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L’Antitrust ha multato Vodafone, Wind, Telecom e Fastweb: ecco perchè

L’Antitrust ha multato Vodafone, Wind, Telecom e Fastweb: ecco perchè



L’Antitrust ha multato Vodafone, Wind, Telecom e Fastweb: ecco perchè – askanews.it


L’Antitrust ha multato Vodafone, Wind, Telecom e Fastweb: ecco perchè – askanews.it




















Milano, 3 apr. (askanews) – L’Antitrust ha sanzionato Vodafone, Wind, Telecom e Fastweb con multe per un totale di 1 milione di euro: Vodafone ha avuto una sanzione per 400mila euro, Wind Tre per 300mila euro, Telecom per 200mila euro e Fastweb per 100mila euro. Le istruttorie dell’Autorità hanno consentito di accertare i comportamenti illegittimi dei quattro operatori telefonici nella gestione delle cessazioni delle utenze di telefonia fissa e mobile, anche nell’ipotesi di migrazione verso un altro operatore. Lo si legge in una nota.

In particolare, sono emerse criticità nella gestione delle procedure interne delle cessazioni delle utenze, che hanno dato origine a situazioni di fatturazioni post-recesso o, in caso di migrazione, di doppia fatturazione a carico dell’utente, a cui è stato richiesto illegittimamente di saldare le fatture sia del nuovo sia del precedente operatore. Secondo l’Autorità, si legge, “la illegittima prosecuzione della fatturazione – dopo la richiesta di cessazione del servizio – è riconducibile ad anomalie e a disallineamenti tecnici tra i sistemi di gestione informatici del processo interno di ciascuna società, rispetto ai quali le stesse, anche se in misura diversa, non hanno adottato efficaci meccanismi di controllo e di intervento tempestivo”.

Le quattro compagnie telefoniche sono state diffidate dal continuare ad attuare la pratica scorretta ed entro 90 giorni dovranno comunicare all’Autorità le iniziative adottate.

Meloni: il vino è un pezzo fondamentale della nostra identità e della nostra cultura

Meloni: il vino è un pezzo fondamentale della nostra identità e della nostra cultura




Meloni: il vino è un pezzo fondamentale della nostra identità e della nostra cultura – askanews.it


Meloni: il vino è un pezzo fondamentale della nostra identità e della nostra cultura – askanews.it




















Verona, 3 apr. (askanews) – “Il vino è stato cantato nella letteratura e nelle poesie, è stato dipinto nella nostra pittura. C’è una storia del vino, c’è una geografia del vino, c’è una letteratura del vino, c’è un’architettura del vino e una filosofia del vino. Il vino è un pezzo fondamentale della nostra identità e della nostra cultura, e questo governo è particolarmente impegnato a difendere l’identità e la cultura e le eccellenze”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, arrivando alla fiera Vinitaly a Verona. Da questo punto di vista “considero molto affascinante la scelta dei ministri Lollobrigida e Sangiuliano di portare al Vinitaly per la prima volta due opere di valore mondiale legate al tema del vino che sono il Bacco di Caravaggio e Il Bacco fanciullo di Guido Reni. Non solo perché noi vogliamo una cultura che veramente sia fruibile, ma soprattutto per ricordare che il vino per noi non è solo un fatto economico ma soprattutto un fatto identitario e un fatto culturale”, ha spiegato Meloni.

Poi, premiando i ragazzi degli istituti agrari, Meloni ha fatto “i complimenti a questi ragazzi, cui veniva detto che con l’istituto tecnico avrebbero avuto meno opportunità, e invece qui c’è una capacità di sbocco spesso molto più ampia. Ma anche perchè come la vedo io questo è il liceo, nulla è più profondamente legato alla nostra cultura che quello che questi ragazzi studiano. Per questo ragioniamo sul liceo del Made in Italy, il legame tra cultura e identità, che è quello che di più prezioso abbiamo”. “Dobbiamo all’agroalimentare e al vino un pezzo fondamentale della nostra economia, e funziona se siamo capaci di mettere insieme una tradizione antica di secoli e innovazione e mdoranità. Lo possono fare solo i giovani. Per questo investiamo sula decontribuzione per chi assume giovani, per le imprese composte da giovani che nascono, per inseguire nella politica agricola comune un capitolo specifico per i giovani. Tutto quello che serve alla continuità di un settore fondamentale”.

”Cartoons On The Bay”, a regista Peter Lord Premio alla Carriera 2023

”Cartoons On The Bay”, a regista Peter Lord Premio alla Carriera 2023



“Cartoons On The Bay”, a regista Peter Lord Premio alla Carriera 2023 – askanews.it


“Cartoons On The Bay”, a regista Peter Lord Premio alla Carriera 2023 – askanews.it



















Roma, 3 apr. (askanews) – Il regista e produttore cinematografico britannico Peter Lord riceverà il Premio alla Carriera di ‘Cartoons On The Bay – International Festival of Animation, Transmedia and Meta-Arts’ 2023. Giunto alla 27a edizione, l’evento, organizzato da Rai Com e promosso da Rai, torna dal 31 maggio al 4 giugno 2023 a Pescara, dopo il successo dello scorso anno. Peter Lord è il secondo Premio alla Carriera 2023, dopo quello già annunciato al regista e produttore israeliano Ari Folman.

Peter Lord, regista e produttore cinematografico britannico è comproprietario e direttore creativo della Aardman Animations, che ha co-fondato con David Sproxton nel 1972. I due hanno raffinato la tecnica dell’animazione in stop motion, utilizzando spesso pupazzi di plastilina, che sono diventati il marchio di fabbrica della Aardman. Il loro lavoro creativo spazia dalle serie tv come Shaun, vita da pecora e Creature Comforts a pubblicità televisive e videoclip musicali come quello per la canzone Sledgehammer, di Peter Gabriel. Peter ha svolto il ruolo di produttore esecutivo, produttore e regista in sei film: Giù per il tubo, Wallace & Gromit – La maledizione del coniglio mannaro, Il figlio di Babbo Natale, Pirati! Briganti da strapazzo, Shaun, vita da pecora e I primitivi. Coautore, co-produttore e regista nel 2000 del film Galline in fuga, insieme a Nick Park, come regista ha ricevuto tre nomination ai Premi Oscar: per i cortometraggi Adam nel 1992 e Wat’s Pig nel 1996 e per il suo film di esordio nel lungometraggio, Pirati! Briganti da strapazzo, nel 2013. Nel novembre del 2018 la Aardman è diventata una società di proprietà dei dipendenti, un modo per assicurare che lo studio rimanga indipendente e possa assicurare l’eredità creativa e culturale della compagnia per il futuro. Tema dell’anno di Cartoons On The Bay sarà “Reale, Irreale, Virtuale. Mondi immaginati e mondi immaginari. Tra utopia, opportunità e alienazione. La sospensione dell’incredulità tecnologica”. Il Festival, diretto da Roberto Genovesi assegnerà a giugno tre nuovi Pulcinella Award che guardano al futuro e alla capacità di innovazione del settore: Premio Transmedia (al brand in grado di portare gli spettatori su diverse piattaforme grazie alle sue capacità narrative), Premio Meta (al brand in grado di immergere lo spettatore in un ambiente digitale affascinante, stimolante e sicuro). Cartoons è anche il primo festival al mondo a introdurre il riconoscimento al prodotto creativo che meglio di altri ha saputo raccontare ai target di riferimento la complessità della tematica del gender, il Premio Arlecchino. Novità anche per le categorie del concorso, al quale è possibile iscriversi fino al 31 marzo: Preschool Tv Show (2-4 anni), Upper Preschool Show (4-6 anni), Kids Tv Show (7-11 anni), Youth Tv Show (11+ anni), Interactive Animation, Live Action And Hybrid Show, Tv Pilot, Short Film e Animated Feature. Trecentosessanta le opere in concorso nell’ultima edizione, oltre mille i professionisti del settore accreditati al Festival, più di 5mila le presenze agli spettacoli in piazza Salotto, migliaia gli studenti che hanno assistito alle proiezioni in anteprima.

Fino al 28 aprile è possibile partecipare al Concorso Pitch Me! Pierluigi de Mas 2023, dedicato alla memoria dell’omonimo grande maestro dell’animazione italiana. Il concorso è a iscrizione gratuita ed è riservato ai progetti di opere in animazione elaborati da autori di nazionalità italiana.

La nascita di un linguaggio: Joan Mirò tra le due guerre

La nascita di un linguaggio: Joan Mirò tra le due guerre



La nascita di un linguaggio: Joan Mirò tra le due guerre – askanews.it


La nascita di un linguaggio: Joan Mirò tra le due guerre – askanews.it




















Bilbao, 3 apr. (askanews) – Di un artista come Joan Mirò siamo abituati a riconoscere i capolavori e lo stile più maturo e storicizzato. Ma, come in tutte le vite, anche nelle parabole dei maestri ci sono percorsi, cambiamenti, imprevisti. Il Guggenheim di Bilbao ha voluto raccontare proprio la nascita del linguaggio più noto di Mirò, analizzando il suo periodo parigino, tra il 1920 e il 1945.

“È un periodo molto speciale e particolare della carriera di Joan Mirò – ha spiegato ad askanews Lucia Aguirre, del team curatoriale del museo basco -. Quando arriva a Parigi comincia a cercare un suo linguaggio e la sua opera si sviluppa molto velocemente. Lui cerca di trovare la sua strada attraverso una ricerca sulla pittura e sui materiali. È un periodo incredibile nella sua traiettoria, e probabilmente uno dei più interessanti”. La mostra “Joan Mirò – La realtà assoluta” si articola su cinque momenti, che portano il pittore catalano dal realismo magico dei primi anni, con opere che appartenevano alle collezioni di Picasso e Duchamp, fino alle “Costellazioni” dei primi anni Quaranta, che in un certo senso indicano la via verso quella che sarà la grande stagione successiva e il consolidamento del suo linguaggio pittorico. Nel mezzo tante opere, alcune molto conosciute, che ruotano attorno a un’idea della visione e della rappresentazione.

“Mirò non era astratto – ha aggiunto Lucia Aguirre – e lui stesso lo dice più volte : semplicemente mostra il suo mondo. Molte di queste opere si chiamano pittura, niente di più, perché è lo spettatore che si deve mettere davanti alle opere ed entrare in questo linguaggio di Mirò”. I dipinti sono ricchi di dettagli particolari, pur su grandi campi di colore i piccoli elementi trovano il modo di spiccare, e a poco a poco prendono la natura di segni significanti, che aspirano a uno status di assoluto, legato comunque alla realtà, come dice il titolo dell’esposizione. Che restituisce, seppur attraverso l’opera di un unico artista, anche il senso di fermento e inquietudine che attraversò l’Europa tra le due guerre mondiali.

Appello del Papa contro il lavoro nero e la precarietà lavorativa

Appello del Papa contro il lavoro nero e la precarietà lavorativa



Appello del Papa contro il lavoro nero e la precarietà lavorativa – askanews.it


Appello del Papa contro il lavoro nero e la precarietà lavorativa – askanews.it




















Città del Vaticano, 3 apr. (askanews) – “Appello” di Papa Francesco contro il lavoro nero, la precarietà lavorativa, e per i diritto alla pensione. A lanciarlo è stato oggi nel suo discorso a dipendenti e dirigenti dell’Inps, ricevuti in Vaticano nella sua prima udienza pubblica dopo le dimissioni dal Policlinico Gemelli di Roma.

Il primo appello che Francesco ha voluto rivolgere è stato quello ad “un no al lavoro nero che diventi una cultura. Sul momento, infatti, – ha detto – esso sembra portare benefici economici all’individuo, ma alla distanza non permette alle famiglie di contribuire e accedere secondo giustizia al sistema pensionistico. Il lavoro nero – ha aggiunto – falsa il mercato del lavoro ed espone i lavoratori a forme di sfruttamento e di ingiustizia. Il secondo appello – ha poi detto – è un no all’abuso del lavoro precario, che ha un impatto sulle scelte di vita dei giovani e talora costringe a lavorare anche quando le forze vengono meno. La precarietà dev’essere transitoria, non può protrarsi in eccesso; altrimenti, finisce per portare sfiducia, favorisce il rimando delle scelte di vita dei giovani, allontana l’ingresso nel sistema previdenziale e incrementa la denatalità. Il terzo appello è un sì al lavoro dignitoso, che è sempre “libero, creativo, partecipativo e solidale”. Francesco ha, quindi, aupicato che si renda sempre “concretamente possibile il diritto alla pensione”.

Papa: abbiamo bisogno di politici saggi che non sprechino risorse

Papa: abbiamo bisogno di politici saggi che non sprechino risorse



Papa: abbiamo bisogno di politici saggi che non sprechino risorse – askanews.it


Papa: abbiamo bisogno di politici saggi che non sprechino risorse – askanews.it



















Città del Vaticano, 3 apr. (askanews) – “Abbiamo bisogno di politici saggi, guidati dal criterio della fraternità e che sanno fare discernimento tra stagione e stagione, evitando di sprecare le risorse quando ci sono e di lasciare le future generazioni in grave difficoltà”. Lo ha detto Papa Francesco che ha ricevuto oggi in Vaticano, nella sua prima udienza pubblica dopo la sua uscita dal Policlinico Gemelli di Roma, ai dipendenti e ai dirigenti dell’Inps.

Francesco ha, quindi, voluto ringraziare i lavoratori dell’Istituto di previdenza “per il servizio che fate a sostegno dei lavoratori e delle lavoratrici, per garantire – ha detto – assistenza alle persone disoccupate e in favore di chi è malato, infortunato o anziano. Auspico che continuiate a rendere concretamente possibile il diritto alla pensione, e soprattutto – ha concluso – a far crescere nel tessuto italiano la cultura del bene comune, della previdenza e della sostenibilità, che per essere economica dev’essere anche sociale”.

Quirinale: Mattarella non ha parlato di Pnrr con Draghi e Gentiloni

Quirinale: Mattarella non ha parlato di Pnrr con Draghi e Gentiloni



Quirinale: Mattarella non ha parlato di Pnrr con Draghi e Gentiloni – askanews.it


Quirinale: Mattarella non ha parlato di Pnrr con Draghi e Gentiloni – askanews.it




















Roma, 3 apr. (askanews) – “Al Quirinale si registra un divertito stupore per una ricostruzione decisamente fantasiosa fatta da diversi quotidiani sugli incontri del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nei giorni scorsi. Non è vero che il Presidente abbia parlato con Mario Draghi di Pnnr, né ventiquattr’ore prima della colazione con il Presidente del Consiglio né tantomeno in giorni realmente precedenti. Né che vi sia stato, nello stesso arco di tempo, un analogo incontro con il Commissario Ue Gentiloni. Sarebbe fortemente auspicabile che, sulle iniziative del Presidente della Repubblica e sul loro significato, si facesse riferimento a quanto il Quirinale, con piena trasparenza, comunica”. E’ quanto si legge in un comunicato stampa del Quirinale.

Il Mimit smentisce il Messaggero: la frase di Urso nel titolo dell’intervista è inventata

Il Mimit smentisce il Messaggero: la frase di Urso nel titolo dell’intervista è inventata



Il Mimit smentisce il Messaggero: la frase di Urso nel titolo dell’intervista è inventata – askanews.it


Il Mimit smentisce il Messaggero: la frase di Urso nel titolo dell’intervista è inventata – askanews.it



















Milano, 3 apr. (askanews) – “La frase ‘Il biocombustibile è green, le batterie elettriche non lo sono’ attribuita al ministro Urso nell’intervista al Messaggero di oggi è del tutto inventata così come di conseguenza il titolo dell’intervista ‘Il biocumbustibile è green, le batterie no’”. Lo fa sapere in una nota il ministero delle Imprese e del made in Italy. “Le frasi non corrispondono né al pensiero del ministro, né a quanto affermato nel corso dell’intervista, così come all’azione del dicastero impegnato nel sostenere l’innovazione tecnologica green e digitale”, conclude la nota.

In settimana freddo tardivo e neve, la Primavera si prende una pausa

In settimana freddo tardivo e neve, la Primavera si prende una pausa



In settimana freddo tardivo e neve, la Primavera si prende una pausa – askanews.it


In settimana freddo tardivo e neve, la Primavera si prende una pausa – askanews.it




















Roma, 3 apr. (askanews) – Avvio di aprile scoppiettante! Nel corso della settimana appena iniziata un ciclone, accompagnato e sospinto da venti freddi, provocherà un’intensa ondata di maltempo con pioggia e anche con la neve che tornerà a scendere fino a quote molto basse per la stagione, il tutto condito da un brusco calo delle temperature. Insomma, la primavera è già in crisi e ci attende una fase climatica caratterizzata dal freddo tardivo.

Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it, comunica che già nella giornata odierna saranno possibili piogge battenti e temporali, specie al Centro-Sud e sulla Sicilia, accompagnati da burrascose raffiche di vento di Bora e Grecale che acuiranno ancor di più la sensazione di freddo. Visto l’atteso calo dei valori termici tornerà anche la neve sugli Appennini con fiocchi fin verso i 900/1000 metri di quota su Abruzzo e zone interne di Lazio, Molise, Puglia e Basilicata; sarà un evento di tutto rispetto e che non capita spesso ad Aprile. Il tempo al Nord risulterà invece più stabile e soleggiato ma attenzione, farà freddo per il periodo: il risveglio di mercoledì 5 aprile sarà decisamente gelido, con gelate diffuse sulle pianure del Nord e sul versante adriatico. Di giorno poi il clima si addolcirà, grazie al maggiore soleggiamento. E proprio mercoledì è atteso un altro passaggio instabile: anche questa volta, maggiormente interessate saranno le regioni del Centro Sud e la Sicilia con il rischio di temporali e nevicate fino a quote piuttosto basse.

Volgendo infine lo sguardo alle giornate festive di Pasqua e Pasquetta, la situazione non migliorerà di molto: secondo gli ultimissimi aggiornamenti, entrambe le giornate potrebbero risultare incerte, a causa dell’ingresso di aria più fredda in quota che destabilizzerebbe non poco l’atmosfera provocando i classici temporali pomeridiani.

Pittura come materia e intimità: Lynette Yiadom-Boakye a Bilbao

Pittura come materia e intimità: Lynette Yiadom-Boakye a Bilbao



Pittura come materia e intimità: Lynette Yiadom-Boakye a Bilbao – askanews.it


Pittura come materia e intimità: Lynette Yiadom-Boakye a Bilbao – askanews.it



















Bilbao, 3 apr. (askanews) – La pittura, quando è buona, continua sorprendentemente a essere un mezzo espressivo e narrativo con pochi eguali, anche nell’arte di oggi. La sua capacità di mimesi con il reale batte strade che, benché note da secoli, si rivelano ogni volta nuove. Sono pensieri che vengono osservando la mostra che il Museo Guggenheim di Bilbao dedica alla pittrice e scrittrice britannica Lynette Yiadom-Boakye, dal bellissimo titolo “Nessun crepuscolo è troppo potente”.

In oltre 70 dipinti a olio e disegni a carboncino, l’artista, nata da genitori ghanesi, fissa persone e momenti di vita quotidiana, con una naturalezza e una lieve sensazione di felicità strisciante che sembrano essere la sua caratteristica più evidente. Ma, come ci ha spiegato la curatrice Lekha Hileman, nel lavoro di Yiadom-Boakye ci sono molti livelli di lettura. “Crea immagini che sono prodotti della sua fantasia, lei non ritrae persone reali, ma si tratta di composizioni prese da fonti visive diverse che l’hanno influenzata. Realizza delle figure che sembrano così vive, ma ci sono anche dei dettagli che stanno fuori da questo contesto: per esempio un uccello su una spalla, oppure un animale che non c’entra nulla. Tutte strategie per ricordarci che quella che stiamo guardano è una finzione”.

Una finzione che, pur nell’apparente ordinarietà dei soggetti, evoca costantemente un’idea di poesia concreta, oltre che storie che vanno ben oltre la semplice rappresentazione realistica. E la sua pittura fa pensare a una vicinanza estrema ai soggetti, pur con un piccolo perdurante senso di mistero sullo sfondo. Vengono in mente come riferimento, per esempio, le immagini di Nan Goldin, che come i dipinti di Lynette rimandano all’idea di intimità. “Il senso di intimità – ha aggiunto Lekha Hileman – è una parte molto importante del suo lavoro e sappiamo quanto è difficile trasmettere l’intimità in un’immagine, nello stesso modo in cui è difficile spiegare una poesia. Ma io credo che lei riesca molto bene a trasmettere questa sensazione, lo fa con un gesto molto tenero e noi vediamo negli sguardi di queste persone che qualcosa che nasce da dentro”.

Guardando le opere si capisce che l’artista ha un grande interesse per i risultati che la pittura può ottenere a livello di materialità e potenza di colore e composizione. In un certo senso i quadri indagano la pittura stessa e questa apparente presa di distanza dal tema del dipinto o del disegno si rivela in realtà uno strumento perfetto per esaltare la ricerca sulla nostra condizione di esseri umani. E la dimensione di “verità” della sua opera. Forse il segreto del fascino del lavoro di Lynette Yiadom-Boakye sta proprio qui. (Leonardo Merlini)