Manovra, attesa in serata in Senato. Domani via a sessione bilancioRoma, 30 ott. (askanews) – Dopo l’accordo raggiunto in maggioranza, si sblocca l’avvio dell’iter per l’esame parlamentare della legge di bilancio, licenziata il 18 ottobre scorso dal Consiglio dei ministri.
Il testo, trasmesso a Palazzo Chigi dal Ministero dell’Economia venerdì scorso, dopo le ultime modifiche di “drafting”, viene trasmesso al Quirinale per l’autorizzazione alla presentazione in Parlamento e quindi trasmesso alla Presidenza del Senato, dove quest’anno la manovra inizierà il suo iter con la prima lettura. La Presidenza del Senato domani lo trasmetterà alla commissione Bilancio che esprimerà un primo parere sul contenuto del provvedimento e sulla necessità di eventuali stralci.
Poi, dopo le comunicazioni del Presidente in Aula previste per le 15, verrà ufficialmente avviata la sessione di bilancio con l’assegnazione alla V Commissione permanente di Palazzo Madama in sede referente e alle altre commissioni in sede consultiva. La maggioranza punta ad un’approvazione rapida della legge di bilancio ed ha confermato la volontà di non presentare emendamenti. L’approdo in Aula del Senato è previsto il 27 novembre.
Il primo ok sul premierato lo darà la Camera prima delle Europee, Meloni vuole lo sprintMilano, 30 ott. (askanews) – Approvare in prima lettura alla Camera il ddl sulle riforme prima delle Europee del maggio 2024. È questo l’obiettivo che Giorgia Meloni ha fissato per la sua maggioranza, nel vertice di oggi a palazzo Chigi sulle riforme istituzionali a cui hanno partecipato i leader della maggioranza, i ministri Casellati e Ciriani, e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Fazzolari.
L’iter parlamentare del ddl Casellati – spiegano fonti parlamentari di maggioranza – partirà infatti da Montecitorio, mentre il Senato è impegnato sull’Autonomia. E l’auspicio è che si possa arrivare ad avere l’ok almeno della Camera prima del voto per l’Europarlamento. Quanto ai contenuti, dalla maggioranza assicurano che la soluzione trovata sulla norma anti-ribaltone “rispetta le proerogative del Capo dello Stato”: il Parlamento può sfiduciare il presidente del Consiglio eletto senza far scattare automaticamente il voto anticipato, ma avendo la possibilità – contestualmente – di eleggere un nuovo premier, purchè a sostenerlo sia “la stessa maggioranza” uscita vittoriosa dalle urne e con “lo stesso programma di governo” votato dagli italiani. Una procedura che però potrà essere applicata al massimo una volta nell’arco di una legislatura.
Primo ok Camera su Premierato entro Europee, Meloni vuole sprintMilano, 30 ott. (askanews) – Approvare in prima lettura alla Camera il ddl sulle riforme prima delle Europee del maggio 2024. È questo l’obiettivo che Giorgia Meloni ha fissato per la sua maggioranza, nel vertice di oggi a palazzo Chigi sulle riforme istituzionali a cui hanno partecipato i leader della maggioranza, i ministri Casellati e Ciriani, e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Fazzolari.
L’iter parlamentare del ddl Casellati – spiegano fonti parlamentari di maggioranza – partirà infatti da Montecitorio, mentre il Senato è impegnato sull’Autonomia. E l’auspicio è che si possa arrivare ad avere l’ok almeno della Camera prima del voto per l’Europarlamento. Quanto ai contenuti, dalla maggioranza assicurano che la soluzione trovata sulla norma anti-ribaltone “rispetta le proerogative del Capo dello Stato”: il Parlamento può sfiduciare il presidente del Consiglio eletto senza far scattare automaticamente il voto anticipato, ma avendo la possibilità – contestualmente – di eleggere un nuovo premier, purchè a sostenerlo sia “la stessa maggioranza” uscita vittoriosa dalle urne e con “lo stesso programma di governo” votato dagli italiani. Una procedura che però potrà essere applicata al massimo una volta nell’arco di una legislatura.
Lazza da record, “Sirio” certificato ottavo disco platinoRoma, 30 ott. (askanews) – A distanza di un anno e mezzo dalla sua pubblicazione, la stella di Sirio (Island Records) continua a brillare ancora fortissima stagliandosi nel cielo delle leggende della musica italiana. L’album di Lazza, dopo aver già infranto il record di permanenza alla N.1 della classifica FIMI con 21 settimane al comando, è certificato oggi ottavo Disco di Platino e strappa un nuovo incredibile primato: con i nuovi #FimiAwards di oggi diventa il disco rap più certificato della storia della musica italiana, confermando una volta in più l’ultimo progetto in studio di LAZZA come un album culto del genere in Italia, che in un anno e mezzo si è sempre mantenuto saldamente ai vertici delle classifiche di vendita, macinando al contempo oltre 1 miliardo di stream sulle piattaforme digitali.
Con le certificazioni di oggi -Disco d’Oro 3 pali, Doppio Platino Nessuno e Triplo Platino per Bon Ton- il palmarès dell’artista del roster Me Next raggiunge quota 75 Dischi di Platino e 43 Dischi d’Oro.
Calcio, Rubiales squalificato: “Farò ricorso alla Fifa”Roma, 30 ott. (askanews) – “Farò ricorso contro la decisione della Fifa sino all’ultima istanza affinché venga fatta giustizia e trionfi la verità “. Lo scrive l’ex presidente della Federcalcio spagnola Luis Rubiales a seguito della squalifica di tre anni comminata dalla Fifa e ritenuta dallo stesso “senza alcun fondamento”. “Malgrado i molteplici sforzi di alcuni politici, dei media e delle istituzioni, sta diventando sempre più evidente la sproporzione e l’ingiustizia commessa, ma per le persone e la stragrande maggioranza è tutto chiaro” ha concluso il dirigente spagnolo.
Tv, “Questa cassa non è un albergo”: su Real Time la famiglia TaffoRoma, 30 ott. (askanews) – Un evento unico ed irripetibile, per sfatare uno degli ultimi tabù rimasti: la morte. Arriva su Real Time la docu-serie “Questa cassa non è un albergo” che racconta il dietro le quinte di una delle aziende che hanno rivoluzionato il modo di fare comunicazione sui social media, Taffo, l’azienda di funeral service più famosa d’Italia. Tre puntate durante le quali si racconta con ironia e irriverenza il lavoro della famiglia Taffo, già disponibile su discovery+ e in onda in prima tv giovedì 2 novembre alle 21.20 su Real Time.
Tra chiamate nel cuore della notte, decisioni difficili da prendere e accese discussioni tra i dipendenti, “Questa cassa non è un albergo” racconta le vicende professionali di Luciano Taffo, il titolare della Taffo Funeral Services, imprenditore nel settore funebre che da oltre 45 anni cerca di donare serenità alle famiglie in lutto a costo di essere severo e integerrimo con i suoi dipendenti quando qualcosa va storto perché come dice “l’imperatore” – così viene chiamato in famiglia – quello del funerale è un “servizio che non ha repliche”. Nelle tre puntate vedremo come uno dei sogni ancora da realizzare di Luciano c’è quello di donare alla città di Roma la sua prima casa funeraria. Riuscirà nell’impresa? Tutta la famiglia Taffo contribuisce a portare avanti l’azienda: a partire da Luana, la moglie di Luciano, responsabile del settore di cremazione per animali domestici, che è empatica e affettuosa con i clienti. Tuttavia, il suo temperamento sa cambiare quando suo marito si intromette nei suoi affari. A giocare un ruolo importante nella Taffo Funeral Service ci sono poi i figli Alessandro e Daniele: se da una parte Alessandro è il creativo di casa, responsabile delle audaci ed irriverenti campagne pubblicitarie dell’azienda, dall’altro Daniele è quello più razionale e preciso, e tocca a lui far quadrare i conti dell’azienda di famiglia. A chiudere il quadretto, Sandro Purificati, figura gioviale ed estroversa, che è il responsabile dell’area operativa dell’azienda, ma soprattutto ha il delicato compito quotidiano di stemperare le ansie e le ire di Luciano. “QUESTA CASSA NON È UN ALBERGO” (3 episodi x 30′) è prodotto da Pesci Combattenti. Per Taffo la consulenza per il branded content è dell’agenzia Camelot.
Premierato, norma anti-ribaltoni nell’accordo di GovernoRoma, 30 ott. (askanews) – Entra la norma anti-ribaltoni nella bozza di riforma per l’introduzione del premierato. Oggi nel corso del vertice di maggioranza è stato dato via libera al testo, che andrà venerdì in Cdm.
In caso di cessazione dalla carica del premier, secondo quanto prevede la bozza, il presidente della Repubblica può conferire l’incarico di formare il governo allo stesso presidente del Consiglio dimissionario o a un altro parlamentare eletto in collegamento al presidente eletto. Il presidente della Repubblica mantiene anche il potere di nominare i ministri, dietro indicazione del premier.
Intesa Sp acquisisce First Bank, raddoppia la presenza in RomaniaMilano, 30 ott. (askanews) – Intesa Sanpaolo rafforza la propria presenza nel centro-est Europa attraverso l’acquisizione della rumena First Bank dal fondo di investimento privato statunitense J.C. Flowers & Co.
Intesa Sanpaolo e JCF Tiger Holdings, l’azionista di controllo di First Bank, hanno firmato un accordo per l’acquisizione del 99,98% delle azioni della banca rumena. La transazione dovrebbe chiudersi entro il primo trimestre del 2024, in attesa dell’approvazione delle autorità di regolamentazione competenti. First Bank, con un patrimonio totale di circa 1,5 miliardi di euro è una banca commerciale con 40 filiali in Romania – dove si prevede che la crescita del Pil supererà il 3% nei prossimi due anni – e si concentra sul servizio alle pmi e alla clientela retail.
“Questa operazione, che raddoppia la nostra presenza in un Paese in forte crescita e con forti legami con l’Italia come la Romania, bene si inserisce nella strategia del Gruppo di cogliere opportunità orientate al valore pur mantenendo l’attenzione sulla crescita organica, orientata alla redditività”, ha commentato Marco Elio Rottigni, Chief Divisione International Subsidiary Banks. “L’espansione in Romania rafforza la nostra posizione nell’Europa Centro Orientale e conferma il sostegno all’internazionalizzazione delle imprese italiane; siamo davvero felici di iniziare a lavorare con i nostri nuovi colleghi”. Intesa Sanpaolo è presente nel paese attraverso Intesa Sanpaolo Bank Romania – parte della Divisione Banche Internazionali di Intesa Sanpaolo -, serve circa 60.000 clienti attraverso 34 filiali e ha un patrimonio di circa 1,5 miliardi di euro.
Il Pd chiede una informativa a Tajani sull’astensione dell’Italia all’OnuRoma, 30 ott. (askanews) – “Noi qui nel dibattito parlamentare abbiamo espresso delle posizioni, l’Italia è andata al Consiglio europeo che ha espresso delle posizioni e l’Europa, e questa è una pagina triste, due giorni dopo nell’assemblea generale dll’Onu si è divisa in maniera molto fragorosa. Ma dato che c’era il presupposto del nostro dibattito, quello di avere una posizione diplomatica non solo per la finalità di due popoli per due stati ma per intervenire in quello che è successo dopo l’orrore del 7 ottobre, noi chiediamo un’informativa del governo con l’audizione del ministro degli Affari esteri Tajani per spiegare questi passaggi e capire cosa succederà nei prossimi giorni. Il ministro della Difesa, ad esempio, ha annunciato l’invio di navi militari nel Mediterraneo. Inoltre, mi spiace dirlo, perché noi siamo un’opposizione che ha dei principi solidi, ma sappiamo anche usare bene le parole, quando il ministro degli Affari esteri, commentando quello che abbiamo detto noi sul voto dell’Onu, ha detto che abbiamo fatto propaganda politica, bene allora siamo proprio fuori da un altro film, non è questa la realtà. Qui nessuno di noi fa propaganda politica. Il Pd di fronte a questa tragedia è lontano dalla propaganda politica. Per rispetto del Parlamento e della democrazia parlamentare è giusto che il governo sia presente in maniera continuativa e non usi queste espressioni che sono tipiche della politichetta italiana. E’ giusto che il governo spieghi i suoi atti, come quello del ministro della Difesa, ed anche quello di alcuni nostri partner europei. Dobbiamo cercare di capire quali sono gli spazi per due obiettivi: liberare gli ostaggi e salvare le vite dei civili innocenti sotto i bombardamenti”. Lo ha detto intervenendo in Aula il capogruppo del Pd in commissione Esteri alla Camera, Enzo Amendola.
Roma, Palazzo Bonaparte ospiterà la più grande mostra di EscherRoma, 30 ott. (askanews) – Dal prossimo 31 ottobre, a 100 anni dalla sua prima visita nella Capitale avvenuta nel 1923, Escher torna a Roma con la più grande e completa mostra a lui mai dedicata, a Palazzo Bonaparte.
Olandese inquieto, riservato e indubbiamente geniale, Escher è l’artista che, con le sue incisioni e litografie, ha avuto e continua ad avere la capacità unica di trasportarci in un mondo immaginifico e impossibile, dove si mescolano arte, matematica, scienza, fisica e design. Artista scoperto in tempi relativamente recenti, Escher ha conquistato milioni di visitatori nel mondo grazie alla sua capacità di parlare ad un pubblico molto vasto. Escher è amato da chi conosce l’arte, ma anche da chi è appassionato di matematica, geometria, scienza, design, grafica. Nelle sue opere confluiscono una grande vastità di temi, e per questo nel panorama della storia dell’arte rappresenta un unicum. La mostra di Roma si configura come un evento eccezionale che presenta al pubblico, oltre ai suoi capolavori più celebri, anche numerose opere inedite mai esposte prima.
Un’antologica di circa 300 opere che comprende l’ormai iconica Mano con sfera riflettente (1935), Vincolo d’unione (1956), Metamorfosi II (1939), Giorno e notte (1938), la celebre serie degli Emblemata, e tantissime altre. Inoltre, a impreziosire il percorso espositivo, anche una ricostruzione dello studio che Escher aveva a Baarn in Olanda che, qui a Roma, espone al suo interno i vari strumenti originali coi quali il Maestro produceva le sue opere e il cavalletto portatile che lo stesso Escher portò con sé nel suo peregrinare per l’Italia. Dopo vari viaggi in Italia iniziati nel 1921 quando visitò la Toscana, l’Umbria e la Liguria, Escher giunse a Roma dove visse per ben dodici anni, dal 1923 al 1935, al civico 122 di via Poerio, nel quartiere di Monteverde vecchio.
Il periodo romano ebbe una forte influenza su tutto il suo lavoro successivo che lo vide prolifico nella produzione di litografie e incisioni soprattutto di paesaggi, scorci, architetture e vedute di quella Roma antica e barocca che lui amava indagare nella sua dimensione più intima, quella notturna, alla luce fioca di una lanterna. Le notti passate a disegnare, seduto su una sedia pieghevole e con una piccola torcia appesa alla giacca, sono annoverate da Escher tra i ricordi più belli di quel periodo. In mostra a Palazzo Bonaparte, infatti, sarà presente anche la serie completa dei 12 “notturni romani” prodotta nel 1934 – tra cui “Colonnato di San Pietro”, “San Nicola in Carcere”, “Piccole chiese, Piazza Venezia”, “Santa Francesca Romana”, “Il dioscuro Polluce” – insieme ad altre opere che rappresentano i fasti dell’antica Urbe come Roma (e il Grifone dei Borghese) del 1927, San Michele dei Frisoni, Roma (1932) e Tra San Pietro e la Cappella Sistina (1936).
La mostra, col patrocinio della Regione Lazio, del Comune di Roma – Assessorato alla Cultura e dell’Ambasciata e Consolato Generale del Regno dei Paesi Bassi, è prodotta e organizzata da Arthemisia in collaborazione con la M. C. Escher Foundation e Maurits ed è curata da Federico Giudiceandrea – uno dei più importanti esperti di Escher al mondo – e Mark Veldhuysen, CEO della M.C. Escher Company.