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Tennis, Sinner sbanca gli ascolti, in 6,8 mln davanti alla Tv

Tennis, Sinner sbanca gli ascolti, in 6,8 mln davanti alla TvRoma, 20 nov. (askanews) – Jannik Sinner fenomeno nazional-popolare in Italia. Lo dimostrano gli ascolti della finale delle Nitto ATP Finals a Torino. Jannik Sinner, sconfitto da Novak Djokovic, ha attirato davanti alla tv 5.493.000 spettatori medi con uno share del 29,52%. Quasi una tv su tre di quelle accese in quel momento era sintonizzata sulla partita su Rai 1.

A loro vanno aggiunti gli 1.193.000 spettatori che hanno visto la partita su Sky. E questo significa che complessivamente Sinner-Djokovic ha attirato in totale 6.686.000 di telespettatori con uno share del 35,9%. Era forse dagli anni Settanta che non si vedeva qualcosa di simile per il nostro sport. Se non con Matteo Berrettini finalista a Wimbledon, invitato dalla nazionale di calcio campione d’Europa la stessa sera a Wembley e con loro invitato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Non c’è peraltro solo l’effetto Sinner. Ieri sera infatti alle 22.20 Djokovic è intervenuto a Che tempo che fa, ed è stato visto da 2.6 milioni di spettatori. È stato il momento più alto della puntata.

Italia-Albania, gruppi opposizione al lavoro per risoluzione unitaria

Italia-Albania, gruppi opposizione al lavoro per risoluzione unitariaRoma, 20 nov. (askanews) – Contatti in corso a Montecitorio fra i gruppi parlamentari in vista del voto in aula di domani sulle risoluzioni collegate alle comunicazioni del ministro degli Esteri Antonio Tajani sull’accordo Italia-Albania sui migranti siglato dai premier Meloni e Rama. La maggioranza è vicina all’intesa sul testo unitario di ok all’accordo. Fra i gruppi di opposizione, secondo quanto viene riferito, “c’è ottimismo” sulla possibilità di portare in votazione un testo unitario Pd-Cinque Stelle, Alleanza Sinistra Verde e, con molta probabilità, Azione. Al momento invece Italia Viva mantiene ferma l’opzione di una risoluzione autonoma. I contatti proseguiranno nel pomeriggio.

Meloni: stupiscono le polemiche sulla mostra di Talkien, è finito il monopolio culturale di una parte

Meloni: stupiscono le polemiche sulla mostra di Talkien, è finito il monopolio culturale di una parteRoma, 20 nov. (askanews) – “La bellissima mostra su Tolkien promossa dal ministero della Cultura è un omaggio alla ricchezza delle idee, alla fantasia e alla capacità di ispirare generazioni. E stupiscono le polemiche dei soliti noti sull’organizzazione della più grande mostra mai dedicata in Italia all’autore di uno dei libri più venduti e amati della storia della letteratura. Dimostra il nervosismo di chi ha pensato che la cultura gli appartenesse, che potesse essere appannaggio di una parte politica e non di tutti. Quel tempo è finito”. Lo scrive su Instagram la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che la settimana scorsa ha visitato la mostra su Tolkien, allestita alla Galleria nazionale d’arte moderna.

Talkien, Meloni: polemiche stupiscono, finito monopolio culturale di una parte

Talkien, Meloni: polemiche stupiscono, finito monopolio culturale di una parteRoma, 20 nov. (askanews) – “La bellissima mostra su Tolkien promossa dal ministero della Cultura è un omaggio alla ricchezza delle idee, alla fantasia e alla capacità di ispirare generazioni. E stupiscono le polemiche dei soliti noti sull’organizzazione della più grande mostra mai dedicata in Italia all’autore di uno dei libri più venduti e amati della storia della letteratura. Dimostra il nervosismo di chi ha pensato che la cultura gli appartenesse, che potesse essere appannaggio di una parte politica e non di tutti. Quel tempo è finito”. Lo scrive su Instagram la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che la settimana scorsa ha visitato la mostra su Tolkien, allestita alla Galleria nazionale d’arte moderna.

Mattarella: i bambini e le bambine hanno diritto alla pace

Mattarella: i bambini e le bambine hanno diritto alla paceMilano, 20 nov. (askanews) – “Ogni giorno, in ogni angolo del Pianeta, bambini continuano a morire sotto le bombe, sono brutalizzati e sfruttati, nel fisico e nella mente, vengono rapiti, discriminati. Le tragedie di cui sono vittime innocenti segneranno per sempre la loro vita. Il mondo sottrae a se stesso il proprio futuro”. Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in una dichiarazione rilasciata in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza.

“Guerre, crisi climatiche, povertà, fanno aumentare – di anno in anno – il numero di bambini e adolescenti in fuga dalla propria condizione, dalla propria terra, alla ricerca della salvezza e della emancipazione da un destino disumano” ha ricordato il Capo dello Stato. “I dati fotografano, anche in Italia, una situazione inaccettabile di minori che versano in condizioni di povertà”.

“L’impegno profuso, stimolato anche dalla sottoscrizione della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, non è stato sin qui sufficiente: troppo alto il divario esistente tra esigenze e risultati. L’impegno richiesto per una tutela effettiva dei diritti dei fanciulli è ben lungi dall’essersi esaurito” ha osservato il Capo dello Stato. “Le bambine e i bambini hanno diritto a pari opportunità nella vita, hanno diritto di essere ascoltati, accettati e di vivere la loro età. Hanno diritto alla pace. Riconoscere in concreto e promuovere questi diritti, fornendo gli strumenti per diventare adulti consapevoli, vuol dire offrire a tutti noi la speranza di un futuro migliore” ha aggiunto Mattarella.

Roma, ‘George Orwell: Colpevole o Innocente?’ al Teatro Parioli

Roma, ‘George Orwell: Colpevole o Innocente?’ al Teatro ParioliRoma, 20 nov. (askanews) – Domani martedì 21 novembre il palcoscenico del Teatro Parioli a Roma sarà trasformato in un’aula di Tribunale e George Orwell sarà chiamato a processo “tra ironia e approfondimento in un contraddittorio serrato” – commenta Elisa Greco, autrice e curatrice del format: “Partiremo con il dibattimento processuale dalla profezia orwelliana per arrivare alla più stretta attualità dell’Intelligenza Artificiale. Infatti – come da più parti si sostiene, ‘il 1984 di Orwell potrebbe diventare realtà nel 2024’ e allora George Orwell è stato profetico?”, conclude Greco.

In scena, con l’introduzione della curatrice Elisa Greco, si svolgerà il processo sapientemente condotto dal Presidente della Corte, l’avvocato Paola Severino, Presidente della Luiss School of Law, mentre sarà il giornalista e scrittore Gianni Riotta, Direttore del Centro di Ricerca Data Lab della Luiss, ad assumere emblematicamente il ruolo del protagonista George Orwell. In un confronto dialetticamente vivace si fronteggeranno le parti a braccio e seguendo le dinamiche processuali. Da un lato sosterranno le proprie tesi accusatorie il Pubblico Ministero Eugenio Albamonte, Pubblico Ministero presso la Procura di Roma, già Presidente ANM, insieme ai combattivi testimoni dell’accusa dalla Vice Presidente del Garante per la protezione dei dati personali Ginevra Cerrini Feroni all’Amministratore Delegato Q10, il giornalista e manager Giancarlo Leone. Dall’altro a sostenere le motivazioni orwelliane saranno l’Avvocato difensore Alfonso Celotto, Professore Ordinario di Diritto Costituzionale di Roma tre con un’altrettanta agguerrita linea testimoniale che vede impegnati la giornalista Elisa Anzaldo Vice direttore TG1 e il Professore di etica delle Tecnologie Università Gregoriana Paolo Benanti.

Colpevole o innocente? A deciderlo saranno il pubblico con il proprio voto e la giuria formata dagli studenti dell’Università Luiss Guido Carli, che si esprimeranno attraverso il verdetto “social” di Radio Luiss.

La rettrice Unipd: ci sarà una cerimonia di laurea per Giulia Cecchettin

La rettrice Unipd: ci sarà una cerimonia di laurea per Giulia CecchettinPadova, 20 nov. (askanews) – La Rettrice dell’Università di Padova, Daniela Mapelli chiede un minuto di silenzio per Giulia Cecchettin la studentessa 22enne “uccisa in modo violento ed efferato, un fatto che ha colpito la nostra comunità. Ricevo centinaia di mail di studentesse e studenti che vogliono esprimere il cordoglio e a tratti la rabbia per quanto accaduto a Giulia”.

Inizia così l’intervento della rettrice del Bo, Mapelli che dall’aula Magna dell’Università di Padova dove si tiene un convegno su Terapia genica e farmaci Rna, il futuro della medicina a Padova alla presenza della ministra dell’Università, Anna Maria Bernini. “E’ difficile trovare risposte – ha proseguito la rettrice – so che questo fatto non ha colpito solo la nostra comunità ma ha l’intero paese e ci ha colpiti perché un gesto così violento è accaduto tra ragazzi nati negli anni 2000, in un ambiente socio culturale normale. Filippo non è cresciuto in un ambiente violento ma ha, invece, espresso una violenza incredibile, questo ci spaventa moltissimo perché può succedere ed è successo. Abbiamo chiesto a tutti i docenti un minuto di silenzio all’ inizio delle lezioni per dedicare tempo alla memoria di Giulia e ai nostri studenti che hanno bisogno di esprimere questo dolore. Alle 10 nel Dipartimento di Bioingegneria dove Giulia doveva laurearsi giovedì scorso, era attesa alle 8.30 per la laurea a ingegneria, una laurea che ci sarà di sicuro. Questo è il momento di rispettare il dolore del papa e dei fratelli di Giulia, contatteremo la famiglia – ha concluso Mapelli – per la cerimonia con modalità e tempistiche che la famiglia accetterà, chiedo un minuto di silenzio a tutta l’aula”.

Microsoft risolve rebus OpenAi: Altman a capo della ricerca su Ai

Microsoft risolve rebus OpenAi: Altman a capo della ricerca su AiMilano, 20 nov. (askanews) – Arriva Microsoft a risolvere il rebus di OpenAi, dopo il licenziamento a sorpresa del ceo Sam Altman, il fondatore della società di intelligenza artificiale creatrice di ChatGpt che è stato defenestrato dal board venerdì sera. Altman, nel pieno della notte statunitense, è stato chiamato a guidare il team di intelligenza artificiale avanzata di Microsoft, con il suo fedele Greg Brockman che aveva lasciato in polemica OpenAi: “Non vediamo l’ora di muoverci rapidamente per fornire loro le risorse necessarie per raggiungere il successo”, ha scritto su Linkedin il ceo di Microsfot, Satya Nadella.

Quella del colosso fondato da Bill Gates non è una scelta disinteressata: Microsoft è tra i principali investitori di OpenAi, dopo un investimento da 10 miliardi di dollari di inizio 2023. Il licenziamento di Altman aveva stupito lo stesso Nadella che, secondo indiscrezioni di stampa, avrebbe appreso la notizia pochi minuti prima la pubblicazione del comunicato stampa. Oggi i cocci vengono rimessi a posto. Oltre al passaggio di Altman e Brockman in Microsoft, la soluzione prevede di affidare la guida di OpenAi a un altro nome forte dell’innovazione americana: Emmet Shear, ex numero uno di Twitch. “Rimaniamo impegnati nella nostra partnership con OpenAi e abbiamo fiducia nella nostra roadmap di prodotto, nella nostra capacità di continuare a innovare. Non vediamo l’ora di conoscere Emmett Shear e il nuovo team dirigenziale di OpenAi e di lavorare con loro”, ha scritto Nadella nello stesso post.

“La missione continua”, ha scritto Altman su X commentando le parole di Nadella. Solo ieri un post decisamente più polemico da parte del papà dell’intelligenza artificiale generativa. Costretto da Open Ai a indossare un badge ‘ospiti’ per poter ritirare i suoi oggetti personali dall’headquarter della società, Altman ha postato un foto accompagnata da poche e inequivocabili parole: “Prima e ultima volta che indosso uno di questi”.

Sbarra (Cisl): il 25 in piazza per chiedere forti correzioni manovra

Sbarra (Cisl): il 25 in piazza per chiedere forti correzioni manovraMilano, 20 nov. (askanews) – “Sabato 25 novembre scenderemo in piazza a Roma per chiedere a Governo e Parlamento forti correzioni alla manovra”. Lo ha confermato stamattina al ‘Caffè di Radio Uno’ il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra. “Nella legge di bilancio ci sono tante luci che tengono conto delle nostre richieste ma anche tante ombre. Non ci piace la stretta sulla previdenza e sulle pensioni: quota 103 diventa ancora più penalizzante per le persone che vi ricorrono”, ha aggiunto.

Secondo il leader Cisgl, “è assolutamente sbagliata la misura che modifica aliquote e rendimenti per i futuri trattamenti pensionistici di medici, infermieri, personale degli enti locali, maestre d’asilo, ufficiali giudiziari. Si restringe ancora ulteriormente l’intervento su ape sociale e opzione donna e vengono alzati i coefficienti economici del trattamento pensionistico minimo per i lavoratori che intendono accedere all’anticipo pensionistico. Ecco questo ci sembra un intervento assolutamente errato”. Per Sbarra “Governo e Parlamento hanno ancora tempo per cambiare e migliorare il testo. Così come non ci convince l’intervento sulla sanità: per abbattere le liste di attesa ed assicurare un investimento forte sulla medicina di prossimità e territoriale bisogna investire ulteriori risorse anche per sbloccare le assunzioni di medici, infermieri, personale socio sanitario”.

Tennis, Djokovic trionfa a Torino: doppio 6-3 infrange sogno Sinner

Tennis, Djokovic trionfa a Torino: doppio 6-3 infrange sogno SinnerRoma, 19 nov. (askanews) – Non c’è storia a Torino. Il PalaAlpitour rende una giusta ovazione a Jannik Sinner. Ma la partita è tutta di Novak Djokovic vincitore con un doppio 6-3, sempre padrone del gioco, quasi mai in difficoltà, a parte qualche sbavatura nel finale di secondo parziale, come accaduto nel match di cinque giorni fa vinto dall’altoatesino. Nole è partito a tutta e Sinner non è quasi mai riuscito a tenere il suo ritmo. E per il serbo è il settimo sigillo alle Finals (su nove finali), record assoluto in solitaria. In generale è la finale numero 138 in carriera (98 vinte, 40 perse, quarto di ogni tempo), è già sicuro di chiudere l’anno al numero uno del mondo per l’ottava volta e lunedì raggiungerà le 400 settimane in testa alla classifica, mai nessun uomo o donna come lui.

Partita a senso unico: Primo set fenomenale di Djokovic che archivia dopo appena 38 minuti con lo score di 6-3. Ingiocabile e inscalfibile il serbo che perde appena due punti nei turni di battuta. Tante sbavature per Sinner che non riesce mai a mettere in difficoltà l’avversario e paga a caro prezzo il break subito nel quarto game. Inizio durissimo per Sinner che subisce il break a zero in apertura di secondo set. Djokovic comanda, Jannik è spesso costretto a forzare i colpi per insidiarlo ma la strategia non paga. Break consolidato da Djokovic con un altro game formidabile. Quattro prime in campo e quattro punti vinti dal serbo con altri due ace. Il box di Sinner prova a caricare l’azzurro, chiamato alla rimonta. Al quarto gioco continua lo straordinario rendimento al servizio di Djokovic. Ancora un game a zero: finora 100% di prime in campo nel secondo set (3-1). Sinner tiene il servizio e va 3-2. Come nella sfida di ieri con Alcaraz, il sesto game del secondo set è il più delicato per Djokovic. Il serbo accusa il primo passaggio a vuoto e si ritrova sotto 15-40. Poi, però, rimedia con due prime vincenti ingiocabili e chiude ai vantaggi. Il settimo game è una maratona. Sinner archivia il turno di battuta dopo 16 minuti e 22 punti giocati. L’azzurro dà tutto, salvando due palle break e archiviando con un ace. Sasle con i colpi e Djokovic comincia a sbagliare (4-3 Djokovic). L’ottavo gioco è il game dei rimpianti per Jannik. Sullo 0-30 l’azzurro sbaglia una risposta non impossibile sulla seconda di Nole. Sul 40-40, invece, commette un gratuito di dritto. Djokovic si garantisce la possibilità di servire per il match. Non serve. Il nono gioco si chiude con il doppio fallo di Sinner.