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Fmi taglia previsioni pil Italia:+0,7% in 2023-24, frena Eurozona

Fmi taglia previsioni pil Italia:+0,7% in 2023-24, frena EurozonaMarrakech, 10 ott. (askanews) – Peggiorano le previsioni per l’economia italiana, anche in proporzione maggiore rispetto al rallentamento in corso nell’area euro e a livello globale. Il Fondo Monetario Internazionale nel suo World Economic Outlook, presentato agli incontri annuali in corso a Marrakech in Marocco, ha tagliato le stime di crescita dell’Italia di 0,4 punti percentuali rispetto alle precedenti stime di luglio portandole allo 0,7% con la previsione per il 2024 a sua volta tagliata di due decimi di punto sempre allo 0,7%.

Il Fmi prevede che la crescita nell’area dell’euro diminuirà dal 3,5% nel 2022 allo 0,7% nel 2023, prima di salire all’1,2% nel 2024. In ulteriore rallentamento la Germania, che da sola vale un terzo del Pil della zona della moneta unica e che archivierà il 2023 con una recessione (-0,5%) seguita il prossimo anno da un ‘rimbalzo’ dell’economia (+0,9%). Decisamente migliori le condizioni della Francia, seconda economia dell’area, che vede le previsioni per quest’anno migliorare al +1% e quelle del 2024 stabili al +1,3%. A livello globale gli economisti di Washington prevedono che la crescita globale rallenterà dal 3,5% del 2022 al 3,0% nel 2023 e al 2,9% nel 2024. Le proiezioni rimangono al di sotto del livello storico (2000-2019) medio del 3,8%, e mentre la previsione per il 2024 è in calo di 0,1 punti percentuali rispetto a quella formulata a luglio. Per le economie avanzate il rallentamento previsto è dal 2,6%. nel 2022 all’1,5% nel 2023 e all’1,4% nel 2024, in un contesto statunitense che evidenzia uno slancio più forte del previsto, con una crescita più debole del previsto nell’area euro.

La ripresa globale dalla pandemia di Covid-19 e dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia – si legge nel documento del Fmi – rimane lenta e irregolare. Nonostante la resilienza economica all’inizio di quest’anno, con un rimbalzo legato alla riapertura e progressi nella riduzione dell’inflazione rispetto ai picchi dello scorso anno, è troppo presto per rilassarsi. L’attività economica è ancora al di sotto dei suoi obiettivi del percorso pre-pandemico, soprattutto nei mercati emergenti e Nelle economie in via di sviluppo mentre le divergenze si stanno ampliando tra regioni. In particolare gli economisti di Washington segnalano diverse forze che stanno frenando il recupero. Alcune riflettono le conseguenze a lungo termine della pandemia, della guerra in Ucraina e l’aumento della frammentazione geoeconomica. Altri fattori sono più ciclici, compresi gli effetti dell’inasprimento della politica monetaria necessario per ridurre l’inflazione, il ritiro dei sostegni fiscali in un contesto di debito elevato ed eventi meteorologici estremi.

Si prevede infine che l’inflazione diminuirà costantemente a livello globale, dall’8,7%. nel 2022 al 6,9% nel 2023 e al 5,8% nel 2024. Ma le previsioni per il 2023 e il 2024 vengono riviste in aumento rispettivamente di 0,1 punti percentuali e 0,6 punti percentuali, e non si prevede un ritorno dell’inflazione agli obiettivi stabiliti fino al 2025, nella maggior parte dei casi. LE PREVISIONI DEL FMI PER IL PIL DEI PRINCIPALI PAESI E AREE

2023 2024 MONDO 3,0 2,9 USA 2,1 1,5 EUROZONA 0,7 1,2 GERMANIA -0,5 0,9 FRANCIA 1,0 1.3 ITALIA 0.7 0,7 GIAPPONE. 2,0 1,0 REGNO UNITO 0,5 0,6 CANADA. 1,3 1,6 CINA. 5,0 4,2 INDIA. 6,3 6,3 RUSSIA 2,2 1,1 Fonte: Imf, World Economic Outlook

Fmi, nel 2024 risale tasso disoccupazione,debito giù al rallentatore

Fmi, nel 2024 risale tasso disoccupazione,debito giù al rallentatoreMarrakech, 10 ott. (askanews) – Non c’è solo un’economia italiana sempre più lenta, con una crescita limitata allo 0,7% per quest’anno e il prossimo. Le ultime previsioni del Fondo Monetario Internazionale delineano uno scenario preoccupante sia sul versante dell’economia reale, con un tasso di disoccupazione che l’anno prossimo tornerà a salire sia su quello della finanza pubblica, con il rapporto debito/Pil, il più alto d’Europa, che scende al rallentatore.

Secondo le previsioni Fmi contenute nel World Economic Outlook appena pubblicato, il tasso di disoccupazione italiano, vale a dire il rapporto tra numero di disoccupati e la forza lavoro, dall’8,1% del 2022 quest’anno calerà al 7,9% per poi tornare a risalire all’8% nel 2024. Più ombre che luci anche sul versante della finanza pubblica. Se il fabbisogno netto, la misura più usata del deficit, quest’anno si collocherà al 5% del Pil per calare al 4% nel 2024, ancora decisamente sopra la soglia europea del 3%, per il colossale debito pubblico italiano il rientro stimato è ancora più lento: dal 144,4% del Pil registrato lo scorso anno al 143,7% previsto per quest’anno al 143,2 stimato nel 2024. Una dinamica sulla quale poche ore fa la stessa Banca d’Italia ha mostrato la sua preoccupazione. Secondo via Nazionale il miglioramento previsto nel prossimo triennio è marginale e ciò espone i conti pubblici ad un rischio. «L’elevato rapporto tra il debito e il Pil è un serio elemento di vulnerabilità: riduce gli spazi di bilancio per far fronte a possibili futuri shock avversi, espone il Paese al rischio di tensioni sui mercati finanziari, aumenta il costo del debito per lo Stato, le imprese e le famiglie», ha detto infatti lunedì Sergio Nicoletti Altimari, capo del dipartimento economia e statistica di Bankitalia, ascoltato in Parlamento sulla Nadef appena presentata dal Governo, che aggiorna il programma di finanza pubblica.

Industria, Istat: ad agosto produzione +0,2% su mese, -4,2% su anno

Industria, Istat: ad agosto produzione +0,2% su mese, -4,2% su annoRoma, 10 ott. (askanews) – Ad agosto l’indice destagionalizzato della produzione industriale è aumentato dello 0,2% rispetto a luglio. Al netto degli effetti di calendario l’indice complessivo è diminuito in termini tendenziali del 4,2% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 22, come ad agosto 2023). E’ la stima dell’Istat.

Nella media del periodo giugno-agosto il livello della produzione aumenta dello 0,4% rispetto ai tre mesi precedenti. L’indice destagionalizzato mensile cresce su base congiunturale solo per i beni di consumo (+1,2%); diminuiscono, invece, i beni strumentali (-0,1%), i beni intermedi (-0,9%) e l’energia (-2,2%). Crescono, su base annua, solo i beni strumentali (+0,6%); diminuiscono, invece, l’energia (-4,7%), i beni di consumo (-5,7%) e in modo più marcato i beni intermedi (-6,3%).

Gli unici settori in crescita tendenziale sono la produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+18,3%) e la fabbricazione di mezzi di trasporto (+5,7%). I settori rimanenti sono tutti in flessione; quelle più ampie si registrano nell’industria del legno, della carta e della stampa (-22%), nell’attività estrattiva (-14%) e nelle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-12,8%). “Ad agosto la produzione industriale – è il commento dell’Istat – cresce lievemente in termini congiunturali, recuperando solo in piccola parte il calo del mese precedente, grazie all’andamento positivo dei beni di consumo. Si osserva una moderata crescita anche su base trimestrale. In termini tendenziali, al netto degli effetti di calendario, l’indice complessivo è in diminuzione ad agosto, per il settimo mese consecutivo. In flessione pure gli indici relativi ai principali raggruppamenti di industrie, con l’eccezione dei beni strumentali”.

Nadef,Meloni stringe ranghi su voto Parlamento mercoledì

Nadef,Meloni stringe ranghi su voto Parlamento mercoledìRoma, 9 ott. (askanews) – I numeri il centrodestra li ha, sulla carta. Ma dopo l’incidente di aprile, con 26 deputati assenti (11 della Lega, 9 di Fi, 5 di Fdi e 1 di Nm) che hanno fatto andare il governo sotto per la prima volta in aula alla Camera, a sei mesi dall’insediamento e proprio sullo scostamento di bilancio, la premier Giorgia Meloni non può affidarsi al caso. E mercoledì prossimo lo scenario è lo stesso perché serve di nuovo la maggioranza assoluta sulla richiesta di scostamento del deficit di 23,5 miliardi in tre anni, di 15,7 miliardi nel 2024, che accompagna la Nota di aggiornamento al Def.

Così in quelle stesse chat dei gruppi di Fdi in cui la presidente del Consiglio aveva commentato il precedente ‘scivolone’ con un laconico “non ho parole”, già da un paio di settimane hanno cominciato ad arrivare messaggi dei capigruppo che raccomandano la massima presenza. Il monito più o meno è lo stesso: “non sono ammesse assenze o missioni”, “presenza tassativa”, “presenza obbligatoria”. Un avviso che vale per tutti, compresi sottosegretari e ministri con la sola eccezione di quelli che hanno precedenti e improrogabili impegni. E messaggi simili sono arrivati anche nelle chat dei parlamentari di Lega e Forza Italia. Pure le mosse delle opposizioni saranno osservate con interesse, anche se il centrodestra “lavora per essere autosufficiente”, spiega una fonte che aggiunge: “poi se l’opposizione ritiene di assumere un atteggiamento responsabile…”. Mercoledì prossimo quindi serve la maggioranza assoluta dei componenti sullo scostamento: occorrono 201 voti favorevoli alla Camera e 103 in Senato, dove ci sono anche i senatori a vita (Elena Cattaneo, Renzo Piano, Carlo Rubbia e Liliana Segre).

A Montecitorio, la maggioranza può contare su ben 238 deputati (Fdi 118, Lega 66, Fi 44 e Nm 10) e a Palazzo Madama su 115 senatori (63 Fdi, 29 Lega, 17 Fi e 6 Maie). Nei gruppi di minoranza, la discussione è aperta sullo scostamento: votare a favore (poco probabile allo stato dei fatti), non partecipare al voto, astenersi o votare contro. Sono in corso contatti per verificare la percorribilità di avere una posizione unitaria.

Secondo quanto si apprende, il ragionamento nel Pd è il seguente: non ci sono motivi per lo scostamento di bilancio salvo che le risorse non vengano messe su una “emergenza come c’è nella Sanità” e l’orientamento sarebbe quello di chiedere al governo di “impegnarsi con uno stanziamento aggiuntivo di 4 miliardi di euro”, ipotesi abbastanza remota che aprirebbe la strada ad un probabile voto contrario. I Cinque Stelle sarebbero pensando al ‘no’ in entrambi rami del Parlamento; anche tra le fila di Avs la posizione prevalente sarebbe per il voto contrario. “Tendenzialmente contro” pure +Europa. Il gruppo di Azione e Italia viva è più diviso che mai. Ad aprile deputati e senatori si erano mossi in ordine sparso (con il leader di Italia Viva Matteo Renzi e i suoi a votare a favore dello scostamento, altri a scegliere l’astensione, alcuni hanno votato contro). Questa volta però potrebbe andare diversamente. Oggi il leader di Azione Carlo Calenda ha annunciato che “se non c’è un impegno del governo a fare” un investimento di 10 miliardi “sulla Sanità, noi non voteremo lo scostamento di bilancio”.

Da Iv, Luigi Marattin, premette di parlare “a titolo personale” perché “non c’è stato ancora modo di confrontarsi”, ma ha aggiunto: “io sono contro lo scostamento e la Nadef. Perché lo scostamento a norma di legge si può fare in tre casi: gravi recessioni, gravi crisi finanziarie o calamità naturali” ed è “la prima volta che viene chiesto quando il Pil cresce più del suo potenziale” e mentre la Premier Giorgia “Meloni sostiene che siamo i primi in Europa, che l’occupazione sta crescendo e abbiamo un record di crescita”, per non parlare della Nadef che contiene “gravi errori politici ed economici”.

A Roma il “Torneo delle Strade” 2023, calcio e inclusione sociale

A Roma il “Torneo delle Strade” 2023, calcio e inclusione socialeRoma, 9 ott. (askanews) – Giunto ormai alla sua terza edizione il Torneo delle strade organizzato dalla scuola calcio del quartiere Esquilino, l’omonima Esquilino FC, sta entrando nella sua fase più interessante.

Grazie alla collaborazione dell’Associazione genitori Di Donato, al sostegno del comitato romano della Uisp e della Fondazione Charlemagne, per più di un mese alcuni spazi del rione saranno occupati da bambini e bambine che li useranno per giocare a calcio. Accanto a loro le famiglie ma anche alcuni invitati speciali: sabato 14 ottobre infatti assisteremo a una amichevole tra una rappresentativa del territorio e la squadra mista di “Lupe” e “Lupi” (la nota compagine romana contro l’omofobia), mentre il 21 saranno le ragazze della squadra di calcio di Rebibbia ad affrontare l’Esquilino FC: usufruiranno di un permesso speciale per lasciare il carcere e venirci a trovare al parco per una mattinata.

Per quanto riguarda il torneo i gironi mostrano equilibrio. Atletico Piazza Dante, Lokomotiv Merulana, Bixio United, Real Piazza Vittorio, Porta Maggiore City sono attrezzatissime quest’anno ma anche Boca San Vito e Spartak Statilia si stanno facendo valere. Sullo sterrato del parco di Carlo Felice gentilmente messo a disposizione dall’Associazione Amici del Parco nelle prossime settimane se ne vedranno delle belle .

E il migliore giocatore? La migliore giocatrice? Li votano i bambini, alla fine di ogni partita, per abituarsi a valutare la propria prestazione e anche quella dell’avversario, per arrivare a capire che vincere piace a tutti ma alle volte affrontare giocatori o giocatrici più bravi lo rendono impossibile ed è bene imparare ad accettare il verdetto del campo. Invece di prendersela con la propria prestazione o con l’arbitro, che può sbagliare, focalizzarsi eccessivamente sui propri errori è bene anche attribuire i giusti meriti a chi ha dimostrato di essere più forte.

Anche chi vince è bene che non rifletta solo sulla propria prestazione ma anche su quella dell’avversario che merita di ricevere un giudizio onesto sulla propria prestazione per migliorarsi e comprendere che la partita è un’occasione per crescere, prima di tutto. L’iscrizione è gratuita ma un contributo volontario è benvenuto e proprio per questo da questa edizione è possibile sostenere il progetto attraverso il crowfounding “Torneo delle Strade 2023”. I fondi raccolti serviranno a garantire premi di partecipazione a tutti e tutte così come a sostenere la programmazione di carattere culturale del torneo che come nelle precedenti edizioni mettiamo a disposizione di chi ci verrà a trovare, convinti che sia sempre più necessario dotarsi di alcuni strumenti di analisi della realtà sportiva del nostro paese, senza i quali è difficile costruire ambienti di apprendimento inclusivi e positivi. https://www.gofundme.com/f/torneo-delle-strade-2023?utm_campaign=p_lico+share-sheet&utm_medium=copy_link&utm_source=customer

Al via il tour di Capossela “Tredici canzoni urgenti in teatro”

Al via il tour di Capossela “Tredici canzoni urgenti in teatro”Roma, 9 ott. (askanews) – Dopo il tutto esaurito della data zero dell’8 ottobre al Teatro Comunale di Carpi con la partecipazione speciale di Mara Redeghieri, debutta martedì 10 ottobre a Ferrara “Con i tasti che ci abbiamo – Tredici canzoni urgenti in teatro”, il tour con cui Vinicio Capossela presenta nei principali teatri italiani l’ultimo lavoro discografico Tredici Canzoni Urgenti, uscito ad aprile e vincitore della prestigiosa Targa Tenco 2023 nella categoria Miglior Album in assoluto.

Le Prevendite sono attive sui principali circuiti (Ticketone, Ticketmaster, Vivaticket, Diyticket, bigliettoveloce.it). Un viaggio in musica che attraverserà fino al 30 dicembre tutta la Penisola, toccando ben 30 città, durante il quale l’artista prenderà per mano il suo pubblico guidandolo tra parole e musica attraverso le tracce del suo ultimo lavoro discografico. Un disco che sviscera tematiche sociali e legate all’attualità come forse mai prima nella carriera del cantautore, che si traduce in un tipo di esecuzione che esalta le parole, per ascoltare nella pulizia dell’espressione musicale la loro importanza. Oltre alle canzoni del nuovo disco, ci sarà anche spazio per alcuni dei più preziosi brani dell’ampio repertorio caposseliano.

Ad accompagnare Vinicio Capossela sul palco, Andrea Lamacchia al contrabbasso, Piero Perelli alla batteria, Alessandro “Asso” Stefana alla chitarra, Raffaele Tiseo al violino, Daniela Savoldi al violoncello, Michele Vignali al sassofono. Gli appuntamenti saranno impreziositi dalla presenza di ospiti speciali. A Napoli salirà infatti sul palco Andrea Tartaglia, mentre la prima data romana (13 ottobre) avrà come ospite Margherita Vicario, che nell’album ha prestato la sua voce nel brano La cattiva educazione, e la seconda data (14 ottobre) Raiz, che in Tredici canzoni urgenti è tra gli artisti coinvolti nella canzone Sul divano occidentale. “È un concerto che prende corpo dal disco ‘tredici canzoni urgenti’, canzoni di carattere civile che rispondono a un fenomeno – racconta Capossela. Come diceva Benjamin ‘Quando la politica diventa spettacolo – spesso incivile – allora lo spettacolo deve diventare politica civile’ Allo stesso tempo è un concerto che ha che fare con la sospensione dell’incredulità, quindi col mondo dell’immaginazione, perché l’immaginazione è la nostra grande opportunità di trasformare i limiti in possibilità. Abbiamo chiamato questa serie di concerti in teatro ‘con i tasti che ci abbiamo’. Quando mancano dei tasti dal pianoforte bisogna cercare melodie con quelli che sono rimasti. Il nostro concerto vorrebbe essere un invito a fare con quello che si ha, a fare dei limiti una possibilità e soprattutto a non avere paura di sbagliare”.

L’urgenza su cui è costruito l’impianto musicale e scenico di questo spettacolo è quella di provare a ritessere le fila di una socialità condivisa, risposta all’atomizzazione, all’individualizzazione del nostro vivere sociale. Rappresentare le canzoni urgenti in un concerto per il cantautore è il tentativo di arricchirle di un’esperienza “comunitaria”. “La musica si fa insieme, ogni canzone viene completata dall’ascolto, l’esecuzione dal vivo, il fatto di essere insieme è un fatto anche questo civile, corale, organico. Anche la scenografia che abbiamo pensato è una specie di anfiteatro quasi a completare l’abbraccio del pubblico. Lo spettacolo inizia da un divano. Un divano su cui ci siamo un po’ tutti seduti e che è una sorta di totem della nostra condizione. Da lì ci rialziamo e affrontiamo una lunga carrellata di canzoni che hanno a che fare con diverse urgenze a partire da quelle che abbiamo dentro, perché spesso il nemico lo si pensa sempre fuori, ma invece il nemico, le cose sbagliate, le conseguenze della nostra cattiva educazione sono dentro di noi”.

Protagonista assoluta della scenografia che caratterizza lo spettacolo è un’enorme luna gonfiabile, che funge sia da mimesi della luna che da luna giocattolo. Una luna magnetica, che sprigiona la sua forza sui sogni, che attira a sé i fluidi e il senno. Una luna che rischia di cadere sulle nostre teste per quanto è appesantita dalla la discarica delle nostre vanità, ma che allo stesso tempo risuona da sempre di tutte le fantasticazioni umane. “Una grande luna, come quella che si era immaginato Ariosto, cui il poeta ha dedicato quella straordinaria metafora per cui il senno è andato sulla luna, ma sulla luna ci sono anche tutte le cose per cui gli uomini perdono il senno sulla terra: le vanità, il potere, la seduzione. Ecco li abbiamo tutti in una bella luna gonfiabile, alla fine la facciamo scoppiare e così torniamo a terra dove si sa che non è rimasto altro che follia”. Tredici canzoni urgenti è un disco che nasce dall’urgenza di interpretare e dare voce ai problemi più stringenti del momento storico che stiamo vivendo: la violenza di genere, la cattiva educazione alle emozioni, l’abbandono scolastico, la delega da parte degli adulti all’intrattenimento digitale in cui versa l’infanzia, la cultura usata come mezzo di separazione sociale, il carcere inteso come reclusione senza rieducazione, il parossismo consumistico generato dal capitalismo predatorio. Canzoni che nascono dalla necessità di affrontare e confrontarsi con le problematiche che affollano un mondo ormai supino, sprofondato sul divano di fronte alla continua spettacolarizzazione della realtà. Un mondo in cui ogni cosa, compresa l’emozione, è stata domiciliarizzata e disincarnata sotto un velo che ha nascosto alla coscienza la preparazione della peggiore delle catastrofi: la guerra, con tutto il corollario della violenza, dell’avvelenamento, della semplificazione e della vanificazione di ogni sforzo “culturale” volto a costruire una comunità di uomini liberi e uguali.

Al via a Roma la nona edizione del Mercato Internazionale Audiovisivo

Al via a Roma la nona edizione del Mercato Internazionale AudiovisivoRoma, 9 ott. (askanews) – Ha riaperto i battenti il MIA, Mercato Internazionale Audiovisivo diretto da Gaia Tridente, in programma a Roma da oggi a venerdì a Roma nelle sue storiche sedi di Palazzo Barberini e del Cinema Barberini.

Il Mercato romano si presenta alla sua nona edizione con oltre 80 eventi tra panel e incontri, keynote e interviste e masterclass, 5 content showcase – da quest’anno tutti internazionali , 4 pitching forum, 50 market screening e 11 presentazioni di film ancora in progress. E ancora, 9 premi, 5 esperienze immersive in realtà virtuale, una sala tech dotata di uno schermo LED curvo Absen Cinema passo 2.5 di 8 metri per 4 e di un tappeto sensoriale per le demo di virtual production, 2 live podcast. 121 i progetti selezionati che saranno presentati tra Co-Production Market & Pitching Forum e Content Showcase, con titoli in sviluppo e work in progress, provenienti da ben 47 paesi. L’edizione del MIA di quest’anno porta a compimento un processo di maturazione sviluppatosi nel corso degli anni che ha garantito al mercato una crescita continua e il riconoscimento internazionale da parte di tutta l’industria audiovisiva. Il MIA 2023 si presenta ricco e ampio in termini di contenuti e di ricerca curatoriale, con un programma ambizioso ed “esteso”, che coniuga un attento lavoro di studio e ricerca del comparto industriale nelle varie categorie di formato e di generi di cui il MIA si occupa, per trasformarlo in uno strumento chiave per lo sviluppo del mercato nazionale e internazionale. Una fucina di discussione e confronto per i maggiori player del mercato, un fondamentale hub di co-produzione e di vendita, con potenzialità di crescita ancora ampie per soddisfare le necessità del complesso ecosistema audiovisivo. Il MIA rappresenta un unicum nel settore, uno dei pochi appuntamenti professionali a mettere realmente insieme industria e creatività. E’ dedicato a un’ampia gamma di generi e formati, rappresentando le istanze di tutti gli interlocutori della filiera e anticipando i temi e gli spazi del futuro, che troveranno una nuova sede proprio in questa edizione del mercato. Un teatro ideale per un business che si basa sulla visionarietà degli imprenditori, sulla loro passione e dedizione e sul rischio che si corre quando si lavora su un prodotto immateriale. Tra le opere italiane presentate nei content showcase del MIA 2023, troviamo Sono ancora vivo, con la regia di Roberto Saviano, un progetto di animazione tratto dal suo graphic novel autobiografico. Sempre tra i progetti di animazione anche il lungometraggio Fiammetta con la sceneggiatura di Enzo D’Alò, sulla storia di Fiammetta e Boccaccio. In ambito Doc, l’esordio alla regia dell’attrice Kasja Smutniak con Walls dedicato alla drammatica questioni dei migranti al confine tra Polonia e Bielorussia. Per i Drama, Miss Fallaci, prima serie originale di Paramount+ per l’Italia prodotta da Minerva Pictures e Paramount Television International Studios, in associazione con RedString Pictures, che vede Miriam Leone come protagonista nei panni della giovane Oriana Fallaci; e ancora Fireworks di Susanna Nicchiarelli prodotta da Fandango e Rai Fiction. Tra i film Per amore di una donna di Guido Chiesa prodotto da Colorado Film Production e Vivo film con Rai Cinema.

Tra le opere internazionali, la serie A Prophet, co-produzione internazionale di CPB Films e Media Musketeers Studios, Co-prodotta da UGC, Orange Studio, Entourage Series e Savon Noir, per OCS tratta dall’omonimo film di Jacques Audiard del 2009; l’attesa serie The Count of Monte Cristo, diretta da Bille August e prodotta da Palomar, in collaborazione con DEMD Productions, Rai Fiction e France TV. E ancora il nuovo atteso progetto di animazione del creatore di Paw Patrol Keith Chapman, PaddyPaws; e Savages! il nuovo lungometraggio in stop-motion del pluripremiato regista Claude Barras candidato all’Oscar nel 2017. Per i film, Persona non grata di Antonin Svoboda, fondatore del collettivo austriaco Coop99 filmproduktion insieme ai colleghi registi e produttori Jessica Hausner e Barbara Albert; En vigília, opera prima di Vigília Collective, Clara Serrano Llorens e Gerard Simó Gimeno, prodotto da Ringo Media e ancora il terzo lungometraggio del portoghese André Gil Mata, Sob a chama da candeia/The Flame of a Candle.

Il MIA è oggi uno dei principali appuntamenti di mercato internazionali dedicati all’industria audiovisiva. Nato nel 2015 e cresciuto grazie alla consolidata joint venture tra ANICA (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Digitali), presieduta da Francesco Rutelli e APA (Associazione Produttori Audiovisivi) presieduta da Chiara Sbarigia, gode del supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, e del contributo di Creative Europe MEDIA. Riceve inoltre il sostegno del Ministero della Cultura, del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e della Regione Lazio. “Il nostro piano d’azione – ha dichiarato la Sottosegretaria alla Cultura Lucia Borgonzoni- si prefigge quale scopo il potenziamento dell’industria audiovisiva italiana: riteniamo infatti che il suo valore in termini culturali ed economici sia di vitale importanza per la crescita dell’Italia. Dunque, è nostro compito accrescerlo sempre.

“Dall’impegno per la ripartenza delle sale all’attività di promozione all’estero dell’intero sistema audiovisivo, delle opere e dei professionisti che vi operano. Dagli investimenti in formazione delle nuove generazioni al lavoro per rimodulare il sistema di incentivi fiscali dedicati al settore. E poi accordi di coproduzione cinematografica con altri Paesi, protocolli d’intesa per agevolare l’accesso al credito delle imprese, ma anche finanziamenti da fondi Pnrr per accelerarne lo sviluppo in chiave green e digitale, nonché eventi di portata internazionale che aprano a nuove occasioni di confronto e collaborazione con partner globali. Sono tutti appuntamenti – ha sottolineato la Sottosegretaria – che il ministero della Cultura sostiene o di cui si fa promotore. Frutto di una strategia che guarda al lungo periodo e si articola su binari diversi”. “L’edizione del MIA di quest’anno – ha sottolineato la direttrice del market Gaia Tridente- dporta a compimento un processo di maturazione che si è sviluppato nel corso degli anni e ha garantito una crescita fenomenale e il riconoscimento internazionale da parte di tutta l’industria audiovisiva. Quello che si è voluto introdurre per questa edizione, così ricca e ampia in termini di contenuti e di ricerca curatoriale, ci permette di presentare oggi un programma ambizioso ed espanso, che ha saputo coniugare un attento lavoro di studio e ricerca del comparto industriale nelle varie categorie di formato e di generi di cui il MIA si occupa, per trasformarlo in un prezioso ingranaggio in grado di mettere a sistema e innescare nuovi e interessanti contenuti, che rendono ogni edizione del MIA unica.”

Nadef, la Corte dei Conti: “Spazi molto stretti” per gli obiettivi di rientro del debito e del Pnrr

Nadef, la Corte dei Conti: “Spazi molto stretti” per gli obiettivi di rientro del debito e del PnrrRoma, 9 ott. (askanews) – “Il quadro tendenziale descritto delinea spazi molto stretti sia per confermare e mantenere gli obiettivi di rientro, seppur graduale, del debito, sia per onorare gli impegni assunti con il PNRR”. E’ quanto segnala la Corte dei Conti nel corso dell’audizione sunna Nadef davanti alle commissioni Bilancio di Senato e Camera.

“Esso – sottolinea la Corte – si fonda su una previsione di spesa nei principali comparti molto contenuta. Se appare, infatti, corretto l’implicito richiamo in tutte le aree dell’azione pubblica a un più attento utilizzo delle risorse, vanno considerati i rischi di ulteriore ricorso a maggiore indebitamento”. In particolare, prosegue la Corte dei Conti, “nel quadro delineato potrebbero emergere nuove occorrenze (contratti, eventuali necessità ulteriori sul fronte energetico, etc..), possibili aumenti di oneri (come, ad esempio, quote crescenti di garanzie escusse, in crescita già nel 2023), difficoltà di realizzazione di un programma di privatizzazione ambizioso e di dimensioni mai raggiunte nel recente passato. Tutti elementi che potrebbero incidere sul conseguimento degli obiettivi di riduzione del debito”.

Inoltre, “è fondamentale che la che fase di discesa del rapporto debito/Pil, intrapresa nel 2021, prosegua con continuità”, ha detto Carlino, spiegando: “Il permanere di prospettive di crescita superiori al potenziale ed un differenziale tra costo del debito ed incremento del Pil ancora ampiamente negativo sembrerebbero consigliare di sfruttare sin da ora la possibilità di stabilizzare la dinamica del debito, governandone una più sicura riduzione – ha aggiunto Carlino -. Un segnale ai partner europei e ai mercati che potrebbe rivelarsi particolarmente ‘produttivo’ in termini di credibilità oltre che di tassi, rinforzando l’effetto positivo che sicuramente deriverebbe da una decisa lotta all’evasione e da una più efficace politica di razionalizzazione della spesa preannunciate nel Documento”. La Corte dei Conti si sofferma in particolare sul capitolo privatizzazioni. Nella Nadef viene indicato “un programma di privatizzazione ambizioso e di dimensioni mai raggiunte nel recente passato” per il quale “si deve osservare come sarà necessario nei prossimi mesi offrire elementi più puntuali e circostanziati circa la nuova strategia”.

“Contrariamente al DEF viene ora annunciata la volontà di riprendere un programma di dismissioni mobiliari che sarebbe in grado di generare proventi da privatizzazioni per circa 1 punto di Pil nel triennio” rileva la Corte ricordando che “negli ultimi lustri si è assistito, non di rado, a repentini cambiamenti per quel che riguarda i proventi da privatizzazioni considerati di anno in anno nei quadri di programmazione economica e finanziaria”. “Nell’apprezzare la maggiore attenzione ora rivolta al tema della gestione attiva degli asset pubblici – prosegue la Corte – si deve osservare come sarà necessario nei prossimi mesi offrire elementi più puntuali e circostanziati circa la nuova strategia. Del resto, nella misura in cui da tale strategia sono attese risorse che vanno ad incidere nella dinamica del debito pubblico, tali informazioni avranno senz’altro il dovuto rilievo nel Piano strutturale nazionale di bilancio a medio termine che dovrebbe essere presentato in caso di approvazione del pacchetto di riforme della governance economica dell’UE”.

Emma Bonino annuncia in tv: “sono guarita dal tumore”

Emma Bonino annuncia in tv: “sono guarita dal tumore”Roma, 9 ott. (askanews) – “Vi voglio dare una bella notizia: sono guarita dal tumore. Devo fare ancora una tac di conferma, ma dopo 8 anni questo microcitoma indesiderato se ne è andato”. Una Emma Bonino inedita a Belve: le scelte difficili, la vita privata, la delusione per la rottura con Marco Pannella e la bellissima notizia della guarigione dal tumore. Un ritratto a tutto tondo della Senatrice Bonino, dove non mancano momenti divertenti. Si parte dall’infanzia trascorsa con la famiglia contadina nella campagna piemontese, passa dalla vocazione politica nata dall’esperienza traumatica dell’aborto che la porta a militare nel partito Radicale e si arriva fino ai giorni nostri: 40 anni di storia italiani condensati in una toccante intervista.

Quanto al rapporto con Marco Pannella da lui interrotto negli ultimi anni della sua vita, “è stata – ha detto Bonino- una rottura unilaterale da parte sua. Non ho mai capito bene perche’ e ne ho sofferto molto. Forse mi ha fatto talmente male che ho voluto assolutamente girare pagina e pensare ad altro”. gli volevo chiedere ma che ti prende, ma che ti viene in mente, lui disse una volta che ero una burocrate leale, mah”. Infine, ” non mi posso dimenticare lo schiaffone improvviso di calenda. Mi ha lasciato il segno perche’ il 2 agosto aveva firmato un accordo scritto da lui e il 7 agosto, nella trasmissione di lucia annunziata, avverte che in effetti lui non regge e se ne va, e se va con Renzi”. Poi si è visto come è andata: “chi la fa, l’aspetti”, commenta Bonino.

Caivano, Meloni: restituiremo territori a famiglie e cittadini perbene

Caivano, Meloni: restituiremo territori a famiglie e cittadini perbeneRoma, 9 ott. (askanews) – “‘Da quando la presidente Meloni è venuta a Caivano è stata intensificata la presenza della Polizia e dei Carabinieri in piazza, e lo spaccio non dico che sia finito del tutto, ma è diminuito notevolmente’”. Le parole di Don Patriciello, che continuo a ringraziare per il suo impegno quotidiano e per la cura nei confronti di tutta la comunità di Caivano, sono per noi motivo di ispirazione a fare sempre meglio e a porre definitivamente fine alle zone franche”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un post diffuso sui social allegando una foto assieme al sacerdote.

“Anche in vista del termine dei lavori di bonifica da parte degli specialisti del genio dell’Esercito Italiano nel centro sportivo Delphinia. Restituiremo questi territori alle famiglie e ai tanti cittadini perbene che desiderano vivere in sicurezza e costruire un futuro migliore per i loro figli. Avanti con determinazione”, ha aggiunto.