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Tennis, Djokovic trionfa a Torino, si ferma il sogno di Sinner

Tennis, Djokovic trionfa a Torino, si ferma il sogno di SinnerRoma, 19 nov. (askanews) – Non c’è storia a Torino. Il PalaAlpitour rende una giusta ovazione a Jannik Sinner. Ma la partita è tutta di Novak Djokovic vincitore con un doppio 6-3, sempre padrone del gioco, quasi mai in difficoltà, a parte qualche sbavatura nel finale di secondo parziale, come accaduto nel match di cinque giorni fa vinto dall’altoatesino. Nole è partito a tutta e Sinner non è quasi mai riuscito a tenere il suo ritmo. E per il serbo è il settimo sigillo alle Finals (su nove finali), record assoluto in solitaria. In generale è la finale numero 138 in carriera (98 vinte, 40 perse, quarto di ogni tempo), è già sicuro di chiudere l’anno al numero uno del mondo per l’ottava volta e lunedì raggiungerà le 400 settimane in testa alla classifica, mai nessun uomo o donna come lui.

Partita a senso unico: Primo set fenomenale di Djokovic che archivia dopo appena 38 minuti con lo score di 6-3. Ingiocabile e inscalfibile il serbo che perde appena due punti nei turni di battuta. Tante sbavature per Sinner che non riesce mai a mettere in difficoltà l’avversario e paga a caro prezzo il break subito nel quarto game. Inizio durissimo per Sinner che subisce il break a zero in apertura di secondo set. Djokovic comanda, Jannik è spesso costretto a forzare i colpi per insidiarlo ma la strategia non paga. Break consolidato da Djokovic con un altro game formidabile. Quattro prime in campo e quattro punti vinti dal serbo con altri due ace. Il box di Sinner prova a caricare l’azzurro, chiamato alla rimonta. Al quarto gioco continua lo straordinario rendimento al servizio di Djokovic. Ancora un game a zero: finora 100% di prime in campo nel secondo set (3-1). Sinner tiene il servizio e va 3-2. Come nella sfida di ieri con Alcaraz, il sesto game del secondo set è il più delicato per Djokovic. Il serbo accusa il primo passaggio a vuoto e si ritrova sotto 15-40. Poi, però, rimedia con due prime vincenti ingiocabili e chiude ai vantaggi. Il settimo game è una maratona. Sinner archivia il turno di battuta dopo 16 minuti e 22 punti giocati. L’azzurro dà tutto, salvando due palle break e archiviando con un ace. Sasle con i colpi e Djokovic comincia a sbagliare (4-3 Djokovic). L’ottavo gioco è il game dei rimpianti per Jannik. Sullo 0-30 l’azzurro sbaglia una risposta non impossibile sulla seconda di Nole. Sul 40-40, invece, commette un gratuito di dritto. Djokovic si garantisce la possibilità di servire per il match. Non serve. Il nono gioco si chiude con il doppio fallo di Sinner.

Giulia Cecchettin, Meloni: tristezza infinita e rabbia. Mi spinge a proseguire la lotta contro questa barbarie

Giulia Cecchettin, Meloni: tristezza infinita e rabbia. Mi spinge a proseguire la lotta contro questa barbarieMilano, 19 nov. (askanews) – Il ddl che rafforza le misure di prevenzione contro la violenza sulle donne “è già stato approvato dalla Camera e mercoledì sarà in Aula al Senato”, “abbiamo aumentato considerevolmente” i fondi per il piano anti-violenza e la tutela delle donne, ed “è già pronta una campagna di sensibilizzazione nelle scuole così come la campagna di diffusione del numero verde anti-violenza 1522”. In un post su Facebook la presidente del Consiglio Giorgia Meloni rivendica il lavoro già fatto dal governo, prima dell’omicidio di Giulia Cecchettin, sulla violenza di genere, “una scia di violenza contro le donne che continua da anni con numeri addirittura più drammatici in passato”.

Scrive la presidente del Consiglio: “Avevamo tutti sperato in questi giorni che Giulia fosse viva. Purtroppo le nostre più grandi paure si sono avverate. Uccisa. Provo una tristezza infinita nel vedere le fotografie sorridenti di questa giovane ragazza e, insieme alla tristezza, una grande rabbia. Ringrazio le Forze dell’Ordine italiane e tedesche per il lavoro congiunto che ha assicurato alla giustizia il presunto assassino”. Giulia, sottolinea Meloni, “è la 102esima donna uccisa in Italia nel 2023 e la 53esima vittima per mano del proprio partner o ex. Una scia di violenza contro le donne che continua da anni con numeri addirittura più drammatici di questi in passato. Ogni singola donna uccisa perché ‘colpevole’ di essere libera è una aberrazione che non può essere tollerata e che mi spinge a proseguire nella strada intrapresa per fermare questa barbarie”.

Elenca dunque la premier: “È già stato approvato all’unanimità dalla Camera, e mercoledì prossimo sarà in aula al Senato, il nostro disegno di legge per il rafforzamento delle misure di tutela delle donne in pericolo grazie a una maggiore prevenzione – ammonimento, braccialetto elettronico, distanza minima di avvicinamento – l’arresto anche in ‘flagranza differita’ e soprattutto attraverso tempi stringenti – 20 giorni – per valutazione da parte della magistratura del rischio e applicazione delle misure cautelari. Abbiamo aumentato considerevolmente i fondi per il piano anti-violenza e per la tutela delle donne in uscita da situazioni di violenza. È già pronta una campagna di sensibilizzazione nelle scuole con i ministri delle Pari Opportunità e della Famiglia, della Cultura e dell’Istruzione così come la campagna di diffusione del numero verde anti-violenza 1522, anche attraverso il coinvolgimento del mondo dello sport”. E conclude: “Eppure nulla di tutto questo sarà utile se non saremo in grado di affermare la grande verità che in questo momento straziante ha ricordato il papà della giovane Giulia Cecchettin: ‘L’amore vero non uccide’. L’amore vero non fa mai del male, solo una concezione malata del rapporto tra uomo e donna può farlo”.

Atp Finals, Nargiso: Djokovic favorito, ma Sinner può batterlo

Atp Finals, Nargiso: Djokovic favorito, ma Sinner può batterloTorino, 19 nov. (askanews) – “Djokovic è il favorito in questa finale, ma si è visto che Sinner può batterlo. Nole parte sicuramente più favorito, ma solo per una inezia”. Così ad askanews l’ex tennista italiano Diego Nargiso, a pochi minuti dalla finale delle Nitto Atp Finals di Torino tra Jannik Sinner e il numero uno al mondo, Novak Djokovic.

“E’ un match molto complicato per il semplice motivo che nessuno nella storia ha battuto due volte Djokovic in un torneo e non mai successo alle Nitto Atp Finals. È ovvio – ha sottolineato – che ci sono tutte le incognite di una finale, e in più c’è il fatto che Djokovic studia tantissimo l’avversario, avrà già preso le contromisure e saprà cosa aspettarsi rispetto alla precedente partita. È un match difficile, parte Djokovic più avvantaggiato sicuramente”.

Giulia Cecchettin, Valditara: martedì minuto di silenzio in scuole

Giulia Cecchettin, Valditara: martedì minuto di silenzio in scuoleMilano, 19 nov. (askanews) – “Domani invierò a tutte le scuole italiane un invito a rispettare uin minuto di silenzio nella giornata di martedì in onore di Giulia e di tutte le donne abuisate e vittime di violenze”. Lo scrive sui social il ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara, annunciando che mercoledì sarà presentato in conferenza stampa il piano “Educare alle relazioni”, che è “frutto di un lavoro accurato del Ministero all’insegna di un confronto ampio e di un pluralismo di apporti”.

Giulia Cecchettin, la sorella a Salvini: dubita della colpevolezza di Turetta perché bianco? (E il ministro replica)

Giulia Cecchettin, la sorella a Salvini: dubita della colpevolezza di Turetta perché bianco? (E il ministro replica)Milano, 19 nov. (askanews) – “Ministro dei trasporti che dubita della colpevolezza di Turetta. Perché bianco, perché di ‘buona famiglia’. Anche questa è violenza, violenza di stato”. Lo scrive Elena Cecchettin, sorella di Giulia, in una storia su Instagram.

“Bene. Se colpevole, nessuno sconto di pena e carcere a vita”, aveva scritto questa mattina Matteo Salvini suoi propri canali social. La storia su Instagram prosegue in riferimento a Salvini, “Ministro il cui partito (insieme a FdI, che però ha scelto l’astensione) a maggio ha votato contro alla ratifica della convenzione di Istanbul”, citando un post della scrittrice Carlotta Vagnoli. E aggiunge: “Così, nel caso voleste altri motivi per comprendere quanto il femminicidio sia un omicidio di Stato”.

La Convenzione di Istanbul obbliga gli Stati aderenti ad adottare delle leggi per la lotta contro la violenza sulle donne, le molestie sessuali, le mutilazioni genitali, i matrimoni forzati, oltre a creare dei rifugi per le vittime delle violenze. L’Ue ha aderito dopo la convalida da parte del Consiglio dell’ue e il via libera dell’Europarlamento, a maggio scorso. Ma Fdi e Lega si sono astenuti all’Europarlamento nella votazione che ha approvato la ratifica della Convenzione di Istanbul. Due esponenti della Lega hanno votato contro. Le motivazioni furono allora legate a denunciati rischi di “strumentalizzazioni” in favore della cosiddetta “ideologia gender”. A stretto giro la replica del leader della Lega. Matteo Salvini respinge le accuse di un maggiore garantismo nei confronti di Filippo Turetta, l’ex fidanzato di Giulia Cecchettin, in quanto italiano, bianco e di buona famiglia, rivoltegli dalla sorella di Giulia dopo il post del segretario leghista che chiedeva il carcere a vita per il ragazzo “se colpevole”.

In un post su Instagram, il vice premier scrive: “Per gli assassini carcere a vita, con lavoro obbligatorio. Per stupratori e pedofili, di qualunque nazionalità, colore della pelle e stato sociale, castrazione chimica e galera. Questo propone la Lega da sempre, speriamo ci sostengano e ci seguano finalmente anche altri. Ovviamente, come prevede la Costituzione, dopo una condanna stabilita in tribunale augurandoci tempi rapidi e nessun buonismo, anche se la colpevolezza di Filippo pare evidente a me e a tutti”.

Salario minimo, Bonomi: problema c’è in finte coop, servizi e commercio

Salario minimo, Bonomi: problema c’è in finte coop, servizi e commercioMilano, 19 nov. (askanews) – In Italia c’è un problema di salario minimo ma “non è un tema di Confindustria, nel senso che se stiamo a guardare la discussione che c’è oggi, ossia la soglia dei famosi 9 euro lordi, i contratti di Confindustria sono tutti superiori a questo livello, quindi non è un tema che ci riguarda”. Lo ha detto il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, ‘In Mezz’ora’ su Rai Tre.

“C’è un problema di salari minimi? Sì, ma sappiamo dove? E’ questo il problema – ha proseguito -. Bisogna avere la volontà politica di vedere dov’è il problema, e per sapere questo basta incrociare due banche date, ma non lo si fa perchè non si vuole dire quali sono questi lavori”. Sono, ha detto Bonomi, “le finte cooperative, i servizi e il commercio, lo sappiamo quali sono i settori dove abbiamo basse paghe”. “Bisogna partire dall’analisi del fenomeno e intervenire su chi paga poco, perchè – ha proseguito – nell’immaginario collettivo è sempre l’industria, quando si parla di imprese il problema è delle imprese di Confindustria, non è così. I nostri contratti collettivi nazionali di lavoro sono superiori ai 9 euro lordi, il contratto dei metalmeccanici, le famose tute blu, è 11 euro l’ora”.

Tennis, Binaghi: Atp Finals in Italia non finiscono nel 2025

Tennis, Binaghi: Atp Finals in Italia non finiscono nel 2025Roma, 19 nov. (askanews) – “Le Atp Finals in Italia non finiscono nel 2025. Io vinco, questa partita la vinco. Quando dico io intendo il Consiglio federale. Non so dove, non so per quanto, ma le Atp Finals in Italia non finiscono nel 2025”: lo ha detto il presidnete della Fitp, Angelo Binaghi, rispondendo in conferenza stampa a Torino, se l’avventura a Torino delle Atp Finals terminerà nel 2025.

“Questo è il momento della responsabilità – ha aggiunto Binaghi -. Credo che ci siano tutte le condizioni perché questo sia il tempo perché noi ci muoviamo, facciamo una proposta la migliore possibile. Adesso il prodotto vale di più e quindi dobbiamo riuscire a migliorare. Io parto da qua, da Torino, e vinco”. “Dobbiamo presentare la migliore offerta economica, contro di noi ci sono gli arabi e le capitali di importanti nazioni”, ha concluso Binaghi.

Atp Finals, Binaghi: oltre 300 milioni di euro di impatto economico

Atp Finals, Binaghi: oltre 300 milioni di euro di impatto economicoTorino, 19 nov. (askanews) – “La più grande manifestazione sportiva indoor nella storia dello sport italiano”. Dati alla mano, “le 15 sessioni continue delle Atp Finals sono andate sold out. Abbiamo avuto 174mila biglietti venduti, 124mila spettatori unici, più del 40% stranieri, per il restante 60% i 2/3 sono arrivati dal resto di Italia, 1/3 dal Piemonte. Una permanenza media di 3 giorni, e oltre 300milioni di euro di impatto economico”. Sono i numeri snocciolati dal presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, Angelo Binaghi, nella conferenza stampa a conclusione delle Nitto Atp Finals a Torino.

Brescia, al Macof le foto sulla pena di morte di Luisa Menazzi Moretti

Brescia, al Macof le foto sulla pena di morte di Luisa Menazzi MorettiRoma, 19 nov. (askanews) – Immagini che danno parola alle emozioni. Dopo il successo della mostra alla Biennale di Fotografia di Berlino (EMOP Berlin 2016), il premio dell’International Photography Awards di New York del 2016 e l’esposizione a Santa Maria della Scala a Siena, arriva anche a Brescia, a conclusione del programma “Bergamo-Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023”, il progetto fotografico sulla pena di morte di Luisa Menazzi Moretti intitolato Ten Years and Eighty-Seven Days/Dieci anni e ottantasette giorni.

Una mostra composta da diciassette immagini il cui titolo fa riferimento al tempo medio che un condannato attende nel braccio della morte dalla condanna all’esecuzione. Si tratta di opere che trasformano in immagini le frasi, le dichiarazioni e i testi delle lettere scritte dai detenuti del carcere di Livingston, vicino ad Huntsville, in Texas, in attesa dell’esecuzione. Fotografie singole, dittici o trittici di grande formato con accanto i testi delle lettere conservate nella Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti. Le fotografie di Luisa Menazzi Moretti non raccontano le parole, ma danno forma e immagine ai pensieri degli uomini e delle donne che le hanno scritte e pronunciate: una sorta di antologia visiva sui travagli interiori dei condannati a morte. La mostra sarà aperta al pubblico dal 25 novembre al 24 dicembre al Macof – Centro della fotografia italiana di Brescia ed è inserita all’interno delle iniziative di Bergamo-Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023.

Nessun intento di reportage, né documentaristico. L’opera di Luisa Menazzi Moretti immortala la solitudine, i silenzi, crea uno stato d’animo e innesca una comunicazione non verbale. Non parla di morte, ma narra la vita sospesa dentro quel luogo e in quello Stato americano (dove l’artista ha vissuto per molti anni) in cui, dal 1982 al marzo di quest’anno, sono stati giustiziati 583 detenuti. La morte non è esibita, né ci sono innocenti o colpevoli. Ci sono solo immagini elaborate: scatti di oggetti, simboli, pensieri di uomini e donne le cui parole cercano libertà, chiedono perdono, riflettono sulla condizione cui sono costretti, maledicono o invocano il cielo, il tempo, le ore e o minuti dell’attesa.

Giulia Cecchettin, Tajani: Turetta in Italia entro 48 ore. Ma non basta il processo, educare i nostri giovani

Giulia Cecchettin, Tajani: Turetta in Italia entro 48 ore. Ma non basta il processo, educare i nostri giovaniRoma, 19 nov. (askanews) – “Grazie alla collaborazione tra le nostre forze dell’ordine e quelle tedesche è stato arrestato questo giovane che credo entro 48 ore sarà in Italia per essere processato”, lo ha detto il vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, commentando in una intervista al TG2 l’arresto in Germania di Filippo Turetta, il presunto assassino di Giulia Cecchettin.

Tajani ha tenuto a rimarcare che “non basta il processo, non bastano le leggi, serve veramente cominciare a educare i nostri giovani, fin da quando sono piccolissimi, a rispettare le donne. A rispettare le loro sorelle, a rispettare le loro mamme, le loro compagne di scuola. Così si cambia”.