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Acca Larentia,opposizioni chiedono condanna da Meloni.Fdi:squallido

Acca Larentia,opposizioni chiedono condanna da Meloni.Fdi:squallidoMilano, 8 gen. (askanews) – Le opposizioni presentano interrogazioni, chiedono lo scioglimento dei gruppi neofascisti, il rispetto della Costituzione e della legge che vieta la ricostituzione del partito Fascista e l’apologia. E soprattutto cheidono parole di condanna chiare da parte della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Dal governo parla per ora solo il forzista Antonio Tajani, per condannare l’adunata neofascista e i saluti romani di Acca Larentia, in risposta ad una domanda durante una conferenza stampa.

E sempre da Forza Italia arrivano le condanne più nette, per quel che riguarda la maggioranza, insieme a quelle dell’Udc e di Noi Moderati, che sottolineano la “estraneità alla cultura del centrodestra” delle nostalgie fasciste. Da Fratelli d’Italia arriva la presa di distanza di Fabio Rampelli, che sottolinea come “iniziammo a disertare la manifestazione serale che si svolge nel Piazzale frontistante l’ex sede del Msi prima ancora che nascesse Alleanza nazionale, proprio perché già all’epoca avevamo un’altra natura e ben diversi obiettivi. Fare saluti romani non ci appartiene”. La commemorazione dei tre militanti uccisi, per quel che riguarda FdI, si svolge “la mattina del 7 gennaio con una rappresentanza ufficiale di FdI che si reca a deporre tre cuscini, mentre il pomeriggio, in perfetta coincidenza, Gioventù nazionale organizza una fiaccolata sul quadrante opposto della città, a Villa Glori”. Le opposizioni chiedono però condanne più chiare, l’intervento della magistratura e delle forze dell’ordine, e soprattutto una presa di posizione della presidente del Consiglio: “Cosa dice Giorgia Meloni?”, si chiede Elly Schlein, chefirma anche una interrogazione al governo. La stessa domanda la pone Matteo Renzi, chiedendosi se Meloni “riuscirà a dire che è sbagliato” commemorare in quel modo le vittime di Acca Larentia.

A rispondere è invece l’ufficio stampa di Fratelli d’Italia, che parla di “solita ipocrisia della sinistra”. Per il partito della premier “è dal 1978 che su quel piazzale si commemorano, anche con il rito del ‘presente’, dei ragazzi uccisi da un commando terroristico di estrema sinistra. Un caso rimasto senza giustizia. In tutto questo tempo la sinistra è stata varie volte al potere, ma finge solo oggi di scoprire la commemorazione di Acca Larenzia. Finora, anche sotto i governi PD, si è reputato di non intervenire per impedirla. Curioso – si osserva ancora dal partito di Giorgia Meloni – che la sinistra abbia cambiato idea solo ora. Utilizzare il ricordo della tragica morte di tre ragazzi ammazzati dall’odio comunista per fare bieca propaganda è squallido e vigliacco”. Una spiegazione che non soddisfa le opposizioni: il M5s presneterà un esposto in Procura, con il vice presidente della Camera Sergio Costa.

Chiara Ferragni indagata per truffa aggravata per la sponsorizzazione del pandoro. Indagata anche Alessandra Balocco

Chiara Ferragni indagata per truffa aggravata per la sponsorizzazione del pandoro. Indagata anche Alessandra BaloccoMilan, 8 gen. (askanews) – Chiara Ferragni è indagata a Milano per il caso della sponsorizzazione del pandoro Balocco nell’ambito di un’iniziativa benefica, un caso già finito nel mirino dell’Antitrust che ha inflitto all’influencer una sanzione da 1 milione di euro. L’ipotesi di reato contestata nel fascicolo di indagine aperto dagli inquirenti milanesi è truffa aggravata dalla minorata difesa, aggravante che scatta in caso di truffa effettuata attraverso mezzi telematici.

L’iscrizione dell’influencer sul registro degli indagati è scattata dopo il deposito in procura dell’informativa della Guardia di Finanza che ha “scandagliato” alcune mail scambiante tra l’influencer e l’azienda dolciaria sull’iniziativa benefica a favore dell’ospedale Regina Margerita di Torino. Oltre a quello di Ferragni, nel registro degli indagati è stata iscritta anche il nome di Alessandra Balocco, presidente e amministratore delegato dell’omonima azienda, pure lei sotto accusa per truffa aggravata.

Ex Ilva, il governo propone l’aumento di capitale. No di ArcelorMittal

Ex Ilva, il governo propone l’aumento di capitale. No di ArcelorMittalRoma, 8 gen. (askanews) – Il governo ha proposto ad ArcelorMittal di partecipare ad un aumento di capitale da 320 milioni di euro in Acciaierie d’Italia “così da concorrere ad aumentare al 66% la partecipazione del socio pubblico Invitalia” ma l’azienda si è detta indisponibile a partecipare. E’ quanto emerso nel corso dell’incontro a Palazzo Chigi con ArcelorMittal sull’ex Ilva di Taranto.

“La delegazione del Governo – si legge in una nota – ha proposto ai vertici dell’azienda la sottoscrizione dell’aumento di capitale sociale, pari a 320 milioni di euro, così da concorrere ad aumentare al 66% la partecipazione del socio pubblico Invitalia, unitamente a quanto necessario per garantire la continuità produttiva”. “Il Governo – prosegue il comunicato – ha preso atto della indisponibilità di ArcelorMittal ad assumere impegni finanziari e di investimento, anche come socio di minoranza, e ha incaricato Invitalia di assumere le decisioni conseguenti, attraverso il proprio team legale. Le organizzazioni sindacali saranno convocate dall’esecutivo per il pomeriggio di giovedì 11 gennaio”. Sull’ex Ilva “sono ore molte calde, la svolta c’è stata. Finalmente Arcelor Mittal ha dichiarato che non mette un euro per salvare l’acciaieria in Italia”, ha detto il leader della Uilm, Rocco Palombella, a Radio Rai 1, sottolineando: “Oggi questo è uscito in modo chiaro. Adesso, dopo aver preso atto con ritardo della situazione, lo Stato deve assumersi la responsabilità della gestione, mettere le risorse per superare questa fase e approntare un piano industriale per rilanciare la siderurgia” ricordando che “sono in ballo ventimila lavoratori”.

Acca Larentia, fonti M5S: Costa presenterà un esposto in Procura

Acca Larentia, fonti M5S: Costa presenterà un esposto in ProcuraRoma, 8 gen. (askanews) – Il Movimento 5 stelle presenterà un esposto all’autorità giudiziaria sui fatti di via Acca Larentia, dove una commemorazione dei giovani missini uccisi nel 1978 sarebbe sfociata, secondo la documentazione filmata in circolazione, in una manifestazione neofascista segnata fra le altre cose dai saluti romani dei partecipanti. Secondo quanto riferiscono fonti del Movimento 5 stelle, sarà il vicepresidente della Camera Sergio Costa, ex ministro dell’Ambiente, ad attivare l’iniziativa giudiziaria. In una dichiarazione diffusa quest’oggi Costa aveva sollecitato, “accanto alla necessaria risposta politica” da parte del Governo, anche “quella giudiziaria”, ricordando che il 7 dicembre scorso a Milano “la Digos ha identificato chi alla Scala ha gridato ‘Viva l’Italia antifascista’”.

Morto Franz Beckenbauer, il “Kaiser” del Bayern e della Germania

Morto Franz Beckenbauer, il “Kaiser” del Bayern e della GermaniaRoma, 8 gen. (askanews) – Addio a Franz Beckenbauer, due volte pallone d’oro, si meritò il soprannome di “Kaiser”, ovvero imperatore, per il suo stile, la sua eleganza unitamente a carisma e capacità di guidare con naturalezza e autorevolezza la squadra. Franz Beckenbauer è stato il più grande calciatore che il calcio tedesco abbia mai avuto. Erano giorni di preoccupazione in Germania per le sue condizioni, con il fratello Walter che aveva rilasciato delle dichiarazioni che non facevano ben sperare. Oggi l’annuncio della sua scomparsa a 78 anni. Detiene un primato assoluto: quello di essere stato il primo nella storia del calcio a vincere i Mondiali da calciatore prima e da allenatore poi. Nato a Giesing, oggi quartiere popolare di Monaco di Baviera, l’11 settembre 1945, cresce in una città dominata dalle macerie e dall’occupazione degli Stati Uniti post bellica, in una Germania divista in due stati: est e ovest. Trascorre l’infanzia in povertà, e, nonostante l’avversione del padre, che sognava di vederlo diventare avvocato o geometra, e lo considera un passatempo inutile, Franz dimostra fin da piccolo una grande passione e propensione per il calcio. I primi calci li tira a scuola e in parrocchia, finché a 9 anni entra a far parte del Settore giovanile dell’SC Monaco 1906, polisportiva le cui strutture di allenamento sono a pochi passi da casa sua, nel distretto di Obergiesing. La grande occasione si presenta a 13 anni. Nella finale di un torneo giovanile tra il Monaco 1906 e i pari età del Monaco 1860 ha un diverbio con Gerhard König che gli rifila un ceffone. Pronto a trasferirsi al Monaco 1860 Beckenbauer cambia idea e passa al Bayern Monaco. Il 6 giugno 1964 debutta in prima squadra con il Bayern in seconda divisione. Nel 64/65 entra stabilmente in proma squadra con il portiere Sepp Maier e Gerd Müller. È l’inizio di un cammino che negli anni seguenti porterà i bavaresi a dominare in Germania, in Europa e nel Mondo. Arrivano i primi trofei. Nel 1970 è double: campionato e coppa.

La scalata del Bayern nel panorama Nazionale e internazionale porta Beckenbauer anche a indossare la maglia della Germania Ovest. Il debutto arriva il 26 settembre 1965 contro la Svezia, in una partita valida per le Qualificazioni ai Mondiali di Inghilterra. Il Ct. Helmut Schön ne fa il perno del centrocampo della Nazionale che partecipa nel 1996 al torneo inglese con ambizioni di vittoria. I Mondiali 1966 sono per Beckenbauer la grande vetrina che lo consacra sul piano internazionale: Franz è infatti uno dei protagonisti più luminosi della competizione e dà sfoggio della sua enorme classe, dando un apporto determinante alla squadra nel cammino fino alla finale. Il 30 luglio si gioca a Wembley contro i padroni di casa dell’Inghilterra. Schön decide di affidare a Franz la marcatura di Bobby Charlton, il giocatore di maggior classe dei Tre Leoni, e il risultato è che le due stelle si annullano a vicenda. A determinare l’esito del match saranno così gli altri, e in particolare l’attaccante del West Ham Geoffrey Hurst, autore di una storica tripletta e di un leggendario goal fantasma. Nel 1970 in quella che passerà alla storia come ‘La partita del secolo’, Boninsegna batte Maier in avvio di gara, ma in pieno recupero il terzino del Milan, Schnellinger, pareggia, portando il match ai supplementari. Nel corso del secondo tempo i tedeschi recriminano per uno scontro in area fra Cera e Beckenbauer: Franz cade male e si lussa una spalla. Beckenbauer resta stoicamente in campo con il braccio fasciato al corpo. Il suo sacrificio non servirà però ai tedeschi, perché saranno gli azzurri a guadagnarsi la finale, grazie al goal del 4-3 finale di Gianni Rivera.

Negli anni 70 Beckenbauer diventa Kaiser. Invitato in Austria per un torneo, il Bayern si reca in visita all’Hofburg, oggi residenza del Presidente della Repubblica austriaca e in passato degli imperatori d’Asburgo. Durante la visita Beckenbauer indugia su un busto di Francesco Giuseppe, l’imperatore che rimase in carica per 68 anni, tra il 1848 e il 1916. Mentre posa accanto al busto Franz sorride e il momento è catturato dal fotografo austriaco Herbert Sündhofer. Lo scatto finisce sul tavolo della rivista ‘Kicker’ e il 16 agosto 1971 esce un articolo di Sepp Graf, nella prima pagina della sua rubrica ‘Immer am Ball’ (Sempre sul pallone) con l’immagine di Sündhofer e un titolo, destinato a fare Storia: “Due imperatori si incontrano all’Hofburg”. Beckenbauer trascina la Germania Ovest alla vittoria degli Europei del 1972. La Lezione che l’Ajax infligge al Bayern fa nascere il dualismo tra Johann Cruyff e Beckenbauer. Ai Mondiali del 1974, che si giocano proprio in Germania Ovest, si ripropone il dualismo con l’asso olandese Cruijff, capitano e simbolo dell’Olanda del calcio totale. A 32 anni è il preludio a un cambiamento epocale anche sul piano calcistico: Beckenbauer lascia infatti il Bayern Monaco (75 goal in 575 presenze) e la Nazionale tedesca occidentale (14 goal in 103 presenze) per trasferirsi negli Stati Uniti e firmare con i New York Cosmos, diventando un ambasciatore del calcio a stelle e strisce, sulla scia di quanto fatto da altri grandi campioni. A 37 anni abbandona il calcio giocato. Guida La Nazionale alla finale di Messico 1986 e Italia 90.

Beckenbauer si prende la sua rivincita e porta la Germania Ovest a conquistare la Coppa del Mondo, la 2ª della sua storia dopo quella del 1954. Il libero può alzare il trofeo più ambito nella città che lo ha visto nascere e crescere. Gli ultimi dieci anni sono stati piuttosto difficili a livello personale per Beckenbauer. Il campione, che dopo il fallimento del suo secondo matrimonio con Sybille, si è unito in terze nozze dal 2006 ad Heidi, la sua attuale moglie, è stato messo a dura prova dai problemi cardiaci, per i quali è finito un paio di volte sotto i ferri, e dalla morte di uno dei suoi quattro figli, Stephan, ucciso a soli 46 anni da un tumore al cervello.

“Per la prima volta comincio a pensare alla morte. – ha rivelato alla ‘Bild’ nel 2021 – Intravedo la fine. Spero che il buon Dio mi dia ancora molti anni, ma a questa età non lo sai. Ti rendi conto che il tempo è limitato. E questo ovviamente ti fa riflettere. Non mi agito per qualcosa che non posso cambiare. So che capiterà, morirò. Solo che a questa età ci pensi più spesso rispetto a prima. Non vado più spesso in chiesa, ma prego regolarmente. Ringrazio per la bella vita che ho avuto. Credo sia giusto ringraziare Dio ogni giorno”.

Piazza Affari chiude positiva (+0,4%), Ftse Mib sfiora i 30.570 punti

Piazza Affari chiude positiva (+0,4%), Ftse Mib sfiora i 30.570 puntiMilano, 8 gen. (askanews) – Chiusura in territorio positivo per Piazza Affari e le Borse europee, in attesa del dato chiave sull’inflazione Usa che sarà diffuso giovedì. A Milano il Ftse Mib ha guadagnato lo 0,42% a 30.569,92 punti, aggiornando i massimi dell’anno e portandosi su livelli che non vedeva da giugno 2008, a Parigi il Cac40 lo 0,40%, a Francoforte il Dax lo 0,73%.

Tra i titoli principali alla Borsa di Milano, in luce Amplifon (+3,4%) e Pirelli (+3,02%), mentre le vendite hanno colpito i titoli oil, con il petrolio in deciso calo dopo la mossa dell’Arabia Saudita che ha tagliato il prezzo di vendita ufficiale per le esportazioni a febbraio: Saipem -3,86%, Eni -2,96%, Tenaris -2,09%. Sul fronte dei nostri titoli di Stato, lo spread ha chiuso pressochè stabile a 167 punti, ma con il rendimento del Btp decennale in calo al 3,80%.

Tennis, Cagliari in festa: tutti pazzi per la Coppa Davis

Tennis, Cagliari in festa: tutti pazzi per la Coppa DavisRoma, 8 gen. (askanews) – C’è un filo conduttore che lega la città di Cagliari alla Coppa Davis: qui la nazionale italiana ha giocato in ben sei occasioni e ha sempre vinto; qui si ricordano sfide memorabili che hanno segnato la storia della competizione; qui un ex raccattapalle e giocatore appassionato e visionario, oggi massimo dirigente della Federazione Italiana Tennis e Padel, ha coltivato e realizzato un grande sogno.

Passione, impegno, vittorie e il destino: a Cagliari è iniziata oggi la quarta e ultima tappa del Tour della Coppa Davis in Sardegna. Questa mattina il Presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel Angelo Binaghi, il Sindaco di Cagliari Paolo Truzzu, l’Assessore regionale al Turismo, Artigianato e Commercio Giovanni Chessa, il Presidente del Coni regionale Bruno Perra e il Presidente del Consiglio Comunale Edoardo Tocco hanno dato benvenuto ufficiale all’Insalatiera d’Argento che, dopo le tappe di Alghero, Sassari e Arzachena, chiude il Tour sardo e fino al 14 gennaio rimarrà a disposizione degli appassionati presso Palazzo Civico in Via Roma, 145. “Credo non ci sia un oggetto nel mondo dello sport che abbia un valore più iconico della Coppa Davis – ha dichiarato il Presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel Angelo Binaghi – . Questo non solo perché è la competizione a squadre più antica nel mondo dello sport, ma perché credo che giocare in Coppa in Davis sia il sogno di milioni di ragazzini nel mondo che iniziano a giocare a tennis. Perché giocare in Coppa Davis non vuol dire solo giocare per sé stessi, ma per la propria famiglia, la propria comunità, il proprio Paese. Significa avere il tifo di milioni di persone com’è successo a Jannik Sinner e alla nostra nazionale a Malaga. Significa avere una responsabilità ancora maggiore”.

E Cagliari questa responsabilità organizzativa prima, e di supporto poi, l’ha avuta per ben sei volte: “Sei match molto diversi tra loro – ha analizzato Binaghi, condividendo un ricordo per ciascuno – . Qualcuno molto facile, come la vittoria per 5-0 sull’Ungheria, qualcuno con qualche problema che strada facendo si è risolto come contro il Cile, la Georgia o la Slovacchia”. Ma soprattutto c’è una sfida che è forse la più importante nella memoria degli appassionati di tennis, e non solamente sardi: “La vittoria contro la Svezia e in particolare il successo di Canè nel centrale del Tc Cagliari”, ha ricordato. Un legame particolare quello tra la Coppa Davis e la città di Cagliari, fatto non solo di vittorie, ma anche di passione, impegno e voglia di emergere, non solo del capoluogo ma di tutta la regione: “Questa storia molto particolare ha creato una serie di considerazioni che vanno fatte, la prima è la Regione, che dalla rilevanza degli incontri, fin da quel 1968 e dalla sfida Pietrangeli contro Mulligan, di cui sono uno stato spettatore privilegiato in campo da raccattapalle, e stiamo parlando di immagini in bianco e nero, quando noi andavano a giocare fuori e ci chiamavano ‘sardignoli’, neanche sardi, e sono sensazioni perfino difficili da spiegare a chi non le ha vissute. Quindi credo che la Coppa Davis abbia inciso per far capire alla nostra Regione quanto potessero essere importanti i grandi eventi sportivi e quanto fosse importante investire nei grandi avvenimenti sportivi per rendere più importante la regione e cercare di rendere meno importante la distanza rappresentata dal mare”.

E sempre per ritornare ai ricordi in bianco e nero, c’è una considerazione che Binaghi ha fatto nei confronti del Comune: “Circa 60 anni fa il Comune ha affidato una terra incolta su una collina, nella periferia del Capoluogo facendo un investimento che oggi ha portato ad avere il circolo tennis di Cagliari uno dei luoghi più belli della città e uno tra i Tennis Club più belli d’Italia. Da quella sfida nel 1968 a oggi, che l’Italia ha vinto la Coppa ed è in mostra qui a Cagliari, possiamo dire che si è concluso un ciclo anche per me, che ero un bambino che faceva da raccattapalle e che oggi porto la Coppa e la offro alla mia città affinché possa ammirarla da vicino”. Il primo cittadino di Cagliari, Paolo Truzzu, ha evidenziato il doppio orgoglio per la città, quello di ospitare il trofeo e quello di avere un cagliaritano ai vertici del tennis. “Oggi qui festeggiamo due cose: un successo sportivo, la Coppa Davis conquistata dalla nazionale a Malaga lo scorso novembre, un successo che mancava dal 1976, e l’impresa di un dirigente, un sardo, un cagliaritano, Angelo Binaghi ed è grazie anche al suo lavoro alla guida della Federazione che questo risultato è stato possibile”.

Complimenti sinceri e densi di orgoglio anche quelli dell’Assessore al Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Sardegna Giovanni Chessa nei confronti di Angelo Binaghi: “Dobbiamo ringraziarlo per ciò che ha fatto. La Regione e le istituzioni l’hanno solo sostenuto, basta ricordare il periodo della pandemia quando tutto il mondo era fermo, soprattutto lo sport, e in Sardegna si giocava un torneo ATP. E sulla scia delle grandi competizioni, la Davis o i tornei internazionali, oltre i grandi appuntamenti di altre discipline, ma sull’esempio del tennis, la Sardegna è cresciuta, ha visto i turisti venire nella nostra terra per gli eventi ma non solo. Persone come Angelo Binaghi hanno messo tempo, passione e dedizione, le istituzioni hanno contributo, ma i successi organizzativi sono frutto di chi ha creduto in quegli eventi e li ha proposti, perciò possiamo solo dire grazie”. “Il tennis è diventato uno sport popolare – ha concluso Binaghi, rispondendo a chi domandava se il tennis debba essere considerato ancora ‘uno sport d’élite’- perché abbiamo investito otto milioni di euro nelle scuole e abbiamo iniziato a far giocare un milione di bambini. E nei prossimi 4 o 5 anni saremo al livello del calcio. No, il tennis non è più uno sport per pochi come 60 anni fa, adesso è uno sport per tutti”. Ed è per questo che la Davis continuerà a girare nelle città d’Italia. Prossima tappa: Milano.

Superbonus, a dicembre 102,7 mld di investimenti ammessi a detrazione

Superbonus, a dicembre 102,7 mld di investimenti ammessi a detrazioneRoma, 8 gen. (askanews) – Gli investimenti ammessi a detrazione per il superbonus al 31 dicembre scorso sono 102,7 miliardi di euro. Lo rende noto Enea. Il dato risulta in crescita rispetto al novembre scorso, quando gli investimenti ammessi a detrazione ammontavano a 96,8 miliardi di euro. Sempre secondo i dati diffusi da Enea, sono 461.433 gli edifici coinvolti, per un totale di investimenti, comprese le somme non ammesse a detrazione, per 104,1 miliardi di euro. Il totale investimenti per lavori conclusi ammessi a detrazione è di 91 miliardi, mentre le detrazioni maturate per i lavori conclusi, ovvero l’onere a carico dello Stato, ammonta a oltre 88,7 miliardi di euro.

Nello specifico, i condomini interessati sono stati 104.856, gli edifici unifamiliari 240.441, mentre le unità immobiliari funzionalmente indipendenti sono state 116.128. Presenti anche 8 castelli. Per i condomini, l’investimento medio è stato di circa 615 milia euro, per gli edifici unifamiliari 117 mila euro, per le unità immobiliari funzionalmente indipendenti oltre 98 mila euro e circa 241 mila euro per i castelli.

Siani re del box office: tifiamo per la rinascita della commedia

Siani re del box office: tifiamo per la rinascita della commediaRoma, 8 gen. (askanews) – Alessandro Siani si conferma re del box office italiano con “Succede anche nelle migliori famiglie” che consolida il risultato del debutto del primo gennaio 2024, ottenendo un incasso totale di 3 milioni 860 mila euro al 7 gennaio 2024. Un successo per la commedia prodotta da Fulvio e Federica Lucisano per Italian International Film con Rai Cinema e distribuita da 01 Distribution, che si conferma con un’altissima media copie di 4.948 euro su 423 sale e oltre 500 mila spettatori.

“Succede anche nei migliori cinema!! Grazie al pubblico sempre – ha commentato Siani, sceneggiatore, regista e attore protagonista del film – le file al botteghino, le sale piene e la voglia di divertirsi… questa prima settimana del 2024 è partita sotto il segno della risata. Con ascendente ottimismo, incrociamo le dita, uniamo le forze e tifiamo per la rinascita della commedia italiana” ha detto. “È bellissimo essere di nuovo primi in classifica, è la dimostrazione che il film piace ed è partito il passaparola, in una settimana è stato visto da più di mezzo milione di spettatori. Grazie a tutti quelli che ci hanno premiato con la loro presenza in sala”- ha dichiarato la produttrice Federica Lucisano. “La nuova divertentissima commedia di Alessandro Siani si conferma , per presenze, il film più visto in assoluto del nuovo anno. Nei primi sette giorni di programmazione in oltre 400 cinema italiani ha incassato 3.900.000 euro, per un successo completato anche dalla più alta media copia. Il pubblico italiano ha dimostrato di avere ancora voglia di divertirsi in sala con una commedia garbata di puro intrattenimento – ha affermato Luigi Lonigro, direttore di 01 Distribution.

Nel cast di “Succede anche nelle migliori famiglie” oltre ad Alessandro Siani ci sono Cristiana Capotondi, Dino Abbrescia, Anna Galiena, Antonio Catania, Euridice Axen, Lucia Sardo, Sergio Friscia, Adolfo Margiotta, Evelyn Famà, Annandrea Vitrano, Silvia Mazzieri, Antonio Orefice e Sebastiano Somma.

”Assurdo” è il nuovo singolo di Matteo Romano

”Assurdo” è il nuovo singolo di Matteo RomanoRoma, 8 gen. (askanews) – Si intitola “Assurdo” il nuovo singolo di Matteo Romano, disponibile su tutte le piattaforme digitali e in radio, accompagnato anche dal videoclip ufficiale.

Matteo Romano apre il 2024 con un singolo che richiama in parte l’atmosfera intima e introspettiva dei suoi primissimi brani, ma rafforzata e resa universale dalla maggiore consapevolezza artistica del cantante unita alla penna di Federica Abbate, coautrice del brano insieme allo stesso Matteo, e alla produzione di JVLI. “Avevo in testa da qualche tempo una melodia, che cantavo in treno, per casa, per strada, da solo al pianoforte. L’idea del brano è nata così, da questa musica che avevo in testa; o forse non è giusto dire che è nata perché semplicemente era lì. Quando sono andato in studio con Federica Abbate e Jvli per trasformare quel ritornello che avevo in mente in una struttura più compiuta abbiamo capito che dovevamo raccontare qualcosa di mio, come da me veniva quella melodia”.

“Assurdo” racconta la difficoltà di vivere una relazione senza paura o sovrastrutture, l’incapacità di trovare un compromesso per comunicare e per stare bene. Il paradosso è che il timore di soffrire conduca a trasformare quel grido d’amore inespresso in distruzione reciproca. “A volte faccio fatica – per timore o inesperienza – a sentire le mie emozioni, se non passano attraverso la musica. Per questo tendo a fuggire e fuggendo distruggo, per assurdo soprattutto se provo sentimenti. Questo brano dà spazio a quello che non direi mai ad alta voce, che non scriverei mai e che forse non avrei mai ammesso a me stesso se non in questa forma”, sottolinea il cantante.

Il videoclip del brano racconta la nascita e costruzione stessa di “Assurdo”, dalle prime note provate a casa, cercando di mettere su carta e tasti un pensiero ricorrente nella mente di Matteo, fino alle sessioni in studio con Federica e JVLI e gli spoiler sui social che hanno anticipato l’uscita della canzone nelle ultime settimane, destando la curiosità dei fan, da sempre community attenta e prima ascoltatrice degli sfoghi musicali dell’artista sulle piattaforme. Matteo Romano torna sulla scena musicale come solista dopo le collaborazioni con l’artista internazionale Cian Ducrot in “Part of me” e con il cantautore Luigi Strangis con “Tulipani Blu”, nuovi tasselli della giovane carriera di Matteo, iniziata con “Concedimi” (doppio disco di platino) e “Virale” (disco di platino), presentata sul palco dell’Ariston nell’edizione del Festival di Sanremo 2022.