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Ciak per “MalAmore”, primo lungometraggio di Francesca Schirru

Ciak per “MalAmore”, primo lungometraggio di Francesca SchirruRoma, 10 ott. (askanews) – Sono iniziate le riprese di “MalAmore”, primo lungometraggio diretto da Francesca Schirru, che ha scritto la sceneggiatura con Cesare Fragnelli. Si svolgeranno tra Roma, Brindisi e alcune località dell’Alto Salento: Francavilla, Torre Santa Sabina, Carovigno, Ostuni e termineranno il 18 novembre.

Dopo aver esordito con il film breve “Di Notte Sul Mare” (disponibile su RaiPlay), selezionato al Bif&st e apprezzato da critica e pubblico, Francesca Schirru torna dietro la macchina da presa per un viaggio in un mondo complesso in cui le emozioni più profonde e pure convivono con la violenza e le logiche di potere. Il film racconta una storia di oggi. Siamo nel cuore della Puglia. Mary, giovane amante pentita del pregiudicato Nunzio, vorrebbe troncare questa storia malata e asfissiante, ma ha paura delle conseguenze. Dall’incontro con Giulio, il nuovo insegnante di equitazione del maneggio che frequenta, nasce una relazione d’amore, che le dà la forza finale di iniziare un processo di distacco. Michele, amico d’infanzia di Mary, nonché sgherro di Nunzio, tenta di metterla in guardia e farle cambiare idea, ma Mary decide di vivere il suo amore con Giulio. Ferito nell’orgoglio, Nunzio, sposato con Carmela, che durante la reclusione ha gestito tutti suoi traffici, decide di vendicarsi… Una storia di amore e di sangue dove i veri elementi sovversivi e rinnovatori sembrano essere l’amore e l’amicizia.

Protagonisti principali del film sono Giulia Schiavo (Il patriarca, Skam Italia, Sotto il Sole di Riccione), Simone Susinna (365 giorni Adesso, Altri 365 giorni), Antonella Carone (Spaccapietre, il ruolo di Perfidia nei film dei Me contro te), Antonio Orlando (Il traditore, Il primo Re, Serie Esterno Notte), Simon Grechi (Scusate se esisto, Moana, Le Tre rose di Eva), Domenico Fortunato (Ferrari, Spectre, Gente di mare, Rex). Il film è una produzione Altre Storie con Rai Cinema, prodotto da Cesare Fragnelli con il supporto di Alessandro Contessa, con il sostegno del MiC e il supporto di Regione Puglia|Apulia Film Commission.

Israele, Fmi: presto per valutare impatto economico guerra

Israele, Fmi: presto per valutare impatto economico guerraMarrakech, 10 ott. (askanews) – “E’ troppo presto” per valutare l’effetto della recente guerra in Israele. Lo ha affermato il capo economista del Fondo Monetario Internazionale Pierre-Olivier Gourinchas che, rispondendo a una serie di domande legate al conflitto durante la presentazione a Marrakech del nuovo World Economic Outlook ha dichiarato che, in generale, la ricerca del Fondo indica che un aumento del 10% dei prezzi del petrolio frenerebbe il Pil globale di circa lo 0,15% nell’anno successivo mentre aumenterebbe l’inflazione globale di circa lo 0,4%.

Ad agosto i tassi dei mutui sono saliti al 4,67% (ai massimi da oltre 14 anni)

Ad agosto i tassi dei mutui sono saliti al 4,67% (ai massimi da oltre 14 anni)Roma, 10 ott. (askanews) – Il 4,6729 per cento a cui sono saliti, ad agosto in Italia, i tassi di interesse sui nuovi mutui alle famiglie – considerando il Tasso Annuale Effettivo Globale, o Taeg sui prestiti per l’acquisto di una abitazione – rappresenta il valore più elevato, nelle serie storiche della Banca d’Italia, dal 4,6996 per cento registrato nel febbraio del 2009.

I tassi sui prestiti bancari in Italia stanno aumentando da mesi sulla scia dei rialzi ai tassi di riferimento operati dalla Bce: dall’estate del 2022 l’istituzione Ue ha complessivamente inasprito i riferimenti di 450 punti base (4,50 punti percventuali). I dati sui livelli raggiunti ad agosto dai tassi di interesse sui prestiti bancari nella Penisola sono stati riportati da Bankitalia nella statistica “Banche e moneta: serie nazionali”.

Bankitalia, tassi mutui agosto (4,67%) a massimi oltre 14 anni

Bankitalia, tassi mutui agosto (4,67%) a massimi oltre 14 anniRoma, 10 ott. (askanews) – Il 4,6729 per cento a cui sono saliti, ad agosto in Italia, i tassi di interesse sui nuovi mutui alle famiglie – considerando il Tasso Annuale Effettivo Globale, o Taeg sui prestiti per l’acquisto di una abitazione – rappresenta il valore più elevato, nelle serie storiche della Banca d’Italia, dal 4,6996 per cento registrato nel febbraio del 2009.

I tassi sui prestiti bancari in Italia stanno aumentando da mesi sulla scia dei rialzi ai tassi di riferimento operati dalla Bce: dall’estate del 2022 l’istituzione Ue ha complessivamente inasprito i riferimenti di 450 punti base (4,50 punti percventuali). I dati sui livelli raggiunti ad agosto dai tassi di interesse sui prestiti bancari nella Penisola sono stati riportati da Bankitalia nella statistica “Banche e moneta: serie nazionali”.

Formula1, caldo e collassi in Qatar, la Fia pensa a modifiche

Formula1, caldo e collassi in Qatar, la Fia pensa a modificheRoma, 10 ott. (askanews) – La FIA sta pensando a cambiamenti del calendario e altre misure in Formula 1 per affrontare le condizioni meteorologiche estreme dopo il Gran Premio del Qatar. Alcuni piloti hanno avuto bisogno di cure mediche dopo una gara corsa con temperature superiori a 30°C ed elevata umidità. Esteban Ocon ha detto di aver vomitato nel casco: “Non dobbiamo creare condizioni che possano mettere a repentaglio la salute o sicurezza dei piloti”, ha affermato l’organo di governo del motorsport. George Russell ha definito “brutale” il Gran Premio del Qatar e ha raccontato di essere quasi svenuto, mentre il pilota della Williams Logan Sargeant si è ritirato perché, fisicamente, non poteva più far fronte alle condizioni. Anche il compagno di squadra Alex Albon è stato portato al centro medico e curato per un’esposizione acuta al calore. “La FIA ha avviato un’analisi della situazione in Qatar per fornire raccomandazioni per future situazioni di condizioni meteorologiche estreme”, ha aggiunto l’organo di governo.

“Va notato che, mentre l’edizione del prossimo anno del Gran Premio del Qatar è prevista più avanti nel corso dell’anno, quando si prevede che le temperature saranno più basse, la FIA preferisce intraprendere azioni concrete ora per evitare il ripetersi di questo scenario.” La FIA afferma che discuterà anche le misure per evitare una situazione simile a quella del Qatar quando si terrà una riunione della commissione medica a Parigi. “Le misure possono includere linee guida per i piloti, ricerca di modifiche per un flusso d’aria più efficiente nell’abitacolo e raccomandazioni per modifiche al calendario per allinearlo a condizioni climatiche accettabili, tra gli altri”, ha affermato la FIA.

Bankitalia: in netto peggioramento le aspettative delle imprese italiane

Bankitalia: in netto peggioramento le aspettative delle imprese italianeRoma, 10 ott. (askanews) – Netto peggioramento delle valutazioni delle imprese in Italia sulla situazione economica e delle aspettative sulle loro condizioni nei prossimi mesi. Lo riporta lka Banca d’Italia in base all’ultima indagine su inflaizone e crescita, condotta tra il 23 agosto e il 13 settembre presso aziende di industria e servizi con almeno 50 addetti.

Le valutazioni sulla situazione economica generale del Paese, così come le attese sulle proprie condizioni operative nei successivi tre mesi, sono significativamente peggiorate rispetto a quelle rilevate nel trimestre precedente, riporta Bankitalia, sebbene le difficoltà legate al costo dei beni energetici si siano ulteriormente attenuate. La dinamica della domanda complessiva si è deteriorata, risentendo del calo della componente estera per la prima volta dalla fine del 2020. Anche le prospettive sulle vendite si sono indebolite, pur rimanendo nel complesso ancora favorevoli.

I giudizi sulle condizioni per investire sono peggiorati, si legge, proseguendo la tendenza in atto dall’inizio del 2022, anche se le imprese continuano a prefigurare una crescita degli investimenti nel complesso del 2023, seppur più contenuta rispetto a tre mesi fa. Le prospettive sull’occupazione sono divenute meno favorevoli. I prezzi praticati dalle aziende nell’ultimo anno hanno continuato a rallentare e decelererebbero anche nei successivi 12 mesi. Le attese sull’inflazione al consumo si sono ulteriormente ridotte su tutti gli orizzonti temporali, riporta ancora l’indagine, attestandosi al 4,7 per cento sui 12 mesi (dall’8,1 nel quarto trimestre 2022, il valore massimo della serie) e al 4,2 e 3,8 per cento sugli orizzonti rispettivamente a 2 anni e tra 3 e 5 anni.

Bankitalia: netto peggioramento di aspettative imprese italiane

Bankitalia: netto peggioramento di aspettative imprese italianeRoma, 10 ott. (askanews) – Netto peggioramento delle valutazioni delle imprese in Italia sulla situazione economica e delle aspettative sulle loro condizioni nei prossimi mesi. Lo riporta lka Banca d’Italia in base all’ultima indagine su inflaizone e crescita, condotta tra il 23 agosto e il 13 settembre presso aziende di industria e servizi con almeno 50 addetti.

Le valutazioni sulla situazione economica generale del Paese, così come le attese sulle proprie condizioni operative nei successivi tre mesi, sono significativamente peggiorate rispetto a quelle rilevate nel trimestre precedente, riporta Bankitalia, sebbene le difficoltà legate al costo dei beni energetici si siano ulteriormente attenuate. La dinamica della domanda complessiva si è deteriorata, risentendo del calo della componente estera per la prima volta dalla fine del 2020. Anche le prospettive sulle vendite si sono indebolite, pur rimanendo nel complesso ancora favorevoli.

I giudizi sulle condizioni per investire sono peggiorati, si legge, proseguendo la tendenza in atto dall’inizio del 2022, anche se le imprese continuano a prefigurare una crescita degli investimenti nel complesso del 2023, seppur più contenuta rispetto a tre mesi fa. Le prospettive sull’occupazione sono divenute meno favorevoli. I prezzi praticati dalle aziende nell’ultimo anno hanno continuato a rallentare e decelererebbero anche nei successivi 12 mesi. Le attese sull’inflazione al consumo si sono ulteriormente ridotte su tutti gli orizzonti temporali, riporta ancora l’indagine, attestandosi al 4,7 per cento sui 12 mesi (dall’8,1 nel quarto trimestre 2022, il valore massimo della serie) e al 4,2 e 3,8 per cento sugli orizzonti rispettivamente a 2 anni e tra 3 e 5 anni.

Fmi taglia previsioni pil Italia:+0,7% in 2023-24, frena Eurozona

Fmi taglia previsioni pil Italia:+0,7% in 2023-24, frena EurozonaMarrakech, 10 ott. (askanews) – Peggiorano le previsioni per l’economia italiana, anche in proporzione maggiore rispetto al rallentamento in corso nell’area euro e a livello globale. Il Fondo Monetario Internazionale nel suo World Economic Outlook, presentato agli incontri annuali in corso a Marrakech in Marocco, ha tagliato le stime di crescita dell’Italia di 0,4 punti percentuali rispetto alle precedenti stime di luglio portandole allo 0,7% con la previsione per il 2024 a sua volta tagliata di due decimi di punto sempre allo 0,7%.

Il Fmi prevede che la crescita nell’area dell’euro diminuirà dal 3,5% nel 2022 allo 0,7% nel 2023, prima di salire all’1,2% nel 2024. In ulteriore rallentamento la Germania, che da sola vale un terzo del Pil della zona della moneta unica e che archivierà il 2023 con una recessione (-0,5%) seguita il prossimo anno da un ‘rimbalzo’ dell’economia (+0,9%). Decisamente migliori le condizioni della Francia, seconda economia dell’area, che vede le previsioni per quest’anno migliorare al +1% e quelle del 2024 stabili al +1,3%. A livello globale gli economisti di Washington prevedono che la crescita globale rallenterà dal 3,5% del 2022 al 3,0% nel 2023 e al 2,9% nel 2024. Le proiezioni rimangono al di sotto del livello storico (2000-2019) medio del 3,8%, e mentre la previsione per il 2024 è in calo di 0,1 punti percentuali rispetto a quella formulata a luglio. Per le economie avanzate il rallentamento previsto è dal 2,6%. nel 2022 all’1,5% nel 2023 e all’1,4% nel 2024, in un contesto statunitense che evidenzia uno slancio più forte del previsto, con una crescita più debole del previsto nell’area euro.

La ripresa globale dalla pandemia di Covid-19 e dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia – si legge nel documento del Fmi – rimane lenta e irregolare. Nonostante la resilienza economica all’inizio di quest’anno, con un rimbalzo legato alla riapertura e progressi nella riduzione dell’inflazione rispetto ai picchi dello scorso anno, è troppo presto per rilassarsi. L’attività economica è ancora al di sotto dei suoi obiettivi del percorso pre-pandemico, soprattutto nei mercati emergenti e Nelle economie in via di sviluppo mentre le divergenze si stanno ampliando tra regioni. In particolare gli economisti di Washington segnalano diverse forze che stanno frenando il recupero. Alcune riflettono le conseguenze a lungo termine della pandemia, della guerra in Ucraina e l’aumento della frammentazione geoeconomica. Altri fattori sono più ciclici, compresi gli effetti dell’inasprimento della politica monetaria necessario per ridurre l’inflazione, il ritiro dei sostegni fiscali in un contesto di debito elevato ed eventi meteorologici estremi.

Si prevede infine che l’inflazione diminuirà costantemente a livello globale, dall’8,7%. nel 2022 al 6,9% nel 2023 e al 5,8% nel 2024. Ma le previsioni per il 2023 e il 2024 vengono riviste in aumento rispettivamente di 0,1 punti percentuali e 0,6 punti percentuali, e non si prevede un ritorno dell’inflazione agli obiettivi stabiliti fino al 2025, nella maggior parte dei casi. LE PREVISIONI DEL FMI PER IL PIL DEI PRINCIPALI PAESI E AREE

2023 2024 MONDO 3,0 2,9 USA 2,1 1,5 EUROZONA 0,7 1,2 GERMANIA -0,5 0,9 FRANCIA 1,0 1.3 ITALIA 0.7 0,7 GIAPPONE. 2,0 1,0 REGNO UNITO 0,5 0,6 CANADA. 1,3 1,6 CINA. 5,0 4,2 INDIA. 6,3 6,3 RUSSIA 2,2 1,1 Fonte: Imf, World Economic Outlook

Fmi, nel 2024 risale tasso disoccupazione,debito giù al rallentatore

Fmi, nel 2024 risale tasso disoccupazione,debito giù al rallentatoreMarrakech, 10 ott. (askanews) – Non c’è solo un’economia italiana sempre più lenta, con una crescita limitata allo 0,7% per quest’anno e il prossimo. Le ultime previsioni del Fondo Monetario Internazionale delineano uno scenario preoccupante sia sul versante dell’economia reale, con un tasso di disoccupazione che l’anno prossimo tornerà a salire sia su quello della finanza pubblica, con il rapporto debito/Pil, il più alto d’Europa, che scende al rallentatore.

Secondo le previsioni Fmi contenute nel World Economic Outlook appena pubblicato, il tasso di disoccupazione italiano, vale a dire il rapporto tra numero di disoccupati e la forza lavoro, dall’8,1% del 2022 quest’anno calerà al 7,9% per poi tornare a risalire all’8% nel 2024. Più ombre che luci anche sul versante della finanza pubblica. Se il fabbisogno netto, la misura più usata del deficit, quest’anno si collocherà al 5% del Pil per calare al 4% nel 2024, ancora decisamente sopra la soglia europea del 3%, per il colossale debito pubblico italiano il rientro stimato è ancora più lento: dal 144,4% del Pil registrato lo scorso anno al 143,7% previsto per quest’anno al 143,2 stimato nel 2024. Una dinamica sulla quale poche ore fa la stessa Banca d’Italia ha mostrato la sua preoccupazione. Secondo via Nazionale il miglioramento previsto nel prossimo triennio è marginale e ciò espone i conti pubblici ad un rischio. «L’elevato rapporto tra il debito e il Pil è un serio elemento di vulnerabilità: riduce gli spazi di bilancio per far fronte a possibili futuri shock avversi, espone il Paese al rischio di tensioni sui mercati finanziari, aumenta il costo del debito per lo Stato, le imprese e le famiglie», ha detto infatti lunedì Sergio Nicoletti Altimari, capo del dipartimento economia e statistica di Bankitalia, ascoltato in Parlamento sulla Nadef appena presentata dal Governo, che aggiorna il programma di finanza pubblica.

Industria, Istat: ad agosto produzione +0,2% su mese, -4,2% su anno

Industria, Istat: ad agosto produzione +0,2% su mese, -4,2% su annoRoma, 10 ott. (askanews) – Ad agosto l’indice destagionalizzato della produzione industriale è aumentato dello 0,2% rispetto a luglio. Al netto degli effetti di calendario l’indice complessivo è diminuito in termini tendenziali del 4,2% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 22, come ad agosto 2023). E’ la stima dell’Istat.

Nella media del periodo giugno-agosto il livello della produzione aumenta dello 0,4% rispetto ai tre mesi precedenti. L’indice destagionalizzato mensile cresce su base congiunturale solo per i beni di consumo (+1,2%); diminuiscono, invece, i beni strumentali (-0,1%), i beni intermedi (-0,9%) e l’energia (-2,2%). Crescono, su base annua, solo i beni strumentali (+0,6%); diminuiscono, invece, l’energia (-4,7%), i beni di consumo (-5,7%) e in modo più marcato i beni intermedi (-6,3%).

Gli unici settori in crescita tendenziale sono la produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+18,3%) e la fabbricazione di mezzi di trasporto (+5,7%). I settori rimanenti sono tutti in flessione; quelle più ampie si registrano nell’industria del legno, della carta e della stampa (-22%), nell’attività estrattiva (-14%) e nelle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-12,8%). “Ad agosto la produzione industriale – è il commento dell’Istat – cresce lievemente in termini congiunturali, recuperando solo in piccola parte il calo del mese precedente, grazie all’andamento positivo dei beni di consumo. Si osserva una moderata crescita anche su base trimestrale. In termini tendenziali, al netto degli effetti di calendario, l’indice complessivo è in diminuzione ad agosto, per il settimo mese consecutivo. In flessione pure gli indici relativi ai principali raggruppamenti di industrie, con l’eccezione dei beni strumentali”.