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Formula1, Hamilton: “Guidare la SF-25 mi piace moltissimo”

Formula1, Hamilton: “Guidare la SF-25 mi piace moltissimo”Roma, 27 feb. (askanews) – Lewis Hamilton è stato il più veloce nel turno mattutino del Day-2 di Sakhir, risollevandosi anche in classifica dopo un primo giorno un po’ più complicato del previsto. “Fin qui – ha detto Hamilton in conferenza stampa – sono state due giornate molto positive, anche se il meteo ci ha un po’ ostacolato oggi e quindi non siamo riusciti a fare tutti i giri che avevamo pensato. Però abbiamo ultimato gran parte del programma. Ci stiamo concentrando sull’esplorazione di varie cose e per me si tratta anche di cercare di ambientarmi all’interno del team il più rapidamente possibile. Sembra che sia passato tanto tempo dal mio arrivo, ma in realtà sono qui solo da un mese all’interno del team e non puoi fare troppo in un periodo di tempo così breve. Ma abbiamo fatto già parecchia strada insieme, e la macchina è andata molto bene in pista”.


A proposito della macchina, il feeling di Hamilton con la Ferrari SF-25 sembra sul punto di poter sbocciare: “È presto per dire se questa monoposto è vicina a quella per me ideale. Ma diciamo che la SF-25 mi sta piacendo molto e che lentamente stiamo creando un legame. Ieri è stata una giornata così così, ma abbiamo svolto tutto il nostro programma. Stiamo testando varie cose, non sto ancora facendo dei cambiamenti d’assetto, ma semplicemente seguendo la procedura. Oggi invece ho esplorato maggiormente la mia interazione con l’ingegnere di pista (l’ex di Vettel e Sainz, Riccardo Adami, ndr). Fino a ora direi che mi piace moltissimo guidare questa macchina”. “Questi giorni servono a esplorare il potenziale della macchina – ha poi concluso Hamilton – per portarla al limite. Al momento credo che ci sia ancora margine e che ci sto arrivando passo dopo passo, rosicchiando qualcosina ogni volta. Differenze dalla Mercedes? Tutte le regolazioni sono diverse, non solo il bilanciamento dei freni e devo un po’ imparare questo nuovo metodo di lavoro. La macchina deve essere guidata in modo diverso ed è un percorso di apprendimento molto piacevole e divertente. Finora posso dire che sento la macchina sotto di me, sento che la macchina risponde alle mie sollecitazioni. Oggi è stata una giornata importante nel fare dei passi ulteriori in termini di preparazione dell’assetto. Ma abbiamo ancora tanto lavoro da fare e dobbiamo concentrarci sul nostro programma. Tra un paio di settimane capiremo in che posizione saremo, e magari domani cominceremo ad avere una piccola idea. Probabilmente saremo tutti molto vicini”.

Sciopero delle toghe, l’Anm: a difesa cittadini.

Sciopero delle toghe, l’Anm: a difesa cittadini.Roma, 27 feb. (askanews) – Da Trieste a Palermo, coccarda tricolore in bella vista sulla toga e costituzione in mano, i magistrati hanno incrociato le braccia contro la riforma della giustizia che punta alla separazione delle carriere tra pm e giudici. Lo sciopero di oggi dei magistrati – con un’adesione tra 75-80% – “non è stato organizzato contro qualcuno, ma in difesa di una serie di princìpi della Costituzione nei quali crediamo fermamente e crediamo che siano la soluzione migliore, non per i magistrati ma per i cittadini”, ha detto il presidente dell’Anm, Cesare Parodi, che ha partecipato alla mobilitazione delle toghe davanti alla Corte di Cassazione a Roma. “È la prima manifestazione importante di un movimento di pensiero nel quale cerchiamo di farci conoscere dai cittadini in modo diverso da quello con il quale siamo stati purtroppo fino ad oggi rappresentati”, ha detto ancora.


Mentre i magistrati disertavano in tutta Italia le aule dei tribunali in segno di protesta contro la separazione delle carriere, a Palazzo Chigi questa mattina la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni si è riunita con i vicepremier, Matteo Salvini e Antonio Tajani, il leader di Noi Moderati, Maurizio Lupi, il ministro della Giustizia, Carlo Nordio e il sottosegretario, Alfredo Mantovano. Al termine dell’incontro fonti dell’esecutivo hanno confermato “la disponibilità a un confronto costruttivo, con particolare attenzione al dialogo con l’Associazione Nazionale Magistrati”, in vista di un faccia a faccia, già programmato, per il 5 marzo prossimo, prima con l’Unione delle Camere Penali e successivamente con l’Anm. La riforma della giustizia “non è stata concepita contro i magistrati, ma nell’interesse dei cittadini”, hanno sottolineato dalla maggioranza.Critiche alla serrata dei magistrati sono arrivate dal deputato di Forza Italia, Enrico Costa. “Pm e giudici che manifestano a braccetto sono il miglior spot per la separazione delle carriere. E’ lo sciopero delle correnti. Dicono di voler difendere la Costituzione, in realtà sono terrorizzati dal perdere i tre mega privilegi: gli avanzamenti di carriera per tutti, anche per chi commette ripetutamente errori, le promozioni discrezionali grazie agli accordi tra le correnti, le sanzioni inesistenti per chi sbaglia”, ha rimarcato l’ex viceministro della Giustizia.


Per Maurizio Gasparri, presidente dei senatori di Forza Italia, si è trattato di uno “sciopero dal sapore eversivo” che “non bloccherà il cammino della democrazia. Vogliamo la certezza della pena, una giustizia rapida e la fine dell’uso politico della giustizia. Non ci faremo fermare”.Si schiera al fianco dei magistrati la segretaria del Pd, Elly Schlein, che ha definito la separazione delle carriere, “una riforma sbagliata” e “che porta al sogno malcelato della destra: giudici assoggettati alla politica”. Per il capogruppo di Avs nella commissione Giustizia della Camera, Devis Dori “la destra al governo pensa di poter stravolgere la Costituzione, calpestare i suoi principi e agire con ostilità ideologica contro l’indipendenza dei magistrati. Noi di Alleanza Verdi e Sinistra siamo con i magistrati a tutela della Costituzione democratica”.


 

Sciopero toghe, Anm: a difesa dei cittadini. Governo: pronti a confronto

Sciopero toghe, Anm: a difesa dei cittadini. Governo: pronti a confrontoRoma, 27 feb. (askanews) – Da Trieste a Palermo, coccarda tricolore in bella vista sulla toga e costituzione in mano, i magistrati hanno incrociato le braccia contro la riforma della giustizia che punta alla separazione delle carriere tra pm e giudici. Lo sciopero di oggi dei magistrati – con un’adesione tra 75-80% – “non è stato organizzato contro qualcuno, ma in difesa di una serie di princìpi della Costituzione nei quali crediamo fermamente e crediamo che siano la soluzione migliore, non per i magistrati ma per i cittadini”, ha detto il presidente dell’Anm, Cesare Parodi, che ha partecipato alla mobilitazione delle toghe davanti alla Corte di Cassazione a Roma. “È la prima manifestazione importante di un movimento di pensiero nel quale cerchiamo di farci conoscere dai cittadini in modo diverso da quello con il quale siamo stati purtroppo fino ad oggi rappresentati”, ha detto ancora.


Mentre i magistrati disertavano in tutta Italia le aule dei tribunali in segno di protesta contro la separazione delle carriere, a Palazzo Chigi questa mattina la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni si è riunita con i vicepremier, Matteo Salvini e Antonio Tajani, il leader di Noi Moderati, Maurizio Lupi, il ministro della Giustizia, Carlo Nordio e il sottosegretario, Alfredo Mantovano. Al termine dell’incontro fonti dell’esecutivo hanno confermato “la disponibilità a un confronto costruttivo, con particolare attenzione al dialogo con l’Associazione Nazionale Magistrati”, in vista di un faccia a faccia, già programmato, per il 5 marzo prossimo, prima con l’Unione delle Camere Penali e successivamente con l’Anm. La riforma della giustizia “non è stata concepita contro i magistrati, ma nell’interesse dei cittadini”, hanno sottolineato dalla maggioranza. Critiche alla serrata dei magistrati sono arrivate dal deputato di Forza Italia, Enrico Costa. “Pm e giudici che manifestano a braccetto sono il miglior spot per la separazione delle carriere. E’ lo sciopero delle correnti. Dicono di voler difendere la Costituzione, in realtà sono terrorizzati dal perdere i tre mega privilegi: gli avanzamenti di carriera per tutti, anche per chi commette ripetutamente errori, le promozioni discrezionali grazie agli accordi tra le correnti, le sanzioni inesistenti per chi sbaglia”, ha rimarcato l’ex viceministro della Giustizia.


Per Maurizio Gasparri, presidente dei senatori di Forza Italia, si è trattato di uno “sciopero dal sapore eversivo” che “non bloccherà il cammino della democrazia. Vogliamo la certezza della pena, una giustizia rapida e la fine dell’uso politico della giustizia. Non ci faremo fermare”. Si schiera al fianco dei magistrati la segretaria del Pd, Elly Schlein, che ha definito la separazione delle carriere, “una riforma sbagliata” e “che porta al sogno malcelato della destra: giudici assoggettati alla politica”. Per il capogruppo di Avs nella commissione Giustizia della Camera, Devis Dori “la destra al governo pensa di poter stravolgere la Costituzione, calpestare i suoi principi e agire con ostilità ideologica contro l’indipendenza dei magistrati. Noi di Alleanza Verdi e Sinistra siamo con i magistrati a tutela della Costituzione democratica”.

Tennis, Nardi si ferma ai quarti a Dubai

Tennis, Nardi si ferma ai quarti a DubaiRoma, 27 feb. (askanews) – Luca Nardi si ferma ai quarti di finale all’Atp 500 di Dubai. Al primo quarto in carriera nel circuito maggiore, il pesarese ha perso in tre set contro il francese Quentin Halys, n. 77 al mondo: 2-6, 6-3, 7-6 il punteggio in poco più di due ore di gioco. Una sconfitta con qualche rimpianto per Nardi, soprattutto per la gestione del secondo set in cui era avanti di un break e ha perso quattro game consecutivi. Un passaggio a vuoto che ha indirizzato la partita e ha ridato energie ad Halys, più lucido e brillante alla distanza.

Coni, 43 presidenti federali: “Si vada oltre 3° mandato”

Coni, 43 presidenti federali: “Si vada oltre 3° mandato”Roma, 27 feb. (askanews) – Quarantatré presidenti di federazioni sportive nazionali hanno indirizzato una lettera al Governo per chiedere l’equiparazione delle norme elettorali del Coni a quelle delle federazioni sportive. Attualmente la legge preclude a Giovanni Malagò, numero 1 dell’ente che Governa lo sport azzurro, di ricandidarsi. Come a lui anche a molti presidenti di comitato regionale perché giunti al terzo mandato. Sono stati esclusi dal coinvolgimento nel documento indirizzato al governo i tre enti pubblici (Aci, Aeroclub d’Italia e Tiro a segno), non sono stati interpellati i rappresentanti del nuoto e dei medici sportivi i cui presidenti, Barelli e Casasco sono parlamentari. Fredda la risposta del ministro dello sport Abodi: “Non mi è arrivato ancora nulla, ma se e’ una lettera per andare oltre il terzo mandato del presidente del Coni non mi sembra una novità, io invece cerco novita” ha aggiunto Abodi a margine di un evento a Palazzo Montecitorio.

Peppa Pig presto avrà un altro fratellino o una sorellina

Peppa Pig presto avrà un altro fratellino o una sorellinaMilano, 27 feb. (askanews) – Chi non ha mai sentito parlare di Peppa Pig, la simpatica maialina che, dal suo debutto sullo schermo, è diventata uno dei personaggi più amati e riconoscibili dai bambini di tutto il mondo? E ora, una grande novità è in arrivo per lei e la sua famiglia! Il 6 marzo 2025, su Rai Yoyo – il canale televisivo preferito dai più piccoli – andrà in onda “Il Grande Annuncio”, l’episodio speciale in cui Mamma e Papà Pig condivideranno con Peppa e George una notizia che cambierà tutto: presto avranno un altro fratellino o una sorellina! Un momento emozionante che coinvolgerà tante famiglie, accompagnando grandi e piccini in un viaggio fatto di sorprese, attesa e nuove avventure.


“Una nuova era per Peppa Pig sta per cominciare! L’arrivo di un bebè porta sempre grandi emozioni e cambiamenti, e i fan di Peppa avranno l’opportunità di vivere questo magico momento insieme a lei e alla sua famiglia,” ha dichiarato Esra Cafer, Hasbro SVP of Franchise Strategy and Management, Preschool & Fashion. Le sue avventure hanno catturato l’immaginazione e i cuori di milioni di piccoli fan, veicolando con entusiasmo messaggi molto importanti e significativi sull’amicizia, la famiglia, il rispetto per l’ambiente e la passione per la lettura. Con l’arrivo del nuovo bebè, Peppa e George impareranno a collaborare e a condividere nuove esperienze, accompagnando i giovani spettatori in un viaggio emozionante alla scoperta di cosa significa crescere insieme. E Mamma e Papà Pig? Con tre piccoli in casa, dovranno ingegnarsi per affrontare questa nuova avventura con ancora più energia… e forse qualche pozzanghera di fango in più!


Ma le sorprese non finiscono qui! Negli episodi della nuova serie verranno svelati dettagli esclusivi sul bebè: il nome, il genere e, naturalmente il giorno in cui nascerà. Un anno ricco di novità, con eventi speciali e prodotti inediti pensati per celebrare al meglio questo nuovo arrivo nella famiglia Pig. Dal suo debutto Peppa ha raggiunto ogni angolo del pianeta, tanto che oggi le sue avventure vengono tradotte in più di 40 lingue e sono trasmesse in 180 Paesi. Approdata in Italia nel 2008, è la serie più amata dai bambini dai 3 ai 5 anni, che ha conquistato tutti con le sue storie semplici e genuine, capaci di trasformare piccole avventure quotidiane in esperienze entusiasmanti. Negli anni poi è diventata molto più di una serie televisiva: ormai è un vero e proprio fenomeno di costume che abbraccia ogni aspetto della vita dei più piccoli, dai giocattoli ai libri, dai vestiti agli articoli da festa, passando per magazine, biciclette, videogiochi, app e addirittura snack dolci e salati per far merenda in compagnia della propria amichetta.


Tra giochi, parchi a tema e spettacoli teatrali, Peppa ha fatto breccia nei cuori delle famiglie di tutto il mondo grazie ai suoi messaggi positivi, che le hanno permesso di trasformare il gioco e l’avventura in un fantastico e funzionale veicolo di apprendimento. E adesso una nuova avventura sta per partire: il 2025 sarà un anno pieno di sorprese, a cominciare dall’arrivo del nuovo bebè di casa Pig!

Calcio, paura per Zeman, ricoverato al Gemelli di Roma

Calcio, paura per Zeman, ricoverato al Gemelli di RomaRoma, 27 feb. (askanews) – Paura per Zdenek Zeman. L’ex allenatore di Foggia, Lazio e Roma è stato ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma in codice rosso. Settantasette anni, nell’ultima settimana era stato colpito da una forte influenza che aveva preoccupato non poco i suoi familiari. Oggi il boemo non sarebbe più riuscito a parlare in modo normale, oltre ad avere difficoltà a muovere una gamba. Per queste ragioni è stato portato in ospedale. Un anno fa Zeman era stato sottoposto ad un’operazione al cuore (per l’impianto di quattro bypass) che gli aveva causato la decisione, sofferta, di abbandonare la guida del Pescara (Serie C). Lo scorso ottobre, invece, era stato colpito da un ictus.

Dazi, Orsini: l’Ue agisca subito per tutelare famiglie e imprese

Dazi, Orsini: l’Ue agisca subito per tutelare famiglie e impreseRoma, 27 feb. (askanews) – “È saltato un paradigma: serve coraggio e serve agire subito con una visione di lungo termine. L’Europa deve mettere al centro la competitività del sistema industriale e quindi la crescita sociale”. Emanuele Orsini, presidente di Confindustria, ribadisce così la necessità di agire all’indomani dell’annuncio dei dazi sull’Ue da parte dell’amministrazione Trump.


“La preoccupazione è innegabile. È un cambio di paradigma impensabile e tutti noi imprenditori europei confidavamo che non accadesse – ha spiegato Orsini che oggi ha ospitato al Consiglio Generale, il Presidente di BusinessEurope, Fredrik Persson -. Abbiamo solo una possibilità: cambiare subito con misure straordinarie per un momento straordinario”. “Con BusinessEurope stiamo costruendo un percorso che coinvolgerà le confindustrie europee. Siamo tutti europeisti, ma – ha aggiunto Orsini – quello che è uscito ieri da Bruxelles, sul pacchetto Omnibus e sul Clean Industrial Deal sono misure insufficienti. I tempi sono cambiati e le azioni dell’Europa devono sterzare decisamente per tutelare le imprese e le famiglie. Le democrazie occidentali si basano sul patto tra impresa e lavoro: mettiamoli finalmente al centro con azioni decise”.


“Costo dell’energia, sburocratizzazione, transizione ambientale e credito sono aree su cui si deve intervenire – ha concluso il presidente di Confindustria – Chiediamo alle forze politiche e alle parti sociali un patto bipartisan per il Paese e per l’Europa. USA, Cina, India, si sono date una visione e la perseguono. Serve che l’Europa faccia lo stesso, subito”.

Eni in 2024 utile a 5,2 mld (-37%), in piano 2025-28 cresce il dividendo

Eni in 2024 utile a 5,2 mld (-37%), in piano 2025-28 cresce il dividendoRoma, 27 feb. (askanews) – Eni ha chiuso il 2024 con un utile netto adjusted, depurato delle componenti straordinarie, di 5,2 miliardi di euro in calo del 37% rispetto al 2023 e, nel quarto trimestre, di 892 milioni, in calo del 46%. In un contesto particolarmente complesso per le oscillazioni dei prezzi di gas e petrolio e con una domanda in calo, la società guidata da Claudio Descalzi ha presentato anche un aggiornamento del Piano strategico per il 2025-28 incrementando il dividendo per gli azionisti per il 2025 a 1,05 euro ad azione (+5%) dall’attuale cedola a 1 euro, con una policy sul dividendo in crescita.


Il gruppo ha spiegato, infatti, che il dividendo sarà integrato da un piano di riacquisto di azioni proprie che porta il payout complessivo compreso tra 35% e 40% del cash flow da operations, aumentato rispetto al range precedente pari al 30-35%. Il riacquisto di azioni proprie inizialmente fissato a 1,5 miliardi è portato fino a 3,5 miliardi. Sempre oggi Eni ha annunciato un memorandum in esclusiva con Petronas per definire la costituzione di una joint venture per la gestione di una selezione di asset upstream in Indonesia e Malesia. Il focus sarà sul Gnl, garantendo nel medio termine una produzione sostenibile di 500 mila barili di olio equivalente al giorno. Le riserve della joint venture ammontano a circa 3 miliardi di barili di olio equivalente (boe), e il potenziale esplorativo è di circa 10 miliardi di boe.


Tornando al 2024, l’ad Claudio Descalzi, ha evidenziato come “nel 2024, crescita e creazione di valore hanno raggiunto un livello di eccellenza, supportati dalla struttura finanziaria e dalla disciplina nei costi”. La società ha raggiunto “oltre 21 miliardi di valore d’impresa nel corso dell’anno”, ha sottolineato Descalzi. Soddisfacenti per la società i risultati di 14,3 miliardi di utile operativo proforma adjusted e 13,6 miliardi di flusso di cassa adjusted, “entrambi ben superiori alle previsioni”. Nell’aggiornamneto del piano 2025-28, Eni prevede investimenti, al netto delle operazioni di portafoglio, pari a 7 miliardi all’anno nel corso del piano, in linea con lo scorso anno. Per il 2025 si prevedono investimenti organici inferiori a 9 miliardi, e tra 6,5 e 7 miliardi al netto del portafoglio.


Il gruppo porta avanti inoltre il suo modello satellitare con l’ingresso nel capitale di altre società, mantenendo la quota di maggioranza. Sia per Plenitude che per Enilive si prevede di continuare a ricevere manifestazioni di interesse, ed è probabile che Eni accoglierà anche per Plenitude, “come fatto per Enilive, investimenti esterni fino a un livello di partecipazione di circa il 30%”. La capacità installata di energia rinnovabile di Plenitude è prevista crescere di circa 4 volte, fino a 15GW, entro il 2030, emerge dall’aggiornamento del Piano 2025-28 del gruppo Eni.


Avanti poi con la ristrutturazione di Versalis, il gruppo della raffinazione tradizionale in perdita. Si prevede che Versalis raggiunga un Ebit a break even entro il 2027, un miglioramento dell’Ebit adjusted di circa 900 milioni entro il 2028 (rispetto al 2024) e una riduzione degli investimenti di circa 350 milioni rispetto al Piano precedente, che condurrà al pareggio del Fcf entro il 2028 con un Roace relativo alle nuove piattaforme di business di circa il 10% entro il 2030.

Migranti, Piantedosi: il Consiglio di Stato fa chiarezza su critiche pretestuose

Migranti, Piantedosi: il Consiglio di Stato fa chiarezza su critiche pretestuoseRoma, 27 feb. (askanews) – “Il Consiglio di Stato, con recente sentenza del 25 febbraio (a seguito di ricorso relativo a precedenti interventi in mare effettuati proprio dalla ‘Geo Barents’), ha stabilito che è pienamente corretto che sia il Ministero dell’Interno, sulla base delle sue valutazioni, a stabilire il porto di sbarco delle navi che trasportano i migranti. Questo perché, in casi del genere, oltre alla logistica, devono essere valutati anche i profili dell’ordine pubblico e dell’accoglienza, per garantire sicurezza, efficienza e sostenibilità nella gestione dei flussi migratori. Sono sentenze che confermano la nostra linea e fanno chiarezza rispetto alle critiche, talvolta a mio giudizio anche pretestuose, mosse talvolta contro l’operato del Governo”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, rispondendo al question time del Senato.


“Riaffermo, pertanto, – ha aggiunto Piantedosi – l’impegno del Governo nelle iniziative di cooperazione con i Paesi di origine e transito dei flussi, ivi compresa la Libia. Oggi stesso – ha proseguito – ho incontrato il Ministro dell’interno libico per consolidare le iniziative di cooperazione in atto che spaziano, dalla prevenzione delle partenze che pongono a rischio le vite umane e dal costante impegno nelle operazioni di ricerca e soccorso nel rispetto del diritto internazionale, al potenziamento del sistema dei corridoi umanitari e dei rimpatri volontari assistiti, con il pieno coinvolgimento di istituzioni internazionali umanitarie, come OIM e UNHCR”.