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Alcune cose importanti che ha detto Schlein in conferenza stampa

Alcune cose importanti che ha detto Schlein in conferenza stampaRoma, 19 apr. (askanews) – “La nostra preoccupazione è molto forte per l’attuazione del Pnrr”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein in conferenza stampa. “E’ un’occasione storica per il Paese, irripetibile. Abbiamo spesso detto che non è una sfida che riguarda il governo ma l’intero Paese. Non possiamo mancare a questo appuntamento, non possiamo rischiare con i ritardi di non ricevere le risorse fondamentali per il rilancio del nostro Paese. Sempre sul Pnrr: “lo scaricabarile non regge, non regge dopo sette mesi dare la colpa ai governi precedenti e nemmeno all’Unione europea”.

MATTEOTTI La segreteria Pd si riunirà venerdì a Riano per rendere omaggio a Giacomo Matteotti. Lo ha annunciato Schlein. “E’ un modo per rendere omaggio an un grande italiano ucciso dai fascisti e ritrovato a Riano”. Il Pd, ha aggiunto, ha dato l’ok alla presentazione di un “ddl sulla memoria di Matteotti”. La segretaria Pd ha poi ricordato “le parole del presidente Mattarella sulle dittature nazifasciste”. REDDITO “Non sappiano nulla di ufficiale su quello che il governo intenderà fare con questo decreto lavoro. Si profila una sorta di spezzatino del reddito di cittadinanza. Noi ci siamo opposti a questa guerra del governo contro i poveri anziché contro la povertà”, così ancora Schlein. “Ci vuole molta cautela e molta attenzione. Non può l’Italia fare a meno di uno strumento di sostegno ai redditi, con la povertà che è cresciuta”.

MIGRANTI Schlein ha poi affermato che il decreto-migranti sta facendo “peggio dei decreti Salvini”. “Un decreto che faccio fatica a chiamare Cutro, per rispetto alla strage che lì è accaduta”. Secondo la leader Pd, il governo “cerca di portare l’Ungheria in Italia, cerca di smantellare l’unico modello di accoglienza in grado di garantire l’inclusione sociale: l’accoglienza diffusa. Quello che stiamo vedendo è pure peggio di quanto avessero fatto i dl-sicurezza di Salvini. Era difficilmente immaginabile, ma ce la stanno facendo”. Ha concluso Schlein: “Continueremo a fare opposizione molto dura”.

Le cose per cui l’Ue ha iniziato l’iter di messa in mora dell’Italia

Le cose per cui l’Ue ha iniziato l’iter di messa in mora dell’ItaliaStrasburgo, 19 apr. (askanews) – La Commissione europea ha deciso, oggi a Bruxelles, di inviare diverse lettere di messa in mora e pareri motivati a 3 paesi membri, Italia, Grecia e Belgio per non aver applicato correttamente le norme previste dalla direttiva sui ritardi di pagamento da parte delle Pubbliche Amministrazioni ( Direttiva 2011/7/Ue). Per quanto riguarda l’Italia, in particolare, la Commissione scrive in una nota di aver avviato la procedura comunitaria d’infrazione, con una lettera di messa in mora riguardo alla legislazione nazionale che “costituisce una violazione della direttiva sui ritardi di pagamento, poiché prevede l’estensione del termine di pagamento dei debiti delle pubbliche amministrazioni oltre i termini previsti” dalla normativa, ossia entro 30 giorni. Inoltre, secondo la Commissione l’Italia non garantisce il rispetto della direttiva Ue” in particolare in un caso “riguardante il settore sanitario nella regione Calabria”.

La Commissione ha inoltre deciso di inviare all’Italia anche un parere motivato (secondo stadio della procedura d’infrazione) a seguito della “mancata inclusione, nell’ambitto della propria normativa nazionale, del noleggio di apparecchiature per intercettazioni telefoniche usate nelle indagini penali nella definizione di ‘transazioni commerciali’”, per le quali vale l’obbligo di pagamento entro le scadenze previste dalla direttiva Ue . “Escludendo queste operazioni dall’ambito di applicazione della direttiva sui ritardi di pagamento, le imprese interessate non possono beneficiare delle garanzie offerte” dalla normativa Ue, rileva l’Esecutivo comunitario. “I ritardi di pagamento – sottolinea la Commissione nella sua nota – hanno effetti negativi sulle imprese, riducendone la liquidità, impedendone la crescita, ostacolandone la resilienza e anche gli sforzi per diventare più ecologiche e più digitali. Nell’attuale contesto economico, le imprese, e soprattutto le Pmi, fanno affidamento su pagamenti regolari per continuare a operare e mantenere l’occupazione. La direttiva sui ritardi dei pagamenti obbliga le Pubbliche Amministrazioni a pagare le fatture entro 30 giorni (o 60 giorni per gli ospedali pubblici)”. Inoltre, “rispettando queste scadenze di pagamento, le pubbliche autorità danno il buon esempio nella lotta contro il malcostume dei pagamenti in ritardo (‘bad payment culture, ndr) nel mondo degli affari”. L’Italia ha ora due mesi per rispondere ai rilievi della Commissione. In caso di risposte non soddisfacenti, l’Esecutivo comunitario può decidere di passare allo stadio successivo della procedura d’infrazione, che nel caso del parere motivato è il deferimento dell’Italia alla Corte di Giustizia dell’Unione europea.

La Commissione europea ha inoltre deciso di avviare una procedura di infrazione, inviando lettere di messa in mora, su Italia, Lettonia e Portogallo per il non corretto recepimento della quinta direttiva antiriciclaggio. Con un comunicato, l’esecutivo comunitario rileva che i tre Stati membri avevano notificato il pieno recepimento della direttiva, laddove la stessa Commissione “ha individuato diversi casi di non corretto recepimento nell’ordinamento nazionale (mancata conformità), che riguardano tra l’altro aspetti fondamentali quali: l’obbligo di registrazione, licenza o regolamentazione dei prestatori di servizi (Italia e Lettonia), l’obbligo di istituire un registro dei conti di pagamento e conti bancari (Lettonia) e quello di garantire all’unità nazionale di informazione finanziaria e il corretto accesso alle informazioni pertinenti alle misure antiriciclaggio (Portogallo)”. Secondo Bruxelles le norme antiriciclaggio sono uno strumento importante nella lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo. Le lacune legislative di uno Stato membro si ripercuotono sull’insieme dell’Unione. L’Italia, la Lettonia e il Portogallo dispongono ora di 2 mesi per rispondere e adottare le misure necessarie, trascorsi i quali, ricorda l’Ue, la Commissione potrà decidere di deferire i casi alla Corte di giustizia dell’Unione.

Inoltre, la Commissione europea ha deciso, oggi a Bruxelles, di inviare un parere motivato all’Italia, secondo stadio della procedura comunitaria d’infrazione, per il recepimento non corretto nell’ordinamento nazionale della direttiva 1999/70/Ce del Consiglio Ue, che proibisce discriminazioni a danno dei lavoratori a tempo determinato nel settore pubblico e obbliga gli Stati membri a disporre misure atte a prevenire e sanzionare l’utilizzo abusivo di contratti o rapporti di lavoro a termine. La Commissione sottolinea in una nota che la normativa italiana “non impedisce né sanziona in misura sufficiente l’utilizzo abusivo di contratti a tempo determinato in successione per diverse categorie di lavoratori del settore pubblico e in particolare: insegnanti e personale amministrativo, tecnico e ausiliario della scuola pubblica, operatori sanitari, lavoratori del settore dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica e del settore operistico, personale degli istituti pubblici di ricerca, lavoratori forestali, personale volontario dei Vigili del fuoco”. Inoltre, alcuni di questi lavoratori “hanno anche condizioni di lavoro meno favorevoli rispetto ai lavoratori a tempo indeterminato, situazione che costituisce una discriminazione e contravviene al diritto dell’Unione”.

Il caso non è nuovo. La Commissione aveva già avviato la procedura di infrazione inviando una prima lettera di costituzione in mora alle autorità italiane nel luglio 2019, seguita da una lettera complementare di messa in mora nel dicembre 2020. “Sebbene l’Italia abbia fornito spiegazioni sulle proprie norme nazionali, la Commissione le ha ritenute non soddisfacenti e dà ora seguito alla sua valutazione con un parere motivato”, nota l’Esecutivo Ue. L’Italia dispone ora di 2 mesi per rimediare alle carenze individuate nel parere motivato. In caso di risposta insoddisfacentre, la Commissione potrà decidere di deferire il caso alla Corte di giustizia dell’Ue.

Immobile rassicura i tifosi: “Il peggio è passato”

Immobile rassicura i tifosi: “Il peggio è passato”Roma, 19 apr. (askanews) – “Grazie per tutti i messaggi pieni d’amore che ci avete mandato e soprattutto grazie ai dottori e agli infermieri che in questi giorni hanno fatto il possibile per farci stare bene. Possiamo dire che il peggio è passato, vogliamo solo dimenticare, andare avanti e ringraziare Dio per aver protetto le mie bimbe, me e tutte le persone coinvolte”. Ciro Immobile scegli Instagram per rassicurare i tifosi sulle condizioni di salute sue e delle figlie. L’attaccante della Lazio è rimasto coinvolto domenica 16 aprile con la sua auto in un incidente con un tram a Roma. Sono ancora in corso gli accertamenti da parte dei vigili urbani per stabilire la dinamica dell’incidente. Nella storia Instagram Immobile è sorridente, seduto sul letto insieme alla moglie Jessica e a suoi quattro figli (tra cui le due bambine rimaste coinvolte con lui nell’impatto, Michela e Giorgia).

Immobile ha riportato un trauma distorsivo della colonna vertebrale e la frattura composta dell’XI costola destra. All’attaccante servirà un periodo di riposo, che lo costringerà a saltare almeno le prossime due partite contro Torino (22 aprile) e Inter (30 aprile).

Mattarella da Cracovia avverte: l’Ue non può essere solo la somma di mutevoli interessi nazionali

Mattarella da Cracovia avverte: l’Ue non può essere solo la somma di mutevoli interessi nazionaliCracovia, 19 apr. (askanews) – Ha scelto l’università di Cracovia Sergio Mattarella per fare un discorso a tutto campo sull’Europa, il suo passato e il suo futuro, le sue debolezze e le sue potenzialità. L’Europa non può limitarsi ad affrontare “problemi dettati da altri, in un quadro internazionale deciso da altri”, ha ammonito il capo dello Stato, secondo il quale se l’Unione si limita ad essere la “somma temporanea e mutevole di umori e interessi nazionali” sarebbe “perennemente instabile”. E’ dunque fondamentale invece procedere nell’integrazione, difendere i valori comuni, investire nell’allargamento ai paesi balcanici innanzitutto ma poi anche ad Ucraina e Moldavia per assicurare la stabilità al Continente, mentre l’aggressione russa all’Ucraina sta minacciando la pace faticosamente conquistata all’indomani della seconda guerra mondiale.

“Le ‘prove generali’ della Seconda guerra mondiale ebbero luogo qui, nell’Europa centro-orientale – ha ricordato Mattarella -, in Cecoslovacchia, in Polonia, con l’aggressione da parte della Germania nazista e dell’Unione Sovietica stalinista, frutto di ideologie di esasperazione nazionalistica e di potenza”. Come non citare Danzica, due volte protagonista della storia: “Il ‘piano bianco’ del 1939 con l’aggressione alla città da parte del regime nazista e l’avvio, nel 1988, dai Cantieri, del processo di affrancamento dal regime comunista. ‘Morire per Danzica?’ ci si interrogava in Europa alla vigilia della seconda guerra mondiale. Il seguito di queste incertezze è noto”. E’ la storia dunque che ci insegna che l’unità dell’Europa è la sola via per garantire la pace nel continente: “Come costruire la pace, come realizzare un sistema rispettoso dei diritti di ogni Stato, in grado di irradiare intorno a sé valori positivi di cooperazione? La Polonia è testimone eccellente di questi processi, capofila di quello che portò alla liberazione dal giogo sovietico numerosi Paesi dell’Europa centro-orientale”. “Oggi l’Europa è testimone di crimini frutto di una rinnovata esasperazione nazionalistica che pretende di violare confini, di conquistare spazi territoriali accampando la presenza di gruppi di popolazione appartenenti alla stessa cultura”, perciò – avverte Mattarella – “è necessario superare con coraggio e lungimiranza le contraddizioni di voler puntare, da un lato, a una solida cornice di difesa europea senza saper superare, dall’altro, le timidezze di chi esita ad avanzare sulla strada dell’integrazione. L’una non può esistere senza l’altra”. E le sfide globali che abbiamo di fronte rilanciano anche la necessità di consolidare il rapporto euroatlantico, questo significa “respingere la tentazione della frammentazione della solidarietà fra Paesi liberi, cementata nella esperienza dell’Alleanza Atlantica e dell’Unione Europea” perchè, è la convinzione del presidente della Repubblica, “sicurezza europea e sicurezza euroatlantica sono concetti indivisibili”.

Mattarella cita i fondatori dell’Ue, Monnet e Schuman, per ricordare quali sono stati i principi ispiratori della comunità europea: “L’Europa nasce come grande progetto di pace, come visione di sviluppo capace di superare contrapposizioni storiche, come quella tra Germania e Francia. Occorre una visione altrettanto saggia e robusta. L’Unione Europea è innanzitutto una comunità di valori che trova nel rifiuto della guerra come strumento di risoluzione delle controversie, nel rispetto dello Stato di diritto, nella democrazia e nel dialogo, nella coesione sociale, nelle prospettive di realizzazione dei giovani, i suoi principi cardine. Per tutto questo l’Europa è dei suoi cittadini. Un modello di successo perseguito come traguardo ideale in altri continenti”. Ma essere parte di questo progetto, avverte infine il capo dello Stato, “significa condividerne, con spirito di solidarietà e responsabilità, i valori fondanti e impegnarsi quotidianamente a difendere i diritti sanciti dalla Carta dei valori dell’Unione Europea”.

Migranti e sostituzione etnica, la bufera sulle parole del ministro Lollobrigida non si placa

Migranti e sostituzione etnica, la bufera sulle parole del ministro Lollobrigida non si placaRoma, 19 apr. (askanews) – La bufera sulle parole del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida non accenna a placarsi. Nonostante i colleghi di FdI abbiano provato a rispedire al mittente le critiche dell’opposizione, la paventata ‘sostituzione etnica’ continua a far discutere, e non solo l’opposizione. Il tema migranti è un punto chiave del governo Meloni (conteso tra Lega e FdI), quanto dell’opposizone, su cui si consumano accese distanze; e ieri l’uscita del ministro, preceduta da quella un po’ più cauta ma sulla stessa scia, della premier Giorgia Meloni, ha scatenato il putiferio, che oggi continua.

Riassumendo, ieri al Salone del Mobile di Milano, Meloni ha detto che il problema demografico dell’Italia e le sue ripercussioni sul Pil si risolvono ‘non con i migranti’ ma incentivando la natalità e aumentando il tasso di occupazione femminile. Più o meno lo stesso concetto che poco dopo ha espresso, con toni decisamente più tranchant, il ministro dell’Agricoltura che, ospite del congresso della Cisal, sostiene che ‘vanno incentivate le nascite. Va costruito un welfare per consentire di lavorare a chiunque di lavorare e avere una famiglia. Non possiamo arrenderci al tema della sostituzione etnica’. Parole stigmatizzate da tutta l’opposizione, a cominciare dalla segretaria del Pd, Elly Schlein, secondo cui si tratta di ‘linguaggio da suprematismo bianco’. Qualcuno tra gli alleati ha insinuato il dubbio che il polverone suscitato da Lollobrigida non sia affatto casuale: ‘Fateci caso – fa notare un parlamentare – ogni volta che la maggioranza è in difficoltà c’è qualcuno che distoglie l’attenzione con una polemica’.

In ogni caso il polverone è ancora ben sollevato. Vana la difesa di FdI. Tommaso Foti, capogruppo di FdI alla Camera, in un’intervista al Corriere della Sera. ‘Altra polemica totalmente pretestuosa. A Elly Schlein e compagni, non potendo attaccare nel merito il buon go- verno del ministro, non resta che baccagliare sulla terminologia e sul nulla. Da 20 anni i governi non sono riusciti a risolvere il problema della denatalità italiana’. Ylenja Lucaselli, parlamentare di Fratelli d’Italia, ad Agorà Rai Tre, la mette così: ‘Io mi chiedo: quale è un altro modo per spiegare all’interno di un convegno in maniera veloce il fatto che da parte della sinistra in questi anni c’è stata una politica di accoglienza a prescindere’. Segue Luca Ciriani, ministro per i Rapporti con il Parlamento (altro esponente FdI), che a Rainews 24 ha detto: ci sono state ‘polemiche strumentali sulle parole del ministro Lollobrigida’, ‘non mi piacciono le polemiche soprattutto se sono finte’. ‘In Italia c’è un problema demografico, la sinistra si scandalizza ma in dieci anni non ha fatto niente per risolvere questo problema, la soluzione concreta è di aiutare le famiglie e le donne che devono avere una carriera ed essere anche madri. Vanno costruiti servizi per le famiglie’, ha concluso Ciriani, ribadendo i concetti. Arriva la sponda anche di un alleato di governo Alessandro Cattaneo, Forza Italia, che candidamente ricorda come quella di Lollobrigida non sia un’uscita estemporanea: ‘Quelle del ministro Lollobrigida sono parole che ho sentito in campagna elettorale più volte, quella stessa espressione è stata ripetuta nei comizi e non ci siamo scandalizzati. È un modo di dire che non uso e non utilizzerei. Ma Lollobrigida ha già chiarito il suo pensiero, non vedo il motivo di tutto questo polverone’, ha detto a Coffee Break, su La7, il deputato, vice coordinatore nazionale e responsabile organizzazione territoriale di Forza Italia.

A difendere, e con forza, Lollobrigida il ministro della Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità Eugenia Roccella: ‘Le invettive contro il ministro Lollobrigida, oltre che una deriva polemica che si attacca a ogni pretesto, rivelano quale sia l’ideologia che ha contributo a portare questo Paese nella morsa del gelo demografico che oggi lo stringe. La verità è che la sinistra non vuole una cultura che stimoli il lavoro e la natalità, ma vuole che altri si facciano carico delle esigenze dell’Italia in termini di forza lavoro e di ricambio generazionale’. ‘Se dopo tanti anni di governi di sinistra in Italia si fanno sempre meno figli – prosegue Roccella – i motivi sono anche culturali. Fare figli è diventato qualcosa di socialmente poco premiante. Ma siccome di figli c’è bisogno, l’incombenza può essere appaltata ad altri Paesi, preferibilmente poveri’. E rincara: ‘E’ un’ideologia globalista che sottintende un neo-colonialismo strisciante e che, con la circolazione incontrollata della forza lavoro, lascia ai privilegiati i loro privilegi e ai poveri la povertà’. L’opposizione continua invece ad attaccare, fino a chiedere le dimissioni del ministro. ‘Il solo sentir menzionare la ‘sostituzione etnica’ mi indigna. Non si risolvono questi problemi con le battute di cattivo gusto’. Così Raffaella Paita, presidente del Gruppo Azione-Italia Viva al Senato, in un’intervista al Corriere della sera, sottolineando che quelle del ministro Lollobrigida sono parole ‘gravissime’. ‘Le parole di Lollobrigida sulla sostituzione etnica sono indecenti e indegne di un Ministro, sono inaccettabili e vanno respinte’, ha dichiarato la deputata M5S Chiara Appendino intervenendo a ‘Radio Anch’io’, sottolineando che ‘il Governo è nel pallone sull’immigrazione, che è il tema su cui i partiti di maggioranza hanno fatto campagna elettorale dicendo che avrebbero chiuso i porti e i migranti non sarebbero arrivati. Ora gli sbarchi sono quadruplicati e si stanno scontrando con la realtà ma continuano a perseverare nell’errore della propaganda’.

‘Dopo le dichiarazioni del ministro Lollobrigida siamo ben oltre ogni limite della decenza. Più che parlare di sostituzione etnica sarebbe necessaria dalle parti di Palazzo Chigi e del governo una sostituzione etica’, ha detto il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, parlamentare dell’Alleanza verdi Sinistra, dai microfoni di Skytg24. Per il segretario di +Europa, Riccardo Magi, ‘dopo le parole deliranti del ministro Lollobrigida sulla ‘sostituzione etnica’, è evidente l’ideologia che ha mosso il governo nel varare il Dl Cutro. Un’ideologia xenofoba che impedisce al governo di guardare al fenomeno migratorio per quello che è: un’opportunità da cogliere attraverso norme rigorose ed efficienti, anziché usare i migranti per alimentare fobie e paure, in nome del suprematismo bianco e di una presunta razza da difendere’. Il Pd ieri si è schierato ha condannato con i suoi massimi vertici prima Schlein e in serata Bonaccini, il quale, dopo aver definito quelle del ministro Lollobrigida ‘parole irricevibili’, ha auspicato quanto meno le scuse. Oggi anche un altro esponente Pd ha chiesto le scuse: ‘Il contrasto alla denatalità nulla ha a che fare con teorie complottiste e razziste sulla ‘sostituzione etnica” e ‘nelle ore in cui Mattarella ad Auschwitz ha ristabilito la verità storica, Lollobrigida ha usato parole vergognose di cui dovrebbe semplicemente scusarsi’, ha detto Simona Malpezzi, senatrice del Pd. Qualcun altro ha chiesto le dimissioni, mettendo in campo però anche la teoria della ‘distrazione di massa’: ‘È incredibile che uno così faccia il ministro, che utilizzi quelle parole’, il primo commento di Pierfrancesco Majorino, responsabile immigrazione del Partito Democratico, intervistato da Radio Popolare sulle parole del ministro Francesco Lollobrigida sulla sostituzione etnica. ‘Da una parte’, continua Majorino, ‘credo che sia necessario che si dimetta, ma dall’altra penso che il problema non sia solo Lollobrigida, ma l’operazione politica terrificante che la destra sta facendo sul tema dell’immigrazione, un’operazione che mira a esasperare al massimo il conflitto, a creare una dimensione dell’emergenza dopo che non si è gestito nulla in questi mesi, a ricercare ancora una volta un capro espiatorio e a usare la questione dell’immigrazione come una grande arma di distrazione di massa per evitare di discutere del fatto che in questo Paese non si stanno usando i fondi del PNRR o non c’è alcun tipo di manovra seria sul piano delle politiche economiche e sociali’.

A Milano “Project Revelation”, la mostra esperenziale di The Prism

A Milano “Project Revelation”, la mostra esperenziale di The PrismRoma, 19 apr. (askanews) – The Prism (Stefano Simontacchi), presenta “Project Revelation”, esposizione di arte esperienziale, a cura di Marco Senaldi, inaugurata a Milano durante la Design Week 2023, presso Bank Space, in via San Vittore al Teatro 3. La mostra si prolunga fino al prossimo 14 giugno per accogliere il pubblico in un percorso di meditazione e consapevolezza.

Un viaggio emozionale che, avvalendosi dell’utilizzo del suono, della luce e del colore, permette allo spettatore di risvegliare dentro di sé immagini e archetipi dimenticati, tramite la contemplazione delle opere e la meditazione innanzi ad esse. L’unione di tutti questi elementi consente di andare oltre il semplice livello materiale, per ritrovare un dialogo con l’anima e avvicinarsi a un mondo spirituale che nella società attuale sta riconquistando l’attenzione di un numero crescente di persone ad ogni livello. L’arte di The Prism, che fonde insieme la tecnica della audiowalk (passeggiata accompagnata da un audio) e l’impiego di light boxes astratte in ambiente immersivo, si inserisce in un filone della contemporaneità solo in apparenza scomparso. Se lo sciamanesimo e le tecniche estatiche risalgono ad un passato ancestrale, le avanguardie artistiche hanno sempre risentito dell’influsso dello spiritualismo, sia pur occultandolo sotto istanze rivoluzionarie e moderniste. Scopo del progetto è tornare a concepire l’arte come un dono da mettere al servizio dell’uomo, permettendo una guarigione dell’anima, per vivere, respirare ed esistere nella piena consapevolezza del sé.

Sette – il numero simbolico della fede, della spiritualità e dell’illuminazione – sono le sale che lo spettatore attraversa immergendosi in un percorso emozionale verso la riscoperta del sé, ciascuna caratterizzata da un nome e una funzione. La prima, Recharge and Rebalancing, induce a oltrepassare la frammentazione psicologica iniziale; la seconda Spiritual Enhancer è intesa a infliggere un contraccolpo mentale, a cui fa seguito Rebirthing, dove inizia il percorso di rinascita interiore, per passare ad Higher Self, raggiungere The Hole of The Awareness, prendere visione di Hidden Treasure ed infine approdare alla stanza più “elevata”, quella dell’appuntamento con se stessi – Soul Meeting (I AM). Il curatore Marco Senaldi ha dichiarato: “Spiritualità e arte possono sembrare due concetti molto lontani, ma la rivelazione estetica, nel suo senso più profondo, non è altro che l’epifania di quell’Essere che tutti siamo”. In concomitanza con la mostra, The Prism ha presentato anche il film omonimo “Project Revelation”, un cortometraggio ambientato nello spazio postindustriale dell’ex-scalo di Porta Genova e volto ad esprimere il senso segreto ed enigmatico della mostra stessa. Il film, sceneggiato da Ernesto Giuntini, su soggetto e testi di The Prism, è un’evocazione poetica e surreale dell’universo artistico e mentale dell’autore. Le opere retroilluminate si inseriscono come imponenti figure nell’ambiente semibuio, proprio come accade nella mostra al Bank Space, e sono “visitate” da uno spettatore d’eccezione, la cantautrice Malika Ayane che, da diversi anni, ha intrapreso anche la carriera di attrice di cinema e teatro.

Il corto è da intendersi come un viatico alla vera e propria esperienza che lo spettatore potrà fare da solo. Scandito dai versi poetici di The Prism, rappresenta la fusione delle due parti del Sé (Malika Ayane e lo stesso The Prism) in un’unica entità sovrapersonale che rappresenta il Tutto. Il film è diretto da Jacopo Farina, fotografo ritrattista per Contrasto e regista di video di artisti italiani come Cosmo, Zen Circus, Baustelle, e altri, nonché autore di video per Fondazione Prada, Triennale e Fondation Cartier.

Ponte Stretto, Salvini: la più grande opera Ue dei prossimi anni

Ponte Stretto, Salvini: la più grande opera Ue dei prossimi anniRoma, 19 apr. (askanews) – “Sarà la più grande opera europea dei prossimi anni, un capolavoro di ingegneria”. Così il vicepremier e ministro di Infrastrutture e trasporti, Matteo Salvini secondo quanto riporta un comunicato in merito al ponte sullo Stretto di Messina Matteo durante l’incontro con il coordinatore della Commissione Ue per il corridoio Ten-T Scandinavia-Mediterraneo, Pat Cox.

Alla riunione, si legge, hanno partecipato anche i rappresentanti delle Regioni Calabria e Sicilia, oltre ad Anas, Italferr, Rfi, Fs, Cdp. Alla riunione Cox ha spiegato che Bruxelles è pronta a coprire il 50% dei costi per l’aggiornamento degli studi sull’impatto ambientale del Ponte sullo Stretto. E ha anche proposto un nuovo incontro a Bruxelles, per approfondire il dossier anche a livello tecnico. Il coordinatore tornerà in Italia a ottobre, conclude il Mit.

Torna Alex Britti con due singoli: Tutti come te e Nuda

Torna Alex Britti con due singoli: Tutti come te e NudaRoma, 19 apr. (askanews) – Alex Britti inaugura la sua nuova fase artistica e il suo ritorno sulla scena musicale, con i due singoli “Tutti come te” e “Nuda”, in arrivo il 21 aprile per Believe Italia su tutte le piattaforme digitali, il primo anche in radio, entrambi brani dal sound inconfondibile con cui il chitarrista romano è pronto a conquistare il pubblico rivelando le sue due anime pop e cantautorale.

A distanza di tre anni da “Una parola differente e Brittish”, i due nuovi singoli arrivano per festeggiare i 25 anni dalla prima esibizione di Alex Britti sul palco di Sanremo Giovani con il brano “Solo una volta (o tutta la vita)”, triplo disco di platino e miglior debutto discografico del 1998. “Tutti come te” e “Nuda” sono il frutto di un lungo ed elaborato processo creativo, delle vere e proprie hit a tutto ritmo con testi spensierati e sinceri e riff iconici in cui si sentono i tocchi della chitarra di Britti. “Sono trascorsi sei anni dalla pubblicazione del mio ultimo disco cantato In nome dell’amore – Vol.2” racconta il cantante – “sei non è un numero casuale, ma legato all’età di mio figlio Edoardo, quasi 6 anni dedicati prevalentemente al ruolo di papà e alla scrittura dei nuovi brani. E’ stato un periodo in cui ho trovato il tempo per osservare con molta più attenzione gli altri, il mondo che mi circonda, i dettagli che prima sembravano ininfluenti e che invece ora fanno la differenza. E’ grazie a questa nuova prospettiva che ho trovato l’ispirazione per scrivere nuove canzoni. Ora sono pronto e felicissimo di condividere con il mio pubblico i primi due brani intitolati Tutti come te e Nuda”.

“Tutti come te” ha atmosfere gospel con un sound fresco, estivo e immediato, un pezzo coinvolgente e dal retrogusto puramente pop; “Nuda” è un brano poetico, un rhythm and blues declinato al pop che riporta alle sonorità blues e jazz della sua formazione.

Mattarella: nessuno può restare indifferente di fronte alla brutale aggressione della Russia all’Ucraina

Mattarella: nessuno può restare indifferente di fronte alla brutale aggressione della Russia all’UcrainaCracovia, 19 apr. (askanews) – L’Unione europea ha saputo reagire con fermezza e unità al tentativo nazionalistico di violare i suoi confini. Lo ha sottolineato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando all’università Jagellonica a Cracovia nel corso della sua visita di Stato in Polonia. “Nessuno può restare indifferente di fronte alla brutale aggressione della Federazione Russa contro l’Ucraina, un Paese sovrano, libero, indipendente, democratico, la cui popolazione è oggetto di attacchi mirati e criminali che uccidono con ferocia, prendendo di mira senza scrupoli le infrastrutture civili ucraine per lasciare la popolazione al gelo e al buio – ha ricordato il capo dello Stato -. Oggi l’Europa è testimone di crimini frutto di una rinnovata esasperazione nazionalistica che pretende di violare confini, di conquistare spazi territoriali accampando la presenza di gruppi di popolazione appartenenti alla stessa cultura”.

“Come dimenticare la vicenda dei Sudeti e delle popolazioni di origine tedesca che li abitavano, e della Conferenza di Monaco, che aprirono alla Seconda guerra mondiale? A questo insensato tentativo di sovvertire le regole dell’ordine internazionale, l’Unione Europea ha saputo reagire con fermezza e – con unità di intenti – continuerà a sostenere l’Ucraina”, ha aggiunto. “Sicurezza europea e sicurezza euroatlantica sono concetti indivisibili per potersi difendere insieme con determinazione e per garantire e sviluppare il modello democratico e sociale europeo”, ha ribadito Mattarella. “Fronteggiare con successo le gravi conseguenze del perdurare del conflitto” in Ucraina ha sottolineato il capo dello Stato, “dall’esplosione dei fenomeni migratori alle crescenti diseguaglianze economiche e sociali, alla insicurezza energetica ed alimentare, è la sfida alla quale gli europei sono chiamati”.

Inflazione eurozona si conferma in netta frenata al 6,9% a marzo

Inflazione eurozona si conferma in netta frenata al 6,9% a marzoRoma, 19 apr. (askanews) – Eurostat ha confermato il netto rallentamento dell’inflazione media dell’eurozona nel mese di marzo: la crescita dei prezzi al consumo su base annua si è attestata al 6,9%, a fronte dell’8,5% che aveva segnato a febbraio. In base ai dati destagionalizzati, in un mese i prezzi sono aumentati dello 0,9% nell’insieme dell’Unione monetaria.

Al tempo le tabelle diffuse dall’ente di statistica comunitario confermano la persistenza di pressioni al rialzo sull’inflazione di fondo, cioè depurata da energia, alimentari e altre voci particolarmente volatili, che a differenza dell’indice generale ha continuato ad accelerare a marzo con un 5,7% annuo, a fronte del 5,6% di febbraio. In questo caso in un mese i prezzi sono saliti dell’1,3%. La dinamica dell’inflazione viene attentamente monitorata dalla Bce che dalla scorsa estate ha avviato una energica manovra di inasprimento monetario, in prima battuta mediante rialzi dei tassi di interesse proprio per contrastare il carovita, cercando di farlo tornare al suo obiettivo del 2%. Lunedì scorso la presidente della Bce, Christine Lagarde aveva sostenuto che la manovra di rialzo dei tassi “sta iniziando a funzionare” proprio in riferimento al calmieramento dell’inflazione.