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Valore sociale sport in Costituzione, Special Olympics: “Ma non basta”

Valore sociale sport in Costituzione, Special Olympics: “Ma non basta”Roma, 1 dic. (askanews) – Per il secondo anno consecutivo torna l’incontro in Parlamento fra gli atleti leader dell’Associazione e i parlamentari. Bene la modifica dell’articolo 33 della Costituzione ma non basta. Ora tocca al mondo del lavoro e a quello della comunicazione fare la propria parte per rendere autonome le persone con disabilità intellettive. La testimonianza di chi, grazie allo sport, riesce a vivere una vita dignitosa.

Lo sport come strumento per ottenere autonomia e inclusione sociale. Un principio che, grazie anche alle battaglie degli atleti di Special Olympics, ha trovato spazio in Costituzione. “La modifica dell’articolo 33 che di fatto riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme -ha spiegato Alessandra Palazzotti, Direttore nazionale di Special Olympics Italia- è una conquista culturale a beneficio della comunità intera, di tutti, comprese le persone con disabilità intellettive e le loro famiglie”. Di questo si è parlato nel corso dell’incontro svoltosi a Palazzo San Macuto e a cui ha partecipato anche il presidente del Coni, Giovanni Malagò: “Sono felice di rinnovare la vicinanza e il sostegno dello sport italiano nei confronti di Special Olympics, nell’ambito delle iniziative sviluppate per la giornata internazionale delle persone con disabilità. Approfondire i contenuti della recente modifica dell’articolo 33 della Costituzione Italiana -ha detto ancora Malagò- sottintende la volontà di proiettare nel futuro un modello ancora più inclusivo, fruibile a tutti, orientato alla declinazione di attività fisica che risponde maggiormente alle esigenze e agli obiettivi delle straordinarie atlete e dei fantastici atleti che fanno parte di questa famiglia”. L’incontro, svoltosi a ridosso della Giornata internazionale per le persone con disabilità istituita dall’Onu nel 1992, ha visto l’adesione di numerosi parlamentari ai quali si sono rivolti i nove atleti leader di Special Olympics che, nel corso del proprio intervento, hanno raccontato la loro personale esperienza di vita fatta di ostacoli ma anche di traguardi e obiettivi raggiunti: “Ho una malattia genetica sconosciuta -ha spiegato Daniela Valentino- che mi porta diverse difficoltà ma lo sport è il mio mondo, mi dà tantissimo e gliene sono grata. Il nuoto insomma è il mio migliore amico e, quando sono in acqua, mi sento una ragazza come le altre”. “Se 50 anni fa – ha ricordato Luciano Scandariato – le persone come me venivano relegate in casa, oggi noi atleti abbiamo la fortuna di partecipare a eventi nazionali e internazionali e di essere protagonisti”. “All’inizio – ha aggiunto Andrea Tomasoni – non riuscivo ad accettare la mia diversità, ma ora, grazie alla danza sportiva, riesco a essere me stessa e sono riuscita anche a partecipare ai Giochi Nazionali Invernali che si sono svolti a Bardonecchia. Un sogno”.

Storie che fanno ben comprendere come lo sport abbia un ruolo sociale fondamentale: “Le testimonianze dei nostri atleti leader -ha sottolineato il Presidente di Special Olympics Italia – hanno il potere di mettere in moto un meccanismo di trasformazione culturale che guardi al futuro. Un futuro dove la diversità non sia più un limite ma anzi un arricchimento per tutte le comunità. Un futuro che valorizzi le persone e che non parli esclusivamente di integrazione, ma di inclusione vera. Il cui raggiungimento non può fermarsi di certo al comma introdotto dall’articolo 33 della Costituzione. Sono diverse, infatti, le battaglie che intendiamo portare avanti, battaglie che riguardano in particolare il mondo del lavoro e della comunicazione”. Se infatti l’attività sportiva è ora un diritto costituzionale, occorre lavorare in modo che non solo lo sport possa rendere autonome le persone con disabilità ma ogni aspetto della vita quotidiana: “Il nuoto -ha raccontato nel corso dell’incontro Alessandro Brivio- mi ha letteralmente trasformato. Lo pratico ogni giorno e sono sempre fuori per partecipare a gare di ogni tipo. Ma anche il lavoro fa parte della mia vita. Da due anni, grazie a una borsa di studio, sono impegnato in una piscina e questo mi rende felice. Ma so bene che questo non sarebbe stato possibile se i miei professori e la mia famiglia non avessero insistito. Mi piacerebbe che tutte le persone con disabilità, anche intellettive, potessero avere la mia stessa fortuna ma questo è spesso difficile. La politica dovrebbe aiutarci con interventi mirati e risolutivi”.

Un appello ascoltato dai vari parlamentari presenti: Pietro Lorefice, Senatore e Segretario della Presidenza del Senato, Clotilde Minasi, Senatore e membro della 10ª Commissione permanente (Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale), Alessandra Maiorino, Senatore e membro della 1ª Commissione permanente (Affari Costituzionali), Luciano Ciocchetti, deputato e Vicepresidente della XII Commissione (Affari sociali), Paolo Trancassini, Deputato e Questore della Camera dei Deputati e Nazario Pagano, Deputato e Presidente della I Commissione (Affari Costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni) che hanno dimostrato interesse per il tema proposto e si sono impegnati di condividerlo con i colleghi. Ma c’è un altro punto su cui quest’anno Special Olympics vuole accendere i riflettori: “Pensiamo -ha concluso ila Palazzotti- che unire le forze per concretizzare, nella vita quotidiana, ciò che è stato sancito dall’articolo 33 della Costituzione oggi sia un impegno da assumersi con grande forza di volontà. Si affronta il tema della disabilità, intellettiva in particolare, ancora con troppi retaggi e pregiudizi. Necessario è sensibilizzare il comune sentire, mettendo in luce le capacità e i talenti. E allora, forse, anche le aziende sarebbero stimolate ad assumere le persone con disabilità. Ecco, penso che la nuova frontiere per rendere il nostro Paese sempre più civile passi proprio da qui”.

Esce i/o, il nuovo album in studio di Peter Gabriel

Esce i/o, il nuovo album in studio di Peter GabrielRoma, 1 dic. (askanews) – Al termine di un anno in cui Peter Gabriel ha pubblicato una nuova canzone in occasione di ogni luna piena e si è esibito dal vivo davanti a un pubblico entusiasta in tutto il Regno Unito, l’Europa e il Nord America, esce oggi il suo attesissimo nuovo album in studio, i/o.

i/o è un disco di 12 brani di grazia, gravità e grande bellezza che confermano la capacità di Peter di scrivere canzoni che colpiscono nel profondo e esaltano la sua voce straordinaria, ancora perfettamente e piacevolmente intatta. In tutto l’album, le canzoni intelligenti e riflessive – spesso ricche di spunti- affrontano il tema della vita e dell’universo. La nostra connessione con il mondo circostante – “I’m just a part of everything” canta Peter nella title track i/o – è un motivo ricorrente, ma anche il passare del tempo, la mortalità e il dolore, insieme a temi come l’ingiustizia, la videosorveglianza e le radici del terrorismo. Ma questo non è un disco austero. Pur essendo riflessivo, il tono non è mai sconfortante; i/o è musicalmente avventuroso, spesso gioioso e in definitiva pieno di speranza, coronato com’è dall’ottimismo della canzone conclusiva, Live and Let Live. Registrato per la maggior parte presso i Real World Studios e lo studio di Peter, la lunga lavorazione di i/o garantisce un cast eccezionale. Peter ha mantenuto la sua fidata cerchia di musicisti accanto a sè, ragion per cui il chitarrista David Rhodes, il bassista Tony Levin e il batterista Manu Katché sono presenze solide in tutto il disco. Diverse canzoni recano l’impronta del collaboratore di lunga data Brian Eno, mentre sono rilevanti i contributi di Richard Russell, del pianista Tom Cawley, dei trombettisti Josh Shpak e Paolo Fresu, della violoncellista Linnea Olsson e del tastierista Don E. La figlia di Peter, Melanie, contribuisce con calde voci di sottofondo, così come Ríoghnach Connolly dei The Breath, mentre gli habitué dei Real World Richard Chappell, Oli Jacobs, Katie May e Richard Evans curano collettivamente la produzione e suonano vari strumenti. Il Soweto Gospel Choir e il coro svedese maschile Oprhei Drängar prestano le loro magnifiche voci a una selezione di brani, mentre gli archi della New Blood Orchestra, guidati da John Metcalfe, elevano le canzoni.

Realizzato da Peter Gabriel, noto per essere un artista d’avanguardia, i/o non è una semplice raccolta di una dozzina di canzoni. Tutti i 12 brani sono proposti in due mix: il Bright-Side Mix, curato da Mark ‘Spike’ Stent, e il Dark-Side Mix, rimodellato da Tchad Blake. “Abbiamo due dei più grandi mixatori al mondo, Tchad e Spike, che danno un carattere diverso alle canzoni. Tchad è uno scultore che costruisce un viaggio con il suono e il sentimento, mentre Spike ama il suono e l’assemblaggio di queste immagini, quindi è più un pittore”. Entrambe le versioni sono incluse nella versione doppio CD e sono disponibili anche separatamente come doppio album in vinile. E non è tutto. Una terza versione, l’In-Side Mix, in Dolby Atmos, è stata realizzata da Hans-Martin Buff “che ha fatto un lavoro meraviglioso generando questi mix molto più tridimensionali” ed è inclusa nel set di tre dischi, compreso il Blu-ray. Continuando l’idea sviluppata per gli album “US” e “UP”, Peter ha nuovamente invitato una serie di artisti visivi a contribuire con un’opera d’arte per accompagnare la sua musica. Ciascuna delle 12 canzoni di i/o è stata affidata a un artista di fama mondiale per creare un’opera di accompagnamento, che si tratti di pittura, fotografia, scultura o persino plastilina. La dozzina di artisti costituisce una squadra di collaboratori davvero impressionante: Ai Weiwei, Nick Cave, Olafur Eliasson, Henry Hudson, Annette Messager, Antony Micallef, David Moreno, Cornelia Parker, Megan Rooney, Tim Shaw, David Spriggs e Barthélémy Toguo.

Un altro legame visivo con il lavoro passato di Peter è lo scatto di copertina. Scattata dal fotografo Nadav Kander, riecheggia le copertine dei suoi album precedenti, ad eccezione di “So”, intrigantemente oscurate o manipolate. Questi echi del passato possono risuonare, ma i/o è fondamentalmente un album del – e per il – qui e ora. Molti dei suoi temi possono essere senza tempo, ma sono anche avvertimenti del fatto che stiamo vivendo in un tempo preso in prestito, sia come pianeta che come individui. Come canta Peter nella divina So Much, “questa edizione è limitata”.

Carburanti, Consiglio di Stato accoglie ricorso Mimit su cartellonistica

Carburanti, Consiglio di Stato accoglie ricorso Mimit su cartellonisticaRoma, 1 dic. (askanews) – Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso del Mimit contro la decisione del Tar che aveva sospeso il drecreto del Mimit che impone ai gestori di esporre i cartelli sui prezzi medi dei carburanti. “Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Sesta) – si legge nel dispositivo – accoglie l’istanza cautelare nei sensi di cui in motivazione e, per l’effetto, sospende l’esecutività della sentenza impugnata”. L’udienza pubblica è stata fissata per l’8 febbraio prossimo. Soddisfazione viene espressa dal Mimit: “L’esposizione del cartello sul prezzo medio dei carburanti in questi mesi ha riscontrato piena efficacia, come dimostrano la sensibile riduzione del margine di distribuzione in Italia, per la prima volta minore a quello degli altri grandi paesi europei e di un terzo inferiore a quello dello scorso anno, e la progressiva contrazione dei prezzi alla pompa dei carburanti, particolarmente intensa per la benzina che in due mesi ha visto i prezzi diminuire di circa 20 centesimi al litro, arrivando a toccare stamattina il valore medio nazionale più basso dell’anno sulla rete stradale di 1,802 euro/litro”.

Banche, Barr (Fed): vulnerabilità causano fallimenti, non social

Banche, Barr (Fed): vulnerabilità causano fallimenti, non socialRoma, 1 dic. (askanews) – I social media e la velocità con cui le informazioni si propagano tramite gli stessi hanno avuto un ruolo nei fallimenti del Credit Suisse e della Silicon Valley bank, ma non ne sono stati la causa: il motivo dei fallimenti è stato nelle vulnerabilità di fondo degli istituti, come sulla gestione dei rischi di liquidità. Lo ha affermato Michael Barr, vicepresidente e capo del ramo di supervisione bancaria della Federal Reserve, nel suo intervento in apertura della seconda giornata del forum sulla vigilanza della Bce.

In queste vicende “i social media hanno avuto un ruolo e non lo voglio sottostimare, monitoriamo i social. Però il loro ruolo può anche essere sopravvalutato. Credit Suisse – ha detto Barr – aveva vulnerabilità di fondo e sono stati colpiti da uno shock, se non avessero avuto queste vulnerabilità non sarebbero spariti. Penso lo stesso con la Silicon Valley Bank: non è fallita per un social media ma per carenze fondamentali su rischi di liquidità e vulnerabilità”. “Dobbiamo stare attenti ai social ma anche focalizzarci molto sui fondamentali delle banche”, ha concluso l’esponente della Fed.

Caso Orlandi, “Crimini e Criminologia” svela conenuto lettera anonima

Caso Orlandi, “Crimini e Criminologia” svela conenuto lettera anonimaRoma, 1 dic. (askanews) – Domenica 3 dicembre, su Cusano Italia TV, una puntata esclusiva di “Crimini e Criminologia” in onda dalle 21.30 alle 23.30 sul canale 264 del digitale terrestre (da lunedi 4 dicembre Cusano Italia TV trasmetterà sul canale 122 del dt). Nel corso della trasmissione, infatti, verrà svelato il contenuto della lettera anonima indirizzata al giornalista Fabio Camillacci e alla famiglia Orlandi, in merito alla scomparsa di Emanuela. Nel testo c’è un vero e proprio enigma, un rebus da risolvere. Una lettera fatta recapitare nei primi giorni di novembre a Radio Cusano Campus, all’attenzione di Fabio Camillacci del Cusano Media Group e di Pietro Orlandi, il fratello di Emanuela.

Il contenuto verrà svelato domenica 3 dicembre durante “Crimini e Criminologia”, così come deciso di comune accordo con la famiglia Orlandi che ha ricevuto la stessa identica lettera. E domenica, nella trasmissione curata e condotta da Fabio Camillacci e Gabriele Raho, sarà presente in studio, in grande esclusiva, proprio Pietro Orlandi. Mentre, con la grafologa e giornalista Candida Livatino, analizzando in diretta la calligrafia dell’autore della lettera anonima, si cercherà di capire che tipo di persona può averla spedita. La scheda-copertina è curata da Aurora Vena. Altri ospiti: il giornalista e scrittore Mauro Valentini e l’artista Francesca De Bartolo in arte “Mistral” che ha realizzato una splendida opera dedicata alla scomparsa di Emanuela Orlandi e dal titolo “Enigma”.

Mentre per la rubrica “Lente d’ingrandimento”, consueto appuntamento con l’Osservatorio Criminologico di “Crimini e Criminologia”, ospiti: la psicoterapeuta, criminologa e giornalista Barbara Fabbroni, e il criminologo e giornalista Michel Maritato. In chiusura di trasmissione tornerà anche l’appuntamento con una rubrica molto seguita dai telespettatori di Cusano Italia TV: “Crimini nei cieli”. La nuova stagione è dedicata alle “Grandi tragedie dell’aria”. Con l’esperto sicurezza volo Antonio Bordoni, riflettori puntati sulla strage di Ustica: “La bomba sul DC-9 dell’Itavia: quale pista seguire?”.

Eurozona, crescita di fondo rallenta ai minimi da oltre 1 anno

Eurozona, crescita di fondo rallenta ai minimi da oltre 1 annoRoma, 1 dic. (askanews) – Un indice che cerca di misurare la dinamica della crescita di fondo dell’area euro si è indebolito a novembre ai minimi da oltre un anno: secondo quanto riporta un comunicato congiunto di centre for Economic Policy Research e Banca d’Italia, l’indice Eurocoin è sceso infatti a -0,79 punti, da -0,67 di ottobre “raggiungendo il valore più basso da settembre del 2022”.

L’ulteriore calo dell’indicatore, si legge, ha riflesso la debolezza della produzione industriale e del commercio internazionale. L’eurocoin fornisce in tempo reale una stima sintetica del quadro congiunturale corrente nell’area dell’euro, esprimendo tale indicazione in termini di tasso di crescita trimestrale del Pil depurato dalle componenti più erratiche (stagionalità, errori di misura e volatilità di breve periodo). È pubblicato mensilmente dalla Banca d’Italia e dal Cepr e la prossima rilevazione verrà pubblicata il 5 gennaio.

I Concerti nel Parco al Teatro de’ Servi, “Omaggio alla Callas”

I Concerti nel Parco al Teatro de’ Servi, “Omaggio alla Callas”Roma, 1 dic. (askanews) – Penultimo appuntamento de I Concerti nel Parco, Autunno 2023, al Teatro de’ Servi, sabato 2 dicembre ore 21.00 con “Omaggio alla Callas”, con il duo Raja – Marotti, Federica Raja, soprano e Serena Marotti, pianoforte e Michael Aspinall, narratore.

Nel centenario della nascita e nel giorno del compleanno di Maria Callas lo spettacolo è un sentito tributo a questa artista immortale, la cui popolarità ha oltrepassato il mondo della lirica. Artista dalla personalità dirompente e dalla biografia sentimentale movimentata (morì da sola a Parigi nel 1977, a soli cinquantatré anni) la Callas ha suscitato nel pubblico di tutto il mondo non solo ammirazione, ma anche idolatria, invidia e avversità, imponendosi sulla ribalta internazionale anche perché ha incarnato al meglio la consapevolezza di quanto sia fondamentale lo studio della partitura, diventando così un modello imprescindibile per i cantanti delle generazioni successive.

In programma alcune tra le più famose arie interpretate dalla Divina sui palcoscenici di tutto il mondo. Sono previste pagine celeberrime di Bellini (Ah non credea mirarti dalla Sonnambula e Casta diva dalla Norma), di Puccini, (Sì mi chiamano Mimì dalla Bohème e Tu che di gel sei cinta da Turandot) e Verdi (E’ strano…sempre libera da La traviata). La serata è impreziosita dalla presenza dal cantante e musicologo inglese Michael Aspinall. Noto al grande pubblico per le sue parodie “en travesti” di opere italiane, Aspinall è attivo come insegnante di canto, collezionista di rarità discografiche e divulgatore e ha avuto l’occasione di ascoltare la Callas dal vivo negli anni Sessanta. Con suoi interventi, che si alterneranno ai brani dal vivo, Aspinall proporrà alcune personalissime riflessioni su vari aspetti del “fenomeno Callas”: la biografia, il personaggio mediatico, lo stile vocale e l’eredità.

Santo Versace e sua moglie in visita alla comunità Nuovi Orizzonti

Santo Versace e sua moglie in visita alla comunità Nuovi OrizzontiRoma, 30 nov. (askanews) – Oggi presso la sede della Comunità internazionale Nuovi Orizzonti a Frosinone, Santo Versace e sua moglie Francesca De Stefano sono stati accolti dalla fondatrice Chiara Amirante per una cordiale e piacevole visita. I coniugi si sono intrattenuti diverse ore nella sede centrale della Comunità che opera in tutto il mondo intervenendo su tutti gli ambiti del disagio sociale, e grazie alla collaborazione con la Fondazione Santo Versace amplierà la missione in settori più specifici di intervento. “Ci sentiamo in famiglia”: è questa la frase che oggi ha accompagnato il nostro incontro con la Fondazione Santo Versace Ente Filantropico – ha sottolineato la fondatrice Chiara Amirante in un post.

Sciopero dei treni, Salvini: scene indegne nelle stazioni, non saranno più tollerate

Sciopero dei treni, Salvini: scene indegne nelle stazioni, non saranno più tollerateMilano, 30 nov. (askanews) – “Scene indegne e inaccettabili nelle stazioni italiane. La giornata di oggi rende ancora più evidente che scioperi di troppe ore hanno ricadute pesantissime sulle vite di troppe persone incolpevoli. Lo trovo intollerabile”. Lo ha detto il vicepremier e Ministro Matteo Salvini commentando le conseguenze dello sciopero del 30 novembre, convocato dopo l’incidente in Calabria.

“E’ mia precisa intenzione, in futuro, fare di tutto affinché simili scene non si ripetano anche se auspico che i sindacati evitino iniziative irragionevoli”, ha aggiunto in una nota. Il vicepremier ha sottolineato che oggi “per rispetto di chi ha perso la vita sul lavoro non siamo intervenuti, come invece successo recentemente, ma è chiaro che il sacrosanto diritto alla mobilitazione non può cancellare quello di milioni di cittadini che devono viaggiare”.

Scontro in Europa verde, Evi lascia: “Partito patriarcale”

Scontro in Europa verde, Evi lascia: “Partito patriarcale”Roma, 30 nov. (askanews) – Scontro in Europa verde, si dimette la co-portavoce Eleonora Evi, in polemica con i “vecchi dirigenti” che avrebbero impostato il partito in maniera “patriarcale”. La deputata sbatte la porta con parole che suonano come un duro atto d’accusa innanzitutto nei confronti di Angelo Bonelli, l’altro co-portavoce del partito che, immediamente, replica: “Accuse false”.

Evi scrive un lungo post su Facebook, accusando il gruppo dirigente di Europa verde di praticare solo a parole la parità di genere: “Mi dimetto. Non sarò la marionetta del ‘pinkwashing’. Penso di aver dimostrato grande impegno ed entusiasmo, fin da subito, girando in lungo e in largo l’Italia per incontrare i gruppi locali, le associazioni e i comitati attivi sui territori”. “Ho dato energia e risorse ad un partito che sembrava dimenticato e nei limiti dell’umana (e politica) fallibilità che non risparmia nessuno di noi, posso dirmi certa di aver profuso il massimo dell’impegno, anche nel rendere visibile all’esterno la costruzione di questo percorso”.

“Eppure – aggiunge Evi – a sorpresa, dopo le politiche 2022 qualcosa ha scatenato un corto circuito quasi indecifrabile. Improvvisamente i vecchi dirigenti hanno iniziato a fare muro contro di me, e questo perché avevo idee diverse e pretendevo, da co-portavoce nazionale, di essere a conoscenza, ad esempio, delle decisioni politiche sulle liste, sulle alleanze e sulle strategie della campagna elettorale”. Le accuse sono pesanti: “Chiusura, ora diffidenza o sospetto. Talvolta paternalistica e vuota condiscendenza. Non di rado livore, rivendicazione”. Per questo “non intendo continuare a ricoprire il ruolo di co-portavoce femminile che, nei fatti, è ridotto a mera carica di facciata. Per questo rassegno le mie dimissioni da co-portavoce pur restando fermamente convinta della necessità di un progetto ecologista italiano coraggioso e contemporaneo, e non l’ennesimo partito personale e patriarcale”.

Bonelli nega ogni addebito: “Ovviamente sono molto dispiaciuto di queste parole. Devo dire che è un’accusa assolutamente falsa per il semplice motivo che noi siamo un partito, l’unico in Italia, che ha nel suo statuto e nella pratica – dal (livello, ndr) nazionale ai più piccoli comuni – la parità di genere uomo-donna. E’ una considerazione assolutamente priva di fondamento”. La verità – è la sua versione dei fatti – è che “c’è stata una divergenza politica che attiene al tema del proseguo dell’alleanza per Verdi-Sinistra. Si è votato circa un paio di mesi fa, la nostra direzione nazionale ha votato, come in qualunque democrazia avviene, e ha deciso di proseguire con l’alleanza Verdi e Sinistra”. Semplicemente, conclude, la Evi “ha avuto una posizione differente, è andata in grandissima minoranza. Da questo punto di vista però bisogna anche accettare il responso democratico”.