, perché alcuni suoi valori portanti sono diventati patrimonio comune, dall’approccio interclassista ai problemi alla collocazione internazionale del Paese. “Merlo dice che è stato fondamentale il ruolo di una sinistra sociale che ha contestato idea che il monopolio del mondo del lavoro possa essere portare avanti dalla sinistra. La sinistra sociale ha avuto un merito enorme, soprattutto in ordine a conquiste sociali su cui è stata sprone”.

Ma, conclude l’ex presidente della Camera, “la cosa più assurda e che mi rattrista di più è quando vedo certi tentativi di cui parlano i giornali ‘rifacciamo la Dcà’ Le grandi storie possono affrontare tutto, anche l’oblio, ma non il ridicolo”.

Governo,Calenda:credo ci sarà una crisi, vedremo risposta Meloni

Governo,Calenda:credo ci sarà una crisi, vedremo risposta MeloniBologna, 18 gen. (askanews) – “Non so oggettivamente prevedere” se questo governo cadrà a breve. “L’amore per il potere è un grande collante quindi può darsi che restino su. Però credo che ci sarà una crisi: bisogna vedere a questa crisi come risponde la Meloni”. Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, a margine della presentazione a bologna del suo nuovo libro “Il Patto. Oltre il Trentennio Perduto”.

“Penso che sta succedendo quello che è sempre successo con tutti i populisti – ha aggiunto Calenda -: promettono troppo, quando vanno al governo non mantengono niente, la gente si rompe le scatole, occupano ogni spazio televisivo possibile, saturano le persone, gli dicono che tutto va bene e che un anno fa invece era tutto un disastro”. Ma “la gente si rompe e a un certo punto li molla: è l’eterno ritorno dell’uguale, è sempre uguale, l’abbiamo visto con Salvini e con i Cinquestelle, va avanti così da sempre”.

Pallavolo, SMI e Aeroitalia nuovi co-main sponsor di Roma Volley Club

Pallavolo, SMI e Aeroitalia nuovi co-main sponsor di Roma Volley ClubRoma, 18 gen. (askanews) – La squadra di serie A1 di volley femminile, Roma Volley Club, ha presentato a istituzioni, media e cittadinanza i nuovi co-main sponsor per la stagione 2023/24 in serie A1. SMI Technologies and Consulting, da sempre a sostegno dello sport con il quale condivide i valori fondanti di rispetto, collaborazione, integrazione e appartenenza ha scelto di sposare questo ambizioso progetto sportivo con grande entusiasmo. PMI innovativa con circa 100 dipendenti e specializzata in consulenza tecnologica avanzata per aziende e pubblica amministrazione, è la capogruppo del neo nato SMI Group.

Aeroitalia, una delle compagnie aeree in maggior crescita, con rotte che coprono i principali scali italiani e diverse rotte internazionali, già flying partner della squadra di Roma, ha deciso di ampliare il proprio supporto nel corso della stagione. La conferenza, presentata da Giuseppe Baratta, speaker delle nazionali di pallavolo italiane, ha visto la partecipazione delle giocatrici e dello staff tecnico della Roma Volley Club, che hanno mostrato alla folta platea presente la maglia da gioco con i nuovi loghi degli sponsor. Cesare Pizzuto, CEO di SMI Technologies and Consulting: “Da sempre, in SMI crediamo che l’impresa non sia solo un motore economico, ma un vero e proprio soggetto sociale, con una responsabilità che va oltre i bilanci. Nel nostro modo di vedere le cose, il successo economico e la sostenibilità sociale si intrecciano indissolubilmente. La comunità non è un insieme anonimo di individui, ma una famiglia allargata che cerchiamo di nutrire e sostenere con azioni concrete. La città di Roma, che ci ha visti nascere e crescere, è il cuore pulsante della nostra comunità. È qui che ogni giorno mettiamo radici più profonde, e qui che vogliamo lasciare un segno positivo, un’eredità di crescita e prosperità. Ecco perché abbiamo scelto di investire nella vitalità del nostro tessuto urbano attraverso lo sport, straordinario veicolo di valori, passione e coesione sociale. Sostenere la squadra Aeroitalia SMI Roma Volley è per noi un onore e una scelta naturale. Non solo perché rappresenta l’eccellenza sportiva, ma perché incarna i valori e l’energia della nostra città e della nostra impresa. Inizia oggi la nostra avventura sulle maglie della squadra che rappresenta Roma nella serie A1 del campionato di pallavolo femminile: felici e onorati di spiccare il salto sopra la rete insieme a voi, donne della Capitale”.

Andrea Nastasi, Marketing & Communication Manager di Aeroitalia: “Siamo estremamente lieti di associare il nostro nome a quello della squadra femminile della Volley Roma. Questa nuova fase rappresenta non solo un’espansione significativa della nostra collaborazione, ma anche una celebrazione dei valori comuni dello sport e dello spirito di squadra che ci guida ogni giorno e che accomuna le nostre realtà”. Pietro Mele, Presidente Aeroitalia SMI Roma: “Siamo grati a SMI e Aeroitalia per la fiducia dataci e per il supporto fondamentale per questa stagione. Abbiamo costruito un progetto che vuole portare Roma ai vertici del campionato italiano di pallavolo e possibilmente anche a competere a livello internazionale. Tutto questo non si fa in un solo giorno, ci vuole tempo, pazienza, lungimiranza, supporto e idee chiare. Abbiamo giocato un girone di andata fantastico, ci siamo qualificati per la prima volta ai quarti di finale di Coppa Italia di serie A1, grazie a queste straordinarie atlete e a uno staff tecnico eccellente. Era molto importante che tanto lavoro venisse premiato anche dall’arrivo di un main sponsor, abbiamo fatto meglio, ne abbiamo due. Un grazie anche a tutti gli altri sponsor perché, siamo convinti, che una rete di sponsor di alto livello sia fondamentale per creare un network virtuoso che beneficerà la squadra e anche tutte le aziende che ci sostengono”.

Alessandro Onorato, Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale: “Per tornare a scalare i vertici nazionali delle classifiche dello sport nella pallavolo e nel basket è necessario uno sforzo economico da parte delle imprese. Ringraziamo questi due nuovi sponsor per l’impegno. Sono certo che una maggiore collaborazione in tal senso favorirà lo sviluppo delle società sportive romane”. Luciano Cecchi, Vice Presidente FIPAV: “C’è una crescita eccezionale con percentuali altissime soprattutto nelle prime fasce d’età. Ricaduta eccezionale degli europei della scorsa estate in nove città italiane, esperienza della quale ora raccogliamo i frutti, soprattutto qui nel Lazio, superati 30mila tesserati agonistici, senza considerare chi pratica la nostra disciplina nelle prime fasce d’età. Sport e Salute, prima delle festività natalizie, ci ha collocato dopo il calcio nei contributi che il Governo assegna allo sport, un riconoscimento che va nella direzione non solo nel numero dei tesserati, ma sulla base anche dei risultati sportivi e della qualità delle attività promozionali della federazione per le attività che confluiscono poi in quella di vertice, oggi rappresentata qui dalla Roma Volley che negli ultimi anni ha assunto un ruolo importante per la città di Roma. Una squadra leader. Grazie poi al Comune per aver regalato una casa a questa squadra. Lo sport dovrebbe avere tutte le istituzioni al proprio fianco, non sempre è così, perché qualcuna va solo in direzione del calcio. Per la squadra i complimenti al mister che conosco da tantissimi anni. Ma soprattutto a queste ragazze che all’inizio nessuno pensava, dopo una cavalcata di A2, potessero disputare un buon campionato. Ora siamo al giro di boa, le flessioni possono esserci, ma sono sicuro che le ragazze si riprenderanno. Con la guida di una capitana come Bechis raggiungerete sicuramente altri obiettivi”.

Roberto Mignemi, Direttore Generale della squadra di volley femminile Aeroitalia SMI Roma: “Mi aggiungo ai ringraziamenti. Vorrei però sottolineare l’importanza e la centralità per questo progetto di avere una casa, nel cuore della zona sportiva di Roma in cui possiamo giocare le nostre partite. Avere avuto l’onore di poter disputare la prima partita ufficiale nel rinato Palazzetto dello Sport di Piazza Apollodoro, il Pala Tiziano per molti romani, ha un significato profondo. Devo, ancora una volta, dare merito a Roma Capitale e soprattutto ad Alessandro Onorato di aver reso tutto questo Zétema, di averci dato fiducia e di aver lavorato con tutti i tecnici e lo staff del comune e poi di Zétema perché potessimo giocare il campionato di A1 al Palazzetto. Il pubblico sta rispondendo meravigliosamente, abbiamo quasi 2.000 spettatori di media e abbiamo già registrato due sold-out, possibilmente domenica ci sarà il terzo. Ringrazio LUISS Basket e Oxygen Basket perché insieme a Zétema stiamo cercando di trovare le migliori sinergie per ottimizzare l’utilizzo dell’impianto e renderlo sempre più idoneo all’alta competizione”.

Tim: cda presenterà una propria lista per rinnovo, propone 9 componenti

Tim: cda presenterà una propria lista per rinnovo, propone 9 componentiMilano, 18 gen. (askanews) – Tim ha avviato l’iter per la presentazione di una lista del consiglio uscente per il rinnovo del board del gruppo in vista dell’assemblea di aprile, dando mandato al presidente Salvatore Rossi – che ha già comunicato di non volersi ricandidare – di coordinare le attività propedeutiche alla presentazione di una lista di candidati. A tal riguardo, propone che i componenti del futuro cda scendano a 9 dagli attuali 15.

Il consiglio – si legge in una nota del gruppo Tim – ritiene opportuna, anche alla luce degli esiti della board review, una riduzione del numero dei suoi componenti rispetto a quello attuale di 15 amministratori, coerentemente con il trend di lungo periodo in società comparabili, con la prassi in atto in varie società quotate di grandi dimensioni e con l’opportunità di un contenimento dei costi vivi della governance societaria. In particolare, in considerazione dell’evoluzione prospettica dell’attività della società e del suo perimetro di business conseguente all’esecuzione del piano di delayering, appare adeguata la nomina di un board di 9 componenti. Inoltre, spiega Tim, proprio in considerazione della necessità di dare continuità alle azioni in corso in un passaggio molto delicato e unico di cambiamento della realtà societaria, il cda ha deciso all’unanimità di avvalersi della facoltà, ai sensi di Statuto ed in conformità alla best practice, di presentare una propria lista che ambisce a essere di maggioranza, come già avvenuto in occasione del precedente rinnovo.

Per preparare la lista, il cda ha deciso di dotarsi di un’apposita procedura (disponibile sul sito www.gruppotim.it) in linea con gli orientamenti espressi dall’Autorità di vigilanza e con le migliori prassi. Il processo passerà per un’iniziale fase di sondaggio dell’azionariato e dei rappresentanti del mercato, avente esclusivamente a oggetto i profili quali-quantitativi di composizione del consiglio, in coerenza con la engagement policy della società, per procedere, dapprima, alla definizione di tali profili e alla stesura di una prima e ampia lista di possibili candidati e, infine, di una short-list, con il supporto tecnico di un consulente di executive search. Il coordinamento delle attività è stato affidato al presidente Rossi, in quanto figura indipendente e super partes e che peraltro ha già comunicato di non volersi ricandidare. A lui spetterà inoltre il compito di tenere costantemente aggiornato sull’avanzamento del processo il cda, il quale assumerà tutte le determinazioni di competenza, con il supporto del Comitato per le nomine e la remunerazione.

Regionali,Meloni sente al telefono sia Salvini che Tajani

Regionali,Meloni sente al telefono sia Salvini che TajaniRoma, 18 gen. (askanews) – La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, secondo quanto si apprende da fonti parlamentari, ha sentito oggi telefonicamente i suoi due vice. Al centro della telefonata con Matteo Salvini e di quella con Antonio Tajani, ancora il nodo delle prossime elezioni regionali.

Oggi, attraverso il vice segretario Andrea Crippa, la Lega ha sostanzialmente mollato la candidatura di Solinas e confermato che il candidato unitario sarà Paolo Truzzu, voluto da Fdi. Il nodo adesso è diventato la Basilicata: Salvini vuole che si ridiscuta anche la candidatura in quella Regione dove potrebbe piazzare il ‘suo’ Pasquale Papa, ma Forza Italia non intende cedere sull’uscente Vito Bardi. Tra le ipotesi, anche quella di candidare un civico.

Mattarella: la formazione non è fatto individuale ma bene comune

Mattarella: la formazione non è fatto individuale ma bene comuneRoma, 18 gen. (askanews) – L’investimento nella formazione “è un investimento per il futuro del nostro Paese. La formazione non è mai un fatto individuale: è una res publica, è questione della comunità, è davvero un bene comune”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella intervenendo in Quirinale all’incontro con i vincitori dell’ottavo corso-concorso della Scuola nazionale dell’amministrazione.

“Ed è questa, in effetti, la ragione più profonda per la quale merita apprezzamento l’esistenza di una Scuola Nazionale dell’Amministrazione di livello elevato, che cura la formazione pubblica, quella iniziale e quella continua. In questa direzione si inseriscono anche le iniziative che la Scuola sta promuovendo e che poc’anzi la Presidente ha delineato. La formazione, di cui poc’anzi il ministro ha richiamato l’importanza, evoca un processo: quello del “far prendere forma” – ha sottolineato il Capo dello Stato -. Si tratta di un processo che non si conclude nella fase iniziale ma che richiede di esser curato e ripreso lungo tutta la carriera professionale. Ne fa parte l’esperienza sempre più profonda che viene acquisita con gli anni”.

Trent’anni fa finì la Dc, al centro cresce voglia Balena bianca

Trent’anni fa finì la Dc, al centro cresce voglia Balena biancaRoma, 18 gen. (askanews) – La guerra sul simbolo che di tanto in tanto si riattizza, la lotta per il nome, la disputa sull’eredità politica, il fiorire, in trent’anni, di numerosi esperimenti di rassemblement – tutti finiti male – ispirati alla “Balena bianca”: la storia della Democrazia cristiana, sciolta il 18 gennaio 1994, è la storia dell’Italia. Tanto da continuare ad esserlo perfino dopo che la Dc ha smesso ufficialmente di esistere.

Non è, infatti, questione di “cespugli”, frammenti del vecchio partito, spesso in cerca d’autore, per i quali, nella seconda Repubblica, l’allora potente Francesco Storace aveva auspicato “il diserbante”, ma di una vocazione mai doma a rappresentare il centro moderato e riformatore. Vocazione di cui molti si sono fatti interpreti fino all’autodistruzione. Ultimo caso, ben noto alle cronache, il fallimento del Terzo Polo di Matteo Renzi e Carlo Calenda. Eppure, un po paradossalmente, nel trentesimo anniversario dello scioglimento della Dc, confluita nel Partito Popolare ad opera del suo ultimo segretario Mino Martinazzoli, torna quanto mai attuale il motto di un vero comunista, Mao Tse-tung: “Grande è la confusione sotto il cielo, la situazione è eccellente”. Propizia, insomma. Anche se la modernità sembra declinarsi sempre più ferocemente in un rigido manicheismo in politica e nella società (“I social – scriveva giorni fa lo scrittore Jonathan Bazzi – sono l’arte della guerra. Tu sei il male, io il bene. E più questo meccanismo si inasprisce, più aumentano i like”) la voglia di “Balena bianca”, ovvero di un corpo enorme capace di tenere tutto dentro, cresce. Sarà per questo che proprio oggi Gianfranco Rotondi, eletto con Fratelli d’Italia, ha annunciato la rinascita della Dc: si chiamerà “Democrazia cristiana con Rotondi”, il tesseramento è aperto, non avrà nel simbolo lo scudocrociato – già appannaggio dell’Udc -, ma una balena bianca, omaggio all’ultimo segretario Arnaldo Forlani, recentemente scomparso, che fece propria, nel discorso dopo la sua elezione, l’espressione coniata dal giornalista Giampaolo Pansa.

Primo banco di prova le elezioni regionali in Sardegna, mentre per le Europee ci si dovrà confrontare con Giorgia Meloni. Perché, ha sottolineato Rotondi, nonostante i tentativi di “riscrivere la storiografia di una Dc tutta a sinistra la maggioranza dei suoi dirigenti erano moderati, anticomunisti”. Con Meloni, dunque, “la cui idea di destra popolare è il prodotto più vicino alla Dc”, ha chiosato. Ma non basta. Beppe Fioroni, uscito mesi fa dal Pd schleineriano ha chiesto, in un’intervista di pochi giorni fa ad Avvenire, di tornare ad abitare il centro visto che il Pd va a sinistra e proprio su questa linea sabato prossimo si ritrovano a Roma varie associazioni, sotto la regia di Piattaforma popolare coordinata dall’ex senatore Ivo Tarolli. Obiettivo immediato: mettere in campo alle prossime elezioni Europee una lista unica che raccolga “tradizioni popolari, civiche, riformatrici e liberaldemocratiche, cristianamente ispirate”. Obiettivo finale: dare vita “a un partito nuovo di ispirazione cristiana, laico, aperto a credenti e non” superando il bipolarismo italiano.

L’ennesimo sogno? “No, guardi che questa nostra di sabato è la cosa più strutturata e organica che mai sia stata messa in campo – spiega Tarolli -, non è un semplice ritrovarsi: abbiamo fatto un centro studi con decine di docenti di dieci università italiane, abbiamo fatto il tavolo paritario, discusso sul territorio con decine di incontri. Arriviamo al rassemblement con un pensiero unico e condiviso”. E con una prospettiva a due cifre: messa insieme la galassia del mondo cattolico arriva “alla ragionevole ipotesi del 10-12%. Significa: 60-80 parlamentari, c’è spazio per tutti – osserva Tarolli – a condizione che si accetti un processo politico nuovo” di cui sabato si dovrebbe sottoscrivere l’atto di indirizzo alla presenza di vari rappresentanti di quest’area tra cui Raffaele Bonanni, Elena Bonetti, Ettore Rosato, Mariastella Gelmini, tutta gente che “se nel rassemblement ci fosse la Bonino non ci sarebbero più loro”. Tanto per capire i confini della cosa. A cui guardano, comunque, anche socialisti da una vita come l’ex ministro Claudio Signorile. “Per quasi 50 anni democristiani e socialisti hanno governato insieme non malissimo direi, quindi – afferma -, senza proporsi cose assurde, senza pensare di fare governi, ci sono le condizioni per fare politica insieme, non credo nello spazio politico del centro ma credo ai progetti. Lo spazio oggi è quello dei riformatori, non dei riformisti. Il leader? I leader non si fanno prima, si fanno durante i processi politici. Se un leader c’è prima, di solito fa una brutta fine”.

Renzi e Calenda sono interlocutori naturali per questa creatura anche se “hanno sbagliato non perchè il Terzo Polo non abbia spazio ma perchè hanno pensato a un partito del leader e non hanno fatto altro che azzuffarsi, mentre si deve partire da un’identità di comunità”. Insomma, tira le fila Tarolli, “nel centro ci stanno potenzialmente Renzi, Calenda, Forza Italia, il punto di arrivo è il popolarismo internazionale”. Rotondi? “Chiarisca a se stesso – conclude – se intende fare il gregario o portare la cultura cristiano popolare ad essere uno degli attori della scena internazionale”. Quindi, osserva Giuseppe Matulli, ex deputato e studioso del pensiero di Aldo Moro: “Le europee potrebbero essere un banco di prova se si avesse il coraggio di sperimentare finalmente partiti transnazionali, dopo aver espresso valori ed obiettivi”.

Padel, a Goteborg in Svezia si apre stagione Fip Promises

Padel, a Goteborg in Svezia si apre stagione Fip PromisesRoma, 18 gen. (askanews) – Il padel guarda al futuro anche nella stagione 2024. A Goteborg in Svezia si apre il circuito Fip Promises, che la Federazione Internazionale Padel dedica alle nuove generazioni. Si parte dal Paese scandinavo, che esprime un movimento in grande espansione, come ha dimostrato il secondo posto della squadra maschile agli ultimi Fip Juniors World Padel Championships disputati a novembre ad Asuncion, in Paraguay, alle spalle della Spagna.

Quattro – ricorda una nota – i tabelloni in programma, tutti con la formula del Round Robin: Under 14, Under 16 e Under 18 maschile, Under 14 femminile. Arriveranno al Bon Padel atleti anche dalla Norvegia e dalla Danimarca, ma anche una coppia spagnola, quella formata da Carlos Garcia-Alix Alarcon e Iker Rodriguez Soto. “Con il primo Promises dell’anno in programma in Svezia torna la straordinaria ‘culla del talento’ della Fip, il Promises FIP Tour 2024, il circuito nel quale i migliori giovani di tutto il mondo si impegnano con l’obiettivo di diventare i campioni di domani – ha commentato il presidente della Fip, Luigi Carraro – E in tal senso voglio ricordare il Fip Juniors World Padel Championships di Asuncion in Paraguay dello scorso novembre, durante il quale i migliori ragazzi e ragazze del pianeta hanno scritto spettacolari pagine di padel, confermando la bontà del modello organizzativo delle competizioni giovanili FIP. Un modello che durante l’anno si riflette nei tornei Promises, con i quali i nostri giovani hanno occasione di socializzare, divertirsi, fare esperienza ed esprimere quel talento che è garanzia per il futuro. Per i ragazzi e le ragazze che vanno in campo a Goteborg e per coloro che lo faranno nei prossimi mesi il mio augurio è di non smettere mai di sognare. E di farlo, possibilmente, con la racchetta in mano”.