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Meloni chiude su manovra e premierato: ora avanti veloci e uniti

Meloni chiude su manovra e premierato: ora avanti veloci e unitiRoma, 30 ott. (askanews) – Due ‘round’, in totale un paio d’ore, per chiudere i giochi sulla manovra e sulla riforma del premierato, che andrà venerdì prossimo in Consiglio dei ministri.

Dopo le tensioni della scorsa settimana, con la premier che è dovuta intervenire da Bruxelles per fermare la norma sull’accesso diretto ai conti correnti, Giorgia Meloni ha riunito oggi a Palazzo Chigi i leader della maggioranza. Dopo il Consiglio dei ministri, sono iniziati i due vertici. Nel primo, dedicato alla legge di bilancio, erano presenti i ministri e vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani, il ministro Giancarlo Giorgetti, il viceministro Maurizio Leo, i sottosegretari Alfredo Mantovano e Giovanbattista Fazzolari, Lorenzo Cesa (Udc) e Maurizio Lupi (Noi Moderati). Nel secondo Giorgetti e Leo hanno fatto posto ai ministri Elisabetta Casellati e Luca Ciriani per discutere del premierato. Sulla manovra Palazzo Chigi parla di “grande compattezza e determinazione” per una finanziaria “improntata alla serietà e alla solidità dei conti”. Tanto Meloni quanto Giorgetti – secondo quanto riferito – in apertura di riunione hanno sottolineato che è stato fatto il possibile nella situazione e con le risorse date. Risolta la questione della quota 104 delle pensioni (sgradita alla Lega) con il ritorno a 103, ma con penalizzazioni, Forza Italia ha posto il tema dell’aumento della cedolare secca sugli affitti brevi dal 21 al 26%. Il compromesso trovato è che l’incremento non riguarderà il primo appartamento locato, ma scatterà solo a partire dal secondo. In più gli azzurri hanno ottenuto l’istituzione del Codice di Identificazione Nazionale (Cin), da utilizzare obbligatoriamente per gli affitti brevi e per le offerte tramite le piattaforme informatiche. “Sulla manovra si è risolto nel modo migliore”, ha commentato Tajani. Resta però aperto un altro ‘nodo’ sollevato da Forza Italia che è quello del finanziamento della Rai dopo il taglio del canone da 90 a 70 euro. Su questo il governo si è riservato un approfondimento. Meloni, intervenendo nel corso della riunione, secondo quanto si apprende, ha invitato a procedere con spirito di “unità”, dunque evitando di sollevare polemiche. Allo stesso tempo, per la premier, occorre agire con “velocità” e in modo “ordinato”. Per questo è stato ribadito lo stop agli emendamenti di maggioranza, una richiesta – quella che era stata avanzata dalla premier – che aveva fatto sollevare le opposizioni ma anche storcere il naso in maggioranza. A questo proposito la premier ha voluto rassicurare i partiti, garantendo che il governo terrà conto con “grande attenzione” del dibattito e delle considerazioni delle forze di maggioranza ed opposizione, pronto a far approvare nel testo finale anche alcune eventuali indicazioni parlamentari. Il testo arriverà entro le prossime ore al Senato, dove è già stata convocata per domani la prima seduta della Commissione.

Via libera della maggioranza con “piena condivisione” anche alla riforma costituzionale per l’introduzione del premierato. Il testo prevede l’elezione diretta del presidente del Consiglio e un meccanismo anti-ribaltoni. In caso di cessazione dalla carica del premier, secondo quanto prevede la bozza, il presidente della Repubblica potrà conferire l’incarico di formare il governo allo stesso presidente del Consiglio dimissionario o a un altro parlamentare eletto in collegamento al presidente eletto, che dovrà avere la fiducia senza un cambio di maggioranza. Il presidente della Repubblica mantiene anche il potere di nominare i ministri, dietro indicazione del premier, mentre è prevista l’abolizione del potere di nominare senatori a vita. “Niente governi tecnici, ribaltoni, cambi di maggioranze e partiti al governo, niente nomine di nuovi senatori a vita. Il voto degli italiani conterà finalmente di più”, commenta Salvini che domani riunisce il Consiglio federale della Lega. Dopo il Cdm di venerdì l’iter della riforma partirà dalla Camera: la raccomandazione della premier è stata quella di stringere i tempi per arrivare all’ok in prima lettura a Montecitorio prima delle elezioni europee.

Dario Cassini debutta al Brancaccio di Roma con il nuovo show

Dario Cassini debutta al Brancaccio di Roma con il nuovo showRoma, 30 ott. (askanews) – Parte dal Teatro Brancaccio di Roma il 6 novembre “Sballando con le stelle – sparlando con le donne”, il tour teatrale di Dario Cassini. Il popolare comico torna a calcare il palcoscenico con un one-man-show che porterà il pubblico in un viaggio nel famoso show del sabato sera, mettendo le donne al centro dello spettacolo.

Dopo la recente partecipazione a “Ballando con le stelle”, Cassini ha deciso di svelare tutto, ma proprio tutto, della sua esperienza televisiva, senza risparmiare nessuno, né giuria, né concorrenti. Sarà l’occasione per raccontare allo spettatore il punto di vista di chi il sudore e l’adrenalina li ha messi veramente in campo. “Avete presente quando da ragazzino ti bevi quella birra di troppo e ti sembra di vedere tutto come un’allucinazione? Ecco a me è successo, tutto potevo immaginare tranne che avrei parlato di tango e valzer con Iva Zanicchi, Gabriel Garko e Giampiero Mughini, oppure consigliare a Enrico Montesano quale maglietta indossare” ha raccontato Cassini; “ma soprattutto, ballando da Milly Carlucci, sono cambiati i miei argomenti: prima parlavo di vino, di cibo, di donne, adesso con le donne parlo di drenanti, depurativi e creme contorno occhi, praticamente sono passato da un cheeseburger double, al paso doble”. “Sballando con le stelle – sparlando con le donne” è stato scritto dallo stesso Dario Cassini, insieme a Massimiliano Papaleo e Daniele Ceva.

Per 8 italiani su 10 la prudenza sui social aiuta a tutelare la propria abitazione

Per 8 italiani su 10 la prudenza sui social aiuta a tutelare la propria abitazioneRoma, 30 ott. (askanews) – In una società sempre più connessa virtualmente, il desiderio di condividere esperienze si scontra con la necessità di tutelare la propria privacy e soprattutto la propria sicurezza domestica e familiare. Gli italiani si mostrano sempre più preoccupati e consapevoli dei rischi connessi alla condivisione di informazioni personali sui social network. In questo contesto, spiega una nota, Verisure, si è posta l’obiettivo di analizzare l’evoluzione delle abitudini digitali delle persone e di come queste influenzino la sicurezza in casa, attraverso una survey approfondita sul tema in collaborazione con l’Istituto di Ricerca Sondea .

Tra i timori legati ad eventi che gli italiani potrebbero trovarsi ad affrontare, il 40% si dichiara preoccupato di subire una truffa online (20,47%) e un furto di dati online (19,20%), collocando la cybersecurity al 3° posto dei timori delle persone in Italia, dopo la possibilità di avere un’emergenza medica (48,6%) e quella di subire un furto in casa (48%). Il 18% delle persone afferma di aver subito un cybercrime e un ulteriore 17% conosce qualcuno che ha vissuto quest’esperienza. Inoltre, pensando al prossimo futuro, per il 55% delle persone in questi mesi invernali aumenteranno i casi di micro-criminalità e per il 49% i furti in casa.

Il risultato di queste preoccupazioni si manifesta in un cambiamento di comportamenti digitali sia nelle situazioni quotidiane che in occasione di eventi speciali o viaggi: – 8 persone su 10 (79,24%) dichiarano di prestare particolare attenzione alle informazioni sensibili che condividono online e sui social network: dove vivono, quando e per quanto tempo sono lontani da casa; – oltre 7 su 10 (72,48%) cercano di non far conoscere i propri spostamenti e viaggi a troppe persone, soprattutto nel proprio quartiere e vicinato; – Il 70% indica che, quando parte per un viaggio, non condivide sui propri profili social foto in tempo reale della vacanza (69,54%). Il 60% chiede ad un parente di ritirare la posta per simulare la presenza di persone in casa. Conseguente è anche il rafforzamento delle misure di sicurezza. Oltre il 67% degli italiani dichiara di attivare sempre il sistema d’allarme quando non si trova in casa, mentre il 65% sceglie di non conservare oggetti di valore in casa, per proteggersi e tutelarsi in caso di furti.

Manovra, attesa in serata in Senato. Domani via a sessione bilancio

Manovra, attesa in serata in Senato. Domani via a sessione bilancioRoma, 30 ott. (askanews) – Dopo l’accordo raggiunto in maggioranza, si sblocca l’avvio dell’iter per l’esame parlamentare della legge di bilancio, licenziata il 18 ottobre scorso dal Consiglio dei ministri.

Il testo, trasmesso a Palazzo Chigi dal Ministero dell’Economia venerdì scorso, dopo le ultime modifiche di “drafting”, viene trasmesso al Quirinale per l’autorizzazione alla presentazione in Parlamento e quindi trasmesso alla Presidenza del Senato, dove quest’anno la manovra inizierà il suo iter con la prima lettura. La Presidenza del Senato domani lo trasmetterà alla commissione Bilancio che esprimerà un primo parere sul contenuto del provvedimento e sulla necessità di eventuali stralci.

Poi, dopo le comunicazioni del Presidente in Aula previste per le 15, verrà ufficialmente avviata la sessione di bilancio con l’assegnazione alla V Commissione permanente di Palazzo Madama in sede referente e alle altre commissioni in sede consultiva. La maggioranza punta ad un’approvazione rapida della legge di bilancio ed ha confermato la volontà di non presentare emendamenti. L’approdo in Aula del Senato è previsto il 27 novembre.

Il primo ok sul premierato lo darà la Camera prima delle Europee, Meloni vuole lo sprint

Il primo ok sul premierato lo darà la Camera prima delle Europee, Meloni vuole lo sprintMilano, 30 ott. (askanews) – Approvare in prima lettura alla Camera il ddl sulle riforme prima delle Europee del maggio 2024. È questo l’obiettivo che Giorgia Meloni ha fissato per la sua maggioranza, nel vertice di oggi a palazzo Chigi sulle riforme istituzionali a cui hanno partecipato i leader della maggioranza, i ministri Casellati e Ciriani, e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Fazzolari.

L’iter parlamentare del ddl Casellati – spiegano fonti parlamentari di maggioranza – partirà infatti da Montecitorio, mentre il Senato è impegnato sull’Autonomia. E l’auspicio è che si possa arrivare ad avere l’ok almeno della Camera prima del voto per l’Europarlamento. Quanto ai contenuti, dalla maggioranza assicurano che la soluzione trovata sulla norma anti-ribaltone “rispetta le proerogative del Capo dello Stato”: il Parlamento può sfiduciare il presidente del Consiglio eletto senza far scattare automaticamente il voto anticipato, ma avendo la possibilità – contestualmente – di eleggere un nuovo premier, purchè a sostenerlo sia “la stessa maggioranza” uscita vittoriosa dalle urne e con “lo stesso programma di governo” votato dagli italiani. Una procedura che però potrà essere applicata al massimo una volta nell’arco di una legislatura.

Primo ok Camera su Premierato entro Europee, Meloni vuole sprint

Primo ok Camera su Premierato entro Europee, Meloni vuole sprintMilano, 30 ott. (askanews) – Approvare in prima lettura alla Camera il ddl sulle riforme prima delle Europee del maggio 2024. È questo l’obiettivo che Giorgia Meloni ha fissato per la sua maggioranza, nel vertice di oggi a palazzo Chigi sulle riforme istituzionali a cui hanno partecipato i leader della maggioranza, i ministri Casellati e Ciriani, e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Fazzolari.

L’iter parlamentare del ddl Casellati – spiegano fonti parlamentari di maggioranza – partirà infatti da Montecitorio, mentre il Senato è impegnato sull’Autonomia. E l’auspicio è che si possa arrivare ad avere l’ok almeno della Camera prima del voto per l’Europarlamento. Quanto ai contenuti, dalla maggioranza assicurano che la soluzione trovata sulla norma anti-ribaltone “rispetta le proerogative del Capo dello Stato”: il Parlamento può sfiduciare il presidente del Consiglio eletto senza far scattare automaticamente il voto anticipato, ma avendo la possibilità – contestualmente – di eleggere un nuovo premier, purchè a sostenerlo sia “la stessa maggioranza” uscita vittoriosa dalle urne e con “lo stesso programma di governo” votato dagli italiani. Una procedura che però potrà essere applicata al massimo una volta nell’arco di una legislatura.

Lazza da record, “Sirio” certificato ottavo disco platino

Lazza da record, “Sirio” certificato ottavo disco platinoRoma, 30 ott. (askanews) – A distanza di un anno e mezzo dalla sua pubblicazione, la stella di Sirio (Island Records) continua a brillare ancora fortissima stagliandosi nel cielo delle leggende della musica italiana. L’album di Lazza, dopo aver già infranto il record di permanenza alla N.1 della classifica FIMI con 21 settimane al comando, è certificato oggi ottavo Disco di Platino e strappa un nuovo incredibile primato: con i nuovi #FimiAwards di oggi diventa il disco rap più certificato della storia della musica italiana, confermando una volta in più l’ultimo progetto in studio di LAZZA come un album culto del genere in Italia, che in un anno e mezzo si è sempre mantenuto saldamente ai vertici delle classifiche di vendita, macinando al contempo oltre 1 miliardo di stream sulle piattaforme digitali.

Con le certificazioni di oggi -Disco d’Oro 3 pali, Doppio Platino Nessuno e Triplo Platino per Bon Ton- il palmarès dell’artista del roster Me Next raggiunge quota 75 Dischi di Platino e 43 Dischi d’Oro.

Calcio, Rubiales squalificato: “Farò ricorso alla Fifa”

Calcio, Rubiales squalificato: “Farò ricorso alla Fifa”Roma, 30 ott. (askanews) – “Farò ricorso contro la decisione della Fifa sino all’ultima istanza affinché venga fatta giustizia e trionfi la verità “. Lo scrive l’ex presidente della Federcalcio spagnola Luis Rubiales a seguito della squalifica di tre anni comminata dalla Fifa e ritenuta dallo stesso “senza alcun fondamento”. “Malgrado i molteplici sforzi di alcuni politici, dei media e delle istituzioni, sta diventando sempre più evidente la sproporzione e l’ingiustizia commessa, ma per le persone e la stragrande maggioranza è tutto chiaro” ha concluso il dirigente spagnolo.

Tv, “Questa cassa non è un albergo”: su Real Time la famiglia Taffo

Tv, “Questa cassa non è un albergo”: su Real Time la famiglia TaffoRoma, 30 ott. (askanews) – Un evento unico ed irripetibile, per sfatare uno degli ultimi tabù rimasti: la morte. Arriva su Real Time la docu-serie “Questa cassa non è un albergo” che racconta il dietro le quinte di una delle aziende che hanno rivoluzionato il modo di fare comunicazione sui social media, Taffo, l’azienda di funeral service più famosa d’Italia. Tre puntate durante le quali si racconta con ironia e irriverenza il lavoro della famiglia Taffo, già disponibile su discovery+ e in onda in prima tv giovedì 2 novembre alle 21.20 su Real Time.

Tra chiamate nel cuore della notte, decisioni difficili da prendere e accese discussioni tra i dipendenti, “Questa cassa non è un albergo” racconta le vicende professionali di Luciano Taffo, il titolare della Taffo Funeral Services, imprenditore nel settore funebre che da oltre 45 anni cerca di donare serenità alle famiglie in lutto a costo di essere severo e integerrimo con i suoi dipendenti quando qualcosa va storto perché come dice “l’imperatore” – così viene chiamato in famiglia – quello del funerale è un “servizio che non ha repliche”. Nelle tre puntate vedremo come uno dei sogni ancora da realizzare di Luciano c’è quello di donare alla città di Roma la sua prima casa funeraria. Riuscirà nell’impresa? Tutta la famiglia Taffo contribuisce a portare avanti l’azienda: a partire da Luana, la moglie di Luciano, responsabile del settore di cremazione per animali domestici, che è empatica e affettuosa con i clienti. Tuttavia, il suo temperamento sa cambiare quando suo marito si intromette nei suoi affari. A giocare un ruolo importante nella Taffo Funeral Service ci sono poi i figli Alessandro e Daniele: se da una parte Alessandro è il creativo di casa, responsabile delle audaci ed irriverenti campagne pubblicitarie dell’azienda, dall’altro Daniele è quello più razionale e preciso, e tocca a lui far quadrare i conti dell’azienda di famiglia. A chiudere il quadretto, Sandro Purificati, figura gioviale ed estroversa, che è il responsabile dell’area operativa dell’azienda, ma soprattutto ha il delicato compito quotidiano di stemperare le ansie e le ire di Luciano. “QUESTA CASSA NON È UN ALBERGO” (3 episodi x 30′) è prodotto da Pesci Combattenti. Per Taffo la consulenza per il branded content è dell’agenzia Camelot.

Premierato, norma anti-ribaltoni nell’accordo di Governo

Premierato, norma anti-ribaltoni nell’accordo di GovernoRoma, 30 ott. (askanews) – Entra la norma anti-ribaltoni nella bozza di riforma per l’introduzione del premierato. Oggi nel corso del vertice di maggioranza è stato dato via libera al testo, che andrà venerdì in Cdm.

In caso di cessazione dalla carica del premier, secondo quanto prevede la bozza, il presidente della Repubblica può conferire l’incarico di formare il governo allo stesso presidente del Consiglio dimissionario o a un altro parlamentare eletto in collegamento al presidente eletto. Il presidente della Repubblica mantiene anche il potere di nominare i ministri, dietro indicazione del premier.