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Risultati e classifica serie A, l’Inter scavalca il Napoli

Risultati e classifica serie A, l’Inter scavalca il NapoliRoma, 23 feb. (askanews) – Questi i risultati e a classifica di serie A dopo Como-Napoli 2-1


26^ GIORNATA Lecce-Udinese 0-1,Parma-Bologna 2-0, Venezia-Lazio 0-0, Torino-Milan 2-1, Inter-Genoa 1-0, Como-Napoli 2-1, ore 15 Verona-Fiorentina, ore 18 Empoli-Atalanta, ore 20.45 Cagliari-Juventus, lunedì 24 febbraio ore 20.45 Roma-Monza Classifica: Inter 57, Napoli 56, Atalanta 51, Lazio 47, Juventus 46, Fiorentina 42, Bologna*, Milan* 41, Roma 37, Udinese 36, Torino 31, Genoa 30, Como 28, Cagliari, Lecce 25, Verona, Parma 23, Empoli 21, Venezia 17, Monza 14. * una partita in meno (Bologna-Milan 26 o 27 febbraio)


27ª GIORNATA Venerdì 28 febbraio ore 20.45 Fiorentina-Lecce, sabato 1° marzo ore 15 Atalanta-Venezia ore 18 Napoli-Inter, ore 20.45 Udinese-Parma, domenica 2 marzo ore 12.30 Monza-Torino, ore 15 Bologna-Cagliari, Genoa-Empoli, ore 18 Roma-Como, ore 20.45 Milan-Lazio, lunedì 3 marzo ore 20.45 Juventus-Verona

Calcio, Como-Napoli 2-1: l’Inter resta in testa

Calcio, Como-Napoli 2-1: l’Inter resta in testaRoma, 23 feb. (askanews) – Quarto risultato insoddisfacente per il Napoli di Antonio Conte che dopoaver pareggiato due volte a Roma e con l’Udinese, cade a Como 2-1 dicendo addio alla vetta ora occupata dall’Inter. Dopo 7′ un erroraccio di Rrahmani regala al Como il vantaggio: retropassaggio senza guardare per Meret che però non è tra i pali e autogol clamoroso. Quasi immediato il pari di Raspadori. Nella ripresa Diao riporta avanti il Como al 77′. Grande giocata sulla trequarti di Nico Paz che vede l’inserimento di Diao e lo serve in profondità. Diao ha un controllo perfetto, se la aggiusta e poi batte Meret. Terza gara di fila in gol per lui. Finisce 2-1 con il Napoli in chiara difficoltà.

Arte, a Forof arriva il duo artistico Lu.Pa dal 6 marzo

Arte, a Forof arriva il duo artistico Lu.Pa dal 6 marzoRoma, 23 feb. (askanews) – FOROF, una realtà culturale unica che combina archeologia e arte contemporanea, fondata da Giovanna Caruso Fendi, prosegue il suo Public Program nell’ambito della mostra site-specific Nimbus Limbus Omnibus dei Gelitin/Gelatin, a cura di Bartolomeo Pietromarchi. Dopo l’Episodio inaugurale del collettivo viennese, giovedì 6 marzo 2025 sarà la volta del duo artistico LU. PA, formato da Lulù Nuti e Pamela Pintus, che con la performance inedita Monumentum Monstrum esploreranno il tema della libertà, filo conduttore di questa stagione. Per questa occasione il nuovo progetto di LU. PA si presenta come, un’azione ipnotica e scultorea che trasforma un’icona della cultura visiva in un monumento vivente. Due donne, poste l’una di fronte all’altra, ruotano su loro stesse su un piedistallo da cui fuoriesce un forte getto d’aria. Le loro gonne, sollevate dal vento, avvolgono i busti e i volti, lasciando scoperte solo le gambe. Il suono continuo della ventola riempie lo spazio, creando un ambiente immersivo e senza tempo. L’azione performativa, un loop senza soluzione di continuità, invita il pubblico a sostare liberamente nello spazio e osservare la trasformazione dell’immagine nel tempo.  L’opera si ispira alla celebre scena di The Seven Year Itch, film di Billy Wilder del 1955, meglio conosciuto in Italia come Quando la moglie va in vacanza, in cui la gonna di Marilyn Monroe si solleva sopra una grata della metropolitana. Un’immagine iconica che ha segnato l’immaginario collettivo, divenendo emblema di una femminilità sospesa tra emancipazione e prigionia. LU. PA priva il gesto della sua connotazione seduttiva e lo dilata nel tempo, trasformandolo in un puro fatto, in un’immagine senza narrazione che si fa scultura polisensoriale. Nel raddoppiarsi delle figure, l’immagine si moltiplica, si rifrange, perdendo il suo carattere individuale per diventare un’esperienza collettiva. La performance, inserita nel contesto della mostra dei Gelitin/Gelatin, avvia un dialogo tanto estetico quanto concettuale. Anche qui, l’osceno – ciò che normalmente rimarrebbe nell’ombra – viene portato alla luce, liberato e reso protagonista, seguendo lo stesso principio che caratterizza le opere del collettivo austriaco.


BIO LU. PA LU. PA nasce a Cosenza nel 2017 dall’unione delle artiste Lulù Nuti e Pamela Pintus. Il duo attualmente vive e lavora a Roma. LU. PA esplora, attraverso il rapporto con l’«altro», insito nella natura del duo, le dinamiche, i linguaggi e gli strumenti del mondo contemporaneo, per analizzare i sistemi che regolano le relazioni odierne. Ecco perché i progetti di LU. PA nascono da azioni performative, rituali, durante i quali il pubblico diventa parte integrante del processo di costruzione di un’opera d’arte. Il lavoro di LU. PA è stato presentato all’interno di Istituzioni pubbliche come il Musée Zadkine di Parigi (2018); il Museo di Palazzo Doria Pamphilj di Valmontone (2019); la GAM Galleria d’Arte Moderna di Roma (2022) e Palazzo Farnese Ambasciata di Francia in Roma (2023); e anche all’interno di spazi indipendenti, progetti sperimentali e Summit Internazionali come Spazio Y a Roma (2018), Apulia Land Art Festival (2018), POSTTURISMO (2022); la Maker Faire European Edition sezione Arte (2019) e lo European Innovation for Sustainability Summit promosso da EIIS – European Institute of Innovation for Sustainability (2022). Nel 2022 LU. PA è uno dei borsisti selezionati del Master MAP_PA (Mattatoio, Roma) diretto da Ilaria Mancia, Cesare Pietroiusti e Cecilia Casorati. Nel 2023, per i primi cinque anni di attività dal suo debutto, LU. PA realizza con Giordano Boetti Editions un cofanetto in edizione limitata curato dalla Litografia Bulla di Roma. Si ringraziano la Galleria MASSIMODECARLO, Galerie Meyer*Kainer e Magonza. PUBLIC PROGRAM STAGIONE IV Il Public Program 2025 di FOROF, articolato in cinque episodi dal 24 gennaio al 3 luglio, trasforma lo spazio espositivo in un laboratorio aperto alla sperimentazione e all’interazione. Ogni performance, creata da artisti provenienti da discipline diverse e con sensibilità uniche, riattiva la mostra in corso, arricchendola di nuove letture e approfondimenti. L’intento è creare una connessione viva e dinamica tra l’arte, lo spazio e il pubblico, invitando ogni visitatore a diventare parte attiva dell’esperienza, esplorando nuove prospettive di riflessione e di partecipazione.

New Conversations-Vicenza Jazz 2025 dal 15 al 25 maggio

New Conversations-Vicenza Jazz 2025 dal 15 al 25 maggioRoma, 23 feb. (askanews) – Uno dei più attesi appuntamenti musicali internazionali in una delle più belle città d’arte in Italia, conosciuta in tutto il mondo per le meraviglie dell’architettura palladiana. Si svolgerà dal 15 al 25 maggio la XXIX edizione di New Conversations – Vicenza Jazz, con la direzione artistica di Riccardo Brazzale: 10 intensissime giornate di programmazione con concerti ed eventi speciali fra il Teatro Olimpico – il teatro coperto più antico al mondo, capolavoro e ultima opera progettata da Andrea Palladio, inserito dall’UNESCO tra i beni patrimonio mondiale dell’umanità – il Teatro Comunale, la Basilica Palladiana, Palazzo Chiericati (sede del Museo Civico), la Chiesa di Santa Corona e il Cimitero Maggiore, oltre a una serie di luoghi come cinema, librerie, caffè e negozi che ospiteranno le performance degli artisti più giovani. Un festival diffuso, dunque. Un’intera città in festa, in primavera inoltrata. Prodotto dal Comune di Vicenza in collaborazione con la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, il festival è realizzato in coproduzione con Trivellato Mercedes Benz, ha come sponsor Sonus faber e come sponsor tecnici Brutal Agency e Acqua Recoaro. Il visual di quest’anno, inoltre, nasce dalla collaborazione con Illustri Festival ed è firmato dall’artista e illustratore di fama internazionale Joey Guidone, i cui lavori sono spesso pubblicati da testate come il New York Times e Nature. New Conversations – Vicenza Jazz 2025 è anticipato da un grande prologo: il 18 febbraio al Teatro Comunale di Vicenza si esibirà in prima nazionale Stefano Bollani, data di apertura del suo tour nazionale in Piano Solo. L’apertura vera e propria del festival è invece affidata il 15 maggio a una della più importanti e prestigiose realtà della musica contemporanea mondiale, il celeberrimo Kronos Quartet che, in prima nazionale, si esibirà nell’incantevole scenario del Teatro Olimpico per l’unica data italiana del tour internazionale che dal 2023 celebra i 50 anni di attività. Di assoluto rilievo anche la serata di chiusura, il 24 maggio al Teatro Comunale, con il live in prima nazionale (e apertura del tour europeo) di First Meeting, formazione che riunisce una serie di musicisti di altissimo profilo: il pianista, percussionista e compositore cubano Gonzalo Rubalcaba, più volte premiato ai Grammy e osannato dalla critica mondiale, oltre ad essere stato definito nel 1985 nientemeno che da Dizzy Gillespie come “il miglior pianista che ho ascoltato negli ultimi 10 anni”; il sassofonista statunitense Chris Potter, fra i musicisti più influenti della sua generazione; il contrabbassista di San Francisco Larry Grenadier e il batterista texano Eric Garland. Una serata che verrà seguita dal suggestivo concerto alle prime luci dell’alba del 25 maggio della violoncellista e polistrumentista irlandese Naomi Berrill che incanterà il pubblico del festival al Parco di Villa Guiccioli a Monte Berico, da cui si può ammirare l’intera città. Fra produzioni originali, prime assolute o europee e nazionali, performance in sedi museali, progetti speciali e appuntamenti più piccoli diffusi nel tessuto urbano, anche quest’anno, il festival si muoverà secondo una linea consolidata che mette insieme tradizione e innovazione, grandi artisti e della scena internazionale e giovani musicisti emergenti, in un dialogo continuo fra la storia del jazz e i nuovi linguaggi. Un festival che per questa XXIX edizione ha scelto come titolo: Elogio dell’errore “II jazz, più di ogni altra musica è un linguaggio, un modo di comunicare fortemente basato sulla pratica dell’improvvisazione. In questo è una musica a suo modo imperfetta e in ciò molto simile alla quotidianità umana. Tuttavia, se anche la storia del jazz ha insegnato che l’improvvisazione è frutto di tecniche anche complesse e sofisticate, dietro l’angolo si cela sempre l’insidia dell’errore e, quasi una conseguenza, l’abilità dell’artista nel gestire l’errore, trasformandolo in occasione di creatività. Questo succederà a maggio, a Vicenza, dove musiciste e musicisti, di ogni estrazione culturale e provenienza geografica saranno invitati a cimentarsi nell’arte del trasformare l’errore in bellezza” afferma il direttore artistico Riccardo Brazzale. Il leggendario Al Di Meola, universalmente considerato come uno dei più importanti chitarristi degli ultimi cinquant’anni, a Vicenza Jazz in versione “acoustic trio”. Gli altrettanto leggendari Yellowjackets, una band che, con oltre 40 anni di carriera alle spalle, costellata da innumerevoli riconoscimenti, ha scritto la storia della fusion e del jazz elettroacustico. Quindi, la serata-evento realizzata in collaborazione con “Le settimane musicali al Teatro Olimpico di Vicenza”: il concerto in trio del pluripremiato pianista armeno Tigran Hamasyan in grado di trovare il perfetto equilibrio fra jazz e musiche della tradizione d’origine.  Intrisa di spiritualismo cosmico sarà invece la proposta di un altro trio, quello del pianista sudafricano Nduduzu Makhathini, che lega magnificamente trascendenza e cura per le proprie radici e la storia del suo popolo. Il trombettista americano Ralph Alessi, entusiasticamente celebrato da testate come il New York Times o il Guardian, al festival per la sua unica data in Italia in formazione trio, cui si aggiungono due esponenti di spicco della scena avant-gard, il chitarrista francese Marc Ducret e il batterista americano Jim Black. Un’intera serata dedicata al piano solo con l’esibizione del talentuosissimo Shai Maestro, seguita da quella del virtuoso Sullivan Fortner fresco di Grammy. Ma anche un’intera giornata di performance in sedi museali in occasione della Notte dei Musei. E poi ancora: l’estrema versatilità del chitarrista americano Marc Ribot – che nell’arco della sua carriera ha suonato con artisti del calibro di Tom Waits, Elvis Costello, Robert Plant, Caetano Veloso, Marianne Faithfull e Norah Jones, per citarne soltanto alcuni – a Vicenza Jazz in una doppia versione, in solo e poi insieme alla chitarrista di origini boliviane ma pienamente inserita nella scena di Brooklyn, Ava Mendoza, protagonista al festival anche per la sua partecipazione al grande progetto speciale di questa edizione: il concerto In The Name of Rosa Parks. A celebrare l’icona dei diritti civili, Rosa Louise Parks, a 20 anni dalla sua scomparsa e a 70 anni dal gesto che la rese famosa in tutto il mondo – il rifiuto di cedere il posto sul bus a un maschio bianco in un’America ancora segnata dalla segregazione razziale, dando di fatto il via alle lotte per i diritti civili degli afro-americani – saranno il bassista, polistrumentista, compositore e poeta americano William Parker con la formazione Circular Pyramid, che oltre alla Mendoza prevede un suo compagno di viaggio di lunga data, Hamid Drake, considerato uno dei più grandi batteristi jazz degli ultimi decenni. In questo orizzonte ideale si inserisce inoltre il rinnovo della collaborazione del festival con il Cinema Odeon che negli stessi giorni programmerà il film Soundtrack to a Coup d’Etat, pellicola attualmente in lizza per gli Oscar 2025, la cui storia è ambientata nel Congo di Patrice Lumumba, assassinato con la complicità della Cia: tutta la colonna sonora (ma anche la storia stessa) è intrisa di jazz e jazzisti, in primis il batterista Max Roach e sua moglie, la cantante Abbey Lincoln. Un vero e proprio focus dunque che ci ricorda che il jazz, storicamente, è il linguaggio prediletto dei musicisti impegnati in prima linea sul fronte dei diritti civili. C’è poi la nutrita pattuglia di musicisti italiani di altissimo profilo e di generazioni diverse. A partire dalla Lydian New Call guidata dallo stesso Riccardo Brazzale, un’evoluzione della storica Lydian Sound Orchestra che quest’anno presenta una line up di ultima generazione: Gaia Mattiuzzi, Manuel Caliumi, Giovanni Fochesato, Giulia Barba, Michele Tedesco, Glauco Benedetti, Marcello Abate, Nazareno Caputo, Salvatore Maiore, Federica Michisanti e Bernardo Guerra. Sempre sul fronte della scena nazionale, spiccano: un grande maestro come il pianista Franco D’Andrea in trio con il contrabbassista Gabriele Evangelista e il batterista Roberto Gatto;  i due ex enfant prodige, oggi artisti maturi e dal forte credito internazionale, il pianista Alessandro Lanzoni in quartetto con il sassofonista Francesco Cafiso; e, inoltre, il duo composto dalla cantautrice e attrice Flo e dal pianista Enrico Zanisi con il loro viaggio di contaminazione pura fra il jazz e le musiche e le storie del mondo, non solo mediterraneo. A tutto questo, che costituisce la densa e articolata programmazione di New Conversations – Vicenza Jazz 2025, si aggiungono una serie di altri appuntamenti speciali come la finale dell’Olimpico Jazz Contest – quest’anno dedicato ai batteristi, in ricordo di uno dei più grandi percussionisti di sempre, Roy Haynes, scomparso da pochi mesi – e le ormai immancabili e imperdibili esibizioni al Cimitero Maggiore che da anni contraddistinguono il festival. (Segue)

Danza, Recollecting of a Falling: 30 anni di Spellbound a Roma

Danza, Recollecting of a Falling: 30 anni di Spellbound a RomaRoma, 23 feb. (askanews) – Trent’anni di creazioni e produzioni che hanno girato ogni continente, fra importanti teatri, istituzioni culturali e festival di assoluto prestigio. Trent’anni di visioni sempre contraddistinte da uno sguardo e una linea d’azione internazionali. Trent’anni di eccellenza nel panorama coreografico mondiale. Trent’anni di Spellbound.


Dal 25 febbraio al 2 marzo al Teatro Vascello con Recollection of a Falling, Spellbound Contemporary Ballet – realtà di punta della danza contemporanea italiana sostenuta dal Ministero fin dal 2000 e guidata dai due fondatori, la direttrice generale Valentina Marini e il coreografo residente e direttore artistico Mauro Astolfi – celebra finalmente “i suoi primi 30 anni” nella Roma che l’ha vista nascere e svilupparsi fino ad essere apprezzata in tutto il mondo per la qualità tecnica, l’originalità espressiva e un incessante impegno produttivo. E fino ad essere riconosciuta, nel 2022, come Centro di Produzione Nazionale della Danza con il nome di Orbita | Spellbound, l’unico presente nella Capitale e uno degli 8 attivi in tutta Italia, attraverso il quale realizza da 3 anni la sola stagione organica dedicata alla danza a Roma. Produzioni originali, coproduzioni internazionali, progetti speciali affidati a grandi autori di fama ma anche ai suoi artisti associati, incursioni nel mondo televisivo e la presenza costante nei grandi templi della danza contemporanea, dalla Biennale Danza di Venezia a Dance New Air di Tokyo, da Madrid en Danza a Dance Inversion Festival del Bolshoji di Mosca, per citarne soltanto alcuni.


Per rendere omaggio a questa storia e ripercorrere idealmente i grandi successi ottenuti, si esprime così Astolfi: “Viviamo in un pianeta pieno di ricordi. Abbiamo impiegato circa trent’anni per imparare come assemblare i nostri e non diventarne schiavi. Il ricordo della prima caduta, quell’attimo prima e, soprattutto, quell’attimo dopo che ci ha fatto capire che è stato un bene spingerci verso esperienze più profonde. Questo è il nostro punto di partenza, nato dall’idea e dal tentativo di parlare dell’interconnessione di tutto quello che abbiamo attraversato. Trent’anni per capire che non saremo mai delle isole indipendenti ma parte di un tutto. Probabilmente avremo ricordi più ricchi di cui nutrirci, forse sempre più disordinati; ma pur sempre qualcosa che mettiamo dentro e poi tiriamo fuori da noi stessi. Recollection of a falling è il nostro sistema di dati accessibili e infinitamente espandibili. Come esseri umani abbiamo fornito prove sufficienti delle nostre capacità di distruggere tutto: il ricordo di una caduta, piccola o pericolosamente grande, può essere il modo per riconnetterci al mondo naturale, saltarci dentro e ricostruirlo ogni giorno. Per 6 serate consecutive, il pubblico romano (e non solo) assisterà a un programma articolato in due creazioni coreografiche, che guardano al futuro e alla Storia, ai giovani e alla condizione femminile: Forma Mentis di Jacopo Godani e Daughters and Angels dello stesso Mauro Astolfi.


Forma Mentis, nuova creazione di un maestro della danza contemporanea osannato nei palchi di tutto il mondo – in passato solista del Ballet Frankfurt di William Forsythe e poi, dal 2015 al 2023, Direttore Artistico e coreografo della Dresden Frankfurt Dance Company – è un atto di fiducia nel futuro, un lavoro affidato a giovani straordinari danzatori che partecipano alla creazione di un manifesto artistico per le nuove generazioni. Attraverso il metodo della “danza intelligente”, Godani in Forma Mentis ricerca un equilibrio tra la presentazione di un formato d’arte contemporanea definito da un terreno etico e la creazione di un dispositivo che possa fungere da sostegno per giovani artisti, per trasformare la loro creatività in idee concrete e progettualità. Ogni passo, ogni movimento, è un’opportunità per esprimere idee e visioni, creando un dialogo dinamico con se stessi, il pubblico e le generazioni future. Non si tratta semplicemente di una performance ma di un impegno a creare un impatto duraturo, un invito a esplorare, a sognare e a creare. Se Godani guarda dunque al futuro, nel programma di Recollection of a Falling il compito di rileggere il passato, in questo caso la Storia, è di Mauro Astolfi. Daughters and Angels è un lavoro ispirato dalla lettura di Knowledge and Powers di Isabel Pérez Molina, un testo di riferimento per tutto il settore degli Women’s Studies. Il testo incrocia un interesse di Astolfi, coltivato fin da adolescente, verso l’immaginario legato alle “streghe”, che va oltre la spettacolarità della cinematografia e alla patina della magia ma che affonda di più nei costrutti culturali, negli stereotipi di genere e di linguaggio, negli gli abusi di potere radicati ancora oggi. Secondo l’autrice del testo di riferimento, le donne in ambito medico furono le prime nella storia occidentale a conoscere e a praticare soluzioni terapeutiche di diverso tipo. Durante il Medioevo furono guaritrici, anatomiste e farmacologhe, intenditrici di piante medicinali e conoscitrici dei segreti della medicina empirica tramandata da generazione in generazione. Riconosciute dalla comunità come “donne sapienti”, ma “chafarderas” (pettegole), prima che “streghe” dalle istituzioni, destabilizzavano un certo sistema organizzato e soprasseduto dagli uomini, sfidando i limiti imposti dai modelli dominanti di genere, al punto da divenire un problema per l’élite maschile feudale e patriarcale. Durante il Rinascimento la tensione misogina si consolida, insieme alle dinamiche di esclusione per le donne in ogni campo. È in quel momento che la lotta per il controllo maschile della conoscenza e della scienza si inasprisce e comincia la caccia alle streghe.


In Daughters and Angels Mauro Astolfi rielabora così storia, sensazioni e percezioni personali, per mettere in evidenza l’automatismo folle che porta a trasformare in violenza, negazione e annichilimento tutto ciò che non si conosce. In scena, una grande seta nera rappresenta il confine immaginario di un luogo dove riunirsi di notte, per nascondersi e decidere come sopravvivere all’ignoranza legittimata. Il nero come blocco, negazione, opposizione, protesta al potere, al controllo, al mistero. Ma anche luogo di sicurezza, riservatezza e misteriosa inaccessibilità.

Sci, Paris terzo nel superG di Crans Montana

Sci, Paris terzo nel superG di Crans MontanaRoma, 23 feb. (askanews) – Dominik Paris torna sul podio con un bel terzo posto in 1’21″92 nel superG di Coppa del mondo di Crans Montana. Per l’azzurro si tratta del 48esimo podio in carriera. La vittoria é andata al padrone di casa, il campione svizzero Marco Odermatt, sceso in 1’21″53. Per lui é il successo n.45 in carriera e l’ottavo di questa stagione che gli sta assicurando a 28 anni la sua quarta coppa del mondo consecutiva. Alle sue spalle, il suo connazionale Alexis Monney in 1’21″81, per una doppietta svizzera. Non tripletta, grazie a Dominik Paris.

”Notte tranquilla” per il Papa al Gemelli. Nel testo dell’Angelus: pregate per me

”Notte tranquilla” per il Papa al Gemelli. Nel testo dell’Angelus: pregate per meCittà del Vaticano, 23 feb. (askanews) – “Proseguo fiducioso il ricovero al Policlinico Gemelli, portando avanti le cure necessarie; e anche il riposo fa parte della terapia!”. Così Papa Francesco nel testo preparato per l’Angelus di questa VII Domenica del Tempo Ordinario. Francesco ha, quindi, voluto ringraziare “di cuore i medici e gli operatori sanitari di questo Ospedale – ha scritto – per l’attenzione che mi stanno dimostrando e per la dedizione con cui svolgono il loro servizio tra le persone malate”.


Proseguono le terapie mediche al Policlinico Gemelli di Roma dove Papa Francesco è ricoverato da dieci giorni. Fonti vaticane fanno sapere che la notte è trascorsa tranquilla e anche stamane il Pontefice viene aiutato con l’uso di ossigeno ad alti flussi dopo la crisi respiratoria di ieri. Proseguono anche gli accertamenti clinici e diagnostici i cui risultati si conosceranno nella tarda giornata di oggi. “Si compie domani il terzo anniversario della guerra su larga scala contro l’Ucraina: una ricorrenza dolorosa e vergognosa per l’intera umanità!”. Così Papa Francesco nel testo preparato per l’Angelus che, come domenica scorsa, è stato consegnato per la lettura dopo il ricovero al Gemelli e diffuso dalla Sala Stampa della Santa Sede. “Mentre rinnovo la mia vicinanza al martoriato popolo ucraino, vi invito – aggiunge Francesco – a ricordare le vittime di tutti i conflitti armati e a pregare per il dono della pace in Palestina, in Israele e in tutto il Medio Oriente, in Myanmar, nel Kivu e in Sudan”. “In questi giorni mi sono giunti tanti messaggi di affetto e mi hanno particolarmente colpito le lettere e i disegni dei bambini. Grazie per questa vicinanza e per le preghiere di conforto che ho ricevuto da tutto il mondo! Affido tutti all’intercessione di Maria e vi chiedo di pregare per me”.

Papa: proseguo fiducioso il ricovero al Policlinico Gemelli

Papa: proseguo fiducioso il ricovero al Policlinico GemelliCittà del Vaticano, 23 feb. (askanews) – “Proseguo fiducioso il ricovero al Policlinico Gemelli, portando avanti le cure necessarie; e anche il riposo fa parte della terapia!”. Così Papa Francesco nel testo preparato per l’Angelus di questa VII Domenica del Tempo Ordinario.


Francesco ha, quindi, voluto ringraziare “di cuore i medici e gli operatori sanitari di questo Ospedale – ha scritto – per l’attenzione che mi stanno dimostrando e per la dedizione con cui svolgono il loro servizio tra le persone malate”.

Risultati e classifica serie A, Inter in testa

Risultati e classifica serie A, Inter in testaRoma, 23 feb. (askanews) – Questi i risultati e a classifica di serie A dopo Inter-Genoa 1-0


26^ GIORNATA Lecce-Udinese 0-1,Parma-Bologna 2-0, Venezia-Lazio 0-0, Torino-Milan 2-1, Inter-Genoa 1-0, domenica 23 febbraio ore 12.30 Como-Napoli, ore 15 Verona-Fiorentina, ore 18 Empoli-Atalanta, ore 20.45 Cagliari-Juventus, lunedì 24 febbraio ore 20.45 Roma-Monza Classifica: Inter 57, Napoli 56, Atalanta 51, Lazio 47, Juventus 46, Fiorentina 42, Bologna*, Milan* 41, Roma 37, Udinese 36, Torino 31, Genoa 30, Cagliari, Como, Lecce 25, Verona, Parma 23, Empoli 21, Venezia 17, Monza 14. * una partita in meno (Bologna-Milan 26 o 27 febbraio)


27ª GIORNATA Venerdì 28 febbraio ore 20.45 Fiorentina-Lecce, sabato 1° marzo ore 15 Atalanta-Venezia ore 18 Napoli-Inter, ore 20.45 Udinese-Parma, domenica 2 marzo ore 12.30 Monza-Torino, ore 15 Bologna-Cagliari, Genoa-Empoli, ore 18 Roma-Como, ore 20.45 Milan-Lazio, lunedì 3 marzo ore 20.45 Juventus-Verona

Meloni: c’è chi spera che Trump si allontani da Ue, non succederà

Meloni: c’è chi spera che Trump si allontani da Ue, non succederàRoma, 22 feb. (askanews) – “I nostri avversari sperano che il presidente Trump si allontani da noi. Ma conoscendolo come un leader forte ed efficace, scommetto che coloro che sperano nelle divisioni verranno smentiti”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo in collegamento alla Cpac di Washington.


“So che alcuni di voi potrebbero vedere l’Europa come distante o addirittura perduta – ha aggiunto – dico che non lo è. Sì, sono stati commessi degli errori. Le priorità sono state mal riposte, soprattutto a causa delle classi dirigenti e dei media mainstream che hanno importato e replicato nel vecchio continente”. Quanto all’Italia, Meloni ha sottolineato il “legame profondo e indissolubile con gli Stati Uniti. Legame forgiato dalla storia e da valori condivisi, incarnato anche dai tantissimi americani di origine italiana, che da generazioni contribuiscono alla prosperità dell’America. A loro dico grazie, per essere eccezionali ambasciatori della passione, della creatività e del genio italiani”.