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A Roma si gira la serie Netflix “Il Gattopardo” con Kim Rossi Stuart

A Roma si gira la serie Netflix “Il Gattopardo” con Kim Rossi StuartRoma, 27 apr. (askanews) – Netflix ha annunciato l’inizio delle riprese oggi a Roma de “Il Gattopardo”, la serie tratta dall’omonimo romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Il cast vede come protagonisti Kim Rossi Stuart (Don Fabrizio Corbera, Principe di Salina), Benedetta Porcaroli (Concetta), Deva Cassel (Angelica) e Saul Nanni (Tancredi). Nel cast anche Paolo Calabresi, Francesco Colella, Astrid Meloni e Greta Esposito. Le riprese dureranno oltre quattro mesi, e si svolgeranno tra Palermo, Siracusa, Catania e Roma.

La serie, in sei episodi, è prodotta da Fabrizio Donvito, Daniel Campos Pavoncelli, Marco Cohen e Benedetto Habib per Indiana Production e da Will Gould, Frith Tiplady e Matthew Read per Moonage Pictures e arriverà solo su Netflix. Il regista Tom Shankland riscoprirà tutta la modernità di un racconto, quello del Principe di Salina e della sua famiglia, che è quello dell’Italia di ieri e di oggi. Shankland, che dirigerà gli episodi 1-2-3-6, sarà affiancato sul set dai registi Giuseppe Capotondi (episodio 4) e Laura Luchetti (episodio 5). La serie è scritta da Richard Warlow, che ne è anche creatore ed executive producer, assieme a Benji Walters. Il direttore della fotografia è Nicolaj Bruel. I costumi della serie sono a firma di Carlo Poggioli ed Edoardo Russo, le scenografie di Dimitri Capuani. Le musiche originali sono di Paolo Buonvino. Basato su uno dei più grandi romanzi italiani di tutti i tempi, Il Gattopardo è un racconto epico, sorprendente e sensuale, ambientato in Sicilia durante i moti del 1860. Al cuore della serie troviamo Don Fabrizio Corbera, il Principe di Salina, che conduce una vita intrisa di bellezza e privilegio. Ma l’aristocrazia siciliana si sente minacciata dall’unificazione italiana, e Fabrizio si rende conto che il futuro della sua casata e della sua famiglia è in pericolo. Per non soccombere sarà costretto a stringere nuove alleanze, anche se questo significherà andare contro ai suoi principi, fino a trovarsi di fronte ad una scelta che pare impossibile. Don Fabrizio avrà il potere di organizzare un matrimonio che salverebbe il futuro della sua famiglia, quello tra la ricca e bellissima Angelica e suo nipote Tancredi ma, facendolo, spezzerebbe il cuore della sua adorata figlia Concetta. La serie esplora con lo sguardo di oggi temi che si tramandano da secoli e sono universali: il potere, l’amore e il costo del progresso.

Fondi, Assogestioni: raccolta marzo a -6 mld, ma è boom obbligazionari

Fondi, Assogestioni: raccolta marzo a -6 mld, ma è boom obbligazionariMilano, 27 apr. (askanews) – A marzo la raccolta netta del sistema del risparmio gestito in Italia è stata pari a -6,04 miliardi, come conseguenza dei 6,4 miliardi di deflussi registrati dai mandati istituzionali nel corso del mese, portando il dato da inizio anno a -8,9 miliardi. Lo rilevano i dati preliminari della mappa mensile di Assogestioni che evidenzia nel mese un incremento delle masse sostenute da un effetto mercato positivo. Il patrimonio gestito dell’industria è salito a 2.255 miliardi, in crescita di oltre 12 miliardi rispetto a febbraio. A influire, un effetto mercato che l’Ufficio Studi di Assogestioni stima positivo dello 0,8%.

Prosegue il consolidamento dei trend degli ultimi mesi sul fonte dei fondi aperti: nonostante marzo si sia chiuso con una raccolta netta totale pari a -642 milioni, sono rimasti in territorio positivo i fondi azionari (+588 mln), mentre quelli obbligazionari si sono resi protagonisti di un exploit. Se a febbraio i nuovi afflussi erano valsi alla categoria 570 milioni, marzo porta in dote oltre 2 miliardi di nuovi capitali per un totale di 3,2 miliardi da inizio anno. Per contro, i fondi bilanciati e flessibili hanno fatto segnare deflussi mensili pari rispettivamente a 1,1 miliardi e 1,7 miliardi.

La semifinale di Champions League tra Milan-Inter sarà trasmessa in chiaro

La semifinale di Champions League tra Milan-Inter sarà trasmessa in chiaroRoma, 27 apr. (askanews) – La semifinale di andata di Champions League fra Milan e Inter in programma il 10 maggio andrà in onda in chiaro per delibera dell’Agcom, intervenuta sul tema nel 2012 con la delibera 131/12/CONS emanata sulla base dell’articolo 33 del Testo unico dei servizi di media audiovisivi. Nella “Delibera Lista Eventi”, aggiornata nel tempo, sono messi nero su bianco vari appuntamenti, nazionali e non, considerati di particolare rilevanza. Fra i quali anche “la finale e le semifinali della Champions League e della Europa League qualora vi siano coinvolte squadre italiane”. Per questi non può esservi trasmissione in esclusiva e solo in forma codificata visto che – come da articolo 2 dell’allegato B alla delibera Agcom – ne va assicurata “ad almeno l’80% della popolazione la possibilità di seguirli su un palinsesto gratuito senza costi supplementari”. Amazon trasmette la partita in maniera gratuita in streaming per tutti coloro che dispongono di un abbonamento Prime, ma c’è il problema della copertura della rete internet che potrebbe non renderla visibile a tutti. Ecco perchè la società americana è costretta a vendere i diritti del match a broadcaster terzi “a condizioni di mercato, eque e non discriminatorie”. Da qui l’asta con le varie possibilità di trasmissione, la partita in sé, con 10 minuti sia prima che dopo la sfida, o una sorta di appalto del canale con commento e parte editoriale completamente delegati ad Amazon. Tutto già deciso per il ritorno: Inter-Milan che andrà in onda in diretta tv su Canale 5 e Sky martedì 16 maggio.

Dal 28 aprile Winx Club approda al Comicon Napoli con eventi live

Dal 28 aprile Winx Club approda al Comicon Napoli con eventi liveRoma, 27 apr. (askanews) – Winx Club approda al Comicon Napoli. Il mondo fatato made in Italy sarà ospite del Festival Internazionale della Cultura Pop dal 28 aprile al primo maggio 2023, con un fitto programma di eventi live esclusivi e uno stand nell’Area Fumetto interamente dedicato. Fan e curiosi potranno immergersi a 360 gradi nell’universo delle magiche fate, icone di stile nate dal genio visionario di Iginio Straffi, che sarà ospite speciale della manifestazione.

L’Area Fumetto all’interno della struttura ospiterà lo stand Winx Club accogliendo i visitatori con un arco di balloon design allestito in collaborazione con Gemar (azienda leader nella produzione di accessori sostenibili) che farà da vero e proprio portale d’entrata nel mondo Winx. Tanti palloncini rosa 100% bio-based e prodotti in materiale rinnovabile ricreeranno l’atmosfera della Dimensione Magica. Lo stand sarà il punto d’incontro ufficiale per informarsi sui numerosi eventi live previsti nell’arco delle quattro giornate, e per scoprire le attività a tema. Un hub dove rivivere la magia delle fate più amate della tv e respirare l’atmosfera della saga. In occasione del Comicon Napoli, il gruppo Rainbow guidato da Iginio Straffi presenterà un programma di sorprese live e digital, gadget e momenti tematici. Filtri social inediti che andranno a accompagnare gli esclusivi gadget Winx Club e un angolo photocall ad hoc saranno solo alcune delle opportunità dei fan, che potranno anche scoprire con quale Winx hanno più somiglianze grazie al Test Che Winx sei?. Dopo il successo della prima edizione, Winx Club tornerà con la seconda edizione del Winx Cosplay Contest, il concorso nazionale e internazionale dedicato ai migliori cosplayer ispirati ai personaggi della serie.

Nel 2022 recuperati beni culturali per 84 mln. Reati in calo

Nel 2022 recuperati beni culturali per 84 mln. Reati in caloRoma, 27 apr. (askanews) – In calo, nel 2022, i reati contro il patrimonio culturale, anche alla luce delle innovazioni legislative che hanno inasprito il sistema sanzionatorio, rendendo più efficace l’attività repressiva: nel 2022 i Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale hanno recuperato 80.522 beni d’arte per un valore complessivo stimato di 84.274.073 euro. Sono gli aspetti principali che emergono dal dossier “Attività Operativa 2022” dell’Unità specializzata dell’Arma che, in mezzo secolo di vita, ha restituito al pubblico o ai legittimi proprietari più di tre milioni di beni culturali, nonché sequestrate circa 1.368.267 opere false.

Tra i recuperi del 2022, si segnalano quelli del settore dei reperti paleontologici (21.359), archeologici (17.275) e, a seguire, dei beni antiquariali, archivistici e librari (9.653). Nell’ambito della contraffazione, sono state sequestrate 1.241 opere, di cui 951 di arte contemporanea. Inoltre sono stati sequestrati reperti archeologici/paleontologici (258) e beni antiquariali/archivistici e librari (32), per un valore complessivo stimato di circa 86.026.350 euro, qualora immessi sul mercato. Anche nel 2022 l’azione preventiva è stata sostenuta grazie a una maggiore proiezione esterna dei militari impiegati nel controllo del territorio, che ha permesso di ridurre del 36,8% l’attività illecita degli scavi clandestini (da 38 nel 2021 a 24 nel 2022), con la denuncia 66 persone. Il monitoraggio delle piattaforme “e-commerce” ha consentito di recuperare dai siti web 4.935 beni culturali e deferire 112 soggetti.

Dall’analisi dei dati, rispetto al 2021, si registra una lieve flessione dei furti di beni culturali (-3,7%), mentre il settore in cui si rileva il maggior decremento (-30%) è quello relativo ai furti in luoghi espositivi pubblici/privati (da 84 nel 2021 a 58 nel 2022), presumibilmente connesso con l’attivazione di misure di sicurezza attiva e passiva dei siti, anche grazie all’attività di informazione, supporto e controllo espletato dai vari Nuclei Carabinieri Tpc sul territorio nazionale. Nel settore paesaggistico e monumentale, anche nel 2022, i Reparti Tpc hanno effettuato 1.733 verifiche e denunciato 133 persone. Importanti recuperi hanno caratterizzato l’anno scorso, come “Orfeo e le Sirene”, il gruppo scultoreo in terracotta della fine del IV secolo a.C., trafugato negli anni ’70 in Italia Meridionale (Taranto) e rimpatriato a Roma nel mese di settembre 2022 dal “The Paul Getty Museum” di Malibu.

Infine, nel 2022 il Ministero della Cultura ha istituito – in continuità con la Task Force Unite4Heritage – i “Caschi Blu della Cultura” rimodulandone l’organizzazione, l’attività, i compiti nazionali e internazionali: nel contesto dei contributi formativi all’estero apportati dalla task force, si menziona la missione di novembre 2022 in Argentina per fornire supporto specialistico all’omologa unità specializzata latino americana per la formazione dei “Los Cascos Azules de la Cultura” argentini e, in Italia, si ricorda l’impegno dei “Caschi Blu della Cultura” nell’intervento nelle Marche per l’emergenza maltempo del settembre 2022. Tra le esposizioni di beni culturali recuperati dai Carabinieri TPC, l’inaugurazione il 15 giugno 2022 a Roma del “Museo dell’Arte Salvata” presso l’Aula Ottagona (Planetario) delle Terme di Diocleziano con l’allestimento di una selezione di beni recuperati dal Comando TPC: la struttura espositiva permanente è destinata alla valorizzazione e alla fruizione dei beni recuperati, in attesa di essere restituiti ai contesti di origine.

Saranno usati anche gli aerei militari per trasferire i migranti da Lampedusa

Saranno usati anche gli aerei militari per trasferire i migranti da LampedusaPalermo, 27 apr. (askanews) – Sbarchi, salvataggi, hotspot sempre più pieno: a Lampedusa sono giorni di grande emergenza. Anche nella notte si sono registrati diversi sbarchi di migranti: il veliero Nadir della ong Resqship ha salvato 41 persone che si trovavano su un’imbarcazione instabile in area sar maltese. Tra i migranti recuperati anche una donna incinta ed un bambino di 4 anni.

In questo momento, presso l’hotspot dell’isola, ci sono oltre 2700 presenze a fronte di una capienza di 400 persone. Per alleggerire la pressione e accelerare sui trasferimenti verranno utilizzati anche gli aerei militari che trasporteranno gruppi di migranti presso gli aeroporti di Trapani Birgi, Sigonella e Cagliari.

Con i traghetti di linea per Porto Empedocle si continueranno invece a trasferire migranti da smistare poi nei vari centri d’accoglienza.

Bel tempo e caldo fino a sabato, poi un ciclone rovinerà l’1 maggio

Bel tempo e caldo fino a sabato, poi un ciclone rovinerà l’1 maggioRoma, 27 apr. (askanews) – Il caldo ci prova, la siccità del Nord-Ovest continua. In questi ultimi giorni le piogge sono state frequenti e anche intense, ma ancora una volta hanno evitato il secco Nord-Ovest: per quelle regioni assetate, all’orizzonte c’è però un’interessante novità. Nel frattempo, il caldo ci prova e porterà tra oggi e sabato temperature oltre i 30°C in Italia.

Andrea Garbinato, responsabile redazione del sito www.iLMeteo.it, conferma il primo tentativo dell’Anticiclone Africano di portare connotati estivi in Italia. Ci riuscirà solo in parte, mentre scatenerà la canicola infernale in Andalusia con temperature di 12°C oltre la media del periodo. Nella regione di Siviglia sono attesi picchi di 38°C all’ombra, ad aprile, oltre ogni record registrato prima per questo mese. In Italia arriverà invece solo il bordo orientale di questa fiammata calda: sono attesi picchi di 30°C sulle Isole Maggiori, in particolare punte di 32°C all’ombra in Sardegna tra domani e dopodomani. Nelle prossime ore e nei prossimi giorni, dunque, il tempo sarà bello e soleggiato ovunque salvo prime avvisaglie di cambiamento nella giornata di sabato al Nord.

Il cambiamento sarà importante, drastico e foriero di un’importante novità per il Nord-Ovest: da domenica 30 aprile arriverà tanta pioggia, per almeno 2 giorni, dal Piemonte alla Lombardia, dalla Valle d’Aosta alla Liguria, acqua fondamentale per i laghi, le falde idriche e la portata dei fiumi. Dobbiamo ricordare infatti che il Lago di Garda, ad esempio, ha raggiunto il livello più basso dal 1953, mentre la stagione invernale ha lasciato un deficit di neve sulle Alpi del 64%. Numeri allarmanti che continuano a sorprenderci da due anni, in negativo purtroppo: per questo, l’abbondante pioggia attesa tra domenica e lunedì 1 maggio sarà benvenuta al Nord-Ovest. Domenica 30 aprile una perturbazione atlantica raggiungerà l’Italia, causando l’approfondimento di un vortice sul Mar Ligure: le correnti umide meridionali porteranno piogge al Nord-Ovest, poi anche lungo tutto il versante tirrenico, Sardegna compresa; andrà meglio, in una prima fase, sul settore orientale italiano. Nella giornata dell’1 maggio questo vortice diffonderà precipitazioni localmente intense anche verso il resto del Centro-Nord, e poi via via anche verso il Sud.

Al momento, la tendenza meteo vede questo vortice in azione almeno fino a mercoledì 3 maggio, posticipando l’inizio di un’eventuale precoce fase calda estiva (come invece avvenne l’anno scorso con il caldo estremo che iniziò ai primi di maggio): più pioggia e meno caldo è un’equazione che ci piace, anche se purtroppo disturberà un altro periodo festivo lungo. Per l’estate opprimente ed asfissiante c’è ancora tempo, godiamoci queste temperature da clima ‘pre-riscaldamento globale’.

Bini Smaghi: il nuovo Patto di stabilità commissaria le politiche di bilancio dei Paesi indebitati

Bini Smaghi: il nuovo Patto di stabilità commissaria le politiche di bilancio dei Paesi indebitatiRoma, 27 apr. (askanews) – “Detto in parole povere, si tratta di un commissariamento della politica di bilancio dei Paesi ad alto debito, in particolare dell’Italia”. È aspro il giudizio che Lorenzo Bini Smaghi, ex membro del board Bce, esprime in un’intervista a Repubblica sugli annunci della Commissione Ue sul Patto di Stabilità. “Non sarà un negoziato facile, a meno che i governi non accettino di cedere ulteriore sovranità fiscale”, sottolinea.

“La Commissione sostiene che con il nuovo sistema vi è una maggiore titolarità politica dei governi nazionali perché a questi è data facoltà di indicare i percorsi pluriannuali di risanamento”, spiega Bini Smaghi. “In realtà, questi percorsi dovranno essere coerenti con le traiettorie tecniche fornite dalla Commissione stessa: se il Paese non si adegua viene messo automaticamente in procedura per disavanzo eccessivo. I mercati potrebbero reagire negativamente”, commenta l’ex membro del board della Bce.

Viminale: entro 20 giorni 850 nuovi posti per ridurre la pressione migratoria su Lampedusa

Viminale: entro 20 giorni 850 nuovi posti per ridurre la pressione migratoria su LampedusaMilano, 26 apr. (askanews) – “Sono partiti questa sera dall’hotspot di Lampedusa i primi 400 migranti. I trasferimenti proseguiranno domani e venerdì e riguarderanno altri 2.500 migranti. Queste operazioni sono effettuate grazie alla collaborazione della Marina militare, dell’Aeronautica militare, della Guardia di finanza e della Capitaneria di porto”. Lo annuncia il Viminale che precisa: “Nell’arco dei prossimi venti giorni saranno attivati 850 nuovi posti di primissima accoglienza per una soluzione strutturale che consenta di ridurre la pressione migratoria sull’isola di Lampedusa e sulla Sicilia orientale”.

Pd, Borghi spiazza Schlein e va in Iv. Renzi: “Non sarà l’ultimo”

Pd, Borghi spiazza Schlein e va in Iv. Renzi: “Non sarà l’ultimo”Roma, 26 apr. (askanews) – Stavolta il divorzio è più doloroso, l’uscita di Enrico Borghi non è come quella di Giuseppe Fioroni e Andrea Marcucci, dirigenti che già da tempo erano considerati con un piede fuori dal partito. Elly Schlein tace, anche se in colloqui riservati è apparsa rammaricata della scelta. La segretaria non si capacita delle motivazioni di Borghi, “ho tenuto sulla guerra in Ucraina, sul termovalorizzatore, ho detto che sono disponibile a ragionare sui temi sensibili…”. I suoi, i pochi che – a microfoni spenti – commentano, cercano di minimizzare, ma basta la reazione del capogruppo in Senato Francesco Boccia a far capire che questo nuovo addio mette in subbuglio il partito: “Sono amareggiato sul piano personale e deluso sul piano politico”, commenta, aggiungendo la richiesta di dimettersi dal Copasir dove era entrato in quota Pd.

Il fatto è che Borghi avrà pure deciso in assoluta solitudine, come pare, e forse anche per “valutazioni personali”, come dicono tanti. Ma il senatore alla fine può essere di fatto l’apripista di un mondo che fatica a riconoscersi nel “Nuovo Pd”, come pronostica Matteo Renzi (“Non sarà l’ultimo”) e come cominciano a temere anche nell’ala moderata del partito. Non a caso Lorenzo Guerini invita a non sottovalutare quello che è successo, anche se chiede di non drammatizzare. “La verità – dice un esponente della minoranza – è che potrebbe non essere un caso isolato. C’è parecchio malessere per come Schlein sta gestendo questa fase”. Pesano le scelte sulla segreteria, sui capigruppo, ma anche una linea politica che molti considerano troppo sbilanciata sulle piazze e su temi di bandiera. Nessuno pensa che ci possano essere altre uscite a breve, anche l’area ex lettiana – ora “neo-ulivisti” – a cui Borghi apparteneva ha subito preso le distanze: “La decisione del senatore Borghi di abbandonare il gruppo del Pd in Senato è un gesto di gravità inaudita. Non saranno gesti isolati come questo – dice Marco Meloni – a frenare il percorso di crescita e cambiamento che fa del Pd, in una logica di apertura e pluralismo, il perno di una coalizione di centrosinistra progressista e riformista”.

Parole simili le pronuncia Anna Ascani: “La decisione del senatore Enrico Borghi di dire addio al Pd è un errore, un errore grave. Le parole che ha utilizzato richiamano la caricatura del Pd che spesso viene riportata dalla destra”. Anche Giuseppe Provenzano, che è in segreteria come responsabile esteri, rilancia la stessa critica: “Dispiace che Borghi usi le stesse parole della destra per criticare il Pd”. E’ però un fatto che le prese di posizione della segretaria sulla maternità surrogata, per esempio, abbiano suscitato molte perplessità tra i cattolici del partito, e non solo. Come è vero che in tanti, anche nella maggioranza, sollecitano una maggiore presenza del partito sui temi più caldi dell’agenda politica, a cominciare da quelli economici.

In generale, riaffiora quel dibattito sulla natura del Pd che aveva dominato le primarie e che poi è stato un po accantonato dopo l’elezione di Schlein: essere ancora un partito che guarda sia al centro che a sinistra, coltivare in qualche modo una “vocazione maggioritaria” come diceva Bonaccini durante la campagna per il congresso, o scegliere nettamente una ricollocazione più tradizionalmente di sinistra? Durante la direzione dello scorso giovedì, raccontano, è stata Laura Boldrini – per esempio – a rilanciare la seconda tesi: “Di fronte a loro che fanno la ‘destra-destra’ noi dobbiamo essere la ‘sinistra-sinistra’”, sarebbe stato il ragionamento. E un dirigente della sinistra Pd oggi, quando gli si chiedeva dell’addio di Borghi rispondeva: “L’importante è che ieri a Milano Schlein è stata accolta in trionfo. Quello è il nostro mondo”. Giudizio simile a quello che Marco Furfaro consegna a SkyTg24: “Prima delle primarie del 26 febbraio, il Pd era ai minimi storici, alcuni commentatori davano persino a rischio l’esistenza del Pd. Oggi il Pd è il primo partito dell’opposizione, è cresciuto di 5-6 punti nei sondaggi, è un partito che viene applaudito come ieri a Milano con Schlein e non contestato. Mi spiace ma Borghi è poco comprensibile rispetto al fatto che il Pd si stia restringendo…”.

Ma, appunto, è questo che allarma l’ala riformista, che pure critica Borghi. “La piazza di Milano non basta”, dicono in diversi. Schlein deve fare attenzione, non deve sottovalutare il disagio, è il ragionamento. Anche se nessuno per ora appoggia la mossa di Borghi: vero che c’è la tentazione in qualcuno della sinistra di cambiare il Dna del Pd, indiscutibile che serva attenzione ad un profilo più “riformista”, tanto più con la crisi del Terzo polo. Ma “sta anche a noi far vivere il pluralismo in questo partito. Non si può gettare la spugna subito”. Fatto sta che l’addio di Borghi è forse il segnale che la tregua post-primarie si va esaurendo.