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Bce, Panetta: tassi restrittivi meno a lungo se calo prezzi accelera

Bce, Panetta: tassi restrittivi meno a lungo se calo prezzi acceleraRoma, 30 nov. (askanews) – I tassi di interesse attuali della Bce appaiono a livelli “sufficienti” a riportare l’inflazione ai livelli obiettivo, e se la moderazione del caro vita dovesse accelerare, la fase di mantenimento della linea monetaria restrittiva “potrebbe essere più breve”, mentre bisogna “evitare danni inutili” all’economia. E’ il messaggio lanciato dal governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta nel suo intervento al congresso per il 60esimo anniversario di Iccrea, a Roma.

Ieri e oggi i dati sull’inflaizone di Germania e Francia hanno segnato indebolimenti più marcati del previsto. Secondo Panetta l’inflazione media nell’area euro “è in forte calo”. E “in base alle proiezioni diffuse dalla Bce in settembre e ai dati divenuti successivamente disponibili, l’attuale livello dei tassi sarebbe sufficiente a riportare l’inflazione in linea con l’obiettivo del 2 per cento nel medio termine”, ha detto.

“Le condizioni monetarie dovranno rimanere restrittive per il tempo necessario a consolidare la disinflazione. La durata di questa fase dipenderà dall’evoluzione delle variabili macroeconomiche; potrebbe essere più breve – ha detto il governatore – qualora la persistente debolezza dell’attività produttiva accelerasse il calo dell’inflazione”. Perché secondo Panetta “occorre evitare inutili danni per l’attività economica e rischi per la stabilita finanziaria, che finirebbero oltretutto per mettere a rischio la stessa stabilità dei prezzi”. E su questo, il numero uno di bankitalia ha rilevato come “la trasmissione degli impulsi monetari alle condizioni di finanziamento si stia rivelando più forte di quanto era stato previsto. I costo dei prestiti bancari è considerevolmente aumentato. La dinamica della moneta e del credito è rapidamente scesa su valori simili o inferiori a quelli registrati in seguito alla crisi finanziaria e a quella dei debiti sovrani nell’area dell’euro”.

Papa Francesco a Commissione Teologica: smaschilizzare la Chiesa

Papa Francesco a Commissione Teologica: smaschilizzare la ChiesaMilano, 30 nov. (askanews) – Papa Francesco ha oggi invitato i membri della Commissione Teologica Internazionale a “smaschilizzare la Chiesa” e ha osservato che “la Chiesa è donna” ma è stata “maschilizzata”.

“La Chiesa è donna. E se noi non sappiamo capire cos’è una donna, cos’è la teologia di una donna, mai capiremo cos’è la Chiesa. Uno dei grandi peccati che abbiamo avuto è ‘maschilizzare’ la Chiesa”. Questo uno dei passaggi del discorso di Papa Francesco rivolto stamane ai membri della Commissione Teologica Internazionale ricevuti in Udienza. “E questo – ha proseguito il Papa – non si risolve per la via ministeriale, questa è un’altra cosa. Si risolve per la via mistica, per la via reale. A me ha dato tanta luce il pensiero balthasariano: principio petrino e principio mariano. Si può discutere questo, ma i due principi ci sono. È più importante il mariano che il petrino, perché c’è la Chiesa sposa, la Chiesa donna, senza maschilizzarsi.

“E voi vi domanderete: dove porta questo discorso? Non soltanto per dirvi che abbiate più donne qui dentro – questo è uno -, ma per aiutare a riflettere. La Chiesa donna, la Chiesa sposa. E questo è un compito che vi chiedo, per favore. Smaschilizzare la Chiesa”, ha affermato il Papa, che ha concluso: “E grazie per quello che fate. Scusatemi, ho parlato troppo e mi ha fatto male, ma adesso seduti come siamo, possiamo pregare un Padre Nostro insieme, ognuno nella propria lingua e poi darò la benedizione”.

Istat: l’infalzione a novembre crolla allo 0,8%, ai minimi dal 2021

Istat: l’infalzione a novembre crolla allo 0,8%, ai minimi dal 2021Roma, 30 nov. (askanews) – Continua a calare l’inflazione in Italia. A novembre, secondo le stime preliminari dell’Istat, l’indice nazionale dei prezzi al consumo ha registrato, a novembre, una diminuzione dello 0,4% su base mensile e un aumento di 0,8% su base annua, da +1,7% del mese precedente. Continuano a rallentare in termini tendenziali i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona (da +6,1% a +5,8%) e quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +5,6% a +4,8%).

“A novembre, secondo le stime preliminari, l’inflazione scende a 0,8%, valore che non si registrava da marzo 2021. L’ulteriore calo del tasso di inflazione – è il commento dell’Istat – risente ancora del favorevole andamento dei prezzi dei Beni energetici, che a novembre evidenziano una netta flessione sul piano congiunturale. Un contributo al rallentamento dell’inflazione si deve inoltre alla dinamica dei prezzi di alcune tipologie di servizi (ricreativi, culturali e per la cura della persona e di trasporto) e alla nuova decelerazione del ritmo di crescita dei prezzi dei beni alimentari (+6,1%), in particolare della componente lavorata, che esercita un freno alla crescita su base annua dei prezzi del “carrello della spesa” (+5,8%). Infine, l’inflazione di fondo si attesta a novembre al +3,6% (dal +4,2% di ottobre)”. L’inflazione acquisita per il 2023 è pari a +5,7% per l’indice generale e a +5,1% per la componente di fondo.

Inflazione, Istat: a novembre crolla allo 0,8%, ai minimi dal 2021

Inflazione, Istat: a novembre crolla allo 0,8%, ai minimi dal 2021Roma, 30 nov. (askanews) – Continua a calare l’inflazione in Italia. A novembre, secondo le stime preliminari dell’Istat, l’indice nazionale dei prezzi al consumo ha registrato, a novembre, una diminuzione dello 0,4% su base mensile e un aumento di 0,8% su base annua, da +1,7% del mese precedente. Continuano a rallentare in termini tendenziali i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona (da +6,1% a +5,8%) e quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +5,6% a +4,8%).

“A novembre, secondo le stime preliminari, l’inflazione scende a 0,8%, valore che non si registrava da marzo 2021. L’ulteriore calo del tasso di inflazione – è il commento dell’Istat – risente ancora del favorevole andamento dei prezzi dei Beni energetici, che a novembre evidenziano una netta flessione sul piano congiunturale. Un contributo al rallentamento dell’inflazione si deve inoltre alla dinamica dei prezzi di alcune tipologie di servizi (ricreativi, culturali e per la cura della persona e di trasporto) e alla nuova decelerazione del ritmo di crescita dei prezzi dei beni alimentari (+6,1%), in particolare della componente lavorata, che esercita un freno alla crescita su base annua dei prezzi del “carrello della spesa” (+5,8%). Infine, l’inflazione di fondo si attesta a novembre al +3,6% (dal +4,2% di ottobre)”. L’inflazione acquisita per il 2023 è pari a +5,7% per l’indice generale e a +5,1% per la componente di fondo.

Istat: ad ottobre tasso occupazione record al 61,8%, mai così alto

Istat: ad ottobre tasso occupazione record al 61,8%, mai così altoRoma, 30 nov. (askanews) – Tasso di occupazione record, al 61,8%, nel mese di ottobre. Dal 1977, anno d’inizio delle serie storiche dell’Istat, non si era mai registrato un tasso così alto.

Record positivo anche per il numero degli occupati che si attesta a 23milioni 694mila e registra, rispetto a ottobre 2022, un aumento di 455 mila dipendenti permanenti e di 66 mila autonomi; il numero dei dipendenti a termine risulta invece inferiore di 64 mila unità. Ad ottobre l’occupazione, dunque, continua a crescere. Rispetto al mese precedente, l’aumento riguarda i soli dipendenti permanenti, che superano i 15 milioni 700 mila.

Mlp

Antitrust blocca passaggio correntisti da Intesa a Isybank

Antitrust blocca passaggio correntisti da Intesa a IsybankRoma, 30 nov. (askanews) – L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha annunciato di aver adottato un provvedimento cautelare nei confronti di Intesa Sanpaolo e di Isybank per impedire il passaggio alla banca digitale dei correntisti che non forniscano il proprio consenso espresso.

Questa operazione al momento ha riguardato circa 300 mila clienti su un totale di 2,4 milioni che Intesa Sanpaolo intenderebbe trasferire a Isybank. Sono stati oltre 5.000 i consumatori (di cui più di 3.000 dopo l’avvio dell’istruttoria) che hanno chiesto l’intervento dell’Autorità. Per l’Autorità il trasferimento è stato previsto con modalità non conformi alle disposizioni del Codice del Consumo.

Per effetto del trasferimento – ha spiegato l’Autorità – i correntisti interessati non avrebbero potuto più accedere in filiale né all’internet banking tramite personal computer e avrebbero dovuto svolgere le operazioni bancarie solo tramite App. Inoltre, i nuovi conti correnti prevedono condizioni economiche differenti e la perdita di servizi prima disponibili (ad esempio: carte virtuali per effettuare acquisti online in sicurezza, assegni bancari, accesso ai contratti di mutuo). Tali essenziali modifiche dei contratti in precedenza stipulati sono state unilateralmente imposte senza che fosse stato richiesto il previo consenso dei clienti al trasferimento. Inoltre, le comunicazioni relative al passaggio ad Isybank sono state trasmesse ai clienti nella sezione archivio dell’App di Intesa Sanpaolo senza adottare accorgimenti che ne sollecitassero la lettura (ad esempio, notifiche push e pop-up) e non lasciavano capire che in tal modo i clienti si sarebbero potuti opporre al passaggio. Infine, nelle comunicazioni non erano state adeguatamente indicate le modifiche relative alle condizioni economiche previste dal nuovo conto corrente e ai servizi non più inclusi.

Pertanto, l’Autorità ha previsto che le due banche, previa informativa chiara ed esaustiva sulle caratteristiche del nuovo conto Isybank, assegnino ai correntisti un congruo termine per fornire il proprio consenso espresso al trasferimento. In tal modo, coloro che si dichiareranno contrari avranno la facoltà di mantenere il precedente conto corrente alle stesse condizioni. Entro 10 giorni Intesa Sanpaolo e Isybank dovranno comunicare all’Autorità le misure adottate per ottemperare al provvedimento cautelare.

Red/Mos

Lavoro, Istat: disoccupazione ottobre sale al 7,8%, per giovani a 24,7%

Lavoro, Istat: disoccupazione ottobre sale al 7,8%, per giovani a 24,7%Roma, 30 nov. (askanews) – Ad ottobre il tasso di disoccupazione totale sale al 7,8% (+0,1 punti), quello giovanile al 24,7% (+1,5 punti). E’ la stima dell’Istat.

La crescita del numero di persone in cerca di lavoro (+2,3%, pari a +45mila unità) coinvolge sia gli uomini sia le donne e riguarda tutte le classi d’età a eccezione dei 35-49 che registrano un lieve calo. Il calo del numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,6%, pari a -69mila unità) si registra tra uomini e donne e per tutte le classi d’età tranne gli ultracinquantenni. Il tasso di inattività scende al 32,9% (-0,2 punti).

Rispetto a ottobre 2022, cresce il numero di persone in cerca di lavoro (+0,9%, pari a +17mila unità) e cala il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-4,2%, pari a -531mila).

Caso Cospito, Delmastro: non mi aspettavo il rinvio a giudizio

Caso Cospito, Delmastro: non mi aspettavo il rinvio a giudizioRoma, 29 nov. (askanews) – “Non mi aspettavo il rinvio a giudizio, ero preparato, sono pronto a dimostrare la mia innocenza di fronte al giudice de merito. Non mi aspettavo il rinvio a giudizio,così come non se lo aspettavano più pubblici ministeri che hanno chiesto prima l’archiviazione e poi per ben due volte il proscioglimento”. Così il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro intervistato dalla trasmissione “Stasera Italia” su Rete 4.

“Andrò a giudizio serenamente – ha aggiunto Delmastro – con questa anomalia, per cui l’imputato giocherà in squadra con i pubblici ministeri per affermare la sua innocenza. A nulla è valsa la riforma Cartabia che diceva che un giudice, un Gup, può rinviare a giudizio se c’è una ragionevole previsione di condanna. Una ragionevole previsione di condanna con l’accusa che chiede l’assoluzione”.

Schlein: contro le mafie disponibili a una lotta bipartisan, ma siamo preoccupati

Schlein: contro le mafie disponibili a una lotta bipartisan, ma siamo preoccupatiMilano, 29 nov. (askanews) – “Sul merito saremo sempre disponibili a fare cose giuste per il Paese anche nel contrasto alle mafie”, ma “siamo preoccupati perché in questo primo anno” di governo Meloni “non solo non abbiamo visto le cose che ci aspettavamo, ma abbiamo visto delle cose che secondo noi sono sbagliate”. Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, a Porta a Porta, citando ad esempio i “300 milioni tolti dal Pnrr sui beni confiscati e il loro utilizzo sociale, perché uno dei grandi insegnamenti di chi ha fatto la lotta alla mafia e che bisogna colpirla sul denaro, sui patrimoni, sui beni”.

“Questa scelta – ha proseguito – ci sembra andare in direzione contraria, ma anche quella di alzare il tetto del contante o anche quella, nel codice degli appalti, di permettere il subappalto a cascata”. “Nel merito siamo sempre disponibili, ad esempio si può lavorare sulle vittime della criminalità organizzata, sulle quali abbiamo presentato un emendamento. Il loro riconoscimento parte soltanto dal 1967, in alcuni casi dal 1961, ma è ingiusto nei confronti delle vittime e dei familiari delle vittime colpite in precedenza. Chissà che non si possa votare insieme in Parlamento questo emendamento. Avremo sempre un atteggiamento pragmatico” ha concluso.

Meloni: l’Italia un tempo era famosa per esportare la mafia, ora per l’antimafia

Meloni: l’Italia un tempo era famosa per esportare la mafia, ora per l’antimafiaRoma, 29 nov. (askanews) – “Mi sono iscritta all’Msi che credo avesse il 3% dei consensi al tempo, volevo semplicemente fare la mia parte, non ho mai pensato che avrei fatto politica a questo livello… Oggi ne sono fiera, difendere il carcere ostativo è stato uno dei primi provvedimenti da presidente del Consiglio, rischiavamo di smontare una delle cose più efficaci nella lotta alla mafia”, “abbiamo difeso la legislazione antimafia”, “assunto 12mila esponenti delle forze dell’ordine”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in una intervista, in onda stasera, alla puntata di Porta a Porta su Rai1 dedicata alla lotta alle mafie.

“E’ in quel 19 luglio (la data dell’assassinio del giudice Borsellino, ndr) che ho deciso di impegnarmi in politica – ha raccontato la premier -, davanti alle immagini di quella devastazione ho pensato che non era possibile restare indifferenti”, “mi aveva già colpito l’omicidio e il funerale del giudice Falcone” e “ho pensato spessissimo a quel periodo inferiore ai due mesi in cui Borsellino ha vissuto perfettamente consapevole di come sarebbe andata a finire e ho riflettuto tanto sul coraggio che ci vuole ad andare avanti e a fare il proprio lavoro”. “E’ il consenso che rende la mafia quello che è”, Borsellino ha dato un esempio su questo, “sono uomini che di solito si vedono nei film, persone c he sanno che il loro sacrificio estremo è l’unico modo per andare avanti in quella battaglia” “Noi una volta eravamo famosi perchè esportavamo la mafia, ora siamo famosi perchè siamo un modello di antimafia, ci chiamano a collaborare da tutto il mondo, dall’Ue fino all’America Latina” e certo “bisogna essere estremamenti fermi al momento che abbiamo tutti gli investimenti del Pnrr”.