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Risultati e classifica serie A, Bologna in zona Europa

Risultati e classifica serie A, Bologna in zona EuropaRoma, 27 feb. (askanews) – Questi i risultati e la classifica di serie A dopo il recupero Bologna-Milan 2-1


Classifica: Inter 57, Napoli 56, Atalanta 54, Juventus 49, Lazio 47, Bologna 44, Fiorentina 42, Milan 41, Roma 40, Udinese 36, Torino 31, Genoa 30, Como 28, Cagliari, Lecce 25, Verona, Parma 23, Empoli 21, Venezia 17, Monza 14. 27esima GIORNATA Venerdì 28 febbraio ore 20.45 Fiorentina-Lecce, sabato 1° marzo ore 15 Atalanta-Venezia, ore 18 Napoli-Inter, ore 20.45 Udinese-Parma, domenica 2 marzo ore 12.30 Monza-Torino, ore 15 Bologna-Cagliari, Genoa-Empoli, ore 18 Roma-Como, ore 20.45 Milan-Lazio, lunedì 3 marzo ore 20.45 Juventus-Verona.


28ª GIORNATA: Venerdì 7 marzo ore 20.45 Cagliari-Genoa, sabato 8 marzo ore 15 Como-Venezia, Parma-Torino, ore 18 Lecce-Milan, ore 20.45 Inter-Monza, domenica 9 marzo ore 12.30 Napoli-Fiorentina, ore 18 Empoli-Roma, ore 20.45 Juventus-Atalanta, lunedì 10 marzo ore 20.45 Lazio-Udinese.

Schlein chiede unità al Pd, frizioni su guerra e Jobs act

Schlein chiede unità al Pd, frizioni su guerra e Jobs actRoma, 27 feb. (askanews) – I temi sul tavolo della direzione del Pd erano da trattare con grande cautela, perché su guerra e Jobs act le posizioni nel partito sono da sempre articolate, per usare un eufemismo. Lo dimostra il fatto che buona parte di Energia popolare, la minoranza del partito, non ha partecipato al voto sulla relazione della segretaria, approvata senza voti contrari e senza astensioni. Elly Schlein, d’altra parte, non ha dubbi che il ‘nuovo Pd’ debba avere una posizione chiara per riconnettersi col proprio elettorato. Ma la segretaria sa anche che un partito plurale e unito è più forte, come ha ricordato concludendo la sua relazione, e ha proposto una linea che riducesse al minimo il rischio di tornare a quelle “vecchie abitudini” che ha deprecato nel suo appello conclusivo.


“Questo momento storico ci richiede una grande responsabilità”, ha spiegato alla fine del suo intervento. Ricordando, appunto, che “l’anno scorso un partito plurale e unito come mai ha ricominciato a vincere” e che, dunque, sarebbe bene evitare di “tornare a vecchie abitudini e ricominciare con dinamiche autoreferenziali”. Il richiamo non era fuori luogo, perché Schlein sapeva bene che schierare il Pd per il sì al referendum sul Jobs act avrebbe creato mal di pancia, così come la posizione prudente sul riarmo Ue di cui si parla in questi giorni nelle cancellerie europee.


La riunione è stata preparata con cura, il sì al referendum Schlein lo ha accompagnato con una rassicurazione ai ‘dissidenti’: “Il Pd supporterà i referendum e invita tutte e tutti ad andare a votare”, ha spiegato. Ma poi ha aggiunto: “So bene che nel partito c’è anche chi non li ha firmati tutti e non chiediamo abiure a nessuno”. E infatti non sono mancati momenti di tensione nel susseguirsi degli interventi e più di un esponente della minoranza spiega che proprio grazie alle parole usate dalla segretaria – molto calibrate – alla fine ci si è limitati a qualche battibecco su un tema che poteva essere esplosivo.


Tra gli interventi più decisi, raccontano, ci sono stati quelli di Simona Malpezzi, Lia Quartapelle, Piero Fassino, Sandra Zampa. Malpezzi, spiegano, ha citato il richiamo al pluralismo fatto dalla segretaria, elogiandola, perché va ricordato che oltre al ‘nuovo Pd’ – rappresentato da chi è arrivato da poco e da chi è rientrato dopo essere uscito – c’è anche chi nel partito è sempre stato e non può essere cancellato. E il richiamo al pluralismo è stato apprezzato anche da Quartapelle, che però poi ha messo in guardia dal rischio che il Pd si schiacci sulla Cgil che è il sindacato “più estremista”, rompendo con la Cisl e forse anche con la Uil. Parole che nono sono piaciute affatto a Susanna Camusso e che hanno portato a un chiarimento tra le due parlamentari.


Anche un passaggio di Schlein sull’Ucraina ha suscitato qualche dibattito. La segretaria, nella relazione, ha spiegato: “Noi non siamo con Trump e al suo finto pacifismo e non siamo con l’Europa per continuare la guerra. Siamo con l’Europa per costruire una pace giusta”. E la difesa europea va sostenuta, ha aggiunto, ma nell’ambito di un piano per “l’autonomia strategica” che comprenda anche gli investimenti per il welfare, per la transizione, per il sostegno all’industria. Netta è stata Picierno: “Non siamo stati e non siamo di fronte a una postura bellicista dell’Europa. Non è mai stata l’Ue a voler fare o a voler continuare la guerra e non è nemmeno vero che la mancanza di iniziative di pace siano dipese da una mancanza di volontà politica della Ue”. Simili le obiezioni di Fassino e di Zampa. Risposte sono arrivate da Laura Boldrini, Roberto Speranza e altri. “L’Europa ha fatto benissimo a sostenere l’Ucraina – ha detto l’ex ministro della Sanità – ma inaccettabile che sia stata totalmente assente iniziativa di pace. Ora arriva Trump e riempie il vuoto lasciato dall’Europa. E la posizione della Kallas è fuori dal mondo”. E Andrea Orlando ha avvertito: “Non farsi carico delle posizioni di un popolo largo che ha sofferto rispetto all’ingaggio militare dell’Europa in questi anni, è secondo me un modo di fare questa discussione forzando”. Alla fine è stata la segretaria a rimettere insieme i pezzi della discussione: “Nessuno di noi pensa che quella guerra l’abbia voluta l’Europa. “Quello che pensiamo – ha precisato – è che l’Europa avrebbe potuto già prima fare di più e che oggi siamo chiamati a fare di più”. Ora, si augura la leader Pd, tutti si impegnino per “la mobilitazione” del partito sul “progetto per l’Italia”, perché – assicura – “il vocabolario del futuro non lo scriverà la destra”.

Bollette, governo: in dl risposte concrete, a lavoro su lungo periodo

Bollette, governo: in dl risposte concrete, a lavoro su lungo periodoRoma, 27 feb. (askanews) – Con il decreto bollette domani in Consiglio dei ministri “verrà adottato un pacchetto di misure che va incontro alle esigenze delle famiglie e delle imprese italiane, garantendo un sostegno concreto in un momento di difficoltà economica legato all’aumento dei costi energetici”. E’ quanto fanno sapere fonti di governo, esprimendo “soddisfazione” al termine del vertice di maggioranza sul decreto che si è tenuto a Palazzo Chigi, presenti la premier Giorgia Meloni, i vice Matteo Salvini e Antonio Tajani, il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin e in collegamento il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.


Gli interventi previsti nel decreto, proseguono le fonti, “sono il risultato di un lavoro costante, dei ministri competenti condiviso dalle forze politiche di maggioranza, per dare una risposta rapida e mirata a una delle principali preoccupazioni di cittadini e imprese. Il Governo continuerà a lavorare parallelamente per ulteriori iniziative di medio-lungo periodo che possano rafforzare ed efficientare il sistema nel suo complesso”.

Papa, fonti vaticane: è uscito da momento più critico

Papa, fonti vaticane: è uscito da momento più criticoCittà del Vaticano, 27 feb. (askanews) – Papa Francesco “è uscito dal momento più critico” e dalla fase di “criticità” si è tornato al “quadro complesso”. E’ quanto riferiscono fonti vaticane, secondo cui il Papa sta alternando l’ossigenazione ad alti flussi con ventimask, ovvero mascherine di ossigeno. “E’ una soluzione più leggera rispetto all’ossigeno ad alti flussi”, precisano fonti vaticane, che fanno notare come “per la seconda volta non si utilizza il termine condizione critica”.


“E’ un bollettino che descrive un ulteriore miglioramento”, precisano le fonti, ma “è anche un segnale che si riservino la prognosi” e questo significa “che i medici nutrono ancora delle preoccupazioni”. Sull’Angelus di domenica, le fonti vaticane non si sbilanciano. “E’ ovvio che al Papa piacerebbe vedere la gente, attendiamo di vedere cosa succederà domenica”.

Il Papa sta meglio

Il Papa sta meglioCittà del Vaticano, 27 feb. (askanews) – “Le condizioni cliniche del Santo Padre si confermano anche nella giornata odierna in miglioramento. Oggi ha alternato ossigenoterapia ad alti flussi con ventimask”. E’ quanto si legge nel bollettino vaticano diffuso stasera riguardo alle condizioni di salute di Papa Francesco, giunto al suo quattordicesimo giorno di ricovero al Policlinico Agostino Gemelli.


“In considerazione della complessità del quadro clinico, sono necessari ulteriori giorni di stabilità clinica per sciogliere la prognosi”. E’ quanto si legge nel bollettino vaticano diffuso stasera. “Il Santo Padre – aggiunge il bollettino – ha dedicato la mattina alla fisioterapia respiratoria alternandola al riposo, mentre il pomeriggio dopo una ulteriore seduta di fisioterapia si è raccolto in preghiera nella Cappellina dell’appartamento privato sito al decimo piano, ricevendo l`Eucarestia; quindi si è dedicato alle attività lavorative”. 


 

Gene Hackman, Investigatori: “Pillole a terra, no fughe di gas”

Gene Hackman, Investigatori: “Pillole a terra, no fughe di gas”Roma, 27 feb. (askanews) – “Non ci sono al momento particolari che facciano pensare a un omicidio”, e i corpi, che “erano lì da almeno 24 ore, non mostravano segni di traumi”. Lo sceriffo Adan Mendoza per primo ha confermato la notizia al Santa Fe New Mexican della morte dell’attore Gene Hackman e di sua moglie Betsy Arakawa, trovati senza vita nella loro casa di Santa Fe mercoledì pomeriggio. I due sono stati ritrovati in due stanze diverse, “senza segni di traumi “, e già senza vita da almeno 24 ore. Il corpo della donna era in stato di decomposizione con gonfiore al viso e mummificazione nelle mani e nei piedi. Con loro è stato ritrovato morto anche uno dei tre cani dell’attore. Vivi gli altri due pastori tedeschi. I due addetti alla manutenzione che avrebbero ritrovato i corpi hanno dichiarato di non vederli da circa due settimane. La porta d’ingresso era socchiusa, e secondo gli inquirenti non c’erano segni di effrazione. Sul caso è stata aperta un’inchiesta: al momento non si esclude nessuna pista, “omicidio, suicidio, morte accidentale o cause naturali “. Elizabeth Jean Hackman, figlia dell’attore, ha dichiarato a Tmz di ritenere, pur non essendone certi, che la causa della morte possa essere l’inalazione di fumi tossici. Secondo la famiglia, quindi, i due sarebbero morti per avvelenamento da monossido di carbonio. Tmz ha sottolineato che “i vigili del fuoco sono intervenuti e hanno comunicato di non aver visto alcun segno di perdita di monossido di carbonio o avvelenamento”. Secondo un mandato di perquisizione ottenuto da Tmz, un detective di Santa Fe ha detto che la donna sarebbe stata ritrovata “deceduta in bagno, con la stufa spostata, il flacone di pillole aperto e pillole sparse accanto alla donna, mentre l’uomo si trovava in una stanza separata della residenza e nessun segno evidente di fuga di gas “. Stando alla ricostruzione, pare che il detective che ha visto la scena, abbia pensato che la donna possa essere caduta “bruscamente a terra ” spostando la stufa. L’attore invece è stato ritrovato “in cucina, completamente vestito, con i suoi occhiali da sole accanto al corpo “, per questo gli inquirenti credono possa essere caduto all’improvviso.


 

MotoGp, Marquez: “Io e Pecco un team”

MotoGp, Marquez: “Io e Pecco un team”Roma, 27 feb. (askanews) – Marc Marquez ha confermato con forza la sua candidatura al titolo 2025 nei test prestagionali in Thailandia. Adesso non si prova più e si farà sul serio, e proprio in quella Buriram dove due settimane fa ha rifilato mezzo secondo al compagno Pecco Bagnaia adesso vuole costruire i primi mattoncini del nono Mondiale. “Abbiamo preso la stessa strada a livello tecnico ed era la cosa importante: alla fine dobbiamo lavorare come un team per provare a prendere la strada più giusta e avere la moto più competitiva possibile”, queste le parole dello spagnolo a Sky Sport MotoGP. “Poi quando inizia la prima gara ognuno ha il suo stile, ognuno sceglierà le sue gomme e per questo devi seguire il tuo istinto, ma siamo un team e l’obiettivo è che il titolo rimanga in Ducati. In vista di domani, chi dice che non ha le farfalle allo stomaco mente, perché è la prima gara ed è sempre emozionante. Io comunque sono rilassato, ora iniziano le gare, che sono la parte importante. Anche i test lo sono e abbiamo fatto un bel lavoro, ma le gare ci dicono la realtà”. L’otto volte iridato ha poi mandato un messaggio a Jorge Martin, che salterà non solo Buriram ma anche il GP di Argentina per via del suo infortunio in allenamento: “Ho sofferto tanto nella mia carriera e lo capisco. Gli ho mandato un messaggio dicendogli di stare calmo, a riposo e di rispettare il suo corpo, proprio perché so l’esperienza che ho avuto io”.

Formula1, Hamilton: “Guidare la SF-25 mi piace moltissimo”

Formula1, Hamilton: “Guidare la SF-25 mi piace moltissimo”Roma, 27 feb. (askanews) – Lewis Hamilton è stato il più veloce nel turno mattutino del Day-2 di Sakhir, risollevandosi anche in classifica dopo un primo giorno un po’ più complicato del previsto. “Fin qui – ha detto Hamilton in conferenza stampa – sono state due giornate molto positive, anche se il meteo ci ha un po’ ostacolato oggi e quindi non siamo riusciti a fare tutti i giri che avevamo pensato. Però abbiamo ultimato gran parte del programma. Ci stiamo concentrando sull’esplorazione di varie cose e per me si tratta anche di cercare di ambientarmi all’interno del team il più rapidamente possibile. Sembra che sia passato tanto tempo dal mio arrivo, ma in realtà sono qui solo da un mese all’interno del team e non puoi fare troppo in un periodo di tempo così breve. Ma abbiamo fatto già parecchia strada insieme, e la macchina è andata molto bene in pista”.


A proposito della macchina, il feeling di Hamilton con la Ferrari SF-25 sembra sul punto di poter sbocciare: “È presto per dire se questa monoposto è vicina a quella per me ideale. Ma diciamo che la SF-25 mi sta piacendo molto e che lentamente stiamo creando un legame. Ieri è stata una giornata così così, ma abbiamo svolto tutto il nostro programma. Stiamo testando varie cose, non sto ancora facendo dei cambiamenti d’assetto, ma semplicemente seguendo la procedura. Oggi invece ho esplorato maggiormente la mia interazione con l’ingegnere di pista (l’ex di Vettel e Sainz, Riccardo Adami, ndr). Fino a ora direi che mi piace moltissimo guidare questa macchina”. “Questi giorni servono a esplorare il potenziale della macchina – ha poi concluso Hamilton – per portarla al limite. Al momento credo che ci sia ancora margine e che ci sto arrivando passo dopo passo, rosicchiando qualcosina ogni volta. Differenze dalla Mercedes? Tutte le regolazioni sono diverse, non solo il bilanciamento dei freni e devo un po’ imparare questo nuovo metodo di lavoro. La macchina deve essere guidata in modo diverso ed è un percorso di apprendimento molto piacevole e divertente. Finora posso dire che sento la macchina sotto di me, sento che la macchina risponde alle mie sollecitazioni. Oggi è stata una giornata importante nel fare dei passi ulteriori in termini di preparazione dell’assetto. Ma abbiamo ancora tanto lavoro da fare e dobbiamo concentrarci sul nostro programma. Tra un paio di settimane capiremo in che posizione saremo, e magari domani cominceremo ad avere una piccola idea. Probabilmente saremo tutti molto vicini”.

Sciopero delle toghe, l’Anm: a difesa cittadini.

Sciopero delle toghe, l’Anm: a difesa cittadini.Roma, 27 feb. (askanews) – Da Trieste a Palermo, coccarda tricolore in bella vista sulla toga e costituzione in mano, i magistrati hanno incrociato le braccia contro la riforma della giustizia che punta alla separazione delle carriere tra pm e giudici. Lo sciopero di oggi dei magistrati – con un’adesione tra 75-80% – “non è stato organizzato contro qualcuno, ma in difesa di una serie di princìpi della Costituzione nei quali crediamo fermamente e crediamo che siano la soluzione migliore, non per i magistrati ma per i cittadini”, ha detto il presidente dell’Anm, Cesare Parodi, che ha partecipato alla mobilitazione delle toghe davanti alla Corte di Cassazione a Roma. “È la prima manifestazione importante di un movimento di pensiero nel quale cerchiamo di farci conoscere dai cittadini in modo diverso da quello con il quale siamo stati purtroppo fino ad oggi rappresentati”, ha detto ancora.


Mentre i magistrati disertavano in tutta Italia le aule dei tribunali in segno di protesta contro la separazione delle carriere, a Palazzo Chigi questa mattina la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni si è riunita con i vicepremier, Matteo Salvini e Antonio Tajani, il leader di Noi Moderati, Maurizio Lupi, il ministro della Giustizia, Carlo Nordio e il sottosegretario, Alfredo Mantovano. Al termine dell’incontro fonti dell’esecutivo hanno confermato “la disponibilità a un confronto costruttivo, con particolare attenzione al dialogo con l’Associazione Nazionale Magistrati”, in vista di un faccia a faccia, già programmato, per il 5 marzo prossimo, prima con l’Unione delle Camere Penali e successivamente con l’Anm. La riforma della giustizia “non è stata concepita contro i magistrati, ma nell’interesse dei cittadini”, hanno sottolineato dalla maggioranza.Critiche alla serrata dei magistrati sono arrivate dal deputato di Forza Italia, Enrico Costa. “Pm e giudici che manifestano a braccetto sono il miglior spot per la separazione delle carriere. E’ lo sciopero delle correnti. Dicono di voler difendere la Costituzione, in realtà sono terrorizzati dal perdere i tre mega privilegi: gli avanzamenti di carriera per tutti, anche per chi commette ripetutamente errori, le promozioni discrezionali grazie agli accordi tra le correnti, le sanzioni inesistenti per chi sbaglia”, ha rimarcato l’ex viceministro della Giustizia.


Per Maurizio Gasparri, presidente dei senatori di Forza Italia, si è trattato di uno “sciopero dal sapore eversivo” che “non bloccherà il cammino della democrazia. Vogliamo la certezza della pena, una giustizia rapida e la fine dell’uso politico della giustizia. Non ci faremo fermare”.Si schiera al fianco dei magistrati la segretaria del Pd, Elly Schlein, che ha definito la separazione delle carriere, “una riforma sbagliata” e “che porta al sogno malcelato della destra: giudici assoggettati alla politica”. Per il capogruppo di Avs nella commissione Giustizia della Camera, Devis Dori “la destra al governo pensa di poter stravolgere la Costituzione, calpestare i suoi principi e agire con ostilità ideologica contro l’indipendenza dei magistrati. Noi di Alleanza Verdi e Sinistra siamo con i magistrati a tutela della Costituzione democratica”.


 

Sciopero toghe, Anm: a difesa dei cittadini. Governo: pronti a confronto

Sciopero toghe, Anm: a difesa dei cittadini. Governo: pronti a confrontoRoma, 27 feb. (askanews) – Da Trieste a Palermo, coccarda tricolore in bella vista sulla toga e costituzione in mano, i magistrati hanno incrociato le braccia contro la riforma della giustizia che punta alla separazione delle carriere tra pm e giudici. Lo sciopero di oggi dei magistrati – con un’adesione tra 75-80% – “non è stato organizzato contro qualcuno, ma in difesa di una serie di princìpi della Costituzione nei quali crediamo fermamente e crediamo che siano la soluzione migliore, non per i magistrati ma per i cittadini”, ha detto il presidente dell’Anm, Cesare Parodi, che ha partecipato alla mobilitazione delle toghe davanti alla Corte di Cassazione a Roma. “È la prima manifestazione importante di un movimento di pensiero nel quale cerchiamo di farci conoscere dai cittadini in modo diverso da quello con il quale siamo stati purtroppo fino ad oggi rappresentati”, ha detto ancora.


Mentre i magistrati disertavano in tutta Italia le aule dei tribunali in segno di protesta contro la separazione delle carriere, a Palazzo Chigi questa mattina la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni si è riunita con i vicepremier, Matteo Salvini e Antonio Tajani, il leader di Noi Moderati, Maurizio Lupi, il ministro della Giustizia, Carlo Nordio e il sottosegretario, Alfredo Mantovano. Al termine dell’incontro fonti dell’esecutivo hanno confermato “la disponibilità a un confronto costruttivo, con particolare attenzione al dialogo con l’Associazione Nazionale Magistrati”, in vista di un faccia a faccia, già programmato, per il 5 marzo prossimo, prima con l’Unione delle Camere Penali e successivamente con l’Anm. La riforma della giustizia “non è stata concepita contro i magistrati, ma nell’interesse dei cittadini”, hanno sottolineato dalla maggioranza. Critiche alla serrata dei magistrati sono arrivate dal deputato di Forza Italia, Enrico Costa. “Pm e giudici che manifestano a braccetto sono il miglior spot per la separazione delle carriere. E’ lo sciopero delle correnti. Dicono di voler difendere la Costituzione, in realtà sono terrorizzati dal perdere i tre mega privilegi: gli avanzamenti di carriera per tutti, anche per chi commette ripetutamente errori, le promozioni discrezionali grazie agli accordi tra le correnti, le sanzioni inesistenti per chi sbaglia”, ha rimarcato l’ex viceministro della Giustizia.


Per Maurizio Gasparri, presidente dei senatori di Forza Italia, si è trattato di uno “sciopero dal sapore eversivo” che “non bloccherà il cammino della democrazia. Vogliamo la certezza della pena, una giustizia rapida e la fine dell’uso politico della giustizia. Non ci faremo fermare”. Si schiera al fianco dei magistrati la segretaria del Pd, Elly Schlein, che ha definito la separazione delle carriere, “una riforma sbagliata” e “che porta al sogno malcelato della destra: giudici assoggettati alla politica”. Per il capogruppo di Avs nella commissione Giustizia della Camera, Devis Dori “la destra al governo pensa di poter stravolgere la Costituzione, calpestare i suoi principi e agire con ostilità ideologica contro l’indipendenza dei magistrati. Noi di Alleanza Verdi e Sinistra siamo con i magistrati a tutela della Costituzione democratica”.