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Al Teatro Brancaccio di Roma torna Rapunzel il Musical

Al Teatro Brancaccio di Roma torna Rapunzel il MusicalRoma, 10 dic. (askanews) – Dal 15 dicembre al 7 gennaio torna in scena al Teatro Brancaccio di Roma Rapunzel il Musical con Lorella Cuccarini, scritto e diretto da Maurizio Colombi e prodotto da Alessandro Longobardi per Viola Produzioni.

Rapunzel il Musical è una rielaborazione della celebre fiaba dei fratelli Grimm che vede come protagonista principale Gothel, sorella di Grethel e matrigna di Rapunzel, interpretata da Lorella Cuccarini. Una trasposizione dell’opera per la prima volta nel genere musical, di impronta tutta italiana. Dopo il primo debutto nazionale al Teatro Brancaccio nel dicembre 2014 e due stagioni in tour nei principali teatri italiani è diventato a buon diritto un classico del musical, amato da grandi e piccini e acclamato da più di 150.000 spettatori nella prima edizione. Un family show che cattura l’attenzione degli spettatori di ogni età appaga/soddisfa il desiderio di tornare a vivere le emozioni di un grande spettacolo dal vivo, da condividere con la propria famiglia e gli amici. Lorella Cuccarini è la protagonista assoluta nel ruolo della perfida Gothel. Silvia Scartozzoni è la dolce Rapunzel, che crescendo mostrerà il suo carattere e troverà il suo amore, Phil; Silvia – già al fianco di Lorella Cuccarini ne “La Regina di Ghiaccio il musical” nel ruolo della strega Nebbia – è un soprano di grande talento. Renato Crudo beniamino del pubblico dei musical avendo interpretato il ruolo di “Abdul” e del narratore in “Aladin il musical geniale” e di “Toto” nell’ultima edizione di “Aggiungi un posto a tavola” – tenore eccellente, sarà Phil il ladro scanzonato e giocherellone dal cuore generoso, che si innamorerà di Rapunzel.

Le musiche e i testi delle canzoni sono originali e composte da Davide Magnabosco, Alessandro Procacci e Paolo Barillari: 19 brani coinvolgenti come la “Rapunzel Dance”, romantici come “Dove Sarai” ed emozionanti come “Una suite a 5 stelle”. La direzione musicale è di Davide Magnabosco. Il cast artistico è formato da 19 attori performer, ballerini, acrobati, cantanti.

Il coreografo Enzo Cosimi a Roma con “The Play Garden”

Il coreografo Enzo Cosimi a Roma con “The Play Garden”Roma, 10 dic. (askanews) – Coreografo tra i più autorevoli della scena italiana, con oltre 60 creazioni rappresentate nei maggiori teatri e festival italiani e stranieri, Enzo Cosimi presenta in prima nazionale il 13 dicembre allo Spazio Rossellini di Roma il suo ultimo lavoro, The Play Garden, vincitore del progetto speciale 2023 MIC. Dopo le trilogie degli ultimi anni, Sulle passioni dell’anima e Orestea – Trilogia della vendetta, Enzo Cosimi torna a lavorare intorno a tematiche di natura sociale, come già accaduto nella sua trilogia Ode alla bellezza. Installazione performativa di natura partecipativa, The Play Garden è un progetto realizzato con persone over 65 professionisti e non, volto a recuperare la memoria del gioco, primo patrimonio naturale di conoscenza e di socialità che si sviluppa già dall’infanzia. Con 14 performer, Cosimi trasforma la memoria in gesto performativo mettendo in scena il risultato della ricerca realizzata sul campo per recuperare giochi e canti antichi e del passato recente, che trovavano luogo negli spazi pubblici, nelle piazze e nei quartieri, favorendo così le dinamiche di socializzazione e interazione tra individui, le stesse che la dispersione relazionale del mondo digitale ha messo in difficoltà fino alla dissoluzione. Un lavoro dalle tinte dark che riposiziona al centro, ancora una volta, la dimensione relazionale della collettività; a dialogare con la performance, la video installazione diffusa sui giochi d’infanzia riattivati da bambini e anziani precedentemente filmati.

Enzo Cosimi è tra i coreografi più rappresentativi della coreografia italiana, con la sua compagnia firma oltre 60 coreografie rappresentate nei maggiori teatri e festival italiani e stranieri. Le sue creazioni artistiche vedono, nel tempo, collaborazioni importanti, tra cui Fabrizio Plessi, Luigi Veronesi, Miuccia Prada, Daniela Dal Cin, Antonio Marras, Aldo Busi, Stefano Galanti, Aldo Tilocca, Richie Hawtin. Negli ultimi anni realizza due trilogie, Sulle passioni dell’anima che affronta i temi della paura collettiva, del desiderio e del dolore e Ode alla bellezza, 3 creazioni sulla diversità, che segna un impegno politico e sociale nella creazione, indagando la realtà delle persone considerate ai margini. Dal 2018 lavora sul nuovo progetto Orestea – Trilogia della vendetta con il primo capitolo Glitter in my tears – Agamennone, seguito nel 2020 da Coefore Rock&Roll performance version, al Festival Romaeuropa. A novembre 2022 ha debuttato al Festival Romaeuropa con Le Lacrime dell’Eroe. Installazione performativa sulle Eumenidi, completando l’intera trilogia sull’Orestea. Nel 2023 vince il bando Progetto speciale del Mic 2023 con The Play Garden. Sempre a Romaeuropa realizza nel 2019 un progetto formativo/performativo in collaborazione con le Accademie. Nel 2014 riceve il premio Danza&Danza per lo spettacolo Sopra di me il diluvio e nel 2018, il premio nazionale della critica ANCT. Nel 2019 è stato pubblicato un libro monografico intitolato “Enzo Cosimi, una conversazione quasi angelica – 10 domande per uso domestico” a cura di Maria Paola Zedda.

Prosegue il tour di Spira, l’album d’esordio di Daniela Pes

Prosegue il tour di Spira, l’album d’esordio di Daniela PesRoma, 10 dic. (askanews) – Prosegue il tour di Spira, l’album d’esordio di Daniela Pes, Premio Tenco come Miglior opera prima e un successo di critica e pubblico che l’ha portata in giro per l’Italia collezionando sold out con oltre 40 date tra club e festival. Tra le 10 nuove tappe che si aggiungono al tour, due quelle europee: l’Eurosonic di Groningen (Paesi Bassi) e il Ment di Ljubljana (Slovenia).

Questi i prossimi live annunciati: 12 dicembre Qube/Marte Live (Roma), 18 dicembre Cripta del Duomo (Avellino), 20 dicembre Auditorium Novecento (Napoli), 21 dicembre Officina degli Esordi/Muse (Bari), 22 dicembre Mercato Nuovo/Muse (Taranto), 6 gennaio Teatro Ricciardi (Capua), 12 gennaio CAOS/Degustazioni Musicali (Terni), 13 gennaio Teatro Sperimentale (Pesaro), 17 gennaio Eurosonic (Groningen, Paesi Bassi), 26 gennaio Fabrik (Cagliari), 27 gennaio Teatro Civico (Alghero), 23 febbraio Ment (Ljubljana, Slovenia). Già vincitrice nel 2017 del prestigioso premio Andrea Parodi, dei premi Nuovoimaie (2017 e 2018) e SIAE miglior musica nell’ambito di Musicultura, Daniela Pes è tra le personalità più interessanti della scena attuale. Sette tracce compongono un album tra elegante e oscura elettronica dai beat a tratti galoppanti e ambient dal respiro cosmico avvolti dal canto di un’artista dal talento multiforme, votata alla destrutturazione della forma canzone e alla decostruzione della lingua per creare un mondo sonoro esoterico in cui l’arcaico, il contemporaneo e il futuribile si avviluppano l’un l’altro come nella danza gravitazionale di due galassie in procinto di fondersi.

Classe 1992, nata in Gallura, una formazione jazzistica alle spalle che le consente una assoluta libertà compositiva, Daniela Pes utilizza la voce come strumento cantando in una lingua fatta di antiche parole galluresi, frammenti di termini italiani, vocaboli totalmente inventati: molecole organiche di una lingua inedita in cui i versi sono svincolati dalla metrica e le parole non sono veicolo di un concetto, bensì puro suono, come grani di un rosario fonetico articolato, inaccessibile dal punto vista razionale ma inebriante dal punto di vista emotivo. Lunare e misterica, Daniela Pes accede dunque alla dimensione primordiale del linguaggio per definire un nuovo archetipo di comunicazione. Enigmatica come un oracolo greco, trasporta chi la ascolta nei meandri di un’iniziazione, dominati dalla fascinazione per gli aspetti magici della musica. Composte alla chitarra, al pianoforte e con il software Ableton nell’arco di tre anni – un periodo di tempo in cui si è sviluppato un profondo e costante confronto con IOSONOUNCANE – le sette tracce di Spira si sviluppano come flussi sonori più che come brani e sembrano disegnare la musica di un rituale sciamanico. Prodotto da IOSONOUNCANE, Spira è uscito il 14 aprile per Tanca Records su vinile e su tutte le piattaforme digitali. Il tour è prodotto da Panico Concerti.

Daniela Pes è una musicista e cantautrice sarda nata nel cuore della Gallura nel 1992, vincitrice nel 2023 della Targa Tenco come Miglior Opera prima con il suo album d’esordio Spira, uscito il 14 aprile per Tanca Records. La sua voce e la sua musica sfuggono alle classificazioni e ai contenitori predeterminati. Daniela Pes è immersa nel flusso della musica come cantante, come strumentista, come musicista elettronica. Il suo è un talento multiforme. Arriva infatti al debutto con un curriculum che include una laurea in Canto Jazz al Conservatorio di Sassari e una borsa di studio ai Seminari Estivi di Nuoro Jazz diretti da Paolo Fresu, che la porta a esibirsi a Time in Jazz e all’Harp Festival di Rio de Janeiro. Completano il quadro il prestigioso premio Andrea Parodi nel 2017 (dove vince il premio della critica, giuria internazionale, miglior musica e miglior arrangiamento) e il premio miglior musica e il premio Nuovoimaie a Musicultura nel 2018.

Extinction Rebellion: a Venezia siamo stati umiliati, ma il mare sta alzando

Extinction Rebellion: a Venezia siamo stati umiliati, ma il mare sta alzandoMilano, 10 dic. (askanews) – Dopo l’azione di ieri di Extinction Rebellion, in cui sono state tinte di verde le acque del Canal Grande e di altri fiumi e canali italiani, 28 persone sono state portate in Questura, a Venezia, e rilasciate dopo 6 ore. Sono state tutte denunciate per manifestazione non preavvisata, interruzione di pubblico servizio, sversamento di sostanze pericolose in concorso. A cinque di loro è stato rilasciato un foglio di via obbligatorio di 4 anni e a 3 persone un DASPO urbano di 48 ore. Sequestrati tutti i materiali, comprese anche alcune macchine fotografiche. Lo ha fatto sapere la stessa organizzazione ambientalista. “Denunce completamente pretestuose, che non hanno nessun legame con i fatti realmente commessi. Denunce notificate indiscriminatamente a tutte le persone identificate” secondo Extinction Rebellion. “Tra le persone portate in questura vi era infatti anche un turista, che si trovava a Venezia per due giorni, e quattro persone dell’ufficio stampa, compresi i fotografi e videomaker. Ad eccezione del turista (graziato nonostante le 6 ore di fermo in questura), tutte le altre persone sono state denunciate per tutti e quattro i capi d’accusa. Anche chi dava volantini o, appunto, faceva foto e video. Il fatto più grave, tuttavia, è che cinque persone siano state espulse da Venezia per 4 anni, nonostante alcune di loro siano studentesse alla Ca Foscari di Venezia. Si tratta infatti di una applicazione illegittima di un provvedimento pensato per reati di mafia e che, secondo la legge stessa, non può essere notificata a chi ha un legame con la città”.

Nonostante le accuse, Extinction Rebellion non si ferma: “A Venezia il livello del mare si sta alzando sempre di più. Tre persone si sono calate con imbraghi da un ponte per ricordarlo a tutti i cittadini, e sono state denunciate, espulse dalla città per 4 anni e umiliate pubblicamente dal sindaco e da un ministro del Governo italiano. Chi accuseranno quando il Canal Grande sarà davvero bloccato perché il mare avrà invaso Venezia?”

SuperInter: 4-0 all’Udinese, Lautaro pronto al rinnovo

SuperInter: 4-0 all’Udinese, Lautaro pronto al rinnovoRoma, 10 dic. (askanews) – Grandissima prova dell’Inter, che annienta l’Udinese 4-0 a San Siro e si riprende la vetta della Serie A. Primo tempo esaltante dei nerazzurri: Lautaro si stampa sul palo, poi si guadagna un rigore concesso dal Var. Calhanoglu lo trasforma e dà il via allo show, completato da Dimarco e Thuram in pochi minuti. Nella ripresa è accademia, ma Lautaro non è sazio e mette anche la sua firma sul match. L’Inter così si porta nuovamente al primo posto con due punti di vantaggio sulla Juventus.

Lautaro ha mostrato una condizione atletica invidiabile anche nel finale di partita, quando la partita era ormai mansueta nelle mani della squadra e lui l’ha aggredita per chiudere il 4-0 con la firma del bomber: “Mi mancava tanto il gol a San Siro, ci ho provato in tutti i modi. L’importante era vincere, ho perso palla in contropiede ma poi ho rubato il pallone, ho visto lo spazio e ho calciato. È importante aver fatto gol”. E poi ancora, sul primato condiviso con Milito e Vieri: “Le 28 reti nel 2023? Sono orgoglioso e spero di farne tante, l’importante è aiutare i compagni. Sono contento, quest’anno sto facendo tanti gol anche grazie ai compagni. Mi interessa poco chi segna, l’importante è continuare su questa strada”. Per questa Inter travolgente di cui è capitano, insomma, ci sono soltanto parole al miele: “Sicuramente è divertente, lavoriamo tanto ogni giorno, si vede la mano del mister e la sua idea di gioco. Poi abbiamo il nostro obiettivo, è importante rispondere così alla Juve che ci sta dietro, non è facile giocare dopo. Ora abbiamo fatto un altro sorpasso, quando ha bisogno il mister dobbiamo essere tutti pronti, bisogna continuare così”. Sul rinnovo di contratto aggiunge: “Non so se arriverà a Natale ma manca poco per chiudere, sono contento e anche la mia famiglia lo è. Però ci pensa il procuratore, io sono contento e mi concentro sul campo”. Infine, le ultime parole post-partita dell’argentino sono sull’atteggiamento e le potenzialità dell’Inter 3.0 targata Inzaghi: “Abbiamo ancora margini, dobbiamo fare di più, cercare di migliorare per raggiungere l’obiettivo. L’Inter deve abituarsi a vincere titoli e a giocare finali. Ora aggrediamo tanto il campo avversario, recuperiamo molti palloni e questo ci fa creare grandi occasioni da gol. È tre anni che miglioriamo, da quando è arrivato il mister”. 

Il Papa: bisogna continuare a cercare la pace, si proteggano i civili

Il Papa: bisogna continuare a cercare la pace, si proteggano i civiliMilano, 10 dic. (askanews) – “Saremo capaci di fare passi concreti verso la pace, adesso che ci avviciniamo al Natale? Invitiamo i leader a raggiungere al più presto un trattato di pace”. Lo ha detto Papa Francesco al termine dell’Angelus in Piazza San Pietro, ricordando il conflitto in corso a Gaza. “Continuiamo a pregare per le popolazioni in guerra, non è facile raggiungere la pace, ci sono conflitti profondo, ma anche testimonianza e di uomini e donne che hanno lavorato per la convivenza pacifica. Si proteggano i civili, gli ospedali, i luoghi di culto e si liberino gli ostaggi”, ha aggiunto il Papa.

Francesco ha parlato anche della Cop 28 in corso a Dubai: “Preghiamo per arrivare a risultati per la salute della nostra casa globale e delle popolazioni”. E infine il Papa ha ricordato anche “le vittime dell’incendio avvenuto nell’ospedale di Tivoli”.

Roma Gospel Festival dal 21 al 31 dicembre all’Auditorium

Roma Gospel Festival dal 21 al 31 dicembre all’AuditoriumRoma, 10 dic. (askanews) – Fra tradizione e contaminazioni contemporanee, spiritualità e umanesimo, il più grande festival di musica gospel in tutta Europa con i più prestigiosi ensemble provenienti dagli Stati Uniti d’America, per trascorrere il periodo natalizio accompagnati da suoni di pace e fratellanza. Tutti insieme, non credenti e credenti di qualsiasi confessione religiosa.

Giunto alla 24esima edizione torna il Roma Gospel Festival, la rassegna prodotta da IMF Foundation in co-produzione con Fondazione Musica per Roma che si svolgerà dal 21 al 31 dicembre in Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone” con incursioni improvvise in alcune piazze del centro storico, realizzate grazie al sostegno del Municipio I di Roma Capitale. Dallo strabiliante coro di Baltimora composto da 150 elementi guidati dal Reverendo Eric Waddel alla nuova e prorompente voce della comunità’ nera di New York Kaylah Harvey, dai celeberrimi Harlem Gospel Choir al gospel intriso di sonorità urban-pop di Ty Morris, passando per le città di Tampa e Orlando con i Florida Inspirational Singers e di Norfolk, Virginia, con la formazione del reverendo Earl Bynum. Nove concerti e un workshop in dieci giorni per “una manifestazione musicale che non ha mai perso la propria magia e che si basa su un grande desiderio di partecipazione. Un solido punto di riferimento per gli appassionati e i curiosi di questa particolare forma di espressione musicale e spirituale” afferma il direttore artistico Mario Ciampà che aggiunge: “Che sia tradizionale o contemporaneo, rhythm&blues o pop, il gospel è diventato una forza che coinvolge tutti, in uno spirito di elevazione dell’anima verso la gioia dell’esistenza, la speranza in una vita migliore e il desiderio di pace tra gli uomini. Il mio consiglio è: lasciatevi andare, aprite il vostro cuore e fatevi trasportare da questa benefica ondata di energia spirituale.” Il festival si apre in grande stile il 21 dicembre alle ore 21 con Eric Waddell&The Abundant Life Singers, uno dei gruppi di spicco di Baltimora, Maryland, che vanta un coro di ben 150 elementi oltre a una band d’eccezione, diretta da uno fra i migliori “ministri di musica”, nonché docente e compositore, Eric Waddell. Un’apertura che promette di essere indimenticabile per il potente impatto scenico, la perfezione vocale e un sound che fonde il linguaggio tradizionale con le nuove tendenze del contemporary gospel. Eric Waddell&The Abundant Life Singers saliranno sul palco anche la sera seguente, 22 dicembre, sempre alle ore 21.

Il 23 dicembre sul palco della Sala Sinopoli saliranno invece i 15 elementi che compongono i Florida Inspirational Singers, una formazione che fa incontrare la tradizione soul del sud degli Stati Uniti con gli spiritual ma anche con le sonorità più moderne di questo genere. Un’atmosfera di grande e gioiosa festa creata dai due leader del gruppo, il pluripremiato compositore e polistrumentista jazz Nathan Mitchell e il pastore-musicista John Polk. Doppio appuntamento il giorno di Natale, alle 17.30 e alle 21, con i famosissimi Harlem Gospel Choir, uno dei gruppi più longevi del genere che da quasi trent’anni porta in giro per il mondo un potente messaggio di pace fra le Nazioni e fratellanza fra i popoli. Fondati nel 1986 da Allen Bailey, artista scomparso nel 2018 dopo una carriera costellata da lavori al fianco di artisti come Michael Jackson, Prince e Commodores, gli Harlem Gospel Choir vantano collaborazioni con le grandi stelle della musica internazionale, da Bono a Diana Rosso, dai Simple Minds a Sinead O’Connor, dai Gorillaz a The Chieftains. Suoni maestosi ed energie contagiose infondono un repertorio che comprende gospel tradizionali e contemporanei, jazz e blues, dove la partecipazione del pubblico è parte integrante dello show. La formazione negli anni si è esibita per la Royal Family, il Presidente Obama, Nelson Mandela, Elton John e ben due Papi.

Tre sono invece le repliche del concerto di Earl Bynum & The Mount Unity Choir, il 26, 27 e 28 dicembre. Parte integrante della Mount Lebanon Baptist Church, vero epicentro della confessione battista in Virginia e realtà riconosciuta sul piano della formazione musicale, The Mount Unity Choir si presenta in un’inedita selezione di sette vocalist accompagnati da piano, tastiere e sezione ritmica, per una performance segnata da arrangiamenti jazz e vissuta come una vibrante preghiera appassionatamente partecipata. Il gruppo è condotto da uno dei più attivi animatori della scena gospel americana, il produttore, autore e insegnante Earl Bynum. Durante la permanenza a Roma, il pastore terrà inoltre in Auditorium un workshop per selezionare alcuni voci da inserire nel coro in occasione del concerto finale. Per partecipare al workshop è necessario prenotarsi scrivendo entro il 15 dicembre a educational@musicaperroma.it. Sarà coloratissima, emozionante e piena di energia la testimonianza di fede proposta il 29 dicembre dal genio creativo Ty Morris, capostipite del nuovo e acclamatissimo genere conosciuto come Urban Gospel. Ty Morris & The H.O.W. presentano al Roma Gospel Festival 2023 uno spettacolo di grande impatto che ha fatto il giro del mondo, uno coinvolgente mix di jazz, funk, hip hop, soul, pop in equilibrio fra lodi al Signore, tradizione musicale di Chicago e il ritmo urbano di Denver, Colorado.

Il festival si chiude alle soglie del nuovo anno con i due concerti, il 30 dicembre alle 21 e il 31 dicembre alle 22, di The Bronx Black Kayes, esponenti della nuova scena gospel statunitense, capitanati dalla band leader Kaylah Harvey, artista dalle incredibili doti canore, cresciuta nel Bronx e considerata la nuova voce della comunità nera di New York City. Fra canti, battiti di mani e un’intensa comunicazione corporea, un viaggio musicale scandito dalle più famose canzoni della cultura afro-americana e accompagnato dal groove dello M String Quartet. Una performance di spiritual gospel pop sorprendente e mai scontata che termina in una vera e propria esplosione di gioia che avvolge gli animi, ovvero il miglior modo per chiudere l’anno e salutare il futuro con il migliore degli auspici.

I genitori di Giulio Regeni: ora la verità è più vicina

I genitori di Giulio Regeni: ora la verità è più vicinaMilano, 10 dic. (askanews) – “Lo abbiamo sempre sperato e abbiamo sempre lottato, resistendo ad ogni insidia, affinché si giungesse ad un giusto processo”. Così i genitori di Giulio Regeni, Paola e Claudio, hanno commentato con La Repubblica, il rinvio a giudizio del 4 dicembre scorso dei tre agenti della Sicurezza nazionale egiziana.

“È la vittoria del diritto alla verità e all’intangibilità dei corpi, non solo per noi ma per tutti i cittadini, perché come ha scritto la Corte Costituzionale: ‘Quando l’indagine riguarda accuse di gravi violazioni dei diritti umani, il diritto alla verità sulle circostanze rilevanti del caso non appartiene esclusivamente alla vittima del reato e alla sua famiglia, ma anche alle altre vittime di violazioni simili e al pubblico in generale, che hanno il diritto di sapere cos’è accaduto”, hanno aggiunto i coniugi Regeni e l’avvocata Alessandra Ballerini. “Ricordiamo, che da quel 25 gennaio 2016, quando Giulio è stato sequestrato, si sono avvicendati ben sei governi italiani, e nessuno è stato in grado di pretendere ed ottenere dal governo egiziano effettiva collaborazione, mentre invece sul piano degli affari e della politica ci sono stati grandi intese e strette di mano. A gennaio 2021, abbiamo depositato, come cittadini, un esposto contro lo Stato italiano per violazione della legge 185/90, che vieta la vendita di armi agli Stati che violano sistematicamente i diritti umani. L’Egitto, secondo le denunce del Parlamento Europeo e dell’Onu, è chiaramente uno di questi”. “Abbiamo attraversato diversi periodi di alti e bassi, di sconforto e di speranza, ma alla fine è sempre prevalsa la volontà di andare avanti e la determinazione a riuscire ad ottenere verità e giustizia per Giulio. Confidiamo in un processo giusto che stabilisca le responsabilità sul sequestro le torture e l’uccisione di nostro figlio, per stabilire la verità processuale. Ma anche dalla politica ci aspettiamo che stia dalla parte dei cittadini che chiedono l’applicazione dei principi costituzionali e la tutela dei diritti inviolabili e universali. Oggi peraltro è l’anniversario della dichiarazione universale dei diritti dell’uomo che deve rappresentare un ineludibile impegno per lo Stato italiano”, hanno aggiunto dalla famiglia Regeni.

La verità “è il traguardo che ci aspettiamo di raggiungere, in tempi auspicabilmente brevi. Ci rendiamo comunque conto che il cammino potrebbe ancora essere tortuoso, ma anche e soprattutto in questa fase non possiamo permetterci soste né distrazioni. Rivendichiamo il diritto alla verità, per Giulio, per noi, per tutti”.

Fotonica entra nel vivo a Roma fino al 10 dicembre

Fotonica entra nel vivo a Roma fino al 10 dicembreRoma, 10 dic. (askanews) – Fotonica entra nel vivo: il Festival della Capitale che esplora le innovazioni nel capo delle arti digitali audio e video e indaga tutte le forme d’arte in cui è centrale l’elemento della luce, dopo l’anteprima all’Accademia d’Ungheria in Roma si concentra per 3 giorni, dall’8 al 10 dicembre nel suo head quarter, l’Acquario Romano.

Spettacolari videomapping, installazioni interattive dal forte impatto visivo e sensoriale, performance audio video e live a/v, talk e conferenze saranno il cuore di una programmazione che punta a radunare alcuni degli artisti più influenti del panorama internazionale e nazionale: dai nomi di punta dell’elettronica mondiale come il visionario artista messicano Murcof, o l’ungherese Gábor Lázár, ai pionieri del vjing in Italia Otolab, dalla canadese Sabrina Rattè, una delle più promettenti e geniali artiste digitali a livello internazionale, fino ad arrivare a talentuose musiciste nostrane affermate nel panorama internazionale come la fuoriclasse del contrabbasso Caterina Palazzi, o la compositrice, sound designer e polistrumentista italo-olandese Grand River. La facciata dell’Acquario Romano tutte le sere del festival sarà ridisegnata dai videomapping di Kanaka e Dániel Besnyo co-curati da Inota Festival, mentre al suo interno ogni sera sarà possibile assistere a tre diverse A/V performance altamente immersive, a cura di Live Cinema Festival che arriva quest’anno alla sua decima edizione, anticipate da incontri con gli stessi artisti protagonisti delle serate alle ore 20.

Gli spazi dell’Acquario Romano saranno inoltre animati dalle installazioni interattive di V3rbo, artista che ha introdotto nuove regole visive celebrando il writing e indagando le sue derive mediali, (le sue “videoincursioni” sono state persino scelte da Firefox per la sua campagna di promozione internazionale), di Sabrina Rattè che con Inflorescences esplora l’emergere di forme di vita in un futuro distopico privo di esseri umani dove piante, funghi e creature sconosciute hanno subito mutazioni per esistere in simbiosi con i rifiuti elettronici; nei giardini invece, l’artista Edohard racconta l’esperienza di chi vive nei quartieri popolari di Milano con AbitAZIONE, installazione immersiva di arte generativa che ha portato di recente al Fuorisalone 2023 nello Spazio di Mutuo Soccorso di San Siro. Un’esperienza audio-visiva coinvolgente creata dall’elaborazione di dati, immagini, voci e suoni raccolti tra le mura dello spazio occupato che rende lo spettatore partecipe della vita che quotidianamente lo anima. Sarà inoltre possibile visitare Fantomas – VR Arab Science Fiction, una mostra d’arte in realtà virtuale dove il pubblico può utilizzare visori VR per sperimentare i progetti immersivi creati dai 6 artisti partecipanti al laboratorio di 5 settimane che si è tenuto al Cairo, frutto della collaborazione tra Flyer, il centro egiziano d’arte contemporenea Medrar e il VAF Visual Art Forum di Ramallah, un’istituzione palestinese leader nel campo della cultura e delle arti visive. Imperdibili le performance audio video dell’8 dicembre: The Alias Sessions di Murcof e Sergi Palau, è incentrata sull’ultimo disco del produttore messicano, una raccolta di opere composte per i lavori coreografici della compagnia di danza Alias. Sergi Palau ne ha creato il contenuto visivo utilizzando principalmente filmati delle esibizioni dal vivo di Alias come materiale grezzo per un’ulteriore elaborazione e decostruzione, creando così una narrazione e una drammaturgia completamente nuove che si traducono in un’esperienza visiva surreale e onirica. Ad anticipare la serata una delle migliori venti bassiste italiane, la romana Caterina Palazzi, più di 700 concerti all’attivo in tutto il mondo, migliore compositrice italiana per la rivista Jazzit e tra i migliori nuovi talenti nel “Top Jazz” di Musica Jazz. Caterina arriva a Fotonica dopo essere stata scelta a luglio 2023 da Kim Gordon, storica bassista dei Sonic Youth per aprire le date del suo tour italiano. Insieme al visual designer Kanaka presenta Aneurysm, performance pensata come un viaggio surreale del sangue nei condotti del cervello, dove musica e le immagini, trasportano lo spettatore in un flusso sanguigno emotivo fatto di accelerazioni e frenate, ritmi scorrevoli e irregolari, vita e morte. E ancora la performance Alcune Opere Raccolte di Abul Mogard, alter-ego creato da Guido Zen, musicista, compositore e produttore italiano di base a Roma considerato tra i maggiori artefici di musica ambient nel panorama internazionale. Pensata inizialmente come rivisitazione live dell’album “In Immobile Air” si è evoluta al punto da spaziare sul repertorio del musicista degli ultimi dieci anni. Abul amalgama elementi dei suoi album ricreati utilizzando un sintetizzatore modulare e un computer mentre l’artista visiva italo brasiliana Marja de Sanctis interpreta questi suoni manipolando dal vivo immagini di dipinti open access, fotografie e video personali che riportano al suo immaginario e al suo vissuto tra terre tropicali e l’Europa.

Il 9 dicembre una nuova serata all’insegna di grandi nomi internazionali: Boundary Object di Gábor Lázár è una raccolta di otto tracce inedite registrate in tempo reale utilizzando un’interfaccia compositiva auto progettata. Secondo album di Lázár per l’etichetta di culto di musica elettronica Planet Mu, il titolo deriva dall’idea di oggetto di confine e di calcolo di come le collaborazioni possano avvenire tra gruppi di persone con diversi tipi di background. La musica prismatica, e funzionante su diversi livelli di interpretazione di Gábor fa sì che passaggi che iniziano come trance e familiari si intreccino e si trasformino in forme diverse capovolgendo le aspettative dell’ascoltatore. Con Tuning the Wind l’italo-olandese Grand River, pseudonimo della talentuosa compositrice e sound designer Aimée Portioli, in forte ascesa nel campo internazionale con partecipazioni nei più importanti club e festival di musica elettronica, rielabora e integra le frequenze e i timbri di diversi tipi di vento, facendolo diventare uno strumento preparato. Natura e musica diventano un tutt’uno, tra l’elemento naturale e lo strumento costruito dall’uomo, tra un’onda sonora e una folata di vento. Otolab, collettivo che riunisce musicisti, dj, vj, videoartisti, videomaker, web designer, grafici e architetti presenta infine Ot-e, che sul piano musicale persegue un’evoluzione di suoni e ritmi electro di Detroit in modo incandescente e stratificato, mentre sul piano visivo accompagna l’audio con pulsazioni stroboscopiche, immagini generative astratte e filmati, inducendo lo spettatore a sperimentare un’illusione pareidolitica. Da segnalare inoltre il Talk di PAC, il network di organizzazioni attive nelle performing arts contemporanee. Un approfondimento doveroso sulle tematiche della sostenibilità ambientale degli eventi culturali finalizzata alla pubblicazione di una ricerca sulle best-practices per gli eventi culturali per recepire le spinte più significative relative alla produzione artistica contemporanea in un’ottica green.

L’ultima giornata di festival, il 10 dicembre, si apre con il workshop di Andrea Sztojánovits sull’arte performativa audiovisiva progressiva, per proseguire con l’A/V performance Inferno 1911, del collettivo Metainferno, basata sulla reinterpretazione del film muto “L’inferno” del 1911, realizzato con una cinepresa regalata dai fratelli Lumière: un vero e proprio concerto audio-visivo dove il contrabbasso dialoga con le sonorizzazioni elettroniche dei sintetizzatori modulari per fondersi con le immagini generate in tempo reale dall’AI, che rappresentano il viaggio di Dante nell’Aldilà. La serata si chiude con White Balance di Schnitt, il progetto di Amelie Duchow, musicista sperimentale tedesca e del media artist italiano Marco Monfardini incentrato sull’interazione tra audio/video e il processo fotografico di bilanciamento del bianco. Attraversando l’arte minimale delle ‘immagini bianche’ di Robert Ryman il duo esamina i potenziali effetti di ricezione e percezione del “non” colore per eccellenza. Nelle tre serate sarà inoltre possibile vedere l’installazione A/V degli studenti della NABA, frutto del workshop “Creating Dynamic Visuals and Soundscapes with Digital Tools for AV installation” a cura di Elektro Moon Vision. Fino al 10 dicembre rimangono in mostra all’accademia di Ungheria in Roma le installazioni luminose co-curate dal Light Art Museum (LAM) di Budapest di due esponenti di assoluto rilievo dell’arte contemporanea, gli ungheresi Victor Vasarely e Péter Botos, e le installazioni A/V, Nest di Andrea Sztojánovits e Cosmosonic di Elektro Moon Vision che utilizzando i dati scientifici forniti dalla NASA, consente di immaginare i suoni nei dintorni della Terra, della Luna e del Sole e, a livello visivo, attraverso la tecnologia della Realtà Aumentata, permette di vedere il “lato oscuro della luna” o gli oggetti dell’orbita terrestre invisibili dalla Terra . Fotonica celebra il fotone, il più piccolo e brillante frammento luminoso dell’universo, una particella piccolissima dall’enorme e multiforme potenza creatrice in grado di dare origine a ogni forma di luce. Il progetto, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, è vincitore dell’Avviso Pubblico biennale “Culture in Movimento 2023 – 2024” curato dal Dipartimento Attività Culturali, realizzato in collaborazione con SIAE e con il sostegno del Ministero della Cultura – FUS Progetti Speciali nel 2023 e per il 2024 della Comunità Europea – Creative Europe. Un ringraziamento speciale per il supporto va all’Accademia d’Ungheria in Roma, il Forum Austriaco di Cultura e alla Délégation du Québec à Rome. FOTONICA è prodotto da Flyer srl, che nel 2004 ha dato vita a LPM Live Performers Meeting, il più grande evento del settore. Giunto alla sua venticinquesima edizione, di cui 11 a Roma e le altre, anche grazie al supporto della Comunità Europea, a Xalapa, Minsk, Città del Messico, Cape Town, Münster, Eindhoven e Amsterdam. Dal 2004 LPM ha ospitato oltre 4600 artisti, 2625 performance, workshop e showcases, con 72 paesi partecipanti e più di 1.500.000 visitatori. FOTONICA fa parte del network AVnode, rete internazionale con oltre 60 membri che promuovono oltre 200 progetti tra festival, meeting e workshop.

Mattarella: senza diritti umani non ci sono libertà e giustizia

Mattarella: senza diritti umani non ci sono libertà e giustiziaMilano, 10 dic. (askanews) – “Ricorre oggi il 75esimo anniversario dell’approvazione da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Oggi come allora l’importanza di quel documento consiste nell’anteporre all’esercizio del potere l’inalienabile dignità inerente alla persona. Ciò ha consentito di costruire un’architettura internazionale improntata al rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali di ogni essere umano”. Lo ha dichiarato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata Mondiale dei Diritti Umani.

“L’Italia – ha aggiunto Mattarella – aderisce con sentita partecipazione alla campagna di celebrazione promossa dall’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, nella consapevolezza che tale importante anniversario si inserisce in una congiuntura caratterizzata da violazioni gravi e sistematiche dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario che offendono la coscienza delle donne e degli uomini del Pianeta. Il riconoscimento e la tutela dei valori supremi della dignità umana, iscritti nella Costituzione, costituiscono per la Repubblica un’esigenza irrinunciabile, ovunque e in ogni circostanza. Senza diritti umani – universali e interdipendenti – non esistono né libertà né giustizia, né pace duratura né sviluppo sostenibile”. “Alla luce delle sfide che caratterizzano il nostro tempo – ha concluso il Presidente – abbiamo il dovere di ribadire con rinnovata determinazione principi che, indipendentemente dai contesti politici, economici o culturali, rappresentano per tutti un obbligo morale e un presidio di civiltà”.