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Nek torna in prima serata su Rai 2 con “Dalla strada al palco”

Nek torna in prima serata su Rai 2 con “Dalla strada al palco”


Nek torna in prima serata su Rai 2 con “Dalla strada al palco” – askanews.it



Nek torna in prima serata su Rai 2 con “Dalla strada al palco” – askanews.it



















Milano, 22 mar. (askanews) – Dopo il grande successo della prima edizione, da martedì 28 marzo Nek torna in veste di conduttore in prima serata su Rai 2 con “Dalla strada al palco”, lo show televisivo che per sei puntate porta in tv il variopinto mondo degli artisti di strada che si esibiscono e si raccontano davanti al pubblico in studio e ad alcuni ospiti vip.

Prodotto da Rai – Direzione Intrattenimento Prime Time in collaborazione con Stand by me, con la regia di Sergio Colabona, “Dalla strada al palco” rappresenta una grande festa e una preziosa vetrina per cantanti, musicisti e artisti di strada, offrendo loro la possibilità di esibirsi e di raccontarsi nella più grande piazza d’Italia, quella televisiva. Ospiti della prima puntata, nei panni dei cosiddetti “passanti importanti”, Andrea Delogu e Carlo Conti che affiancheranno il pubblico in studio nella scelta delle tre più belle performance tra i primi 13 partecipanti che si sfideranno. I tre migliori artisti della serata andranno direttamente in finale per aggiudicarsi il premio di miglior artista di strada d’Italia.

I busker condivideranno con il pubblico i loro talenti legati a ogni forma d’arte, dalla musica al canto, dalla danza alla giocoleria, e incanteranno i telespettatori con straordinarie esibizioni all’interno di uno studio che ricrea le gioiose atmosfere delle più belle piazze. Uno show ricco di emozioni e tanto divertimento già dalla prima puntata con artisti provenienti da tutta la penisola e non solo: dagli acrobati su pali oscillanti della Compagnia dei Folli al pianista Davide Stramaglia, che da anni suona nell’affollata metropolitana di Londra, dai giocolieri Giorgio Maria Laganà, Niccolò Nardelli e Giovanna Todisco fino al violinista Isaac Minert, dal vocalist, magazziniere nella vita, Joe Bless alla cantante Martina Zaghi, dal duo voce e violino Riccardo & Celine a quello composto dalla cantante lirica Naimana e dal ventriloquo Daniele, dal gruppi degli Street Sharks alla jug band No Funny Stuff che suona con strumenti autocostruiti, fino al sand artist Mauro Masi.

Ognuno di loro, oltre al proprio talento, porta con sé una storia personale, a volte commovente, altre volte eccentrica o divertente, ma che non manca mai di suscitare curiosità ed emozioni in chi l’ascolta. Tutto questo fa di “Dalla strada al palco” uno spettacolo autentico e la più grande festa degli artisti di strada in tv. Ad accompagnare gli artisti sul palco la band del Maestro Luca Chiaravalli.

“Dalla strada al palco” è un’idea originale di Carlo Conti, scritto da Emanuele Giovannini, Leopoldo Siano, Giona Peduzzi, Maria Grazia Giacente, Simona Iannicelli. Prodotto da Rai – Direzione Intrattenimento Prime Time in collaborazione con Stand by me, a cura di Daniela Di Mario e Tiziana Iemmo e – per Stand by me – di Francesco Sturlese. Produttore esecutivo Rai: Roberta Bellagamba. Produttore esecutivo Stand By Me: Claudia Santilio. La regia è di Sergio Colabona.

Trasporti, Ansfisa: ispezioni su sicurezza passaggi a livello

Trasporti, Ansfisa: ispezioni su sicurezza passaggi a livello


Trasporti, Ansfisa: ispezioni su sicurezza passaggi a livello – askanews.it



Trasporti, Ansfisa: ispezioni su sicurezza passaggi a livello – askanews.it



















Roma, 22 mar. (askanews) – Ansfisa, l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali annuncia un piano di ispezioni per la sicurezza dei passaggi a livello sia lato ferrovia che su strada. Un piano ad ampio raggio, si legge in una nota, che, dal Veneto alla Sicilia, è finalizzato alla verifica dello stato manutentivo dei passaggi a livello presenti sulla rete e del loro funzionamento corretto ed efficiente, in base a quanto previsto dalla normativa vigente. L’attività sarà utile anche a verificare che i gestori dell’infrastruttura stradale mettano in atto le necessarie misure di controllo del rischio ed eseguano gli interventi di messa in sicurezza.

Il piano prevede complessivamente il monitoraggio di 60 strutture e si dispiegherà nel corso dell’anno. L’operazione è stata avviata a gennaio e per questo mese sono 9 le ispezioni effettuate. Le verifiche sono condotte con nuove modalità previste dall’Agenzia: a svolgerle sono commissioni miste a cui partecipa in maniera congiunta il personale Ansfisa appartenente sia alla Direzione Generale per la Sicurezza delle Ferrovie sia quella della Direzione Generale per la Sicurezza delle Infrastrutture Stradali e Autostradali, proprio per assicurare un monitoraggio sul campo completo e puntuale e produrre rilevazioni utili ad individuare, sia per il sedime ferroviario che per quello stradale, eventuali non conformità o necessari interventi migliorativi. In particolare, vengono sottoposti a verifica gli elementi strutturali del passaggio a livello, il funzionamento delle apparecchiature che lo controllano e ne assicurano la movimentazione in sicurezza, tanto che viene osservato anche durante il passaggio di alcuni treni, l’efficienza e la visibilità del sistema di segnalamento e relativa segnaletica ferroviaria e stradale, lo stato e la tenuta della documentazione di manutenzione.

Dal sopralluogo risulta quindi una relazione, poi trasferita al gestore, con una descrizione dettagliata dell’opera, del suo stato e anche del contesto su cui insiste. Il verbale può contenere anche una serie di rilievi, corredati da documentazione fotografica, sulla segnaletica, sulla pavimentazione, sull’illuminazione e su numerosi altri parametri di manutenzione e funzionamento. Dall’esito dell’ispezione ANSFISA può inoltre far discendere una richiesta di riscontro puntuale rispetto alle eventuali osservazioni rilevate anche attraverso un piano di intervento che elimini le cause che hanno generato i rilievi evidenziati, finalizzato a superare le problematiche evidenziate e a ripristinare una corretta gestione del rischio. La pianificazione dei sopralluoghi tiene conto, prioritariamente, del numero di inconvenienti o incidenti e degli elementi emersi dall’analisi di tali eventi che si sono verificati sui passaggi a livello ricadenti sia sull’infrastruttura ferroviaria nazionale, che sulle reti interconnesse e isolate. Quest’attività che non esime il gestore, in quanto responsabile per legge del funzionamento e dell’utilizzo sicuro dell’infrastruttura ferroviaria e stradale, dagli obblighi di verifica dei manufatti e dall’esecuzione dei lavori relativi alla manutenzione ordinaria e straordinaria dell’infrastruttura (compresi gli impianti e la segnaletica), rappresenta un’ulteriore azione di monitoraggio volta a costruire una mappatura puntuale dell’esistente e a stimolare l’attività dei gestori, verso la massima attenzione e il miglioramento continuo delle condizioni di sicurezza dell’intera rete.

Sulla scuola Valditara promuove il governo

Sulla scuola Valditara promuove il governo


Sulla scuola Valditara promuove il governo – askanews.it



Sulla scuola Valditara promuove il governo – askanews.it


















Roma, 22 mar. (askanews) – “La valorizzazione di tutto il personale della scuola è una delle missioni strategiche di questo governo e su questo terreno abbiamo già raggiunto e realizzato alcuni primi risultati oggettivi non discutibili: in poche settimane abbiamo sbloccato un contratto fermo da tanto tempo, stanziato 100 milioni aggiuntivi e soprattutto deciso di cambiare finalità a 300 milioni previsti a bilancio, ma destinati a non ben precisate finalità, e li abbiamo destinati all’aumento del contratto e delle retribuzioni di 1,2 mln di lavoratori della scuola così da realizzare il più importante aumento retributivo fin qui conseguito”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara al question time alla Camera.

“Abbiamo anche deciso di stralciare la parte economica, in modo da garantire il pagamento degli arretrati per Natale. È stato un primo passo: nella legge di bilancio – ha ricordato il ministro – abbiamo ottenuto lo stanziamento di ulteriori 150 milioni di euro e saranno utilizzati per valorizzare il personale della scuola e favorire la grande riforma della personalizzazione dell’insegnamento con l’introduzione del tutor nelle scuole e dell’orientatore per dare ai nostri ragazzi prospettive di un percorso formativo e professionale che sia realizzato”. “Non ci accontenteremo dei risultati fin qui raggiunti, che hanno risultato un punto di rottura rispetto all’immobilismo dei governi precedenti, ma continueremo a lavorare per valorizzare sempre più il personale scolastico, che considero la spina dorsale del sistema nazionale di istruzione e formazione”, ha concluso Valditara.

Meloni ha detto che su Cutro la versione dell’opposizione non torna

Meloni ha detto che su Cutro la versione dell’opposizione non torna


Meloni ha detto che su Cutro la versione dell’opposizione non torna – askanews.it



Meloni ha detto che su Cutro la versione dell’opposizione non torna – askanews.it


















Roma, 22 mar. (askanews) – “Ho sentito dire in questo dibattito mi pare da Bonelli che abbiamo negato che Frontex” su Cutro “avesse fatto una segnalazione. Io non l’ho mai negato, io ho detto che la segnalazione di Frontex era una segnalazione di polizia, della presenza di una nave ma non della situazione di difficoltà. Se ha bisogno di dire una cosa diversa è la vostra versione che non torna non la nostra”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nella sua replica alla Camera.

Al via summer aeroporti romani con collegamenti in 70 paesi

Al via summer aeroporti romani con collegamenti in 70 paesi


Al via summer aeroporti romani con collegamenti in 70 paesi – askanews.it



Al via summer aeroporti romani con collegamenti in 70 paesi – askanews.it



















Roma, 22 mar. (askanews) – Al via la Summer 2023 di Aeroporti di Roma con molte novità, importanti conferme e interessanti prospettive soprattutto per il Nord America e l’Asia. La stagione estiva che si appresta ad iniziare, delinea uno scenario complessivo molto positivo per il mercato romano con l’attivazione di oltre 35 nuovi collegamenti aerei di cui più di 10 verso nuove destinazioni precedentemente mai servite con voli diretti nemmeno nel periodo pre-Covid 2019, ed una programmazione che gradualmente si avvicina ai livelli pre-pandemia con più di 100 compagnie aeree che serviranno oltre 200 destinazioni verso più di 70 Paesi collegando così tutti i continenti alla Capitale.

“L’evoluzione del traffico sull’anno in corso rilascia un outlook molto positivo, seppur con fattori di rischio correlati all’attuale contesto economico e geopolitico 2023 – ha dichiarato Marco Troncone amministratore delegato di Aeroporti di Roma – ma ci sono le condizioni affinché il traffico di Fiumicino possa tornare molto vicino ai livelli pre-pandemia nel corso della prossima stagione estiva. Il 2023 potrà essere davvero l’anno della definitiva ripresa del traffico con la certezza per i due scali della Capitale di continuare a giocare un ruolo cruciale nello sviluppo della filiera economica legata al turismo ed ai trasporti. Il dinamismo del mercato americano, la graduale apertura dei collegamenti verso l’Asia e il ripristino della connettività anche verso aree strategiche quali il Sud America e il Medio Oriente, confermano una tendenza di progressiva crescita che rafforza il ruolo di Roma quale gateway strategico per il Paese. In questo quadro proseguiremo il piano di investimenti grazie alle nostre direttrici strategiche, sostenibilità ed innovazione, con l’obiettivo di prepararci per i prossimi appuntamenti internazionali che attendono la città di Roma e il Paese”.

La Commissione Ue sul diritto a riparare cose senza doverle sostituire

La Commissione Ue sul diritto a riparare cose senza doverle sostituire


La Commissione Ue sul diritto a riparare cose senza doverle sostituire – askanews.it



La Commissione Ue sul diritto a riparare cose senza doverle sostituire – askanews.it



















Bruxelles, 22 mar. (askanews) – La Commissione europea ha adottato oggi a Bruxelles una nuova proposta di direttiva che promuove il diritto dei consumatori alla riparazione. La direttiva fissa le norme comuni Ue per allargare quanto più possibile la possibilità di riparare i prodotti, privilegiando questa opzione rispetto alla loro sostituzione, e comporterà risparmi per i consumatori e riduzione della produzione di rifiuti.

In una nota, la Commissione sottolinea che “negli ultimi decenni la sostituzione è stata spesso privilegiata rispetto alla riparazione in caso di difetti emersi nei prodotti”. Sul mercato, “i consumatori non sono stati sufficientemente incentivati a riparare i beni dopo la scadenza della garanzia legale” che dura due anni e permette la riparazione o sostituzione gratuita dei prodotti difettosi. Con questa proposta, la Commissione mira a rendere più facile e più economico per i consumatori riparare anziché sostituire i beni. Inoltre, una conseguenza, attesa e voluta, delle nuove norme sarà quella un aumento della domanda che stimolerà il settore della riparazione, composto in massima parte di Pmi, oltre a quella di incentivare i produttori e i venditori a sviluppare modelli di business più sostenibili.

La direttiva introduce un nuovo “diritto alla riparazione” per i consumatori, sia nell’ambito della garanzia legale che al di là della sua scadenza. La proposta dispone innanzitutto che un numero maggiore di prodotti sia riparato nel quadro della garanzia legale; e prevede, in secondo luogo, che quando la garanzia è scaduta o il bene non funziona più a causa dell’usura, i consumatori dispongano di opzioni più facili e meno costose per riparare prodotti tecnicamente riparabili (ad esempio aspirapolveri, lavatrici, lavastoviglie, televisori e, più tardi, anche tablet e smartphone). Nell’ambito della garanzia legale, i venditori saranno tenuti a offrire gratuitamente la riparazione, tranne quando è più costosa della sostituzione.

Dopo la scadenza della garanzia, i consumatori disporranno di una nuova serie di diritti e strumenti che renderanno la riparazione un’opzione facile e accessibile: 1) il diritto dei consumatori di chiedere ai produttori la riparazione di prodotti tecnicamente riparabili; 2) l’obbligo dei produttori di informare i consumatori sui prodotti per i quali sono tenuti a fornire la riparazione; 3) una piattaforma online sulla riparazione (“matchmaking repair platform”), per mettere in contatto i consumatori con i riparatori e con i venditori di beni riparati presenti nella loro zona, che consentirà ricerche per trovare le offerte più interessanti e aumenterà la visibilità dei riparatori; 4) un formulario europeo di informazioni sulla riparazione, che i consumatori potranno richiedere a qualsiasi riparatore e che garantirà la trasparenza delle condizioni di riparazione e del prezzo, rendendo più facile il confronto fra le diverse offerte di riparazione; 5) uno standard di qualità europea che sarà elaborato riguardo ai servizi di riparazione, per aiutare i consumatori a individuare i riparatori che si impegnano a offrire una qualità superiore. Questa norma per la riparazione facile sarà aperta a tutti i riparatori in tutta l’Ue che intendono impegnarsi a favore di norme minime di qualità, basate ad esempio sulla durata o sulla disponibilità dei prodotti. La proposta della Commissione dovrà ora essere adottata dai co-legislatori, il Parlamento europeo e il Consiglio Ue.

Oggi, spiega la nota della Commissione, “i prodotti scartati sono spesso beni funzionali che potrebbero essere riparati, ma che vengono invece buttati via prematuramente, generando ogni anno nell’Ue 35 milioni di tonnellate di rifiuti, lo spreco di 30 milioni di tonnellate di risorse e l’emissione di 261 milioni di tonnellate di gas a effetto serra. Inoltre la perdita economica per i consumatori causata dalla sostituzione di prodotti che potrebbero essere riparati è stimata a quasi 12 miliardi di euro all’anno”. Secondo la Commissione, infine, l’attuazione della direttiva porterà a un aumento di 4,8 miliardi di euro in termini di crescita e investimenti nell’Ue.

Romeo: Lega è preoccupata da guerra ma non crea problemi a Governo

Romeo: Lega è preoccupata da guerra ma non crea problemi a Governo


Romeo: Lega è preoccupata da guerra ma non crea problemi a Governo – askanews.it



Romeo: Lega è preoccupata da guerra ma non crea problemi a Governo – askanews.it



















Roma, 22 mar. (askanews) – “La Lega non crea alcun problema alla maggioranza, abbiamo però messo in evidenza un forte preoccupazione che la guerra, continuando così, possa portare a un’escalation molto pericolosa per tutti. Non è in discussione il sostegno all’Ucraina, ma siamo preoccupati dell’invio e dell’utilizzo di armi sempre più potenti”. Con queste parole il capogruppo del Carroccio al Senato Massimiliano Romeo, intervistato da Affaritaliani.it, torna sulla vicenda Ucraina dopo il suo intervento di ieri a Palazzo Madama che ha fatto dire a molti che la Lega si discosta dal governo e dalla premier Meloni sull’Ucraina.

La Gran Bretagna vorrebbe addirittura inviare proiettili all’uranio impoverito… “Appunto, io in Aula ho citato il caso della Polonia che intende mandare in Ucraina i caccia. Questo continuo premere sull’acceleratore può causare un incidente dal quale poi non si può più tornare indietro. Abbiamo quindi chiesto al presidente Meloni di parlare in Consiglio europeo anche con i leader degli altri Paesi e in sede Nato per portare avanti una maggiore cautela, pur comprendendo l’esigenza di continuare a sostenere l’Ucraina e il popolo ucraino”. Romeo insiste: “Bisogna predicare cautela, visto che ci sono molti analisti ed esperti americani vicini all’area del Dipartimento della Difesa Usa che sostengono e credono possibile un’escalation e che questa possibilità aumenti esponenzialmente ogni giorno che passa se non si arriva subito a una soluzione diplomatica. Insistiamo che l’Italia, ovviamente non da sola ma con gli altri Paesi europei, cerchi di intensificare gli sforzi affinché si arrivi almeno a una tregua, dato che finora abbiamo visto ben poco per fermare il conflitto”.

Crede nel piano di pace cinese? “Non è una questione solo della Cina. Dall’inizio della guerra, il 24 febbraio 2022, abbiamo visto molti tentativi di vari Paesi, ricordo la Francia, la Turchia, Israele e ora la Cina, ma sono tutti stati subito accantonati. Questo è fonte di forte preoccupazione, sembra che non si riesca a trovare una soluzione diplomatica. La domanda è: si sta facendo tutto il possibile per fermare il conflitto?”. Forse con la guerra qualcuno ci guadagna economicamente… “Questo non so dirlo, anche se in tutte le guerre, la storia ce lo insegna, ci sono risvolti economici. Penso che dovremmo investire risorse economiche pensando prima alla tregua e poi alla pace e alla ricostruzione dell’Ucraina”. Qualcuno ha ricominciato a dire che la Lega è filo-putiniana dopo le sue parole al Senato… “Ecco, basta discostarsi un minimo dal pensiero dominante che si viene subito criminalizzati. La Lega chiede di fare il massimo sforzo diplomatico possibile per arrivare al risultato di una tregua e questo vuol dire essere filo-putiniani? Se questo è il pensiero dominante dell’Occidente siamo messi proprio male”, conclude il presidente dei senatori del Carroccio.

Ue, Commissione propone direttiva sul diritto alla riparazione

Ue, Commissione propone direttiva sul diritto alla riparazione


Ue, Commissione propone direttiva sul diritto alla riparazione – askanews.it



Ue, Commissione propone direttiva sul diritto alla riparazione – askanews.it


















Bruxelles, 22 mar. (askanews) – La Commissione europea ha adottato oggi a Bruxelles una nuova proposta di direttiva che promuove il diritto dei consumatori alla riparazione. La direttiva fissa le norme comuni Ue per allargare quanto più possibile la possibilità di riparare i prodotti, privilegiando questa opzione rispetto alla loro sostituzione, e comporterà risparmi per i consumatori e riduzione della produzione di rifiuti.

In una nota, la Commissione sottolinea che “negli ultimi decenni la sostituzione è stata spesso privilegiata rispetto alla riparazione in caso di difetti emersi nei prodotti”. Sul mercato, “i consumatori non sono stati sufficientemente incentivati a riparare i beni dopo la scadenza della garanzia legale” che dura due anni e permette la riparazione o sostituzione gratuita dei prodotti difettosi. Con questa proposta, la Commissione mira a rendere più facile e più economico per i consumatori riparare anziché sostituire i beni. Inoltre, una conseguenza, attesa e voluta, delle nuove norme sarà quella un aumento della domanda che stimolerà il settore della riparazione, composto in massima parte di Pmi, oltre a quella di incentivare i produttori e i venditori a sviluppare modelli di business più sostenibili.

La direttiva introduce un nuovo “diritto alla riparazione” per i consumatori, sia nell’ambito della garanzia legale che al di là della sua scadenza. La proposta dispone innanzitutto che un numero maggiore di prodotti sia riparato nel quadro della garanzia legale; e prevede, in secondo luogo, che quando la garanzia è scaduta o il bene non funziona più a causa dell’usura, i consumatori dispongano di opzioni più facili e meno costose per riparare prodotti tecnicamente riparabili (ad esempio aspirapolveri, lavatrici, lavastoviglie, televisori e, più tardi, anche tablet e smartphone). Nell’ambito della garanzia legale, i venditori saranno tenuti a offrire gratuitamente la riparazione, tranne quando è più costosa della sostituzione.

Dopo la scadenza della garanzia, i consumatori disporranno di una nuova serie di diritti e strumenti che renderanno la riparazione un’opzione facile e accessibile: 1) il diritto dei consumatori di chiedere ai produttori la riparazione di prodotti tecnicamente riparabili; 2) l’obbligo dei produttori di informare i consumatori sui prodotti per i quali sono tenuti a fornire la riparazione; 3) una piattaforma online sulla riparazione (“matchmaking repair platform”), per mettere in contatto i consumatori con i riparatori e con i venditori di beni riparati presenti nella loro zona, che consentirà ricerche per trovare le offerte più interessanti e aumenterà la visibilità dei riparatori; 4) un formulario europeo di informazioni sulla riparazione, che i consumatori potranno richiedere a qualsiasi riparatore e che garantirà la trasparenza delle condizioni di riparazione e del prezzo, rendendo più facile il confronto fra le diverse offerte di riparazione; 5) uno standard di qualità europea che sarà elaborato riguardo ai servizi di riparazione, per aiutare i consumatori a individuare i riparatori che si impegnano a offrire una qualità superiore. Questa norma per la riparazione facile sarà aperta a tutti i riparatori in tutta l’Ue che intendono impegnarsi a favore di norme minime di qualità, basate ad esempio sulla durata o sulla disponibilità dei prodotti. La proposta della Commissione dovrà ora essere adottata dai co-legislatori, il Parlamento europeo e il Consiglio Ue.

Oggi, spiega la nota della Commissione, “i prodotti scartati sono spesso beni funzionali che potrebbero essere riparati, ma che vengono invece buttati via prematuramente, generando ogni anno nell’Ue 35 milioni di tonnellate di rifiuti, lo spreco di 30 milioni di tonnellate di risorse e l’emissione di 261 milioni di tonnellate di gas a effetto serra. Inoltre la perdita economica per i consumatori causata dalla sostituzione di prodotti che potrebbero essere riparati è stimata a quasi 12 miliardi di euro all’anno”. Secondo la Commissione, infine, l’attuazione della direttiva porterà a un aumento di 4,8 miliardi di euro in termini di crescita e investimenti nell’Ue.

Ue, Camera approva mozione maggioranza e parte del Terzo Polo

Ue, Camera approva mozione maggioranza e parte del Terzo Polo


Ue, Camera approva mozione maggioranza e parte del Terzo Polo – askanews.it



Ue, Camera approva mozione maggioranza e parte del Terzo Polo – askanews.it



















Milano, 22 mar. (askanews) – La Camera ha approvato con 211 voti favorevoli e 108 contrari la risoluzione di maggioranza nella sua interezza ad eccezione dei capoversi sesto decimo e undicesimo del dispositivo che sono stati approvati con 191 voti favorevoli e 127 contrari. La votazione per parti separate è avvenuta su richiesta del Terzo polo.

Approvata anche parte della mozione del Terzo polo: la parte con il parere favorevole del governo è stata approvata con 261 voti favorevoli e 54 contrari, l’ottavo capoverso (che il Pd ha chiesto di votare separatamente) è stato invece approvato con 208 voti favorevoli e contrari 111, mentre le parti che vedevano il parere negativo del governo sono state bocciate con 80 voti favorevoli e 241 contrari. Bocciate le altre risoluzioni, che però hannovisto anche loro votazioni per parti separate per permettere alcune convergenze tra le opposizioni. Il Pd ha chiesto la votazione per parti separate dalle risoluzione del M5s, per poter votare a favore della risoluzione e contro la lettera a) del primo capoverso del dispositivo: 109 favorevoli e 206 contrari per la risoluzione, 52 favorevoli e 272 contrari per la lettera a).

Votazioni per parti separate anche per la risoluzione PD, su richeista dei presentatari: favorevoli 93, contrari 187 sulla risoluzione nella sua interezza ad eccezione del primo capoverso del dispositivo che ha visto 120 favorevoli e 201 contrari. La risoluzione di AVS è stata bocciata con 110 voti favorevoli e 208 contrari.

Ucraina, Conte: Meloni con il suo piglio porta l’Italia in guerra

Ucraina, Conte: Meloni con il suo piglio porta l’Italia in guerra


Ucraina, Conte: Meloni con il suo piglio porta l’Italia in guerra – askanews.it



Ucraina, Conte: Meloni con il suo piglio porta l’Italia in guerra – askanews.it



















Roma, 22 mar. (askanews) – “Lei sta portando l’Italia in guerra esibendo un piglio coraggioso”, “della guerra ha parlato il suo maitre a penser, Viktor Orban”, mentre “l’unica via alternativa è quella politica”. Lo ha detto a proposito dell’Ucraina il leader M5s Giuseppe Conte, parlando in aula alla Camera dopo le comunicazioni della premier Giorgia Meloni.

“Ci state trascinando di gran carriera in guerra, non possiamo più sostenere ulteriori forniture militari” all’Ucraina, ha concluso Conte.