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Fmi, finiti incontri Marrakech senza accordo su finanziamenti

Fmi, finiti incontri Marrakech senza accordo su finanziamentiMarrakech, 15 ott. (askanews) -Nulla di fatto al vertice di Marrakech, in Marocco, sulle maggiori sfide relative al Fondo Monetario Internazionale per quanto riguarda il cambiamento degli equilibri azionari, che potrebbe riflettere meglio le mutate gerarchie economiche, e sulla capacità di prestito da aumentare. I ministri e i governatori delle banche centrali dei paesi membri del Fondo monetario internazionale non sono infatti riusciti a trovare un accordo su un piano sostenuto dagli Stati Uniti per aumentare i finanziamenti dell’istituzione senza dare più azioni alla Cina e ad altri grandi mercati emergenti, ma hanno promesso un “aumento significativo” delle risorse di prestito entro la fine dell’anno, come ha annunciato la presidente dell’International Monerary and Financial Committee, l’organo più rappresentativo Fmi, il ministro dell’Economia spagnolo Nadia Calvino.

Nella sua dichiarazione Calvino ha chiesto nuove quote di contributo che “manterrebbero almeno l’attuale dotazione di risorse del Fondo” mentre stanno scadendo accordi di prestito bilaterali per un valore complessivo di 185 miliardi di dollari. Le quote, apportate dai paesi membri in proporzione alla loro partecipazione azionaria, rappresentano solo circa il 40% dei circa mille miliardi di dollari del FMI in termini di prestiti, e il Fondo afferma che una percentuale maggiore di quote fornirebbe maggiore certezza sui prestiti man mano che gli shock economici aumentano.

In questo contesto il piano del Tesoro Usa caldeggiato dal segretario Janet Yellen prevede che i paesi contribuiscano con nuovi fondi di quota in proporzione alle loro attuali partecipazioni – invariate dal 2010 – e aveva ottenuto il sostegno dei paesi del G7, dell’India e di una serie di altri mercati emergenti. Di diverso avviso la Cina, la cui economia è ora tre volte più grande di quella del 2010, e che ha continuato a sollecitare una riforma che preveda per Pechino una maggiore quota di azioni del FMI. Il governatore della Banca popolare cinese Pan Gongsheng ha dichiarato in una dichiarazione alla riunione dell’IMFC che Pechino vuole sia un aumento delle quote che un riallineamento delle azioni “per riflettere il peso relativo dei membri nell’economia globale e rafforzare la voce e la rappresentanza dei mercati emergenti e in via di sviluppo”.

I membri dell’IMFC hanno concordato di aggiungere un terzo presidente del comitato esecutivo dell’FMI per rappresentare i paesi africani, un elemento chiave per il “piano di quote equiproporzionali” degli Stati Uniti. Pan ha affermato che la Cina ha sostenuto questa mossa, ma si tratta di una questione separata dalla formula di partecipazione azionaria. Un funzionario del Tesoro americano ha detto ai giornalisti che, nonostante l’assenza di un accordo definitivo, ci sono stati buoni progressi sulla questione delle quote, con i paesi che parlano delle loro posizioni e un accordo “sempre più probabile” entro ottobre.

Una posizione, quella Usa, sostanzialmente condivisa dalla delegazione italiana guidata dal ministro Giancarlo Giorgetti: “Con sfide così formidabili in vista in un contesto di elevata incertezza – ha affermato nel suo intervento consegnato al Imfc – il ruolo chiave del Fondo è ancora più importante il centro della rete di sicurezza finanziaria globale (GFSN) dovrebbe essere pienamente preservato. “Questo richiede – ha aggiunto Giorgetti – che il Fondo continui ad essere dotato di una solida dotazione finanziaria. Ci sforziamo almeno di mantenere le risorse complessive del Fondo, aumentando al tempo stesso la quantità di quote per dotare il Fondo con una quota maggiore di risorse più stabili e immediatamente utilizzabili. Raggiungere questo obiettivo costituirà un risultato fondamentale della 16a revisione generale delle quote, verso la quale manteniamo il nostro impegno di concluderla entro dicembre 2023”. Ma a dividere i Paesi c’è anche il crescente conflitto tra Israele e Gaza. Il direttore del Fmi Kristalina Georgieva e Georgieva nella conferenza stampa finale tenuta insieme a Calvino ha dato conto delle possibili incognite per il futuro legate al conflitto. “Posso dire che lo shock che le persone hanno provato è emerso dai nostri incontri”, ha detto Georgieva, sottolineando che questi sentimenti si sono spostati dagli attacchi contro “civili innocenti” in Israele alla “necessità di trovare ora modi per prevenire la perdita di vite civili a Gaza. Quello che vediamo, ovviamente, è il riconoscimento che questa è un’altra fonte di incertezza”. Anche il Development Committee, l’organo di governo della Banca Mondiale non è stato in grado di emettere un comunicato congiunto, sebbene abbia notato in una dichiarazione del suo presidente che la “la maggior parte dei membri” ha sostenuto il linguaggio dei leader del G20 sulla guerra in Ucraina.

”Codice Carla”, il docufilm omaggio a Carla Fracci evento al cinema

”Codice Carla”, il docufilm omaggio a Carla Fracci evento al cinemaRoma, 15 ott. (askanews) – Su Carla Fracci sembra sia già stato raccontato tutto. Tuttavia, c’è ancora qualcosa da dire su questa ballerina eccezionale. Cosa si nasconde dietro tutte le interviste e gli aneddoti continuamente ripetuti? In che modo è diventata l’étoile che il mondo celebra ancora oggi? E come la sua esperienza può essere utile a tutti coloro che sognano di diventare artista? È da qui che prende vita “Codice Carla”, il film documentario scritto e diretto da Daniele Luchetti e prodotto da Anele e Luce Cinecittà con Rai Cinema che arriverà al cinema solo il 13, 14 e 15 novembre (elenco sale a breve su nexodigital.it e prevendite aperte dal 18 ottobre) per omaggiare la grande artista.

Intrecciando rare interviste e immagini di repertorio alle testimonianze d’eccezione di Roberto Bolle, Jeremy Irons, Marina Abramovic, Carolyn Carlson, Eleonora Abbagnato, Alessandra Ferri, Enrico Rava, Chiara Bersani, Beppe e Francesco Menegatti, Luisa Graziadei, Vittoria Regina, Gaia Straccamore, Hanna Poikonen, il film mostra come Carla Fracci (1936-2021) fosse molto più di una ballerina famosa. Era un’insegnante, un’attrice, un’interprete, una donna modesta e laboriosa. Ma cosa l’ha resa un’icona? Qual era il suo codice e qual è il codice di quegli artisti e performer che, col corpo, il movimento e la musica, si confrontano ogni giorno? Per rispondere a queste domande, Daniele Luchetti si concentra sulla vita dell’artista anziché sulla sua biografia cronologica, con l’obiettivo di ispirare i giovani attraverso un’analisi di quella straordinaria esperienza. Ad accompagnarci in questo percorso di danza e parole, le musiche degli Atoms For Peace edite da Thom Yorke e Sam Petts-Davies, con Thom Yorke a ricoprire anche il ruolo di Music Supervisor del film.

”Invisible City”, la mostra fotografica di Gaido in Versilia

”Invisible City”, la mostra fotografica di Gaido in VersiliaRoma, 15 ott. (askanews) – In occasione della seconda edizione di Pietrasanta Design Week-end, il Complesso Monumentale Chiostro di Sant’Agostino della cittadina versiliese ospita dal 19 ottobre al 10 dicembre 2023 la mostra di Veronica Gaido INVISIBLE CITY a cura di Maria Vittoria Baravelli.

L’esposizione è una serie fotografica, nata nel 2015 e ancora in fieri, per cui l’artista si è ispirata al celebre romanzo omonimo di Italo Calvino. La mostra, dopo essere stata ospitata al Consolato generale d’Italia a New York da maggio a settembre 2023, approda in Italia e sarà uno degli eventi di punta di Pietrasanta Design Week-end. Da New York a Pechino, da Miami a Tokyo, gli edifici di queste grandi metropoli si trasformano passando attraverso l’occhio di Veronica Gaido e diventano sostanza viva, pura luce. L’artista fa diventare la materia dura delle architetture monumentali fluida, flessibile, sinuosa; tratta i grattacieli come fossero canne di bambù mosse dal vento, percorse dalla luce, dal tempo e dalle sue emozioni, in una visione che guarda alla pittura futurista del primo Novecento, ma che diventa futuristica.

Un vero e proprio passaggio di materia dove il solido diventa fluido e vibrante, creando delle immagini che attraggono e respingono allo stesso tempo e che, trasportando la mente nella sfera del sublime, fanno correre l’immaginazione e danno vita a spazi e mondi altri. In questo modo, Veronica Gaido non è solo una fotografa, ma una pittrice della realtà, un’artista che dipinge con la luce per farci vedere il mondo con una nuova prospettiva, ricordandoci che la bellezza è ovunque, se siamo disposti a osservare con attenzione e sensibilità. Le sue immagini sono più di semplici scatti: sono pennellate di colore, luce ed emozione. Ogni foto racconta una storia, cattura un momento, e ci invita a vedere il mondo con occhi diversi.

L’artista spesso parte da una fonte letteraria per dare vita ai suoi lavori, come in questo caso in cui è stata ispirata da Italo Calvino, di cui ricorrono proprio i cento anni dalla nascita, e da quel Marco Polo delle Città invisibili che descrive città immaginifiche, fantastiche, ma dalle possibilità illimitate, come quelle di Veronica Gaido. Veronica Gaido, utilizzando la lunga esposizione e componendo e scomponendo i soggetti che ritrae, siano essi corpi o architetture, come in questo caso, ci restituisce una sua personale interpretazione delle realtà e delle emozioni che quel preciso pezzo di mondo ha suscitato in lei.

“D’una città non godi le sette o settantasette meraviglie, ma la risposta che dà ad una tua domanda”, questa citazione di Italo Calvino sembra incarnare il sentimento che emerge dal lavoro fotografico di Veronica Gaido intitolato “INVISIBLE CITY”, in omaggio al celebre romanzo dello scrittore”, scrive Maria Vittoria Baravelli curatrice della mostra. “Una indagine attraverso le sue fotografie liquide delle città del mondo, dall’America al Giappone, dalla Cina all’Europa, per giungere oggi, in occasione della sua mostra, in Versilia, territorio in cui è nata”. L’esposizione racconta di come le architetture, totem della nostra contemporaneità esprimano le vite di chi i luoghi li vive, dimostrando quanto la sua fotografia sia più vicina all’arte che al reportage. Corpi vicini, lontani, sfumati, accennati o a malapena visibili. Nelle immagini di Veronica, sembra che esploriamo la superficie delle cose, cercando di unire i pezzi e di delineare tutte le vite che non sono le nostre, o che forse avremmo potuto vivere se fossimo dall’altra parte del mondo”.

Calcio, Italia-Malta 4-0, doppietta di Berardi

Calcio, Italia-Malta 4-0, doppietta di BerardiRoma, 14 ott. (askanews) – Da Milano a Bari, dal successo (2-1) al ‘Meazza’ con l’Ucraina al 4-0 rifilato a Malta in un ‘San Nicola’ in festa e colorato d’azzurro da oltre 56.000 tifosi. La seconda vittoria consecutiva, la terza nel girone e la decima in dieci partite con Malta, consente all’Italia di fare un altro passo in avanti sulla strada che porta a EURO 2024: gli Azzurri sono secondi in classifica a quota 10 punti in compagnia dell’Ucraina, che nel pomeriggio ha battuto 2-0 la Nord Macedonia, ma con una gara in più da giocare. Martedì a Wembley la sfida alla capolista Inghilterra, ma è probabile che la qualificazione si deciderà nello scontro diretto con gli ucraini in programma il prossimo 20 novembre a Leverkusen.

A sbloccare il match con Malta è la prima rete in Nazionale di Jack Bonaventura (Foto Figc.it), che festeggia al meglio il suo ritorno in azzurro confermando di attraversare uno splendido momento di forma. Poi l’Italia allunga grazie alla doppietta di Berardi fino alla rete sui titoli di coda di Frattesi, che conferma il suo feeling con il gol dopo la doppietta realizzata con l’Ucraina. Una bella serata dopo una settimana difficile. LA PARTITA. Spalletti è costretto a fare i conti con diverse assenze, soprattutto in avanti. Ai forfait di Immobile e Retegui, si sono infatti aggiunte in settimana le defezioni di tre esterni offensivi: Chiesa, Zaniolo e Zaccagni. Il Ct lancia quindi un tridente inedito con Raspadori, Berardi e Kean, mentre a centrocampo c’è il ritorno dopo tre anni di Bonaventura. L’altra mezzala è Barella, in regia dopo l’ottima prova con l’Ucraina è confermato Locatelli. Davanti a Donnarumma spazio a Gianluca Mancini e agli interisti Bastoni, Darmian e Dimarco.

L’Italia sa quanto sia importante sbloccare subito il risultato e parte forte. Dopo una conclusione di poco a lato di Locatelli, è Mancini a sfiorare il vantaggio al 5′, ma la sua incornata di testa sull’angolo battuto da Raspadori colpisce la parte alta della traversa. A regalare agli Azzurri l’1-0 è una magia di Jack Bonaventura, che pesca il sette con un destro a giro dal vertice dell’area. E’ il primo gol in Nazionale in 16 presenze per il centrocampista della Fiorentina, al suo quinto centro stagionale. Il ritmo non è altissimo, Malta è tutta raccolta nella propria metà campo e gli spazi sono pochi. Il pertugio giusto lo trova Domenico Berardi, che al 46′ raddoppia con un sinistro a giro che bacia il palo e termina la sua corsa in rete. Un altro gol di pregevole fattura in un primo tempo per il resto poco spettacolare. Nonostante il doppio svantaggio Malta continua a difendersi, senza scoprirsi per non lasciare possibili ripartenze agli Azzurri. Spalletti decide di spostare Kean al centro del tridente con Raspadori a sinistra: una mossa che dà i suoi frutti. L’attaccante del Napoli prima soffia il pallone al portiere maltese Bonello ma non riesce ad andare alla conclusione, poi crossa trovando sul secondo palo l’accorrente Berardi, che di destro realizza la sua prima doppietta in Nazionale e subito dopo tra gli applausi lascia il campo, sostituito da Orsolini. Esce anche Barella, al suo posto il compagno di club Frattesi. Nell’ultimo quarto d’ora c’è spazio per Scamacca e per l’esordio di Udogie. E nel recupero c’è anche la firma di Frattesi, al terzo gol consecutivo in azzurro dopo la doppietta di Milano con l’Ucraina.

Martedì a Wembley, nello stadio dove due anni e mezzo fa si è laureata campione d’Europa, l’Italia andrà a far visita all’Inghilterra. In palio altri tre punti preziosi, ma la sensazione è che la corsa a EURO 2024 si deciderà in volata nelle ultime due gare di novembre.

Karen Russell vince il premio letterario Lattes Grinzane

Karen Russell vince il premio letterario Lattes GrinzaneMilano, 14 ott. (askanews) – Con il suo romanzo “I donatori di sonno” (Edizioni Sur, traduzione di Martina Testa), la statunitense Karen Russell è la vincitrice della XIII edizione del Premio Lattes Grinzane, il riconoscimento internazionale intitolato a Mario Lattes e promosso dalla Fondazione Bottari Lattes, che anche quest’anno ha visto concorrere insieme i migliori libri di narrativa italiana e straniera pubblicati nell’ultimo anno. La cerimonia di premiazione, condotta da Alessandro Mari, si è svolta sabato 14 ottobre 2023 al Teatro Sociale Busca di Alba (CN). A determinare la vittoria di Russell sono stati i voti di 400 studentesse e studenti di 25 giurie scolastiche delle scuole superiori in tutta Italia, più una di Parigi.

Si legge come motivazione della Giuria Tecnica del Premio, che aveva selezionato “I donatori di sonno” tra i finalisti: “La qualità di certe storie del terrore si può misurare con la quantità di sonno che sottrae, per l’eccitazione che non fa chiudere occhio. Poi si cede, altrimenti il corpo collassa. Come ne I” donatori di sonno”, dove Karen Russell trasforma l’insonnia stessa in un incubo di massa: la misteriosa epidemia che impedisce di dormire fiacca la mente e il corpo fino alla morte. È l’apocalisse, bianca. Ci sono alcuni donatori, che con il loro sonno idratano le menti dei malati, ma rischiano di infettarli con gli incubi. Il genere umano rischia l’estinzione. L’unica speranza sono i bambini, il sonno purissimo. A scoprirlo è la voce narrante del romanzo, che ha perso la sorella, tra le prime vittime della pandemia: la sua storia è una ferita pulsante, perché la usa per convince i più riluttanti a donare, come il padre di una bambina prodigiosa. Così la distopia diventa riflessione sul senso del dono, il sacrificio per la salvezza, il potere delle storie. E il romanzo, uscito negli Usa nel 2014, non si riduce a profezia del Covid, ma re-invenzione del mito di Morfeo-Hypnos. Con uno stile essenziale, tra guizzi psicologici e colpi d’ala dell’immaginazione, Russell ci ricorda che certi traumi non si superano, ma possono venire trasformati in storie che danno senso al dolore e alla paura di tutti. E la letteratura è far proprio, incubare, ciò che è stato sognato da altri”. Domani Karen Russell terrà una masterclass alla Scuola Holden di Torino, con la quale da quest’anno il Premio Lattes Grinzane ha avviato una nuova collaborazione preceduta da una lezione introduttiva a cura di Loredana Lipperini. Al centro, il tema della letteratura di genere secondo l’autrice, con un approfondimento sul suo metodo di lavoro. Informazioni sul sito scuolaholden.it Jonathan Safran Foer, pubblicato in Italia da Guanda, è il vincitore del Premio Speciale Lattes Grinzane, attribuito ogni anno a un’autrice o a un autore internazionale di fama riconosciuta a livello mondiale che nel corso del tempo abbia raccolto un condiviso apprezzamento di critica e di pubblico. Durante la cerimonia, secondo la tradizione, lo scrittore ha tenuto una lectio magistralis dal titolo “Cuori di macchina”, tradotta in italiano da Irene Abigail Piccinini, incentrata sul rapporto tra il valore del tempo e la società tecnologica in cui viviamo: “Cambierà tutto, è ciò di cui si vanta qualunque novità tecnologica di rilievo. Ma questo cambiamento ha una direzione, e come facciamo a sapere per certo che si tratti di una direzione positiva? È un progresso?”.

M.O.,Tajani: non ci sono allarmi particolari ma prevenire attentati

M.O.,Tajani: non ci sono allarmi particolari ma prevenire attentatiMonza, 14 ott. (askanews) – “Non ci sono allarmi particolari ma in questo momento dobbiamo garantire la sicurezza del Paese. Dobbiamo proteggere tutti i luoghi di culto e non, dove si incontrano i nostri concittadini di origine ebraica. Bisogna prevenire possibili attentati ed episodi come quello di Milano dove poco fa un uomo, per fortuna disarmato, è stato fermato mentre urlaba Allah akbar”. Lo ha detto il vice premier e ministor degli Esteri Antonio Tajani, parlando alla convention azzurra di Monza.

Election day Italia Viva, Renzi diventa presidente con voto on line

Election day Italia Viva, Renzi diventa presidente con voto on lineRoma, 14 ott. (askanews) – Election day sul web domani per Italia Viva, chiamata al voto on line sui social Iv per eleggere Matteo Renzi presidente nazionale al posto di Ettore Rosato, in una sorta di primo congresso nazionale virtuale che battezza l’elezione diretta del leader. In parallelo al nuovo presidente nazionale saranno eletti direttamente dagli iscritti a Italia Viva i primi presidenti regionali e provinciali del partito. I risultati del voto on line saranno comunicati lunedì.

“In merito al congresso di Italia Viva che si svolgerà domani, Matteo Renzi voterà online poiché si è preregistrato. Lunedì mattina comunicheremo sul sito i risultati di tutte le elezioni provinciali, regionali, nazionale”, ha informato con una nota Italia Viva.

Domani il congresso ‘virtuale’ di Italia Viva per Renzi presidente

Domani il congresso ‘virtuale’ di Italia Viva per Renzi presidenteRoma, 14 ott. (askanews) – Election day sul web domani per Italia Viva, chiamata al voto on line sui social Iv per eleggere Matteo Renzi presidente nazionale al posto di Ettore Rosato, in una sorta di primo congresso nazionale virtuale che battezza l’elezione diretta del leader. In parallelo al nuovo presidente nazionale saranno eletti direttamente dagli iscritti a Italia Viva i primi presidenti regionali e provinciali del partito. I risultati del voto on line saranno comunicati lunedì.

“In merito al congresso di Italia Viva che si svolgerà domani, Matteo Renzi voterà online poiché si è preregistrato. Lunedì mattina comunicheremo sul sito i risultati di tutte le elezioni provinciali, regionali, nazionale”, ha informato con una nota Italia Viva.

Pd,Schlein a Conte: no a polemiche sterili,pace non è parola divisiva

Pd,Schlein a Conte: no a polemiche sterili,pace non è parola divisivaRoma, 14 ott. (askanews) – “Capisco che in vista ci sono le elezioni europee ma da parte del Pd noi non perderemo un minuto in polemiche sterili”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein sulla critica del presidente M5s Giuseppe Conte ai dem, convinto che al Nazareno “non abbiano ancora tolto l’elmetto”

“A meno che non sia tradita nella sua stessa essenza -ha affermato più in generale Schlein, intervenuta al panel ‘le parole della politica, verso quale centrosinistra’ – io non credo che la parola pace possa essere divisiva” e “penso che una grande forza progressista non possa che avere una tensione naturale verso la fine di ogni guerra”.

Fmi,Giorgetti: preservare sostenibilità conti sostenendo vulnerabili

Fmi,Giorgetti: preservare sostenibilità conti sostenendo vulnerabiliMarrakech, 14 ott. (askanews) – Conservare la sostenibilità dei conti pubblici senza aumentare le pressioni inflazionistiche e sostenendo i cittadini più vulnerabili. E’ uno dei messaggi contenuti nel discorso scritto consegnato dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti al Fmi, e appena pubblicato, nella riunione dell’International Monetary and Financial Committee (Imfc), l’organo più rappresentativo del Fondo Monetario Internazionale, svoltosi oggi a Marrakech in Marocco.

Nel discorso Giorgetti, che rappresenta anche i paesi della constiuency dell’Italia (Albania, Grecia, Malta, Portogallo e San Marino) rileva che “le politiche fiscali continueranno a essere agili: preservando la sostenibilità fiscale e senza aumentare le pressioni inflazionistiche continuare a fornire sostegno mirato ai più vulnerabili. Una strategia di ritiro graduale di queste misure è ora appropriata, ma dobbiamo riconoscere che non hanno contribuito a spirali inflazionistiche. In effetti, la crescita è un elemento chiave per contribuire a preservare la coesione sociale e, allo stesso tempo, la sostenibilità delle finanze pubbliche”. “I paesi nel nostro gruppo di rappresentanza – afferma ancora il ministro dell’Economia – sono destinati a crescere nel 2023, nonostante lo slancio del primo trimestre dell’anno si stia attenuando. L’inflazione sta diminuendo ma si prevede che resterà elevata più di quanto previsto sei mesi fa. I consumi privati continuano ad essere sostenuti dai livelli elevati dell’occupazione e dal risparmio accumulato, seppur in calo, da parte di famiglie e imprese”. E in questo frangente dunque “politiche di sostegno, ben mirate ai più vulnerabili, restano giustificate per mitigare l’impatto dell’aumento dei prezzi e dei tassi di interesse sul costo della vita. I salari – specifica Giorgetti – stanno ora crescendo in termini reali in alcuni dei nostri paesi, ma non vediamo ancora grandi rischi di una spirale salari-prezzi nel medio termine mentre le aspettative di inflazione restano ben ancorate”.