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Virginia Stagni: stretta fiscale messaggio dissuasivo per rientro cervelli

Virginia Stagni: stretta fiscale messaggio dissuasivo per rientro cervelliMilano, 21 nov. (askanews) – Nelle scorse settimane la notizia della stretta fiscale sui lavoratori che decidono di rientrare in Italia dall’estero ha fatto sobbalzare sulla sedia molti expat che già facevano i conti in tasca per tornare. Ma al di là della convenienza economica, quello che viene da più parti criticato è anche il messaggio che passa con una decisione come questa. Un tema che sta particolarmente a cuore a uno dei tanti talenti italiani in fuga all’estero, oggi rientrato a lavorare in Italia. Virginia Stagni, infatti, è da un paio di mesi Chief marketing officer di The Adecco Group Italia ma per circa otto anni è stata Head of business development e talent director al Financial Times, la più giovane manager della storia del giornale. Per lei la questione del rientro dei cervelli è “importantissima più che per l’effettiva numerica delle persone coinvolte per il messaggio che lancia: un investimento su persone che sono uscite non solo per trovare miglior fortuna monetaria ma soprattutto per l’apprendimento di competenze nuove da Paesi diversi, per essere contaminati da altre culture, industrie e opportunità e poi riportarle in Italia”. “La riforma fiscale – ha detto in questa intervista ad askanews – credo aiuti la riflessione rispetto al rientro di un cervello italiano dall’estero che poi si deve reintegrare in un nuovo sistema aziendale. Ecco perché è importante più il messaggio del volume, perché quando si ritocca questo strumento al ribasso abbiamo un effetto non dico negativo ma dissuasivo”.

Guardando ai risultati di una ricerca sviluppata dal gruppo Adecco, in effetti, gli sgravi fiscali, considerati fondamentali dall’11% dei rispondenti, sono una leva importante, a volte vincolante, per convincere i talenti a rientrare in Italia, ma le vere motivazioni del rimpatrio sono legate alla vicinanza a famiglia e amici (43% dei voti) e la qualità della vita (27%). Ma, a tal proposito Stagni sottolinea anche l’importanza di “quanto venga fatto per rendere competitive e attrattive le nostre aziende, sulla capacità di crescita della persona che nel contesto anglosassone, come è stato nel mio caso, è molto agevolata, indipendentemente dalla età a vantaggio effettivamente dell’aspetto meritocratico”. La molla che ha fatto maturare in lei la decisione di rientrare è stata “principalmente una buona opportunità di lavoro che mi permetteva di reintegrare alcune cose imparate all’estero, in un settore diverso come l’editoria, in un una narrativa sul mondo del lavoro e sulla dinamica del capitale umano in Italia. Io già mi stavo focalizzando su questo all’interno del Ft perché quando si lavora sulla parte commerciale e sull’innovazione si lavora sulle persone, quindi c’era un good match con l’opportunità di lavoro che mi era stata proposta”. Ma accanto a questo è maturata anche un’altra riflessione: “Dal punto di vista civico mi sono detta: ho 30 anni e quasi un decennio tra Londra e New York, posso portare tutto quello che ho imparato nel mio Paese. Per cui la ragione è anche quella di dare un segnale, dimostrare come la forza under 40 in un certo senso possa avere uno spazio e creare nuovi ecosistemi e nuovi modi di vedere la cultura aziendale”.

Dell’esperienza fatta all’estero la cosa che più l’ha formata e che vorrebbe riportare in Italia è “l’aspetto collaborativo rispetto alle progettualità dell’azienda, un approccio molto meno gerarchico rispetto alla definizione del valore del tuo prodotto e della tua azienda. Con questo intendo un dialogo molto aperto anche su temi caldi e sostanziali”. Un esempio? “Al Financial Times il futuro del giornale non lo decide solo il consiglio di amministrazione ma è un meccanismo che prevede la condivisione e il lavoro di tutti i dipendenti, su cui tutti vogliono parlare: giornalisti, commerciali, marketing. Questo significa mettere tutti a fattore comune rispetto ai valori della tua azienda. Invece in Italia si opera secondo la logica ‘il capo decide e gli altri fanno’. Questo approccio oltre a essere antico non permette alle nuove generazioni, non perché sono più cool ma perché sono native digitali e quindi culturalmente molto diverse dalle altre, di essere integrate nei nuovi meccanismi aziendali, anche se si producono bulloni. Noi non pensiamo: giovane in azienda, nuove skill uguale asset, piuttosto pensiamo all’operatività: ripete quello che ha fatto un altro prima di lui”. Un altro aspetto che ha apprezzato durante l’esperienza estera riguarda l’ingresso dei cervelli nel mondo del lavoro che “è più efficiente nel sistema anglosassone perché una Thatcher che ha fatto chimica decide di fare politica e riesce a entrare nel sistema politico perchè c’è una maggiore apertura mentale rispetto alla radice dello studio. Io ho lavorato con gente che si è laureata in Geografia a Oxford e faceva il giornalista a Ft perchè c’è una apertura sulla prospettiva che possono aprire nel mondo del lavoro. Questa è un’apertura totalmente mancante in Italia: non hai fatto il percorso perfetto da consultant? You are not fitting for my team”.

Alla luce della sua esperienza, dunque, in che modo si può accelerare questo cambiamento? “Di certo una riforma fiscale aiuta tantissimo, incentiva a fare questo investimento – ci ha detto – non nascondo che se ci fosse il cuscinetto del rientro che dà una certa sicurezza a un investimento sul lungo termine mi posso focalizzare di più sul lavoro dal punto di vista etico e sociale. C’è poi un cambiamento da fare soprattutto nelle università, penso alle business school: quando insegniamo come si fa profitto, come si costruiscono team e business plan, occorre inserire un aspetto etico-sociale sull’impatto che certe decisioni hanno anche su un team di 10-15 persone. E poi dovremmo riprendere in mano la nostra cultura politecnica e insegnarla. Va bene il numero, il profitto, le logiche aziendali ma non bisogna dimenticarsi del nostro asset meraviglioso che è l’umanesimo: come italiani abbiamo una sensibilità che può cambiare l’approccio al mondo del lavoro soprattutto per chi rientra, che poi è quello che manca di più quando sei fuori”.

Meloni contro Gruber: non ho una cultura patriarcale. E posta le foto con le donne di famiglia

Meloni contro Gruber: non ho una cultura patriarcale. E posta le foto con le donne di famigliaoma, 21 nov. (askanews) – “Non so come facciano certe persone a trovare il coraggio di strumentalizzare anche le tragedie più orribili pur di attaccare il governo. Ora la nuova bizzarra tesi sostenuta da Lilli Gruber nella sua trasmissione di ieri sera è che io sarei espressione di una cultura patriarcale. Come chiaramente si evince da questa foto che ritrae ben quattro generazioni di ‘cultura patriarcale’ della mia famiglia. Davvero senza parole”. Lo scrive la premier Giorgia Meloni, in un post sui social a corredo di una foto in cui è ritratta insieme a mamma, nonna e figlia.

”Hasta Siempre Mercedes”, nuovo album e tour per Simona Molinari

”Hasta Siempre Mercedes”, nuovo album e tour per Simona MolinariRoma, 21 nov. (askanews) – Arriva il nuovo album di Simona Molinari “Hasta Siempre Mercedes”, con cui la cantautrice pop-jazz ha voluto rendere omaggio a una delle artiste più influenti e simboliche di tutta l’America Latina, Mercedes Sosa.

Prodotto da BMG, l’album si piò ordinare sullo store BMG e sarà disponibile durante le date del tour teatrale che ne accompagna l’uscita. Molinari, recentemente insignita della Targa Tenco come Miglior Interprete per l’album “Petali”, ha preso ispirazione dall’opera teatrale “El Pelusa y La Negra”, una ‘storia cantata’ di Mercedes Sosa e Diego Maradona, creata dal poeta, drammaturgo, sceneggiatore e regista Cosimo Damiano Damato. Ha deciso di catturare questa esperienza nell’album che racchiude undici brani: oltre alla rilettura di alcuni del repertorio di Sosa (tra cui “Todo cambia”, “Gracias a la vida”, “Solo le pido a Dios”, “Canciòn de las cosas simples”), ci sono i classici argentini “Volver” e “El dia que me quieras”, e alcuni riferimenti a Napoli (tra cui “Caruso”). Le collaborazioni di Tosca e Paolo Fresu, e un brano inedito di Bungaro (“Nu fil’ e voce”) arricchiscono l’omaggio alla voce argentina più potente e ascoltata del Sudamerica, simbolo della sua terra e della lotta per la pace e i diritti civili contro la dittatura. Per accompagnare l’uscita dell’album, dal 10 novembre lo spettacolo “El Pelusa y La Negra” è tornato nei teatri italiani. Sul palco, un intreccio di musica e dialoghi visionari fra Diego Armando Maradona e Mercedes Sosa. Gli arrangiamenti e la direzione musicale sono affidati al Maestro Valentino Corvino con il Sudamerica Quartet.

Il tour arriverà nelle principali città italiane. “Ci sono esistenze fini a sé stesse, che prima o poi finiscono, ed esistenze generative, che sopravvivono al tempo e alla vita perché continuano a generare sentimenti e ispirazione anche quando la vita apparentemente scompare” ha raccontato Simona Molinari, “mi sono appassionata alla vita e alla storia di Mercedes Sosa lentamente, la sua voce e il suo sentire mi hanno travolto”.

Confartigianato lancia l’allarme fisco: tax spread Italia-Ue a 28,8 mld

Confartigianato lancia l’allarme fisco: tax spread Italia-Ue a 28,8 mldRoma, 21 nov. (askanews) – Fisco, costo del denaro, caro-energia, burocrazia, carenza di manodopera: sono tra i maggiori oneri che frenano la corsa dei 4,5 milioni di micro e piccole imprese italiane impegnate a reagire sul fronte dell’occupazione, della sostenibilità e delle esportazioni. Tra novembre 2023 e gennaio 2024 copriranno il 59,6% del totale delle assunzioni previste dalle imprese, il 66% è impegnata a ridurre l’impatto sull’ambiente della loro attività, le loro esportazioni valgono 60,3 miliardi. E’ quanto emerge dal rapporto che Confartigianato ha presentato oggi alla propria assemblea e che fotografa un habitat poco favorevole per gli imprenditori che si sforzano di agganciare la ripresa. A cominciare dalla pressione fiscale che nel 2023 fa registrare 28,8 miliardi di maggiore tassazione su cittadini e imprese italiani rispetto all’Eurozona, pari a 488 euro pro capite in più.

Al peso del fisco si aggiunge la batosta del caro-bollette: nell’ultimo anno il costo dell’energia elettrica per una Pmi italiana è superiore del 35,6% rispetto alla media europea, mentre il costo del gas supera del 31,7% la media Ue. Sulla competitività delle nostre imprese pesa anche il costo del denaro: a causa della stretta monetaria e del caro-tassi, le piccole imprese, tra luglio 2022 e luglio 2023, hanno pagato 7,4 miliardi di maggiori oneri finanziari. A drenare risorse anche l’impatto della burocrazia sugli investimenti delle imprese che pesa lo 0,82% del Pil, pari, quest’anno, a 16,8 miliardi di mancata crescita. Secondo l’indicatore di maggiore pressione burocratica sulle imprese elaborato da Confartigianato, l’Italia si colloca al terzo posto tra i 27 paesi Ue, dietro a Romania e Grecia e davanti a Francia (quarto posto), mentre sono in posizioni migliori la Spagna (sesto posto) e la Germania (18esimo posto).

Gli sforzi dei piccoli imprenditori per agganciare la ripresa sono ostacolati anche dal gap scuola-lavoro all’origine della carenza di manodopera qualificata, con difficoltà a reperire, nel 2022, 1,4 milioni di lavoratori. Le aziende sono ‘alla ricerca del talento perduto’ e il costo della difficoltà a trovare personale per le piccole imprese è di 10,2 miliardi di euro di valore aggiunto persi per i posti di lavoro che rimangono scoperti per oltre sei mesi. Tutto questo a fronte del grande spreco’ rappresentato da 1,5 milioni di giovani 25-34 anni che non si offrono sul mercato del lavoro. Un numero che assegna all’Italia il primato negativo nell’Unione europea per giovani inattivi.

Il 25 novembre i 44 Gatti al Palafijlkam di Ostia incontrano fan

Il 25 novembre i 44 Gatti al Palafijlkam di Ostia incontrano fanRoma, 21 nov. (askanews) – Prosegue la collaborazione tra Rainbow, la global content company fondata e guidata da Iginio Straffi, e Fijlkam (Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali), nata per promuovere tra i più piccoli i valori dello sport delle arti marziali e della lotta olimpica. Da questa collaborazione sono nate una serie di iniziative nelle principali città italiane, alle quali partecipano i personaggi dell’acclamata serie tv 44 Gatti.

Sabato 25 novembre al Palafijlkam di Ostia i protagonisti del cartone animato torneranno sul tatami della Federazione. Sarà una giornata speciale per i bambini che, oltre ad assistere alle dimostrazioni dei grandi atleti, potranno vedere una performance dei Buffycats. Ci sarà poi il Meet&Greet durante il quale potranno incontrare dal vivo le mascotte Lampo e Milady per un saluto e una foto ricordo. L’evento è gratuito ed è dedicato ai bambini e bambine dai 4 ai 7 anni sia tesserati Fijlkam che non tesserati. Sin dalle sue prime produzioni, Rainbow ha trasmesso messaggi positivi ed educativi. È con questo stesso spirito che si è unita ai principi fondanti delle discipline Fijlkam, che sono quelli del rispetto e della correttezza, dell’autocontrollo e la consapevolezza di sé e dei propri movimenti, per continuare ad comunicare ai bambini valori che li facciano crescere e diventare degli adulti consapevoli.

La popolarità delle serie prescolare made in Italy 44 Gatti, nata dall’estro di Iginio Straffi, fondatore e guida del gruppo Rainbow, è in continuo aumento con ascolti e diffusione sempre più capillare a livello mondiale, grazie alla grande attenzione alla qualità del prodotto, ai temi universali, ai contenuti educativi e alle canzoni tratte dal repertorio dello Zecchino D’Oro cantate dal Coro dell’Antoniano.

Dieci anni per “L’arte della felicità” di Rak e Mad Entertainment

Dieci anni per “L’arte della felicità” di Rak e Mad EntertainmentRoma, 21 nov. (askanews) – Si festeggiano oggi i 10 anni de”L’arte della felicità” di Alessandro Rak: il film d’animazione realizzato a Napoli da giovani disegnatori, fumettisti, musicisti e da un produttore- sceneggiatore illuminato, è nel 2014 il vincitore dell’Oscar europeo e ha fatto la recente storia dell’animazione in Italia per il cinema destinato a un pubblico adulto.

Dieci anni che segnano anche la storia della produzione Mad Entertainment che esordisce con questo titolo e che da allora è un punto di riferimento per l’animazione in Italia, aperta anche alla produzione cinematografica di fiction e di documentari. Mad Entertainment (Movie Animation and Documentary) è la factory creativa e produttiva, fondata a Napoli e animata da Luciano Stella, Maria Carolina Terzi, Carlo Stella e Lorenza Stella e che ha sede nel cuore della città, negli storici appartamenti dove Vittorio De Sica girò “L’oro di Napoli” e “Matrimonio all’italiana”. È qui che è nata la scommessa di convogliare in un unico luogo artisti e professionisti dell’audiovisivo nei settori del documentario, della fiction e dell’animazione. Oggi si festeggia questo compleanno per ricordare l’avventura di “L’arte della felicità” nata con pochi mezzi, e molta fantasia. “L’arte della felicità” è la favola metropolitana ambientata in una Napoli divisa fra “monnezza” e nobiltà, all’ombra di un Vesuvio bellissimo ed inquietante, dove il taxi driver Sergio attraversa una città plumbea trasportando passeggeri, ricordi e una grande rabbia per il fratello scomparso.

Il film, prima di uscire in sala il 21 novembre 2013, aprì la Settimana della Critica a Venezia, e dopo tanti riconoscimenti in patria arrivò la consacrazione con il prestigioso riconoscimento agli EFA (che vince su grandi competitors come Luc Besson). Un film acclamato dalla critica e che, ancora oggi, a 10 anni di distanza, è considerato cult. Napoli lo festeggerà il 25 novembre con un grande evento-festa al Teatro Bolivar, destinato a tutti gli appassionati e seguaci del film e di Mad. Mad, da allora, ha formato una nuova leva di professionisti dell’animazione, i primi a usare un software Blender molto avveniristico al tempo, dimostrando di essere pionieri, e facendo di necessità virtù, in assenza di risorse. Oggi Mad è una società per azioni che conta una factory di 40/50 animatori. “In questi 10 anni abbiamo fatto altri due film di animazione con Rak, “Gatta cenerentola” e “Yaya e Lennie – The Walking Liberty”, una serie animata di 26 puntate, “Food Wizards”, oltre a tre film per il cinema – tra cui “Nostalgia” di Mario Martone e il prossimo atteso “Caracas” di Marco D’Amore – e diversi documentari, che spesso si avvalgono di insert di animazione, contaminando i linguaggi – ha dichiarato Carolina Terzi, da poco eletta presidente di Cartoon Italia, importante riconoscimento da parte dell’industria e delle istituzioni. – Abbiamo aperto una finestra su un mercato mondiale, con un linguaggio evidente e forte che ci spinge a continuare”.

Oggi Mad è impegnata sul fronte dell’animazione con la realizzazione di “I’m still alive – Sono ancora vivo” di Roberto Saviano – primo lungometraggio diretto dallo scrittore, tratto dall’omonima graphic novel – e a giorni presenterà in Concorso al Festival di Torino il corto di animazione che racconta delicatamente il passaggio dalla condizione di figlio a quella di genitore, “Due battiti” di Marino Guarnieri.

Tennis, Sinner arrivato a Malaga per la Coppa Davis

Tennis, Sinner arrivato a Malaga per la Coppa DavisRoma, 20 nov. (askanews) – Il numero uno del tennis italiano, Jannik Sinner, reduce dal secondo posto alle Atp Finals di Torino dove è stato sconfitto ieri dal serbo Novak Djokovic, è arrivato a Malaga dove ha raggiunto il team azzurro capitanato da Filippo Volandri per la fase finale della Coppa Davis.

Sinner è stato accolto all’aeroporto dal direttore del torneo, l’ex tennista spagnolo, Feliciano Lopez. Parlando del match di ieri contro Djokovic, Sinner ha detto: “E’ andata così, lui ha giocato molto bene. Ero un po’ stanco, ma lui ha giocato molto bene”.

L’Italia della Coppa Davis scenderà in campo contro l’Olanda giovedì mattina. Foto: Getty Images for ITF

Alla Dubai Opera “Concert for Tomorrow” dell’Orchestra della Scala

Alla Dubai Opera “Concert for Tomorrow” dell’Orchestra della ScalaRoma, 20 nov. (askanews) – In occasione della conferenza mondiale sui cambiamenti climatici della Nazioni Unite Cop28 UAE, la Dubai Opera presenta un concerto di gala straordinario che vedrà esibirsi, per la prima volta negli Emirati Arabi Uniti, l’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano.

Sul podio, il direttore milanese Michele Gamba, al fianco della soprano di fama mondiale Aida Garifullina e il tenore italiano Piero Pretti. In programma, i titoli più celebri del grande repertorio operistico italiano, con musiche di Verdi, Puccini, Mascagni. Un’occasione di altissimo profilo istituzionale e culturale, che costruisce nuovi ponti di dialogo e cooperazione e celebra la migliore eccellenza artistica italiana sul palco del più importante teatro del Medio Oriente.

Paolo Petrocelli, Sovrintendente della Dubai Opera, afferma: “In pochi anni dalla sua apertura, la Dubai Opera è riuscita ad imporsi come una delle istituzioni culturali di punta non solo nella regione dei Paesi del Golfo, ma in tutto il Medio Oriente. Siamo particolarmente orgogliosi di poter offrire all’interno della nostra nuova stagione artistica, un appuntamento di così grande significato e valore culturale. Poter presentare il primo concerto dell’Orchestra del Teatro alla Scala negli Emirati Arabi Uniti nel nostro teatro, rappresenta uno straordinario traguardo da parte della nostra organizzazione, che sempre più si dimostra capace di promuovere e celebrare la grande eccellenza artistica internazionale nel mondo arabo”. Se già lo stesso Verdi considerava La Scala come uno dei più importanti teatri d’opera del suo tempo, è altresì vero che il fascino, il carisma e soprattutto la qualità artistica del teatro simbolo dell’Italia non si è mai appannata nei secoli ed è, con le sue maestranze artistiche, una meta imprescindibile del turismo culturale internazionale e la sua presenza a Dubai un evento di assoluto prestigio.

Il Sovrintendente della Fondazione Teatro alla Scala Dominique Meyer sottolinea: “Sono particolarmente lieto che l’Orchestra del Teatro alla Scala sia per la prima volta ospite dell’Opera di Dubai. Porteremo pagine di Giuseppe Verdi e Giacomo Puccini, di cui il prossimo anno ricorre il centenario della morte. Questi compositori rappresentano la tradizione e l’identità del nostro teatro e l’Orchestra del Teatro alla Scala li esegue con un suono e una passione inconfondibili. Sul podio avremo Michele Gamba, un direttore d’orchestra ancora giovane che ha già diretto diverse produzioni alla Scala e nei grandi teatri, e come interpreti cantanti di fama internazionale come Aida Garifullina e Piero Pretti. Altrettanto importante è l’occasione di questo concerto: La Scala condivide la preoccupazione per i rischi del riscaldamento globale ed è impegnata in un piano concreto di efficienza energetica e di razionalizzazione delle risorse che ha già iniziato a dare importanti risultati”. Questo imprescindibile appuntamento operistico rinsalda i rapporti culturali e di amicizia tra l’Italia, Dubai e gli Emirati nella condivisione di arte, bellezza, vocazione all’innovazione e continua ricerca della massima qualità possibile in ogni settore, come ricorda il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale della Repubblica Italiana, Antonio Tajani: ‘Dal mio arrivo alla Farnesina ho fortemente voluto promuovere la diplomazia culturale, attraverso l’organizzazione, in tutto il mondo, di grandi iniziative che sappiano valorizzare le nostre eccellenze e aumentare l’attrattività dell’Italia. Lo straordinario concerto della Scala di Milano si inserisce perfettamente in questo quadro. Siamo convinti che la cultura, in questi tempi difficili, sia uno strumento prezioso per facilitare il dialogo e riaprire nuovi ponti di collaborazione. Sono felice che gli amici emiratini possano toccare con mano, nello splendido scenario dell’opera di Dubai, l’eccellenza musicale della Scala. Questo è solo un esempio della vitalità dei nostri rapporti bilaterali che vogliamo ulteriormente rafforzare, in ogni settore.”

Il Gala La Scala di Milano a Dubai rientrerà inoltre nel programma del grande meeting mondiale COP28 in quei giorni proprio a Dubai, sottolineando come l’arte e la cultura siano strumenti essenziali nella divulgazione di una maggiore consapevolezza intellettuale dei grandi temi ambientali che l’umanità sta affrontando e la musica, come linguaggio universale, possa essere momento essenziale di condivisione, dialogo e unità d’intenti. “Il concerto dell’Orchestra del Teatro alla Scala all’Opera di Dubai è un evento straordinario, che celebra l’amicizia tra Italia ed Emirati Arabi Uniti e vuole essere fonte di ispirazione per i delegati alla Conferenza ONU sui Cambiamenti Climatici (COP28) di Dubai” ha dichiarato il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. “La musica tocca le corde profonde dell’animo umano e avvicina i popoli. Di fronte alle sfide epocali del nostro tempo, l’Italia è lieta di mettere una sua eccellenza culturale al servizio del dialogo tra le Nazioni”. La musica, le arti e la cultura sono dunque sempre più al centro della strategia di crescita e sviluppo degli Emirati Arabi Uniti, come conferma Sua Eccellenza Sceicco Salem Al Qassimi, Ministro della Cultura e dei Giovani degli UAE: ‘Gli Emirati Arabi Uniti hanno fatto passi da gigante per migliorare la loro posizione di hub culturale globale che promuove la creatività e fornisce una piattaforma per mostre, arte ed eventi culturali di livello mondiale. Questo meritato status può essere attribuito alla visione strategica della nostra leadership orientata al futuro, che ha investito nella costruzione di un solido ecosistema culturale e creativo nel Paese. Questa collaborazione nasce dal profondo desiderio di portare le migliori offerte culturali da tutto il mondo e di arricchire il panorama creativo locale del Paese. Inoltre, riflette i forti e amichevoli legami tra gli EAU e l’Italia’. Dubai si afferma così sempre più come una straordinaria piattaforma per la promozione del dialogo interculturale e dell’eccellenza artistica: “Inserito nella ricca programmazione culturale di Dubai, ‘Concert for Tomorrow’ rappresenta la fusione delle culture nella nostra città, dove le arti fioriscono e gli sforzi di collaborazione tra il settore pubblico e quello privato guidano l’eccellenza artistica”, ha dichiarato Hala Badri, Direttore Generale della Dubai Culture and Arts Authority, “l’ispirazione che accende negli appassionati di opera e di musica della nostra città è di grande importanza. Dubai Culture è orgogliosa di prendere parte ad un altro evento che promette arricchimento e fascino, rafforzando il nostro impegno nel promuovere una comunità artistica dinamica, di alto livello e inclusiva, in linea con la visione culturale di Dubai di essere un centro globale per la cultura e un incubatore di creatività e un fiorente centro per i talenti”. La storia dell’opera e della musica ci ricorda come essa nasca e viva anche di illuminato mecenatismo, dalle case regnanti europee del Seicento fino ai giorni nostri, e l’evento scaligero di Opera Dubai sarà sostenuto dall’azienda italiana Plenitude, Società Benefit di Eni che integra la produzione da rinnovabili, la vendita di energia e soluzioni energetiche. Il Gala La Scala a Dubai Opera alternerà sapientemente grandi pagine sinfoniche, come la sinfonia del Nabucco in apertura o gli intermezzi di Cavalleria Rusticana di Mascagni e Manon Lescaut di Puccini, con arie e duetti tra i più celebri del repertorio operistico mondiale da Traviata, Bohème, Gianni Schicchi, Rigoletto. Repertorio perfetto per i due giovani ma già affermatissimi protagonisti: la soprano tatara Aida Garifullina che dalla nativa Kazan ha conquistato i palchi d’opera più prestigiosi del mondo e ottenuto ampia visibilità popolare come protagonista del Gala di apertura della Coppa del Mondo FIFA 2018; quindi il tenore italiano Piero Pretti, voce e presenza scenica perfetti per il repertorio verdiano e pucciniano che lo vede da anni mattatore nei più importanti teatri internazionali a partire proprio da La Scala.

Giulia Cecchettin, Tajani: tempi brevi per estradizione Turetta

Giulia Cecchettin, Tajani: tempi brevi per estradizione TurettaRoma, 20 nov. (askanews) – “Saranno tempi brevi quelli per permettere l’estradizione dalla Germania verso l’Italia” di Filippo Turetta, fermato a Lipsia per l’omicidio di Giulia Cecchettin. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parlando con i cronisti davanti a Palazzo Chigi.

“Ci sono solo le pratiche burocratiche da espletare perché il ragazzo ha accettato di essere trasferito in Italia senza opporre alcuna resistenza di tipo giuridico. Questo permette di aver tempi molto brevi per essere consegnato alla polizia italiana”, ha aggiunto.

Spalletti: “Dobbiamo difendere il titolo Europeo conquistato”

Spalletti: “Dobbiamo difendere il titolo Europeo conquistato”Roma, 20 nov. (askanews) – “Noi siamo quelli che hanno vinto l’ultimo Europeo e dobbiamo difendere il titolo che abbiamo a casa: e non c’è modo migliore che farglielo rivedere un altro Europeo ai nostri tanti italiani che hanno a cuore le sorti della squadra”. Luciano Spalletti chiama a raccolta giocatori e tifosi per il match decisivo per la qualificazione a Euro 2024 contro l’Ucraina in programma questa sera. “Questa della Germania – continua – è una comunità tra le più popolate di quelle italiane all’estero, c’è una grande passione dietro di noi a cui dobbiamo fare riferimento e rendere conto”. “Penso che Raspadori abbia fatto una buonissima gara. Se gioca? Parlando di formazione si può confermare e all’inizio e vedere dove può arrivare”. A poche ore dalla sfida con l’Ucraina valida per la qualificazione a Euro 2024, il Ct azzurro Luciano Spalletti conferma la presenza in campo dell’attaccante del Napoli, grande protagonista del match di venerdì a Roma con la Macedonia del Nord. “Ha fatto quei metri che ci vogliono per direzionare sempre la loro costruzione per andare a legare il gioco con il centrocampo. E’ un buon finalizzatore, gli manca solo un po di struttura però io ritengo molto positiva la sua prova”.