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Ai funerali di Vanessa Ballan il vescovo dice che “Nessun motivo giustifica la violenza”

Ai funerali di Vanessa Ballan il vescovo dice che “Nessun motivo giustifica la violenza”Roma, 29 dic. (askanews) – “Non c’è un motivo al mondo che giustifichi questo atto, questa violenza. Non c’è mai. Non c’è sicuramente nel caso di Vanessa e della creatura che lei portava in grembo”; non fa “parte della nostra natura più intima di esseri umani immaginare che ad una persona venga tolta, rubata la vita”. E’ il grido di dolore lanciato dal vescovo di Treviso, monsignor Michele Tomasi, ai funerali di Vanessa Ballan, la giovane madre di 26 anni, vittima di femminicidio, assassinata a Riese Pio X da Bunjar Fandaj, attualmente in carcere a Treviso.

E’ una “vicenda insensatamente dolorosa”, prosegue il vescovo. “Di colpo, la vita è stata travolta da una catastrofe che ha tolto pace e ogni benessere, a causa della quale i ricordi e i pensieri avvelenano l’anima, e manca anche il desiderio di aprire prospettive di futuro. È troppo grande quanto è accaduto – sottolinea mons. Tomasi – è troppo al di fuori di ogni pur pessimistica previsione. Noi non ci pensiamo davvero finché un evento simile non ci colpisce da vicino, ma non fa proprio parte della nostra natura più intima di esseri umani immaginare che ad una persona venga tolta, rubata la vita”. “Ed è allora la totale insensatezza che irrompe nella vita, in una vita come le nostre, alle volte forse contraddittorie, ma che era accolta in un senso ed in un significato che la sorreggevano e la portavano, in un modo o in un altro, in una rete buona di relazioni e di affetti”, conclude il vescovo.

Sinner: “Nel 2024? Olimpiadi, Slam e Sanremo”

Sinner: “Nel 2024? Olimpiadi, Slam e Sanremo”Roma, 29 dic. (askanews) – Le Olimpiadi, uno Slam e Sanremo. Sono gli obiettivi per il 2024 di Jannik Sinner confessati in una lunga intervista a La Stampa. “I Giochi – ha detto il tennista altoatesino – sono sul mio calendario, sarà molto particolare tornare al Roland Garros per il torneo olimpico. Per quanto riguarda il doppio vedremo cosa si decide, mi sono divertito molto con Lorenzo durante la finale della Coppa Davis”. Sono però gli Slam l’obiettivo per il 2024 “I Grandi Slam sono importantissimi ma non dimentichiamo i Masters 1000 che contano anche tanto. Spero di poter mostrare un livello molto alto in questi eventi chiave e quindi stabilizzare la mia classifica. Voglio tornare a Torino per le Atp Finals e per farlo devo essere costante durante tutta la stagione”. E sul “privato” confessa un desiderio: “Se il mio programma me lo permette mi piacerebbe molto fare un salto a Sanremo. Mi piace tanta musica diversa dal rap al rock e anche il pop. In Italia siamo fortunati abbiamo tanti artisti straordinari e la nostra musica è bellissima”. Infine aggiunge: “Essere famoso mi sorprende, ogni tanto mi viene da ridere. Ma è importante essere un esempio per i giovani”.

 

Borsa: nel 2023 Ftse Mib +28%, sui massimi da estate 2008

Borsa: nel 2023 Ftse Mib +28%, sui massimi da estate 2008Milano, 29 dic. (askanews) – Un 2023 da incorniciare per Piazza Affari. L’indice principale Ftse Mib ha registrato in un anno un aumento del 28%: valori superiori ai 30.000 punti non si registravano da giugno 2008. E’ quanto emerge dai dati 2023 di Borsa Italiana (aggiornati al 28 dicembre). Nel corso dell’ultima seduta dell’anno, l’indice, che viaggia sopra i 30.440 punti, è sulla strada per aggiornare i massimi dell’anno.

Il 2022, invece, era stato un anno da dimenticare per la Borsa di Milano che in 12 mesi aveva perso complessivamente oltre il 13%, tra le peggiori performance in Europa.

Meloni: con la IV e V rata del Pnrr si chiude un anno di risultati straordinari

Meloni: con la IV e V rata del Pnrr si chiude un anno di risultati straordinariRoma, 29 dic. (askanews) – “La richiesta di pagamento di oggi della quinta rata, che segue il versamento avvenuto ieri della quarta rata e l’entrata in vigore del nuovo Piano chiude un anno di grande impegno e di risultati straordinari del Governo nell’attuazione del Pnrr. Siamo molto soddisfatti e determinati a proseguire il lavoro anche nei prossimi mesi”. Così in una nota la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

È stata inviata oggi alla Commissione europea la richiesta di pagamento della quinta rata del PNRR italiano del valore complessivo di 10,6 miliardi di euro. Lo annuncia una nota di Palazzo Chigi spiegando che “in linea con quanto avvenuto con le precedenti richieste di pagamento, il versamento dell’importo dovuto, che si aggiungerà ai 101,9 miliardi di euro delle prime quattro rate, dovrebbe avvenire nei prossimi mesi, al termine del consueto iter di valutazione previsto dalle procedure europee e finalizzato a verificare l’effettivo raggiungimento degli obiettivi e delle milestones previste”.

L’Italia, sottolinea il governo, “come accaduto per la quarta rata, è il primo Stato membro Ue a chiedere formalmente anche il pagamento della quinta rata del PNRR”.Tra i 52 obiettivi inseriti nella rata, ricorda Palazzo Chigi, “figurano importanti investimenti nei comparti dell’agricoltura, per aumentare l’efficienza dei sistemi di irrigazione e per implementare la produzione di energia verde, del settore idrico, con nuove opere per il potenziamento delle condotte, dei sistemi di depurazione e per la riduzione delle perdite di rete, dell’ambiente, con la realizzazione di nuovi impianti e l’ammodernamento di quelli esistenti per la valorizzazione dei rifiuti, del trasporto pubblico locale, con il rafforzamento del parco autobus a emissioni zero e di metropolitane, tram e bus rapid transit, delle infrastrutture, con l’elettrificazione della linea ferroviaria del Mezzogiorno e con l’alta velocità lungo la tratta Salerno-Reggio Calabria, della cultura, con l’efficientamento energetico di cinema, teatri e musei, della scuola, con la realizzazione di nuovi plessi ad alta efficienza energetica, del patrimonio immobiliare pubblico, con la costruzione di nuovi edifici dell’amministrazione della giustizia e l’ammodernamento di quelli esistenti, della sanità, con l’implementazione di moderni sistemi di cura legati alla telemedicina, della Pubblica Amministrazione, con interventi per la transizione al digitale, e dell’università, con l’assegnazione di borse di studio e il finanziamento di progetti di ricerca”. In tema di riforme “sono stati raggiunti importanti obiettivi, come la piena operatività del sistema nazionale di e-procurement per l’acquisizione di beni, servizi e informazioni in via telematica, la riorganizzazione del sistema scolastico, l’entrata in vigore delle misure legate alla concorrenza e al quadro legislativo degli appalti pubblici”.

”Mattino di Luce”, fuori il nuovo singolo dei Subsonica

”Mattino di Luce”, fuori il nuovo singolo dei SubsonicaRoma, 29 dic. (askanews) – È fuori ora “Mattino di Luce”, il nuovo singolo dei Subsonica, accompagnato dal videoclip. Il brano è disponibile in radio e su tutte le piattaforme digitali e anticipa il decimo album in studio “Realtà Aumentata”, in uscita il 12 gennaio 2024 e disponibile in pre-order a questo link.

“Mattino di luce” parla della necessità di una trasformazione: da una condizione di instabilità e disagio verso la ricerca di un equilibrio e di pace. Il brano accarezza anche un argomento più specifico: il percorso che porta una persona a liberarsi dal ruolo di genere che è stato attribuito alla nascita, per arrivare a vivere pienamente nel genere in cui si identifica. Dicono i Subsonica: “Incongruenza, disforia o transizione di genere sono temi circondati da pregiudizi affrettati, spesso repressivi e violenti, che non tengono conto del disagio, della sofferenza e delle necessità autentiche di chi li vive affrontandoli quotidianamente. In “Preso blu”, una delle nostre prime canzoni, parlavamo della “paura del diverso” come “paura del possibile”. Continuiamo anche oggi, con nuove parole e nuovi sguardi, a raccontare storie di diversità e esigenze di libertà”.

“Mattino di luce” è un brano da ballare tra suggestioni italo-dance e distorsioni space-rock, tra percussioni acustiche, fiati e sintetizzatori. Prodotta da Max Casacci e Subsonica, registrata all’Andromeda Studio Torino e mixata a Londra da Marta Salogni (che ha collaborato fra gli altri con Depeche Mode, Bjork, Bon Iver). Il videoclip, girato da Donato Sansone con l’ausilio dell’intelligenza artificiale, vede la band esibirsi in un luogo asettico di fronte a una figura in trasformazione. Racconta il regista “Questo pezzo dà uno sguardo verso un modo di concepirsi del tutto libero dai condizionamenti culturali, e che ho cercato di toccare delicatamente con un video semplice ed intimo. Dal punto di vista tecnico, mi sono affacciato per la prima volta verso l’AI, con un uso molto estetico – più che generativo – di forme e contenuti.”

Il singolo arriva dopo la pubblicazione di “Pugno di Sabbia” e “Adagio”, quest’ultimo parte della colonna sonora originale – scritta e composta dalla band – dell’omonimo film di Stefano Sollima, nella sale dal 14 dicembre. “Realtà aumentata” è un album di undici canzoni scritte nell’arco del 2023, che hanno assorbito molta realtà nei suoni, nei ritmi e nelle parole. Una realtà i cui effetti, nel corso degli ultimi anni, sono aumentati in modo tangibile. Una realtà che ci ha chiusi in casa per mesi rivelando tutte le fragilità di un presente globalizzato, che ci espone ad effetti climatici estremi, che è tornata a sconvolgerci con le guerre e che bussa ai nostri confini con un quotidiano carico di miseria, speranza e disperazione. Una “realtà aumentata” alla quale, paradossalmente, abbiamo iniziato a rispondere con crescente dispercezione tra negazionismi, letture distorte, fughe virtuali e carenza di umanità. Questa “realtà aumentata” sembrerebbe spingerci verso un isolamento individuale e individualista, anziché suggerire azioni e risposte collettive, le uniche in grado di proteggerci da quando abitiamo questo pianeta. Le canzoni del disco zoomano tra pixel di quotidianità e visioni cosmiche, tra energie luminose e penombre, tra presente e futuro, viaggiando sempre su un binario ritmico avvolgente.

I Subsonica onorano il traguardo della decima release con un album manifesto che racconta il presente, toccando temi attuali attraverso diversi angoli di lettura, in un universo musicale vario e sorprendente, ma con lo stile inconfondibile che caratterizza il gruppo dal 1996. Il prossimo aprile saranno live sui palchi dei principali palazzetti italiani con SUBSONICA 2024 TOUR. La tournée, prodotta da Live Nation, partirà il 3 aprile da Mantova per proseguire il 4 aprile a Milano, il 6 aprile a Conegliano (TV), l’8 aprile a Roma, il 10 aprile a Bologna, l’11 aprile a Firenze per chiudere il 13 aprile a Torino. Radio Capital è la radio ufficiale del tour.

Lollobrigida: ho chiesto ad Amidei di ritirare la sua proposta di legge sulla caccia

Lollobrigida: ho chiesto ad Amidei di ritirare la sua proposta di legge sulla cacciaMilano, 29 dic. (askanews) – “Ho chiesto al senatore Amidei di ritirare la sua proposta di legge, mai concordata con il governo. Senza entrare nel merito dei temi trattati, ritengo evidente sia necessario evitare ogni polemica derivante da proposte individuali che non rientrino in un riordino complessivo e omogeneo in chiave europea dell’attività venatoria. Le polemiche strumentali e artificiose prodotte da azioni di questa natura ritengo inquinino un dibattito finalizzato a garantire le attività legali esercitate da liberi cittadini, compresa quella in oggetto”. Lo dichiara in una nota il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.

Il disegno di legge del senatore di Fratelli d’Italia, Bartolomeo Amidei, puntava a modificare in maniera molto meno restrittiva la legge sulla caccia del 1992, permettendo tra l’altro “l’attività venatoria ai soggetti che abbiano compiuto il sedicesimo anno di età”. 

Sicurezza lavoro, Inail: infortuni mortali -3,8% nei primi 11 mesi

Sicurezza lavoro, Inail: infortuni mortali -3,8% nei primi 11 mesiRoma, 29 dic. (askanews) – Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Istituto entro il mese di novembre sono state 542.568 (-16,8% rispetto a novembre 2022), 968 delle quali con esito mortale (-3,8%). In aumento le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 67.094 (+20,4%). Nella sezione “Open data” del sito Inail sono disponibili i dati analitici delle denunce di infortunio – nel complesso e con esito mortale – e di malattia professionale presentate all’Istituto entro il mese di novembre.

Le denunce di infortunio presentate all’Inail entro il mese di novembre sono state 542.568, in calo rispetto alle 652.002 dei primi 11 mesi del 2022 (-16,8%), in aumento rispetto alle 502.458 del 2021 (+8%) e alle 492.150 del 2020 (+10,2%), e in diminuzione rispetto alle 590.679 del 2019 (-8,1%). A livello nazionale i dati rilevati al 30 novembre di ciascun anno evidenziano, per i primi 11 mesi del 2023 rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente, un decremento dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati dai 569.133 del 2022 ai 455.140 del 2023 (-20,0%), mentre quelli in itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro, hanno fatto registrare un aumento del 5,5%, da 82.869 a 87.428. A novembre di quest’anno il numero degli infortuni sul lavoro denunciati ha segnato un -20,4% nella gestione Industria e servizi (dai 541.669 casi del 2022 ai 431.044 del 2023), un +0,4% in Agricoltura (da 24.341 a 24.450) e un +1,3% nel Conto Stato (da 85.992 a 87.074). Si osservano decrementi degli infortuni in occasione di lavoro in molti settori produttivi, in particolare l’Amministrazione pubblica, che comprende l’attività degli organismi preposti alla sanità – Asl – e gli amministratori regionali, provinciali e comunali (-55,3%), la Sanità e assistenza sociale (-52,4%) e il Trasporto e magazzinaggio (-38,5%). In controtendenza, prosegue l’Inail, alcuni settori del comparto manifatturiero, come quelli della fabbricazione di autoveicoli (+24,6%), delle bevande (+24,6%), della riparazione, manutenzione e installazione di macchine e apparecchiature (+10,1%), dell’abbigliamento (+6,6%), ma anche della fornitura di acqua-reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento (+14,4%), delle attività dei servizi di alloggio e ristorazione (+5,4%) e delle costruzioni (+5,3%).

L’analisi territoriale evidenzia una diminuzione delle denunce di infortunio in tutte le aree del Paese: più consistente al Sud (-21,4%) e nel Nord-Ovest (-20,3%), seguiti dalle Isole (-20,0%), dal Centro (-16,7%) e dal Nord-Est (-10,2%). Tra le regioni con i maggiori decrementi percentuali si segnalano la Campania, la Liguria, il Molise e il Lazio. Il calo che emerge dal confronto tra i primi 11 mesi del 2022 e 2023 è legato sia alla componente femminile, che registra un -28,6% (da 268.565 a 191.686 casi denunciati), sia a quella maschile, che presenta un -8,5% (da 383.437 a 350.882). Il decremento ha interessato sia i lavoratori italiani (-19,7%) sia quelli comunitari (-13,9%), mentre gli extracomunitari hanno registrato un +0,2%. L’analisi per classi di età rileva diminuzioni in tutte le fasce, a eccezione di quella degli under 20, che registra un +11,0% dovuto principalmente all’aumento infortunistico degli studenti.

Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’Istituto nei primi 11 mesi del 2023 sono state 968, 38 in meno rispetto alle 1.006 registrate nel periodo gennaio-novembre 2022, 148 in meno rispetto al 2021, 183 in meno rispetto al 2020 e 29 in meno rispetto al 2019. A livello nazionale i dati rilevati al 30 novembre di ciascun anno evidenziano per i primi 11 mesi del 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022, pur nella provvisorietà dei numeri, un decremento solo dei casi mortali in itinere, scesi da 284 a 223, mentre quelli avvenuti in occasione di lavoro passano da 722 a 745. Il calo ha riguardato sia l’Industria e servizi (da 859 a 823 decessi) che il Conto Stato (da 35 a 32), mentre l’Agricoltura sale da 112 a 113. Dall’analisi territoriale emergono cali nel Nord-Ovest (da 276 a 254 casi), nel Nord-Est (da 224 a 219) e al Centro (da 204 a 176) e incrementi al Sud (da 224 a 235) e nelle Isole (da 78 a 84). Le regioni che presentano i maggiori aumenti sono Friuli Venezia Giulia (+15), Abruzzo (+13), Campania e Umbria (+6 ciascuna), mentre i cali più consistenti sono quelli rilevati in Toscana (-22), Piemonte (-13), Marche (-11) e Veneto (-10). La flessione registrata nel confronto tra i primi 11 mesi del 2022 e 2023 è legata solo alla componente femminile, i cui casi mortali denunciati sono diminuiti da 113 a 75, mentre quella maschile conferma 893 decessi in entrambi i periodi. In calo sia le denunce dei lavoratori italiani (da 817 a 788) sia quelle dei comunitari (da 49 a 44) e degli extracomunitari (da 140 a 136). Dall’analisi per classi di età si registrano diminuzioni nelle fasce 25-44 anni (da 272 a 243 casi) e 45-59 anni (da 470 a 422) e aumenti tra gli under 25 (da 54 a 65) e tra i 60-74enni (da 194 a 223).

Al 30 novembre di quest’anno risultano 12 denunce di incidenti plurimi per un totale di 31 decessi, 17 dei quali con mezzo di trasporto coinvolto (stradali, ferroviari, ecc.). Nel periodo gennaio-novembre 2022 gli incidenti plurimi erano stati 18 per un totale di 44 decessi, 42 dei quali stradali. Le denunce di malattia professionale protocollate dall’Inail nei primi 11 mesi del 2023 sono state 67.094, oltre 11mila in più rispetto allo stesso periodo del 2022 (+20,4%). L’incremento è del 32,1% rispetto al 2021, del 63,9% sul 2020 e del 18,6% rispetto al 2019. I dati rilevati al 30 novembre di ciascun anno mostrano un aumento del 21,2% nella gestione Industria e servizi (da 46.024 a 55.784 casi), del 16,1% in Agricoltura (da 9.207 a 10.687) e del 24,4% nel Conto Stato (da 501 a 623). L’incremento delle denunce interessa tutte le aree del Paese, a partire dal Sud (+28,2%), seguito da Nord-Ovest (+21,7%), Centro (+20,3%), Nord-Est (+18,5%) e Isole (+5,8%). Tra le regioni fanno eccezione la Valle d’Aosta (-18,9%) e la Calabria (-2,3%). In ottica di genere si rilevano 8.262 denunce di malattia professionale in più per i lavoratori, da 41.129 a 49.391 (+20,1%), e 3.100 in più per le lavoratrici, da 14.603 a 17.703 (+21,2%). L’aumento ha interessato sia le denunce dei lavoratori italiani, che sono passate da 51.503 a 61.612 (+19,6%), sia quelle dei comunitari, da 1.389 a 1.702 (+22,5%), e degli extracomunitari, da 2.840 a 3.780 (+33,1%). Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, quelle del sistema nervoso e dell’orecchio continuano a rappresentare, anche nei primi 11 mesi del 2023, le prime tre malattie professionali denunciate, seguite dai tumori, dalle patologie del sistema respiratorio e dai disturbi psichici e comportamentali.

Il Superbonus resta al 110% per i redditi più bassi

Il Superbonus resta al 110% per i redditi più bassiMilano, 29 dic. (askanews) – Il superbonus al 110% resta per le famiglie con Isee basso (15.000 euro per un single), che potranno proseguire e concludere i lavori di ristrutturazione nel 2024. I nuclei con Isee più alto potranno proseguire i lavori il prossimo anno ma con lo sgravio fiscale ridotto al 70% (come previsto a legislazione vigente). Viene poi introdotta una sanatoria che mette in sicurezza coloro che non hanno completato i lavori al 31 dicembre 2023: non dovranno restituire le somme già ottenute usufruendo del 110% per i lavori già effettuati ma, appunto, non completati. Le misure, frutto dell’accordo di maggioranza raggiunto nel vertice di oggi pomeriggio a Palazzo Chigi, sono contenute in un decreto legge ad hoc che è ora all’esame del Consiglio dei Ministri.Il Consiglio dei ministri, sottolineano fonti di Palazzo Chigi dopo la riunione del Consiglio dei ministri, “ha approvato alcuni interventi in materia di bonus edilizi, riportando la relativa disciplina al buonsenso e alle sue corrette finalità: non è prevista nessuna proroga, ma si incentivano i lavori limitando usi impropri e storture”. In particolare, si è intervenuti sul superbonus, sul sismabonus e sugli incentivi per l’abbattimento delle barriere architettoniche.Per quanto riguarda il Superbonus, in particolare, sarà riconosciuto il credito d’imposta per tutti i lavori realizzati e asseverati al 31 dicembre 2023; per le opere ancora da effettuare si è confermato il bonus al 70%. Ai singoli soggetti con Isee inferiore a 15mila euro sensibilmente aumentato in base ai componenti del nucleo familiare, si garantisce il credito del 110% anche per la quota di lavori non asseverati al 31 dicembre.”In buona sostanza – proseguono le stesse fonti – chi non ha concluso i lavori entro l’anno non si troverà nella grave condizione di dover restituire tutti i crediti fino a quel momento maturati. In secondo luogo, per i lavori non conclusi al 31 dicembre e per compensare la quota che scenderà dal 110 al 70%, lo Stato interverrà utilizzando il fondo povertà con riserva di aumentarne la capienza durante l’esercizio finanziario. In questo modo le fasce meno abbienti non si dovranno fare carico della differenza”. Arriva anche una stretta per l’utilizzo improprio del sismabonus. Si esclude la cessione del credito nel caso di interventi di demolizione e ricostruzione in zone sismiche per le quali non sia stato richiesto il titolo abilitativo alla data di entrata in vigore del decreto legge. Vengono quindi inserite verifiche più puntali per limitare l’agevolazione soltanto agli edifici effettivamente danneggiati da eventi sismici.

Ok dal Consiglio dei ministri a tre scaglioni Irpef: aliquota del 23% fino a 28.000 euro

Ok dal Consiglio dei ministri a tre scaglioni Irpef: aliquota del 23% fino a 28.000 euroMilano, 28 dic. (askanews) – Il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva il decreto legislativo, attuativo della delega, con il primo modulo della riforma dell’Irpef che si applica, al momento, solo per il 2024. Il testo è sostanzialmente uguale a quello approvato in esame preliminare: riduzione degli scaglioni di reddito dagli attuali quattro a tre con l’accorpamento dei primi due in un unico scaglione fino a 28.000 euro, cui si applica l’aliquota al 23%; oltre 28.000 euro e fino a 50.000 euro rimane l’aliquota del 35%; oltre 50.000 euro confermata l’aliquota è dl 43%.Per i redditi sopra 50.000 euro, però, il beneficio derivante dalla revisione delle aliquote viene neutralizzato prevedendo una franchigia di 260 euro sulle detrazioni al 19%, escluse quelle relative alle spese sanitarie.

Caccia, Lollobrigida: chiesto a Amidei di ritirare sua proposta legge

Caccia, Lollobrigida: chiesto a Amidei di ritirare sua proposta leggeMilano, 29 dic. (askanews) – “Ho chiesto al senatore Amidei di ritirare la sua proposta di legge, mai concordata con il governo. Senza entrare nel merito dei temi trattati, ritengo evidente sia necessario evitare ogni polemica derivante da proposte individuali che non rientrino in un riordino complessivo e omogeneo in chiave europea dell’attività venatoria. Le polemiche strumentali e artificiose prodotte da azioni di questa natura ritengo inquinino un dibattito finalizzato a garantire le attività legali esercitate da liberi cittadini, compresa quella in oggetto”. Lo dichiara in una nota il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.

Il disegno di legge del senatore di Fratelli d’Italia, Bartolomeo Amidei, puntava a modificare in maniera molto meno restrittiva la legge sulla caccia del 1992, permettendo tra l’altro “l’attività venatoria ai soggetti che abbiano compiuto il sedicesimo anno di età”.