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Il 3 ottobre a Villa Medici “Dreams Have No Titles”

Il 3 ottobre a Villa Medici “Dreams Have No Titles”Roma, 1 ott. (askanews) – Martedì 3 ottobre alle ore 19:00, presso la Sala Cinema Michel Piccoli dell’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici avrà luogo un evento incentrato sul progetto dell’artista Zineb Sedira presentato alla Biennale di Venezia 2022: Dreams Have No Titles (I sogni non hanno titoli), un lavoro che rivolge il suo sguardo al cinema militante e alle coproduzioni tra Algeria, Francia e Italia.

Durante le sue ricerche per la Biennale, Sedira ha scoperto Les Mains libres, un film poco conosciuto realizzato nel 1964. Si tratta della prima produzione algerina sulla scena internazionale, diretta dal regista italiano Ennio Lorenzini (1934-1982). Dopo la proiezione di Les Mains libres e Dreams Have No Titles, Zineb Sedira approfondirà l’argomento attraverso una conversazione (in lingua inglese) con Luca Peretti, storico del cinema e delle culture italiane.

La serata sarà introdotta da Alizée Alexandre, responsabile della programmazione culturale di Villa Medici e dagli esponenti del British School at Rome, partner dell’iniziativa, e dell’AAMOD.

Bonaccini: tagliati i fondi al sacrario di Marzabotto, è inaccettabile

Bonaccini: tagliati i fondi al sacrario di Marzabotto, è inaccettabileRoma, 1 ott. (askanews) – “Marzabotto: la Memoria non è questione contabile”. Esordisce così sul Facebook il post del governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini che riferisce che “la sindaca Valentina Cuppi ha ricevuto dal ministero della Difesa la comunicazione del taglio di due terzi del finanziamento per il mantenimento e la cura del Sacrario di Marzabotto”. “Una decisione sbagliata e inacettabile, motivata dall’assenza di risorse, che arriva nei giorni delle commemorazioni dell’eccidio nazifascista, il più sanguinoso della Seconda guerra mondiale in Italia” prosegue Bonaccini.

“Per il sacrificio di chi ha perso la vita, Marzabotto è anche simbolo della rinascita democratica del nostro Paese. Oggi un luogo di memoria, messaggero di pace e solidarietà. Tagliare quei fondi, che di certo non incidono sul bilancio dello Stato, è un’offesa alle vittime stesse e ai sopravvissuti, ai volontari che vi lavorano, alla sua comunità, alla nostra regione e all’Italia. Il Governo rimedi a questa assurdità” conclude il presidente della regione. “Il taglio dei finanziamenti al Sacrario di Marzabotto è una ferita alla coscienza civile degli italiani e un’offesa alle vittime della più efferata strage nazifascista. Invitando il ministero della Difesa all’immediato ripristino dei finanziamenti, invio la piena solidarietà di tutta l’ANPI alla sindaca Valentina Cuppi”. Lo dichiara il presidente nazionale ANPI Gianfranco Pagliarulo.

La Nazionale maschile di Ginnastica torna ai Giochi Olimpici dopo 12 anni

La Nazionale maschile di Ginnastica torna ai Giochi Olimpici dopo 12 anniRoma, 1 ott. (askanews) – Missione compiuta. Ai Mondiali di ginnastica artistica ospitati da Anversa, in Belgio, la Nazionale maschile supera le qualificazioni con il sesto punteggio, vola in finale e stacca il pass per i Giochi Olimpici di Parigi 2024. Si tratta di un risultato importantissimo: l’ultima presenza degli azzurri ai Giochi risale infatti all’edizione del 2012, quella andata in scena a Londra. Yumin Abbadini, Nicola Bartolini, Lorenzo Minh Casali, Matteo Levantesi e Mario Macchiati i protagonisti di giornata: l’Italia (foto Simone Ferraro/FGI) ha totalizzato al termine delle sei rotazioni il punteggio complessivo di 248.796, sufficiente per accedere all’ultimo atto della manifestazione assieme a Giappone (258.228), Stati Uniti (254.628), Gran Bretagna (254.193), Canada (249.260), Germania (248.862) e poi Svizzera (248.192) e Cina (248.163). Martedì 3 ottobre è in programma la finale, ma per quanto riguarda i cinque cerchi non ci sono dubbi: l’Italia a Parigi 2024 ci sarà. Gli azzurri qualificati per i Giochi Olimpici Estivi di Parigi 2024 sono attualmente 70 (44 uomini, 26 donne) in 16 discipline.

Libri, Blue Bird è il nuovo romanzo thriller di Fabio Bernardini

Libri, Blue Bird è il nuovo romanzo thriller di Fabio BernardiniRoma, 1 ott. (askanews) – Un teatro londinese, alle battute finali del Mercante di Venezia, e l’efferato omicidio di una nota imprenditrice nel mondo della moda femminile. Si apre così Blue Bird, romanzo thriller di Fabio Bernardini (edito da La Ragnatela Editore e disponibile su Amazon, IBS.it, AbeBookS.it; Libraccio.it) disponibile anche in versione fumetto.

Dallo stesso titolo, con disegni, copertina, matite e inchiostri di Laslo Iera, colore di Laslo Iera, Viola Vittorini e Giacomo Laudenzi, sceneggiatura di Lucilla Iera e grafica di Benedetta Cultrona, le tavole illustrate raccontano le vicende della poliziotta di Scotland Yard Jennifer Capobianco. Dopo aver convinto i suoi superiori a essere inviata in Italia per indagare su un altro violento omicidio commesso, a Milano, con lo stesso modus operandi di Londra, la donna coinvolgerà nel caso anche il criminologo, ex poliziotto, esperto di antropofagia Luca Bonanni. 105 pagine per il romanzo e poco più di 50 per il fumetto: caratterizzate da una scrittura lineare, in grado di descrivere gli avvenimenti in maniera semplice ma d’impatto, riusciranno a far rivivere con i due investigatori tutta l’adrenalina delle 24 ore in cui si svolge la vicenda, che li coinvolgerà in un continuo incalzare di eventi e li porterà a rischiare più volte la vita, arrivando a scoprire qualcosa di imprevedibile, che va oltre la ricerca di un serial killer.

“La mia passione per i fumetti è sempre stata viva – commenta l’autore Fabio Bernardini, a proposito della trasposizione in fumetto del romanzo Blue Bird -. Sul banco di scuola, sin dalle elementari, non poteva mancare il diario a fumetti delle Sturmtruppen. Quando andavo in vacanza con i miei genitori, avevo sempre con me una buona scorta di numeri di Topolino e, con il passare del tempo, la voglia di fantasticare è cresciuta, il mondo dei fumetti è sempre stato, un buon rifugio nei momenti di crisi emotive e ora, in età adulta, non ho timore di affermare che i fumetti sono ancora un buon rimedio per alleviare le tensioni quotidiane. Dylan Dog, i fantastici personaggi della Marvel Comics… il fumetto, al pari di ogni buon libro, stimola la fantasia e forse, a mio modo di vedere, trasmette maggiore positività, dandoci strumenti per uscire dalle tensioni psicologiche che la vita quotidiana ci obbliga ad affrontare”. Fabio Bernardini (Roma, 1964) è laureato in Scienze Politiche, ha lavorato presso la polizia penitenziaria e presso alcune associazioni di psicologia e criminologia. Appassionato di storia, coltiva con passione studi in questo campo. Esordisce con un saggio a carattere storico-criminologico, “Una società di Cannibali – La storia, i miti, gli orribili crimini del nostro tempo”, Edizioni Internazionali Beta, 1999. Sempre su filone criminologico, computer crime, il saggio “Killer in rete, i nuovi scenari del crimine”, Iris 4 edizioni, 2003. Seguono poi i romanzi “Subbuglio in metropoli”, Iris 4 edizioni, 2011; “Brucker e l’astrolabio di Abelardo”, Albatros, 2011; “Il segreto delle sette dame”, La Ragnatela editore, 2016; “Blue Bird”, La Ragnatela editore, 2019; Storie ai confini della conoscenza, la trilogia storica, 2021.

Il Papa a giovani missionari: preoccuparsi per la salvezza degli altri

Il Papa a giovani missionari: preoccuparsi per la salvezza degli altriMilano, 1 ott. (askanews) – “Preoccuparsi per la salvezza degli altri”. Per Papa Francesco, è questo “il primo insegnamento importante” che arriva dallo “zelo missionario” di Mons. Charles de Frobin Janson, il vescovo di Nancy, in Francia, che nel 1843 fondò Pontificia Opera della Santa Infanzia .

“Come veri discepoli di Gesù, infatti, coltivando in noi un cuore simile al suo, non possiamo fare a meno di desiderare ardentemente che tutti si salvino”, scrive il Santo Padre in un messaggio inviato a Mons. Emilio Nappa, Segretario Aggiunto del Dicastero per l’Evangelizzazione e Presidente delle Pontificie Opere Missionarie, ai bambini e ai ragazzi missionari, ai loro genitori e ai formatori, in occasione dei 180 anni di fondazione della Pontificia Opera della Santa Infanzia. “Così è cominciata la vostra bellissima associazione, che ancora oggi, attiva e vivace dopo 180 anni, insegna a tanti bambini e ragazzi di tutto il mondo ad essere discepoli missionari”, ricorda il Pontefice. Papa Francesco rivolge poi un sentito ringraziemento ai bambini e ragazzi missionari, precisando di considerarli “miei speciali miei speciali collaboratori. Vi ricordo, però – evidenzia il Pontefice – che questa qualifica implica anche un altro impegno importante: quello di costruire ponti e relazioni, sull’esempio di Cristo stesso, e anche a questo vi esorto”.

Forza Italia modifica il suo statuto e avvia una stretta sui morosi (chi non è in regola decade dalle cariche)

Forza Italia modifica il suo statuto e avvia una stretta sui morosi (chi non è in regola decade dalle cariche)Paestum, 1 ott. (askanews) – E’ stata approvata dal Consiglio nazionale di Forza Italia la modifica dello Statuto che prevede l’elezione di quattro vice segreterari. A quanto si apprende, è stato stabilito che il più votato sarà vicario. E’ stata approvata nel corso del Consiglio nazionale di Forza Italia la modifica dello statuto che prevede la stretta sui morosi. Si prevede infatti che “per evitare disparità di trattamento tra i soci che rispettano esattamente le regole di Forza Italia e quello che talvolta vi soprassiedono” ci sarà una “previsione di sanzioni per la mancata contribuzione al movimento che hanno ad oggetto esclusivamente le cariche interne all’associazione e la candidabilità”. “I generali devono dare esempio alla classe dirigente, chi ha responsabilità deve pagare. Se non dimostra di essere attaccato al movimento come fa a farsi rispettare?”. Lo ha detto, a quanto si apprende, il segretario nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, tornando durante il Consiglio nazionale, sul tema dei morosi.

Il Papa: è molto difficile la redenzione per i corrotti

Il Papa: è molto difficile la redenzione per i corrottiMilano, 1 ott. (askanews) – Se “per il peccatore c’è sempre speranza di redenzione, per il corrotto, invece, è molto più difficile. Infatti i suoi falsi ‘sì’, le sue parvenze eleganti ma ipocrite e le sue finzioni diventate abitudini sono come uno spesso ‘muro di gomma’, dietro al quale si ripara dai richiami della coscienza. E questi ipocriti fanno tanto male”. Così Papa Francesco, affacciandosi alla finestra dello studio nel Palazzo Apostolico Vaticano, si è rivolto ai fedeli e i pellegrini riuniti in Piazza San Pietro per la recita dell’Angelus. “Siamo tutti peccatori, ma non corrotti”, è il messaggio lanciato dal Pontefice. Il Santo Padre si è soffermato sul passaggio del Vangelo che parla dei due figli incaricati dal padre di andare a lavorare nella vigna: “Il primo risponde subito ‘sì’, ma poi non ci va. Il secondo, invece, al momento si rifiuta, ma poi ci ripensa e ci va”. Il primo figlio, quello che dice ‘sì’, ma poi non va, “non vuole fare la volontà del padre, ma non vuole nemmeno mettersi a discuterne e parlarci. Così si nasconde dietro a un ‘sì’, dietro a un finto assenso, che nasconde la sua pigrizia e per il momento gli salva la faccia. Se la cava senza conflitti, però raggira e delude suo padre, mancandogli di rispetto in un modo peggiore di quanto non avrebbe fatto con uno schietto ‘no’. Il problema di un uomo che si comporta così è che non è solo un peccatore, ma un corrotto, perché mente senza problemi per coprire e camuffare la sua disubbidienza, senza accettare alcun dialogo o confronto onesto”.

Diverso il caso del secondo figlio, quello che dice ‘no’ ma poi va a lavorare nella vigna: “E’ invece sincero. Non è perfetto, ma sincero. Certo, ci sarebbe piaciuto vederlo dire subito ‘sì’. Non è così ma, per lo meno, manifesta in modo schietto e in un certo senso coraggioso la sua riluttanza. Si assume, cioè, la responsabilità del suo comportamento e agisce alla luce del sole. Poi, con questa onestà di fondo, finisce col mettersi in discussione, arrivando a capire di avere sbagliato e tornando sui suoi passi. È, potremmo dire, un peccatore, ma non un corrotto”.

Il Papa: molto difficile la redenzione per i corrotti

Il Papa: molto difficile la redenzione per i corrottiMilano, 1 ott. (askanews) – Se “per il peccatore c’è sempre speranza di redenzione, per il corrotto, invece, è molto più difficile. Infatti i suoi falsi ‘sì’, le sue parvenze eleganti ma ipocrite e le sue finzioni diventate abitudini sono come uno spesso ‘muro di gomma’, dietro al quale si ripara dai richiami della coscienza. E questi ipocriti fanno tanto male”. Così Papa Francesco, affacciandosi alla finestra dello studio nel Palazzo Apostolico Vaticano, si è rivolto ai fedeli e i pellegrini riuniti in Piazza San Pietro per la recita dell’Angelus. “Siamo tutti peccatori, ma non corrotti”, è il messaggio lanciato dal Pontefice.

Mattarella: le barriere architettoniche ledono la dignità dei disabili

Mattarella: le barriere architettoniche ledono la dignità dei disabiliMilano, 1 ott. (askanews) – “Le barriere architettoniche impediscono l’esercizio dei normali diritti a intere categorie di cittadini e la Giornata Nazionale per il loro Abbattimento è stata istituita con l’intento di accrescere la consapevolezza di come questi ostacoli siano nocivi per l’intera società. La loro persistenza si traduce in una lesione della dignità di ogni persona, di tutte le persone”. E’ il messaggio lanciato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata nazionale per l’abbattimento delle barriere architettoniche.

“Nessuno deve più essere messo nella condizione di dover rinunciare ad andare a scuola o al lavoro, a partecipare a un concerto o a una manifestazione solo perché non sono previsti strumenti appropriati di accesso o per la presenza di comportamenti aggressivi e discriminatori nei confronti dei portatori di disabilità – evidenza il capo dello Stato -. Occorre un impegno rinnovato e permanente nella progettazione, nell’adeguamento e nella gestione degli spazi affinché le azioni della Pubblica Amministrazione e degli operatori privati siano improntate oltre che, naturalmente, al rispetto delle normative esistenti, a principi di solidarietà e responsabilità, nella consapevolezza che solo affrontando e vivendo il problema nella sua dimensione comunitaria, sarà possibile apportare benefici a tutti”, conclude Mattarella.

”Ti presto fiducia”, il libro di fra Tirelli su microprestiti

”Ti presto fiducia”, il libro di fra Tirelli su microprestitiRoma, 1 ott. (askanews) – A San Severo, nello splendido e tormentato territorio della provincia di Foggia, c’è un frate convinto che “l’intuizione del ‘micro-credito’ sia una possibilità di riscatto per chi non chiede altro che di riaffiorare dal baratro di una momentanea condizione sfavorevole. Una condizione in cui chiunque può ritrovarsi, a seguito di scelte sbagliate o di sistemi capestro, che impediscono l’accesso a una legittima ascesa sociale rispettosa dei bisogni di tutti”. Il frate si chiama Andrea Tirelli e ha raccolto in questi anni un gruppo di professionisti e volontari per creare Tiprestofiducia, un’associazione senza scopo di lucro che – dopo le opportune verifiche – concede denaro senza interesse attraverso microprestiti restituibili a rate e in tempi ragionevoli. Gestita con estrema accortezza e buonsenso, investe nelle persone, aiutando chi si trova in difficoltà, finanziando piccole imprese e promuovendo progetti di raccolta fondi con proposte culturali e di beneficenza.

TS Edizioni pubblica, anche in formato e-book, “Ti presto fiducia. Quando il microcredito ti salva la vita” di fra Andrea Tirelli, religioso francescano che ha costituito nel 2017 l’associazione Tiprestofiducia, che gestisce con un gruppo di volontari e professionisti esperti. Scrive nella prefazione don Luigi Ciotti: “Finché la fiducia sarà solo una scommessa in senso economico – ossia tecnicamente una ‘apertura di credito’ – continuerà il predominio del modello capitalista neo-liberista, sistema dei ricchi per i ricchi ‘ingiusto alla radice’, come l’ha definito Papa Francesco. Sistema colpevole di ingiustizie e disuguaglianze che hanno raggiunto picchi inediti e inaccettabili. Per fare in modo che la fiducia diventi, prima che un principio contrattuale, un naturale impulso dell’anima, un ‘motore’ delle relazioni umane, occorre rieducarci tutti a una fratellanza fondata sul sentimento e la consapevolezza dell’essere ‘con-sorti’, cioè accomunati da una medesima sorte: quella di fare i conti con la nostra fragilità e con i nostri limiti, a partire da quello che ci costituisce come viandanti di passaggio su questa Terra”.

Ecco, dunque, la storia e la filosofia di un’iniziativa, che si vorrebbe replicare anche in altre parti d’Italia, raccontata attraverso vicende di vita vissuta, successi e fallimenti e i fondamenti di un’educazione al valore del denaro, alla sua gestione e al suo utilizzo. Scrive fra Tirelli nell’introduzione: “Questo libro vuole provare a rimettere a tema la centralità, libera e cosciente, dell’essere umano, con la sua capacità di adattarsi e di determinare il corso della propria esistenza attraverso scelte e iniziative che influenzano l’economia dell’Universo. Un Universo e un Pianeta Terra, che potrebbero vivere anche senza l’uomo, certo, a cui tuttavia è affidato il compito di difendere il bene più prezioso: la vita… Che cos’è il microcredito? Perché funziona? Come può risolvere situazioni di difficoltà? Il sogno di alcune persone è diventato realtà: aiutare famiglie in crisi e salvare un territorio da troppo tempo tormentato dalla criminalità organizzata e dallo strozzinaggio”.

Una testimonianza – a tratti dura, a tratti commovente – che sprona il lettore a credere ancora nella bontà degli esseri umani e nella fiducia, valori di cui la civiltà occidentale ha oggi estremo bisogno. Andrea Tirelli. Foggiano, classe 1971, religioso francescano, ha costituito nel 2017 l’associazione Tiprestofiducia, che gestisce con un gruppo di volontari e professionisti esperti. L’Associazione concede numerosi microprestiti. Si tratta per lo più di aiuti elargiti per tutelare attività commerciali con difficoltà a pagare le bollette, a riparare le auto aziendali danneggiate, i vetri rotti, il personale. Per finanziare e creare il fondo dell’Associazione, Andrea Tirelli è diventato anche scrittore di romanzi di successo, fra cui ricordiamo: Il viaggio di ritorno (2017), Facciamo come possiamo (2020), Con tutto l’amore che ho (2018). L’autore – per la sua coraggiosa iniziativa – ha avuto grande rilievo mediatico sui quotidiani e in varie trasmissioni televisive.