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Petrolio, Arabia a dicembre continua taglio volontario 1 mln barili

Petrolio, Arabia a dicembre continua taglio volontario 1 mln bariliRoma, 5 nov. (askanews) – L’Arabia Saudita, primo esportatore mondiale di petrolio, proseguirà con il taglio volontario della produzione di petrolio di 1 milione di barili al giorno fino alla fine dell’anno. Lo ha reso noto ha una fonte ufficiale del ministero dell’Energia riportata dai media locali. In base alla decisione, la produzione dell’Arabia Saudita a dicembre sarà di circa 9 milioni di barili al giorno, ha affermato la fonte in una nota.

“Questo ulteriore taglio volontario rafforza gli sforzi precauzionali compiuti dai paesi dell’OPEC+ con l’obiettivo di sostenere la stabilità e l’equilibrio dei mercati petroliferi”, ha affermato la fonte nella nota. Il petrolio ha toccato il massimo del 2023 a settembre a quasi 98 dollari al barile per il greggio Brent, anche se da allora si è indebolito fino a scambiare intorno a 85 dollari al barile venerdì scorso. Le preoccupazioni per la crescita economica e la domanda hanno pesato al ribasso sui prezzi, malgrado le pressioni rialziste legate al conflitto in Medio Oriente.

L’Arabia Saudita ha effettuato per la prima volta il taglio volontario per luglio come aggiunta a un ampio accordo sulla limitazione dell’offerta concordato per la prima volta da alcuni membri dell’OPEC+ in aprile. Una decisione di giugno dell’OPEC+, che comprende l’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (OPEC) e alleati come la Russia, limita già l’offerta fino al 2024.

Calcio, Fiorentina-Juve: Club Fiesole diserteranno lo stadio

Calcio, Fiorentina-Juve: Club Fiesole diserteranno lo stadioRoma, 5 nov. (askanews) – I club della Curva Fiesole avevano già deciso di non seguire la partita e attraverso un comunicato hanno spiegano le ragioni della scelta: “Non c’è nulla da festeggiare. La tragedia che ha colpito la nostra città avrà conseguenze a lungo termine, per questo avevamo chiesto il rinvio, per rispetto verso chi soffre, per concentrare le energie in maniera propositiva, per non lasciare nessuno indietro”. Trecento tifosi viola, nella zona di Campo Bisenzio, si sono schierati al fianco dei volontari per spalare fango e portare aiuto. “Li andrò a trovare, li apprezzo per la scelta che hanno fatto dimostrando grande identità verso la città, sensibilità e forza dei valori – ha commentato il governatore della Toscana Giani -, come avvenne poco più di 20 anni fa (dopo il fallimento della Fiorentina, ndr)”

Dip. Pubblica sicurezza: no rinvio partita Fiorentina-Juve al Franchi

Dip. Pubblica sicurezza: no rinvio partita Fiorentina-Juve al FranchiRoma, 5 nov. (askanews) – In relazione alla partita di calcio Fiorentina-Juventus in programma questa sera allo stadio Artemio Franchi di Firenze, l’Osservatorio sulle manifestazioni sportive del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, preso atto delle determinazioni della Lega Calcio di serie A e sentite le Autorità provinciali di Pubblica Sicurezza di Firenze, ha valutato che sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica, di competenza dell’organismo e delle stesse Autorità di pubblica sicurezza, non ricorrono i motivi per disporre un divieto di svolgimento con rinvio della partita ad altra data. L’Osservatorio ha valutato, altresì, che per lo svolgimento dell’incontro di calcio di questa sera sono state destinate risorse delle forze dell’ordine non sottratte in alcun modo da quelle impegnate nelle attività di soccorso alla popolazione colpita dall’alluvione.

Mattarella torna in Asia, attenzione ai Paesi di importanza strategica

Mattarella torna in Asia, attenzione ai Paesi di importanza strategicaRoma, 5 nov. (askanews) – Sergio Mattarella torna in Asia, dopo la visita in Cina del 2017 la Corea sarà il quarto Paese asiatico per il presidente della Repubblica, un segno di attenzione verso un paese di grandissima importanza strategica. Nel continente il capo dello Stato si fermerà per quasi una settimana: dopo la visita di Stato in Corea (dal 7 al 9) infatti ci sarà la visita ufficiale in Uzbekistan (dal 9 all’11).

La Corea è un paese a noi molto affine, anche loro hanno un’economia votata all’esportazione, con il quale condividiamo posizioni comuni su molti dossier a partire dalla riforma dell’Onu, su cui sia Roma che Seul premono per una maggiore efficacia delle decisioni, la Corea avrà l’anno prossimo il suo seggio non permanente nel Consiglio di sicurezza. Le vicende internazionali e gli equilibri geopolitici saranno certamente al centro dei colloqui. A proposito dei rapporti bilaterali la Corea è la quarta economia dell’Asia ma la prima per interscambio pro-capite e il suo dinamismo nel settore tecnologico la rende attrattiva per noi. Proprio per rafforzare le relazioni economiche nel corso della visita di Mattarella verrà siglato un Memorandum of understanding che ha per oggetto i semi conduttori, microchip e il settore spaziale.

Mattarella arriverà a Seul martedì 7 novembre (ore 14 locali ) e nel pomeriggio, dopo aver deposto una corona di fiori al cimitero nazionale, si recherà in visita al Museo nazionale. La visita di Stato prenderà il via il giorno seguente, 8 novembre, con la visita al Visitor center della Joint Security area, il cosiddetto 38esimo parallelo, un luogo simbolico, al confine con la Corea del Nord. Alle 16 il capo dello Stato sarà al Palazzo Presidenziale per i colloqui con il presidente della Repubblica di Corea Yoon Suk-yeol. Dopo la firma delle intese ci saranno dichiarazioni alla stampa. Il giorno seguente, 9 novembre, Mattarella, dopo aver incontrato la comunità italiana che vive in Corea, si recherà in visita nella città di Daegu, dove visiterà un celebre Tempio buddista che è anche sito Unesco, sarà la parte culturale della visita di Stato.

La visita in Asia del presidente della Repubblica proseguirà in Uzbekistan dove Mattarella arriverà sempre il 9 novembre, in serata. Il viaggio nella ex repubblica sovietica è un ritorno importante e molto richiesto, l’ultimo capo dello Stato che vi si recò fu Oscar Luigi Scalfaro nel 1997. Lo scorso giugno il presidente della Repubblica dell’Uzbekistan, Shavkat Mirziyoyev, è venuto in Italia in visita ufficiale, in quell’occasione la sigla di un accordo di partenariato strategico per consolidare i rapporti bilaterali. Nel corso di quella visita infatti il presidente Uzbeko ha preso parte ad un forum di imprenditori a Milano, una tappa verso il rafforzamento della collaborazione in settori strategici quali energia, trasporti, infrastrutture, farmaceutica, agricoltura e metallurgia ma anche beni di consumo come arredamento, prodotti tessili e settore automobilistico. C’è la volontà di incrementare gli investimenti reciproci, anche attraverso una maggiore partecipazione in progetti economici bilaterali da parte di organizzazioni come Cassa Depositi e Prestiti e il Fondo per la Ricostruzione e lo Sviluppo dell’Uzbekistan. Per la sua posizione strategica tra due grandi forze l’Uzbekistan è alla ricerca di una maggiore autonomia e perciò cerca di rafforzare i rapporti con l’Occidente e con l’Europa. Anche in questa ottica Tashkent ha mantenuto una posizione di equilibrio sulla guerra in Ucraina, anche se ovviamente qui l’influenza russa ha un suo peso. Mattarella, che in questo viaggio in Asia sarà accompagnato dal viceministro agli Esteri Edmondo Cirielli, oltre alla capitale Tashkent in Uzbekistan visiterà altre due città rilevanti da un punto di vista culturale: Samarcanda e Khiva.

I colloqui ufficiali si svolgeranno nel palazzo presidenziale a Tashkent venerdì 10 novembre alle 11.30, a questi seguirà la firma delle intese, si tratta di un negoziato su investimenti reciproci. Il capo dello Stato prenderà quindi parte alla cerimonia di piantumazione di un albero nel Viale degli Ospiti illustri nei giardini del Palazzo. Alle 17 (ora locale) Mattarella si recherà nella sede del Politecnico di Torino a Tashkent, un piccolo campus che testimonia la collaborazione a livello culturale e universitario tra i due paesi, qui terrà un breve discorso di saluto al termine del seminario: Direzione 4.0 dell’industria dell’Uzbekistan. Partecipano il rettore del politecnico di Torino a Tashkent e il ministro dell’Istruzione della repubblica dell’Uzbekistan. Sabato 11 Mattarella a Samarcanda visiterà il centro storico della città che comprende le tre madrase di Ulugh Beg, Tilya Kori e Sher-Dor, al termine il professore dell’università di Bologna Simone Mantellini presenterà lo spazio espositivo temporaneo dedicato alla missione arecheologica congiunta italo-uzbeka nel sito di Kofir Qal’a. Sempre in mattinata il capo dello Stato e la figlia Laura visiteranno il complesso monumentale Shah-i Zinda. Quindi il trasferimento a Urgench, 500km a est di Samarcanda, e la visita al centro storico di Khiva, un luogo emblematico perchè parte della storica via della Seta. Nel pomeriggio dell’11 il rientro alla volta di Roma.

Mostre e iniziative in Belgio per 75 anni da morte del pittore Ensor

Mostre e iniziative in Belgio per 75 anni da morte del pittore EnsorRoma, 5 nov. (askanews) – Nel 2024 ricorre il 75° anniversario della scomparsa di James Ensor (1860-1949), figura di spicco del simbolismo belga e uno dei precursori del modernismo. Questo Maestro Fiammingo dell’arte moderna sarà commemorato attraverso un programma culturale ambizioso, con esposizioni e iniziative che coinvolgeranno attivamente la sua amata città Ostenda, dove è nato e ha trascorso quasi tutta la sua vita, Anversa, dove è conservata la collezione di Ensor più grande al mondo, e anche Bruxelles, grande fonte di ispirazione per l’artista.

L’obiettivo primario del progetto è offrire un’esperienza approfondita dell’opera di Ensor, rendendola accessibile non solo agli esperti, ma anche al grande pubblico. I musei fiamminghi che nel 2024 prendono parte alla celebrazione dell’arte di Ensor mirano tutti a dimostrare che l’opera del “pittore delle maschere” è molto più che un semplice susseguirsi di volti grotteschi. Ad Ostenda l’articolato programma culturale previsto offrirà un’esperienza totale per i visitatori amanti dell’arte ma anche per gli abitanti della città balneare, che potranno così riappropriarsi del loro James Ensor e del suo lascito. L’anno dedicato a James Ensor parte proprio da Ostenda il 16 dicembre 2023, con una prima mostra presso il Mu.Zee, museo di arte moderna: “Rose, Rose, Rose, A mes yeux” (fino al 14 aprile 2024) esplorerà il tema della natura morta, presente nell’intera produzione pittorica di Ensor. Il programma delle celebrazioni a Ostenda, che si apre con un variopinto festival cittadino, proseguirà poi con ulteriori esposizioni, dalla mostra per famiglie al Forte Napoleon a quella dedicata agli autoritratti presso la Ensorhuis (Casa di Ensor).

Nella seconda metà del 2024, il programma si sposta ad Anversa con la mostra “I sogni più sfrenati di Ensor. Oltre l’impressionismo” presso il KMSKA Museo Reale Belle Arti Anversa (28 settembre 2024 – 19 gennaio 2025) che si addentrerà nel mondo di visioni selvagge, maschere e satira di Ensor e confronterà la sua opera con quella degli artisti a cui si ispirava e con cui si misurava, da Monet a Bosch fino a Munch e Goya. Sempre ad Anversa, oltre al Museo Reale di Belle Arti, anche il Museo della Moda (MoMu) offrirà uno sguardo approfondito sul trucco e sul trasformismo attuale, mentre il Museo della Fotografia (FoMu) e il Museo Plantin-Moretus permetteranno di esplorare la carriera eclettica e singolare del Maestro, svelandone i segreti nascosti e offrendo interpretazioni contemporanee della sua opera.

Back to Momix, al Teatro Olimpico dal 7 al 19 novembre

Back to Momix, al Teatro Olimpico dal 7 al 19 novembreRoma, 5 nov. (askanews) – Back to Momix segna l’atteso ritorno nella capitale della leggendaria compagnia americana fondata da Moses Pendleton, ospite dell’Accademia Filarmonica Romana cui è legata da un sodalizio artistico che prosegue da quasi quarant’anni. Al Teatro Olimpico (piazza Gentile da Fabriano 17) dal 7 al 19 novembre, lo spettacolo nasce dal desiderio di tornare a calcare le scene dopo anni difficili che hanno allontanato la compagnia dal suo pubblico, con il desiderio di leggerezza e spensieratezza, peculiarità della compagnia MOMIX, e uno sguardo sempre teso al futuro: da qui il gioco di parole del titolo che richiama un classico della cinematografia anni ’80.

MOMIX, che di anni ormai ne ha 43, non sembra accorgersene e affronta le sfide della gravità, le acrobazie dei suoi incredibili ballerini e il trasformismo dei suoi personaggi che evocano sensazioni e colori sempre nuovi con gli occhi di un bambino un po’ cresciuto, Moses Pendleton, carismatico direttore artistico e creatore di innumerevoli spettacoli di successo, con l’apporto sempre prezioso della moglie Cynthia Quinn. Back to MOMIX è una festa fra MOMIX e il suo pubblico, un binomio perfetto che da sempre emoziona, si prende anche un po’ in giro e continua a incantare da ormai due generazioni. Otto i danzatori illusionisti che ritroveremo sul palco (Jessica Adams, Blake Bellenger, Anthony Bocconi, Alison Coleman, Nathaniel Davis, Adrienne Elion, Kelly Trevlyn-Fatscher, Seah Hagan) che daranno vita a uno spettacolo dinamico, surreale e ironico. Saranno interpreti dei più significativi estratti dei grandi classici che hanno segnato la storia della compagnia, restituiti alle luci del palcoscenico con una nuova e viva intensità. Fra questi troviamo Moon Beams che manca dalla capitale da vent’anni, o Table Talk di solito interpretato da un danzatore, questa volta affidato a Jessica Adams, che porta uno spirito tutto femminile alla coreografia, immergendola in una nuova dimensione.

Diversi poi gli estratti da Botanica, divenuto un classico dei MOMIX, che nasce dalla passione per la natura di Pendleton. “Mi sono ispirato per prima cosa a Vivaldi e al suo ciclo delle Quattro Stagioni”, racconta il coreografo che arricchisce il panorama sonoro dello spettacolo con numerose diverse fonti sonore, oltre al classico Vivaldi. Uno spettacolo che incarna l’essenza dei MOMIX: “si vede un fiore in un uccello, un essere umano in una roccia, una donna in un uomo. Bisogna usare la fantasia, l’immaginazione, la creatività. Nei nostri spettacoli cerchiamo di provocare quella che io chiamo ‘optical confusion’: un modo per eccitare i nervi del cervello e stimolare la creatività” prosegue Pendleton. In programma troviamo anche Baths of Caracalla da MOMIX ReMIX, omaggio a Roma, Lunar Sea spettacolo ispirato al paesaggio lunare e alle sue particolari atmosfere, diverse coreografie dallo spettacolo nato per festeggiare i 35 anni della compagnia, e, infine una novità, Red Dogs che si vedrà per la prima volta a Roma. Il numero prende spunto dai celebri Balloon Dogs dell’artista statunitense Jeff Koons e vede sulla scena enormi cani rossi gonfiabili su cui Moses Pendleton realizza una coreografia originale e divertente. “Il mondo MOMIX è un fun word. Ci divertono molto i giochi di parole che trasferiamo visivamente sulla scena attraverso le nostre coreografie e i nostri costumi” conclude Moses Pendleton. Lo spettacolo, dopo Roma, prosegue la tournée a Firenze (22-26 novembre Teatro Verdi), Salerno (29 novembre – 3 dicembre, Teatro Giuseppe Verdi) e Civitanova Marche (Teatro Rossini, 6-7 dicembre).

Al Teatro Lo Spazio di Roma in scena “Rimetti a posto la stanza”

Al Teatro Lo Spazio di Roma in scena “Rimetti a posto la stanza”Roma, 30 ott. (askanews) – I rapporti e le dinamiche tra madre e figlia approdano al Teatro Lo Spazio, il 6 e 7 novembre con “Rimetti a posto la stanza” di e con Tiziana Foschi e sua figlia Nina Fucci, dirette da Floriana Corlito.

Il teatro è fatto di grandi temi sociali, il teatro è in grado di muovere le coscienze e le aspirazioni di un popolo. Ma è altresì racconto intimo, di storie quotidiane consumate all’interno del civico dispari dopo la pompa di benzina. Una figlia unica. Una madre divorziata. Niente di più normale, niente di più contemporaneo. Rimetti a posto la stanza è la storia tragicomica di un nuovo distacco.

Calcio, il Verona crolla: il Monza passa 3-1

Calcio, il Verona crolla: il Monza passa 3-1Roma, 5 nov. (askanews) – Il Monza passa 3-1 a Verona nel lunch match dell’undicesima giornata di serie A e fa un bel salto in classifica. Doppietta di Colombo al 412′ ed al 73′. Poi la terza rete di Caldirola all’84’. Per il Verona accorcia Folorunsho all’86’. Primo tempo giocato a buon ritmo, con il Verona che viene da una striscia di 8 partite senza vittorie che sembra iniziare con un buon piglio. Lentamente però è il Monza a imporre il proprio gioco, rendendosi pericoloso con Colombo (tiro deviato in corner), Pablo Marì (palo sugli sviluppi del corner precedente), Gagliardini (girata di testa, tutto solo, di poco fuori) e Colpani (azione personale superando anche il portiere ma con palla calciata sull’esterno della rete). Il Verona risponde solo con una traversa di Duda, tiro immediato dopo una palla rubata al limite dell’area. Così, poco prima dell’intervallo, il Monza parte in contropiede: Colpani serve Colombo che fa 1-0. Dalla mezz’ora, Hellas senza Dawidowicz, che ha chiesto il cambio per un infortunio muscolare. Nella ripresa il raddoppio al 73′ di Colombo: L’attaccante del Monza si prepara il tiro avvicinandosi all’area, accentrandosi e poi scarica un grandissimo sinistro in porta, per la felicità di Galliani in tribuna. Il 3-0 porta la firma di Caldirola all’84’ su colpo di testa. Accorcia Folorunsho, su assist di Ngonge da sinistra: il suo tiro viene deviato da Pablo Marì.

L’allarme di Confindustria: la liquidità delle imprese è a rischio

L’allarme di Confindustria: la liquidità delle imprese è a rischioRoma, 5 nov. (askanews) – Le imprese italiane, in particolare quelle manifatturiere, non hanno oggi risorse liquide in eccesso, facilmente utilizzabili per finanziare il circolante e gli investimenti. Il rapido e consistente aumento del costo dei prestiti ha spinto le imprese a utilizzare le disponibilità che avevano, cresciute molto durante la pandemia e fino all’inizio dello scorso anno. Questa “normalizzazione” fin troppo rapida della liquidità potrebbe presto diventare scarsità e mettere in difficoltà molte aziende. E’ l’allarme lanciato di Confindustria nell’ultimo rapporto di previsione sull’economia italiana.

I depositi delle imprese italiane, che in tempi normali mostrano un trend in continua crescita, negli ultimi mesi – rileva il Centro Studi di Confindustria – sono diminuiti molto rapidamente: -8,4% dal picco di luglio 2022 ad agosto 2023, pari a -36 miliardi di euro; -6,1% da dicembre 2022. La variazione nello stock di depositi tra il 2020 e il 2023 è la maggiore registrata dal 1999: prima un ampio aumento, poi il crollo; a confronto, il calo registrato nel 2011 è stato di proporzioni marginali. Il trend crescente dei depositi è stato piuttosto stabile nel 2012-2019 e, prima, nel 1999-2008, periodi piuttosto lunghi tanto da costituire la “normalità”. È stato interrotto solo da shock estremi, quali la crisi del 2009 e 2011 e, di recente, il Covid e lo shock energetico nel 2020 e 2022. Il ritmo di espansione è stato del +7,5% in media all’anno nel 2012-2019.

Le imprese, in tempi normali, tengono un ammontare di risorse liquide (ovvero, depositi in banca) il più possibile adeguato a far fronte al flusso continuo di pagamenti per evitare crisi di cash flow. In un’economia in espansione, questo quantitativo – osserva il Csc – è tipicamente crescente e, se ben calibrato, dovrebbe risultare circa costante in rapporto alle crescenti esigenze operative. I motivi del trend di crescita dei depositi, in tempi normali, sono legati alla crescita dell’attività e dei prezzi/costi: aumento dei prezzi delle merci per il magazzino, maggiori costi dei servizi per le imprese, aumento dei salari da pagare, crescita dei volumi di attività e della forza lavoro. Per questo, la dinamica dei depositi può essere approssimata dalla dinamica del Pil nominale del paese.

In tempi anomali, come il periodo 2020-2023, le cose si complicano e la gestione della liquidità finisce per dipendere anche da altri fattori. Nel 2020, il timore di chiusure e, in generale, di mancati incassi, a fronte di pagamenti da onorare, ha condotto alla forte crescita dei depositi, per accumulazione prudenziale, sostenuta anche dalle misure adottate dal Governo. Nel 2022, l’alta inflazione ha accresciuto le risorse liquide (nominali) necessarie per l’attività corrente. Anche per questo preoccupa il calo dei depositi nel 2023, visto che l’inflazione è ancora elevata. La frenata dell’economia reale nel 2023, invece, può contribuire ad attenuare il fabbisogno di liquidità. Una possibile lettura delle dinamiche recenti è che nel 2023 le imprese italiane stiano usando il “fieno messo in cascina” nel 2020, che era risultato, ex post, eccessivamente ampio. Ma il punto è: “nella situazione attuale, questo fieno è ancora sufficiente o è già diventato scarso? E che succederà nei prossimi mesi, che si preannunciano ancora difficili per l’economia italiana?”, si chiede Confindustria.

Tali interrogativi “equivalgono a chiederci se, nella prima parte del 2023, siamo già scesi sotto il trend dei tempi ‘normali’, quello pre-pandemia, ovvero se siamo ancora sopra, e quindi la liquidità disponibile è ancora sufficiente”. Il trend è stato stimato con il metodo Hp (filtro di Hodrick-Prescott), sul periodo 2012-2019, ed è poi stato costruito un sentiero “controfattuale” per il periodo anomalo 2020- 2023, cioè la dinamica attesa se anche questi anni fossero stati normali, proiettando in avanti la variazione a 12 mesi mediamente registrata dai dati di trend precedente. Da queste stime risulta che nel 2020-2021 la liquidità era ampiamente superiore al normale, mentre con la profonda flessione, registrata a partire dall’estate 2022, siamo tornati, ad agosto 2023, esattamente sulla traiettoria pre-pandemia (solo +0,6 miliardi sopra il trend). Quindi, “se la dinamica recente al ribasso dovesse proseguire, nei prossimi mesi i depositi scenderebbero sotto i valori normali. Evidenziando, a quel punto, una scarsità di risorse liquide per le imprese italiane, che ne frenerebbe l’attività produttiva”.

Dal 4 gennaio in sala “Wonder White Bird”, lo spinoff di Wonder

Dal 4 gennaio in sala “Wonder White Bird”, lo spinoff di WonderRoma, 5 nov. (askanews) – La magia di Wonder – il celebre libro poi divenuto film che ha dato vita al movimento “Choose Kind”, letteralmente, “Scegli la gentilezza” – torna con un nuovo capitolo tratto dalla graphic novel di R. J. Palacio: “Wonder – White Bird”, al cinema dal 4 gennaio distribuito da Notorious Pictures in collaborazione con Medusa Film.

Il film, diretto dall’acclamato regista di “Neverland” e “Non così vicino” Marc Forster e interpretato da Ariella Glaser, Orlando Schwerdt, Bryce Gheisar, Gillian Anderson ed Helen Mirren, è lo spin-off del film campione d’incassi “Wonder” (Stephen Chbosky, 2017). Se nel film di Stephen Chbosky veniva raccontata la coinvolgente storia di August Pullman, detto Auggie che, nato con una rara malattia, si trovava ad affrontare il mondo della scuola per la prima volta, riuscendo a trovare il suo posto nel mondo e nel cuore dei compagni di scuola grazie alla sua travolgente gentilezza, in “Wonder – White Bird” ci si concentra sul bullo Julian. Dopo essere stato espulso dalla sua vecchia scuola per come aveva trattato Auggie, Julian – interpretato dal giovane talento Bryce Gheisar – cerca con fatica di ambientarsi nel nuovo istituto. Vedendolo in difficoltà, sua nonna Sara (Helen Mirren) decide di raccontargli la dolorosa storia della sua infanzia. Di come lei, giovane ragazza ebrea (interpretata da Ariella Glaser) nella Francia occupata dai nazisti, fu nascosta e protetta da un compagno di classe, Julien (Orlando Schwerdt). Di come la sensibilità e il coraggio di questo ragazzo le abbiano salvato la vita. Ma, soprattutto, di quanto può essere forte il potere della gentilezza, tale da cambiare il mondo.

Una storia sul modo in cui, anche nelle circostanze più drammatiche, l’empatia per gli altri possa davvero fare la differenza nel mondo.