Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Sport, Nomination Laureus World Sports Awards: da Biles a Duplantis

Sport, Nomination Laureus World Sports Awards: da Biles a DuplantisRoma, 3 mar. (askanews) – L’annuncio della rosa dei candidati ai Laureus World Sports Awards, gli Oscar dello sport, avvenuto stamattina a Madrid, fa partire di fatto il conto alla rovescia per il più grande spettacolo dello sport. L’edizione di quest’anno si presenta come una straordinaria celebrazione dei più grandi successi sportivi dell’anno solare 2024, impreziosita dalla partecipazione degli eroi delle Olimpiadi di Parigi, dei campioni del Grande Slam, dei primatisti mondiali, e non solo. Il 2025 segna il 25° anniversario dei Laureus World Sports Awards, motivo per cui l’evento di quest’anno cercherà di onorare il passato, celebrare il presente, e ispirare le generazioni future.


Nell’ultimo quarto di secolo la statuetta “The Laureus” è diventata il premio più ambito nel suo genere tra gli sportivi e le sportive d’élite. I Laureus World Sports Awards sono oggi riconosciuti come “The Athletes’ Awards”. Tutti i candidati sono stati selezionati in seguito alla votazione effettuata da oltre 1300 giornalisti di tutto il mondo. I vincitori dei Laureus World Sports Awards saranno annunciati il prossimo 21 aprile, a Madrid, al termine delle votazioni della Laureus World Sports Academy, la giuria per eccellenza composta da 69 leggende dello sport. Il 2024 sportivo è stato illuminato dallo spettacolo delle Olimpiadi di Parigi e quindi non sorprende affatto che due stelle dei Giochi siano in lizza per il “Laureus World Sportsman of the Year Award” (“Sportivo dell’anno”). Atleta simbolo delle Olimpiadi è stato Léon Marchand, capace di vincere quattro medaglie d’oro nel nuoto in corsia. Mondo Duplantis, invece, ha vinto il secondo oro olimpico consecutivo nel salto con l’asta. A contendersi l’ambita statuetta anche Carlos Alcaraz, che ha vinto due titoli del Grande Slam, il French Open al Roland Garros e Wimbledon, oltre a conquistare la medaglia d’argento olimpica; Max Verstappen, che si è assicurato il suo quarto titolo mondiale consecutivo piloti di Formula 1; Tadej Pogacar, terzo uomo a vincere nello stesso anno Tour de France, Giro d’Italia e Campionato del mondo. In questa categoria figurano solo cinque candidati e non sei, come da prassi, a seguito della decisione presa dalla Laureus Academy di rendere non eleggibile Jannik Sinner in conseguenza della sospensione per tre mesi dall’attività agonistica comminata dalla Wada.


Aiatana Bonmatí è di nuovo nominata nella categoria “”Laureus World Sportswoman of the Year Award” (“Sportiva dell’anno”), in cui ha trionfato lo scorso anno. La sua candidatura è diretta conseguenza della conquista del secondo Pallone d’Oro consecutivo e di un’annata trionfale in cui Aiatana ha vinto la Champions League, la Liga F e la Copa de la Reina con la maglia del Barcellona. A contenderle la statuetta, Simone Biles, che ha conquistato già tre premi in questa categoria. Nel 2024 Simone Biles ha, invece, vinto la statuetta nella categoria “Laureus World Comeback of the Year Award (“Ritorno dell’anno”) e quest’anno, dopo aver vinto ai Giochi di Parigi tre medaglie d’oro e un argento, si ricandida nella categoria principale in cui ha già primeggiato nel 2017, 2019 e 2020. In lizza anche Sifan Hassan, che a Parigi ha vinto il bronzo sia nei 5.000 sia nei 10.000 metri, oltre all’oro nella maratona; Faith Kipyegon, l’unica tre volte campionessa olimpica nei 1500 metri, capace di conquistare a Parigi anche l’argento nei 5.000 metri; Sydney McLaughlin-Levrone, medaglia d’oro sia nei 400 metri a ostacoli, in cui ha stabilito il nuovo record mondiale, sia nella staffetta 4×400 metri; Aryna Sabalenka, che ha vinto gli Austrian Open e gli Us Open, raggiungendo il primo posto del ranking WTA sia in singolare che in doppio. Nella categoria “Laureus World Team of the Year Award” (Squadra dell’anno) è quasi un testa a testa tra Spagna e Stati Uniti. Un duopolio interrotto solo dalla scuderia britannica del Team McLaren di Formula 1, capace di vincere il mondiale costruttori, interrompendo un digiuno di vittorie che durava da ben 26 anni. Nessun team in passato aveva dovuto attendere tanto per riconquistare il titolo. Il dominio della Spagna nel calcio si riflette, invece, nelle nomination del Barcellona femminile, che ha conquistato il triplete, vincendo Champions League, la Liga F e la Copa de La Reina; del Real Madrid, che ha vinto la Liga e soprattutto la Champions League per la 15ª volta; della Nazionale maschile, la prima squadra in assoluto a conquistare il campionato europeo, vincendo ogni partita senza mai ricorrere ai calci di rigore. Se il calcio fa la voce grossa in Spagna, è il basket, invece, ad illuminare la scena negli Stati Uniti. In nomination, infatti, ci sono i Boston Celtics, che hanno conquistato il loro 18° titolo NBA, battendo i Dallas Mavericks 106-88 nella quinta decisiva partita delle Finals, e la squadra nazionale maschile USA, che ha vinto l’oro olimpico, sconfiggendo in finale i padroni di casa della Francia.


Tre stelle delle Olimpiadi di Parigi sono in nomination per il “Breakthrough of the Year Award” (“Rivelazione dell’anno”). Julien Alfred ha vinto il primo oro olimpico in assoluto per l’isola caraibica di St Lucia, mentre il Botswana ha celebrato il suo primo oro olimpico grazie al trionfo di Letsile Tebogo nei 200 metri maschili. In piscina, la 18enne canadese Summer McIntosh ha vinto tre medaglie d’oro, nei 200m farfalla, nei 200m e 400m misti, e un argento nei 400m stile libero. Il Bayer 04 Leverkusen ha interrotto la striscia di 11 titoli consecutivi del Bayern Monaco con un campionato senza sconfitte, vincendo il primo titolo della Bundesliga in 120 anni di storia del club. Lamine Yamal è stato il vincitore del Kopa Trophy, come miglior giocatore Under 21, stella di Euro 2024 con la maglia della Spagna e talismano del Barcellona a soli 17 anni. Victor Wembanyama si è imposto all’attenzione generale al suo primo anno in NBA, nominato all’unanimità “NBA Rookie of the Year”, secondo nella votazione per il “Defensive Player of the Year”. La categoria “Laureus World Comeback of the Year Award” (“Ritorno dell’anno”) premia gli atleti che hanno superato mille avversità prima di coronare i propri sogni sportivi. Quest’anno in lizza in questa categoria ci sono la brasiliana Rebecca Andrade, oro nel corpo libero, argento nel volteggio e nell’all-around, bronzo nel concorso a squadre alle Olimpiadi di Parigi. La brasiliana ha fatto incetta di medaglie dopo aver subito ben tre operazioni al legamento crociato anteriore del ginocchio destro. In piscina, l’americano Caeleb Dressel ha, invece, vinto due medaglie d’oro e un argento in staffetta ai Giochi di Parigi, dopo essere stata per otto mesi lontano dalle gare per curare la sua salute mentale. Nello sci alpino la svizzera Lara Gut-Behrami è riuscita a vincere la sua seconda Coppa del Mondo generale a distanza di ben otto anni dalla sua prima affermazione. Marc Márquez si è invece imposto nel Gran Premio di Aragon, ponendo fine a un digiuno di vittorie che durava da mille giorni. Nel 2020 il motociclista spagnolo ha subito un grave infortunio al braccio destro che ha richiesto quattro operazioni e che ne ha messo a repentaglio la carriera. Rishabh Pant è tornato invece a giocare per l’India Test team 629 giorni dopo un tragico incidente stradale. Nel settembre 2023 a Ariarne Titmus è stato, invece, diagnosticato un tumore benigno alle ovaie, ma, grazie a un intervento chirurgico a buon fine e alla sua forza di volontà, la nuotatrice australiana è riuscita a difendere alle Olimpiadi il titolo nella 400m stile libero, prima donna a riuscire nell’impresa in quasi un secolo.


A tenere alto l’orgoglio del nostro Paese c’è il progetto “Liberi Nantes” in nomination nella categoria “Laureus Sport for Good Award” (Lo sport per il bene comune). In questa speciale categoria si premiano individui o organizzazioni che, secondo i membri della Laureus World Sports Academy, hanno dato un contributo significativo in ambito sociale, utilizzando lo sport come strumento terapeutico per migliorare le vite di bambini e bambine. “Liberi Nantes”, in particolare, è un progetto realizzato a Roma. Inizialmente è stato finalizzato alla creazione di una squadra di calcio composta da figli di rifugiati e richiedenti asilo politico. Oggi, invece, il progetto è multidisciplinare e offre una vasta gamma di attività sportive, tra cui, il touch rugby, l’escursionismo e il trekking urbano, oltre a garantire l’insegnamento della lingua italiana attraverso la pratica sportiva.

Teatro, “L’uomo dei sogni” in scena alla Sala Umberto a Roma

Teatro, “L’uomo dei sogni” in scena alla Sala Umberto a RomaRoma, 3 mar. (askanews) – E’ in programma dal 4 al 16 marzo, nella Sala Umberto di Roma, “L’uomo dei sogni”, una commedia divertente e surreale che sfida l’incubo della vita reale Giovanni, conosciuto nel mondo dei fumetti come Joe Black, un disegnatore di grande talento ed esperienza.


La sua vita, però, è stata sconvolta da un evento che lo ha fatto precipitare in un abisso così profondo da spingerlo a ritirarsi dal mondo, cercando rifugio nella solitudine della sua casa-studio, lontano dalle persone e dagli impegni di lavoro. La commedia prende vita nell’oscurità della notte, trasformando la sua casa in un teatro di sogni inquietanti e visioni surreali. Ogni notte, la sua casa si anima di incubi che sembrano reali: gli eroi che aveva scartato dai suoi fumetti, gli amici e i familiari della vita quotidiana lo tormentano incessantemente, creando un vortice di illusioni e realtà. Il ritorno di sua figlia dalla Nuova Zelanda segna un punto di svolta: Viola, una montatrice emergente nel mondo del cinema internazionale, cerca di sostenere il padre ma porta con sé una notizia che lo scuote ulteriormente.


Come evolverà il rapporto tra padre e figlia in questo momento di tormento e scoperta? Riuscirà Joe Black a emergere dal baratro della depressione e a fare pace con i suoi demoni interiori? Ma soprattutto, il pubblico saprà distinguere tra la realtà e il frutto delle visioni di Joe, scena dopo scena? L’uomo dei sogni trascina lo spettatore nel mondo onirico del protagonista, a sentire la sua angoscia, ma anche a ridere dei suoi incontri bizzarri e a riflettere sulla sottile linea che separa i sogni dalla realtà.

Il corto animato “In the Shadow of the Cypress” trionfa agli Oscar

Il corto animato “In the Shadow of the Cypress” trionfa agli OscarRoma, 3 mar. (askanews) – In The Shadow of the Cypress, il cortometraggio animato diretto da Shirin Sohani e Hossein Molayemi, ha conquistato il prestigioso Premio Oscar nella categoria Best Animated Short Film. Il film, che aveva già ottenuto il riconoscimento al Marateale in Short, il concorso dedicato ai cortometraggi nell’ambito del festival Marateale – Premio Internazionale Basilicata, selezionato dalla giuria composta da Tarak Ben Ammar, Paride Leporace e Manuela Rima, grazie alla collaborazione di Voce Spettacolo di Walter Nicoletti che ne ha curato la distribuzione, conferma così il suo straordinario valore artistico e narrativo.


“Siamo orgogliosi di aver premiato in anteprima un’opera di così grande qualità”, dichiarano gli organizzatori del Marateale, Nicola Timpone e Antonella Caramia. “Il trionfo agli Oscar dimostra l’importanza del nostro impegno nella valorizzazione del talento emergente e nella promozione del cinema di qualità”. Il cortometraggio si distingue per la sua poetica animazione e la profonda narrazione, che affronta tematiche universali con uno stile visivo di grande impatto. La vittoria agli Academy Awards rappresenta non solo un successo per gli autori, ma anche un riconoscimento alla crescente rilevanza del Marateale come trampolino di lancio per giovani talenti del cinema internazionale.


L’organizzazione del Marateale rinnova il proprio impegno nel sostenere il cinema indipendente e celebra con entusiasmo questo straordinario traguardo, augurandosi che sempre più registi possano trovare nel festival un’opportunità per farsi conoscere nel panorama cinematografico. Con l’occasione ringrazia anche il team di selezionatori capeggiato da Egidio Matinata che ogni anno seleziona con grandissima attenzione l’enorme quantità di materiale che si iscrive ai concorsi.

Il Papa: congiuntura storica drammatica, interrogarsi sul destino del mondo

Il Papa: congiuntura storica drammatica, interrogarsi sul destino del mondoCittà del Vaticano, 3 mar. (askanews) – “Nell’Assemblea generale di quest’anno vi siete proposti di affrontare la questione che oggi viene definita ‘policrisi’. Essa riguarda alcuni aspetti fondamentali della vostra attività di ricerca nel campo della vita, della salute e della cura. Il termine ‘policrisi’ evoca la drammaticità della congiuntura storica che stiamo vivendo, in cui convergono guerre, cambiamenti climatici, problemi energetici, epidemie, fenomeno migratorio, innovazione tecnologica. L’intreccio di queste criticità, che toccano contemporaneamente diverse dimensioni della vita, ci induce a interrogarci sul destino del mondo e sulla nostra comprensione di esso”. Così Papa Francesco in un messaggio ai partecipanti all’Assemblea Generale della Pontificia Academia per la Vita, sul tema “The End of the World? Crises, Responsibilities, Hopes”, che si svolge dal 3 al 5 marzo presso il Centro Conferenze dell’Augustinianum, inviato “dal Policlinico ‘Gemelli’” (con data 26 febbraio 2025), come si specifica in calce.


“Davanti a una crisi complessa e planetaria – prosegue il Pontefice – , siamo sollecitati a valorizzare gli strumenti che abbiano una portata globale. Dobbiamo purtroppo constatare una progressiva irrilevanza degli organismi internazionali, che vengono minati anche da atteggiamenti miopi, preoccupati di tutelare interessi particolari e nazionali. Eppure dobbiamo continuare a impegnarci con determinazione per ‘organizzazioni mondiali più efficaci, dotate di autorità per assicurare il bene comune mondiale, lo sradicamento della fame e della miseria e la difesa certa dei diritti umani fondamentali’. In tal modo si promuove un multilateralismo che non dipenda dalle mutevoli circostanze politiche o dagli interessi di pochi e che abbia un’efficacia stabile. Si tratta di un compito urgente che riguarda l’umanità intera”. E’ necessario, sottolinea Papa Francesco, “esaminare con maggiore attenzione quale sia la nostra rappresentazione del mondo e del cosmo. Se non facciamo questo e se non analizziamo seriamente le nostre resistenze profonde al cambiamento, sia come persone sia come società, continueremo a fare ciò che abbiamo fatto con altre crisi, anche recentissime. Pensiamo alla pandemia da covid: l’abbiamo, per così dire, ‘sprecata’; avremmo potuto lavorare più a fondo nella trasformazione delle coscienze e delle pratiche sociali”.


Per Bergoglio “un altro passo importante per evitare di rimanere immobili, ancorati alle nostre certezze, alle nostre abitudini e alle nostre paure, è ascoltare attentamente il contributo dai saperi scientifici. Il tema dell’ascolto è decisivo. È una delle parole-chiave di tutto il processo sinodale che abbiamo avviato e che ora si trova nella sua fase di attuazione. Nell’incontro con le persone e con le loro storie e nell’ascolto delle conoscenze scientifiche, ci rendiamo conto di quanto i nostri parametri riguardo all’antropologia e alle culture esigano una profonda revisione. Da qui è nata anche l’intuizione dei gruppi di studio su alcuni temi emersi durante il percorso sinodale”. “L’ascolto delle scienze – scrive ancora il Papa – ci propone continuamente nuove conoscenze. Consideriamo quanto ci dicono sulla struttura della materia e sull’evoluzione degli esseri viventi: ne emerge una visione molto più dinamica della natura rispetto a quanto si pensava ai tempi di Newton. Il nostro modo di intendere la ‘creazione continua’ va rielaborato, sapendo che non sarà la tecnocrazia a salvarci: assecondare una deregulation utilitarista e neoliberista planetaria significa imporre come unica regola la legge del più forte; ed è una legge che disumanizza”.

Cinema, Verdone: grazie Eleonora Giorgi per il tuo sorriso e coraggio

Cinema, Verdone: grazie Eleonora Giorgi per il tuo sorriso e coraggioRoma, 3 mar. (askanews) – Carlo Verdone ricorda con affetto Eleonora Giorgi, scomparsa a 71 anni dopo una malattia. “Grazie Eleonora per essere stata la mia compagna in due film fondamentali per la mia e per la tua carriera. Saremo ricordati per tanto tempo ancora. Grazie Eleonora per avermi dato la tua leggerezza, il tuo entusiasmo, il tuo sorriso e la tua preziosa amicizia. E grazie per esser stata un grande, coraggioso esempio per tutti in questo anno così duro e spietato” ha detto Verdone.


“Ti ho ammirato per la tua forza, per la tua saggezza, per il tuo coraggio. Eri sempre sorridente pur nel verdetto. Sarai sempre sempre nel mio cuore. A tutti i tuoi cari il mio abbraccio più forte. Eleonora sei stata un grande, grande esempio di vita. Non dimenticherò i tuoi ultimi messaggi pieni di dolcezza e vero affetto. Dio ti benedica e ti accolga nel suo grande abbraccio” ha concluso Verdone.

Addio a Eleonora Giorgi, da sex symbol a stella della commedia all’italiana

Addio a Eleonora Giorgi, da sex symbol a stella della commedia all’italianaRoma, 3 mar. (askanews) – Nata a Roma il 21 ottobre 1953, Eleonora Giorgi era figlia di un direttore di produzione e di una ceramista ungherese. Ha debuttato nel cinema a 18 anni, notata da Tonino Cervi, e ha attraversato diverse fasi artistiche: dagli esordi in film audaci fino alle commedie di grande successo. Nei primi anni della sua carriera ha lavorato in pellicole che affrontavano tematiche sensuali e scandalose per l’epoca, come “Appassionata” (1974) con Ornella Muti e “Il comune senso del pudore” (1976) di Alberto Sordi. Ha anche posato per Playboy e partecipato a film vietati ai minori come “Storia di una monaca di clausura” (1973). Progressivamente, si è affermata nel cinema d’autore con “Cuore di cane” di Alberto Lattuada e “L’Agnese va a morire” di Giuliano Montaldo.


Il suo matrimonio con l’editore Angelo Rizzoli nel 1979 ha coinciso con una fase delicata della sua carriera, ma le ha anche permesso di partecipare a film importanti come “Dimenticare Venezia” (1979). Negli anni ’80 è diventata una delle attrici più amate del cinema popolare italiano, recitando in commedie di grande successo. Ha brillato in “Mia moglie è una strega” (1980) con Renato Pozzetto, “Borotalco” (1982) di Carlo Verdone (che le valse il David di Donatello e il Nastro d’argento), “Grand Hotel Excelsior” (1982) e “Sapore di mare 2″ – Un anno dopo” (1984). Non si è limitata alla commedia e ha interpretato ruoli più drammatici in film come “Un uomo in ginocchio” (1980) di Damiano Damiani e “Oltre la porta” (1982) di Liliana Cavani. Negli anni ’90 ha diradato le apparizioni cinematografiche, spostandosi verso la televisione con fiction come “I Cesaroni”, “Lo zio d’America” e “Notti e nebbie”. Ha debuttato come regista nel 2003 con “Uomini & donne”, amori & bugie e ha proseguito con L’ultima estate nel 2009. Si è dedicata anche al teatro, recitando in Fiore di cactus e Ragazzi irresistibili.


La sua vita sentimentale è stata intensa: dopo il matrimonio con Rizzoli, finito in seguito allo scandalo P2, ha sposato Massimo Ciavarro, da cui ha avuto un figlio. Ha confessato di aver avuto una dipendenza dall’eroina, superata grazie al primo matrimonio, e ha avuto relazioni con Warren Beatty e Andrea De Carlo. Negli ultimi anni ha continuato a partecipare a programmi televisivi, tra cui Ballando con le stelle (2018) e il Grande Fratello Vip. Nel 2023 ha rivelato di avere un tumore al pancreas, contro cui ha combattuto fino alla fine.

Cinema, E’ morta Eleonora Giorgi, aveva 71 anni

Cinema, E’ morta Eleonora Giorgi, aveva 71 anniRoma, 3 mar. (askanews) – E’ morta oggi, all’età di 71 anni l’attrice Eleonora Giorgi. Malata da tempo nell’ottobre 2023 aveva rivelato di avere un tumore al pancreas. In un’intervista al Corriere dela sera il figlio Andrea Rizzoli aveva detto: “Faremo il necessario affinché il tempo che le resta sia piacevole, ma non possiamo fare nulla per allungarlo. Ci siamo goduti ogni istante con una intensità prima inimmaginabile”. Il messaggio della famiglia: “Si è spenta nell’amore e nell’abbraccio dei suoi figli”.

Papa, fonti del Vaticano: ha fatto colazione e ha iniziato la terapia

Papa, fonti del Vaticano: ha fatto colazione e ha iniziato la terapiaCittà del Vaticano, 3 mar. (askanews) – Dopo aver “riposato bene tutta la notte”, nel suo diciottesimo giorno di ricovero al policlinico Agostino Gemelli di Roma Papa Francesco “ha fatto colazione e ha cominciato la terapia della giornata”.


Questa mattina, fanno sapere fonti vaticane, “non ci sono stati cambiamenti” rispetto alle abitudini di Bergoglio degli ultimi giorni: le sue condizioni, come sempre, saranno valutate dai medici “nell’arco della giornata” e “questa sera si avranno indicazioni più precise”, ma in ogni caso – come spiegava il bollettino di ieri sera – la situazione sembra “stabilizzarsi” e questo “è un buon segno”. Anche riguardo la polmonite, ricordano ancora le fonti vaticane, “fino a ieri la situazione era stabile” e seguirebbe “un evolversi naturale con le terapie” somministrate in questi giorni.


Oggi, infine, “non sarebbero previsti esami particolari” per il Papa.

Italia-Giappone, Mattarella è arrivato a Tokyo. La visita si concluderà il 9 marzo

Italia-Giappone, Mattarella è arrivato a Tokyo. La visita si concluderà il 9 marzoRoma, 3 mar. (askanews) – Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è atterrato a Tokyo per la sua visita in Giappone, che si concluderà il 9 marzo. L’ultimo capo di Stato italiano a recarsi in Giappone era stato Giorgio Napolitano, quasi 16 anni fa. La visita giunge al culmine di un periodo nel quale si sono intensificate le relazioni bilaterali e la cooperazione economica, nel quadro dell’accordo di partenariato strategico che risale al mesi di gennaio del 2023, rafforzato con il Piano d’azione bilaterale 2024-2027 approvato in occasione del G7 di Fasano.


Tra domani e dopodomani si concentrano gli incontri con le autorità istituzionali e politiche. Nella mattinata di martedì sarà ricevuto al palazzo imperiale dall’imperatore Naruhito, nel pomeriggio invece sono in agenda i colloqui con gli speaker dei due rami del parlamento; mercoledì è previsto un discorso del presidente in occasione di un incontro con i vertici della Keidanren (Japan Business Federation) ed esponenti dell’imprenditoria giapponese e italiana. Nel pomeriggio Mattarella avrà un colloquio con il primo ministro Kishida Fumio. Nei giorni successivi si trasferirà a Kyoto, l’antica capitale, per poi concludere la settimana a Hiroshima, città martire della bomba atomica, dove sono previsti altri appuntamenti di grande significato: la cerimonia con la deposizione di una corona di fiori al Memoriale della Pace e l’incontro con alcuni sopravvissuti ai bombardamenti atomici nella sede dell’associazione Nihon Hidankio, che si batte per l’abolizione delle armi nucleari e che ha ricevuto il Nobel per la Pace nel 2024.

Italia-Giappone, Mattarella arrivato a Tokyo. Visita si concluderà 9 marzo

Italia-Giappone, Mattarella arrivato a Tokyo. Visita si concluderà 9 marzoRoma, 3 mar. (askanews) – Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è atterrato a Tokyo per la sua visita in Giappone, che si concluderà il 9 marzo. L’ultimo capo di Stato italiano a recarsi in Giappone era stato Giorgio Napolitano, quasi 16 anni fa. La visita giunge al culmine di un periodo nel quale si sono intensificate le relazioni bilaterali e la cooperazione economica, nel quadro dell’accordo di partenariato strategico che risale al mesi di gennaio del 2023, rafforzato con il Piano d’azione bilaterale 2024-2027 approvato in occasione del G7 di Fasano.


Tra domani e dopodomani si concentrano gli incontri con le autorità istituzionali e politiche. Nella mattinata di martedì sarà ricevuto al palazzo imperiale dall’imperatore Naruhito, nel pomeriggio invece sono in agenda i colloqui con gli speaker dei due rami del parlamento; mercoledì è previsto un discorso del presidente in occasione di un incontro con i vertici della Keidanren (Japan Business Federation) ed esponenti dell’imprenditoria giapponese e italiana. Nel pomeriggio Mattarella avrà un colloquio con il primo ministro Kishida Fumio. Nei giorni successivi si trasferirà a Kyoto, l’antica capitale, per poi concludere la settimana a Hiroshima, città martire della bomba atomica, dove sono previsti altri appuntamenti di grande significato: la cerimonia con la deposizione di una corona di fiori al Memoriale della Pace e l’incontro con alcuni sopravvissuti ai bombardamenti atomici nella sede dell’associazione Nihon Hidankio, che si batte per l’abolizione delle armi nucleari e che ha ricevuto il Nobel per la Pace nel 2024.