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Concluso Grande Progetto Pompei, dall’Ue 105 mln per restauro

Concluso Grande Progetto Pompei, dall’Ue 105 mln per restauroRoma, 4 ott. (askanews) – Si conclude oggi con pieno successo l’ambizioso “Grande Progetto Pompei” per il restauro del sito archeologico di Pompei, attrazione turistica mondiale, bene culturale di primaria importanza e autentico volano per l’economia locale. La realizzazione del progetto è durata 10 anni e ha ricevuto finanziamenti per oltre 78 milioni di euro dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR). Ad annunciarlo la Commissione europea.

Con l’ausilio di un finanziamento complessivo di 105 milioni di euro, – informa la Commissione europea – di cui 78 milioni dal FESR, sono stati restaurati 70 edifici. Grazie al progetto è possibile visitare oltre 40 ettari del sito, ora accessibile anche alle persone con mobilità ridotta, attraverso un itinerario dedicato di oltre 4 km. Gli edifici sono stati messi in sicurezza nei confronti di eventi meteorologici dirompenti, già causa dei crolli verificatisi in passato. Durante i lavori sono state rimosse circa 30.000 tonnellate di materiali (pietra, ceneri e terra), facendo riemergere dal suolo quasi 1.200 reperti e 170 nuovi oggetti e frammenti di gesso. Il progetto ha portato a un notevole aumento del numero di visitatori, passato da 2,3 milioni nel 2012 a oltre 4 milioni nel 2019, dimostrando come la cultura possa contribuire allo sviluppo economico. Rispetto al 2013 – prosegue la Commissione – si è infatti registrato un aumento del 40 % dell’occupazione negli alberghi e del 20 % del fatturato nei ristoranti nelle zone circostanti.

Pompei, riconosciuta come sito patrimonio mondiale dell’Unesco, costituisce una delle attrazioni turistiche più visitate d’Italia. Il progetto di restauro di Pompei è stato approvato dalla Commissione nel 2012, a seguito del crollo di diversi edifici nel 2010 causato dalla mancanza di manutenzione e da eventi meteorologici estremi. All’epoca erano accessibili ai visitatori solo 5 delle 60 Domus presenti nel sito. Tutte le Domus sono state sottoposte a restauro. L’ambizioso progetto, suddiviso in 76 misure a loro volta ripartite in 5 piani integrati, è stato realizzato in due fasi: una prima fase nell’ambito del periodo di programmazione 2007-2013, con un investimento totale dell’Ue di 40 milioni di euro, e una seconda fase, con un importo di 65 milioni di euro, realizzata nel periodo 2014-2020.

Durante il periodo di programmazione 2014-2020, la politica di coesione ha investito più di 939 milioni di euro in Italia, al fine di ripristinare il patrimonio culturale del paese, e oltre 4 miliardi di euro in tutta l’Ue.

Istat: nel II trimestre deficit-Pil al 5,4%, nel I semestre all’8,3%

Istat: nel II trimestre deficit-Pil al 5,4%, nel I semestre all’8,3%Roma, 4 ott. (askanews) – Nel secondo trimestre del 2023, il quadro di finanza pubblica mostra un indebitamento in miglioramento. L’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil è stato pari al -5,4% (-5,7% nello stesso trimestre del 2022). Complessivamente, nei primi due trimestri del 2023 le Amministrazioni pubbliche hanno registrato un indebitamento netto pari al -8,3% del Pil, in lieve miglioramento rispetto al -8,4% del corrispondente periodo del 2022. Lo ha reso noto l’Istat.

Il saldo primario delle Amministrazioni pubbliche (indebitamento al netto degli interessi passivi), nel secondo trimestre dell’anno, è risultato negativo, con un’incidenza sul Pil del -0,8% (-1,1% nel secondo trimestre del 2022). Il saldo corrente è stato positivo, con un’incidenza sul Pil dello 0,3% (0,6% nel secondo trimestre del 2022). Nei primi sei mesi del 2023, in termini di incidenza sul Pil, il saldo primario e il saldo corrente sono risultati negativi, pari rispettivamente al -4,4% (-4,3% nello stesso periodo del 2022) e al -2,8% (-2,5% nel corrispondente periodo del 2022).

Lavoro, Inail: in 8 mesi infortuni -20,9% e morti in calo (657)

Lavoro, Inail: in 8 mesi infortuni -20,9% e morti in calo (657)Roma, 4 ott. (askanews) – Nei primi 8 mesi del 2023 si registrano 383.242 denunce di infortunio, in calo del 20,9% rispetto allo stesso periodo del 2022 e dell’8,1% rispetto al 2019, anno pre-pandemia. I casi mortali sono 657, venti in meno rispetto al periodo gennaio-agosto 2022 e 28 in meno rispetto al 2019. E’ quanto sottolineato dal commissario straordinario dell’Inail, Fabrizio D’Ascenzo, illustrando la relazione annuale dell’istituto.

Le denunce di malattia professionale sono 48.514, con un aumento del 23,2% rispetto allo stesso periodo del 2022. L’incremento è del 18,2% rispetto al 2019.

Fimaa: separare figura agente immobiliare da mediatore creditizio

Fimaa: separare figura agente immobiliare da mediatore creditizioRoma, 4 ott. (askanews) – Abolire la norma che consente ai mediatori creditizi di esercitare anche la professione di agente immobiliare, adottando però degli strumenti che consentano la massima collaborazione tra le due figure. E sostituire – negli atti notarili – il dettaglio del compenso percepito dagli agenti immobiliari con gli estremi della fattura emessa. Sono le proposte che ha avanzato Maurizio Pezzetta, vicepresidente vicario della Fimaa, intervenendo in un’audizione sul Ddl Concorrenza che si è svolta di fronte alla IX Commissione del Senato.

Secondo la Fimaa è fondamentale abolire la norma che consente ai mediatori creditizi di esercitare anche la professione di agente immobiliare. “La Federazione – ha detto Pezzetta – si batte da sempre per garantire al consumatore un servizio del massimo livello. La sovrapposizione delle due figure non va in questa direzione, anzi può creare dei conflitti di interesse”. Proprio per garantire che gli agenti immobiliari maturino tutte le competenze per rispondere alle necessità dei clienti, Pezzetta ha ricordato che “la Fimaa ha creato con l’Università La Sapienza di Roma il primo ed unico corso di laurea in Diritto ed Economia della Proprietà Immobiliare che tende proprio a dare una formazione puntuale ai giovani che vogliono avvicinarsi alla nostra professione e anche a chi già opera e vuole qualificarsi maggiormente”. Il vicepresidente vicario ha inoltre sottolineato che l’attuale normativa italiana “viola la direttiva Bolkestein, secondo cui la distinzione tra il comparto finanziario/creditizio e quello immobiliare è un principio cardine del diritto europeo”.

Secondo Fimaa è necessario quindi mantenere separata la professione del collaboratore delle società di mediazione creditizia da quella dell’agente immobiliare, ma allo stesso tempo occorre garantire la collaborazione tra le due figure. “È fondamentale – ha proseguito Pezzetta – consentire agli agenti immobiliari di segnalare al collaboratore delle società di mediazione creditizia quali clienti abbiano bisogno di accendere un mutuo. In questo modo, il mediatore sarà in grado di offrire al cliente il miglior prodotto che c’è sul mercato in base alle esigenze del cliente stesso”. La Fimaa ha chiesto infine di abrogare la norma che obbliga di indicare – negli atti notarili di compravendita immobiliare – l’ammontare del compenso. “È una questione di privacy – ha spiegato Pezzetta. – Non vogliamo nascondere nulla, perché non c’è nulla da nascondere. Le stesse finalità possono essere perseguite se nell’atto notarile si indicano gli estremi della fattura emessa” ha concluso.

Lagarde: con tassi attuali sostanziale contributo a calo inflaizone

Lagarde: con tassi attuali sostanziale contributo a calo inflaizoneRoma, 4 ott. (askanews) – “In base alla nostra attuale valutazione, riteniamo che i tassi di interesse di riferimento della Bce abbiano raggiunto livelli che, mantenuti per un periodo sufficientemente lungo, forniranno un contributo sostanziale a un ritorno tempestivo dell’inflazione al nostro obiettivo”. Lo ha ribadito la presidente della Bce, Christine Lagarde, ripetendo parola per parola la formula adottata dal Consiglio direttivo lo scorso 14 settembre, in cui molti hanno letto un segnale sul possibile raggiungimento del picco dei tassi.

“Le nostre decisioni future – ha aggiunto nel suo videointervento di apertura alla conferenza della Bce sulla politica monetaria – assicureranno che i tassi di interesse di riferimento siano fissati su livelli sufficientemente restrittivi finché necessario”.

Istat: nel II trimestre il quadro di finanza pubblica mostra un indebitamento in miglioramento

Istat: nel II trimestre il quadro di finanza pubblica mostra un indebitamento in miglioramentoRoma, 4 ott. (askanews) – Nel secondo trimestre del 2023, il quadro di finanza pubblica mostra un indebitamento in miglioramento. L’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil è stato pari al -5,4% (-5,7% nello stesso trimestre del 2022). Complessivamente, nei primi due trimestri del 2023 le Amministrazioni pubbliche hanno registrato un indebitamento netto pari al -8,3% del Pil, in lieve miglioramento rispetto al -8,4% del corrispondente periodo del 2022. Lo ha reso noto l’Istat.

Il saldo primario delle Amministrazioni pubbliche (indebitamento al netto degli interessi passivi), nel secondo trimestre dell’anno, è risultato negativo, con un’incidenza sul Pil del -0,8% (-1,1% nel secondo trimestre del 2022). Il saldo corrente è stato positivo, con un’incidenza sul Pil dello 0,3% (0,6% nel secondo trimestre del 2022). Nei primi sei mesi del 2023, in termini di incidenza sul Pil, il saldo primario e il saldo corrente sono risultati negativi, pari rispettivamente al -4,4% (-4,3% nello stesso periodo del 2022) e al -2,8% (-2,5% nel corrispondente periodo del 2022).

Potere d’acquisto, reddito disponibile e propensione al risparmio delle famiglie in calo nel secondo trimestre dell’anno. Lo ha reso noto l’Istat. Nel secondo trimestre del 2023 il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è diminuito dello 0,1% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi sono cresciuti dello 0,2%. La propensione al risparmio delle famiglie consumatrici è stimata al 6,3%, in diminuizione di 0,4 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. A fronte di una sostanziale stazionarietà dei prezzi, il potere d’acquisto delle famiglie è diminuito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente. “Con riferimento alle famiglie, l’aumento della spesa per consumi finali, nonostante la lieve flessione del reddito disponibile, si riflette in una flessione della propensione al risparmio, che già da diversi trimestri si attesta sotto i livelli pre-Covid”, è il commento dell’Istat.

Nel secondo trimestre del 2023, il tasso di investimento delle famiglie consumatrici è stimato all’ 8,1%, 0,2 punti percentuali più basso rispetto al trimestre precedente, a fronte di una flessione degli investimenti fissi lordi dello 2,9%. Pressione fiscale stabile nel secondo trimestre dell’anno. Secondo le stime dell’Istat la pressione fiscale è stata pari al 42%, stazionaria rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nei primi sei mesi del 2023, la pressione fiscale si è attestata al 39,2% del Pil, in riduzione di 0,5 punti percentuali rispetto ai 39,7 dei primi sei mesi del 2022.

Bce, tassi sui nuovi mutui nell’eurozona saliti a massimi 12 anni

Bce, tassi sui nuovi mutui nell’eurozona saliti a massimi 12 anniRoma, 4 ott. (askanews) – I tassi di interesse sui nuovi mutui per l’acquisto di casa nell’area euro hanno raggiunto i livelli più elevati da 12 anni a questa parte. Al 3,85% in media, ad agosto hanno segnato un aumento di 9 punti base rispetto al mese precedente, secondo l’ultima rilevazione della Bce, che imputa questo aumento ai rialzi dei tassi di riferimento che essa stessa ha operato nell’ultimo anno. Ai tratta del valore più elevato dall’agosto del 2011.

In rialzo anche i tassi di interesse sui prestiti bancari alle imprese e in questo caso, con un aumento di 5 punti base al 4,99%, sempre ad agosto, hanno raggiunto il massimo dal dicembre del 2008, secondo i dati dell’istituzione monetaria. Dall’estate del 2022 la Bce ha effettuato 10 rialzi consecutivi dei tassi di interesse ufficiali dell’area euro, per un ammontare complessivo di 4,50 punti percentuali, ovvero 450 punti base. Dopo l’ultimo aumento, deciso dal Consiglio direttivo lo scorso 14 settembre, l’istituzione rimodulato la sua comunicazione con una formula in cui molti hanno letto un segnale sul possibile raggiungimento del picco sui tassi.

La presidente Christine Lagarde, che oggi interverrà a una conferenza, e altri esponenti del direttorio hanno però evitato di vincolarsi a questo livello, avvertendo che le future decisioni verranno prese in base all’evolversi dei dati.

Istat: nel II trim. calano potere d’acquisto e propensione risparmio

Istat: nel II trim. calano potere d’acquisto e propensione risparmioRoma, 4 ott. (askanews) – Potere d’acquisto, reddito disponibile e propensione al risparmio delle famiglie in calo nel secondo trimestre dell’anno. Lo ha reso noto l’Istat.

Nel secondo trimestre del 2023 il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è diminuito dello 0,1% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi sono cresciuti dello 0,2%. La propensione al risparmio delle famiglie consumatrici è stimata al 6,3%, in diminuizione di 0,4 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. A fronte di una sostanziale stazionarietà dei prezzi, il potere d’acquisto delle famiglie è diminuito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente. “Con riferimento alle famiglie, l’aumento della spesa per consumi finali, nonostante la lieve flessione del reddito disponibile, si riflette in una flessione della propensione al risparmio, che già da diversi trimestri si attesta sotto i livelli pre-Covid”, è il commento dell’Istat.

Nel secondo trimestre del 2023, il tasso di investimento delle famiglie consumatrici è stimato all’ 8,1%, 0,2 punti percentuali più basso rispetto al trimestre precedente, a fronte di una flessione degli investimenti fissi lordi dello 2,9%.

Il Papa: non ci serve uno sguardo fatto di calcoli politici o ideologici

Il Papa: non ci serve uno sguardo fatto di calcoli politici o ideologiciCittà del Vaticano, 4 ott. (askanews) – Al Sinodo che si sta per aprire in Vaticano “non serve uno sguardo immanente, fatto di strategie umane, calcoli politici o battaglie ideologiche”. A dirlo è Papa Francesco nella sua omelia durante la messa in piazza San Pietro con i cardinali e il collegio cardinalizio per l’apertura dell’assise in Vaticano. Richiamando il brano evangelico che la liturgia propone in questa giornata, nella quale si ricorda San Francesco d’Assisi, il Papa ha detto che proprio Gesù, in un momento di “desolazione pastorale” non si lasciò “risucchiare dalla tristezza, ma alza gli occhi al cielo e benedice il Padre perché ha rivelato ai semplici i misteri del Regno di Dio: ‘Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli’”, ha detto, citando il Vangelo di Matteo.

“Nel momento della desolazione, dunque, Gesù ha uno sguardo capace di vedere oltre: loda la sapienza del Padre e riesce a scorgere il bene nascosto che cresce, il seme della Parola accolto dai semplici, la luce del Regno di Dio che si fa strada anche nella notte. Cari fratelli Cardinali, confratelli Vescovi, sorelle e fratelli, – ha concluso Francesco – siamo all’apertura dell’Assemblea Sinodale. E non ci serve uno sguardo immanente, fatto di strategie umane, calcoli politici o battaglie ideologiche”.

Sinodo, Papa: non ci serve sguardo fatto di calcoli politici o ideologici

Sinodo, Papa: non ci serve sguardo fatto di calcoli politici o ideologiciCittà del Vaticano, 4 ott. (askanews) – Al Sinodo che si sta per aprire in Vaticano “non serve uno sguardo immanente, fatto di strategie umane, calcoli politici o battaglie ideologiche”. A dirlo è Papa Francesco nella sua omelia durante la messa in piazza San Pietro con i cardinali e il collegio cardinalizio per l’apertura dell’assise in Vaticano. Richiamando il brano evangelico che la liturgia propone in questa giornata, nella quale si ricorda San Francesco d’Assisi, il Papa ha detto che proprio Gesù, in un momento di “desolazione pastorale” non si lasciò “risucchiare dalla tristezza, ma alza gli occhi al cielo e benedice il Padre perché ha rivelato ai semplici i misteri del Regno di Dio: ‘Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli’”, ha detto, citando il Vangelo di Matteo.

“Nel momento della desolazione, dunque, Gesù ha uno sguardo capace di vedere oltre: loda la sapienza del Padre e riesce a scorgere il bene nascosto che cresce, il seme della Parola accolto dai semplici, la luce del Regno di Dio che si fa strada anche nella notte. Cari fratelli Cardinali, confratelli Vescovi, sorelle e fratelli, – ha concluso Francesco – siamo all’apertura dell’Assemblea Sinodale. E non ci serve uno sguardo immanente, fatto di strategie umane, calcoli politici o battaglie ideologiche”.