Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Corrado Augias ha lasciato la Rai ed è passato a La7

Corrado Augias ha lasciato la Rai ed è passato a La7Roma, 6 nov. (askanews) – Corrado Augias entra a far parte della squadra di La7 nell’ambito di un accordo biennale con la Tv del Gruppo Cairo Communication. Da lunedì 4 dicembre in prima serata, nel nuovo programma dal titolo “La Torre di Babele”, Augias affronterà un tema storico in relazione all’attualità e al mondo contemporaneo. Lo annuncia una nota de La7.

Corrado Augias giornalista, scrittore, saggista, autore e conduttore, nel corso della sua lunga e prolifica carriera ha firmato alcune delle più prestigiose pagine della televisione pubblica e privata del nostro Paese. In una intervista oggi al Corriere della Sera Augias spiega: “Passo a La7. Da lunedì 4 dicembre. Ho ceduto dopo anni al corteggiamento di Urbano Cairo e poi anche del direttore Andrea Salerno. Per il gusto della sfida. Farò un programma settimanale in prima serata: La torre di Babele. Un’ora di tv, dopo Lilli Gruber. Ci sarà uno spirito-guida, un ospite ad alto livello, a cominciare da Alessandro Barbero, e alla fine un personaggio a sorpresa, per tirare le somme”. “Su La7 parlerò di cultura. Sa cosa fece Fabiano Fabiani, quando Bernabei lo mandò via dalla direzione del telegiornale perché troppo di sinistra? Si fece nominare alla direzione centrale dei programmi culturali, che neppure esisteva. Fabiano, gli dissero, lì non c’è niente. E lui: ‘C’è tutto, perché tutto è cultura’”.

“Nessuno mi ha cacciato” dalla Rai, precisa Augias, “ma nessuno mi ha trattenuto. A 88 anni e mezzo devo lavorare in posti e con persone che mi piacciono; e questa Rai non mi piace perché non amo l’improvvisazione. E in Rai oggi vedo troppa improvvisazione, oltre a troppi favoritismi. La tv è un medium delicatissimo. Deve suscitare simpatia, nel senso alto dell’espressione”.

Siparietto Totti-Spalletti da Fiorello, pace fatta a Viva Rai2!

Siparietto Totti-Spalletti da Fiorello, pace fatta a Viva Rai2!Roma, 6 nov. (askanews) – Appuntamento per la pace tra Francesco Totti e Luciano Spalletti. I due si sono sentiti telefonicamente nel corso della prima puntata di Viva Rai2!, lo show mattutino di Fiorello in diretta dal Foro Italico. Un esordio anche con la presenza di Amadeus, che ha annunciato che Marco Mengoni sarà super ospite e co-conduttore della prima serata del Festival di Sanremo 2024.

L’ex capitano della Roma, intervenuto prima con un collegamento da uno stadio Olimpico vuoto, ha raggiunto Fiorello nel nuovo ‘glass’. Da qui, l’idea dello showman siciliano di contattare immediatamente il ct della Nazionale, che ha risposto alla chiamata con un’apertura: “Totti? Mi fa molto piacere sentirlo e mi farebbe ancora più piacere incontrarlo”. Il numero 10 ha quindi preso la palla al balzo: “La Nazionale gioca a Roma, penso che ci sarà l’occasione per un incontro, sicuramente non davanti alle telecamere”. La proposta di Spalletti: “Sarebbe bello incontrarci al Bambin Gesù. Preferirei donare un momento così a tanti bambini che conosciamo e con i quali abbiamo condiviso le emozioni della Roma”. L’idea del ct è stata subito accettata dal “capitano”: l’appuntamento è stato fissato.

Giani: in Toscana il maltempo ha provocato danni per oltre mezzo miliardo di euro

Giani: in Toscana il maltempo ha provocato danni per oltre mezzo miliardo di euroRoma, 6 nov. (askanews) – “A grandi linee, per poter chiedere lo Stato di emergenza, io avevo quantificato in circa mezzo miliardo la conta dei danni, ma poi quando andiamo a guardare cosa si è perso nei capannoni, nei luoghi di lavoro, questa cifra sale”. Lo ha detto il presidente della Regione, Eugenio Giani, intervenendo a ‘Il caffè di Radio 1 Rai’.

Sulla sua nomina a commissario delegato per l’emergenza, Giani ha detto che in questo modo “si dà la possibilità al presidente della Regione di incidere in maniera più diretta, non solo usufruendo delle strutture della Regione già preposte alla protezione civile e alla difesa del suolo, ma anche di quelle dello Stato, degli apparati che rispondono al ministro e all’ordinamento dello Stato. Questo indubbiamente mi agevolerà nella tempestività e nella capacità di azione. Però tutto questo sarà molto legato alle risorse”. Per Giani occorre “cambiare anche la nostra cultura. Per esempio, ci sono state molte politiche sulla decisione che martedì scorso, due giorni prima, ha preso il sindaco di Livorno Salvetti, sulla base dell’allerta arancione che è un’allerta molto grave, di chiudere le scuole; si è gridato all’allarmismo. Dobbiamo renderci conto che noi abbiamo una spada di Damocle sulla testa, che è la delicatezza e la fragilità ambientale, su cui noi dobbiamo misurare comportamenti di responsabilità e comprensione, che non è qualcosa di marginale ma di fondamentale”.

“In questi anni mi si è rivelata una Toscana bella, attrattiva, che richiama turisti da tutto il mondo, ma che è però anche fragile. Dunque così come ne siamo orgogliosi, dobbiamo essere consapevoli della responsabilità che abbiamo per far si che questa fragilità non si trasformi in tragedia come è successo in questi giorni”, ha aggiunto. Per il presidente della Regione “la situazione più difficile è quella che coinvolge nove comuni, nella piana fra Firenze, Prato e Pistoia, da Campi Bisenzio sino a Serravalle. Arriva il momento in cui l’acqua rivuole i suoi spazi, a danno e a dramma di un territorio che ha visto sette morti e dispersi, e la distruzione di piccole e medie imprese che fanno la forza economica della Toscana; ieri con l’unità di crisi valutavamo che ci sono almeno 44 mila utenze Tari, fra imprese e famiglie, che in questo momento sono con le mani nel fango per togliere dalle abitazioni e dagli scantinati tutto quello che è stato distrutto. C’anche una forte dimensione umana nel dramma, e nei miei incontri molte persone mi dicono ‘abbiamo perso tutto quello che ci siamo conquistati in una vita’. Sarà fondamentale dunque, stare vicino a queste persone ed incidere nella ricostruzione”.

Premierato, Schlein: giù le mani dal presidente della Repubblica

Premierato, Schlein: giù le mani dal presidente della RepubblicaRoma, 5 nov. (askanews) – “Giù le mani dal presidente della Repubblica”. Elly Schlein, in un intervento su La7 alla trasmissione In Onda, boccià senza possibilità di appello la riforma costituzionale proposta dal Governo. Non solo perchè riduce la presidenza della Repubblica a un “elemento di arredo”, ma anche perchè “indebolisce ulteriormente il Parlamento” e “scardina” la forma di repubblica parlamentare.

Il segretario del Pd, interpellato sulla riforma del premierato proposta dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni esordsce così: “Facciamoci qualche domanda se il premierato non esiste in nessun altro Paese. C’è stato in Israele per qualche anno, poi sono tornati indietro perchè evidentemente è un sistema che sradica l’equilibrio dei poteri della Costituzione. E’ una riforma che indebolisce ulteriormente il Parlamento, e non ne abbiamo bisogno davanti a un governo che si sta dimostrando campione nell’uso e nell’abuso della decretazione di urgenza”. Ma c’è un altro motivo altrettanto importante secondo Schlein: “E’ una riforma che indebolisce le prerogative del presidente della Repubblica. In questi anni di navigazione difficile per il Paese se c’è una istituzione che ha garantito la stabilità e la credibilità internazionale dell’Italia è il presidente della Repubblica. Giù le mani dal presidente della Repubblica, che con questa riforma diventa un elemento di arredo, una figurina: ecco, questo è uno degli elementi più preoccupanti”.

Secondo il segretario del Pd “Sostanzialmente, per dirla in un modo semplice, è una riforma che scardina la forma di repubblica parlamentare. Cioè se oggi è il Parlamento espressione della volontà popolare, perchè lo eleggono i cittadini, a decidere della vita di un governo con questa riforma sarebbe una persona sola. Un capo solo al comando a decidere della vita del Parlamento. Cambia tutto, quindi è una riforma pericolosa”.

Tim, Labriola: decisione storica, linfa a rete e nascita nuova Tim

Tim, Labriola: decisione storica, linfa a rete e nascita nuova TimRoma, 5 nov. (askanews) – “Due anni di lavoro a testa china si chiudono con una decisione storica: dare il via alla nascita di due società con nuove prospettive di sviluppo. Entrambe saranno il punto di riferimento per la trasformazione digitale del nostro Paese perché, grazie a questa operazione, potranno accelerare lo sviluppo tecnologico nel settore delle Telecomunicazioni”. Lo dichiara Pietro Labriola – Amministratore Delegato TIM che in una nota sottolinea che “non è la conclusione del nostro percorso ma un nuovo inizio. Con questa operazione, infatti, diamo linfa all’infrastruttura di rete e allo stesso tempo consentiamo alla nuova TIM di focalizzarsi sull’innovazione tecnologica che serve per governare il complesso mercato dei servizi digitali e giocare un ruolo da leader”.

“Il primo ringraziamento per questo risultato – sottolinea Labriola – va a tutte le persone della nostra Azienda, da sempre il punto di forza in ogni momento che abbiamo attraversato insieme. Senza di loro non sarebbe stato possibile raggiungere questo importante traguardo. Voglio sottolineare inoltre l’importante ruolo delle Istituzioni e delle Autorità competenti che sono la miglior garanzia per l’esecuzione di questo piano. Infine, a tutti i nostri azionisti – conclude l’ad di Tim – dico che stiamo restituendo a TIM la possibilità di guardare ad un futuro sostenibile e di essere pronta a cogliere le opportunità che avrà davanti. Il nostro obiettivo è proseguire su questa strada tracciata dal piano approvato con l’appoggio dei nostri principali azionisti, restando sempre aperti al dialogo e alle proposte che ci vengono sottoposte, in particolare, dai soci più importanti. Siamo convinti che la forza del nostro Gruppo, insieme a ciò in cui crediamo, porterà a far crescere l’Azienda e a generare valore per tutti. Ora torniamo a lavorare a testa bassa per mettere a terra questa grande e storica decisione del CDA di oggi”.

Tim, Rossi: decisioni di oggi fanno il bene di Tim e del Paese

Tim, Rossi: decisioni di oggi fanno il bene di Tim e del PaeseRoma, 5 nov. (askanews) – “Le delibere approvate oggi con grande responsabilità e coraggio dal Consiglio di TIM vanno nella direzione di fare il bene di TIM, delle persone che vi lavorano, dei suoi azionisti, del Paese intero”. Lo dichiara in una nota il presidente di Tim Salvatore Rossi secondo il quale si tratta di “una scelta chiara su un tema di cui si discuteva da molti anni. La cessione della rete a un investitore infrastrutturale come KKR ha trovato anche l’apprezzamento del Governo, che sosterrà questa operazione con ingenti risorse; ridà una prospettiva di crescita al Gruppo TIM”.

“La nuova TIM dei servizi, più libera da pesi finanziari e più forte sul mercato – conclude Rossi – potrà dare il suo contributo a sviluppare quella capacità di innovazione che è fondamentale per accompagnare famiglie, imprese e pubblica amministrazione verso un futuro totalmente digitale”.

Tim, Vivendi calpestati diritti azionisti, preannuncia azioni legali

Tim, Vivendi calpestati diritti azionisti, preannuncia azioni legaliRoma, 5 nov. (askanews) – Vivendi, primo azionista di Tim, “si rammarica profondamente” che il Consiglio di Amministrazione di TIM abbia accettato l’offerta di KKR di acquistare la rete di TIM senza innanzitutto informare e richiedere un voto ai propri azionisti, contravvenendo così alle norme di governance applicabili”. Il gruppo francese preannuncia azioni legali contro le deliberazioni del cda: “essendo rimasti inascoltati tutti gli appelli alla ragionevolezza, Vivendi utilizzerà ogni mezzo legale ha la possibilità di impugnare tale decisione e di tutelare i propri diritti e quelli di tutti gli azionisti”, si legge in un comunicato diffuso da Vivendi alla fine del cda Tim.

“Le motivate richieste di Vivendi, espresse attraverso molteplici comunicazioni al Consiglio di Amministrazione, l’ Sindaci e l’Autorità di regolamentazione del mercato (Consob), volta a tutelare tutti gli azionisti e a prevenire una situazione così pregiudizievole – si legge nella nota – sono state completamente ignorate. Il Consiglio di Amministrazione di TIM ha quindi privato ciascun azionista del diritto di esprimere il proprio parere in sede di delibera Assemblea degli Azionisti, nonché del connesso diritto di recesso per i soci dissenzienti”. Secondo Vivendi “cinque pareri pro veritate hanno confermato la cessione dell’intera infrastruttura di rete di Telecom Italia ha comportato un netto cambiamento dell’oggetto sociale di TIM che avrebbe reso necessaria una preventiva modifica dell’art statuto della società, decisione di competenza esclusiva dell’Assemblea Straordinaria incontro. La decisione assunta dal Consiglio di Amministrazione di TIM – si legge ancora – è viziata anche dalla mancata applicazione delle disposizioni in materia operazioni di maggiore rilevanza con parti correlate, alla luce della partecipazione con poteri decisionali del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che controlla la parte correlata di TIM, Cassa Depositi e Prestiti”.

“Vivendi ricorda che, per respingere la sua richiesta di applicazione della procedura OPC, il Presidente di TIM ha dichiarato per iscritto che l’offerta riguarda solo il fondo Kkr che avrebbe il controllo esclusivo della rete italiana di trasmissione. essendo rimasti inascoltati tutti gli appelli alla ragionevolezza, Vivendi utilizzerà ogni mezzo legale ha la possibilità di impugnare tale decisione e di tutelare i propri diritti e quelli di tutti gli azionistilo il fondo KKR, che avrebbe il controllo esclusivo su quello italiano rete di trasmissione. “Vivendi – conclude la nota – ritiene che, a seguito di tale violazione dello statuto e del regolamento OPC, la delibera adottato oggi dal Consiglio di Amministrazione è illegittimo e comporta la responsabilità degli amministratori di TIM che hanno votato per la transazione. Di conseguenza, essendo rimasti inascoltati tutti gli appelli alla ragionevolezza, Vivendi utilizzerà ogni mezzo legale ha la possibilità di impugnare tale decisione e di tutelare i propri diritti e quelli di tutti gli azionisti”.

Tim, cda approva offerta Kkr per Netco. Rete vale fino a 22 mld

Tim, cda approva offerta Kkr per Netco. Rete vale fino a 22 mldRoma, 5 nov. (askanews) – Il Consiglio di Amministrazione di TIM, riunitosi sotto la presidenza di Salvatore Rossi nelle giornate del 3, 4 e 5 novembre, ha esaminato l’offerta vincolante presentata lo scorso 16 ottobre da Kohlberg Kravis Roberts & Co. L.P. (“KKR”) relativamente all’acquisto di attività relative alla rete fissa di TIM (NetCo), inclusa FiberCop, da parte di una società (Optics BidCo), controllata da KKR, nonchè l’offerta non vincolante sull’intera partecipazione detenuta da TIM in Sparkle.

Lo rende noto un comunicato ufficiale dell’azienda specificando che il Consiglio, all’esito di un ampio e approfondito esame, condotto con l’assistenza di primari advisor finanziari (Goldman Sachs, Mediobanca e Vitale & Co per la Società ed Equita e Lion Tree individuati dagli Amministratori indipendenti) e legali (Gatti Pavesi Bianchi Ludovici Studio legale associato per la Società e Studio Carbonetti per gli Amministratori indipendenti), ha approvato a maggioranza (con 11 voti favorevoli e 3 contrari) l’offerta vincolante per NetCo presentata da KKR. In particolare, a seguito dell’approvazione consiliare si procederà alla sottoscrizione di un transaction agreement che disciplina:

Il conferimento da parte di TIM di un ramo d’azienda – costituito da attività relative alla rete primaria, all’attività wholesale e dall’intera partecipazione nella controllata Telenergia – in FiberCop, società che già gestisce le attività relative alla rete secondaria in fibra e rame; Il contestuale acquisto da parte di Optics Bidco (come detto, veicolo controllato da KKR) dell’intera partecipazione detenuta da TIM in FiberCop medesima, all’esito del predetto conferimento (FiberCop post conferimento “Netco”). Inoltre, il transaction agreement prevede la sottoscrizione alla data del closing dell’operazione di un master services agreement che regolerà i termini e le condizioni dei servizi che saranno resi da NetCo a TIM e da TIM a NetCo a seguito del completamento dell’operazione.

Il Consiglio ha altresì deliberato a maggioranza (con 11 voti favorevoli e 3 contrari), sulla base dei pareri forniti dai professori Piergaetano e Carlo Marchetti, Andrea Zoppini, Giuseppe Portale, Antonio Cetra, Claudio Frigeni e dall’Avvocato Luca Purpura, che la decisione sull’offerta è di competenza esclusiva consiliare. Il Consiglio ha quindi dato mandato all’Amministratore Delegato di finalizzare e sottoscrivere i contratti vincolanti relativi all’offerta. L’offerta vincolante valorizza NetCo (esclusa Sparkle) a un Enterprise value di 18,8 miliardi di euro, senza considerare eventuali incrementi del predetto valore derivanti dal potenziale trasferimento di parte del debito a NetCo e da earn-out legati al verificarsi di determinate condizioni che potrebbero aumentare il valore sino a 22 miliardi di euro.

In particolare, l’offerta ipotizza che il closing avvenga entro l’estate 2024 e prevede che il prezzo del ramo d’azienda oggetto di conferimento in FiberCop sia soggetto ad aggiustamento (usuale per questa tipologia di operazione) al closing in relazione a determinati parametri e target predefiniti, quali, inter alia, la cassa e il debito trasferiti, il livello del capitale circolante, il costo registrato negli ultimi 12 mesi dei dipendenti trasferiti e il rispetto di alcuni obbiettivi di investimento e di installazione della rete in fibra ottica.

Tamirat Tola ed Hellen Obiri hanno vinto la maratona di New York

Tamirat Tola ed Hellen Obiri hanno vinto la maratona di New YorkRoma, 5 nov. (askanews) – Sono l’etiope Tamirat Tola e la keniana Hellen Obiri i vincitori della 52ma edizione della New York City Marathon partita nella mattinata statunitense dal Ponte di Verrazzano e conclusasi 42.195km più tardi all’interno del Central Park.

Gara maschile che, come spesso accade trova un punto di svolta in prossimità del Queensboro Bridge, al 25mo chilometro, con Tamirat Tola, il keniano Albert Korir e l’etiope Jemal Yimer che lasciano sul posto il sorprendente marocchino Zouhair Talbi, Abdi Nageeye e Shura Kitata. Ancor prima del 30mo Tola spinge ancora staccando prima il keniano e poi, a 10km dal traguardo, il connazionale Ymer. 2h04’58” (primato della gara) il crono del Campione del Mondo di Eugene 2022, al suo primo successo in una Major. Poi crolla Yimer e Korir è secondo in 2h06’57”, Kitata terzo in 2h07’11”. Il primatista italiano Iliass Aouani sempre saldamente nella Top10: alla fine arriverà un grandissimo settimo posto in 2h09’48”. Decisamente diverso l’andamento della gara femminile con ben 11 atlete, capeggiate dall’attivissima americana Kellyn Taylor, che si sono studiate a lungo, e più precisamente fino al chilometro 35 quando una “timida” accelerazione screma il gruppo di 4 unità. La NYCM si decide solamente a 5km dal traguardo con la violenta accelerazione della keniana Viola Cheptoo che accende la lotta per la vittoria: oltre alla Cheptoo, rimangono a guidare Hellen Obiri, Letesenbet Gidey e poco più tardi Sharon Lockedi e Brigid Kosgei. All’ingresso in Central Park accelera la Obiri e poco più tardi alzano bandiera bianca Cheptoo e Kosgei. Poi bellissimo testa a testa tra Obiri e Gidey con la prima che avrà la meglio in 2h27’23”. L’etiope è seconda in 2h27’29”, podio completato dalla vincitrice 2022 Sharon Lockedi (2h27’33”).

All’ingresso in Central Park accelera la Obiri e poco più tardi alzano bandiera bianca Cheptoo e Kosgei. Poi bellissimo testa a testa tra Obiri e Gidey con la prima che avrà la meglio in 2h27’23”. L’etiope è seconda in 2h27’29”, podio completato dalla vincitrice 2022 Sharon Lockedi (2h27’33”).

Tennis, Djokovic vince a Parigi il suo 40esimo slam

Tennis, Djokovic vince a Parigi il suo 40esimo slamRoma, 5 nov. (askanews) – Nole Djokovic non smette di stupire. Il n. 1 al mondo vince il torneo di Parigi Bercy, battendo in finale Grigor Dimitrov con lo score di 6-4, 6-3 in un’ora e 38 minuti. Una prestazione dominante di Djokovic che non ha mai concesso chance al bulgaro, tornato in finale in un 1000 dopo sei anni e in lacrime a fine match. Per Djokovic è il 40° titolo 1000 della carriera: staccati i gemelli Bryan, diventa così il giocatore ad aver vinto più tornei di questo livello nella storia del circuito.

La vittoria di Bercy è il miglior biglietto da visita per Djokovic in vista delle Nitto ATP Finals, in programma a Torino dal 12 al 19 novembre. Il serbo arriverà al PalaAlpitour da favorito e gli basterà vincere un solo match per concludere l’anno al primo posto nel ranking ATP. “Giovedì, venerdì e sabato sono state tre partite durissime, ma ho trovato la marcia in più – le parole a caldo di Djokovic – Inizialmente eravamo entrambi stanchi. Alla fine lui è rimasto a corto di benzina, io ho trovato qualcosa in più per mettere la palla sopra la rete. È un’altra bella vittoria di cui sono particolarmente orgoglioso. Spero che Dimitrov continui a giocare a questo alto livello, gli auguro di ottenere il meglio”